Godeal24, il noto store online specializzato nella rivendita di licenze e chiavi di attivazione software, ha lanciato una nuova vendita promozionale per festeggiare il suo quarto anniversario. Ancora una volta quindi potete portarvi a casa i codici per attivare i migliori software sul mercato, risparmiando fino al 90% rispetto ai Read more…
Il 2023 sta per chiudersi ma dopo le abbuffate a tavola durante le festività natalizie c’è ancora spazio per le ultime offerte dell’anno. A proporvele, ancora, una volta, è Godeal24, che con la sua vendita di Natale offre ancora l’occasione di portarsi a casa i software e sistemi operativi più Read more…
Vi ricordate di Quick Share di Samsung, la particolare feature presentata in esclusiva al lancio della famiglia Samsung Galaxy S20, in grado di consentire il trasferimento rapido di file da device Samsung a computer Windows? Bene, in queste ore apprendiamo che il colosso sudcoreano è pronto a rendere disponibile la Read more…
Questo discorso l’avevamo affrontato appena due giorni fa ma era solo un rumor, ora assume un aspetto più ufficiale: si chiama Project Latte, ed è il nome che Microsoft ha dato al progetto che prevede la portabilità delle app Android su Windows. Microsoft lavora a Project Latte per portare le Read more…
Sono ormai trascorsi più di 5 anni dal lancio ufficiale di Windows 10, nel “lontano” luglio 2015. Da allora, Microsoft ha lavorato sodo per tenere costantemente aggiornato il suo sistema operativo, ma di grandi update che apportassero importanti migliorie per l’utente comune se ne sono visti ben pochi. Eppure, potremmo Read more…
Chi ama The Settlers sarà contento. The Settlers History Collections fa il suo debutto oggi su Windows attraverso uPlay. Lo ha reso noto Ubisoft che alla Gamescom 2018aveva annunciato la compilation.
Questa collezione include tutti i sette titoli principali della celebre saga di strategia e costruzione, insieme alle rispettive espansioni. Inoltre, ogni capitolo ha ricevuto una serie di aggiornamenti per funzionare con Windows 10 e vari miglioramenti rispetto alle versioni originali.
Sviluppati da Blue Byte e creati da Volker Wertich, i titoli hanno conquistato milioni di giocatori in tutto il mondo, grazie a quella tipica e avvincente esperienza che da sempre definisce la saga. Infatti, ogni gioco richiede di fondare e sviluppare una città medievale creando catene produttive per produrre merci, ma anche esplorando e conquistando nuovi territori.
Ecco il trailer di lancio. A seguire i dettagli sui giochi presenti in questa raccolta.
I CONTENUTI
Tutti i titoli includono dlc, espansioni e, ovviamente, il supporto a Windows 10.
The Settlers (1993) History Edition – Torniamo indietro di 25 anni e riviviamo il fascino di questa classica avventura. Questa edizione include il gioco base con alcuni miglioramenti, tra cui diverse opzioni per impostare la velocità di gioco e comandi RTS tradizionali.
The Settlers II: Veni, Vidi, Vici (1996)History Edition – Come leader dei Romani, il loro destino è nelle vostre mani. Questa edizione include il gioco base e The Settlers II Mission CD. Troviamo anche una funzione di salvataggio automatico, il supporto per il 4K e per controller, mouse e tastiera nella modalità schermo condiviso.
The Settlers III (1998)History Edition – Una simulazione strategica in cui alcuni operosi coloni devono costruire edifici, produrre merci e conquistare nuovi territori. L’edizione include The Settlers III, The Settlers III Mission CD e il pacchetto di espansione Quest of the Amazons.
Presenti, una funzione di salvataggio automatico, il supporto per il 4K e il doppio monitor, oltre al multiplayer online tramite Uplay.
The Settlers IV (2001)History Edition – Scegliete una delle quattro fazioni giocabili: Romani, Vichinghi, Maya e Troiani, per affrontare la minaccia della Tribù Oscura. Questa edizione include The Settlers IV, The Settlers IV Mission CD e l’add-on The Settlers IV – I Troiani e l’elisir del potere. Tra i miglioramenti si segnalano, una funzione di salvataggio automatico, il supporto per il 4K e il doppio monitor, oltre al multiplayer online tramite Uplay.
The Settlers: Heritage of Kings (2005) History Edition – Immergetevi in avvincenti partite di costruzioni e combattimenti in tempo reale, mentre molteplici scenari attendono solo di essere esplorati e colonizzati. Questa edizione include il gioco principale più entrambe le espansioni. Presente il multiplayer online tramite Uplay.
The Settlers: Rise of an Empire (2007) History Edition – Costruite fiorenti città in un mondo medievale. Aumentate le ricchezze del tuo impero e passa alla storia come un re leggendario. Include il gioco principale e l’espansione The Eastern Realm.
The Settlers 7: Paths to a Kingdom (2010)History Edition – Provate il nuovo mondo di The Settlers, che torna in vita fra foreste e prati rigogliosi. Che siate un colto scienziato, un mercante astuto o un generale coraggioso, dovrete creare un regno davvero prospero con potere e prestigio. Questa edizione include il gioco principale e tutti i dlc disponibili. Segnaliamo l’eliminazione dell’online always.
