Recensione Google Pixel 9: quello che vi consigliamo della famiglia 2024


Dopo aver analizzato nel dettaglio il fratello maggiore, è tempo ora di passare al Google Pixel 9, il base di gamma della famiglia 2024. Base per modo di dire, perché in assoluto è il modello che ha ricevuto più miglioramenti dalla passata generazione avvicinandosi pericolosamente ai “Pro”. Google Pixel 9 è uno smartphone “giusto”, completo ma non esageratamente costoso e capace di veicolare l’esperienza Google nella sua essenza, permettendoci di risparmiare qualcosa senza rinunce pesanti a cui dover sottostare. Sarà anche il Pixel di nona generazione che dei tre scenderà più rapidamente di prezzo e questo lo renderà probabilmente ancor più appetibile nei prossimi mesi.

Scopriamo tutti i dettagli nella recensione di Google Pixel 9.

Video recensione di Google Pixel 9

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Design e materiali

Le dimensioni di Pixel 9 sono piacevolmente compatte (le stesse di Pixel 9 Pro) rispetto alla media di smartphone Android in circolazione, non è piccolo in senso assoluto e pesa 198 grammi, non proprio un peso piuma, però si riesce ad usare senza problemi con una sola mano, l’ottimizzazioni delle cornici è esemplare e la qualità percepita è molto alta. Spendiamo qualche parola anche per la cover ufficiale di Google, è esageratamente costosa (39,99 Euro) ma bisogna dire che si sposa alla perfezione con lo smartphone, proteggendolo senza effetto telecomando e con un abbinamento cromatico specifico per le colorazioni dello smartphone.

A differenza dei Pixel 9 Pro e 9 Pro XL, qui i bordi colorati sono satinati, mentre la back cover è lucida. Per un discorso estetico e di praticità noi preferiamo i Pro (utilizzandoli senza cover i bordi lucidi fanno un po’ più di grip, mentre la back cover trattiene meno le ditate). In ogni caso è presente la certificazione IP68, anteriormente e posteriormente troviamo un Gorilla Glass Victus 2, mentre il telaio è in alluminio, la qualità costruttiva di certo non manca.

Pixel 9 condivide con i fratelli maggiori un restyling abbastanza importante della “camera bar”, cioè l’elemento rialzato che ospita tutto il gruppo ottico, ora non più ampio come tutta la larghezza del device ma posizionato in centro con una chiara ispirazione al design della UI di Android. I bordi sono ora più squadrati e gli angoli leggermente più arrotondati, complessivamente appare come un design più maturo ed equilibrato anche se l’ispirazione alla mela morsicata non può certo passare inosservata.

Due dettagli che ci fa piacere menzionare sono il feedback aptico che come da tradizione è molto preciso, netto e puntuale nell’intervento; e il lettore di impronte digitali che da ottico diventa ultrasonico, guadagnando sicurezza, velocità e praticità nelle ore notturne, quando eviterà lo spiacevole effetto “flash” dei sensori ottici che si illuminano per effettuare la lettura del polpastrello.

Display

Il display di Google Pixel 9 è un Actua OLED da 6,3 pollici con risoluzione FullHD+ e rapporto di forma di 20:9. La luminosità di picco raggiunge i 2700 nits, è supportato l’HDR10+ e il refresh rate va da 60 a 120 Hz (non è LTPO come i Pro). Lo schermo è sicuramente uno degli elementi che più son migliorati dallo scorso anno, ora è perfettamente adeguato alla fascia di prezzo in cui Pixel 9 deve giocarsi le proprie carte. Come per gli altri Pixel la gestione del pannello è quasi del tutto automatica, non si può regolare il punto di bianco o la calibrazione cromatica, ma solamente scegliere tra un profilo “dinamico” e uno “naturale”, al resto pensa il software che adatta i colori al contenuto visualizzato. Un po’ di delusione rimane per il PWM Dimming a 240 Hz che son proprio pochi in un momento in cui diversi brand riescono a spingersi su valori oltre 10 volte superiori, questo potrebbe comportare qualche fastidio in più per le persone fotosensibili nelle ore serali.

