Il WPC fa chiarezza: la ricarica wireless Qi2 implica la presenza di magneti


Torniamo a occuparci di tecnologie di ricarica e, più nello specifico, della ricarica wireless con standard Qi2, la più recente evoluzione della tecnologia di ricarica senza fili sviluppata dal Wireless Power Consortium (WPC).

Negli ultimi giorni è stato proprio il WPC, tramite un proprio portavoce, a fare chiarezza circa i requisiti necessari affinché un dispositivo possa fregiarsi della compatibilità con questo standard di ricarica.

Lo standard di ricarica wireless Qi2

Lanciato dal Wireless Power Consortium (WPC) nel gennaio 2024 dopo l’annuncio ufficiale avvenuto dodici mesi prima, al CES 2023 di Las Vegas, lo standard di ricarica wireless Qi2 ha l’obiettivo di evolvere il precedente standard Qi, offrendo miglioramenti su tutta la linea (velocità, compatibilità e immediatezza d’uso).

Con lo standard Qi esistono due profili di ricarica: BPP (Basic Power Profile) che indica una ricarica a 5 W e EPP (Extended Power Profile). Il più recente standard Qi2, invece, poggia su un terzo profilo, chiamato MPP (Magnetic Power Profile): nessun “obbligo” sul fronte della potenza di ricarica, quindi, ma solo la presenza di magneti per la certificazione.

Nell’estate di quest’anno, poi, è sopraggiunta un po’ di confusione perché qualcuno sosteneva che alcuni dispositivi potessero fregiarsi della certificazione Qi2 anche senza implementare magneti al loro interno.

Un dispositivo è certificabile Qi2 solo se dotato di magneti: la conferma del WPC

Qualche giorno fa, su X, è andato in scena un botta e risposta tra il collega Chris Thomas di AndroidPolice e il WPC che, una volta per tutte, ci aiuta a fare chiarezza sulla questione.

Il giornalista ha chiesto se i telefoni commercializzati come compatibili con Qi2 dovessero integrare magneti per la ricarica e se, di conseguenza, l’assenza di magneti implicasse che il dispositivo in questione potesse ricevere, al massimo, la certificazione Qi.

Il consorzio ha risposto che “Un telefono con il logo Qi2 utilizza la specifica Qi v2.0 e il Magnetic Power Profile o MPP. Quindi, sì, se c’è scritto Qi2, deve avere dei magneti. Il WPC ha poi continuato ribadendo che gli altri due standard (BPP e EPP) non prevedono la presenza di magneti.

Il 2025 potrebbe essere l’anno della nuova ricarica wireless sui dispositivi Android

Per qualche anno (dal 2020), gli utenti Android hanno ammirato la ricarica (e gli accessori) MagSafe che Apple propone per i propri iPhone: i magneti, in questo caso, hanno permesso al colosso di Cupertino di varare il meccanismo di supporto/aggancio/ricarica più semplice di sempre.

Al momento, l’unico dispositivo dotato di questa certificazione è l’HMD Skyline ma, chiaramente, è molto difficile che un utente Android scelga questo dispositivo (di fascia media) solo per la certificazione Qi2.

Il 2025 potrebbe, finalmente, essere l’anno buono per iniziare a vedere l’arrivo sul mercato di nuovi dispositivi certificati per il più recente standard di ricarica wireless: secondo i rumor, Samsung potrebbe proporre la certificazione Qi2 sui prossimi flagship della gamma Galaxy S25 ma potrebbe non essere l’unico produttore di primo piano a fare una mossa del genere.

D’altronde, per ottenere la certificazione su uno smartphone, basta aggiungere un anello magnetico largo 8 mm (diametro esterno di 54 mm) e spesso circa 2 mm, dimensioni che non spaventano gli “enormi” smartphone a cui ormai siamo abituati. La palla ora passa ai produttori che dovranno risolvere le ultime sfide per l’implementazione di tale tecnologia sui propri dispositivi.



Vedi Post Originale: https://www.tuttoandroid.net/news/2024/12/23/wpc-ricarica-wireless-qi2-magnetic-power-profile-1073126/


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