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Anche Final Fantasy VII Remake è stato presente ai The Game Awards 2019 che si sono celebrati questa notte al Microsoft Theater di Los Angeles.
Square Enix. ha mostrato il suo ultimo trailer per l’attesissimo titolo con il celebre eroe del gioco, Cloud Strife. Il trailer riassume la storia di Cloud, il suo legame con il gruppo di resistenza Avalanche e i loro sforzi per salvare il pianeta dall’enigmatica Shinra.
Ecco il video diffuso nelle scorse ore ai The Game Awards 2019 della durata di un minuto e mezzo. Buona visione.
Final Fantasy VII Remake arriverà su PlayStation 4 il 3 marzo del 2020 vuole essere una spettacolare reinterpretazione contemporanea di uno dei giochi di ruolo più rivoluzionari della storia che esplora ancora di più il suo mondo e i suoi personaggi. Il primo titolo di questo progetto è ambientato nella città eclettica di Midgar ed è un’esperienza completamente a sé stante che rappresenta un ottimo punto di partenza per la serie. Oltre ai suoi personaggi indimenticabili e alla trama appassionante, Final Fantasy VII Remake include un sistema di battaglia ibrido che unisce azione in tempo reale con combattimenti strategici basati sui comandi.
Il gioco sarà disponibili con voci in inglese, giapponese, francese e tedesco e sottotitoli in inglese, francese, italiano, tedesco, spagnolo e portoghese brasiliano.
Ricordiamo che Final Fantasy VII Remake avrà diverse edizioni.
La Deluxe Edition, disponibile per il pre-order, include un art book con copertina rigida e concept art del gioco, una mini-colonna sonora su CD, il dlc “Summon Materia” per invocare un kyactus all’interno del gioco e una SteelBook di Sephiroth. La Digital Deluxe Edition include un art book digitale, una mini-colonna sonora digitale e il dlc “Summon Materia” per invocare un kyactus e Carbuncle all’interno del gioco.
La “1st Class Edition” include tutti i contenuti della Deluxe Edition, il dlc “Carbuncle Summon Materia” e anche un set Play Arts Kai con Cloud Strife e la Hardy-Daytona (confezionato separatamente), e il pre-order sarà disponibile in quantità limitate su Square Enix Store.
Chi effettuerà il pre-order di qualsiasi versione del gioco da retailer selezionati, riceverà il dlc “Chocobo Chick Summon Materia” al lancio. Chi effettuerà il pre-order di qualsiasi edizione digitale da PlayStation Store, riceverà inoltre il tema dinamico “Cloud e Sephiroth” per PlayStation 4.
Infine, un accenno alla cover (presentata a fine settembre scorso), che ricorda la celebre illustrazione originale di Final Fantasy VII, il protagonista Cloud Strife osserva, armato della sua iconica Buster Sword, il quartier generale dell’insidioso nemico che ha deciso di abbattere.
Fairy Tail uscirà in Europa il prossimo 19 marzo su Pc (Steam), PS4 e Switch. Lo hanno annunciato Koei Tecmoe Gust Studios, publisher e sviluppatore dello jrpg.
In Fairy Tail, gli appassionati possono gestire un dream team di cinque personaggi da un elenco di oltre 15 personaggi giocabili mentre si avventurano nel Regno di Fiore durante loro missione per diventare la gilda numero 1 di Fiore. I nuovi personaggi annunciati oggi includono l’”Heavenly Body Magic”, Jellal Fernandes di Crime Sorcière; la “Drawing Card ” del gioco, Mirajane Strauss e il “Thunder Dragon Slayer” e nipote di Makarov, Laxus Dreyar.
Man mano che i personaggi combattono insieme, i loro legami si rafforzano gradualmente e all’aumentare del loro livello di amicizia, si sbloccheranno conversazioni speciali, tra cui dialoghi originali scritti appositamente per il gioco Fairy Tail. Legami più forti consentono anche attacchi potenziati. Ad esempio: la potente abilità della Magic Chain può durare per un periodo di tempo più lungo dopo che i compagni di squadra hanno stabilito un legame significativo. Inoltre, giocando con le diverse relationship stories con i personaggi originali e principali del gioco, sarà possibile far aumentare il Character Rank dei membri del party, sbloccando nuove abilità di battaglia.
È stata svelata anche una versione Digital Deluxe di Fairy Tail che contiene uno speciale Grand Magic Games costume, un Lacrima set bonus e un DDX Limited Ryza costume per Lucy.
Acquistando qualsiasi versione del gioco, fisicamente o digitalmente, entro un tempo limitato dal lancio, permetterà di sbloccare anche l’Early Purchase Bonus special costume per Erza, che verrà svelato prossimamente.
La notizia era molto attesa dagli appassionati: Re Mind, il dlc di Kingdom Hearts III sarà disponibile a partire dal 23 gennaio prossimo su PS4 e su Xbox One il 25 febbraio. Lo ha annunciato Square Enix.
Il dlc Re Mind propone un nuovo episodio giocabile per chi ha concluso Kingdom Hearts III, in cui Sora tornerà dai suoi amici e scoprirà delle verità inimmaginabili. Il nuovo trailer di Re Mind offre un’anteprima dei personaggi di Final Fantasy che appariranno nel dlc, con delle immagini dell’amata Aerith di Final Fantasy VII:
In Re Mind i giocatori potranno affrontare varie battaglie contro dei boss, scoprire un nuovo episodio Limitcut e un episodio segreto, una nuova modalità Foto-saluto, una funzionalità di Presentazione e una nuova modalità “Menu Premium” con vari livelli di difficoltà e sfide.
Inoltre, una patch gratuita (versione 1.07) uscirà a gennaio per tutti i giocatori del titolo principale (qui la nostra recensione della versione PS4) con un aggiornamento per la storia principale, delle nuove abilità e una nuova forma di Sora, oltre all’aggiunta dei Keyblade “Portafortuna” e “Lontano ricordo”. I giocatori potranno anche utilizzare delle opzioni di condivisione ampliate da gennaio.
Cinque nuovi personaggi faranno parte del roster di Fairy Tail. Lo hanno annunciato Koei Tecmo Europe e lo sviluppatore GUST Studios.
Assieme a loro, lo jrpg in arrivo nella primavera del 2020 su Pc, PS4 e Switch, si avvarrà di ulteriori dettagli sugli intensi sistemi di battaglia.
Basato sull’anime e sul manga di Hiro Mashima, i giocatori potranno immergersi in una fantastica storia che va dall’arco dell’Isola di Tenrou fino all’arco di Tartaros, insieme a nuovi episodi originali.
Fairy Tail vedrà Natsu e la squadra combattere contro una varietà di nemici durante il loro cammino per diventare la gilda numero 1 di Fiore. Il team in battaglia sarà composto da un massimo di cinque maghi, permettendo ai personaggi preferiti dai fan di unirsi alla squadra per eseguire impressionanti attacchi magici che saranno visualizzati su una griglia, tre per tre, del campo di battaglia.
