In futuro, Samsung potrebbe includere un riconoscimento del volto più sicuro


Sembra che Samsung sia pronta a rendere più sicuro lo sblocco dei propri smartphone tramite il volto, anche se le speranze che questa nuova tecnologia si manifesti già sulla prossima generazione di top gamma, Samsung Galaxy S23, sono piuttosto risicate.

A suggerire i lavori in corso per questa nuova tecnologia è una domanda di brevetto, depositata da Samsung nel marzo del 2021 e resa pubblica dal portale specializzato GalaxyClub.nl, che ci ha così dato modo di capire a cosa stiano lavorando dalle parti di Seoul per migliorare la tecnologia di riconoscimento facciale per i propri modelli del futuro.

Samsung: il riconoscimento del volto sarà più sicuro

Come anticipato in apertura, Samsung ha depositato una domanda di brevetto presso il Korea Intellectual Property Rights Information Service (KIPRIS) nel marzo del 2021. Tale domanda è stata resa pubblica la scorsa settimana dal portale specializzato GalaxyClub.nl e ci ha permesso di scoprire a cosa stiano lavorando gli ingegneri Samsung per migliorare, in termini di sicurezza, il riconoscimento del volto per i prossimi smartphone premium delle serie Galaxy S o Galaxy Z.

La domanda di brevetto, che verte sull’uso di due fotocamere poste sotto al display per creare un migliore modello 3D del volto dell’utente, tuttavia, nasconde un’idea e dei lavori in corso, quindi non vi è certezza sulle tempistiche in cui potrebbe divenire realtà.

È chiaro che, trattandosi di fotocamere poste sotto al display (ovvero Under Display Cameras, UDC), il pensiero non può che andare al Samsung Galaxy Z Fold4, unico smartphone 2022 del produttore sudcoreano a sfruttare questa tecnologia: al netto di stravolgimenti, pertanto, sembra proprio il pieghevole premium il candidato ideale a ricevere per primo questa nuova tecnologia.

Da lettore delle impronte digitali a scanner dell’iride, Samsung le ha provate tutte

A partire dal 2014, il lettore delle impronte digitali è stato il metodo di sblocco più sicuro adottato da Samsung per tutti i tipi di smartphone della gamma: da un sensore posto sul tasto home fisico siamo poi passati a soluzioni sotto al display, ottiche e a ultrasuoni, ma su alcuni smartphone è stato mantenuto un sensore classico, posto sul lato del dispositivo (di solito nel pulsante di accensione/spegnimento).

Tra gli altri metodi di sblocco, è presente anche quello con il volto, storicamente molto meno sicuro perché procedeva ad analizzare un’immagine bidimensionale facilmente aggirabile anche con una fotografia. Per un breve periodo, ovvero con le generazioni Galaxy S8 e Galaxy S9, il produttore sudcoreano ha introdotto a bordo dei propri smartphone uno scanner dell’iride che, per quanto sicuro (ma lento), occupava parecchio spazio nella parte anteriore dello smartphone ed è stato poi abbandonato a partire dalla generazione successiva (ovvero con i Samsung Galaxy S10 del 2019) per lasciare spazio a schermi più grandi e senza cornici superiori e inferiori.

Samsung, tuttavia, non ha abbandonato la tecnologia del riconoscimento del volto e, con questo nuovo brevetto, vuole andare a rendere questa tecnologia più sicura. Per farlo senza aggiungere componentistica visibile è stato necessario attendere l’avvento di una nuova tecnologia, ovvero le fotocamere sotto al display (UDC) che, per quanto ormai esistano da alcuni anni, non hanno ancora raggiunto la maturità tale per potere diventare la soluzione più adottata sugli smartphone.

A titolo di esempio, il sopracitato Galaxy Z Fold4 (ma anche il Galaxy Z Fold3 5G del 2021) offre una UDC da 4 megapixel che ha una qualità fotografica piuttosto bassa e, per lo scopo, la rende ancora meno sicura rispetto alle fotocamere tradizionali. Tuttavia, per un migliore riconoscimento, gli ingegneri Samsung stanno guardando oltre. Andiamo quindi a scoprire i dettagli di questo brevetto depositato dal produttore sudcoreano, cercando di comprendere eventuali vantaggi ed eventuali svantaggi della tecnologia.

Samsung brevetto sblocco con il volto tramite due UDC

I dettagli del brevetto per un riconoscimento facciale più sicuro.

Nel marzo del 2021, ovvero prima ancora che venisse presentato il Galaxy Z Fold3 5G, Samsung ha depositato (presso il KIPRIS) una domanda di brevetto denominata “Metodo, apparato e supporto di memorizzazione per l’autenticazione dell’utente” ma, solo la scorsa settimana, tale domanda è stata resa pubblica.

In soldoni, questa domanda di brevetto descrive come Samsung voglia dotare uno smartphone di più fotocamere sotto al display per scansionare il viso dell’utente da diverse angolazioni, costruendo un modello 3D del volto che è molto più difficile da ingannare rispetto ai tradizionali modelli 2D.

Il più grande svantaggio di questo sistema di blocco a cui è possibile pensare allo stato attuale dell’arte è legato a come sono implementate le fotocamere sotto al display dei Samsung Galaxy Z Fold3 5G o Galaxy Z Fold4: in entrambi i casi, e chi ne ha mai visto uno dal vivo lo sa bene, la fotocamera sotto al display è coperta da una porzione di display con una densità di pixel molto inferiore rispetto al resto del display e la cosa è visibile ad occhio nudo; se per una singola fotocamera questa porzione sfocata potrebbe non essere un problema, aumentando il numero di fotocamere sotto al display la situazione potrebbe degenerare e compromettere l’esperienza visiva offerta dal display stesso.

Oltre a quanto descritto finora, sembra che il brevetto descriva un’ulteriore misura di sicurezza che coinvolge le pupille dell’utente: modificando la quantità di luce emessa dal display, lo smartphone sarà in grado di controllare la variazione delle dimensioni della pupilla, fenomeno che si verifica in un essere umano ma che, ovviamente, non si verifica in una foto.

Piccola curiosità: pare che Samsung stia includendo una funzionalità del genere, che sulla carta necessita di una sola fotocamera, all’interno di un sistema di sblocco per il quale sono previste due fotocamere sotto al display, quindi senza che vi sia un bisogno reale ma per aggiungere un ulteriore livello di sicurezza.

Samsung brevetto sblocco con il volto tramite due UDC con riconoscimento dimensione delle pupille

Per vedere in azione questa tecnologia potrebbe ancora volerci del tempo

Come abbiamo già detto, tale tecnologia è ancora in fase di lavorazione e non sappiamo quando effettivamente raggiungerà una maturità tale da essere implementata a bordo di uno smartphone.

Sembra impossibile, infatti, che possa essere pronta per debuttare su almeno uno dei Samsung Galaxy S23; sembra invece più plausibile che possa debuttare sul pieghevole a libro di prossima generazione, che al netto di cambi di denominazione dovrebbe chiamarsi Galaxy Z Fold 5.

Solo il tempo ci dirà se effettivamente la tecnologia legate alle fotocamere sotto al display potrà presto fare un ulteriore step evolutivo, sia per sostituire le fotocamere canoniche, regalare agli utenti scatti soddisfacenti ed eliminare i fori dai display, che per portare a bordo degli smartphone uno sblocco col volto più sicuro e senza la necessità di sensoristica ingombrante e dedicata (vedi Face ID di Apple).

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Vedi Post Originale: https://www.tuttoandroid.net/news/2022/09/25/samsung-brevetto-riconoscimento-volto-963140/


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