Ultimamente il mondo dei videogiochi di ruolo ci ha offerto titoli piuttosto standardizzati, e che talvolta hanno incluso meccaniche atte a emulare (raramente con successo) la serie di Divinity: Original Sin, icona moderna di Larian Studios. Wartales, recentemente rilasciato in forma definitiva dopo un lungo e proficuo periodo di accesso Read more…
Il genere degli strategici consta di molte proposte, anche nel campo dei 4X. Sotto-nicchia ludicamente complessa da sempre rivolta ad appassionati specifici, che vede dare il suo massimo in ambientazioni fantasy e fantascientifiche. E’ anche questo il caso di Terra Invicta, titolo d’esordio di Pavonis Interactive. Una software house indipendente Read more…
Per celebrare la settimana del Warhammer Skulls Festival, Slitherine ha rilasciato un nuovo pacchetto espansivo per Warhammer 40000: Gladius. Si tratta del Specialist Pack dlc che contiene nuove unità. Slitherine ha anche annunciato che le Sisters of Battle si uniranno agli Angeli Sanguinari nella lotta per il pianeta Baal Secundus Read more…
Total War Saga: Troy sarà disponibile in esclusiva su Epic Games Store dal prossimo 13 agosto e sarà gratuito per chi effettuerà il download nelle prime 24 ore. Lo annunciano di SEGA e Creative Assembly rispettivamente publisher e sviluppatore del gioco strategico. Giusto ricordare come il gioco sarà disponibile su altri store digitali per Pc come Steam da agosto 2021.
Il nuovo titolo, annunciato lo scorso settembre, permette ai giocatori di immergersi nel pieno della guerra di Troia, il leggendario conflitto dell’età del bronzo, e di poter vestire i panni di Achille, Ettore e tanti altri eroi leggendari nella lotta per la difesa della grande città di Troia… o per la sua completa distruzione.
Tim Heaton, chief studios officer per SEGA, ha detto:
Grazie ad Epic siamo in grado di offrire gratuitamente un titolo Total War alla data di lancio. Siamo veramente emozionati di poter fare una cosa simile per i nostri giocatori. Non vuol dire soltanto poter portare la storia e la leggenda di Troia a un pubblico più vasto grazie all’enorme piattaforma di Epic, significa anche che molti nuovi giocatori potranno provare per la prima volta Total War e il gameplay unico che ha reso famosa questa serie.
In A Total War Saga: Troy il fato delle civiltà dell’Egeo saranno nelle tue mani; ogni scelta che farete determinerà il fato delle terre che si estendono dalla cima del monte Olimpo agli aridi deserti di Lemnos. Vivete la storia come forse è avvenuta oppure costruisci la tua leggenda personale in questo capitolo unico della serie.
I titoli Total War Saga canalizzano la strategia su larga scala e le battaglie in tempo reali di un classico Total War in cornici temporali definite e particolari. Lasciando al giocatore il ruolo di determinare l’esito di momenti storici importanti. Questo cambiamento nello scopo e di prospettiva rende Total War Saga il campo perfetto per l’innovazione e la sperimentazione di nuove idee che influenzeranno i prossimi titoli.
I giochi strategici basati sulle carte stanno vivendo un loro periodo d’oro. Sono tanti, infatti, i titoli che anche con vari riflessi presi dai giochi di ruolo o dai roguelike si sono fatti apprezzare. Dal “piccolo” Card Quest a Slay the Spire o, ancora, da Steamworld Quest: The hand of Gilgamech a Deck of Ashes. E potremmo continuare per molto tempo. Ultimo arrivato in questa larga famiglia è Monster Train, titolo firmato da Shiny Shoe e distribuito da Good Shepherd Entertainment. Il titolo è arrivato su Steamper gli utenti Pc lo scorso 28 maggio ed è uno strategico roguelike basato sulle carte da collezione e sul deck building. Non indugiamo oltre e passiamo alla recensione di Monster Train. Buona lettura.
DESTINAZIONE PARAD… INFERNO
La trama di Monster Train è piuttosto rapida ma lega insieme il tutto: l’inferno si sta congelando e solo noi possiamo sconfiggere le forze del Paradiso e far tornare gli inferi a bruciare.
Il nostro compito è quello di far arrivare a destinazione il treno carico di mostri attraverso diverse fermate tutte con un bivio per altrettante battaglie all’ultima carta. Bisognerà difendere la pira, il cuore pulsante della locomotiva, da diverse ondate di nemici angelici che proveranno a fermarci in tutti i modi.
Ad ogni fermata corrisponde una battaglia formata da ondate sempre più impegnative di nemici e poi da un boss finale. Sconfiggendolo andremo alla fermata successiva, nel frattempo potremo scegliere quale tragitto prendere. Il tragitto scelto non cambia la meta ma permette di optare su come e cosa poter migliorare sulla gestione del proprio deck. Ma di questo ne parleremo più in là.
CINQUE CLAN, OLTRE 200 CARTE E MOLTO ALTRO
Una freccia molto importante nella faretra di Monster Train è senza dubbio il quantitativo di contenuti. Potremo, infatti, scegliere di affrontare la nostra missione tra due dei cinque clan presenti. Ad inizio partita, infatti, opteremo per il clan principale e per quello secondario. Le carte di questi due formeranno il nostro deck che, andando avanti, aumenterà di quantità e migliorerà in qualità.
Dal clan principale sceglieremo il campione, ossia la carta creatura sulla quale basare il nostro grimorio. Le carte si distinguono in creature, artefatti ed aure. Ovviamente ogni clan ha propria peculiarità ed abilità. Gli Hellhorned sono i demoni con creature fisicamente fortissime o gli Awoken, creature vegetali altrettanto possenti. Gli Umbra agiscono nell’ombra ed hanno una caratteristica che è simile al “Travolgere” di Magic the Gathering. Completano il quadro gli Stygian (che utilizzano il ghiaccio) ed i Melting Renmant, forti ma dalla breve durata.
Va da sé che la scelta di ogni possibile combinazione comporta strategie diverse e meccaniche sempre da studiare e padroneggiare per poter attuare una tattica raffinata. E questa è una grandissima qualità di Monster Train che può vantare anche la presenza di 220 carte che possono essere aggiornate.
Ognuna di esse, infatti, ha due spazi aggiornabili (slot, se preferite). Al termine dei combattimenti sarà possibile scegliere il percorso del treno e durante il tragitto si può andare a far visita a diversi mercanti. Ci sono quelli che permettono di aggiornare le carte creature aggiungendo, ad esempio, punti vita supplementari, o qualità come la capacità di far più danno, o infliggere danni agli scudi. Ci sono anche delle caratteristiche più costose che conferiscono il doppio attacco o la possibilità di utilizzo della carta nella mano successiva e così via. Per gli artefatti, invece, è possibile optare su un maggior numero di danni da infliggere o se ancora è possibile spendere un mana in meno per poterla giocare.
