L’AGCOM sanziona TIM, Vodafone e WINDTRE per il mancato blocco dei servizi VAS


L’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha comminato delle sanzioni amministrative pecuniarie per un totale di oltre 1,5 milioni di euro ai tre principali operatori nazionali di telefonia mobile, vale a dire TIM, Vodafone e WINDTRE. Alla base di tali sanzioni si pone l’avvenuto accertamento del mancato blocco preventivo dei servizi VAS.

Rieccoci, dunque, all’ennesima puntata della telenovela tutt’altro che appassionante o avvincente che si trascina da anni, quella che vede da una parte l’AGCOM spingere per il blocco preventivo dei servizi a pagamento e dall’altra gli operatori telefonici fare puntualmente orecchio da mercante. Questa volta, purtroppo per loro, l’aver ignorato quanto previsto dal nostro ordinamento ha fatto sì che venisse presentato loro un conto piuttosto salato.

Premessa

Alla base delle sanzioni comminate a TIM, Vodafone e WINDTRE si pone un’attività di vigilanza condotta dagli uffici competenti dell’AGCOM sin dal mese di marzo 2021, finalizzata a verificare “l’ottemperanza, da parte dei principali operatori presenti nel mercato di riferimento, alle misure in materia di blocco, attivazione e acquisizione della prova del consenso per i servizi premium (anche detti VAS – Value added services) previste dalla delibera n. 10/21/CONS”.

Il termine iniziale di 45 giorni per l’adeguamento da parte degli operatori era stato successivamente prorogato fino al 5 giugno 2021 “al fine di garantire agli utenti di disporre delle modalità di de-barring contestualmente all’attivazione del barring”.

Nessuno dei tre operatori, all’esito delle verifiche effettuate, ha ottemperato a quanto prescritto, con particolare riferimento al blocco (entro le scadenze) dei servizi VAS offerti da piattaforme di terze parti con pagamento mediante credito residuo (è il caso anche degli app store); gli operatori hanno lamentato l’impossibilità di far apportare modifiche, tra cui l’introduzione di password OTP, ad interfacce globali.

AGCOM: sanzioni a WINDTRE, TIM e Vodafone

Con la Delibera n. 92/22/CONS — Ordinanza ingiunzione nei confronti della società Wind Tre S.p.a. per la violazione dell’articolo 1, comma 3-quater, del decreto legge n. 7/2007, convertito con modificazioni in legge n. 40/2007, in combinato disposto con gli articoli 1 e 2 della delibera n. 10/21/cons in materia di blocco e attivazione dei servizi premium e di acquisizione della prova del consenso, e con l’articolo 1 della delibera n. 104/21/Cons (Contestazione n. 12/21/DTC) —, l’AGCOM ha sanzionato WINDTRE per il “Mancato blocco preventivo (barring) relativamente ai servizi premium in abbonamento offerti da terzi e mancata trasparenza e completezza delle informative rese agli utenti”.

Pur accogliendo parzialmente le argomentazioni difensive della Società (Wind Tre), l’Autorità ha valutato la gravità della violazione — che ha “esposto gli utenti al rischio di attivazioni inconsapevoli e, quindi, ad addebiti ricorrenti potenzialmente di notevole entità —, l’opera concretamente svolta per integrare le informative pubblicate sul proprio sito ufficiale, la personalità e le condizioni economiche dell’agente.

Accertata, dunque, la mancata conformazione entro i termini prescritti alle “alle misure di blocco preventivo relativamente ai servizi in abbonamento in “carrier billing” senza informare la clientela, alle pagine web dedicate al blocco e all’attivazione dei servizi premium in abbonamento, in merito all’esclusione dal blocco di default praticata per tali servizi, in violazione dell’art. 1, comma 3-quater, del decreto Bersani, in combinato disposto con l’art. 1, commi 1, 3 e 6, della delibera n. 10/21/CONS, condotta sanzionabile ai sensi dell’art. 98, comma 16, del medesimo Codice” (sia per le SIM già attive che per quelle di nuova attivazione), l’AGCOM ha ordinato alla società Wind Tre il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria di euro 348.000. La Società deve versare la somma prevista dalla sanzione entro 30 giorni dalla notificazione del provvedimento, ma dispone di un termine di 60 giorni per impugnare la delibera davanti al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.

Per il testo completo della delibera potete visitare questo link.

La delibera adottata dall’Autorità nei confronti di Vodafone (Delibera n. 90/22/CONS) è simile a quella appena analizzata, ma all’operatore è stata comminata una sanzione di euro 464.000. Anche in questo caso il provvedimento è impugnabile dinanzi al TAR del Lazio.

Solo la sanzione comminata a TIM (Delibera n. 91/22/CONS) è più salata, ammonta infatti a euro 754.000 e questo per la maggiore gravità della violazione. Ancor prima del pagamento della sanzione, infatti, l’AGCOM ordina alla società di “implementare, entro il termine di 120 giorni dalla notifica del presente provvedimento, la prevista procedura di acquisizione della prova del consenso tramite l’inserimento del numero di telefono e una one time password (OTP) da parte del cliente per i servizi in abbonamento erogati in modalità carrier billing offerti direttamente da TIM – a brand TIM -, informando l’Autorità dell’avvenuto adempimento”.

Leggi anche: migliori offerte telefoniche



Vedi Post Originale: https://www.tuttoandroid.net/news/2022/04/23/agcom-sanzioni-tim-vodafone-windtre-mancato-blocco-vas-945173/


0 Comments

Lascia un commento