Ogni mossa infligge un certo danno su tutti i rivali: la scelta di attacchi appropriati può garantire una rapida vittoria su nemici fastidiosi. Infliggendo danni, i giocatori riempiranno il “Fairy Gauge”. Lo speciale attacco, “Magic Chain”, consente a ciascun membro del gruppo di infliggere una combo di attacchi prima di scatenare un potente colpo finale, a volte personaggi forti, come l’amatissimo leader della gilda Makarov, possono persino infliggere danni devastanti con il loro “Extreme Magic”.
Quando la squadra alleata subisce un danno pesante, i personaggi possono risvegliare abilità dormienti per alcuni turni, aumentando drasticamente i loro poteri. Alcuni maghi hanno persino accesso a nuovi attacchi: i Dragon Slayer possono usare “Dragon Force” invece delle loro abilità “Awakened”, mentre alcuni maghi possono eseguire un “Mode Change” che offre una vasta gamma di nuove opzioni di battaglia. Il famoso “Lightning Fire Dragon’s Iron Fist” di Natsu è un esempio delle abilità potenziate che possono essere eseguite. Alcuni maghi sono persino in grado di eseguire potenti attacchi combinati, noti come “Unison Raid”, innescando uno speciale filmato “Unison Raid” proprio prima di scatenare l’incredibile attacco contro i nemici in arrivo.
I CINQUE NUOVI PERSONAGGI DI FAIRY TAIL
GUST Studios ha annunciato cinque nuovi personaggi giocabili che si uniscono alla mischia, che non provengono da Fairy Tail ma dalle gilde rivali di Fiore. Tra i nuovi personaggi ci sono la “Sky God Slayer”, Sherria Blendy di Lamia Scale; Kagura Mikazuchi di Mermaid Heel, lo “Strongest Fencer”; il mago Blue Pegasus Ichiya Vandalay Kotobuki; il “White Dragon” Sting Eucliffe e lo “Shadow Dragon” Rogue Cheney di Sabertooth. Queste nuove entusiasmanti aggiunte al cast si uniscono ai personaggi già annunciati Natsu Dragneel, Lucy Heartfilia, Grey Fullbuster, Erza Scarlet, Wendy Marvell, Gajeel Redfox e Juvia Lockser, tutti pronti per la battaglia con potenti abilità magiche.
Con più di 12 personaggi giocabili disponibili, i giocatori potranno formare una squadra da sogno con i personaggi di Fairy Tail ed i loro rivali e partire per un’avventura incredibile.
Indivisible è un titolo ambizioso: annunciato nel 2015 dallo sviluppatore Lab Zero Games, il gioco indipendente si è posto obiettivi piuttosto complicati, tra cui una piuttosto riuscita ibridizzazione di genere che ricorda la gemma Valkyrie Profile, raggiunti grazie ad una campagna di successo su Indiegogo di successo (oltre 1.820.000 di euro raccolti con oltre 32.000 donatori, ndr) ed al supporto del publisher 505 Games.
Un titolo che, seppur sia un evidente omaggio agli Jrpg classici, ha cercato di dire “la sua”, grazie ad una serie di accortezze specifiche e scelte stilistiche di spessore, frutto di un lavoro profuso con evidente amore e dedizione che derivano dall’altro titolo noto di Lab Zero, Skullgirls, picchiaduro stiloso al femminile uscito sette anni or sono. Ma andiamo con ordine. Ecco, dunque, la nostra recensione della versione PS4 uscita assieme alle altre piattaforme lo scorso 8 ottobre.
DESIGN + GENERE
Indivisible è un gioco ibrido, che unisce sezioni piattaforma altre di ruolo a turni ispirato visibilmente al mondo giapponese, che può vantare un’estetica personale e di rilievo.
Ed è proprio dall’estetica che partirà questa disamina di Indivisible: gli sviluppatori, reduci dal “successo” in termini di caratterizzazione e di realizzazione tecnica di Skullgirls, hanno nuovamente svolto un lavoro di altissimo profilo qualitativo.
Non solo da un punto di vista meramente tecnico, ma anche da un lato più strettamente legato al design complessivo e alla realizzazione delle animazioni, degne di un “cartoon” di alto livello e dall’altissima fluidità. Ma non è solo questo: ben presto ci troveremo “immersi” negli splendidi ambienti e fondali disegnati a mano, tra città vive, deserti e tanti altri biomi splendidamente realizzati.
Qualità artistica che trasla ininterrotta e omogenea anche al comparto sonoro, inestricabilmente legato proprio all’eccellenza visuale e in grado, in modo davvero ben elaborato, di creare il giusto tappeto sia in situazioni divertenti che più “emozionali”. Il tutto, condito da una realizzazione ineccepibile, che offrirà una risoluzione in Full HD sostanzialmente piacevole assieme ad un frame rate bloccato a 30 fotogrammi e che non va mai in affanno.
LA TRAMA VEDE PROTAGONISTA AJNA
Ma passiamo alla storiac che ruota intorno ad Ajna, una ragazza dal carattere ribelle che sa il fatto suo. Allevata dal padre nei sobborghi di una cittadina rurale, la sua vita precipita quando la sua casa viene attaccata. Dentro di lei si risveglia dei poteri misteriosi e straordinari. Di cosa parliamo? La nostra eroina potrà assimilare l’essenza di chi incontra, per poi evocarla in battaglia.
Nella sua lunga missione, Ajna incontrerà oltre 20 “Incarnazioni”: persone che può assorbire ed evocare per lottare al suo fianco.
Ma, dopo alcuni tragici eventi che colpiscono il suo pacifico villaggio, la nostra alter-ego, accompagnata da diversi comprimari che incontrerà sul cammino, si ritroverà suo malgrado al centro di un travagliato viaggio, iniziato per vendetta ma che lentamente, tra situazioni un po’ più stereotipate e piccoli, inattesi colpi di scena, si evolverà in qualcosa di sicuramente più profondo e immaginifico.
Nonostante la linea narrativa poggi su alcuni canoni del settore, specialmente quello ruolistico, con la solita contrapposizione fra un male che si svela lentamente ed un bene che, sin dall’inizio, si rivela completamente o quasi “luminoso”, Indivisible offrirà una scrittura sostanzialmente buona e che ci darà sufficiente spunto per proseguire, seppur abbia una certa tendenza a semplificare questioni e situazioni potenzialmente “mature”. Il mondo di gioco, vastissimo e che offrirà un buon grado di differenziazione non solo estetica ma anche narrativa, ci consentirà l’esplorazione di un micro-cosmo sufficientemente dettagliato e interessante.
GAMEPLAY IBRIDO
Il vero e ambizioso “cuore ludico” di Indivisible è proprio il suo gameplay ibridizzato: un po’ piattaforma, in una realizzazione che ricorda molto da vicino un classico Metroidvania: avremo livelli piuttosto intricati in cui arrampicarci, sfruttare diverse abilità e movenze per poter superare puzzle piuttosto classici del genere. Ma, e qui arriva il bello, i livelli saranno infestati da nemici: approcciandone uno, scatterà in pieno l’ibridizzazione.
Infatti, il gioco confluirà in modo del tutto armonico verso i lidi canonici dei ruolistici a turni, con il nostro gruppo di eroi che si schiererà da un lato, fissando all’opposto i nemici. In questo frangente, Indivisible, ci offrirà un’esperienza piuttosto classica di facciata, ma differente nei dettagli: i nostri eroi disporranno di vaste possibilità a livello di abilità da sbloccare ed utilizzabili, alcune delle quali potranno essere addirittura utilizzate nella sezione platform per scoprire le classiche “hidden door” (porte nascoste, ndr) dei Metroidvania.
