Hasselblad true zoom per Moto Z e Moto Z Play, la nostra prova

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Recensione Hasselblad true zoom – I professionisti e gli appassionati di fotografia sicuramente avranno avuto un sobbalzo nello scoprire che il celebre marchio svedese della fotografia Hasselblad abbia deciso di buttarsi nel mondo mobile.

In reatlà la questione non è così semplice, infatti non è stato prodotto un vero e proprio smartphone, ma un modulo di espansione che si può montare sui nuovi device Lenovo Moto Z, Moto Z Play e Moto Z Force, quest’ultimo non venduto nel nostro paese.

Nello specifico si tratta di Hasselblad true zoom, una piccola compatta che si attacca, nel vero senso della parola, alla parte posteriore dei terminali Moto Z e ne amplifica le capacità fotografiche, vediamo come funziona e come se l’è cavata sul campo.

Ergonomia e materiali

Il modulo assomiglia alla parte frontale di una macchina fotografica compatta, dove però tutto il corpo è costituito dallo smartphone. L’attacco avviene tramiete 8 pin elettrici e l’incastro è garantito dall’attrazione magnetica tra il modulo e lo smartphone.

Detta così sembrerebbe qualcosa di posticcio, in realtà il meccanismo è molto solido e non capiterà mai che il modulo si separi inavvertitamente, anzi dovrete anche fare un po’ di forza per poterlo smontare.

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L’ergonomia è buona, anche perchè tutta la parte sagomata in cui si appoggiano le dita è leggermente gommata. Il corpo è in plastica ma appare assolutamente ben costruito, senza scricchiolii o imperfezioni estetiche.
Ha un peso di 145 grammi, al quale bisogna poi unire quello dello smartphone, arrivando al massimo a 310 grammi con Moto Z Play.

E’ un oggetto abbastanza voluminoso, più che altro perchè il suo sviluppo deve ricalcare l’area dello smartphone su cui viene attaccato. In profondità occupa 15 mm con obiettivo ritirato.

Non ci sono molti controlli fisici sul corpo del modulo, comunque quelli necessari per questo tipo di strumento. Troviamo un tasto power, il tasto di scatto a doppia corsa per la messa a fuoco e una classica levetta a goccia per lo zoom.

In confezione troverete una comoda custodia rigida con laccetto per il trasporto.

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Hardware

Hasselblad true zoom ha un sensore BSI CMOS da 1/2.3 di pollice da 12 mega pixel, che risulta in pixel di 1,55 micrometri.

Il comparto ottico vede un obiettivo zoom (10x)  4,5 – 45 mm equivalenti ad un 25-250mm su full frame, stabilizzato, con apertura F/3,5 – 5,6 non variabile manualmente.

Sul corpo del modulo sono alloggiati due microfoni per la cattura dell’audio e un flash allo xeno.

Altri dati tecnici riguardano l’escursione ISO:100 – 3200 e la stabilizzazione elettronica abilitata in video.

Si tratta di un hardware non particolarmente interessante ad eccezione dello zoom. In particolare l’apertura F/3.5 a 4,4 mm non è significativa se pensiamo che gli stessi smartphone su cui il modulo deve essere montato le sono superiori, pur offrendo una lunghezza focale fissa.

Il sensore poi è in linea con quello degli smartphone, un po’ un peccato considerato che all’interno del modulo di sicuro non ci sono le limitazioni di spazio che invece sono stringenti sugli smartphone.

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Qualità fotografica e video

Se vi aspettate un grosso miglioramento rispetto alle fotografie effetuate con lo smartphone siete sulla strada sbagliata. In fin dei conti c’è solo un aspetto tecnico che sulla carta può dargli un vantaggio, ovvero lo zoom ottico.

Le fotografie soffrono di un rumore di fondo evidente quando la luce cala e non danno un particolare boost in termini di definizione e pulizia rispetto a quelle scattate con lo smartphone.
Con buona luce potrete sfruttare l’ottimo zoom 10X che è stabilizzato in maniera sorprendente anche alla massima estensione.

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Di notte le prestazioni lasciano molto a desiderare, qui l’apertura massima F/3.5 rappresenta un handicap non indifferente e il software fa quel che puà per nascondere i difetti delle immagini.

