Google prende spunto da Apple? Android potrebbe avere la sua modalità StandBy


Il colosso di Mountain View sembra intenzionato a portare sugli smartphone Android una funzionalità che strizza l’occhio alla modalità StandBy di iOS, introdotta con l’aggiornamento ad iOS 17 a settembre 2023. Indizi da Google Play Services e dal codice sorgente di Android 16 suggeriscono l’arrivo di una Modalità Hub potenziata, pronta a trasformare i telefoni in carica in veri e propri display intelligenti, soprattutto con l’avvento della ricarica Qi2. Ma andiamo con ordine e scopriamo insieme tutto ciò che c’è da sapere.

Android si prepara ad accogliere la sua Modalità Standby per smartphone

La modalità StandBy introdotta da Apple su iOS è una di quelle funzionalità intelligenti e ben realizzate che, una volta provate, è difficile farne a meno. Sembra che Google stia finalmente lavorando per portare un’esperienza simile anche nel vasto universo Android. Non ci sono annunci ufficiali, sia chiaro, ma una serie di indizi puntano proprio in quella direzione.

I primi indizi: da Google Play Services ad Android 16, ecco cosa bolle in pentola

Come spesso accade quando si parla di novità in casa Google, le prime avvisaglie arrivano da canali meno battuti. Recentemente, nelle note di rilascio di Google Play Services v25.18, è comparsa una riga piuttosto sibillina: si parla di una “nuova funzionalità” che permette di “usare Cast su dispositivi compatibili con lo standby”, con il tag specifico [Telefono].

Cosa significa concretamente? L’interpretazione più accreditata, come riportato dai colleghi di Android Authority, è che Google stia preparando il terreno per permettere agli smartphone Android di agire come ricevitori Cast quando si trovano in una sorta di modalità “standby”. Non si tratterebbe quindi dei soliti dispositivi Cast come TV o smart speaker, ma di una nuova categoria di hardware “standby-friendly”, e i telefoni sembrano essere i candidati principali.

Tecnicamente, trasformare uno smartphone Android in un ricevitore Cast (un po’ come già fa il Google Pixel Tablet con la sua Modalità Hub) non presenta ostacoli insormontabili a livello hardware. La vera barriera è sempre stata l’assenza dell’app Chromecast integrata e delle relative chiavi DRM. Perché Google non l’ha fatto prima, vi starete chiedendo. Probabilmente per una questione di esperienza utente: il casting è ottimizzato per schermi in orizzontale, e la maggior parte degli smartphone Android, a differenza degli iPhone con MagSafe, non dispone di un sistema di aggancio magnetico che ne faciliti il posizionamento landscape durante la carica.

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La svolta Qi2 e la Modalità Hub che si fa smart

Ma qui entra in gioco un elemento che potrebbe cambiare le carte in tavola: lo standard di ricarica wireless Qi2. Questa nuova tecnologia, che introduce la comodità della ricarica magnetica anche nel mondo Android, sta iniziando a farsi strada. Sebbene al momento i dispositivi compatibili si contino sulle dita di una mano (o quasi), Samsung ha già confermato l’arrivo di un suo device Galaxy con Qi2 entro l’anno, e Google stessa è una grande sostenitrice di questo standard, avendo addirittura contribuito allo sviluppo della versione Qi v2.2 (che promette velocità superiori ai 15 W).

Non è quindi fantascientifico ipotizzare che i futuri Google Pixel 10 – che potrebbero vedere la luce già ad agosto, seguendo le tempistiche di lancio dei Pixel 9 – possa integrare nativamente il supporto Qi2. E qui le cose si fanno davvero interessanti. Google, infatti, ha confermato l’intenzione di introdurre i widget sulla schermata di blocco per gli smartphone con il primo aggiornamento trimestrale (QPR1) di Android 16. I Pixel 10, che debutteranno con Android 16, riceverebbero poco dopo questo aggiornamento, sbloccando la nuova funzionalità.

C’è un altro aspetto che va a corroborare questo scenario: i widget sulla lock screen sono parte integrante della Modalità Hub, che Google sta al momento ottimizzando proprio per l’utilizzo su smartphone. Mettendo insieme i pezzi del puzzle, la conclusione sembra quasi ovvia: la Modalità Hub potenziata sarà con tutta probabilità la risposta di Android alla Standby Mode di iOS.

La “prova del nove”? Una stringa nel codice sorgente di Android 16

Se finora abbiamo parlato di indizi e interpretazioni, c’è un elemento più concreto che rafforza questa tesi. Spulciando nel codice sorgente di Android 16, è stata scovata una nuova stringa piuttosto eloquente:

<string name="global_action_standby">Standby</string>

Questa riga suggerisce che Google ha intenzione di aggiungere un vero e proprio pulsante Standby all’interno del menu di spegnimento di Android (la cosiddetta Global Action dialog).

Ma non è finita qui. Approfondendo l’analisi, è emerso che questo nuovo pulsante Standby sarebbe progettato proprio per attivare lo screen saver e i widget della schermata di blocco, chiudendo il cerchio e collegando tutte le funzionalità di cui abbiamo parlato. Insomma, quello che all’inizio poteva sembrare un indizio un po’ debole, ora assume i contorni di un piano ben definito.

Cosa aspettarsi, quindi? La Modalità Standby su Android è solo questione di tempo

L’arrivo del supporto diffuso alla ricarica Qi2 sui dispositivi Android è ormai una certezza, è solo questione di “quando” e non di “se”. In vista di un futuro in cui i nostri smartphone potranno essere comodamente agganciati in orizzontale su caricatori wireless, Google sta chiaramente lavorando per rendere la Modalità Hub sui telefoni un’esperienza molto più ricca e utile di un semplice orologio o di una galleria fotografica.

Resta da vedere se vedremo i primi frutti di questo lavoro già entro la fine di quest’anno o se dovremo attendere il prossimo, ma una cosa appare sempre più chiara: la Modalità Standby in stile Android è in dirittura d’arrivo. Staremo a vedere, ma le premesse sono decisamente stuzzicanti.

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Vedi Post Originale: https://www.tuttoandroid.net/news/2025/05/19/google-modalita-standby-in-arrivo-android-16-rumor-1095011/


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