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Hardware e prestazioni

Pixel 9 porta al debutto il nuovo Tensor G4, SoC sviluppato da Google e prodotto nelle fonderie Samsung, a cui vengono affiancati 12 GB di RAM LPDDR5X e 128 o 512 GB di memoria interna UFS 3.1. Abbiamo già espresso la nostra critica per la memoria di Pixel 9 Pro XL, qui se vogliamo la lacuna è meno grave visto il prezzo inferiore, però non basta a poter dare un giudizio totalmente positivo: memorie “lente” e taglio base restano una scelta poco comprensibile se non in ottica del contenimento dei costi, ma nel 2024 ci aspettiamo ben altro da un prodotto di fascia alta.

Doverosa tirata d’orecchi a parte, Pixel 9 ci ha confermato le ottime sensazioni del fratello maggiore, è uno smartphone veloce, rapido e fluido nell’utilizzo di tutti i giorni. Il salto di qualità dal Tensor G3 è tangibile, così come risulta fisicamente percepibile la migliore gestione termica ed energetica. Pixel 9 rimane comunque un device non adatto a chi cerca innanzi tutto le prestazioni brute, in sessioni di gaming prolungate o nell’esecuzione di task impegnativi, come l’esportazione di un video. Piuttosto abbiamo testato sul campo l’ottima velocità nella gestione dei processi che coinvolgono modelli di AI, dal miglioramento delle foto, alla generazione di immagini e testi on device, possibili grazie all’integrazione hardware di Gemini Nano Multimodale.

Abbiamo anche verificato le differenze tra Pixel 9 e 9 Pro XL in termini di prestazioni, sappiamo che i Pro possono contare su una camera di vapore per la dissipazione, oltre che su 16 GB anziché 12. Di fatto le differenze sono trascurabili, solo nei test sintetici il Pro (che è anche avvantaggiato dalle dimensioni) riesce a mantenere il massimo livello di performance più a lungo oltre a raggiungere punteggi leggermente superiori, ma anche qui parliamo di differenze marginali, nulla di veramente impattante nel quotidiano.

Venendo alla parte telefonica Pixel 9 trae beneficio dall’importante upgrade sul modem dalla scorsa generazione. Ora i consumi sotto rete dati sono sempre lineari e sotto controllo, la ricezione del segnale sembra più stabile ma continua a rimanere nella media, bene il GPS, il WiFi 7 e il Bluetooth, sono supportate una sim fisica e una eSIM. I microfoni sono eccellenti, mentre i due speaker stereo sono molto forti ma un po’ squillanti, un aspetto che li rende ben udibili in vivavoce ma non il massimo per ascoltare musica o l’audio di un video a volume elevato. Infine, a differenza dei modelli “Pro”, sul Pixel base manca il supporto UWB, peccato.

Software e funzionalità

Android 14 per Pixel 9 e non Android 15 come ci saremmo aspettati tutti vista la storicità dei Pixel, non è un dramma se si tratta di attendere qualche settimana per un software rifinito e pronto a regalare un’esperienza d’uso ancora migliore sul Pixel 9, anche perché rimangono validi i 7 anni di supporto software per gli aggiornamenti di sistema e 7 anni di supporto per le patch di sicurezza.

Su Pixel 9 ritroviamo quasi tutto quel che abbiamo visto sul 9 Pro XL a parte alcune funzioni fotografiche come zoom migliorato e video boost. Gemini Advanced qui non è offerto per 1 anno, ci sono però 2 TB di spazio Google One (l’abbonamento costerà poi 21 Euro al mese per chi volesse sottoscriverlo), c’è la nuova app meteo, mentre Pixel Screenshot, Pixel Studio e Gemini Live (per il quale serve comunque Gemini Advanced) per il momento funzionano solo in lingua inglese.