La carta campione, invece, la si aggiorna dal fabbro infernale. Monster Train offre innumerevoli combinazioni e riteniamo sia davvero interessante.
Oltre al single player è presente la modalità multiplayer a tempo di Monster Train, Hell Rush. Questa consente fino a otto giocatori di scontrarsi gli uni contro gli altri in sfide a tempo per scoprire chi può sconfiggere il Paradiso più in fretta. Solo affrontando sfide giornaliere globali, i giocatori possono progettare partite uniche e personalizzate per condividerle con gli amici.
STRATEGIA “VERTICALE” MOLTO RAFFINATA
È sicuramente il gameplay la vera nota positiva di Monster Train e cercheremo di essere chiari in questa parte della nostra recensione. Grazie ai numerosi contenuti appena indicati, infatti, possiamo affermare che la giocabilità di questo strategico è veramente notevole. Ogni partita sarà una storia a sé. Realmente.
La varietà di gioco è lodevole a partire dai cinque clan che, dovessimo guardare il lato RPG del titolo, possono essere paragonati alle classi. Abbiamo detto che ad inizio partita si sceglieranno due delle cinque case a disposizione. Una sorta di doppia-classe. Le combinazioni sono tante: usare la potenza bruta degli Hellhorned a quella travolgente degli Umbra, o far quagliare l’enorme potenziale (a tempo) dei Melting Renmant o la concretezza “naturista” degli Awoken.
E poi, cosa potenziare? Quale creatura o quale carta magia da migliorare e/o copiare? E quale artefatto scegliere?
Si perché è possibile anche acquisire degli artefatti che doneranno effetti permanenti, durante la partita. Ad esempio uno scudo per la nostra pira, il cuore pulsante della nostra locomotiva infernale. O possiamo trovarne uno che immobilizza i nemici per uno o più turni o che li indebolisce o che ci offre uno spazio in più per uno dei tre piani della locomotiva. Abbiamo scritto che il titolo una strategia verticale ed il motivo è presto detto: l’area di gioco non sarà il classico tabellone come è possibile trovare in Hearthstone o non ha un’ambientazione che si basa su un solo piano.
Monster Train propone tre piani dove poter piazzare i nostri mostri. A patto ovviamente di avere il mana sufficiente per giocarli e lo spazio in quel determinato piano.
La fase di gioco è sostanzialmente questa: giocare la carta piazzando i mostri nei ripiani o indicando il bersaglio della magia che vogliamo utilizzare. Finito le nostre azioni, il turno passerà all’avversario che farà le sue contromosse. Ad ogni turno è possibile – fortuna e carte permettendo – nuovi mostri o comunque giocare nuove magie.
La lettura dei dati sulle carte è tipica di questo genere di giochi. Oltre al nome, ed al numero di mana che ci occorrerà per utilizzarla, sarà indicato lo spazio “fisico” che occupa nel ripiano. Dovremo quindi stare attenti anche a questo dato per potere piazzare la nostra creatura dove desideriamo e nel modo migliore dal punto di vista tattico. I ragionamenti che abbiamo fatto durante le numerose prove ve li risparmiamo. Così come alcuni errori di valutazione che nelle fasi più concitate possono essere errati.
Sono inoltre indicati i punti vita (all’interno di un core) ed i punti ferita (con allo sfondo due spade incrociate). Al centro, invece, si leggerà – laddove ci sia – la capacità speciale (o le capacità speciali, ndr) della carta come ad esempio la presenza di uno scudo o di una qualità come l’attacco multiplo o simultaneo a più creature. O se, ancora, applica malus ai nemici e così via.
Nel nostro tragitto sceglieremo quale percorso intraprendere per migliorare e limare il nostro mazzo acquisendo carte (o anche toglierle), acquistando artefatti e così via.
Per chiudere una run bisognerà sconfiggere otto mostri (e tutte le orde che ci invieranno questi simpatici signori celestiali che picchiano come fabbri). Si bloccherà a quel punto un nuovo livello di difficoltà. La partita sarà più difficile con nemici e boss più ostici da superare. Ci sono 25 livelli di questo tipo chiamati Covenant. Chiaramente, maggiore sarà la difficoltà, più ampia sarà la ricompensa.
Al termine di ogni partita, inoltre, riceveremo punti esperienza da suddividere nei due clan che abbiamo utilizzato. Ogni clan, o fazione se vogliamo, ha 10 livelli di crescita. Proprio qui si concretizza la vena roguelike del gioco che sblocca carte sempre più potenti da mettere “in circolo” durante le varie partite.
Insomma, come avete già intuito nella nostra recensione, le sfide in Monster Train non mancano. Ed è alto il fattore rigiocabilità grazie ai livelli Covenant ed alla sfida sempre più ardua che si propone. Tante meccaniche riunite e ben orchestrate. Il tutto è ben ricordato nel diario di gioco che ci mostra i livelli raggiunti dai vari clan, le vittorie, le carte sbloccate, il livello Covenant raggiunto. E ci fa da album mostrandoci le carte sbloccate.
GRAFICA COLORATA E BEN CARATTERIZZATA
Monster Train si offre al pubblico con una grafica molto gradevole, colorata e ben caratterizzata. Lo stile sul classico con personaggi ben definiti con animazioni basilari ma estremamente incentrate sulla spettacolarizzazione degli effetti. Fiamme, ghiacci, ombre, fumo, scintille, e quant’altro sono resi molto bene. Così come gli scontri. Generalmente, le illustrazioni delle carte sono ben fatte anche se con qualche alto e basso dovuto – a nostro personale avviso – al fatto che alcuni soggetti siano più ispirati di altri. È naturale, fisiologico. I cinque stili diversi, ognuno per fazione, sono ben differenziati. Alcune unità inoltre sono veramente ben fatte mentre sui boss possiamo anche affermare di trovarci ad una realizzazione di buon livello.
La mappa del percorso è colorata e caratterizzata così come i menu piuttosto chiari e schematici ma sempre gradevoli. Poco importa che il testo sia in inglese e non sia disponibile l’italiano. Un peccato a dire il vero, ma non influirà più di tanto nelle dinamiche di gameplay.
Musica ed effetti sonori accompagnano molto bene l’azione e le fasi di gioco. I brani sono abbastanza convincenti e “potenti” da farsi apprezzare in ogni fase.