Hasselblad true zoom permette di scattare fotografie raw in .dng sulle quali si può lavorare abbastanza bene in post produzione senza però riuscire a diminuire la quantità di rumore. Qui si evidenzia la buona qualità dell’algoritmo di compressione, è infatti difficile ottenere manualmente gli stessi risultati dei JPEG nativi.

L’applicazione fotocamera di motorola proporrà una sezione “H” aggiuntiva nel momento in cui attivate il modulo. Al suo interno potrete selezionare lo scatto in JPEG, B&W, oppure JPEG + DNG.
E’ presente anche una modalità PRO dove poter controllare tempi di scatto, ISO, WB, fuoco e compensazione dell’esposizione. Eventualmente potrete decidere di rendere automatico uno dei parametri selettivamente.

I video arrivano al massimo al FullHD a 30 fps, un po’ poco considerando che gli smartphone su cui viene montato il modulo sono capaci di registrare fino al 4K. In video poi abbiamo riscontrato grossi problemi nella messa a fuoco, sia continua che spot.

La qualità è migliore, in proporzione, rispetto a quella fotografica. L’arma in più è costituita ancora una volta dallo zoom ottico ma l’utilizzo del modulo è obbligatoriamente circoscritto alle condizioni di buona luminosità perchè con il buio andiamo piuttosto male.

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In conclusione

Hasselblad true zoom è un ottimo concept, nasce dall’idea di fornire qualcosa in più allo smartphone per aumentarne le capacità fotografiche.

Le sue dimensini e la portabilità sono un buon compromesso e permettono di non rinunciare alla flessibilità e compattezza che caratterizza la fotografia da smartphone.
Purtroppo, però, c’è una considerazione importante da fare, il prezzo di listino di 299€ è piuttosto salato e supera quelli di compatte di buona qualità, in grado di offrire un pacchetto hardware avanzato e prestazioni superiori.

Alla luce di questo ci saremmo aspettati una componentistica di maggior qualità e, di conseguenza, performance migliori sia in foto che video.

Il tempo comunque è tutto dalla parte di Hasselblad e Lenovo, bisogna lavorare per ottimizzare il software e magari abbassare leggermente il prezzo per rendere True Zoom una alternativa credbile ad una macchina fotografica compatta.

Migliori offerte per hasselblad true zoom

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L’articolo Hasselblad true zoom per Moto Z e Moto Z Play, la nostra prova è stato pubblicato per la prima volta su Tutto Android.

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AnTuTu svela le preferenze dei consumatori sulle specifiche degli smartphone per il Q3 2016

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AnTuTu ha pubblicato una serie di informazioni che mettono in chiara luce le preferenze dei consumatori sulle specifiche tecniche degli smartphone nel terzo trimestre del 2016.

Dopo aver reso noti quali sono gli smartphone più diffusi a livello globale nel trimestre conclusosi il 30 settembre, la nota piattaforma AnTuTu Benchmark ha reso note una serie di statistiche riguardanti le preferenze degli utenti sulle specifiche tecniche che uno smartphone possiede tra cui troviamo la grandezza e la risoluzione del display, il processore, la memoria RAM, lo storage, la fotocamera e la capacità della batteria.

Display

Analizzando le caratteristiche tipiche di un display, i consumatori hanno optato maggiormente per i pannelli con risoluzione FullHD in quanto la percentuale che li rappresenta ammonta al 71,62%, mentre solo il 12,52% ha optato per uno smartphone con un display con risoluzione QHD. Andando ad analizzare le preferenze sulla dimensione dei pannelli, la maggior parte degli utenti, quantificata con una percentuale del 44,70%, ha optato per un display da 5,5″. Considerando che l’8,65% della popolazione ha optato per un display da 5,7″ e l’1,98% per uno da 6″, è possibile affermare che oltre la metà degli utenti preferisce gli smartphone con un display ampio da più di 5,5″.

Di seguito i grafici che esplicitano le preferenze dei consumatori per quanto concerne i display:

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Processore

Il processore che ha avuto più successo nel trimestre precedente è stato il Qualcomm Snapdragon 820, presente in quasi tutti i top di gamma dell’anno, seguito dal Huawei Kirin 950 in seconda posizione e dall’Exynos 7420, presente nei Samsung Galaxy S6, in terza posizione. L’Exynos 8890, presente sui Galaxy S7 e S7 Edge, è stato scelto dal 4,07% dei consumatori ma occorre considerare il fatto che i top di gamma della casa sud coreana sono stati lanciati con differenti processori nei diversi mercati. Considerando invece il numero dei core presenti nei chipset, la maggior parte dei consumatori ha optato per dei processori octa-core (50,46%) mentre il 27,36% ha preferito dei processori quad-core.

