Timothy and the Mysterious Forest di Kibou Entertainment, sviluppato sotto egida di Gamera Interactive e disponibile su Steam da tempo si presenta come una lettera d’amore dedicata ai fasti dei primi anni ’90. Erano i tempi dello schermo “verde” del Game Boy (il primo, non il Game Boy Color) e delle perle del passato come The Legend of Zelda: Link’s Awakening. Avrà, questa lettera d’amore, fatto breccia nel cuore di un attempato redattore, con un mix di difficoltà elevata, elementi stealth e d’azione, puzzle ed enigmi, conditi insieme ad una storia emozionante?
DI RISVEGLI DI LINK E DI NONNI MORENTI
Timothy and the Mysterious Forest narra delle gesta di chi da nome al titolo, nonché nostro alter ego in questa avventura, il cui nonno giace in condizioni gravissime a causa di una brutta malattia. Non sapendo più a quale speranza aggrapparsi, Timothy decide di avventurarsi nella Foresta Misteriosa, sfidando pericoli mortali pur di arrivare a raccogliere un fungo magico, che si narra possedere proprietà curative e possano guarire qualsiasi malanno.
Sperando di ritrovare suo nonno ancora in vita, al ritorno dal suo viaggio, Timothy si mette in cammino e se la deve vedere subito con nemici che non lasciano scampo. Basta un tocco di quelli, che il ragazzo spirerà in un attimo, costringendo noi giocatori a ricaricare l’ultimo salvataggio.
Da subito colpisce il richiamo al Game Boy ed a The Legend of Zelda: Link’s Awakening, sia per quel che riguarda la scelta cromatica che per l’insolito avvio di gioco in finestra, quasi a volere emulare il Game Boy in tutto e per tutto. L’impossibilità di forzare il tutto a schermo intero ci ha un po’ spiazzato, sulle prime, ma ci abbiamo fatto subito l’abitudine.
DI GAME BOY E GIOCHI DIFFICILI
Quello che tarda ad arrivare, invece, è stato il callo da formare per la difficoltà decisamente tarata verso l’alto. Timothy and the Mysterious Forest è un gioco impietoso, con un sistema di checkpoint e salvataggi a dir poco malvagio, che premia il giocatore più paziente e quello che si adatta in fretta alle avversità della Foresta Misteriosa. Timothy muore al minimo tocco, al puzzle sbagliato e anche se si avvicinasse troppo ad uno specchio d’acqua non proprio invitante (non esageriamo). I modi di morire, in Timothy and the Mysterious Forest, sono vari e disparati, e mettono sotto pressione i nervi del giocatore più impaziente.
Anche gli enigmi e i puzzle, pur non eccessivamente numerosi, potrebbero mettere a dura prova le meningi degli avventurieri meno smaliziati. La presenza di esplorazione e di oggetti che aiutano l’elemento esplorativo (tratto tipico del già citato Link’s Awakening ma anche dei Metroidvania propriamente detti) approfondiscono il viaggio di Timothy, che non starà certo a percorrere un noioso binario che lo porta all’epilogo di gioco.
COMMENTO FINALE
Timothy and the Mysterious Forest è un videogioco a base d’avventura, esplorazione, enigmi quanto bastano, poca o nulla azione. Chiede anche una buona dose di pazienza per sopravvivere ai pericoli della Foresta Misteriosa.
E’ un gioco piccolo nelle dimensioni, leggero nella grafica (si ispira a Link’s Awakening, GameBoy 1993) ed essenziale nel gameplay. Si esplorano schermate statiche, si evitano nemici letali, ha una bella storia da raccontare ed è sviluppato praticamente da una sola persona.Sommiamo ogni sua parte: la buona scrittura della storia, la varietà di ambientazioni, il gameplay vario e mai banale, una durata che si attesta intorno alle cinque o sei ore (nel caso ci si bloccasse o si rallentasse un po’), musiche ed effetti in linea con quanto ascoltato quasi esattamente trent’anni fa e otteniamo un signor gioco che non avrebbe sfigurato nel lontano 1993.
Sfigura, per motivi a noi poco chiari, agli occhi della massa (eppure, di Untertale, nessuno si è mai lamentato). Semplice differenza di trattamento mediatico? Non ci è dato saperlo. Quel che possiamo affermare, in questa sede, è che sottovalutare Timothy and the Mysterious Forest potrebbe essere l’errore più grande che un videogiocatore navigato possa fare.
Vedi Post Originale: https://www.ilvideogioco.com/2020/08/07/timothy-and-the-mysterious-forest-recensione-pc/
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