Unboxing e contenuto della confezione
La confezione di vendita del POCO F7 Pro è composta dal cavo USB Type-C per ricarica e trasferimento dati, la spilla per l’estrazione del carrellino SIM (dual SIM), una pellicola protettiva pre-applicata e una cover grigio scuro opaca, morbida in silicone. Manca l’alimentatore che è disponibile a parte, consigliamo quello da 90W per sfruttare a pieno le potenzialità dello smartphone.
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Design ed ergonomia
Una certezza degli smartphone POCO della serie F è che ogni anno cambiano completamente nel design; l’unica caratteristica che resta in comune è di fatto la forma rettangolare, perché i designer di POCO si sbizzarriscono ogni volta. Se su POCO F6 Pro era apparso un bel rettangolone in rilievo per il comparto fotografico, questa volta si passa alla forma circolare, ripresa poi da da alcuni dettagli incisi sulla scocca.
Scocca posteriore che è in vetro e presenta una finitura doppia: lucida nella parte superiore e opaca nella parte inferiore, creando un effetto visivo piacevole e un’ottima sensazione tattile, peccato solo abbia una forte tendenza a sporcarsi di impronte. La struttura in metallo dona poi robustezza, con dimensioni di 160,26 x 74,95 x 8,12 mm e un peso ben distribuito di 206 grammi. Dal punto di vista dell’ergonomia, i bordi piatti e il display completamente piatto si rivelano scelte vincenti. Questa configurazione permette una presa sicura e confortevole, riducendo il rischio che il dispositivo scivoli dalle mani durante l’utilizzo.
Una novità significativa poi, per il brand POCO, è l’introduzione della certificazione IP68, che assicura resistenza alla polvere e all’acqua, una delle storiche lacune di questa serie che finalmente viene colmata (e fortunatamente non solo sul fratello maggiore POCO F7 Ultra).
Il sensore di impronte digitali infine è posizionato sotto al display e merita una menzione positiva. La risposta è immediata e precisa, con uno sblocco che possiamo definire fulmineo. È di tipo ultrasonico e non ottico come in passato, proprio come sugli smartphone di fascia alta.
Riguardo il display si tratta di un pannello Flow AMOLED da 6,67 pollici con risoluzione 2K (3200×1440 pixel) domina la parte frontale, caratterizzato da cornici ultra sottili e refresh rate adattivo fino a 120 Hz. La luminosità è straordinaria, con 1800 nits e picchi fino a 3200 nits, garantendo leggibilità eccellente anche sotto la luce diretta del sole. Il display supporta la gamma cromatica DCI-P3 e include il PWM dimming a 3840 Hz, riducendo così l’affaticamento visivo, caratteristica molto apprezzata.
Fronte audio, POCO F7 Pro integra altoparlanti stereo potenti e bilanciati, offrendo un’esperienza multimediale di altissima qualità.
Prestazioni
POCO F7 Pro è mosso dall’ottimo Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3, il flagship del 2024, abbinato a 12 GB di RAM LPDDR5X e fino a 512 GB di memoria interna UFS 4.1. Inutile sottolineare come il set hardware offra prestazioni elevatissime e una buona efficienza energetica, risultando ideale per multitasking intensivo ma sopratutto, obiettivo principale, gaming avanzato.
La gestione termica è affidata alla tecnologia LiquidCool 4.0, con sistema IceLoop 3D, che tutto sommato mantiene calmierate le temperature anche durante sessioni prolungate di utilizzo intensivo.
L’esperienza gaming beneficia poi della tecnologia WildBoost Optimization 4.0, che consente di raggiungere fino a 120 FPS fluidi anche con titoli impegnativi come Genshin Impact, giocabile a 90 FPS in alta risoluzione.
Ricezione buona ma manca il supporto alle e-SIM e la qualità audio in chiamata presenta qualche piccola criticità. Nonostante un volume adeguato, ha una certa tendenza a sonorità metalliche sia in capsula auricolare che in vivavoce. Pur restando perfettamente utilizzabile, è uno degli aspetti in cui il POCO F7 Pro mostra qualche compromesso rispetto alla sua eccellenza in altri ambiti.
Presente l’NFC, per i pagamenti digitali o la condivisione, ed è presente anche il sensore di prossimità di tipo ottico, posizionato sotto al display e non virtuale come spesso capita sui prodotti della casa con conseguenze importanti sull’usabilità in chiamata. In questo caso nessun problema, funziona bene e reagisce bene.
Software e funzionalità
POCO F7 Pro arriva sul mercato con Android 15 e interfaccia Xiaomi HyperOS 2, che introduce diverse innovazioni tra cui HyperCore, HyperConnect e HyperAI, migliorando sensibilmente prestazioni e connettività tra diversi dispositivi.
Come da tradizione POCO, sul dispositivo sono preinstallate diverse app non essenziali, ma facilmente rimovibili. Rimangono utili funzioni avanzate come l’apertura delle app in finestre flottanti, il secondo spazio per la privacy e varie modalità di risparmio energetico, che mirano ad ottimizzare l’autonomia della batteria.