Di seguito i grafici che esplicitano le preferenze dei consumatori per quanto concerne i processori:

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RAM e storage

La memoria RAM più diffusa nel Q3 2016 è stata quella da 3 GB, selezionata dal 46,73% dei consumatori mentre quella da 4 GB è stata scelta da un’altra ampia fetta di utenti, quantificabile con una percentuale del 30,79%. Nel grafico appare timidamente anche il taglio da 6 GB, scelto dall’1,49% dei consumatori, considerando il fatto che si tratta di un taglio ancora poco diffuso tra gli smartphone presenti nel mercato. La memoria interna più diffusa è quella da 16 GB (55,28%), seguita da quella da 32 GB (29%) e da quella da 64 GB (11,71%).

Di seguito i grafici che esplicitano le preferenze dei consumatori per quanto concerne le memorie:

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Fotocamera

Per quanto concerne la fotocamera, i consumatori hanno prediletto maggiormente i sensori da 13 megapixel (33,58%) ma anche quelli da 16 e da 21 megapixel si sono difesi bene, con delle percentuali, rispettivamente, del 18,54% e del 18,37%.

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Batteria

L’ultimo attributo considerato nella scelta del prodotto da parte dei consumatori è stato quello riguardante la capacità della batteria. Il 44,65% dei consumatori ha optato per una batteria con capacità compresa tra i 3.000 e i 3.500 mAh mentre il 31,73% ha preferito una batteria superiore ai 4.000 mAh.

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Queste informazioni sono molto interessanti in quanto delineano l’andamento degli standard che si stanno affermando nel mercato degli smartphone e il relativo grado di apprezzamento da parte dei consumatori.

Quali sono le specifiche tecniche del vostro smartphone ideale?

 

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Google Pixel XL vs iPhone 7 Plus: sfida di lusso, chi vince? (video)

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Google Pixel XL vs iPhone 7 Plus – Lo abbiamo detto più volte anche durante la recensione di Google Pixel e Google Pixel XL: potrebbero essere considerati gli iPhone di Google. Non tanto perché si somigliano, anche se in realtà questa caratteristica li avvicina molto, quanto per il fatto che Google Pixel e iPhone 7 (qui la nostra recensione) sono i due dispositivi, del mondo iOS e del mondo Android, dove la progettazione di hardware e software è affidata a una sola azienda.

Video Confronto

All’interno di questo confronto non ci siamo soffermati molto sulle differenze dal punto di vista software, o meglio abbiamo toccato i punti distintivi che differenziano iOS 10 su iPhone 7 Plus e Android Nougat su Google Pixel XL, ma pregi e difetti dei due sistemi operativi sono stati già analizzati con due video per spiegarvi i 5 motivi per passare da iOS ad Android e viceversa.

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Pixel XL e iPhone 7 Plus si somigliano molto dal punto di vista del design: entrambi hanno una scocca unica in alluminio cha avvolge la parte posteriore e i bordi, entrambi nella parte anteriore hanno uno schermo da 5.5 pollici con dei bordi importanti, se analizzati nella stessa colorazione il tutto diventa ancora più evidente. L’unica distinzione vera e proprio tra i due dispositivi è la presenza del tasto home che fa anche da sensore di impronte digitali, sulla parte frontale di iPhone 7 Plus, mentre su Google Pixel XL il sensore è nella parte posteriore, incastonato all’interno di una placca in vetro.

Per ciò che concerne lo schermo abbiamo, come detto, due unità da 5.5 pollici ma con tecnologia diversa: un IPS LCD su iPhone 7 Plus e risoluzione FullHD con una luminosità davvero molto alta, contro un AMOLED con risoluzione QuadHD, con una luminosità leggermente più bassa di iPhone ma più bello per quanto riguarda la resa dei colori, almeno secondo il parere soggettivo di chi scrive. Si tratta di due ottimi display, ergo sta a voi decidere se preferite i colori leggermente più accesi dell’AMOLED con neri assoluti, o la fedeltà dell’IPS dell’iPhone.