Ma, meccanicamente parlando, Indivisible offre di più: ogni personaggio (il team sarà composto da 4 eroi), sarà legato ad un tasto specifico del pad, che ci consentirà di attaccare ma anche di difendere a seconda del turno. I nostri eroi potranno anche collegare gli attacchi fra loro, seguendo lo stesso meccanismo: in sostanza, Lab Zero ha, in modo semplice ed intuitivo e ricordando la “lezione” di Valkyrie Profile, reso personale, originale e dinamico un sistema di combattimento il cui suo “fianco debole” era proprio la perdita progressiva di dinamismo.
Unico neo è un livello di difficoltà ondivago (non preciso) che, sebbene tendenzialmente semplice e accessibile, si acuirà “drammaticamente” e improvvisamente, ponendoci dinanzi, senza preavviso, nemici in grado di annientare il nostro manipolo di eroi in un sol colpo.
Altra carenza, anche se probabilmente parte di una cosciente scelta di design, gli elementi ruolistici saranno ridotti al lumicino: chi si aspetta inventari colmi di oggetti, crafting o possibilità di personalizzazione estese al level up, resterà deluso. Indivisible pone l’accento su altri aspetti, fra cui il citato dinamismo e l’accessibilità complessiva, ma ciò non toglie che un comparto RPG più profondo avrebbe fatto spiccare al gioco un “enorme” salto valutativo.
COMMENTO FINALE
Indivisible prende e fa sua la formula di Valkyrie Profile, unendola ad un design accattivante e ben realizzato, unito a contenuti piuttosto estesi.
Una produzione che ha dei nei, riscontrabili in una difficoltà disomogenea, una sentita mancanza di elementi ruolistici maggiormente profondi oltre che, a conti fatti, ad un salto qualitativo “tematico” della linea narrativa. Tuttavia, rimane un ottimo gioco che, per poco, non riesce ad imporsi come “esempio”.
Bandai Namco si prepara per il debutto di Ni No Kuni: La minaccia della Strega Cinerea Remastered e pubblica il trailer di lancio. Come da annuncio all’E3 2019 di questa estate, la versione rimasterizzata del titolo uscito originariamente su PS3 e Nintendo DS nel lontano 2011 in Giappone per arrivare in occidente due anni più tardi, arriverà venerdì, 20 settembre.
Grazie alla grafica e al design migliorato dell’edizione Remastered, disponibile da questo venerdì per PlayStation 4 e Pc, i giocatori potranno vivere al meglio la storia di Oliver nel suo viaggio incantato per recuperare sua madre da un altro mondo.
Sempre disponibile dal 20 settembre Ni no Kuni: La minaccia della Strega Cinerea farà il suo debutto per Switch con la versione portatile dell’acclamato titolo e permette agli utenti della console ibrida di Nintendo di godere del gioco in Modalità TV o portatile.
Il gioco mantiene inalterato il sistema di combattimento che fonde azione in tempo reale ed elementi tattici a turni e ripropone senza alcuna eccezione le decine di luoghi e le centinaia di creature che danno vita al gigantesco e variopinto universo di Ni no Kuni.
Ecco il trailer di lancio italiano di Ni No Kuni: La minaccia della Strega Cinerea Remastered. Buona visione.
Sviluppato da Level-5, Ni no Kuni: La minaccia della Strega Cinerea è un’avvincente storia raccontata mirabilmente attraverso le sequenze animate sceneggiate e create dal leggendario Studio Ghibli e la colonna sonora del famoso compositore premio Oscar Joe Hisaishi.
REQUISITI DI SISTEMA PC
Nel frattempo, su Steam, sono stati pubblicati i requisiti di sistema per la versione Windows del gioco. Eccoli:
MINIMI:
Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
Sistema operativo: Windows 7, 64-bit
Processore: Intel Core i3-2100 o AMD FX-4100
Memoria: 4 GB di RAM
Scheda video: GeForce GTS 450 o Radeon HD 5750
DirectX: Versione 11
Memoria: 45 GB di spazio disponibile
Scheda audio: Richiesta
CONSIGLIATI:
Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
L’uscita della versione remastered di Star Ocean First Departure R è prevista per il prossimo 5 dicembre in digitale su PS4 e Switch. Lo ha annunciato Square Enix con tanto di trailer che vi proponiamo.
In Star Ocean First Departure R, pubblicato originariamente in occidente su PSP (PlayStation Portable), un giovane spadaccino, Roddick, e i suoi compagni partono alla ricerca di una cura per una malattia mortale prima di venire coinvolti in un’avventura tra le stelle. Questa versione rimasterizzata in HD include le seguenti funzionalità che migliorano l’esperienza di gioco:
Voci: i giocatori potranno scegliere tra le voci originali della versione per PSP in giapponese o in inglese, o la nuova registrazione di voci giapponesi doppiate dal cast originale della versione per Super Famicom, pubblicata esclusivamente in Giappone.
Nuove illustrazioni dei personaggi: i giocatori potranno scegliere tra le illustrazioni dei personaggi originali usati in Star Ocean First Departure, o le versioni inedite disegnate dal celebre illustratore Katsumi Enami (Star Ocean: The Last Hope).
Modalità veloce: i giocatori potranno muoversi più velocemente nel mondo di gioco.
Equilibrio di gioco migliorato: la difficoltà di battaglia è stata equilibrata per permettere ai giocatori di mettere alla prova le loro abilità in combattimento, una delle caratteristiche della serie Star Ocean.
BONUS PRE ORDER SU PS4
Chi effettuerà il pre-order della remastered per PlayStation 4 riceveranno un tema per commemorativo per la loro console con alcune delle illustrazioni inedite dei personaggi disegnate da Katsumi Enami e una pixel art dei protagonisti, oltre a una mini colonna sonora digitale da Star Ocean Live 2019 all’uscita del gioco il 5 dicembre. Per effettuare il pre-order del gioco per PlayStation 4, visitate: https://sqex.link/ob4
Re:Legend, l’avventura JRPG in multiplayer cooperativo, è disponibile in early access, su Steam, pubblicato da 505 Games.
Sviluppato dal team di sviluppo malese Magnus Games, Re:Legends è il videogioco che ha totalizzato il più alto finanziamento finora raggiunto su Kickstarter nel sud est asiatico con 630.700 dollari di Singapore che equivalgono a quasi 415.000 euro. La raccolta risale a due annetti fa.
Il nuovo trailer del gioco consente di avere una visione più ampia dell’idea che è alla base del titolo.
Si tratta di un simulatore JRPG onnicomprensivo che combina sapientemente meccaniche di gioco “monster-raising” e caratteristiche multiplayer. I giocatori potranno costruire ed espandere il proprio villaggio svolgendo una vasta gamma di attività che includono l’agricoltura, la pesca, la raccolta di risorse, la creazione di oggetti e di equipaggiamenti.
Diversi celebri compositori di musiche per videogiochi sono al lavoro tra cui il celebre Shota Nakama (Final Fantasy XV).