COMMENTO FINALE
La recensione di Monster Train volge al termine e possiamo sicuramente promuovere a pieni voti questa fatica di Shiny Shoe. Questo titolo è una vera e propria manna per gli amanti dei deck builder rpg e roguelike.
Il gioco propone una buonissima quantità di contenuti con più di 220 carte aggiornabili e cinque clan da scegliere. I punti esperienza che sbloccano i livelli di ogni singolo clan ed il conseguente accesso a carte migliori, gli artefatti da raccogliere fanno da sfondo ad un gameplay sul “campo” immediato nell’apprendimento della dinamica ma dannatamente profondo da padroneggiare.
Monster Train ha il merito di offrire una buona sfida a tutti, di non essere troppo frustrante e di far sudare le classiche sette camice. Ma anche di generare partite sempre diverse tra loro e di sfidare gli appassionati con uno strategico “verticale” veramente brillante. Il tutto è condito da una buona grafica e da un sonoro che fa la sua parte anche grazie a degli effetti sonori azzeccati.
La longevità fa il resto perché la voglia di giocare e migliorarsi è sempre elevata grazie anche al fatto di dover sbloccare i vari livelli clan e di vincere le singole run che aumentano poi il livello di difficoltà. Si tratta di un titolo estremamente rigiocabile. E se per altri giochi questa fase può essere anche saltata, il fattore di rigiocabilità in Monster Train è determinante ed è un obbligo per godere appieno delle potenzialità di questo titolo.
Peccato – ma è un nostro appunto perché siamo un po’ schifiltosi – che i round siano solo otto e che i boss siano più o meno gli stessi. Qualche tappa in più o qualche boss supplementare avrebbe sicuramente giovato. Così come la presenza dei testi in italiano. Non che questo sia un grosso problema ma per chi non conosce la lingua di Albione potrebbe essere un ostacolo alla fluidità e costanza nel gioco. Ad ogni modo, si tratta di un titolo stimolante e divertente ben oltre la media.
Sta arrivando dal lontano Cile un gioco di carte da collezione che potrebbe essere interessante. Il suo nome è Causa Voices of the Dusk. E probabilmente lo ricorderete, visto che a novembre dello scorso anno, venne annunciata una demo giocabile. Il titolo è in fase di sviluppo da Niebla Games, un team indipendente di Valparaiso ed entrerà in accesso anticipato su Steam dal prossimo 26 maggio.
Ciò significa che dopo una fase iniziale dello sviluppo, gli autori continueranno a lavorare sul titolo “aprendo” al pubblico, alla community, che potrà dare i propri suggerimenti.
Ecco il trailer di lancio della versione early access su Steam.
Il gioco presenta un sistema di risorse che vuole rinnovare il genere: sacrificate carte dalla vostra mano o dal vostro tabellone per alzare la vostra Causa e riportatele indietro nel gioco per sfruttare al meglio la vostra strategia.
In sostanza la meccanica del sacrificio/ritorna in gioco potrebbe essere esaltata in Cause Voices of the Dusk e sfruttata in maniera diversa rispetto ad altri giochi di carte da collezione (leggasi Magic the Gathering in primis).
UNA MANO PIENA DI POSSIBILITÀ
Ad inizio del proprio turno si pescheranno quattro carte per la propria mano ed essere in grado di giocare fino a due carte per turno, purché soddisfi il requisito della Causa. Quando giocate le carte, la vostra causa non viene consumata. Ciò consente un gameplay dinamico ma altamente strategico con innumerevoli possibilità.
CAMBIATE IL CORSO DEL GIOCO CON LE VOSTRE DECISIONI
Man mano che la vostra Causa aumenta sbloccherete il set unico di potenti abilità di ogni Leader. Le decisioni difficili prese con saggezza probabilmente cambieranno il corso del gioco.
Combinate i vostri Leader con mazzi diversi per esperienze di gioco uniche.
PROGETTATE LA VITTORIA
Esplorate un vasto ed esotico mondo fantasy in una campagna estremamente impegnativi. Mettete alla prova le vostre abilità affrontando l’imprevisto ed ottenete ricompense speciali.
CARATTERISTICHE IN SINTESI
Gameplay tattico unico con complesse opzioni strategiche.
Sacrificate le carte dalla vostra mano o dal vostro tabellone per accumulare risorse
Giocate fino a due carte per turno.
Riportate in gioco le carte sacrificate nei momenti critici più inaspettati.
Riempimento completo della vostra mano di 4 carte all’inizio del vostro turno.
Approfittate degli effetti speciali che ti consentono di pescare, sacrificare, giocare e riportare in gioco carte aggiuntive.
Molteplici modi di vincere.
Scegliete tra più poteri, fazioni e leader.
Mettete alla prova le vostre abilità e vincete ricompense in campagne di sorteggio per giocatore singolo estremamente impegnative.
Mondo fantasy originale ed esotico con ricca esperienza narrativa.
Gioco cross-play (Pc, console e dispositivi mobili).
Dopo i buoi esplosivi, lo sviluppatore Firefly Studios, ha rivelato nuove unità in arrivo su Stronghold: Warlords, dando la possibilità ai giocatori di eliminare i nemici in nuovi e diversi modi: attacchi di precisione, eliminare istantaneamente gli arcieri dalle mura o semplicemente infliggere danni elevati con armi potenti.
Prima di mostrarvi l’elenco delle nuove unità, vi facciamo vedere questo nuovo video-diario degli sviluppatori, lungo 7 minuti abbondanti, che ce le descrive molto bene. Sia pure in inglese la clip è molto comprensibile ed esplicativa. Buona visone.
LISTA DELLE NUOVE UNITA’
Samurai, Guardia Imperiale, Guerriero Imperiale, a chi farete maggiore affidamento per battere il nemico? A seguire le descrizioni di queste unità che saranno presenti in Stronghold Warlords che arriverà nel corso dell’anno su Pc.
Samurai: Con la capacità di abbattere i nemici molto velocemente, i samurai hanno un ruolo unico nel gioco. Fedeli alle loro radici storiche, questi combattenti feudali disciplinati sono utilizzati al meglio nel combattimento contro obiettivi prioritari o per uccidere rapidamente i nemici grossi e lenti. Con una velocità di movimento costante, mostrano debolezza alla polvere da sparo e agli attacchi della cavalleria.