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Per quanto riguarda la fotocamera su iPhone 7 Plus abbiamo due sensori da 12MP, uno con apertura F1.8 e lunghezza focale di 28mm, un altro con apertura F2.8 e lunghezza focale di 56mm, quindi un teleobiettivo che riesce a restituire l’immagine con uno zoom di 2x senza perdita di qualità. Su Google Pixel XL abbiamo un sensore Sony IMX378 da 12.3MP e apertura F2.0.

Come scattano nella pratica i due smartphone? La questione è piuttosto complessa, di sicuro non ci troviamo di fronte ai due dispositivi che scattano le foto migliori attualmente sul mercato. Abbiamo potuto constatare che smartphone come LG G5, LGV20, Galaxy S7 Edge e il defunto Note 7 scattano foto migliori di entrambi gli smartphone, a tal proposito vi consigliamo di guardare il confronto tra S7 Edge e iPhone 7 Plus.

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In notturna, con condizioni di luce piuttosto difficili se la cava meglio iPhone, per un semplice motivo: quando la luce cala Google Pixel XL sbaglia il bilanciamento del bianco, tendendo sempre leggermente verso il verde, restituendoci una foto poco vicina alla realtà, Pixel invece riesce a catturare più dettagli e a gestire meglio le luci forti. In diurna la situazione è diversa, entrambi scattano delle ottime foto, con buon bilanciamento dei colori e una gestione della luce ottima da entrambe le parti, tuttavia mentre iPhone ha colori più piatti, Pixel scatta delle foto più sature.

Per quanto riguarda invece la fotocamera frontale Google Pixel XL scatta delle foto migliori, o meglio più luminose, mentre la qualità dei dettagli è la stessa tra i due smartphone. Mentre iPhone 7 Plus può contare su una stabilizzazione sia ottica che digitale, Google Pixel XL gira video utilizzando una stabilizzazione elettronica che fa uso del giroscopio, nella pratica i due dispositivi girano dei video ottimi e stabilizzati in maniera perfetta.

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Sulla doppia fotocamera di iPhone 7 Plus è da premiare l’effetto sfocato davvero molto bello che si ha con l’ultima versione di iOS, tuttavia utilizzabile solo con condizioni di luce buona, stessa cosa per quanto riguarda la fotocamera da 56mm che dovrebbe garantire uno zoom senza perdita di qualità: la verità è che quest’ultima viene utilizzata solo in condizioni di luce buona e con risultati non eccellenti visto l’apertura minore e la dimensione del sensore più piccola.

In conclusione si tratta di due dispositivi che hanno un prezzo elevatissimo, forse troppo: parliamo per Google Pixel XL di 899 euro per la versione da 32GB e 1009 euro per quella da 128GB, prezzi della Germania visto che in Italia lo smartphone arriverà presumibilmente ad inizio 2017. Lo smartphone di Apple, l’iPhone 7 Plus, viene venduto invece a 939 euro nella versione da 32GB, 1049 in quella da 128GB, 1159 euro la versione da 256GB. Vale la pena ad oggi spendere così tanto?

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Secondo il nostro parere no, anche perché nessuno dei due smartphone è al top per quanto riguarda la fotocamera, vero fattore distintivo tra le varie fasce di prezzo, soprattutto se consideriamo che device come G5 e S7 ad oggi possono essere acquistati a prezzi inferiori, e non di poco.

Tra i due dispositivi cambia il sistema operativo, quindi non è semplice dire chi vince tra i due, è anche una questione di esigenze. Lo smartphone di Apple ha qualcosa di più dal punto di vista dell’autonomia e soprattutto, premesso che spendere così tanto per uno smartphone ad oggi abbia poco senso (ne abbiamo parlato qualche giorno fa) in generale, iPhone 7 Plus fa parte di un ecosistema chiuso all’interno del quale difficilmente si esce, mentre su Android abbiamo una scelta vastissima e varia che rende questo Pixel poco appetibile. Vi consigliamo di guardare il video confronto pubblicato sul nostro canale YouTube per avere un quadro completo di ciò che pensiamo di questi due dispositivi messi l’uno contro l’altro.

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Euronics lancia il volantino “Rott’amo”, valido dal 10 al 23 novembre

Euronics

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Anche Euronics, dopo MediaWorld, è pronta a rinnovare le offerte di novembre lanciando il volantino Rott’amo, che garantisce un finanziamento in 10 o 20 rate a tasso zero su diversi prodotti di tecnologia, compresi TV, notebook ed elettrodomestici.