A seguito del suo ultimo keynote tenutosi a New York nelle scorse ore, Microsoft ha comunicato tutti i dettagli sui nuovi dispositivi della serie Surface che vedranno la luce nelle prossime settimane e nei mesi a venire. Inoltre, a sorpresa, la compagnia ha anche comunicato la disponibilità in data odierna dell’aggiornamento di ottobre di Windows 10, che segna una nuova tappa nel percorso di un sistema operativo sempre più convincente.
Di seguito trovate tutte le informazioni ufficiali sulle novità dell’azienda di Redmond. Sotto i riflettori, come già accennato, i nuovi modelli Surface, tra cui il Surface Pro 6 e il Surface Laptop 2, e le novità dei nuovi aggiornamenti di Windows 10 e Office 365.
I NUOVI PRODOTTI SURFACE
Surface Pro 6
Il formato iconico che ha decretato il successo della categoria 2 in 1 spinge sull’acceleratore e lavora il 67% più velocemente grazie ai processori Intel Quad Core di ottava generazione. Disponibile nell’elegante versione nera, Surface Pro 6 offre il meglio in termini di portabilità per la vita digitale di oggi, una connettività sempre affidabile e mobilità senza eguali, coronati da potenza e prestazioni eccezionali. La batteria di Surface Pro 6 dura tutto il giorno, garantendo fino a 13,5 ore di lavoro, svago, o entrambi. La cerniera full-friction permette il passaggio fluido tra le modalità Laptop, Studio e Tablet. La presentazione dei contenuti può godere del display PixelSense da 12,3 pollici e del collegamento multischermo. Inoltre, da oggi Surface Pro 6 incorpora anche una fotocamera da 8.0 MP con autofocus. Surface Pro 6 sarà disponibile in Italia nella prima parte del 2019 a partire da 899 dollari.
Surface Laptop 2
Surface Laptop 2 traduce stile e velocità in un elegante prodotto sottile e ultra leggero, sempre facile da portare con sé, a ricarica rapida. Il gusto del design e della realizzazione di Surface Laptop è sottolineato dal sapiente accostamento tra il dettaglio raffinato dei materiali e le linee pulite ed eleganti, a cui si aggiunge il tocco di lusso della tastiera Signature, rivestita in Alcantara. Surface Laptop 2 mette il turbo con il processore Intel Quad Core di ottava generazione, la batteria con autonomia fino a 14,5 ore e la tastiera rapida e silenziosa. Il touchscreen immersivo PixelSense da 13,5 pollici consente una navigazione più rapida e naturale, grazie anche al display edge-to-edge e alla cornice ultra sottile. Surface Laptop 2 vanta inoltre casse OmniSonic, per un audio di prim’ordine. Sarà disponibile in Italia nella prima parte del 2019 a partire da 999 dollari.
Surface Studio 2
Surface Studio è progettato al servizio dell’inventiva e trasforma la vostra postazione di lavoro in una fucina creativa. Con prestazioni grafiche aumentate del 50%, Surface Studio 2 batte tutti i record di velocità di casa Surface, con potenza e prestazioni professionali. Il display regolabile Brilliant PixelSense può contare su 28 pollici. Inoltre, Surface Studio 2 integra sempre il sistema operativo Windows 10 Pro, che offre il massimo della protezione, efficaci tool di gestione e maggiore produttività grazie all’app Desktop remoto e a Cortana. Da oggi Surface Studio 2 supporta i collegamenti USB-C e Xbox Wireless, per prestazioni di gioco elevate, e offre l’ultimo modello di Surface Pen sensibile all’inclinazione, con 4096 livelli di pressione. Surface Studio 2 si integra con Surface Dial e permette un’ampia sperimentazione con le funzionalità Ink supportate da diversi software, tra cui Office. Sarà disponibile in Italia nella prima parte del 2019 a partire da 3.499 dollari.
Surface Headphones
Con Surface Headphones l’ascolto si fa più intelligente, l’audio è eccezionale e le chiamate si fanno a mani libere; la produttività aumenterà grazie alla funzione regolabile di cancellazione del rumore, per concentrarsi sul lavoro o semplicemente godersi la propria musica preferita. La funzione di pausa automatica ferma persino la riproduzione del video o del film. Anche l’assistente digitale Cortana è integrata e gestibile a mani libere. Le Surface Headphones saranno disponibili esclusivamente nel mercato americano e in UK entro fine dell’anno a 349 dollari.
Surface All Access
Con Surface All Access si avrà la possibilità di pagare il proprio prodotto Surface in rate mensili a partire da soli 24,99 dollari per 24 mesi, che comprendono anche l’abbonamento a Office 365, l’accesso alla formazione in store e all’assistenza più qualificata.
ECCO LE NOVITÀ PER WINDOWS 10 e OFFICE 365
L’app Your Phone
Abbandonare un’operazione al PC per rispondere a un messaggio o leggere una notifica può facilmente distrarre e interrompere il flusso di lavoro. L’app Your Phone consente un accesso istantaneo dal PC a messaggi e foto sul telefono Android, così da mantenere alte la concentrazione e la produttività.
Windows Timeline sullo smartphone
Sarà possibile ritrovare file e documenti o pagine web sui vari dispositivi facilmente. Con Windows Timeline, disponibile da aprile per PC con sistema Windows 10, è oggi supportata anche dagli smartphone iPhone e Android, e consente di scorrere la cronologia per trovare i file e i siti consultati sui dispositivi.