AMBIENTAZIONE
Re: Legend è ambientato nel mondo di Ethia, dove i giocatori si risveglieranno, privi di ricordi, sulla spiaggia di Vokka Island e dovranno trovare il modo di ricordare il passato dimenticato. Impareranno a sopravvivere coltivando la terra, allevando bestiame, pescando, stringendo amicizie con gli altri abitanti, espandendo il villaggio, creando armi e allenandosi in combattimento. Così facendo aumenteranno le proprie capacità di addomesticare e allevare i Magnus, creature magiche che si riveleranno di fondamentale aiuto nelle loro avventure in questo mondo denso di pericoli.
Con un Magnus al proprio fianco, i giocatori potranno avventurarsi nelle varie ambientazioni, affrontando sfide minacciose, scoprendo Magnus ancora più potenti e, alla fine, riguadagnando finalmente i ricordi perduti.
L’ACCESSO ANTICIPATO
L’early access di Re:Legend su Steam consentirà ai giocatori di sperimentare il gioco durante la sua ultima fase di sviluppo, offrendo alla comunità degli utenti l’opportunità di aiutare il team di sviluppo a definire il contenuto finale del titolo.
Il mondo di Ethia si espanderà durante questa fase con ulteriori biomi messi a disposizione dei giocatori nell’attesa del lancio ufficiale del gioco, nella versione 1.0.
Durante l’accesso anticipato, il gioco per Pc sarà disponibile su Steam al prezzo speciale di 19,99 euro. Inoltre, i giocatori che decideranno di acquistare Re:Legend su Steam durante la prima settimana, potranno beneficiare di un ulteriore sconto del 10% del prezzo speciale previsto per l’Early Access.
Nata nel 1985, la serie Dragon Quest ha il pregio di rappresentare una delle più lunghe saghe videoludiche di sempre. Sbarcata per la prima volta sulla prima console di casa Nintendo nel 1986, ha saputo ritagliarsi una folta nicchia di appassionati non solo in Giappone, patria degli JRPG, ma in tutto il mondo. Nel 2016, in attesa dell’undicesimo capitolo della serie (Echi di un’era perduta, uscito a fine luglio 2017 in Giappone e ad inizio settembre 2018 nel resto del mondo), i fan si sono potuti divertire con un gioco davvero particolare. Stiamo parlando di Dragon Quest Builders, che presentando una versione “alternativa” della storia del primo capitolo della serie, ci catapultava in un mondo a metà strada tra Minecraft e Stardew Valley, senza perdere l’inconfondibile tocco grafico del mangaka Akira Toriyama. Dopo l’uscita giapponese, il 12 luglio scorso i fan di Playstation e Nintendo hanno potuto mettere le mani sul sequel di questo interessante spin-off, ovvero Dragon Quest Builders 2, firmato da Omega Force per il publisher Square Enix.
Come sarà andata? Leggete la nostra recensione relativa alla versione PS4. Buona lettura.
INNOVAZIONI CORAGGIOSE
Nel 2016, all’epoca dell’uscita del primo Dragon Quest Builders, la fanbase della serie viveva un’ambivalenza emozionale pari a quella del gatto di Schrodinger. Da una parte, c’era quella parte d’utenza che non disdegna mai l’innovazione, e accoglie a braccia aperte nuove meccaniche.
Dall’altra, i conservatori erano piuttosto scettici. In effetti, l’idea di mescolare le atmosfere di Dragon Quest con quelle di Minecraft, appariva come un tentativo fin troppo coraggioso di innovare. E soprattutto, governava il terrore dell’occidentalizzazione di un prodotto che pur con le dovute innovazioni, rimaneva ancorato ai dettami classici dei giochi di ruolo giapponesi. In realtà, l’esperimento funzionò più che bene, perché alle classiche meccaniche di un Minecraft, si aggiunsero missioni, gestione dei villaggi, e i toni umoristici mescolati a colori accesi e sgargianti tipici della serie.
Nonostante questo, il gioco non era proprio perfetto, soprattutto per via di una gestione “ruolistica” poco marcata. Con Dragon Quest Builders 2, Omega Force e Square Enix hanno portato una serie di piccoli miglioramenti, per renderlo più ricco e appagante del predecessore.
Come per il capostipite, anche in questo caso la storia si rifà ad una versione alternativa di un capitolo della serie regolare, in questo caso il secondo. All’inizio del gioco, la creazione del personaggioci permetterà di deciderne il sesso, i colori dei capelli e altri piccoli dettagli secondari. Si passa poi alla storia, che vedrà il nostro costruttore impegnato a fronteggiare l’Ordine di Hargon. Ed e relativi i mostri che seminano distruzione e terrore nel Reame di Moonbrooke.
Il tutorial, inizia con il nostro giovane eroe imprigionato dai mostri su una nave che cade a pezzi dopo una tempesta. Con questa scusa, verremo introdotti alle varie meccaniche base, mentre facciamo “amicizia” con i simpatici scheletrini che tra una martellata e l’altra, non vedono l’ora di farci saltare dalla balaustra. L’arrivo di una seconda tempesta cade proprio nel momento giusto, ed una scialuppa di salvataggio garantirà la nostra salvezza su un’isola deserta.
UN MONDO TUTTO DA SCOPRIRE
Dragon Quest Builders 2 è un gioco piuttosto classico sulle meccaniche, ma armonizzate con grande maestria. Uno degli aspetti importanti sarà quello di fare amicizia e gestire vari personaggi secondari, mentre esploriamo il mondo insieme al nostro amico Malroth e alla principessa Lulù. I personaggi secondari, rispetto ad altre produzioni rivestono un ruolo molto importante, che ha goduto di un lavoro approfondito anche sulla scrittura.
Durante il proseguo della storia, semplice ma ben scritta, i personaggi principali verranno sviluppati ulteriormente, sia in quanto a personalità che peculiarità. Certo, per un jrpg non è certo una novità, anzi rappresenta quasi un cliché, ma rispetto a quello che viene offerto in termini di storia e personaggi da altri survival con meccaniche da farming game, è un bel passo avanti.
Fulcro del gameplay, è l’esplorazione che potrò avvenire anche per mezzo di veicoli che ci permetteranno finanche di voltare, è davvero appagante. Esplorare, e cercare risorse con cui sviluppare la propria base. Un aspetto davvero positivo, è la quantità di isole e di biomi differenti che sono stati introdotti. Da un’isola tropicale ai picchi innevati, da un deserto ad una fornace di fuoco e lava, ce n’è per tutti i gusti. Anche il fattore “dimensione” ha una sua valenza, in quanto molte delle isole presenti hanno dimensioni davvero importanti, con tanti piccoli segreti tutti da scoprire. Passando alla costruzione e al crafting, una delle novità introdotte in questa iterazione è il concetto di “stanza”.
In pratica, al momento di costruire una struttura, si comporrà il perimetro che dovremo completare grazie alle risorse acquisite. Inserendo all’interno determinati oggetti, andremo a completare ciò che vogliamo costruire, il tutto in maniera semplice e immediata. L’intelligenza artificiale, si occuperà di dare una denominazione a ciò che andremo a costruire. Tra l’altro, funziona benissimo anche con i vari PNG che popoleranno le nostre terre, che a differenza di molti altri titoli, sono davvero “vivi” e interagiscono in maniera coerente.