Il volantino Euronics, valido dal 10 al 23 novembre, varia da regione a regione, ma sono presenti offerte (vedi Fonte) disponibili online e in tutti i negozi della catena. Interessanti sono anche le offerte sugli smartphone Android, per i quali è possibile ottenere un rimborso fino al 30%, rottamando uno smartphone usato ma funzionante:

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Gli smartphone Android non godono di offerte imperdibili, ma la possibilità di ottenere un rimborso, rottamando un vecchio prodotto, potrebbe rendere il prezzo davvero competitivo. In ogni caso, a questo indirizzo potete visionare il volantino della vostra regione.

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MIUI 9 porterà le smart gesture per Xiaomi Mi Note 2

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xiaomi-mi-note-2_2Nel corso della presentazione di Xiaomi Mi Note 2, il produttore cinese non ha fornito dettagli in merito alle eventuali funzioni speciali legate al display dual edge che caratterizza il flagship presentato pochi giorni fa. Secondo quanto riportato dai primi utenti che hanno avuto modo di provarlo sembra che ci siano alcune gesture speciali ma si tratta di funzioni limitate rispetto a quelle possibili, ad esempio, su Galaxy S7 edge.

Sembra che le cose siano destinate a cambiare parecchio con l’arrivo di MIUI 9, il cui sviluppo è iniziato da poco da parte di Xiaomi. Ieri è trapelata in rete una prima beta privata del nuovo firmware, basato di Android 7.1 Nougat e dotato di nuove gesture per il display edge di Xiaomi Mi Note 2.

Non ci sono però informazioni dettagliate in merito alle operazioni eseguibili attraverso i bordi, che potrebbero essere sfruttati per alcune notifiche come accade sui dispositivi Samsung o per nuove funzioni tutte da scoprire. Se avete intenzione di acquistare il flagship cinese, sapete cosa aspettarvi subito e cosa potrebbe arrivare tra qualche mese

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Le Actions di Google Assistant arriveranno a dicembre 2016

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La piattaforma per gli sviluppatori dedicata a Google Assistant sarà disponibile dal prossimo dicembre.

Sulla pagina ufficiale dedicata alle Actions, è recentemente apparso un messaggio che conferma che l’apertura del portale dedicato agli sviluppatori avverrà a dicembre 2016. Tuttavia, non c’è ancora una data precisa.

Google Assistant potrebbe definirsi l’evoluzione di Google Now, ma purtroppo, non è ancora ben radicato su Android, infatti è disponibile solo su Allo, sui due nuovi smartphone di Google (Google Pixel e Google Pixel XL) e su Google Home. Una delle principali novità rispetto al suo predecessore, è che Google Assistant supporta le Actions.

Le Actions sono delle API che gli sviluppatori di terze parti possono sfruttare per compiere le azioni più disparate grazie all’assistente di Google. Si tratta di qualcosa molto simile a quanto fa Alexa, l’assistente di Amazon supportato da un gran numero di sviluppatori in tutto il mondo.

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Meizu aggiorna la Flyme internazionale per moltissimi dispositivi

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Meizu ha rilasciato un aggiornamento per la Flyme, la sua interfaccia personalizzata di Android, nella versione internazionale (cioè quella compatibile con tutti i servizi europei, dunque anche italiani).

Gli smartphone supportati sono davvero tantissimi, ve li elenchiamo di seguito: Meizu M1 Note, M2, M2 Note, MX4, MX4 Pro, MX5, PRO 5, M3S, M3 NoteQuesti modelli hanno ricevuto la versione 5.1.11.0G del firmware, mentre i più recenti Meizu Pro 6 ed MX6 hanno ricevuto l’update con il codice 5.2.4.0G. In questo caso cambia solo il nome, visto ch le novità sono le stesse, così come il changelog, che riportiamo qua sotto nella sua versione integrale.

Sistema

  • Aggiunto il widget meteo con due opzioni per il formato (4×1/4×2).
  • Aggiunta la possibilità di impostare paese o regione di default in base alla lingua selezionata dagli utenti in fase di installazione.
  • Migliorata stabilità e sicurezza del sistema.
  • Consumi energetici di sistema ridotti.
  • Sistemate alcune traduzioni
  • Risolto un problema di chiusura improvvisa del menù “SIM e Reti”senza carta SIM inserita.
  • Risolto un problema nello spegnimento dello schermo o del telefono premendo il tasto di accensione a schermo attivo.
  • Risolto un problema nel tornare da alcune applicazioni alla home utilizzando il tasto mBack.