Integrazione di To-Do con Outlook.com e Skype
Con l’integrazione di To-Do e Outlook.com, basta trascinare ogni attività in uno slot libero del calendario e prenotarsi il tempo necessario per svolgerla. Se, viceversa, si riceve una mail associata a un impegno, trascinando la mail su To-Do viene creata in automatico una nuova attività: ecco come essere sempre organizzati e “sul pezzo”.
Family Safety per Microsoft Launcher
Installando Microsoft Launcher sui dispositivi Android di tutta la famiglia e attivando i rispettivi account Microsoft Family, ogni genitore potrà dormire sonni tranquilli, sapendo in qualunque momento dove si trovano i bambini, verificando che siano al sicuro. I genitori avranno inoltre la possibilità di controllare dai propri dispositivi Android l’attività dei figli sulle varie app, verificando quali vengono utilizzate e per quanto tempo. Chi ha incluso nella configurazione anche una Xbox One o un Pc Windows 10 potrà monitorare anche le attività su questi dispositivi, sempre tramite Microsoft Launcher.
Utilizzare Ink in PowerPoint
Con Ink, un elenco puntato si trasforma in testo perfettamente formattato.
Nel creare un diagramma di flusso o un grafico con Ink, si possono scrivere e disegnare forme e PowerPoint le convertirà in testo e riquadri in automatico.
Oppure, si può lasciare tutto il lavoro alla funzione di creazione intelligente. Partendo da una slide vuota, si potrà disegnare utilizzando Ink e Designer sfrutterà l’AI per suggerire una scelta di slide.
Ink per Word
La nuova funzionalità intelligente di Ink Editor offre la possibilità di aggiungere una parola e inserire spazi o stringhe di testo in un documento senza nemmeno toccare la tastiera. Le modifiche avvengono ora tutte in Word tramite la penna digitale e il vostro dispositivo touch.
Animazioni 3D integrate
Gli oggetti 3D di PowerPoint e Word presentano ora animazioni dinamiche incorporate che danno vita ai progetti in tutta semplicità.
State of Decay 2 è l’ultima fatica di uno studio di sviluppo, Undead Labs, che è passato alla storia per aver dato alla comunità di appassionati di videogiochi di zombie un ottimo titolo di sopravvivenza, in terza persona, a dispetto dei difetti di gioventù e delle limitazioni del caso.
Stiamo parlando del primo State of Decay, pubblicato nel 2013 e, nonostante l’evidente spigolosità di grafica e gameplay, ha capitalizzato un buon successo di pubblico. Cinque anni dopo, dunque, la schiera di estimatori del gioco dei ragazzi di Washington torna nelle rinnovate lande del sequel, seguite da nuove generazioni di sopravvissuti, solo su Windows 10 e Xbox One.
STATE OF DECAY 2.0
State of Decay 2 poggia su solide fondamenta tecniche che rispondono al nome di Unreal Engine 4. Undead Labs si è trovata, dunque, un ottimo motore grafico per sviluppare la propria creazione, mentre Microsoft si è occupata di garantirgli un budget del tutto diverso – e superiore – a quanto gestito cinque anni fa. Il risultato, a primo impatto e dopo alcune ore di gioco, è quello sotto gli occhi di tutti. La sensazione forte è quella di giocare una versione potenziata in ogni sua parte del già interessante State of Decay, che soffriva la natura di titolo “low budget”.
La stabilità tecnica ha permesso, agli sviluppatori, di dedicarsi di più e meglio al miglioramento e all’implementazione di piccole novità su quanto di buono era stato fatto. Il tentativo, secondo noi riuscito, è quello di offrire un’esperienza fluida e mai frustrante. Ce ne accorgiamo subito quando abbiamo a che fare con i primi zombi, da picchiare con armi di fortuna oppure da sforacchiare con le poche munizioni che riusciamo a racimolare. Anche le parti in cui si guida sono ben fatte, la sensazione verosimile delle vetture che sgommano su strade e sterrato è di buon livello.
In State of Decay 2, gran parte del tempo lo trascorriamo esplorando, raccogliendo materie prime e, soprattutto, gestendo la nostra base, che è anche la nostra casa e il centro nevralgico da cui tutta la nostra sopravvivenza passa. Infermeria, dormitorio, “fucina” di armi ed equipaggiamenti, altro vario ed eventuale riposa qui e va dato in gestione ad altri superstiti che condividono, insieme al nostro alter-ego, quel tetto.
Ogni personaggio ha una propria personalità e – analogamente a quanto vediamo accadere in certi videogiochi di ruolo tipo The Elder Scrolls – più un personaggio effettua un tipo di azione, più bravo diventa a farla fino a quando può specializzarsi in una fra due scelte. Ad esempio ci è capitato di scegliere se rendere un personaggio più resistente oppure più capace di sostenere pesi nella borsa. A noi la scelta.
L’unico aspetto che non ci è piaciuto, ma non per questo bocciamo la scelta di gameplay (comunque motivatissima) è quello di non poter creare un nostro vero e proprio avatar. Siamo in grado e dobbiamo assolutamente controllare tutti i personaggi del rifugio. E’ possibile giocare con un solo personaggio dall’inizio alla fine ma è al limite del proibitivo perché, verosimilmente, nessuno può fare tutto da solo in un contesto difficile come quello di State of Decay 2.