Hanno un ciclo di vita, cosa che ci ha ricordato i fasti della serie The Elder Scrolls, ma con una marcia in più. Si svegliano, fanno colazione, vanno a lavorare, e poi alla sera tornano a casa a dormire. Durante le nostre fasi di gameplay, ci è capitato sovente di fermarci per osservare il comportamento dei paesani, ed è davvero entusiasmante. Vivere il villaggio non è mai stato così appagante, colorato e piacevole. Per renderli felici, potremo aiutarli nei loro compiti, generando dei cuoricini che aumenteranno i punti esperienza, che così come per il combattimento, serviranno per aumentare di livello.
Salendo, miglioreremo le nostre caratteristiche e acquisiremo nuove ricette e coloni. Per quanto la fase di costruzione sia semplice e immediata, il gameplay alla base è tranquillo, e così come in Minecraft dovremo perdere molte ore nella raccolta di risorse sia grazie ai nostri strumenti, che tra l’altro non si deterioreranno per l’uso.
Le sterpaglie e gli alberi potranno essere riutilizzati per creare nuovi oggetti, oppure ricollocati per un semplice e mero desiderio estetico. L’uso della fucina ci permetterà di creare armi, che useremo durante i combattimenti, e che potremo donare ai nostri colini e ai membri della nostra squadra. Trattandosi di territori pericolosi, i coloni potranno trovarsi in pericolo ma in presenza di mostri sapranno come difendersi.
Durante le nostre scorribande e le dure giornate di lavoro a raccogliere materiale, dovremo fare attenzione alla barra relativa all’energia. Come in Graveyard Keeper, crafting e combattimento consumano energia, che se esaurita ci impedirà di proseguire. Per risolvere il problema, ci basterà consumare cibo, o riposare.
Proprio a differenza di Graveyard Kepper, possiamo dire che il deterioramento della stanchezza procede in modo piuttosto regolare, senza risultare frustrante. E’ bene portarsi sempre dietro una scorta, perché se dovessimo arrivare stanchi ad un combattimento, saranno guai.
SPADE PIXELLOSE
Uno dei punti deboli del capitolo precedente, era rappresentato proprio dal combat system, a detta di un po’ tutti troppo poco profondo.
In questa iterazione le cose non sono molto cambiate. Rimaniamo, infatti, ancorati ad un sistema di combattimento semplice e immediato. Un chiaro segnale di voler tenere questa meccanica più laterale, ma qualche novità c’è. Innanzitutto, rispetto al primo Dragon Quest Builders, sarà molto più semplice evitare un confronto, perché basterà passare intorno al mostro in questione.
Se, però, volessimo dar battaglia useremo il tasto triangolo per eseguire gli attacchi, e con l’aiuto dei nostri amici sarà piuttosto semplice averla vinta sulle creature che popolano le varie isole. Di tanto in tanto, soprattutto con i boss o i mostri più forti, ci allontaneremo quel tanto che basta per consumare qualche razione alimentare, ripristinando la barra relativa all’energia. I mostri rilasceranno oggetti e punti esperienza, che ci permetteranno di forgiare nuove armi sempre più potenti. Ce ne sono un’enormità, e siamo sicuri che le guide e le wiki ad esse dedicate si sprecheranno.
DA SOLO O IN COMPAGNIA
Altra novità introdotta in questo seguito, è il multigiocatore, che però è legato strettamente al tipo di console a disposizione. La versione da noi testata, è quella Playstation 4, che permettere di creare partite o entrare in quelle di altri giocatori, a patto di possedere il Playstation Plus. Entrare nella partita di un altro giocatore, vi permetterà di godervi il gioco in compagnia, ma non manterrete nessuna delle risorse acquisite durante la partita, che rimarranno saldamente nelle mani di chi ospita. Una scelta piuttosto controversa, è che la versione Switch (a discapito della console Sony) permette anche il multiplayer in locale, semplicemente passando il secondo JoyCon al secondo giocatore.
Dal momento che il joypad PS4 risulta comodo da gestire, questa scelta ci appare piuttosto ambigua, se non per “ammiccare” alla casa della grande N.
BELLEZZA A CONFRONTO
Tecnicamente parlando, l’aspetto grafico di Dragon Quest Builders 2 è davvero impressionante. Le texture, anche se cubettose, sono realizzate in maniera superba e nonostante un lieve aliasing risultano belle da vedere. Rispetto al primo episodio, il passo avanti è netto.
Grande cura, è stata posta anche sul fronte animazioni, ora non legnose e varie. Sedersi in casa ad aspettare il tramonto, mentre il fuoco scoppietta e il vento muove alberi e fogliame è appagante. Unico piccolo neo, sono i caricamenti un po’ lunghi, anche su PS4 Pro, ma così presi dalla voglia di giocare non ci faremo più caso che ci accompagneranno senza mai risultare troppo ripetitive, e buoni effetti sonori anche sott’acqua. Le varie isole sono davvero “vive”, è questo uno degli aggettivi che più si addice al gioco.
COMMENTO FINALE
Dragon Quest Builders 2 è il degno successore del capostipite. È un titolo sviluppato per accontentare un largo numero di giocatori, e sorprendentemente ci riesce. La componente da gioco di ruolo giapponese è ben sviluppata pur rimanendo ancorata ai classici e risultando semplice. Ma rimane ugualmente longeva e appassionante, soprattutto per chi cerca un’avventura di lunga durata. Per gli amanti del crafting e dei farming simulator, la modalità costruzione e la gestione dei coloni offriranno tutte le caratteristiche che ci si aspetterebbe da giochi di questo tipo. Più tutta una serie di innovazioni che vanno ad ingolosire l’offerta, una su tutte il sistema delle stanze.
A questo, si aggiunge una storia ben scritta, personaggi ben caratterizzati, e lo stile grafico inconfondibile ed accattivante dei Dragon Ball. Che siate amanti dei giochi di ruolo giapponesi, o dei vari Minecraft e Stardew Valley, Dragon Quest Builders 2 potrebbe essere il gioco che fa per voi, e rimarrà per molto tempo nella vostra libreria.
Octopath Traveler è giunto su Steam ad un annetto di distanza dal suo esordio in pompa magna su Switch. Si tratta di un JRPG che omaggia i classici usciti nell’epoca dei 16 bit firmato da Acquire e pubblicato da Square Enix.
Un titolo che ha fatto parlare di sé per tanti motivi e che in passato ha diviso pubblico e critica. Semplice rievocazione dei primi Final Fantasy ed altri capisaldi del genere come Chrono Trigger o altro? Ecco la nostra recensione della versione Pc. Capolavoro o occasione mancata? Scopritelo.
Buona lettura.
OTTO PROTAGONISTI, OTTO STORIE
Una delle peculiarità di Octopath Traveler è senza dubbio la presenza di otto protagonisti. Ognuno con le proprie storie da raccontare, da vivere e suddivise in quattro capitoli. Inizialmente sceglieremo con chi cominciare il nostro lunghissimo viaggio nelle terre di Osterra.
Il giocatore ha libera scelta di come affrontare i vari segmenti di ciascun personaggio e di allestire il proprio party che avrà un massimo di 4 componenti. Facile intuire che se si vuole conoscere tutte le storie dei personaggi bisognerà alternarli. Il gioco lo consente. Per farlo basterà andare nelle locande delle varie località e parlare con l’oste.
