Möbius Front '83, recensione - IlVideogioco.com


La galassia videoludica è costellata da una miriade di nicchie. Tra giochi di ruolo, action, shooter, strategici di ogni sorta c’è spazio anche per giochi dedicati che potremmo definire “d’apprendimento”. Zachtronics, talentuoso sviluppatore indie statunitense, è uno dei più famosi esponenti di questa nicchia, proponendo giochi che alla componente dell’insegnamento affianca quella dei puzzle game. Con TIS-100 si impara qualcosina sul linguaggio, con SHENZHEN I/O,  la creazione di circuiti anche complessi, con MOLEK-SYNTEZ lo sviluppo di molecole farmacologiche dai risultati più disparati. Tutti questi prodotti hanno sempre riscosso un grande successo tra pubblico e critica, specialmente i primi due che ancora oggi ad anni di distanza sono in cima alla lista degli appassionati.

È quindi con curiosità ed interesse che ci apprestiamo a proporvi la recensione di Möbius Front ’83, interessante strategico a turni disponibile su Steam dallo scorso 5 novembre.

Vi auguriamo una piacevole lettura.

IL GRANDE SOGNO AMERICANO… REVERSE?

Möbius Front ’83 è ambientato nei caldi anni della Guerra Fredda (si, proprio così) ma questa volta gli Stati Uniti non dovranno vedersela con i russi. Il nemico attaccherà improvvisamente, arrivando da dove zio Sam non poteva proprio aspettarselo. Sfruttando portali quantici, una versione alternativa degli Stati Uniti sferra un pesante attacco preventivo, lasciando le forze “nostrane” in preda al panico.

Al di là dei portali, usati più che altro come scusa narrativa, le due Americhe contrapposte potrebbero dar vita a discussioni molto legate agli sviluppi socio culturali di uno dei paesi più potenti al mondo. In questa sede, ci limiteremo alla componente videoludica che nella trama, possiede alcune similitudini con un gioco ben conosciuto dai fan degli strategici a turni, quell’Advance Wars che ancora oggi è ricordato come uno dei migliori esponenti del genere.

LA GESTIONE DI UN CONFLITTO

Möbius Front '83

Prima di iniziare le missioni, verremo introdotti attraverso un breve briefing che ci informerà sull’obbiettivo in corso. Progredendo nella campagna, avremo accesso a veri documenti USA relativi agli anni della Guerra Fredda che non sono semplici copertine messe lì a caso. Cliccando sul rispettivo documento, si aprirà una pagina web che lo offrirà in forma completa via pdf. Un tocco di stile e una trovata geniale, ma non nuova per Zachtronics che offre questo tipo d’esperienza già da TIS-100.

Gli scenari che andremo ad affrontare sono strutturati attraverso una serie di mappe a griglia esagonale, con un sistema a turni non simultanei tra giocatore e AI. L’inquadratura è laterale e con nostro dispiacere, abbiamo constatato che non è possibile ingrandire la visuale. Ogni mappa è composta da una fase di dispiegamento, una dedicata alla operazione e l’esito finale dello scenario.

Nella prima fase, potremmo portare sul campo di battaglia un numero di unità pari al punteggio massimo consentito dalla missione in corso. Per rendere più chiaro il concetto, se a nostra disposizione abbiamo dieci punti potremo schierare cinque unità di trasporto truppe dal costo di due punti ciascuna, o qualche carro armato che però costerà tre punti. Finita la fase di dispiegamento, si passa all’azione vera e propria.

All’interno del proprio turno di gioco, la maggior parte delle unità potrà muoversi o attaccare/usare abilità speciali. Ci sono truppe come i carri armati che potranno attaccare anche dopo aver effettuato un movimento, pagando un malus in termini di danni.

Soldati e veicoli hanno tre caratteristiche base, attacco, difesa e punti vita. Vari tipi d’arma cui un’unità è dotata offriranno valori diversi di danno anche in base alla distanza dal nemico. Non è possibile attaccare da lontano truppe nascoste nelle foreste. L’unico modo per sorprenderle è quello di trovarsi in una casella adiacente e sfruttare l’uso di armi automatiche quali ad esempio fucili e mitragliatrici.

Questa meccanica è strutturata per impedire l’ampio uso di mezzi corazzati che con i cannoni potrebbero facilmente avere ragione di molte brigate in un breve lasso temporale. Ogni mappa che compone la campagna si completa normalmente tra i venti e i trenta turni, circa venti minuti di gioco.

Il gioco offre una componente tattica non certo stratificata ma che richiede una certa pianificazione. Le unità di fanteria possono attaccare solo nella casella adiacente e questo è un limite che le rende particolarmente facili da abbattere se sorprese da sole. Non potremo produrre nuove unità e non ci sono sviluppi di quelle presenti come ad esempio in Panzer Corps 2 ma avremo accesso rinforzi dopo un certo numero di turni.

LO STILE MILITARE

E veniamo al comparto tecnico, croce e delizia di molti titoli indie che in quel di Möbius Front ’83 offre un impatto visivo semplice. Ma al tempo stesso appagante. La selezione di un’unità offrirà una panoramica della stessa direttamente nell’interfaccia. Sia quelle degli Stati Uniti nostrani che le unità nemiche, offrono differenti punti di vista anche a livello estetico.

Nel primo caso, fedeltà storica e ricerca. Nel secondo, una “fantasia realistica” che ben si s’addice ad un’America alternativa a metà tra modernismo e fantascienza. In entrambi i casi, gli sprite godono tutte di piccoli particolari e il dettaglio è di tutto rispetto.

Le mappe incarnano uno stile tattico ben armonizzato con il contesto di gioco, dove animazioni ed effetti di luce ed esplosioni che seppur in numero esiguo, corredano una struttura nel complesso soddisfacente. L’audio si attesta su livelli medi e se vogliamo è l’aspetto probabilmente meno approfondito del prodotto. Buoni invece gli effetti audio, dove ogni arma ha un suono differente e la contrapposizione tra grossi calibri e fucili è netta. Peccato per la mancata localizzazione dei testi che, anche se proposti con un inglese semplice e scolastico, non favoriranno gli utenti non avvezzi alla lingua d’Albione.

COMMENTO FINALE

Möbius Front ’83 è uno strategico che incarnando in sé il crisma dell’accessibilità, risulta divertente ma anche un’occasione mancata per chi cerca o sperava in una sfida più articolata. La componente narrativa ha un suo peso pur progredendo rigidamente attraverso scenari che offrono anche un livello di difficoltà adatto a chi vuole godersi la sola storia.

Non è complicato come molti wargame a cui siamo abituati, ma di per sé non è obbligatoriamente un punto a sfavore. Lo rende perfetto per tutti quei giocatori che si avvicinano al genere o chi cerca uno strategico non impegnativo. I mini giochi e i documenti a corredo faranno scappare un sorriso a chi conosce i prodotti dello sviluppatore statunitense.



Vedi Post Originale: https://www.ilvideogioco.com/2020/11/29/mobius-front-83-recensione/


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