I power bank sono ancora oggi accessori essenziali per chiunque utilizzi uno smartphone, permettendo di ricaricare i dispositivi in mobilità. Tuttavia, non tutti i power bank sono sicuri e, di recente, quasi mezzo milione di unità prodotte da Charmast e vendute esclusivamente su Amazon sono state oggetto di un richiamo ufficiale da parte della U.S. Consumer Power Safety Commission (CPSC).
Abbiamo verificato e il modello oggetto del ritiro venne venduto anche in Italia (e in Europa), ma non ci sono ancora comunicazioni chiare al riguardo, ecco i dettagli.
Dopo la nostra richiesta di delucidazioni in merito alle unità del prodotto vendute in Italia abbiamo ricevuto risposta, che vi riportiamo in originale e tradotta:
First, we want to clarify that while the external structure of our products is the same, the battery cells differ across markets. This is because they are produced by different distributors for each region—the distributors in the US and Europe are not the same.
Second, we’ve worked closely with the CPSC (Consumer Product Safety Commission) in the United States to investigate the issues with these products. The majority of problems have been caused by improper use, such as placing the power bank near an oven, next to overheated furniture, or subjecting it to impact from being squeezed or dropped multiple times. When used correctly and safely, the product performs without issue.
Finally, following the recall incident in the US, we proactively reviewed samples from other markets. The results showed that, as long as the charging bank is not subjected to external damage and is used in the right environment, there are no issues.
Traduzione:
Innanzitutto, vogliamo chiarire che, sebbene la struttura esterna dei nostri prodotti sia la stessa, le celle della batteria differiscono a seconda dei mercati. Questo perché vengono prodotte da distributori diversi per ciascuna regione: i distributori negli Stati Uniti e in Europa non sono gli stessi.
In secondo luogo, abbiamo collaborato strettamente con la CPSC (Consumer Product Safety Commission) negli Stati Uniti per indagare sui problemi riscontrati con questi prodotti. La maggior parte dei problemi è stata causata da un uso improprio, come posizionare il power bank vicino a un forno, accanto a mobili surriscaldati o sottoporlo a urti derivanti da schiacciamenti o cadute ripetute. Se utilizzato correttamente e in sicurezza, il prodotto funziona senza problemi.
Infine, a seguito dell’incidente di richiamo negli Stati Uniti, abbiamo esaminato proattivamente campioni provenienti da altri mercati. I risultati hanno dimostrato che, purché il power bank non venga sottoposto a danni esterni e venga utilizzato in un ambiente adeguato, non ci sono problemi.
Perché i power bank Charmast sono stati ritirati?
Secondo quanto riportato dalla CPSC, i power bank Charmast, modello W1056, presentano seri rischi per la sicurezza. Le segnalazioni riguardano episodi di surriscaldamento, fusione, espansione anomala, emissione di fumo e persino incendi. Questi potenziali incidenti rappresentano un pericolo significativo sia per le persone che per l’ambiente circostante.
Le unità interessate dal richiamo sono state vendute negli ultimi sei anni esclusivamente su Amazon e sono disponibili in diverse colorazioni: nero, blu, verde, menta, rosa e bianco. Il nome del brand, “Charmast”, è stampato sulla parte frontale del dispositivo, mentre il numero del modello, “W1056”, si trova sul retro.
La CPSC ha riferito che Charmast ha ricevuto 44 segnalazioni di incidenti, di cui quattro hanno provocato ustioni o vesciche ai consumatori. I dispositivi sono stati venduti tra dicembre 2018 e settembre 2023.
Lo stesso modello è stato venduto anche in Italia
Abbiamo cercato e appurato che lo stesso modello di Power Bank è stato venduto anche su Amazon.it tuttavia, essendo il richiamo ufficialmente annunciato solo negli Stati Uniti, non ci sono ancora comunicazioni chiare riguardo ai dispositivi venduti in Europa, inclusa l’Italia. Tuttavia, considerando che questi power bank sono stati prodotti in Cina e distribuiti attraverso piattaforme globali, il dubbio che unità difettose siano arrivate anche nei nostri mercati c’è.
Il power bank Charmast W1056 è stato venduto anche in Italia su Amazon.it nello stesso periodo, ovvero tra fine 2018 e tra marzo e settembre 2023, come si può vedere dal grafico disponibilità e prezzo recuperato tramite lo strumento Keepa.
Abbiamo interpellato direttamente il produttore per chiarire se il problema riguardi anche le unità vendute in Europa. Al momento non abbiamo ricevuto una risposta, ma continueremo a monitorare la situazione.
Cosa fare se possiedi un power bank Charmast modello W1056?
Il consiglio principe è quello di smettere di utilizzarlo, sia per ricaricarlo sia per ricaricare un altro prodotto. Se avete un altro modello di powerbank Charmast non sussistono invece problemi.
Nel frattempo negli Stati Uniti chi possiede uno di questi power bank, è invitato ad eseguire la procedura per ottenere un rimborso completo che prevede i seguenti passaggi:
- Scattare una fotografia del power bank, assicurandosi che il numero del modello sia visibile.
- Scrivere il nome e la data della foto con un pennarello indelebile sopra l’etichetta.
- Inviare una busta contenente la foto, insieme al cavo di alimentazione tagliato del dispositivo, direttamente al produttore.
Charmast fornirà ulteriori istruzioni su come ottenere il rimborso completo una volta ricevuto il materiale richiesto. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l’azienda tramite telefono al numero +1-929-636-0293 (dal lunedì al venerdì, dalle 10:00 alle 15:00 ET) o via email all’indirizzo rcus@charmast.com.
Qualora venisse confermato il richiamo anche in Italia, e in Europa, è importante smaltire questi dispositivi secondo le normative locali e statali sui materiali pericolosi. In Italia, i power bank difettosi devono essere consegnati presso i centri di raccolta RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) presenti sul territorio, dove vengono smaltiti in sicurezza. È fondamentale non gettarli nei normali contenitori per i rifiuti domestici o nei punti di raccolta delle batterie comuni, né spedirli al produttore, al fine di evitare possibili incidenti.
Vedi Post Originale: https://www.tuttoandroid.net/news/2025/01/02/ritirati-488-000-powerbank-rischio-incendio-venduti-amazon-1073289/
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