Durante il keynote inaugurale del Google I/O il colosso di Mountain View ha alzato ulteriormente l’asticella nel campo della comunicazione virtuale, annunciando due novità destinate a cambiare per sempre il modo in cui ci relazioniamo in ambito professionale e non solo: da un lato una nuova funzionalità di traduzione vocale in tempo reale basata su Gemini per Google Meet, dall’altro l’evoluzione del futuristico Project Starline nella piattaforma Google Beam, una nuova generazione di videoconferenze 3D con supporto nativo all’intelligenza artificiale.
Due annunci apparentemente distinti ma legati da un filo conduttore preciso, rendere le conversazioni digitali più naturali, inclusive e coinvolgenti, sfruttando le potenzialità sempre più avanzate dell’IA.
Meet offre ora la traduzione vocale quasi in tempo reale
Partiamo dalla novità che interesserà fin da subito un numero potenzialmente elevato di utenti, Google Meet integra ora la traduzione vocale istantanea, capace di mantenere il tono, l’espressività e la voce originale dell’utente durante la conversazione.
In concreto, durante una videochiamata è ora possibile attivare la traduzione automatica tramite Gemini, e vedere (o meglio sentire) le proprie parole doppiate quasi in tempo reale nella lingua dell’interlocutore; il tutto senza robotizzazioni evidenti, il sistema infatti si premura di conservare le inflessioni vocali per una comunicazione più fluida e naturale, restituendo all’ascoltatore una versione tradotta ma autentica della conversazione.
Attualmente, la funzione è disponibile solo per le lingue inglese e spagnolo per gli abbonati a Google AI Pro e Ultra in versione beta, ma l’azienda ha già confermato che altre lingue verranno aggiunte nelle prossime settimane.
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Google Beam è il nuovo Starline
Accanto alla traduzione, Google ha anche annunciato un’importante evoluzione per un progetto sperimentale lanciato nel 2021 e rimasto fino ad oggi sotto i radar: Project Starline. Nato come una sorta di finestra magica capace di simulare la presenza fisica tramite una combinazione di hardware avanzato e algoritmi di visione artificiale, il progetto si evolve oggi in una piattaforma commerciale chiamata Google Beam.
Il principio alla base rimane lo stesso ma le tecnologie si fanno più mature, il sistema (pensato per il mondo business) utilizza sei telecamere integrate, un modello video volumetrico basato sull’IA e un display a campo luminoso in grado di offrire videochiamate tridimensionali da qualsiasi angolazione. Beam analizza in tempo reale i movimenti della testa e dello sguardo, adattando l’immagine in uscita per simulare una conversazione a tu per tu, in presenza.
Con la doppia novità annunciata oggi, la traduzione vocale realistica e la videoconferenza immersiva 3D, Google ribadisce la propria intenzione di ridefinire gli standard della comunicazione remota, ponendo l’intelligenza artificiale non come semplice supporto, ma come motore centrale dell’esperienza utente.
Vedi Post Originale: https://www.tuttoandroid.net/news/2025/05/20/google-meet-traduzione-tempo-reale-beam-conferenza-3d-1095382/
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