Guardia Imperiale: un’unità costosa ma preziosa, la guardia Imperiale brandisce una mazza in grado di provocare gravi danni a qualsiasi nemico. In grado di accumulare un attacco pesante durante il combattimento, la guardia può quindi infliggere danni ad area in un ampio raggio, Inoltre, può ribaltare rapidamente le scale durante l’assedio. Questa abilità può essere usata per sgombrare le mura del castello, schiacciare truppe o smantellare le armi d’assedio
Guerriero imperiale: Mentre il guerriero Imperiale manca di un’abilità unica come quella del Samurai o della guardia imperiale, compensa con un alto punteggio di armatura e danno grazie alle sue armi molto pesanti. Resistente al fuoco degli arcieri, ai lancieri e a tutte le armi d’assedio, il guerriero imperiale dovrebbe far parte della linea del fronte in qualsiasi assedio al castello o battaglia su vasta scala in campo aperto.
Crusader Kings III sarà disponibile a partire dal prossimo 1 settembre. Arriva dunque la data di lancio per lo strategico storico di Paradox. Il prezzo è di 49.99 euro. La Royal Edition, invece, si può acquistare a 74,99 euro. I pre-order sono disponibili qui.
Tra alcune settimane, quindi, gli appassionati di storia potranno tornare a tirare le fila dei propri regni. Sotterfugi, matrimoni di comodo, rivalità dichiarate o sommerse, e tanto altro saranno gestibili dagli appassionati che avranno un solo obiettivo: arrivare e mantenere la corona. A costo di maledirla e di insaguinarla.
Il gioco, annunciato nella seconda metà di ottobre dello scorso anno, è disponibile per il pre-order e si propone come un grand strategy unito a gioco di ruolo. Come da tradizione nella serie si dovrà guidare una dinastia reale attraverso i secoli. Reclamando nuove terre con diplomazia, matrimoni o utilizzando i propri eserciti per conquistare i propri vicini o unirli o dividere il reame. Quando spade e seduzione falliscono, ci sono e spie e le pozioni che potrebbero continuare ad essere efficaci.
Ecco il trailer con la storia. Buona visione.
CARATTERISTICHE
Crusader Kings III è il sequel di uno dei giochi di strategia più amati al mondo. Ricco di nuovi contenuti storici ed opzioni di personaggi, non è mai stato così semplice avvolgere gli appassionati di storia nei mantelli ermetici del potere, scrivere la propria storia di castelli, cavalieri, crociate e… omicidi.
Gameplay incentrato sul personaggio: ogni personaggio con cui giocate o interagite ha la sua personalità unica. Gli eventi e le opzioni nel gioco sono in gran parte determinati dal tipo di persona che siete.
Infinite possibilità: giocate come qualsiasi casa nobile dall’Islanda all’India, dalla Finlandia all’Africa centrale per cinque secoli. Interagite con ospiti erranti, bambini testardi, subdole spie e santi in un elaborato arazzo della vita medievale.
Waging War: Radunate i vostri vassalli e alzate i vostri uomini d’armi per assediare i castelli nemici o reprimere le ribellioni. Il talento personale sul campo di battaglia può conquistarti un grande onore, ma la pianificazione strategica è la strada per la vittoria.
Matrimoni reali: diffondete il vostro DNA dinastico in tutto il mondo, “imprimendo il vostro sigillo reale” sulle creste dei regni e dei ducati in lungo e in largo. Sposarsi per il potere e crescere i figli per presentare rivendicazioni su nuove terre.
Santi e peccatori: mantenete la fede con i vostri capi religiosi o compiete grandi crimini nell’interesse dello stato. Quando il gioco si fa duro, potete sempre abbracciare un’eresia o creare una nuova religione più in linea con le priorità del vostro personaggio.
Schemi: apprendete i segreti dei vostri cortigiani e vassalli in modo da poterli ricattare per il loro supporto. Lasciatevi sedurre dai buoni libri di un superiore o tracciate la prematura scomparsa di uno sfortunato parente.
Eventi ispirati alla storia: vivetei grandi guerre sante, rivolte contadine, rami cadetti di dinastie, eretici, superstizioni, castelli, cavalieri e guerre per eredità.
Ritratti di personaggi 3d: i personaggi invecchiano e cambiano aspetto man mano che i loro tratti affliggono il loro corpo. Più alto è il grado, più elegante è l’abbigliamento.
E molto altro ancora: ordini sacri, mercenari, predoni pagani e vichinghi, set di regole facilmente personalizzabili e una bella nuova mappa su cui giocare.
E’ tempo di affilare le lame e caricare le pistole. Alder’s Blood (qui la nostra recensione) è uscito ufficialmente dall’accesso anticipato, approdando nella sua versione definitiva su Pc, via Steam e GOG. Ad annunciarlo è lo studio Shockwork Games, che insieme al publisher No Gravity Games ha reso nota l’applicazione di uno sconto del 25% durante questa settimana di rilascio.
Ricordiamo che il gioco è inoltre disponibile su Switch. Di seguito il trailer di lancio ufficiale. Buona visione.
IL GIOCO
Alder’s Blood è un gioco stealth tattico a turni con un pizzico di strategia. I giocatori assumono il ruolo del capo dei cacciatori, guidando un gruppo di uccisori di mostri perfettamente addestrati e altamente qualificati. I cacciatori pianificano attentamente i loro attacchi, sgattaiolando nell’ombra fino a quando non riescono a sentire il cattivo respiro dei mostri su cui mettono gli occhi.
Veloci, silenziosi e mortali, i cacciatori sconfiggono i loro nemici con tattiche, equipaggiamento specializzato e arti oscure. Negli incontri uno contro uno anche il cacciatore più esperto e abile non ha alcuna possibilità di affrontare una bestia. Per questo motivo unire le forze con altri cacciatori e valutare le tattiche è fondamentale per rimanere in vita. Un buon cacciatore sa che i suoi strumenti di caccia sono importanti quanto le sue armi.
CARATTERISTICHE CHIAVE
Combattimento stealth basato sull’agguato: bisogna superare in astuzia e sconfiggere tutte le orribili creature, poiché nell’uno contro uno non c’è speranza.
Avversari diversi e stimolanti: dai lupi mannari ai vampiri, tutti i mostri hanno i loro attacchi e le loro abilità uniche e possono facilmente vedere, ascoltare o annusare i giocatori a distanza. Quindi bisogna fare attenzione a non rivelare la propria posizione troppo presto.
Personaggi basati sulla resistenza: bisogna gestire con cautela il proprio livello di energia tra gli incantesimi di attacco, movimento e lancio.
Un grande sistema di esplorazione: possibilità di viaggia in tutto il mondo, portando con se la propria base mobile. Ci si potrà mettere al riparo e gestire il proprio campo.
Puntuale come da annuncio di Deck13 Spotlight e Playwood Project, Wartileapproda oggi, dopo aver fatto il suo debutto su Pc, dopo un lungo early access su Steam, a febbraio 2018, anche su PS4 ed Xbox One.