Impostazioni

  • Aggiunto un menù separato per lo sblocco delle impronte digitali e la password di sblocco.
  • Aggiunto un toggle per collegare App Lock o Vault all’account Flymenelle impostazioni, nel caso gli utenti dovessero reimpostare la password utilizzando lo stesso account.
  • Risolto un problema in cui, dopo aver effettuato una telefonata inmodalità ospite, attivando e girando lo schermo si attivava la modalitàamministratore.

Sicurezza

  • Aggiunto un messaggio per la pulizia automatica della cache, che ricorda agli utenti quando la memoria del telefono è piena.
  • Visualizzazione di tutte le applicazioni con relativi permessi sullaschermata di blocco.
  • Risolto un problema nel risultato del controllo del sistema che in precedenza restituiva sempre 100 nel punteggio.

User Center

  • Risolto definitivamente il problema di ricezione dell’SMS di verifica.

Calendario

  • Modificato l’editing degli eventi, in modo da visualizzare il formato dell’ora in maniera corretta in lingua ebraica.

Telefono

  • Risolto un problema occasionale durante le chiamate in conferenza.
  • Risolto un problema nella rimozione dei registri delle chiamate suinumeri sconosciuti.
  • Risolto un problema per cui le chiamate in entrata o in uscita non venivano immediatamente visualizzate nei registri chiamate dopo essere state fatte.
  • Risolto l’errore di visualizzazione del 119 e 191, come numeri di emergenza nella versione italiana.

Camera

  • Stabilità migliorata.
  • Ridotto il tempo di salvataggio delle foto panoramiche.
  • Risolto un problema casuale nella visualizzazione dell’anteprima video.
  • Risolto un problema occasionale che chiudeva la fotocamera durante lo scatto di macro in modalità ospite.
  • Risolto un problema occasionale che chiudeva la fotocamera durante lo scatto in modalità panoramica.
  • Risolto un problema di avvio della modalità specchio durante lo scatto di un selfie.
  • Risolto un problema di visualizzazione delle foto panoramiche.
  • Rimosso il rumore di avviso quando viene toccato il display per la messa a fuoco.
  • Corretto un problema di schermo nero, tornando dalle impostazioni alla fotocamera e viceversa.

Notifiche

  • Risolto un problema in cui lo sfondo delle notifiche diventava trasparente invece di sfocato quando veniva aperto nella schermata diblocco.
  • Sistemato un problema di risposta dei toggle.
  • Modificato il colore di sfondo delle cards delle notifiche (per i messaggida Gmail ed altre applicazioni).

User Center

  • Corretti alcuni crash occasionali.

Compatibilità

  • Risolti gli errori 492 e 693 durante il download di alcune applicazioni dal Play Store.

  • Risolto un problema segnalato dal framework Google, quando si cercadi aggiornare Google Mobile Services in App Store dopo averlo installato dalle Hot Apps.

  • Risolto un problema nella schermata iniziale di Twitter, quando si tenta di aprire Twitter dal browser dopo essere tornati alla home page dal sito senza disconnettersi.

  • Risolto un problema di riavvio automatico quando viene inserito un commento su un video in YouTube.

Se non volete aspettare l’OTA (che potrebbe metterci qualche giorno per essere distribuito a tutti) potete recarvi sul sito ufficiale per scaricare direttamente il pacchetto di update.

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Lazy Bear Games annuncia attraverso un lungo documentario, Punch Club 2: Fast forward

Grazie ad un lungo documentario su YouTube, Lazy Bear Games e tinyBuildGames, hanno annunciato il sequel di Punch Club, eccellente simulatore di boxe ed arti marziali miste in pixel art e dai tantissimi riferimenti agli anni ‘80 e ‘90, uscito ad inizio anno su Pc e mobile.

Il gioco si chiamerà Punch Club 2: Fast forward come scrive TouchArcade. Non si sa molto del gioco salvo che uscirà l’anno prossimo e che ovviamente approfondirà e migliorerà le dinamiche affrontate nel titolo da noi recensito a metà gennaio 2016.

