Samsung avrebbe rubato la tecnologia per la ricarica wireless


Samsung è senza alcun dubbio una delle aziende più note e riconoscibili nel panorama mobile attuale, l’azienda è uno dei maggiori produttori di smartphone a livello globale e si è costruita una notevole fama nel corso degli anni grazie alla qualità dei propri prodotti; la società ha introdotto nel lontano 2016 una caratteristica ad oggi particolarmente diffusa sui telefoni di tutti i brand, ovvero la ricarica wireless.

Nel corso del tempo sempre più dispositivi dell’azienda hanno beneficiato di questa tecnologia, non solo gli smartphone infatti ma anche cuffie e smartwatch dell’azienda possono essere ricaricati in modalità wireless, tuttavia Samsung sta attualmente affrontando alcuni guai giudiziari proprio a causa dell’utilizzo della ricarica wireless sui propri prodotti. Il colosso coreano è infatti stato accusato di aver rubato alcuni brevetti e, nelle ultime ore, un tribunale statunitense ha condannato l’azienda al pagamento di un’ingente multa.

Samsung dovrà pagare 192 milioni di dollari per aver rubato i brevetti per la tecnologia di ricarica wireless

Non avrete probabilmente mai sentito parlare di Mojo Mobility, si tratta dell’azienda che un paio di anni fa ha intentato causa nei confronti di Samsung accusandola di aver violato i suoi brevetti per sviluppare la tecnologia di ricarica wireless, la società sembra aver contattato il produttore coreano nel 2013 proprio per proporre la propria tecnologia, ma il colosso l’avrebbe respinta.

Un tribunale del Texas ha giudicato intenzionale la violazione dei brevetti da parte di Samsung, condannandola la pagamento di una multa da 192 milioni di dollari, il colosso coreano dal canto suo ha sostenuto che i brevetti non fossero validi ma, con l’arrivo della sentenza, il mancato pagamento della multa imposta renderebbe l’azienda impossibilitata all’utilizzo della ricarica wireless sui propri dispositivi.

Non è un periodo particolarmente felice per l’azienda coreana, da poco infatti la società ha dovuto pagare un’altra multa da 142 milioni di dollari dopo che la stessa corte aveva stabilito che aveva violato i brevetti per la tecnologia 5G, oltre a questo il colosso starebbe ridimensionando la propria forza lavoro a livello globale di circa il 30% a causa delle difficoltà riscontrate nella produzione di chipset Exynos.

Samsung si trova dunque davanti a un bivio, pagare la multa e continuare ad utilizzare la tecnologia di ricarica wireless sui propri dispositivi, o rifiutarsi, dovendo rinunciare a tale tecnologia nel prossimo futuro.

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