In questo 2023 così ricco le nostre recensioni si stanno sommando rapidamente e quella di oggi vi parlerà di uno degli smartphone più attesi e chiacchierati degli ultimi mesi: Nothing Phone (2). Il nuovo device che Carl Pei ha preannunciato in lungo e in largo, perseguendo una strategia di marketing tanto spregiudicata quanto efficace nel creare hype e discussioni attorno al prodotto.
Il Phone (2) sale di livello rispetto all’anno scorso ma deve anche sostenere il peso di un prezzo di listino lievitato di 179 Euro. Saprà sostenere le aspettative degli appassionati e dare nuova linfa alle ambizioni di Nothing? Scopriamolo.
Video recensione di Nothing Phone (2)
Unboxing di Nothing Phone (2)
Nella confezione di Nothing Phone (2) troviamo un cavetto di ricarica Type-A/Type-C con terminali trasparenti e la spilletta per estrarre il cassetto SIM, anche in questo caso trasparente. C’è molta cura nel packaging così come negli accessori, peccato per l’assenza di una cover. Segnaliamo anche che lo smartphone esce di fabbrica con una pellicola protettiva preapplicata.
Design ed ergonomia
Nothing Phone (2) fa del design il tratto più caratterizzante e distintivo, è un bel telefono, in mano e alla vista appare molto ben costruito, rifinito nei piccoli dettagli e sì, anche migliorato rispetto al modello dello scorso anno. Rimane il retro trasparente che mette in mostra una ricostruzione dei componenti interni, ora però ha una curvatura maggiore con un effetto molto particolare e ricercato.
Ancora presenti i LED posteriori (Glyph Interface) che anzi, diventano più ricchi grazie ad una suddivisione in 33 gruppi che consente animazioni più ricche e giochi di luce complessi. C’è anche un LED che si accende e spegne gradualmente per indicare il volume, un timer o l’arrivo di un driver Uber e chissà che in futuro possa essere sfruttato da altre app.
Si possono scegliere diverse suonerie e notifiche con suoni originali e abbinati a giochi di luce. Altrimenti è possibile crearne una personalizzata scegliendo suoni e luci, una funzionalità molto simpatica. Infine, è possibile attivare una voce per illuminare una striscia di led al ricevimento di notifiche selezionate dall’utente come importanti.
In tutto ciò, Nothing Phone è un telefono che rimane piuttosto grande e difficile da maneggiare (162.1 mm x 76.4 mm x 8.6 mm x 201.2 g)e non è completamente resistente ad acqua e polvere, ma solo agli spruzzi (IP54).
Gran parte dei materiali utilizzati per costruire Nothing Phone (2) derivano da processi di riciclo e rendono in effetti questo smartphone uno dei più attenti all’impronta ecologica (carbon footprint di 53,45 Kg). Lo stesso discorso vale anche per il packaging che è completamente realizzato con carta e cartone riciclati.
Display e multimedia
Uno degli aspetti che hanno ricevuto un significativo upgrade dal modello dello scorso anno è il display, si è infatti passati ad un OLED LTPO a frequenza di aggiornamento variabile da 1 a 120 Hz. La diagonale è da 6,67 pollici con risoluzione FullHD e supporto HDR 10+ grazie ad una profondità colore a 10 bit. Ottima la luminosità che arriva a 1000 nits all’aperto e 1600 nits in modalità HDR.
Insomma un bello step per un display appagante e ben leggibile in ogni condizioni di luce, ottimo anche per la visione dei contenuti multimediali. In altre parole siamo di fronte ad un display di fascia alta, paragonabile a quello dei migliori smartphone in commercio.
Tra l’altro propio il comparto multimediale è impreziosito da due speaker stereo potenti e corposi, capaci di riprodurre l’audio ottimamente anche con volume al massimo.
Funzionalità
Nothing Phone (2) arriva con Nothing OS 2.0 basato su Android 13 (ma il cui aggiornamento ad Android 14 è previsto entro pochi mesi), l’azienda garantisce poi 3 anni di aggiornamenti Android e 4 anni di supporto per le patch di sicurezza.
I principi fondamentali dell’interfaccia, ovvero la leggerezza, l’immediatezza d’uso e i temi monocromatici restano; in aggiunta, troviamo alcune novità come i rinnovati widget che danno accesso rapido a informazioni e impostazioni rapide. L’aspetto grafico è ancora una volta il focus principale dell’interfaccia personalizzata, sono stati aggiunti nuovi sfondi, è stato rivisto il font e in generale il livello di rifinitura è molto migliorato, mentre le funzionalità extra Android puro latitano, a parte le aggiunte che riguardano la Glyph Interface.
Il giudizio generale sul software è positivo ma ci rimane ancora quella sensazione che manchi qualcosa, specialmente in termini di funzionalità che ormai si trovano ovunque, anche sui software di derivazione Android AOSP. C’è da dire comunque che l’esperienza d’uso è piacevolmente snella e curata, avvalorata poi da un buon feedback aptico e da un veloce lettore di impronte digitali ottico integrato nel display.
