Specialmente su Pc, il mondo dello sviluppo indipendente è una vera e proprio fucina di produzioni più o meno innovative, che si muovono ondivagamente dai classici crismi di quel genere o quell’altro, a contesti completamente nuovi e, sin troppo spesso, totalmente folli. Infected Shelter, titolo sviluppato da Dark Blue Games, formato da due sole persone e di già autore della saga punta e clicca Silent Nights, recentemente uscito dall’accesso anticipato di Steam, è una produzione interessante nella sua complessiva semplicità: il titolo, per chi non lo conoscesse, è un gioco d’azione a scorrimento con elementi ruolistici e hardcore/roguelike ambientato in un mondo post-apocalittico.

Nello specifico, il giocatore rivestirà il ruolo di un sopravvissuto che combatte non morti d’ogni tipo e militari “cattivissimi” per riuscire, appunto, a sopravvivere.

TRAMA

Com’è lecito attendersi, Infected Shelter non poggerà le sue basi ludiche su di un intreccio chissà quanto sviluppato: un esercito di militari cattivissimi rapisce uno scienziato dal nostro piccolo insediamento, sorto come uno scoglio per arginare un enorme esercito di zombie affamatissimi.

Di lì, il nostro improbabile eroe, selezionabile da una schiera di sopravvissuti non particolarmente ordinari e che potranno essere sbloccati nel corso del gioco, si avventura in un periglioso viaggio alla ricerca non solo della scienziata rapita, ma anche di nuovi sopravvissuti da salvare e con cui popolare il proprio insediamento e che forniranno differenti bonus. Insediamento che purtroppo, non sarà gestibile in alcun modo durante il gioco e che non sarà parte delle caratteristiche specifiche del gameplay.

Sin dalle premesse iniziali, Infected Shelter mostra una certa leggerezza complessiva che è sicuramente apprezzabile, non solo per la scelta dei colori e per lo stile dei disegni, ma anche per la riuscita operazione di fare parodia su un tema, la post-apocalisse, che, in linea di massima, viene solitamente trattato utilizzando i colori scuri della tavolozza.

GAMEPLAY

Il titolo, come detto, sarà nulla più che un beat’em up vecchio stampo a scorrimento orizzontale e con stage procedurali, che ci vedrà alle prese con un sano button mashing vecchio stampo, ma non solo. Il nostro protagonista, oltre ad un combo base di attacchi, suddivisi tra leggeri e pesanti, potrà raccogliere varie armi d’offesa dal suolo, spesso lasciate dai nostri nemici e che avranno una loro limitata usabilità, e appoggiare la sua metodica opera di distruzione di non morti su di una serie di abilità speciali in grado di cambiare le sorti di un combattimento.

Come sottolineato, il titolo offrirà elementi ruolistici e roguelike: una volta morto, il nostro personaggio sarà andato definitivamente, ma non i nostri progressi. Infatti, procedendo alla sistematica eliminazione degli zombie, oltre all’ottenimento di vari oggetti che andranno da pozioni potenzianti a cibo utile per recuperare punti ferita, accumuleremo dei “punti infezione” che potremo spendere in determinate abilità che, una volta sbloccate, resteranno a nostra disposizione anche nel caso in cui il nostro personaggio dovesse perire.  In aggiunta, gli stessi punti potranno essere utilizzati per sbloccare determinati progetti che troveremo nel corso del gioco. Sostanzialmente, a livello meramente ludico, Infected Shelter è… finito: l’ossatura del gioco si fonderà su di una serie di stage, alcuni dei quali avranno a disposizione anche alcune biforcazioni fra cui scegliere, e che culmineranno in un boss di fine livello.

In linea di massima, il titolo presenterà una difficoltà elevata e i nemici, specialmente quelli speciali, saranno sempre piuttosto ardui da affrontare. Come detto, nel corso del gioco sbloccheremo diversi personaggi, i quali avranno caratteristiche individuali specifiche e potranno contare su differenti poteri speciali: ad esempio, il soldato disponibile all’inizio, oltre a combattere con una possente… stampella, potrà contare su di un raid di droni e su di una abilità che potenzierà la difesa. Nonostante un gameplay complessivamente dinamico e divertente, Infected Shelter cadrà velocemente nella ripetitività, specialmente da un punto di vista estetico (ci saranno pochi stage e poche varietà di nemici, specialmente per quanto concerne i boss).

Infected Shelter conta anche sul supporto di un multiplayer locale che può divenire online grazie alle possibilità offerte dal Remote Play di Steam: un’aggiunta che rende enormemente più divertente un titolo di già godibilissimo. Nonostante una generale qualità piuttosto elevata, il titolo non offrirà nessuna particolare caratteristica in grado di renderlo davvero differente dall’enorme vagonata di titoli che uniscono i dettami degli action game a scorrimento, con le classiche caratteristiche dei roguelike. Un peccato, viste anche le premesse per certi versi fuorvianti del titolo (in Infected Shelter non ci sarà nessuno… shelter!).

TECNICA

È un prodotto tecnicamente pulito e performante. Nonostante ovviamente non offra un comparto tecnico chissà quanto complicato, l’intero sistema si comporta in modo più che egregio, non mostrando mai bug tali da inficiare il complessivo fluire dell’esperienza, né tanto meno cali prestazionali vistosi che rendano difficile o poco godibile il gameplay. Un buon lavoro, in sostanza, che permette di poter fruire al button mashing senza (tanti) pensieri che Infected Shelter offre così bene all’utenza, nonostante offra in sostanza una possibilità di modificazione molto limitata dalle opzioni di gioco.

COMMENTO FINALE

Infected Shelter è un ottimo action/roguelike, in grado di divertire a lungo grazie ai suoi livelli procedurali e ai tanti oggetti e abilità da sbloccare e ottenibili, anch’essi in modo totalmente random, durante l’esperienza di gioco. Un titolo consigliato anche e soprattutto per le possibilità cooperative che, seppur di base siano limitatamente locali, divengono online grazie al Remote Play offerto da Steam.

L’articolo Infected Shelter, Recensione Pc proviene da IlVideogioco.com.

Fonte: Infected Shelter, Recensione Pc