QUASI GRATIS E OVUNQUE
L’ultima fatica di Undead Labs può essere affrontata completamente in solitaria, con possibilità di mettere in pausa e prendersela con molta calma. Questo rende la possibilità di usare sempre e solo un personaggio più fattibile, sebbene non sia la cosa più saggia da fare. I personaggi soffrono fame, sonno e malattie e andando avanti nel gioco soffrono il fisiologico bisogno di fermarsi “ai box” per tornare pienamente operativi. Se così non fosse, affronterebbero il gioco con una quantità di malus tali da rendere la sopravvivenza davvero difficile.
Cambiare da un personaggio all’altro è la scelta più logica da fare, ma non sono tutti uguali: c’è chi è più portato al combattimento e chi più al pronto soccorso, per esempio. Tutte queste valutazioni gestionali decadono quando decidiamo di giocare con altri tre sopravvissuti controllati da giocatori veri. A quel punto il titolo mostra il meglio di sé e spinge il gruppo a cooperare davvero per sopravvivere. Giocare con perfetti sconosciuti è un azzardo, perché i giocatori potrebbero essere frettolosi, fin troppo calmi, troppo prudenti o troppo aggressivi.
State of Decay 2 si trova incluso nell’Xbox Game Pass di Microsoft, il servizio in abbonamento che permette di godere di quasi tutta l’offerta Xbox One, senza limitazioni al prezzo di un corrispettivo mensile. Come ogni esclusiva Xbox One di ultima generazione, poi, è possibile godersela sia tramite console ammiraglia Microsoft che su Windows 10, con lo stesso account, senza ulteriore esborso.
COMMENTO FINALE
State of Decay 2 è un videogioco di sopravvivenza, in terza persona, sviluppato da Undead Labs, che è uno studio alle dirette dipendenze di Microsoft. E’, pertanto, un’esclusiva limitata alle piattaforme Windows 10 e Xbox One (ovviamente anche Xbox One S e Xbox One X).
E’ il seguito diretto e ufficiale del primo State of Decay, datato 2013 ma questa volta gode delle migliorie e della stabilità grafica di un engine rodato come Unreal Engine di quarta generazione. Giocandoci a fondo ci si rende conto che sembra di godere di uno State of Decay 2.0, cioè la versione riveduta, corretta e migliore di tutto quello che avevamo giocato già cinque anni fa.
Tecnicamente solido e bello a vedersi, joypad o tastiera e mouse alla mano risulta estremamente godibile e soddisfacente. Il grado di sfida è ben bilanciato, sempre stimolante, mai noioso. Gestire la propria base di sopravvissuti e avere a che fare con le enclavi che non rispondono direttamente alle nostre direttive non è mai stato così intrigante. Oltre alla solita sopravvivenza dalle minacce non-morte, molto tempo viene impiegato al fine di far funzionare al meglio le parti che compongono la base e fare andare, tutto sommato d’accordo, personalità anche contrastanti che vanno a convivere forzatamente insieme.
In definitiva, State of Decay 2 è certamente il survival a base di zombie, fortemente cooperativo, che stavamo tutti aspettando. Ben fatto, divertente, intrigante e mai banale. Consigliatissimo agli irriducibili delle piaghe non-morte, da valutare seriamente da coloro che amano il genere dei giochi di sopravvivenza in generale.
State of Decay 2 sta andando molto bene. Il titolo uscito poco meno di due settimane fa su Pc con Windwos 10 ed Xbox One ha convinto il pubblico: Aaron Greenberg, il general manager di Xbox One Games Marketing, ha annunciato che il gioco firmato da Undead Labs ha superato i due milioni di giocatori dal lancio avvenuto lo scorso 22 maggio.
Microsoft ha ringraziato i fan che stanno supportando il gioco con un messaggio e con qualche dato: finora sono stati eliminati quasi 2 miliardi di zombi; i giocatori tendono a sopravvivere in media per circa tre giorni; le storie della comunità completate hanno superato quota 121.000.
State of Decay 2 è disponibile sul Microsoft Store per Xbox One e PC con Windows 10 per 29,99 euro.
Si chiama Miami Street ed è il nuovo racing gratuito per Windows 10. Il gioco, sviluppato da Electric Square, a Gobo Studio è disponibile sullo store di Microsoft americano e non appare ancora in quello italiano. A breve comunque (questione di giorni) dovrebbe approdare anche li.
Il download pesa quasi 7 gb ed il titolo è in costante aggiornamento. Tra i requisiti di sistema, oltre all’obbligo (ovviamente) di avere Windows 10 installato, non ci sono particolari richieste hardware.
Il gameplay dovrebbe essere incentrato sul single play. Ma attendiamo ulteriori novità.
A seguire le peculiarità di Miami Street tratte (e tradotte) dalla pagina del gioco sullo store Microsoft.
CARATTERISTICHE
Potente: controllate la fisica realistica delle vetture attraverso semplici comandi di pick-up-and-play, in cui i tempi di accelerazione, frenata e della spinta sono le chiavi della vittoria.
Corse uno contro uno: gare veloci, testa a testa attraverso un palcoscenico urbano, focalizzano l’attenzione su di voi ed il vostro avversario.
Inquadrature dinamiche: ogni gara sembra il finale di una corsa tratta dal vostro film preferito, mentre le camere catturano l’azione tra voi ed il vostro rivale.
Sembra incredibile ovunque giochiate: costruito da zero per essere al meglio su qualsiasi dispositivo con Windows 10, questa gara entusiasmerà chiunque, ovunque.
Rassegna di auto in continua crescita: con le migliori vetture da strada e showroom, la lista di auto di Miami Street è in costante crescita.