Prestazioni
Dopo il display l’altro elemento di cambiamento fondamentale è il SoC, dal Nothing Phone 1 con Snapdragon 778G+ si passa quest’anno ad uno Snapdragon 8+ Gen 1, salendo quindi di categoria con uno dei SoC di fascia premium indubbiamente meglio riusciti degli ultimi anni. La filosofia, in questo caso, non cambia: meglio un SoC ottimizzato piuttosto che uno più recente (e costoso) sul quale c’è ancora margine di miglioramento. Ad affiancare il SoC, realizzato col processo a 4 nm di TSMC, troviamo 8 o 12 GB di memoria RAM (LPDDR5) e 128 o 256 GB di spazio di archiviazione (UFS 3.1), non espandibile.
Nothing Phone (2) si muove benissimo in ogni condizione, è veloce, reattivo e performante eventualmente anche in gaming, sostenuto inoltre da una Modalità Gioco personalizzata. La differenza con gli Snapdragon 8 Gen 2 è più sulla carta che nelle operazioni di tutti i giorni, con i vantaggi di un SoC meno energivoro e più attento alle temperature.
Ci sentiamo di condividere la scelta di Carl Pei sulla piattaforma hardware, d’altra parte con la situazione prezzi attuale sarebbe stato probabilmente impossibile rimanere sotto i 700 Euro optando per l’ultimo SoC disponibile di Qualcomm.
Zero sorprese per quanto concerne il comparto connettività: troviamo infatti il supporto alle reti 5G (SA e NSA) su due Nano-SIM, il Wi-Fi 6 (802.11 ax, dual-band), il Bluetooth 5.3, l’NFC e il GPS dual-band (L1+L5). La porta di ricarica/scambio dati è una USB Type-C. La prova sul campo non ha mostrato problemi di sorta, il Phone (2) è un device affidabile per tutte le operazioni base.
Per conoscere tutte le specifiche tecniche del Nothing Phone (2), vi rimandiamo alla sua scheda tecnica completa.
Batteria e ricarica
Nothing Phone (2) può contare su una batteria da 4700 mAh, l’autonomia che ne deriva è veramente molto buona e consente di rimanere operativi per almeno due giorni con oltre 6 ore e 30 minuti di display attivo. Valori particolarmente positivi se consideriamo che il modulo non è poi così capiente.
Per quanto riguarda la ricarica abbiamo un supporto fino a 45 Watt via cavo e 15 Watt wireless, con anche ricarica inversa a 5 Watt. Siamo nella media, ma c’è da sottolineare l’assenza dell’alimentatore in confezione.
Fotocamere
Nothing Phone (2) mantiene la configurazione a due sensori (posti a semaforo) per il comparto fotografico principale: il sensore principale è l’IMX890 di Sony, un piccolo passo in avanti rispetto all’IMX766 presente sul predecessore; restano invariate le specifiche (risoluzione a 50 megapixel, OIS e PDAF) ma si aggiunge il supporto alla registrazione video fino al 4K a 60 fps. Il sensore ultra-grandangolare, invece, rimane il JN1 di Samsung da 50 megapixel con AF. Chiude il pacchetto una rinnovata fotocamera anteriore da 32 MP a fuoco fisso.
La qualità degli scatti in generale ci ha convinto, questo nuovo sensore già visto all’opera su OnePlus 11 e OnePlus Nord 3 conferma le sue doti quando la luce scarseggia e si difende molto bene anche di giorno. L’unico appunto possiamo farlo sulla gestione HDR che è molto aggressiva e non disattivabile manualmente da parte dell’utente. Con il processore d’immagine dello Snapdragon 8+ Gen 1 è possibile gestire un HDR avanzato con otto scatti simultanei a diverse esposizioni, questo processo permette di avere dettagli anche sulle ombre ma spesso rende la scena poco realistica.
Bene anche la ultrawide da 50 MP, in proporzione è un sensore meno sofisticato e soprattutto più piccolo, ma la risoluzione c’è e i la presenza dell’autofocus permette di catturare splendide macro. Selfie di ottima qualità, peccato per l’assenza di AF che sarebbe stata la ciliegina sulla torta, Nothing Phone (2) comunque si difende molto bene anche al cospetto dei top di gamma.
Come per le foto, anche i video ci hanno sorpreso per la qualità raggiunta con scarse condizioni di luce, anche di giorno in ogni caso sono ottimi, ben stabilizzati, accurati nella messa a fuoco e ricchi di dettaglio. Unico neo un po’ di sovraesposizione nelle zone d’ombra quando sulla scena sono presenti forti contrasti di luce.
In conclusione
Chiudiamo la recensione di Nothing Phone (2) con i prezzi. Si parte da 679 Euro per la versione 8/128 GB, si sale a 729 Euro per il taglio 12/256, per finire ci vogliono 849 Euro per la variante con 512 GB di archiviazione.
Il prezzo è inevitabilmente alto, ma contestualizzandolo nella attuale situazione di mercato risulta tutto sommato coerente e corretto, con la speranza che nei prossimi mesi possa scendere almeno un po’ grazie alle offerte del periodo Black Friday e Natale. In definitiva il nostro giudizio su Nothing Phone (2) è positivo, il prodotto c’è e probabilmente se fosse accompagnato da meno promesse ed hype riuscirebbe a conquistare anche la community di appassionati, che dai primi riscontri ci è sembrata piuttosto scettica. Dategli una chance.
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Vedi Post Originale: https://www.tuttoandroid.net/speciale/recensioni/nothing-phone-2-1003426/
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