Brutte notizie per tutti gli appassionati del settore che, negli ultimi giorni, avevano iniziato a credere e sperare in una possibile nuova modalità desktop in arrivo su Android; qualche giorno fa vi abbiamo riportato la notizia di una sorta di esperimento condotto da Google in un evento privato, esperienza in seguito ricostruita da Mishaal Rahman e che lasciava presagire come ChromeOS sarebbe potuto diventare la nuova modalità desktop di Android.
Il noto sviluppatore, in occasione dell’ultimo Google I/O, ha avuto la possibilità di intervistare Sameer Samat, presidente dell’ecosistema Android, e Dave Burke, vicepresidente dell’ingegneria per la piattaforma Android, i due hanno purtroppo sottolineato un’amara verità.
ChromeOS in esecuzione su Android è stato solo una demo tecnologica per mostrare una funzionalità, parola di Google
Un mero esercizio di stile, una demo tecnologica utilizzata per mostrare le funzionalità di virtualizzazione avanzate di Android 15, a questo in buona sostanza si riduce la speranza di molti utenti che già attendevano con ansia di poter lanciare ChromeOS come modalità desktop predefinita del proprio smartphone Pixel; ma facciamo un passo indietro.
Google ha recentemente mostrato Ferrochrome, una build speciale di Chromium OS (la versione open source di ChromeOS) progettata per essere eseguita in una macchina virtuale insieme ad Android, tutto ciò è reso possibile da Android Virtualization Framework (AVF), una funzionalità aggiunta in Android 13 che fornisce un ambiente di esecuzione sicuro e privato per codice altamente sensibile.
Tutto nasce dalla necessità di aumentare la sicurezza di Android, finora nel sistema operativo la maggior parte dell’elaborazione sicura avveniva in TrustZone, una zona sicura su molte CPU ARM; tuttavia questa non rappresenta la soluzione ideale visto che non è sicura quanto le macchine virtuali, che offrono un modo più pulito e sicuro per eseguire codice protetto compartimentato. Nel corso degli anni quindi Google ha lavorato per spostare sempre più codice da TrustZone alle macchine virtuali, aggiornando costantemente Android Virtualization Framework per renderlo uno strumento migliore.
In vista della prossima major release del robottino, Android 15, l’azienda ha aggiornato Android Virtualization Framework per supportare l’esecuzione di sistemi operativi grafici in una macchina virtuale con accelerazione GPU, serviva qualcosa da mostrare ai principali partner commerciali dell’azienda per dimostrare la nuova funzionalità, era necessario scegliere un sistema operativo grafico e la scelta (ovvia) è ricaduta su ChromeOS.
I due manager della società hanno sottolineato come l’intera vicenda sia stata una “sfida davvero interessante” per il team di sviluppo, ma attualmente il “progetto” non è nulla più di una demo tecnologica utilizzata per mostrare le funzionalità di virtualizzazione avanzate di Android 15.
A quanto pare dunque Google non ha alcuna intenzione di rendere ChromeOS la modalità desktop predefinita degli smartphone Pixel, il colosso non sembra interessato all’unione dei due sistemi operativi come del resto già dimostrato in passato, nonostante l’entusiasmo mostrato in rete negli ultimi giorni da diversi appassionati del settore. È dunque persa ogni speranza? Diciamo che per il momento di sicuro non se ne farà niente, ma non è da escludere che in futuro Google possa ripensarci, in fondo sperare non costa niente.
Vedi Post Originale: https://www.tuttoandroid.net/news/2024/05/16/google-chromeos-no-modalita-desktop-android-1043648/
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