Giusto ricordare come le storie dei nostri eroi raramente si intrecciano se non per qualche piccolo dialogo di intermezzo nell’evolversi del racconto. Le storie principali sono parallele e solo dopo averle concluse si intravedono piccoli collegamenti. Complessivamente Octopath Traveler offre 32 capitoli ed una miriade di missioni secondarie assolutamente facoltative.
Conosciamo questi personaggi che, da quello che potete leggere, hanno background estremamente variegati e quasi opposti. Da qui alcune riflessioni: perché una sacerdotessa di un culto dovrebbe aiutare uno scassinatore? Ma andiamo avanti.
Olberic Eisenberg il milite: un tempo era un paladino del regno di Visburgo, Olberic si è ritirato a vita privata dopo che il suo migliore amico e commilitone, ser Erhardt, ha assassinato il loro re e condannato il reame alla rovina. Dopo otto anni, decide di rintracciare Erhardt e far luce sul suo crimine. È il classico tank, un personaggio fisicamente fortissimo. Può sfidare gli abitanti in duello.
Cyrus Albright lo studioso: un mago e scienziato di gran talento. Riconosciuto in ambienti accademici. Cyrus scopre che dalla sua accademia è stato rubato un raro volume di negromanzia, Dai profondi recessi dell’inferno. Estremamente preoccupato, ed anche colpito da voci compromettenti ed infondate, annuncia al rettore della sua accademia un viaggio sabbatico per mettersi sulle tracce dei ladri, prima che qualcuno metta in pratica la nefanda dottrina del libro. Ottimo mago in grado di far danni elevati con gli elementi. Può raccogliere informazioni sugli npg.
Therion il furfante: è uno scassinatore molto conosciuto. Therion è in cerca delle quattro Dragoniti. Sono gemme incantate dai poteri prodigiosi. Queste, però, sono famose in tutta Orsterra e Therion dovrà contenderle ad altri cacciatori di tesori. Può rubare oggetti agli npg.
Ophilia Clement l’ecclesiasta: una sacerdotessa di Aelfric, il re degli dèi di Orsterra, Ophilia deve portare in pellegrinaggio il simulacro del dio, la Sacra Fiamma. Inizia il suo viaggio dopo essersi sostituita alla sorella nel particolare rito per essere eletta come sacerdotessa. Può reclutare i cittadini del regno. Indispensabile nel party perché preziose sono le sue cure.
Primrose Azelhart l’artista: rampolla di una nobile casata, Primrose è caduta in miseria da ragazzina, dopo che suo padre Geoffrey è stato ucciso da tre criminali. La giovane è costretta a sopravvivere come ballerina e prostituta. Adesso vagabonda per Orsterra in cerca degli assassini di suo padre, fortemente decisa a vendicarsi. Può sedurre gli npg ed utilizza coltelli ed arti danzanti per infliggere danni ai nemici.
Alfyn Greengrass lo speziale: un giovane farmacista itinerante. Un benefattore. Alfyn viaggia per il continente di Orsterra in cerca di malati da curare. È deciso ad aiutare gli altri come lui stesso era stato curato, in tenera età, da un esperto speziale. Un ibrido in grado di sferrare buoni attacchi fisici ed in grado di coniugarli con veleni o di curare.
Tressa Colzione la mercante: erede di un piccolo commerciante, Tressa decide di abbandonare la sua casa e vivere per un periodo da viaggiatrice dopo aver trovato un diario incompleto di un mercante famoso. Vuole così conoscere in prima persona i popoli e i prodotti di Orsterra. Può acquistare oggetti a prezzi vantaggiosi dai venditori e dagli NPG. Discreta negli attacchi fisici, è brava nell’attaccare con l’ausilio dell’elemento del vento.
H’aanit la cacciatrice: figlia adottiva di Z’aanta, il più famoso cacciatore di Orsterra, H’aanit ha imparato da lui l’arte di braccare, abbattere e domare i mostri. Da oltre un anno, però, Z’aanta sta tallonando invano il Redeye, una bestia senza uguali che terrorizza il continente. H’aanit decide di raggiungere il padre e dargli manforte. Può evocare bestie per intimorire gli npg. In battaglia è abile con arco, ascia e può catturare le bestie.
Come detto, è possibile concludere le otto trame principali e svolgere parecchie avventure secondarie; in alcune di esse i nostri eroi incontreranno la misteriosa Lybalac, che li attirerà oltre il Cancello di Finis che non è altri che la porta dell’aldilà di Orsterra. Il resto della trama ve lo facciamo godere.
Possiamo solo aggiungere come queste otto trame siano altalenanti. Almeno secondo i nostri gusti. Storie come quelle di Primrose, o di Cyrus o ancora di Olberic sembrano decisamente più “mature” rispetto a quelle di Tressa o di Therion.
GAMEPLAY CLASSICO ED ARTICOLATO
Come ogni JRPG che si rispetti, Octopath Traveler ci offre un gameplay classico ma estremamente articolato. Girovagando per l’immenso continentedi Osterra, un mondo composto da 8 macro regioni differenti per clima, ambientazioni e storie, i giocatori avranno tantissime cose da fare. Anche il solo seguire la trama dei propri personaggi che si conoscono man mano si girovaga nei meandri di questa vasta mappa.
Ma qui ci si rende conto che la difficoltà sia molto altalenante. Concluso, ad esempio, il capitolo iniziale della storia personale di un personaggio dovremo andare nella città indicata dalla mappa per continuare la storia ma notiamo che il livello consigliato, spesso e volentieri, è davvero alto. Generalmente i personaggi terminano il loro prologo attorno al 5°/6° livello (anche un po’ più alti, dipende dal numero di combattimenti fatti). Mentre per affrontare il secondo capitolo bisogna avere un party con eroi di almeno il doppio se non il triplo del livello attuale. Bisogna quindi grindare lungo il cammino da una località all’altra per raggiungere il livello minimo e sperare di competere nelle avventure proposte dal nuovo capitolo.
Diventa una prassi che moltiplicata per otto favorisce la longevità ma può causare anche un po’ di noia. Tra l’altro, i compiti secondari sono piuttosto banali e non offrono il fascino di una quest primaria. Certo, danno soldini o oggetti utili ma sono tuttavia trascurabili.
In Octopath Traveler vagheremo per Osterra e nel corso delle nostre esplorazioni potremo aprire forzieri, trovare oggetti nascosti e combattere contro nemici casuali.
Combattimento
La fase di combattimento è a turni. Ad ogni personaggio corrispondono diverse attività. Si può optare per sferrare l’attacco fisico, o gli attacchi specifici del proprio eroe, la possibilità di evocare qualcuno, o ancora di utilizzare un oggetto (come pozioni o erbe per curare ed eliminare alcuni malus come avvelenamento, sonnolenza, stordimento, terrore ed altro), difendersi o ancora fuggire.
Andremo incontro a diversi tipi di creature: il bestiario è davvero notevole e comprende quasi tutto lo scindibile della “mitologia” jrpg conosciuta. Si va da semplici uomini a bestie di diverso tipo a mostri veri e propri.