Miglioramenti: massimizzate la potenza della vostra scuderia per affrontare eventi più impegnativi e più redditizi mentre provate a scalare le classifiche del campionato.
Rilasciare il potenziale nascosto: affrontate sfide uniche. Le combinazioni sono infinite; sta a voi trovare la formula vincente.
Una campagna senza limiti: con il rilascio di nuovi contenuti, Miami Street presenterà nuovi eventi, nuova narrativa e nuovi premi da guadagnare regolarmente.
Molteplici modi di vincere: la struttura degli eventi di Miami Street è costruita intorno alla scelta. Più è difficile il percorso che scegliete più redditizio sarà il premio, ma dovete arrivare alla fine per poter riscuotere la ricompensa.
C’è sempre tempo per giocare: godetevi una gara veloce della durata di meno di un minuto o immergetevi in una serie di gare per ore. Miami Street è un’esperienza costruita da zero per adattarsi al vostro programma.
Quattro anni di sviluppo, pochissime promesse, una garanzia come Rare dietro ai lavori e la consapevolezza di avere un’esclusiva degna di tal nome dalla propria parte. Stiamo parlando di Sea of Thieves, che è un’esclusiva Microsoft ed è possibile giocarla via Xbox One o Windows 10.
Si presenta come un gioco di avventura, esplorazione e azione, in rigorosa prima persona e senza facoltà di passare ad una visuale in terza persona. Come premesso in sede di anteprima, inoltre, pone un grandissimo accento sul dialogo tra giocatori e la cooperazione fa realmente la differenza fra vittorie e sconfitte. Ma andiamo con ordine, tra una citazione di Ernest Hemingway tratta da Il Vecchio e il Mare e l’altra.
PENSA A QUELLO CHE PUOI FARE CON QUELLO CHE HAI
Sea of Thieves si presenza al grande pubblico con Unreal Engine 4, il proverbiale motore grafico che muove la quasi totalità di videogiochi da un paio di lustri a questa parte. Graficamente, quindi, si assiste ad una vera e propria gioia per gli occhi: il mare è definito e animato alla perfezione. L’acqua delle onde riempie il ponte dei brigantini o dei galeoni con verosimiglianza. Le isole caraibiche sono adornate di flora (molta) e fauna (quasi assente) che le rende tanto affascinanti quanto eteree. Le vele delle navi, lo scafo di quelle, le armi, i vestiti, i modelli poligonali: tutto è ben realizzato e dettagliato ma soprattutto vi è una generale ottimizzazione che restituisce una stabilità tecnica di rarissima fattura, anche su configurazioni hardware un po’ datate.
Il comparto sonoro è eccellente, gli effetti sonori ben resi e la colonna sonora orecchiabile e molto gradevole. La mappa di gioco non è una galassia di 18 trilioni di stelle come No Man’s Sky né l’interezza della Via Lattea riprodotta in Elite Dangerous, tuttavia è parecchio estesa e richiede decine di ore di viaggio per essere esplorata tutta nella tua totalità.
Possiamo, dunque, esplorare in lungo e in largo, andare a caccia di tesori, accumulare ingenti ricchezze, abbordare navi avversarie, intessere legami e reciderne altri, allearsi e tradire altri filibustieri. Insomma: Rare ci invita a vivere in prima persona una vita da pirati, senza sofisticate missioni di trama da svolgere, attività da pony express e caccia all’equipaggiamento/set di equipaggiamenti per fare vedere agli altri quanto abbiamo giocato nel nostro tempo libero.
Quello che si può ottenere, spendendo molti dobloni raccolti, sono varianti alle armi: più costose sono e migliore risulta il loro aspetto. E’ possibile comprare anche varianti di vestiti ma una cosa è certa: non esiste qualcosa che renda più forti, veloci, resistenti o efficienti. Tutti i giocatori sono messi sullo stesso piano, anche a distanza di ore ed ore di gioco e l’unica esperienza ad accumularsi è quella di ciascun giocatore che gioca, che padroneggia sempre meglio il sistema di gioco, gli elementi di gameplay e conosce meglio l’ambiente che lo circorda.
AVRESTI DOVUTO PORTARE MOLTE COSE CHE NON HAI
Il personaggio che diventa alter-ego del giocatore è creato casualmente dal generatore di gioco ma a noi è concessa la facoltà di rimpastare la generazione per scegliere il modello predefinito che ci garba di più. Una volta fatto questo, occorre scegliere se buttarsi nei Caraibi in solitaria oppure in compagnia: la differenza risiede nel fatto che in solitaria dobbiamo governare una piccola barca, mentre in gruppo bisogna coordinarsi per portare avanti tra i flutti un bel galeone.
Dall’isola di partenza si viene a conoscenza di tre fazioni che spadroneggiano nelle fantasiose indie occidentali ordite per noi da Rare: i mercanti, i cacciatori d’oro e quelli di anime. I primi ci forniscono incarichi di ritrovamento e riporto, i secondi cercano sempre nuovi soci con cui condividere i dobloni trovati e i terzi chiedono quanti più teschi di creature non-morte che si possano trovare. Si, perché inquietanti scheletri non-morti e desiderosi di ucciderci si aggirano per tutte le isole che andiamo ad esplorare.
Non manca la possibilità di scontrarsi con altri giocatori. Questo perché Sea of Thieves ci pone in un mondo ostile, in cui i giocatori vengono alle mani (alle spade o alle pistole) quando, dove e come vogliono.