Pur risultando rinnovata e intraprendendo una strada apparentemente giusta, HyperOS eredità una certa confusione dalla MIUI come ad esempio la gestione delle notifiche che in alcuni casi risultano spostate più o meno verso destra.
Xiaomi però ha compiuto anche un deciso passo in avanti per quanto riguarda le funzione di intelligenza artificiale: troviamo una suite per l’editing fotografico (ma senza inutili servizi di gamification), un’app note con assistente generativo di testi, trascrizione automatica delle note vocali, traduzione, riassunti, espansione, miglioramento e correzione delle bozze; c’è poi l’interprete AI per la traduzione delle conversazioni faccia a faccia anche offline, traduzione simultanea per chiamate e conferenze, sottotitoli in tempo reale con AI. A tutto ciò si aggiungono Gemini preinstallato e Circle to Search.
In termini di aggiornamenti sarà supportato per 4 anni riguardo Android e 6 anni riguardo le patch di sicurezza.
Comparto fotografico
Nel DNA di POCO manca da sempre una certa cura sul comparto fotografico, è l’ambito che tradizionalmente viene maggiormente tralasciato e questo POCO F7 Pro non fa differenza. A provare a mettere il cuore oltre all’ostacolo ci pensa POCO F7 Ultra, che analizzeremo nella sua rispettiva recensione.
POCO F7 Pro, rispetto al modello precedente, è carente solo del sensore da 2 megapixel, ma logicamente non se ne sente la mancanza, mentre gli altri sensori sono praticamente invariati:
- Fotocamera principale da 50 MP con sensore Light Fusion 800, apertura f/1.6 e stabilizzazione ottica;
- Fotocamera ultra-grandangolare da 8 MP, adatta per scatti panoramici ma con prestazioni limitate in condizioni di luce scarsa;
- Fotocamera frontale da 20 MP.
La qualità è discreta ma ovviamente non riesce a competere con i flagship dello scorso anno, nonché in genere camrea phone, che ormai si trovano a cifre simili. Gli scatti che realizza sono buone con il sensore principale, c’è dettaglio e una buona gestione della luce, ma la ultra grandangolare riporta subito alla realtà dei fatti, ovvero che POCO resta ancora poco interessata all’ambito fotografico, probabilmente per lasciare questo focus a Xiaomi e ai suoi prodotti di punta.
Fra le funzionalità software troviamo anche la funzione UltraSnap che cattura rapidamente una sequenza di scatti per selezionare poi la migliore immagine possibile, la Gomma Magica per rimuovere elementi indesiderati e Espandi Sfondo per ingrandire una eventuale foto qualora fosse troppo zommata sul soggetto.
In ambito video può registrare fino a 8K a 24 FPS evidenzia il potenziale del dispositivo, ma con un compromesso da tenere presente: per poter utilizzare tutte le lunghezze focali disponibili è necessario scendere a Full HD a 30 FPS. Ad alte risoluzioni o frame rate superiori, alcune opzioni come l’ultra-grandangolare diventano inaccessibili, una limitazione da considerare per gli utenti più esigenti nelle riprese video.
Ci sono poi delle particolarità curiose nel software: non è presente la modalità di scatto RAW, nemmeno in modalità PRO, ma si possono salvare i profili di scatto e persino registrare video in LOG, funzionalità in genere ancor più di nicchia.
Autonomia e ricarica
POCO F7 Pro è dotato di una enorme batteria da 6000 mAh al silicio carbonio, questo gli permette di avere tanta autonomia ma al tempo stesso un peso e delle dimensioni nella norma. Supporta poi la ricarica rapida a 90 W che gli permette di passare da 0 a 100 in poco più di 30 minuti.
In termini di autonomia è uno smartphone che supera abbondantemente le 6 ore di schermo acceso arrivando anche a 7-8 di schermo se lo si utilizza poco all’aperto (il display influisce logicamente sui consumi).
Conclusioni e prezzi
POCO F7 Pro è disponibile dal 27 marzo 2025 nelle seguenti configurazioni e prezzi ufficiali in Italia:
Tuttavia, per chi acquista entro il 10 aprile e utilizza il codice sconto STRAMILANO15 sullo store ufficiale, può risparmiare un ulteriore 15% arrivando a cifre ancor più allettanti ovvero 425€ e 468€ euro.
Complessivamente si tratta di uno smartphone concreto, affidabile, tanto nelle prestazioni quanto nella multimedialità e nell’autonomia, indubbiamente una buona scelta per chi è meno interessato al comparto fotografico. È un prodotto orientato agli appassionati di gaming o delle performance in generale senza osare su un tipico, ed esuberante, propriamente detto smartphone gaming.
Pro:
- Display e multimedialità;
- Prestazioni da fascia alta;
- Autonomia da battery phone.
Contro:
- Fotocamera ultra-grandangolare di bassa qualità;
- Manca il supporto e-SIM;
- HyperOS perfettibile tra pubblicità e app pre-installate poco utili.
Vedi Post Originale: https://www.tuttoandroid.net/speciale/recensioni/poco-f7-pro-1086452/
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