La sedia è probabilmente uno degli elementi più sottovalutati quando ci si trova a realizzare una postazione da gioco o da lavoro in casa. La tendenza generale è di solito quella di andare al risparmio, un modello da 40-50 euro è già un grosso investimento, molti si accontentano di una classica sedia da cucina o presa dalla tavola da pranzo. Invece una buona sedia è il punto chiave di tutta la postazione, visto che deve aiutarci a sorreggere correttamente il nostro corpo, risultando comoda ma anche ergonomica, col giusto supporto per la schiena, le gambe e le braccia. Noi di TuttoAndroid, che passiamo gran parte delle nostre giornate davanti a un computer, sappiamo bene che una sedia in grado di offrire il giusto supporto fa tutta la differenza del mondo, e abbiamo deciso di condividere con voi la nostra esperienza con un modello davvero particolare.
Dopo aver provato per qualche mese Sihoo Doro S300 (qui trovate la nostra recensione completa), nelle ultime settimane abbiamo provato Sihoo Doro S100, il modello più “economico” della serie Doro S, anche se in realtà è una sedia tutt’altro che economica. Il suo prezzo di listino è infatti di 549,99 euro, che la rende più economica rispetto a S300 ma che lascia pensare a una sedia con tutti i crismi.
A distanza di qualche settimana, e di qualche centinaio di ore di utilizzo, è giunto il momento di parlarvene in maniera dettagliata nella nostra recensione completa.
Design ultra moderno
Il primo impatto con Sihoo Doro S100 è davvero forte a causa di un design particolare che differisce molto da una classica poltrona da ufficio o da gaming. Lo schienale diviso in tre sezioni può spiazzare e la seduta a “cascata”, con il suo tessuto mesh elastico, sembra destinata a strapparsi alla prima seduta. In realtà è forse la soluzione migliore per una sedia, soprattutto nei mesi più caldi, visto che è un tessuto altamente traspirante che trasmette una sensazione di freschezza anche nelle giornate più calde, mentre quando la temperatura cala evita comunque che la temperatura si alzi troppo. E in quanto a resistenza, è il classico caso in cui l’apparenza inganna, visto che ha sorretto il peso di chi scrive (non certo una piuma) per un paio di mesi senza minimamente deformarsi, anche salendoci in piedi o tenendo pesi importanti.
Dello schienale suddiviso in tre parti vi parleremo tra poco, per rendervi conto del supporto fornito. Prima però restiamo sulla seduta, la cui profondità può essere regolata di 50 millimetri (254 per ciascuna direzione) utilizzando la levetta posta proprio sotto il sedile, così da potersi adattare alla statura della persona senza mai risultare scomoda. L’altezza dal pavimento può essere regolata tra 44 e 52 centimetri tramite una leva posta sul lato destro, che va ad azionare un pistone innestato direttamente sulla base a 5 bracci.
Il produttore utilizza il termine “cascata” per definire il design della seduta e il termine calza davvero a pennello: bordi laterali leggermente rialzati per una sensazione di contenimento, parte frontale e posteriore spioventi verso il pavimento. Un accorgimento che potrebbe sembrare insignificante ma che significa, soprattutto nella parte anteriore, una minore pressione sulle gambe e un minore affaticamento a fine giornata.
Molto valida anche la soluzione scelta per i braccioli, che offrono un’ampia gamma di regolazioni. Potete alzarli e abbassarli, a seconda anche del piano di appoggio su cui lavorate, farli avanzare o indietreggiare ma anche piegarli verso l’interno o l’esterno, così da avere il miglior supporto possibile durante l’utilizzo. I braccioli sono “solidali” con la seduta, quindi reclinando lo schienale si inclineranno, una soluzione che sulle prime può spiazzare ma che ha un suoi perché, soprattutto se reclinate la sedia per guardare un video, per un momento di relax o per rileggere il vostro lavoro. A essere pignoli dobbiamo segnalare una eccessiva facilità nello spostamento dei braccioli, soprattutto verso l’interno e l’eterno, per cui capita che caricando il peso si spostino in maniera involontaria. Un pulsante per bloccare e sbloccare il movimento forse avrebbe risolto il problema, che resta comunque contenuto.
Decisamente solida anche la base, con tutti gli elementi realizzati in metallo per la massima solidità. Il montaggio è semplicissimo e nella confezione di vendita ci sono le viti e l’attrezzo per serrarle a dovere, seguendo le istruzioni che sono abbastanza chiare. Di ottima qualità anche le ruote, che in un paio di mesi non hanno lasciato alcun segno sul pavimento in legno del nostro studio e che garantiscono movimenti fluidi e una stabilità complessiva molto soddisfacente.
Supporto lombare molto valido
Abbiamo lasciato per ultimo lo schienale, col suo design particolare a tre elementi. La parte alta è destinata a sorreggere le spalle e la testa, con il poggiatesta integrato nella parte alta e la possibilità di regolare l’altezza su cinque diversi livelli, per accogliere e supportare persone alte 160 centimetri così come quelle alte 190 centimetri.
La vera magia però è rappresentata dal supporto lombare, offerto da due elementi dinamici, con un sistema a molle che consente loro di adattarsi alla postura di ciascun utente. Le molle, due per ciascun elemento, permettono ai supporti di muoversi in maniera verticale e longitudinale così da offrire il miglior supporto possibile alla parte bassa della schiena, quella che a fine giornata solitamente risulta maggiormente affaticata.
A differenza di una classica sedia con uno schienale preformato, che in qualche modo obbliga a mantenere una determinata posizione (che alla lunga può risultare fastidiosa per qualcuno), quello di Sihoo Doro S100 si adatta alle necessità dell’utente. È difficile descrivere la sensazione del supporto ma il modo più semplice che potete avere per immaginarlo e pensare a un paio di mani che vi sostengono la zona lombare, adattandosi in maniera fluida e continua ai vostri movimenti, senza mai spingere in maniera fastidiosa ma piuttosto permettendovi di rilassare i muscoli e riposarli.
La sensazione di sostegno è ancora più evidente se lavorate con lo schienale leggermente inclinato: in questo caso il peso si scarica rapidamente sulla sedia, dandovi quasi la sensazione di galleggiare, anche se in maniera inferiore rispetto a quanto vi offre Doro S300, il modello flagship di Sihoo. Anche in questo caso non esiste una leva per regolare l’inclinazione, sta all’utente capire quanta forza imprimere per inclinare lo schienale, ma è un “gioco” che si impara in pochi minuti. E, a meno di non lasciarsi davvero andare a peso morto, lo schienale mantiene la propria posizione offrendo la giusta resistenza, senza cedere ma senza spingere per tornare nella posizione verticale.
Anche in questo caso è una sensazione difficile da descrivere al meglio ma è una cosa davvero unica, che non ci è mai capitato di provare con altre sedie e che ci ha fatto apprezzare davvero molto questo modello.
In conclusione
Al netto di qualche piccola mancanza rispetto al modello S300, questa Doro S100 è davvero un’ottima sedia, soprattutto se acquistata a 300 euro (il prezzo promozionale al momento della nostra recensione). Ottimo supporto lombare, tessuto altamente traspirante che aiuta d’estate come d’inverno, e la giusta quantità di regolazioni, ne fanno un must per chi vuole un prodotto di qualità senza spendere una fortuna.
Pro:
- ottimo supporto lombare
- traspirante
- seduta ampia
Contro:
- eccessivo gioco dei braccioli
Vedi Post Originale: https://www.tuttoandroid.net/speciale/recensioni-accessori/recensione-sihoo-doro-s100-1062291/
0 Comments