La semplicità di Android puro, la personalizzazione di Google e le nuove capacità in termini di AI rendono i Pixel tra i migliori smartphone Android nella globalità dell’esperienza d’uso e il 9 non fa eccezione, è piacevolissimo da utilizzare, facile e adatto a tutti. 

Batteria e autonomia

All’interno di Pixel 9 troviamo 4700 mAh di batteria, non male considerando le dimensioni del telefono ma soprattutto non male nella prova sul campo. Probabilmente grazie allo schermo meno definito i consumi sono leggermente inferiori, quel tanto che basta per eguagliare le prestazioni di 9 Pro XL che ha 300 mAh di batteria in più.

Siamo circa sulle 6 ore di display attivo spalmate su una giornata piena di utilizzo e non è complicato comunque arrivare anche a due giorni, più che promosso quindi sotto questo punto di vista. Malino invece sulla ricarica, appena 27 Watt di supporto con cavo e 15 Wireless, ci vuole oltre 1 ora e mezza per portarlo da 0 a 100%.

Comparto fotografico

Il modello base della famiglia obbliga a rinunciare alla fotocamera teleobiettivo 5X, cambia anche la fotocamera frontale che viene presa in prestito da Pixel 8 Pro anziché dai nuovi 9 Pro, poco male, è dotata di autofocus e la qualità è comunque di ottimo livello.  Il comparto è quindi completato da una principale da 50 MP con OIS e una ultrawide da 48 MP con AF.

Nessuna sorpresa, Pixel 9 scatta come il 9 Pro XL, cioè benissimo, anche se per esperienza ci sembra che alle foto manchi ancora qualcosa, specialmente in notturna. Non sarebbe di certo strano se anche quest’anno i Pixel riuscissero a raggiungere il massimo delle loro potenzialità fotografiche dopo un paio di aggiornamenti. In generale l’affidabilità dei Pixel è proverbiale, in tutte le condizioni riescono a tirar fuori ottime cose, senza temere situazioni al limite e con il vantaggio di alcune chicche come la modalità panorama rinnovata, la funzione Add me per “aggiungersi” in un secondo momento ad una foto di gruppo, l’astrofotografia e le varie modalità di registrazione video.

Rispetto ai Pro manca Video Boost, una funzione cioè che consente di migliorare la qualità dei video dopo averli dati in pasto alla AI in cloud, funzione macchinosa e molto lenta (non ne sentirete la mancanza) e il nuovo Zoom Enhanced o Zoom migliorato, che grazie all’AI riesce a ricreare i pixel mancanti in foto sgranate da un crop molto spinto. Mancando Video Boost la risoluzione massima in video si ferma al 4K a 60 fps, niente 8K.

In conclusione

Siamo alle battute finali della recensione di Google Pixel 9, proposto a 899 Euro di listino nel taglio di memoria da 128 GB e 999 Euro in quello da 256 GB. Il nostro giudizio è pienamente positivo, si tratta di uno smartphone equilibrato, bello, comodo da utilizzare e che bada al sodo, permettendoci di risparmiare qualcosa a fronte di rinunce di importanza marginale: teleobiettivo, display non LTPO, 12 anziché 16 GB di RAM, UWB, assenza del sensore di temperatura, ricarica leggermente più lenta e qualche funzioncina software, nulla che ci impedisca veramente di godere appieno dell’esperienza d’uso Google Pixel. Da considerare che in futuro Pixel 9 potrà scendere più rapidamente di prezzo rispetto ai Pro, potrebbe quindi valere la pena aspettare qualche mese, sempre che non si voglia sfruttare la promo di lancio che scade tra pochissimi giorni.

Promozioni lancio valide fino al 5 settembre



Vedi Post Originale: https://www.tuttoandroid.net/speciale/recensioni/google-pixel-9-1056941/


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