I giocatori potranno acquistare la Wartile Complete Edition per assicurarsi il prossimo e primo dlc sulla storia intitolato Hel’s Nightmare ad un prezzo scontato. I prezzi sono i seguenti: versione liscia a 19,99 euro, edizione completa a 26,99 euro mentre dal 5 maggio sarà possibile acquistare singolarmente Hel’s Nightmare a 9,99 euro.
Ricordiamo che si tratta di uno strategico con sfumature rpg con diorami, miniature ed ambientazione vichinga. Qui la recensione Pc.
Ecco il trailer di lancio della versione console di Wartile che ricordiamo è stato realizzato con caparbietà da Playwood Project che nonostante una campagna Kickstarter deficitaria ha trovato forza, motivazioni, ed editore, per andare avanti. Buona visione.
SU WARTILE: HEL´S NIGHTMARE
I poteri malvagi sono stati risvegliati e un’orda di Draugr Warriors si sta riversando nelle regioni nordiche, lasciando dietro di sé tracce di morte e caos. Il Re del Nord osserva in silenzio mentre i villaggi vengono saccheggiati e i suoi civili catturati e portati al Pilastro di Hel.
Ancora una volta la vostra compagnia deve alzare le braccia contro la minaccia dei non morti. Divertitevi con cinque nuovissimi tabelloni da battaglia realizzati a mano continuando la storia dopo Niflheim. Ogni tabellone di battaglia offre sfide tattiche variegate, ambientate in uno stato d’animo e stile unici. Guidate la vostra compagnia vichinga nell’incubo di Hel accompagnato dal nuovo eroe Ogier the Dane.
Vi riproponiamo anche il trailer del dlc. Buona visione.
Lo scorso gennaio, abbiamo avuto la possibilità di provare in anteprimaPanzer Corps 2, il nuovo capitolo di quella che possiamo ormai definire una serie. Le prime sensazioni erano molto positive, ed ora andremo ad analizzare più nel dettaglio quello che il prodotto sviluppato da Flashback Games, e pubblicato da Slitherine, ha da offrire. Ricordiamo che il gioco è disponibile a partire da ieri, 19 marzo, sia sullo store del publisher inglese che su Steam, al prezzo di 58,99 euro.
Detto questo, vi lasciamo alla recensione di Panzer Corps 2. Buona lettura.
TERRENI IMPERVI
Ad oggi, i giochi di strategia necessitano di un livello di profondità, realismo, varietà a cui non sempre si è abituati. Ci sono diversi prodotti con vari livelli di difficoltà scalabili, ma nel complesso la categoria “wargame” è appannaggio di una nicchia ristretta di affezionati. Il più delle volte, in questo insieme non rientrano tanto i soli appassionati di “giochi di guerra” o di simulazione, quanto più giocatori che abbiano voglia di perdersi tra le pieghe delle pagine di un manuale, giocare e rigiocare scenari per carpire al meglio le varie meccaniche, accettare l’aiuto di altri appassionati sui forum specializzati o su vari social, Youtube in primis.
C’è poi il problema della lingua, che nel nostro vede i prodotti sviluppati solo in inglese, aggiungendo in altri casi il francese, il tedesco, e lingue commercialmente redditizie quali il cinese e il russo. Il suolo italico dovrebbe essere una terra più che fertile per giochi ambientati nell’antica Roma, o nella Seconda Guerra Mondiale.
Purtroppo, se non sono sparatutto o pvp multiplayer, non vengono nemmeno considerati. Ed è un gran peccato perché Panzer Corps 2 è quanto di meglio si possa trovare come compromesso tra la profondità di un wargame duro e puro, e un gioco adatto anche ai neofiti. Chissà come sarebbe andata se Slitherine avesse optato anche per una traduzione italiana. Non lo sapremo mai.
TEMPI TUMULTUOSI
Panzer Corps 2 è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, e seguirà le vicende storiche dal punto di vista tedesco. Avviato il gioco, avremo diverse modalità a nostra disposizione. Una serie di campagne dinamiche, dove gestiremo i nostri eserciti con scelte che determineranno alcuni fattori tra un “livello” e quello successivo, scenari storici slegati da giocare per brevi sessioni e scenari “what if”. Ci sono poi un generatore di scenari casuali e un potente editor che ci permetterà di creare scenari personalizzati, che rispetto alla precedente iterazione è stato reso davvero approfondito.
Per concludere, troviamo anche una corposa modalità multiplayer, con PbeM, hotseat che presto saranno colme di generali virtuali pronti a darsele di santa ragione, tatticamente parlando.
Le campagne, offrono uno “spaccato” storico ampio, e vanno dall’invasione polacca del 1939 fino all’arrivo degli Alleati in Italia del 1943. Ogni campagna, ha al suo interno diversi scenari, che offriranno vari livelli di longevità. Ad esempio, quello dell’invasione della Polonia è al momento il più lungo, e si snoderà attraverso una ventina di missioni. È praticamente ovvio che queste campagne verranno ampliate con vari dlc, e non vediamo l’ora di goderci Market Garden in questa nuova iterazione.
DECISIONI, SEMPRE DECISIONI
Tra una missione e l’altra, le decisioni che prenderemo e le unità che riusciremo a mantenere, determineranno l’esito complessivo dell’intera campagna, offrendo uno spunto ideale su cui i wargame non hanno mai puntato, ossia l’immedesimazione. Le unità che decideremo di sacrificare in onore della vittoria, e quelle che sopravviveranno acquisendo esperienza, diventeranno parte della nostra esperienza, a tal punto che cercheremo in tutti i modi di difenderle pur di non farle cadere in battaglia.
Il fattore “gioco di ruolo” è ulteriormente approfondito grazie alla vera e propria creazione del personaggio, in questo caso il generale che comanderà le truppe durante la campagna. Deciso il nome e il ritratto, il nostro personaggio dovrà possedere alcune abilità ma anche alcuni punti deboli. Il sistema è molto semplice, e prevede che pregi e difetti abbiano diversi punteggi a seconda della portata. Se un particolare pregio necessiterà di tre punti ad esempio, dovremo aggiungere tratti negativi fino a che non arriveremo al fatidico tre.
Ci sono diverse abilità primarie e secondarie, e nel complesso possiamo dirvi che la scelta sarà da subito durissima. Potremo essere in grado di ispirare le truppe affinché acquisiscano esperienza ad un tasso “maggiorato”. Allo stesso tempo, per fare un esempio, non potremo usare rimpiazzi nel mezzo della battaglia. Non “rimpinguare” le nostre truppe con uomini freschi durante gli scontri può risultare cruciale soprattutto nelle fasi avanzate di uno scenario, quindi pensate a quanto questo punto debole possa incidere sul gameplay.