Sta a ciascuno di essi coalizzarsi oppure mettersi contro, veleggiare insieme, abbordare un nemico comune, ammutinarsi. Quello che manca, dall’inizio fino alla fine, è un senso di progressione, una motivazione, qualcosa che ci spinga a dare il massimo. Manca, in sostanza, tutto quello che tutti i giochi portano con sé e che solo No Man’s Sky e pochissimi altri si sono presi il lusso di farsi mancare.
Non vedremo la nostra flotta crescere, come in Pirates di Sid Meier; non vedremo il nostro piccolo brigantino diventare una leggenda dei Sette Mari con nuovi cannoni, nuove vele e nuovi speroni come in Black Flag; non vedremo la possibilità di poter cambiare nave, ottenere nuove e più potenti armi, protezioni più efficienti dai colpi avversari.
A VOLTE COLORO CHE LO AMANO NE PARLANO MALE
Sea of Thieves è un sandbox propriamente detto. Un’enorme vasca piena di sabbia (ed acqua… del resto siamo a mare, ndr) in cui possiamo fare e disfare tutto quello che vogliamo e possiamo. Le uniche differenze che intercorrono tra i giocatori sono quelle che possono esserci tra uno che la sabbia non la sa scolpire e uno che riesce a fare le opere più impressionanti. In altre parole: in Sea of Thieves è solo l’abilità di ciascun giocatore, la capacità di sfruttare ogni elemento di gameplay meglio degli altri, a fare la differenza. Il gioco non offre né promette vantaggi specifici a pagamento, gratuiti o da trovare che essi siano.
I limiti di Sea of Thieves, oltre che mentali di ciascun giocatore, sono tutti legati al numero di contenuti offerti al momento della sua pubblicazione. Esattamente come gli illustri titoli già citati (No Man’s Sky ed Elite Dangerous su tutti), con il tempo e gli aggiornamenti non mancheranno i contenuti aggiuntivi che possano portare in dote più varietà. Diversamente dal chiacchieratissimo lavoro di Hello Games, però, Rare ha sempre optato per un approccio meno campanilistico e le sirene delle aspettative non sono mai state esagerate. Si è sempre parlato di un sandbox ma la curiosità di capire come avrebbero sviluppato contenuti e progressione dei personaggi era alta: scoprire che di progressione dei personaggi non ce ne sia e i contenuti sono appena abbozzati non è stata fonte di grande gioia.
Resta un punto fondamentale: Sea of Thieves scrive una nuova pagina nel tomo della storia dei giochi pirateschi, ma (confidiamo) impiegherà mesi, forse anni, a scrivere il suo capitolo per intero. Solo tra qualche tempo si potrà avere un quadro completo dell’opera ma tirare le somme adesso ci obbliga a fermarci a quello che abbiamo tra le mani: pregevole fattura, profumo buonissimo ma pochissima sostanza, pochissimo arrosto. Almeno al momento del lancio. Confidiamo in un periodico e massiccio intervento degli autori nel corso del tempo. Cosa che sicuramente avverrà per impinguare i contenuti.
COMMENTO FINALE
Sea of Thieves è un videogioco in prima persona (totalmente assente la terza persona) ambientato in fantasiosi Caraibi e sviluppato da Rare Software per Xbox One e Pc Windows 10.
Tecnicamente è di una fattura pregevolissima, graficamente adotta uno stile che ricorda produzioni Disney o il terzo Monkey Island. Il motore grafico scelto è piuttosto scalabile, assolutamente fluido e il lavoro svolto per l’ottimizzazione rasenta la perfezione così che anche configurazioni non proprio recenti possano eseguire il gioco senza indugi. Il comparto sonoro è un fiore all’occhiello della produzione e la possibilità di suonare le melodie insieme ai membri della ciurma è quella finezza in più che alza l’asticella della produzione.
Joypad o tastiera alle mani, Sea of Thieves deve scendere a più modesti compromessi, offrendo un sandbox estremamente rilassate, votato alla comunicazione e alla cooperazione. La totale assenza di indicatori (di missione, di uno stato di avanzamento, dei progressi di qualcuno o qualcosa) è un’assenza che spiazza i videogiocatori più navigati e certamente più abituati a titoli che prendono per mano e accompagnano oppure registrano ogni più disparata statistica. Lontano da Sid Meier’s Pirate, Assassin’s Creed IV Black Flag, Elite Dangerous, No Man’s Sky (concettualmente forse il titolo più simile), Sea of Thieves si arrocca su un favoloso atollo caraibico, non deserto ma certamente piattino.
In vista di ulteriori (promessi ma mai spiegati) aggiornamenti che possano rimpolpare di cose da fare, Sea of Thieves si attesta come un bellissimo videogioco sandbox in cui il giocatore viene chiamato a fare il pirata “freelance” o il membro di un piccolo equipaggio. Navigare, esplorare, accumulare ricchezze e dar fondo ad esperienze totalmente estemporanee. Gli sviluppatori ci hanno consegnato un gioco “vuoto” nel senso che siamo noi giocatori quelli che devono “inventarsi” le cose da fare, perché non ci verrà mai data la pappa in bocca.
Flaming Fowl Studios e Mediatonic annunciano la disponibilità di Fable Fortune per Steam, Xbox One e Windows 10.
