I 4 trend tecnologici che vedremo sicuramente sugli smartphone nel 2025


Buon anno tech a tutti, in particolare a voi appassionati del Robottino Verde che da oltre 15 anni ci fate compagnia sulle nostre pagine. Oggi proviamo ad anticipare un po’ i tempi parlandovi di 4 trend tecnologici che vedremo nei prossimi mesi sugli smartphone Android. Sicuramente saranno tanti i nuovi prodotti: già sul finire del 2024 abbiamo avuto la netta sensazione di un cambio di passo del mercato e l’inizio dell’anno si prospetta ricchissimo, con molti lanci previsti che copriranno in modo eterogeneo tutte le fasce di prezzo.

Scrutando le schede tecniche (la maggior parte delle quali sotto embargo), oltre ai sempre presenti rumor, abbiamo individuato dei trend evidenti che caratterizzeranno i nuovi smartphone, ve ne parliamo all’interno del nostro video.

I nuovi trend tecnologici degli smartphone 2025

Siamo solo all’inizio del 2025, c’è tempo quindi per vedere nuove proposte, ma se il buongiorno si vede dal mattino allora ci aspettano dei mesi scoppiettanti, con belle innovazioni e un progresso che sembra essere ripartito dopo un post-Covid di stasi. In sintesi ecco dunque le nostre previsioni.

Batterie al silicio – carbonio

Diamo a Honor l’onore del merito, sono almeno due anni che l’azienda cinese si sta spendendo per lo sviluppo delle batterie al silicio carbonio e con Magic 6 Pro e Magic V3 (disponibile in queste ore in offerta su Amazon) in tempi non sospetti ha fatto scuola. Ora stanno arrivando tutti gli altri e lo stanno facendo con numeri da capogiro. OPPO Find X8 Pro, Nubia Z70 Ultra, Vivo V40, Realme GT 7 Pro e tanti altri che stanno arrivando propongono moduli batteria con capacità veramente elevate rispetto alle dimensioni dei dispositivi. Il 2025 sarà probabilmente l’anno della consacrazione di questa tecnologia che riesce ad avere un impatto molto positivo per l’utilizzo degli smartphone. Un Find X8 Pro è un signor top di gamma con un’autonomia insperata per uno smartphone spesso poco più di 8 mm, è l’esempio più recente di come lo sviluppo delle batterie riesca ad elevare la qualità generale dei top di gamma ma non solo.

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In estrema sintesi le batterie al silicio carbonio hanno una anodo in materiale composito di carbonio infiltrato da silicio, che possiede una grande differenza di potenziale rispetto al catodo e quindi risulta capace di immagazzinare una grande quantità di energia. Questa innovazione nella scienza dei materiali permette, in ultima analisi, di ottenere batterie sicure e stabili con una densità di energia nettamente maggiore delle classiche batterie con anodo in grafite.

Se riconduciamo l’applicazione di tale tecnologia al mondo degli smartphone, quel che vedremo saranno smartphone con dimensioni classiche dotati di moduli batteria ad alta capacità, o magari, batterie attorno ai 5000 mAh ma su dispositivi super sottili, che guarda a caso, è proprio il secondo trend di cui vi parliamo.

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Smartphone slim (super sottili)

Ve lo ricordate Motorola Moto Z? Ecco, per dire che a volte le tecnologie non nascono ma ritornano e sembra proprio che i tempi siano maturi per rivedere smartphone super sottili in circolazione. Le batterie al silicio carbonio possono “sbloccare” questo gradito ritorno e magari questa volta non sarà una meteora ma qualcosa di ben più concreto. Come spesso accade c’è lo zampino di Apple, che con iPhone 17 Air sta già facendo parlare di sé da qualche mese, ma il vero trend setter del mondo Android è Samsung ed ecco che tra pochi giorni i coreani sveleranno al mondo non tre ma quattro Samsung Galaxy S25, di cui il “nuovo elemento” dovrebbe essere proprio un S25 Slim. Samsung prima, Apple poi, ma ci aspettiamo che nel mezzo si inseriscano altri, per lo meno nella seconda metà dell’anno e chissà che non sia proprio Motorola a tirar fuori dal cassetto i vecchi progetti dei Moto Z?

AI, AI ovunque

Tra vere funzioni di AI e vecchie funzionalità ri-brandizzate in AI-qualcosa per rimanere sul pezzo, ormai l’intelligenza artificiale ce la stiamo trovando ovunque. Per ora buone cose sparse ma ancora nessuno è riuscito a tirar fuori dal cilindro un vero AI-phone. Le cose però stanno cambiando e Google in questo processo sta cercando di assumere un ruolo da protagonista. Da un lato OpenAI continua a fare la voce grossa quando si parla di chatbot, dall’altro Gemini sta cercando di tenere il passo e nei prossimi mesi potrebbe anche mettere la freccia, quantomeno nei servizi di AI integrati negli smartphone. Google ha tutti gli smartphone Android di fascia alta con cui fare esperimenti e con gli ultimi aggiornamenti, Gemini sta studiando sempre più come rimpiazzare una volta per tutte il moribondo genera un’immagine di uno smartphone super sottile e futuristico con un’assistente di AI integrato con le sembianze di un robot, l’ambiente circostante deve essere una scrivania minimale. Per ora Apple Intelligence non ha convinto del tutto, ma a Cupertino non staranno certo con le mani in mano, nel mentre Google vede uno spiraglio per imporre la sua legge, volete che non lo sfrutti? Questa corsa a due potrebbe tradursi in qualcosa di nuovo sul fronte AI, ma chissà, di sicuro vedremo sempre più AI scritto da tutte le parti, noi speriamo che a questo corrispondano anche novità concrete.

Rugged non rugged

Di nuovo bisogna fare i complimenti ad Honor che ha inventato, con il 200 Smart, il concetto di rugged non rugged. Vale a dire smartphone molto resistenti in stile rugged ma con un design tradizionale ed elegante. Nuovi materiali per il vetro protettivo, certificazioni militari, IP69, certificazioni di resistenza alle cadute, batterie più resistenti all’usura chimica. Abbiamo già in redazione due telefoni dei quali non possiamo ancora parlarvi, entrambi costeranno poco e saranno belli e praticamente indistruttibili. Beh, non c’è il due senza il tre e ci aspettiamo che anche altri salgano sul carro del nuovo trend, d’altronde chi non vorrebbe un telefono da pochi soldi che non teme di cadere? Il classico muletto da battaglia, ma per una volta bello da vedere e con un peso accettabile. A proposito, vi ricordate il Moto Z2 Force? Anche qui Motorola, nel 2017, aveva anticipato un trend per poi abbandonarlo, scommettiamo che in qualche cassetto ci siano ancora i progetti del vetro Shattershield.

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