Sarà altrettanto fondamentale conoscere i punti deboli dei nemici. Sferrando attacchi oculati con armi o con tipi di magie che rappresentano i punti deboli del nemico si fa crollare la loro resistenza raffigurata con lo scudo e con un numero che ne stabilisce il valore.
Crollato lo scudo, il nemico sarà fermo per uno o più turni e si potrà approfittare per massimizzare i danni o curare i più bisognosi del party. Bisogna sempre tenere d’occhio i PV (punti vita).
Ogni attacco corrisponde ad un’azione ed il turno si completa. Gli attacchi speciali o quelli magici costano dei punti azione (i PA, una sorta di mana per intenderci). È inoltre possibile accumulare l’energia per degli attacchi ripetuti che non sprecano energia ma vanno ad intaccare una sorta di vigore che si accumula se nei turni precedenti si fanno attacchi normali. Questi attacchi potenziati (si preme la O per rinforzarli) ripetono il semplice attacco da una a quattro volte. O, se utilizzati con un’abilità speciale ne amplificano i danni. Al massimo della potenza, inoltre, è possibile – se acquisita – attivare l’abilità divina del personaggio. Olberic, ad esempio, ha un possente colpo di spada capace di fare danni devastanti.
Come da tradizione, la tattica e le scelte in questa fase sono fondamentali. Più avanti si andrà, più problematici saranno gli scontri soprattutto con i boss che avranno dinamiche più complicate. Ad esempio alcuni sfrutteranno le coperture degli scagnozzi e benché si conoscano le debolezze, queste non saranno attive fin quando non elimineremo gli altri nemici o tutti i nemici di “contorno”.
Se tutto andrà bene, riceveremo diversi punti esperienza che variano, chiaramente, a seconda della difficoltà. Si ottengono anche dei punti che possono essere spesi per apprendere un’abilità e del denaro.
Il livellamento del personaggio non comporta molte novità ma contano tantissimo i punti abilità da spendere per sbloccare nuovi attacchi. Ogni personaggio ha otto abilità e quattro abilità di supporto, queste vengono sbloccate man mano che si apprendono le skill di base.
È inoltre possibile aggiungere una classe ai propri eroi apprendendole dai santuari sparsi lungo Osterra. Ophilia ad esempio, se si sceglie la stessa classe di Cyrus, può essere una degna chierica elementale alternando i benefici delle sue cure sacre ai danni catastrofici di fuoco, lampo e ghiaccio. Olberic può optare tra le sue bordate con spada e lancia a colpi più selvaggi con le asce e via dicendo. Non vi sono limiti di alternanza ma l’opportunità di scegliere al meglio come amalgamare la doppia classe.
Sono tantissimi i dialoghi e per fortuna sono trascritti molto bene nella nostra lingua. Ottima, infatti, la localizzazione del testo. Abbiamo apprezzato alcune finezze che sempre più raramente troviamo nei giochi moderni molto spesso localizzati quasi alla buona.
Conterà anche l’equipaggiamento perché i danni ben presto si affievoliscono e gli attacchi subiti sono sempre più pesanti. Ogni regione avrà le sue belle botteghe dove acquistare armi ed armature sempre più efficienti e pericolose. Anche in questo caso, i soldi non bastano mai. Stesso dicasi per erbe e pozioni di diverso grado.
DELIZIOSO E CON UNA COLONNA SONORA MEMORABILE
La versione Pc di Octopath Traveler offre un comparto tecnico ben realizzato che riporta perfettamente un lato artistico davvero ispirato. Il gioco propone dei mondi che assomigliano a dei diorami in 3d con personaggi in 2d. In questa sorta di 2,5d si sviluppano le nostre avventure, le nostre scarpinate da una località all’altra di Osterra in una grafica pixel art davvero deliziosa. Incentrato sull’Unreal Engine 4, la parte grafica di Ocotpath Traveler è una gioia per gli occhi.
Non mancano innumerevoli finezze, effetti particellari ben realizzati ed una varietà davvero elevata di ambienti ed ambientazioni. Città portuali, zone di montagna, deserti, distese ghiacciate, foreste e molto, molto altro. Ripetiamo, tutto delizioso e senza che la qualità abbia dei cali. Tra zoom e pixel in evidenza, apprezziamo la cura per i particolari. Alcune città, siamo sicuri, resteranno nel cuore di molti giocatori. I raggi di sole che baciano il mare, o che penetrano i cieli bui e plumbei pieni di neve o i granelli di sabbia delle grotte desertiche. Insomma, una vera e propria gioia per gli occhi.
Discorso a parte merita la colonna sonora. Se abbiamo apprezzato la veste grafica, il comparto audio di Octopath Traveler è uno dei più belli degli ultimi tempi. I diversi brani che accompagnano le nostre gesta sono nella stragrande maggioranza dei casi epici. Yasunori Nishiki, autore della colonna sonora, ha sicuramente firmato un capolavoro. Drammatica, evocativa, romantica e sempre azzeccata nelle sue situazioni. La OST dona ulteriore profondità e caratterizzazione al gioco.
COMMENTO FINALE
Octopath Traveler è sicuramente un ottimo gioco contornato da una realizzazione tecnica ed artistica di prim’ordine. È uno jrpg vecchio stile che offre otto protagoniste con altrettante storie. La trama principale si perde ed è molto debole al cospetto dei singoli capitoli dei percorsi personali dei nostri otto eroi.
La longevità è notevole e se possono bastare 60 ore per concludere le otto storie (dipende se siete anche fortunati nei combattimenti) ce ne vorranno il doppio per scoprire tutti i segreti, anfratti e portare a termine le missioni secondarie di Osterra. Insomma, non ci si può lamentare.
Il titolo ha inoltre il merito di raccontare alcune storie profonde. Alcuni personaggi, infatti, hanno un background particolarmente “pesante” ma Octopath Traveler ha il pregio di trattare determinati argomenti (vendetta, omicidi, prostituzione e così via) in un modo sobrio ed elegante.
Peccato però che in alcune fasi il gioco presenti un ritmo troppo lento e che la disparità di difficoltà renda obbligatorio il grinding a più riprese per affrontare un capitolo ad un adeguato livello del personaggio. Si rischia inevitabilmente di annoiarsi anche per colpa di missioni secondarie veramente troppo marginali. Inoltre non è che aggiunga tante novità al genere pur presentando meccaniche interessanti.
Tecnicamente ed artisticamente, però, il gioco di Acquire fa centro. Abbondantemente. Questo grazie ad un’ottima grafica giostrata dall’Unreal Engine 4 ed una colonna sonora veramente azzeccata.
Chi ama gli jrpg può senza dubbio guardare con fiducia all’acquisto. Non ne rimarrà deluso. Sostanzialmente è una piccola (grande) gemma che per poco non è diventata un capolavoro.
Dragon Star Varnir è disponibile in Europa in versione fisica su PS4. Ambientato in un mondo in cui le streghe sono condannate a dar vita a dei draghi, un uomo incaricato di dar loro la caccia trova presto il proprio destino intrecciato con quello dei suoi ex nemici. In gioco, gli appassionati dovranno sconfiggere i draghi in combattimenti a turni, usando diversi livelli, trasformazioni e altro per indebolirli e assimilare così le loro abilità.