I giocatori che scaricano subito il titolo potranno avere un pacchetto di carte gratuito ogni giorno per i primi dieci giorni, e guadagnare XP doppi fino al 2 marzo.
Fable Fortune è un gioco di carte da collezione free-to-play che introduce meccaniche originali per il genere e le inserisce nell’universo della celebre saga di Fable riproponendo ambientazioni e personaggi amati dal pubblico, insieme a un carico di pollame di cui non riusciamo proprio a liberarci. Ecco il trailer di lancio.
Scegliete uno tra sei eroi, ognuno dei quali con poteri e carte a propria disposizione, e andate all’avventura per combattere la battaglia decisiva per Albion. Vi schiererete dalla parte del bene o del male? Il classico sistema di allineamento di Fable fa il suo ritorno, permettendovi di completare quest e scegliere il vostro destino, trasformando il vostro aspetto, le vostre abilità e anche le carte a vostra disposizione nel vostro mazzo.
Partecipate a tornei ed eventi, oppure fate coppia con un amico e sconfiggete i boss nella modalità cooperativa. Fable Fortune offre anche una modalità a giocatore singolo, che permette di scoprire le intense storie degli eroi.
“Siamo davvero orgogliosi del lavoro svolto su Fable Fortune – ha dichiarato Paul Croft, cofondatore di Mediatonic – il periodo in Accesso Anticipato/Game Preview ci ha permesso di crescere e trasformare il gioco in un’esperienza molto più rifinita e appagante. Crediamo che Fortune offra un mix interessante di gameplay strategico e un sistema di scelte e conseguenze che rappresenta una novità interessante per il genere, e i fan della serie adoreranno la possibilità di ritornare nell’universo di Fable”.
Tra le funzioni introdotte grazie all’aiuto della community ci sono il Deck Helper, per la costruzione dei mazzi, i tutorial del Guildmaster per aiutare i nuovi giocatori a comprendere le meccaniche di gioco, e un sistema di quest giornaliere e un nuovo sistema di emote permette ai giocatori di comunicare con il loro avversari in maniera efficace per congratularsi, prendersi in giro, o magari lasciarsi andare a flatulenze assassine non richieste. In nome della tattica, si intende.
Fra eroi senza macchia e senza paura, malvagi e subdoli nemici, eserciti di contadini sempliciotti (e dunque utilizzabili senza scrupolo alcuno per i propri scopi) e quel tocco di confortante e familiare necromanzia che non guasta mai, i fan di Fable non saranno delusi. Non c’è mai stato un momento migliore per tornare ad Albion.
Fable Fortune uscirà a brevissimo dall’early access. Flaming Fowl Studios e Mediatonic hanno annunciato, infatti, che il gioco di carte da collezione ambientato nell’iconico universo di Fable, lascerà la fase di accesso anticipato il 22 febbraio (giovedì), per diventare free-to-play su Xbox One, Steam e Windows 10.
Durante gli ultimi mesi passati in fase di accesso anticipato, Fable Fortune è stato migliorato grazie al duro lavoro dei team di sviluppo ed ai suggerimenti della community. Tra le nuove caratteristiche principali c’è sicuramente la modalità Heroic Tales, una modalità storia per giocatore singolo che permette di scoprire le storie dei valorosi eroi presenti nel gioco.
Inoltre, un nuovo sistema di emote permette ai giocatori di comunicare con il loro avversari in maniera efficace per congratularsi, prendersi in giro, o magari lasciarsi andare a flatulenze assassine non richieste. Tutto in nome della tattica, si intende.
Tra le nuove caratteristiche spiccano sicuramente anche il Deck Helper per la costruzione dei mazzi, i tutorial del Guildmaster per prendere confidenza con il gioco, un sistema di missioni giornaliere chiamate “Daily Bounties” e nuove carte rare da mostrare a tutti con vanto. Senza parlare, ovviamente, della miriade di piccoli miglioramenti e nuove carte tutti da scoprire. Non c’è mai stato un momento migliore per tornare ad Albion.
Fable Fortune resta però un gioco di scelte e conseguenze. Vestirete i panni di uno dei sei eroi e combatterete per Albion la battaglia definitiva. Ma sarete un eroe buono o cattivo? Completate quest e scegliete il vostro destino per cambiare le vostre abilità e le carte nel vostro mazzo. Partecipate a tornei ed eventi, oppure fate coppia con un amico e sconfiggete i boss nella modalità cooperativa.
È ancora possibile acquistare il Founder Pack a 12,99 euro (equivalente ad oltre 40 euro di oggeti di gioco che includono 20 bustine di carte, l’esclusiva Trophy Card Flaming Fowl, e la rarissima carta Giant Egg).
Square Enix ha ufficializzato l’apertura odierna dei pre-order per Final Fantasy XV Windows Edition. Il gioco uscirà il prossimo 6 marzo su Steam, Origin e Windows 10.
Al contempo, sono disponibili anche uno strumento benchmark e delle illustrazioni che aiuteranno gli tenti ad ottimizzare i loro Pc prima del lancio del gioco. Ecco il link.
A partire da oggi, chi prenoterà la versione digitale scaricabile del gioco per Pc riceverà dei bonus per il pre-order. Chi prenoterà il gioco su Microsoft Store riceverà il bonus “FFXV: Pacchetto power-up”. Questo contiene la Dodanuki, una katana forgiata da un maestro giunto da terre lontane che riduce la difesa del nemico colpito. Il pacchetto include anche 10 code di fenice e 10 elisir.