C’è molta curiosità sul seguito visto che Punch Club ha saputo evocare tanti classici non solo videoludici ma anche del cinema del passato. Il gioco (uno strategico gestionale con tratti gdr molto profondo nella sua immediatezza, ndr) ha saputo evolversi nel corso di questi mesi con l’espansione The Dark First che ha aggiunto ulteriori attività e contenuti al già ampio lotto.

Vediamo il video di 26 minuti e già vi annunciamo che ci sarà una seconda parte dove dovremmo conoscere ulteriori dettagli di Punchclub 2. Il documentario offre spazio anche per alcuni aneddoti interessanti come ad esempio il fatto che i due fondatori di Lazy Bear Games si sono incontrati sui server di World of Warcraft decidendo di realizzare Punch Club (che tra l’altro è stato molto piratato). Detto questo,  vi auguriamo una buona visione.

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Smartphone in offerta 2 novembre 2016: Motorola Moto X Style, Huawei Nova e altri

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Motorola Moto X Style e Huawei Nova sono tra i protagonisti delle offerte odierne riguardanti il settore degli smartphone.

Il mercato online continua a proporre quotidianamente numerose offerte aventi come protagonisti alcuni dispositivi interessanti. Gli smartphone proposti in offerta quest’oggi sono il Motorola Moto X Style, device di fascia medio-alta dall’ottimo rapporto qualità-prezzo presentato nel 2015, e il Huawei Nova, altro smartphone di fascia media presentato, però, durante la fiera internazionale della tecnologia IFA 2016.

I link per l’acquisto sono i seguenti:

Migliori offerte per Motorola Moto X Style
Migliori offerte per Huawei Nova

Se invece siete alla ricerca di uno smartphone top di gamma potete dare un’occhiata alle offerte proposte per il Galaxy S7, l’HTC 10, l’LG G5 e il Huawei P9, riportate di seguito.

Migliori offerte per Samsung Galaxy S7
Migliori offerte per LG G5
Migliori offerte per HTC 10
Migliori offerte per Huawei P9

Voi approfitterete di queste offerte?

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Smartphone in offerta 1 novembre 2016: Xiaomi Mi 5, Xiaomi Mi 5S e altri

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Xiaomi Mi 5, Xiaomi Mi 5S, Alcatel IDOL 4 e IDOL 4S sono gli smartphone protagonisti delle offerte odierne proposte dal mercato online.

Le offerte odierne proposte dai vari siti e-commerce operanti nel mercato online degli smartphone sono molto interessanti in quanto rendono disponibili alcuni degli smartphone più apprezzati del 2016 agli street-price più bassi di sempre. Tra questi troviamo gli Xiaomi Mi 5 e Mi 5S i quali vengono proposti dal noto sito e-commerce Geekbuying a dei prezzi davvero interessanti:

Le altre promozioni degne di nota riguardano gli smartphone Alcatel IDOL 4 e IDOL 4S disponibili in Italia rispettivamente a 349 Euro e 499 Euro con un visore per la realtà virtuale incluso nel prezzo.

Se invece siete alla ricerca di uno smartphone top di gamma 2016 delle case produttrici più famose vi lasciamo alle seguenti offerte:

Migliori offerte per Honor 8
Migliori offerte per Samsung Galaxy S7
Migliori offerte per Huawei P9
Migliori offerte per LG G5

Voi approfitterete di queste offerte?

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Google spiega perché Nexus 5X e Nexus 6P non godranno delle gesture dei Pixel nel sensore delle impronte

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Se siete in possesso di un Nexus 5X o di un Nexus 6P potreste essere rimasti un po’ seccati dal fatto che le nuove gesture introdotte da Google nei nuovi Pixel tramite il sensore per le impronte digitali non arriveranno nei precedenti dispositivi; il fastidio potrebbe essere ancora maggiore se si pensa che Nexus 6P monta lo stesso sensore per le impronte di Google Pixel e Pixel XL.

Ian Lake, Developer Advocate in Google, ha cercato di chiarire la situazione, mettendo a tacere sul nascere le voci che già parlavano di un “handicap” deciso a tavolino per penalizzare i vecchi Nexus; a quanto pare, infatti, il problema sarebbe la versione del firmware del sensore: come detto da Lake, lo stesso hardware non significa propriamente le stesse capacità.