Ci sono anche altri esempi, come la possibilità di ricevere prototipi ad ogni scenario escluso quello iniziale, fino ai tre punti pesantissimi che porteranno le unità nemiche a potersi muovere liberamente nelle nostre zone di controllo (ZoC).
Abbiamo provato per puro diletto a creare un generale che avesse tutti i punti deboli e nessuna abilità particolare. Gli scenari si sono rivelati un vero inferno, rendendo di fatto quasi impossibile riuscire ad ultimarli. Va da sé che il personaggio che creeremo, non sarà soltanto un profilo con alcuni parametri buttati li a caso, ma una strategia di fondo basata anche sul nostro stile di gioco.
MAPPE E PIANIFICAZIONE
La fase “ruolistica” di Panzer Corps 2, decisioni e unità a parte, finisce lì. Le missioni che intraprenderemo durante le campagne sono piuttosto lineari, e passano dal prendere determinati punti strategici entro un certo numero di turni, al mantenerli mentre i nemici sciamano come cavallette. Nonostante non siano visibili, anche se attivabili come opzioni, gli esagoni che contraddistinguono questo prodotto dal padre Panzer General ci sono e vengono sfruttati al meglio.
La plancia nella quale muoveremo le unità è una sorta di “mappa” posta su di un tavolo. Il livello di zoom è davvero approfondito, ed è un fattore non da poco considerando che tutte le unità godono di un alto numero di dettagli, ma ne parleremo in seguito.
L’inizio di ogni scenario eccetto il primo, è contraddistinto da una fase di posizionamento delle unità, il rinforzo o l’upgrade delle unità rimaste in gioco che hanno subito danni, l’eventuale acquisto di nuovi mezzi e truppe, e l’inserimento dell’eroe che si metterà a capo di una delle nostre truppe.
In particolare, gli eroi portano in gioco un ulteriore livello di profondità, e pur risultando “passivi” all’atto del combattimento in senso stretto, offrono abilità non scontate. La selezione di una truppa o di un bombardiere giusto per fare un esempio, darà accesso ad una scheda dove verranno riepilogate le varie caratteristiche e i tratti, che andranno a definirne la composizione. Il movimento delle stesse è semplicissimo e richiede il solo uso del tasto sinistro del mouse, come anche il combattimento che vedrà fronteggiarsi le due compagini sullo stesso piano di gioco scambiandosi qualche scaramuccia. Il tipo di danno, il quantitativo, è determinato da una serie di fattori quali tipo d’armamenti, morale, “forza” dell’unità, eventuali altre unità amiche/nemiche negli esagoni adiacenti, le caratteristiche del generale, e altre “casuali”.
Non potevamo più aspettare per parlare delle singole unità, vogliamo farlo ora. Truppe di fanteria, mezzi corazzati, autoblindo, artiglieria, caccia e bombardieri, prototipi, e molto altro. Panzer Corps 2 offre un totale di oltre 1000 unità disponibili già al lancio, un numero che osiamo definire “leggendario”, considerando che il primo capitolo della serie portava a 700 il numero massimo con tutti i dlc a corredo.
Avete capito bene, il solo capitolo base supera di più di 300 unità il capitolo precedente con tutti i dlc inclusi. E l’aggiunta di un numero così esorbitante di unità e variabili, non è solo un mero “more of the same”, in quanto ogni unità ha statistiche uniche, ed è perfettamente distinguibile graficamente. Un lavoro del genere, ci dice due cose:
1- La passione dello sviluppatore nel creare il gioco dei propri sogni è palpabile
2- Il lavoro di ricerca per portare in campo così tante forze, è stato più che certosino. Unico neo antistorico è che dovendo cercando di migliorare e acquistare sempre nuove unità, ci si trova spesso nelle fasi avanzate di una campagna a portare sul campo forse storicamente più recenti rispetto alla data dello scenario. A livello gameplay, questo tipo di sbavatura è comprensibile considerando le meccaniche che Panzer Corps porta in campo. Sarebbe però auspicabile l’introduzione di campagne storiche con un numero limitato di unità in base al periodo d’appartenenza. Ovviamente non via dlc a pagamento, ma via patch gratuita.
Durante i combattimenti, saremo poi chiamati ad invadere alcuni punti secondari della mappa che offriranno denaro che servirà per rinforzare le truppe a nostra disposizione. Per farlo, potremo optare per rimpinguare le forze con reclute appena arrivate, o con veterani d’élite. Ovviamente il costo sarà sensibilmente diverso, e anche le prestazioni dell’unità in combattimento.
La mappa fa il suo lavoro, il livello di zoom è fantastico, però anche qui c’è qualcosa che avremmo desiderato ardentemente, ossia poter ruotare a 360° la telecamera. Al momento in cui scriviamo l’articolo, è vincolata all’asse delle “Y”, quindi orizzontale/verticale. Non cambierebbe in alcun modo il gameplay, dato che il movimento delle unità rimarrebbe lo stesso, ma garantirebbe una migliore visione di fondo quando le mappe iniziano ad ingrandirsi.
L’INTERFACCIA DI PANZER CORPS 2
Ogni gioco strategico che si rispetti, wargame compresi, richiede un’interfaccia che sia snella, semplice da usare, non invasiva. Flashback Games ha svolto un ottimo lavoro visto che il gioco gode di un’interfaccia ricca di strumenti ma che non vanno in alcun modo ad intaccare il quadro generale della plancia di gioco. Molti menu sono a scomparsa, e possono essere usati solo nel momento del bisogno.
Non è minimale e come quella di Field of Glory II, ma decisamente usabile e comprensibile anche da chi non è avvezzo al genere. Rispetto al capitolo precedente poi, ci troviamo letteralmente in un altro mondo, ed è davvero fantastico. Dato che fa parte dell’interfaccia, spendiamo due parole sul tasto “undo”. In tutti i wargame, la possibilità di tornare indietro dopo aver eseguito una o più azioni è vincolata dai salvataggi eseguiti in precedenza. Anche il primo Panzer Corps non era dotato di questa funzione, che troviamo invece nel secondo capitolo. Sicuramente, i puristi saranno pronti a gridare all’eresia, e lì per lì anche noi eravamo scettici sull’aggiunta di una feature così “casual”. Dopo averla provata, possiamo dire che è davvero comoda, anche perché è possibile settarla affinché corrisponda alle nostre esigenze.
