Nel corso del keynote che ha inaugurato l’edizione 2025 di Google I/O, dedicata quasi integralmente a Gemini e alla sua inevitabile onnipresenza, Google ha trovato spazio anche per Wear OS 6, la nuova versione del sistema operativo dedicato ai dispositivi indossabili. Com’era stato annunciato la scorsa settimana, anche su Wear OS 6 arriva il nuovo linguaggio di design, chiamato Material 3 Expressive, che porta una attesa ventata di freschezza a una interfaccia che iniziava a mostrare i segni del tempo.
E per una volta il nuovo design non andrà a influire sui consumi, visto che Google promette un miglioramento dell’autonomia del 10% passando da Wear OS 5 a Wear OS 6.
Il Material 3 Expressive su Wear OS 6
Proprio oggi Google inizia il rilascio della Developer Preview di Wear OS 6, basata ovviamente su Android 16, una versione che porta numerose novità anche per gli sviluppatori, puntando soprattutto sul miglioramento dell’esperienza always-on display. Per testare le novità, e per scoprire se le proprie app sono già compatibili con il nuovo sistema operativo, è disponibile il nuovo emulatore di Wear OS, scaricabile a questo indirizzo.
La nuova versione di Wear OS è ottimizzata per gli schermi circolari, una scelta logica visto che è il form factor su cui Google ha insistito sin dal primo Pixel Watch. Per gli sviluppatori sono già pronte le nuove linee guida, componenti per le app ed elementi da utilizzare per le tile e per il layout dell’interfaccia, così da essere pronti per la versione stabile.
I nuovi schemi di colori, caratteri e forme permetteranno di dare maggiore profondità e varietà al design delle applicazioni, con i caratteri delle tile che saranno automaticamente allineati a quelli di sistema, per un design complessivamente più coerente rispetto al passato. E con la creazione dinamica dei temi, le applicazioni e le relative tile si adatteranno automaticamente al quadrante del Pixel Watch, come già accade sugli smartphone Android.
Con Wear OS 6 arriva un nuovo framework per la gestione delle tile, insieme a nuovi elementi pensati proprio per sfruttare al meglio gli schermi circolari. In questo modo sarà più semplice creare interfacce funzionali e coerenti col fattore di forma del dispositivo: un chiaro esempio è la nuova tile dotata di tre slot, con un titolo, una sezione per il contenuto principale e uno slot inferiore, tutti ampiamente personalizzabili.
Il nuovo sistema operativo introduce EdgeButton per le app e le tile, con un design pensato per sfruttare al massimo lo spazio disponibile in un form factor circolare, e viene fornito in 4 diverse misure. Come si vede nell’animazione sottostante, il pulsante Edge si adatta alla forma della parte inferiore, risultando decisamente più naturale rispetto ai pulsanti classici.
Anche le schede possono adattarsi allo schermo circolare grazie a nuove librerie, che gli sviluppatori possono utilizzare per offrire uno scrolling più fluido e realistico, decidendo il comportamento sia nei movimenti verso l’alto e il basso, sia nello scorrimento laterale. È incluso anche un nuovo indicatore che rende più semplice per l’utente capire dove si trova rispetto alla lista che sta scorrendo. Arriva anche una nuova barra di progresso circolare, che può essere applicata a schermo intero, lungo il bordo, così da rendere ancora più chiaro l’avanzamento di determinate operazioni.
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Librerie, nuovi controlli e altre novità
Seguendo i numerosi feedback ricevuti dagli sviluppatori, Google ha migliorato le librerie Tiles e ProtoLayout, aggiungendo nuove animazioni, gradienti e linee curve. Gli sviluppatori potranno usare in maniera più dettagliata Kotlin, con le API che sono state riviste per allinearsi a Jetpack Compose.
Su Wear OS 6 arriva anche CredentialManager, l’SPI che permette di utilizzare le passkey anche su Wear OS, con una esperienza di autenticazione che diventa più coerente con quella dei dispositivi mobili. La nuova libreria permetterà agli sviluppatori di utilizzare lo stesso codice usato su altri dispositivi per effettuare l’autenticazione, riducendo tempi e costi di sviluppo. Credential Manager permette di utilizzare, oltre alle passkey, anche password e la funzione “Accedi con Google”, così come altre soluzioni di autenticazione proprietarie.
Sui dispositivi con Wear OS 5.1 e successivi arrivano nuovi controlli multimediali, con la possibilità di avanzare o tornare rapidamente indietro, funzione molto utile ad esempio durante l’ascolto di un podcast, visualizzare una playlist e accedere a funzioni come shuffle, Ripeti o per lasciare un like.
Google ha rilasciato una serie di documenti per consentire agli sviluppatori di mettersi rapidamente al passo e aggiornare le proprie app al nuovo design.
Watch Face
Wear OS 6 non poteva certo esimersi dal portare novità anche per quanto riguarda le watch face (quadranti). Arrivano nuove opzioni per personalizzare l’aspetto dei quadranti con la versione 4 di Watch Face Format, e una nuova API pensata per creare negozi di watch face.
Partiamo proprio da Watch Face Push, la nuova API che permette agli sviluppatori di creare il proprio negozio di quadranti. Google ha collaborato con alcuni sviluppatori specializzati, come Face, WatchMaker, Pujie e altri, per creare la nuova API, pensata per gestire e installare quadranti creati con il Watch Face Format. Starà agli sviluppatori creare delle applicazioni per gli smartwatch, che potranno installare un numero limitato di watch face, sfruttando gli slot a disposizione. L’utente potrà poi scegliere quale quadrante rendere attivo, a seconda delle proprie preferenze.
Il nuovo formato dedicato alle watch face permette di utilizzare immagini scelte dall’utente da utilizzare come sfondo, scegliendole direttamente dalla galleria del proprio smartphone. Sono disponibili nuove transizioni, per il passaggio dalla modalità Ambient/Always on a quella “normale”, e l’elemento Transform è ora in grado di trasformare i colori di una gran parte dell’interfaccia.
Con quest’ultima funzione diventa semplice, ad esempio, generare un arco che cambia colore a seconda del livello UV durante la giornata, come si vede nell’immagine qui sopra. Con il nuovo elemento Reference è possibile applicare lo stesso metodo anche alle scritte, che possono così cambiare il colore in base al valore dell’attributo, così da avere una interfaccia più coerente che mai.
Dal formato precedente torna anche l’adattamento automatico delle dimensioni del testo, senza che lo sviluppatore debba calcolare l’adattamento in base alla lunghezza del testo, riducendo anche in questo caso tempi e costi. Chiudiamo con una notizia che farà felice chi sviluppa con Android Studio: da oggi è ancora più semplice creare quadranti con il Watch Face Format, effettuare i test, utilizzare le risorse automaticamente ed effettuare i controlli necessari.
Google non ha rilasciato, al momento, informazioni dettagliate sulle tempistiche di rilascio della versione stabile di Wear OS 6, ma torneremo da voi non appena ci saranno aggiornamenti in merito.
Vedi Post Originale: https://www.tuttoandroid.net/news/2025/05/20/wear-os-6-material-3-expressive-novita-1095386/
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