Ciò ovviamente non renderebbe impossibile – almeno in linea teorica – implementare le gesture anche in Nexus 6P, magari lavorando ad un aggiornamento del firmware, ma di certo bisogna considerare il confine tra la teoria e la pratica.

Cosa ne pensate voi? Speravate che Google aggiungesse le nuove gesture anche nei vecchi Nexus?

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The Elder Scrolls V: Skyrim – Special Edition, ecco i voti della stampa internazionale

La stampa internazionale comincia a dare le prime valutazioni a The Elder Scrolls V: Skyrim – Special Edition.

Ci sono generalmente buonissimi voti nonostante non ci siano rivoluzioni epocali. Evidentemente la base, non indifferente (Skyrim è comunque un action gdr iconico assieme a tutti i dlc offre centinaia di ore di gameplay, ndr), e gli aggiustamenti, seppur non epocali, sono bastati. A questo c’è da aggiungere il supporto mod anche per PS4 ed Xbox One. A breve pubblicheremo anche noi la nostra recensione.

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Ecco, nel frattempo, i link raccolti da VG247.

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L’affascinante Abzu arriva in inverno su nuove piattaforme

Abzu, l’affascinante action adventure ambientato nelle profondità oceaniche, sviluppato da Giant Squid e pubblicato da 505 Games – divisione editoriale del Gruppo Digital Bros – sarà disponibile per PlayStation 4 e Xbox One in versione pacchettizzata da gennaio 2017.

La versione retail sarà disponibile al prezzo di 19,99 euro. Un esclusivo tema dinamico per PS4 e un esclusivo sfondo per Xbox One saranno i bonus inclusi nella versione fisica.

Originalmente pubblicato in formato digitale in agosto, il gioco ha ottenuto grandi consensi. Qui la nostra recensione.

Abzu è un’epica avventura sottomarina dove i giocatori potranno esplorare profondità oceaniche riprodotte in modo superbo grazie ad una direzione artistica notevole. Nei panni del misterioso protagonista i giocatori scopriranno la loro vera connessione con l’oceano nel momento in cui l’ambiente circostante inizierà a svelare i suoi segreti. Un sistema di controllo estremamente fluido permetterà al protagonista di interagire con lussureggianti foreste di alghe, centinaia di pesci e mondi nascosti che aspettano solo di essere scoperti.

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Ride 2 centra il Guinness dei primati per il maggior numero di moto su licenza in un videogioco

Ride 2 entra nel Guinnes dei primati centrando un record mondiale. Milestone ha ufficializzato che l’ottimo titolo dedicato al mondo delle due ruote ha ricevuto il riconoscimento per il record mondiale di moto su licenza in un videogioco.

Caratterizzato da 190 con licenza moto del mondo reale, con ulteriori 40 moto attese come dlc, Ride 2 punta ed essere il gioco must-have per ogni appassionato.

Luisa Bixio, CEO di Milestone ha così parlato:

“Siamo davvero orgogliosi di avere ricevutor un premio così importante. Quest’anno rappresenta il 20° anniversario di Milestone dato che la nostra prima uscita è del 1996 e questo record mondiale certificato dal Guinness è il modo migliore per andare al nostro anniversario”.

Stephen Daultrey, editore del volume The Guinness World Record Gamers Edition, ha aggiunto:

“Il genere racing ha spesso cercato di realismo ed autenticità, quindi è bello vedere un gioco di moto fornisca alcune opzioni interessanti per gli appassionati delle due ruote. Avendo appena lanciato il nostro Guinness World Records 2017 Gamer Edition, ci sono tutte le possibilità ora che Ride 2 possa essere nominata nel libro del prossimo anno…”.

Ricordiamo che Ride 2 è disponibile su Pc attraverso Steam, PlayStation 4 ed Xbox One lo scorso 7 ottobre. Qui trovate la nostra recensione a cura di Antonio Michele Patti.

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Destiny, trailer per le Festa delle Anime Perdute

La Festa delle Anime Perdute torna in Destiny. Dal 25 ottobre, il gioco si addobberà per Halloween con nuove maschere, caramelle ed altro per ridere in faccia alla morte. Vi ricordiamo che il gioco ha ricevuto lo scorso 20 settembre la nuova espansione: I Signori del Ferro. Qui la nostra recensione a cura di Antonio Michele Patti.

Spazio, adesso, alla clip sulla festa che animerà lo sparatutto fantascientifico di Bungie ed Activision. Buona visione.

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