Potremo decidere di disabilitarla in toto, così da tornare al tipo di gameplay classico, o di scegliere un numero di possibilità per tornare indietro determinato, fino ad infinito. Quest’ultimo fattore, pur facendo l’occhiolino a giocatori che pretendono un livello di difficoltà scalabile, è utile anche per chi si muove in questo tipo di giochi per la prima volta, visto che l’AI di gioco è decisamente aggressiva e non aspetta altro che fare a pezzi le nostre unità nel minor tempo possibile
GRAFICA E SONORO
Rispetto all’iterazione precedente e a Panzer General, uno dei cambiamenti di maggior rilevanza è senza dubbio il passaggio ad un motore grafico in 3 dimensioni. A livello prettamente estetico, non possiamo certo gridare al miracolo, in quanto sia gli effetti grafici che la plancia di gioco sono ben realizzate, ma nella media. Quello che svetta su tutto questo sono le unità, che godono di un livello di dettaglio davvero impressionante, sembrano delle unità dipinte a mano e messe su di un wargame da tavolo.
Lato sonoro invece, siamo nella media. Gli effetti audio delle varie unità e quelli del combattimento, si attestano su livelli discreti. Il tema principale è evocativo ed orecchiabile ma le altre tracce audio non sono allo stesso livello e risultano un po’ ripetitive. Ovviamente non è il tipo di gioco che pone il sonoro tra le caratteristiche primarie che sono ben altre.
COMMENTO FINALE
E venne il giorno. Il giorno in cui l’erede finalmente ascese al trono. Ad oggi non c’è Panzer General che tenga, perché Panzer Corps 2 è quanto di meglio si possa trovare sul genere. Un numero soverchiante di unità, particolareggiate a tal punto da non essere lontani da un database storico.
Moltissimi scenari storici, altri “what if” davvero interessanti, un editor e un generatore di mappe casuali che ci terrà impegnati per ore ed ore. Una grafica in tre dimensioni che non fa gridare al miracolo, ma rende bene e risulta sempre chiara e particolareggiata all’aumentare dello zoom. E per concludere, una serie di campagna dinamiche che non disdegnano alcuni richiami ai giochi di ruolo, e risultano appaganti. Il tasto “undo”, tanto amato dai neofiti ma non disdegnato nemmeno troppo dai nostalgici, risulta davvero comodo. Il gameplay di base non è cambiato poi troppo e come potrebbe?
Era già praticamente perfetto. Raccomandiamo il gioco ad occhi chiusi ad ogni appassionato di Seconda Guerra Mondiale, di wargame e di strategici. Ma una volta tanto, lo raccomandiamo anche ai neofiti che grazie ai tutorial, al tasto undo, e ad una curva d’apprendimento sopra la media ma molto scalabile, sarà perfetto per apprendere le meccaniche base per un genere che troppo spesso si è rivolto solo ad una nicchia. Il prezzo proposto non è da discount, ma la mole di contenuti giustifica ampiamente l’esborso. Il Re è morto, viva il Re.
Total War: Three Kingdoms – A World Betrayed approda su Steamper raccontare una tappa fondamentale della storia dei Tre Regni. Lo rende noto SEGA, publisher dello strategico realizzato da Creative Assembly. Il prezzo è di 9,99 euro.
La storia del gioco ci dice che molti degli iconici signori della guerra di Total War: Three Kingdoms sono ormai deceduti inducendo una nuova generazione di signori della guerra a entrare in gioco per le proprie dinastie.
Un video ci offre una panoramica. Buona visione.
Nel nord, il tiranno Dong Zhuo è caduto per mano di Lü Bu, suo figlio adottivo nonché temibile guerriero, determinato a sconfiggere i grandi eroi della Cina. Nel sud, Sun Ce piange la morte di suo padre, il nobile Sun Jian, e giura di mantenerne viva l’eredità. È arrivato il momento per loro di cavarsela da soli, il futuro gli appartiene…
LINEA TEMPORALE DEL 194 DC
Riscrivete la storia. Three Kingdoms vi porta dritto al 194 d.C., un’epoca in cui le ribellioni erano state contenute, senza però fermare il malcontento e i tumulti. Nel bel mezzo dei conflitti, i signori della guerra più importanti della Cina si scontrano mentre si affannano per riempire il vuoto di potere lasciato nel cuore della dinastia Han.
NUOVI SIGNORI DELLA GUERRA
Con l’indomito Lü Bum e l’ambizioso Sun Ce, A World Betrayed può contare su due dei più prodigiosi signori della guerra di quel periodo a capo delle fazioni giocabili nella nuova campagna. Entrambi i guerrieri senza pari presentano archi narrativi unici, nuove meccaniche e unità d’élite specifiche per ogni fazione, pronte a ridurre in cenere tutti gli impostori che vogliono salire al potere.
AGGIORNAMENTO GRATUITO
A World Betrayed è accompagnato anche dal nuovo aggiornamento gratuito per tutti i giocatori di Three Kingdoms. La patch 1.5.0 introduce il nuovo signore della guerra Yan Baihu, comandanti unici, potenti guerrieri ed eminenti statisti. Inoltre, apporta alcuni cambiamenti alle spie a alla fazione dei banditi. Puoi trovare ulteriori dettagli sulla patch a questo indirizzo.
Lo sviluppatore Flashback Games e l’editore Slitherine, hanno annunciato che Panzer Corps 2 è disponibile sull’e-shop del publisher, su Steam e su altre piattaforme di download digitali.
Ecco per voi il trailer con la data di lancio del gioco che abbiamo provato in anteprima a fine gennaio e di cui a breve pubblicheremo la recensione:
COSA E’ PANZER CORPS 2
In Panzer Corps 2, i giocatori prendono il controllo della Wehrmacht, dall’invasione in Polonia nel 1939 alla difesa finale di Berlino nel 1945. Combatteranno battaglia dopo battaglia usando il classico sistema esagonale a turni che tutti i wargamer hanno amato da Panzer General, il padre di un genere di cui Panzer Corps 2 è il successore spirituale.
Panzer Corps 2 è uscito con un nuovissimo e brillante motore 3D costruito su Unreal. Presente un’enorme quantità di contenuti, tra cui oltre un migliaio di modelli di unità 3D unici, oltre 60 scenari che riportano in vita la grande campagna della Wehrmacht, un generatore di mappe casuali avanzato per giocare contro l’IA o altri giocatori. Inoltre, poiché la community di modding è stata una componente importante del primo Panzer Corps, nei sequel i giocatori troveranno l’editor di scenari decisamente migliorato e disponibile a supportare le mod fin dal primo giorno.