Il destino di tre streghe è nelle vostre mani: sceglierete di salvarle o di sacrificarle per ottenere oggetti e abilità? Le vostre decisioni cambieranno il corso del gioco.
STORIA
In un mondo in cui le ossa di un’antica bestia torreggiano sulla terra… Il Cavaliere Zephy fa parte di un ordine il cui ruolo è dare la caccia alle streghe, persone considerate maledette per aver dato alla luce dei draghi. Quando viene quasi ucciso in una di queste missioni, due streghe misteriose lo salvano dall’orlo della morte nutrendolo con sangue di drago.
Dopo aver acquisito nuove abilità magiche grazie ai loro sforzi, il destino del Cavaliere è presto intrecciato con quello delle streghe. A malincuore si unisce a loro per combattere l’Impero e distruggere così la sua specie, spietati cacciatori di draghi e una potentissima strega. Riusciranno a combattere tutto ciò e a salvare se stessi, o le sue nuove alleate soccomberanno alla maledizione del drago…?
Strategia d’attacco – In questa singolare versione del classico sistema di combattimento a turni, i giocatori possono attaccare i draghi su tre livelli orientati verticalmente. Pensate bene alla posizione dei componenti del vostro gruppo in quanto determinati draghi hanno punti di forza e punti di debolezza a seconda del livello da cui attaccate. Alcuni draghi giganti possono anche attraversare tutti e tre i livelli, quindi procedete con cautela.
Risvegliate il vostro drago interiore – Quando attaccate un nemico durante una battaglia, riempirete il vostro indicatore del drago. Una volta giunto al massimo, potete trasformare e sfruttare il potere dei draghi, migliorando drasticamente le loro armature e sbloccando le loro abilità.
Abilità Devour – Una volta indebolito un drago nemico, i giocatori possono utilizzare l’abilità Devour per ottenere uno skill tree per quel drago. Con più draghi che vagano per la terra, i giocatori possono esplorare diversi alberi delle abilità e combinazioni utili per la vittoria. Follia o ricchezza? – Tre streghe dipendono da te e dovrai cibarle con il sangue di drago. Se le farete morire di fame, impazziranno. Sovralimentatele e diventeranno un drago. Le manterrete vive o le sacrificherete per ottenere oggetti rari? La scelta è solo vostra, ma ogni decisione che prendete può cambiare il vostro finale.
Dopo la sua pubblicazione a inizio anno, Kingdom Hearts III continua a espandersi con un nuovo aggiornamento. Grazie a questo update sarà possibile vivere (o rivivere) l’avventura insieme a Sora e i suoi amici nella nuovissima Critical Mode, ovvero un livello di difficoltà ancora più alto che sfiderà i giocatori nella loro lotta contro l’oscurità.
La Critical Mode metterà alla prova anche gli eroi del Keyblade più esperti, che dovranno pensare a nuove strategie per battere i nemici più forti. In questa nuova modalità:
I PS e i PM massimi sono dimezzati;
La frequenza dei comandi situazionali e delle magie è più bassa;
Sora può usare nuove abilità esclusive di questo nuovo livello di difficoltà.
Inoltre, questo aggiornamento aggiunge la possibilità di trasferire i propri Keyblade in una nuova partita. I Keyblade trasferiti torneranno alla loro forza iniziale, ma grazie a quest’opzione aggiuntiva i giocatori potranno utilizzare fin dall’inizio dei Keyblade che altrimenti non sarebbero disponibili fino a una fase più avanzata del gioco.
Nuovo trailer per Final Fantasy X / X-2 HD Remaster, titolo che debutterà il prossimo 16 aprile su Xbox One e Switch. La clip presenta nuovamente ai fan gli amati protagonisti del gioco di Square Enix, Tidus e Yuna, e anche il magico mondo di Spira.
I giocatori scopriranno due fantastiche avventure in cui Tidus e Yuna dovranno combattere insieme ai loro amici per sconfiggere degli avversari potentissimi e molto pericolosi che minacciano il loro mondo. Con delle trame emozionanti, un gameplay strategico e dozzine di ore di contenuti, Final Fantasy X / X-2 Remaster è l’opportunità perfetta per scoprire due dei titoli più amati della serie.
Inoltre, le copie fisiche per Nintendo Switch includeranno una copertina reversibile con una straordinaria immagine degli eroi del gioco.
Dragon Star Varnir si dirige su PS4. Lo jrpg (gioco di ruolo alla giapponese) sarà disponibile sulla ammiraglia Sony questa estate.
Ambientato in un mondo in cui le streghe sono condannate a dar vita a dei draghi, un uomo incaricato di dar loro la caccia trova presto il proprio destino intrecciato con quello dei suoi ex nemici. I giocatori sono chiamati a sconfiggere i draghi in combattimenti a turni usando diversi livelli, trasformazioni e altro per indebolirli e assimilare così le loro abilità.
Il destino di tre streghe è nelle vostre mani: sceglierete di salvarle o di sacrificarle per ottenere oggetti e abilità. Le decisioni cambieranno il corso del gioco.
Vediamo il trailer cinematico d’apertura che dura due minuti abbondanti.
STORIA
In un mondo in cui le ossa di un’antica bestia torreggiano sulla terra…
Il Cavaliere Zephy fa parte di un ordine il cui ruolo è dare la caccia alle streghe, persone considerate maledette per aver dato alla luce dei draghi. Quando viene quasi ucciso in una di queste missioni, due streghe misteriose lo salvano dall’orlo della morte nutrendolo con sangue di drago.
Dopo aver acquisito nuove abilità magiche grazie ai loro sforzi, il destino del Cavaliere è presto intrecciato con quello delle streghe. A malincuore si unisce a loro per combattere l’Impero e distruggere così la sua specie, spietati cacciatori di draghi e una potentissima strega.
Riusciranno a combattere tutto ciò e a salvare se stessi, o le sue nuove alleate soccomberanno alla maledizione del drago…?
CARATTERISTICHE
Strategia d’attacco – In questa singolare versione del classico sistema di combattimento a turni, i giocatori possono attaccare i draghi su tre livelli orientati verticalmente. Pensate bene alla posizione dei componenti del vostro gruppo in quanto determinati draghi hanno punti di forza e punti di debolezza a seconda del livello da cui attacchi. Alcuni draghi giganti possono anche attraversare tutti e tre i livelli, quindi procedete con cautela.
Risveglia il tuo drago interiore – Quando attaccate un nemico durante una battaglia, riempirete il vostro indicatore del drago. Una volta giunto al massimo, potete trasformare e sfruttare il potere dei draghi, migliorando drasticamente le loro armature e sbloccando le loro abilità.
Abilità Devour – Una volta indebolito un drago nemico, i giocatori possono utilizzare l’abilità Devour per ottenere uno skill tree per quel drago. Con più draghi che vagano per la terra, i giocatori possono esplorare diversi alberi delle abilità e combinazioni utili per la vittoria.
Follia o ricchezza? – Tre streghe dipendono da voi e dovrete cibarle con il sangue di drago. Se le farete morire di fame, impazziranno. Sovralimentatele e diventeranno un drago. Le manterrete vive o le sacrificherete per ottenere oggetti rari? La scelta è solo vostraa, ma ogni decisione che prendete può cambiare il vostro finale.