Chi prenoterà, invece, il gioco su Steam riceverà il bonus “FFXV: Collezione di moda”. Questo pacchetto contiene una serie di magliette per Noctis con degli effetti speciali. La maglietta Episode Gladio incrementa la forza, la maglietta Episode Prompto velocizza il recupero di energia vitale, la maglietta Episode Ignis incrementa il tasso critico e la maglietta Compagni di Battaglia incrementa l’energia vitale.
Chi prenoterà il gioco su Origin riceverà il bonus “FFXV: Serie di decalcomanie”. Questo pacchetto contiene delle decalcomanie colorate per la Regalia ispirate a Gladio, Prompto, Ignis e i componenti degli Angoni. Per saperne di più sui bonus del pre-ordine, visitate: http://sqex.to/FF15PC.
Ulteriori dettagli sui bonus dell’acquisto anticipato, che si aggiungeranno ai bonus per il pre-ordine/acquisto elencati qui sopra, verranno pubblicati prossimamente.
A questo nostro link, infine, i requisiti di sistema e le caratteristiche di Final Fantasy XV Windows Edition.
Ci sono novità interessanti per la versione Pc di Final Fantasy XV che arriverà su Steam, Origin e Windows 10. Square Enix ha annunciato oggi la Windows Edition e la Royal Edition (per PS4 ed Xbox One).
Queste edizioni speciali saranno disponibili dal 6 marzo e includeranno il gioco principale, più di 20 contenuti scaricabili e add-on e anche delle novità, come la zona extra di Insomnia con nuovi nemici e missioni secondarie e la visuale in soggettiva.
FINAL FANTASY XV ROYAL EDITION E WINDOWS EDITION INCLUDERANNO:
Una nuova zona finale, le Rovine di Insomnia: la nuova zona avrà nuove missioni e nemici come Cerberus e Omega. In questa zona sarà inoltre possibile affrontare gli antichi sovrani.
Controllo totale dello Yacht reale: il mondo di Eos si espande con la possibilità di esplorare le acque tra Capo Caem e Altissia. Sarà anche possibile pescare a bordo dell’imbarcazione e scoprire nuovi pesci e nuove ricette.
Un accessorio per attivare la nuova azione “Panoplia suprema”: sarà possibile sferrare degli attacchi potentissimi evocando la Panoplia. Dopo aver raccolto tutte le armi ancestrali, apparirà un accessorio in un luogo sconosciuto del mondo che ti permetterà di accedere alla Panoplia suprema.
Una nuova visuale in soggettiva: per giocare dalla prospettiva di Noctis.
Più di una dozzina di contenuti scaricabili: tra cui delle armi, delle verniciature per la Regalia e dei set di oggetti.
Tutti i contenuti già inclusi nel season pass, tra cui:EPISODE GLADIO, EPISODE PROMPTO, ESPANSIONE ONLINE COMRADES ED EPISODE IGNIS.
Archivio: sarà possibile vedere le storie della Cosmogonia sparse per il mondo di FINAL FANTASY XV. Verranno anche aggiunti dei miti e delle leggende locali in vari luoghi. In questo modo sarà possibile saperne di più sul mondo.
Missione per ottenere e migliorare la Regalia Type-D .
Inoltre, a partire dal 6 marzo sarà anche disponibile Final Fantasy XV Royal Pack, un pacchetto scaricabile che include tutti i contenuti che non sono stati pubblicati in precedenza e sono stati aggiunti a nella Royal Edition.
REQUISITI DI SISTEMA E NOTE
A partire dal 1° febbraio sarà inoltre disponibile un benchmark e delle istruzioni per aiutare i giocatori ad ottimizzare il proprio PC per il lancio del gioco. Consulta il sito web ufficiale per maggiori informazioni. Final Fantasy XV Windows Edition è compatibile con le risoluzioni 4K e 8K native con HDR10, DOLBY ATMOS e le mod. Qui sotto è possibile trovare i requisiti minimi, consigliati e 4K HDR per chi vuole divertirsi con l’esperienza definitiva su Pc.
Requisiti minimi
Requisiti consigliati
Requisiti per 4K HDR
SO
Windows® 7 SP1/ Windows® 8.1 / Windows® 10 a 64-bit
Windows® 7 SP1/ Windows® 8.1 / Windows® 10 a 64-bit
Windows® 10 64-bit Fall Creators Update
Processore
Intel® Core™ i5-2500 (3.3GHz o superiore)
AMD FX™-6100 (3.3GHz o superiore)
Intel® Core™ i7-3770 (3.4GHz o superiore)
AMD FX™-8350 (4.0 GHz o superiore)
Intel® Core™ i7-7700 (3.6GHz o superiore)
AMD Ryzen™ 5 1600X (3.6GHz o superiore)
DirectSound® Sound Card, Windows Sonic o Dolby Atmos
DirectX®
DirectX 11
Altro
DVD-ROM, unità DVD-ROM*, mouse, tastiera, controller**
*È necessaria un’unità DVD-ROM (un lato single layer/dual layer).
**Il gioco è compatibile con i controller, ma non è necessario averne uno.
Square Enix avvisa: se il computer dell’utente non supporta i requisiti minimi, o anche nel caso in cui supporti i requisiti minimi e consigliati, in alcuni casi è possibile che il gioco non funzioni correttamente a causa delle combinazioni o della compatibilità tra i diversi driver, hardware e software.