Iain McNeil, amministratore delegato di Slitherine, ha dichiarato:
Panzer Corps è iniziato dieci anni fa come un progetto di passione da parte di un singolo modder. Lo abbiamo portato sul mercato con l’idea di riportare indietro un genere che ha fatto la storia del gioco come la conosciamo e siamo orgogliosi di averlo raggiunto. Non solo Panzer Corps è diventato un gioco di grande successo, ma ha anche contribuito a ispirare gli altri a reinventare la strategia a turni e a renderlo uno dei generi fondamentali del 21° secolo. Vediamo Panzer Corps 2 come il testamento di tutto questo viaggio e siamo certi che i giocatori lo celebreranno con noi.
I giocatori potranno scegliere tra varie edizioni: quella base, la General Edition o l’ultima Field Marshal Edition, ognuna con materiali bonus esclusivi.
CARATTERISTICHE
• 1.000 tipi di unità.
• 61 scenari nella campagna per giocatore singolo.
• Scenari storici alternativi.
• Generatore di mappe casuali per Schermaglia, sia per giocatore singolo che multiplayer.
• Supporto 4k.
• Costruito in Unreal Engine 4.
• Configurazione flessibile dell’alleanza per la modalità cooperativa, gratuita per tutti.
• Centinaia di mimetizzazioni e insegne personalizzate possono essere assegnati a qualsiasi unità.
• Decine di skin per mappe per diverse località, stagioni e condizioni meteorologiche.
Puntuale come da annuncio, Alder’s Blood è disponibile su Switch. Il gioco, in early access su Steam, è un tattico stealth ad ambientazione vittoriana.
Ne abbiamo parlato in due diverse occasioni avendo provato due versioni distinte del gioco sviluppato da No Gravity Games. Qui e qui. La versione su Switch è in saldo del 25%.
I giocatori sono chiamati a diventare il capo e la guida di un gruppo di cacciatori di mostri in esilio professionali perfettamente addestrati e altamente qualificati. Nascondendovi nell’ombra, mettete in agguato e posizionate trappole per indebolire i vostri nemici rendendoli vulnerabili e più facili da uccidere. Si dovrà fare attenzione all’utilizzo delle armi. Le armi da fuoco rumorose attireranno i nemici nella vostra posizione. Osservate la direzione del vento, poiché può facilmente spostare il vostro profumo verso le narici dei vostri nemici. Create nuovi equipaggiamenti, esplorate vari luoghi e immergiti in una storia oscura e profonda.
Guardate il trailer di lancio su Switch per avere un’anteprima di ciò che vi aspetta nel gioco. Buona visione.
SU ALDER’S BLOOD
Alder’s Blood è un gioco stealth tattico a turni con un pizzico di strategia. I giocatori assumono il ruolo del capo dei cacciatori, guidando un gruppo di uccisori di mostri perfettamente addestrati e altamente qualificati. I cacciatori pianificano attentamente i loro attacchi, sgattaiolando nell’ombra fino a quando non riescono a sentire il cattivo respiro dei mostri su cui mettono gli occhi. Veloci, silenziosi e mortali, i cacciatori sconfiggono i loro nemici con tattiche, equipaggiamento specializzato e arti oscure. Negli incontri uno contro uno anche il cacciatore più esperto e abile non ha alcuna possibilità di affrontare una bestia. Per questo motivo unire le forze con altri cacciatori e valutare le tattiche è fondamentale per rimanere in vita. Un buon cacciatore sa che i suoi strumenti di caccia sono importanti quanto le sue armi.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Combattimento stealth basato sull’agguato: bisogna superare in astuzia e sconfiggere tutte le orribili creature, poiché nell’uno contro uno non c’è speranza.
Avversari diversi e stimolanti: dai lupi mannari ai vampiri, tutti i mostri hanno i loro attacchi e le loro abilità uniche e possono facilmente vedere, ascoltare o annusare i giocatori a distanza. Quindi bisogna fare attenzione a non rivelare la propria posizione troppo presto.
Personaggi basati sulla resistenza: bisogna gestire con cautela il proprio livello di energia tra gli incantesimi di attacco, movimento e lancio.
Un grande sistema di esplorazione: possibilità di viaggia in tutto il mondo, portando con se la propria base mobile. Ci si potrà mettere al riparo e gestire il proprio campo.
Mezz’ora di gameplay inedito su Stronghold: Warlords. Firefly , il team di sviluppo indie inglese, ha pubblicato un video commentato sulla campagna militare nel venturo capitolo della serie di simulazione del castello.
Con unità mai viste prima, armi d’assedio, meccaniche di grande strategia e gameplay economico, questo gioco offre ai fan il loro primo sguardo approfondito su una missione completa del gioco. Vediamolo assieme.
Questo nuovo video di gameplay guidato dallo sviluppatore mette in mostra una missione di campagna completa ambientata nel 238 a.C. in Cina, che presenta sia il leggendario Qin Shi Huang che il famigerato signore della guerra ribelle Lao Ai. Nella missione i giocatori devono recuperare un sigillo rubato assediando Lao Ai con l’aiuto di signori della guerra locali, nuove armi d’assedio alimentate da polvere da sparo e tipi di unità.
La demo include aggiunte più recenti alla serie, tra cui nuove unità, armi d’assedio e meccaniche dei signori della guerra, oltre a un’espansione dell’economia del castello:
Nuovi tipi di signore della guerra con la possibilità di assediare i nemici, fornire rifornimenti ed eserciti di buff.
Armi d’assedio come “Hwacha”, “Bue di fuoco”, Catapulta e “Carro a razzo”.
Tipi di unità tra cui lancieri incendiari, generali e arcieri a cavallo mongolo.
Funzionalità della new economy come Spirit e catene di risorse come Silk e Tea.
Combinando il primo utilizzo in assoluto della polvere da sparo nella serie Stronghold con nuove armi storiche e la nuova meccanica della strategia dei signori della guerra, questa nuova demo di gioco offre agli appassionati un sapore delle cose a venire. La demo presenta anche nuove catene di produzione e meccaniche economiche uniche in Vietnam, Cina, Mongolia e Giappone, le prime per la serie Stronghold nel suo insieme.
L’aggiunta di un nuovo livello di risorse e gestione del gameplay è stato un obiettivo fondamentale sin dall’inizio dello sviluppo e i giocatori possono aspettarsi una giocabilità ancora più sim nella versione finale.
Sia che decidano di decimare il forte di Lao Ai con Hwacha, Fire Oxen e Catapulte classiche o di sedersi e lasciare che i loro signori della guerra attacchino per loro, i giocatori possono aspettarsi una devastante dimostrazione di distruzione alimentata dalla polvere da sparo quando Stronghold: Warlords lancerà su Steam quest’anno.