Google ha annunciato Gemma 3, i nuovi modelli IA open source leggeri e potenti


Tramite un post dedicato sul blog The Keyword, Google ha annunciato Gemma 3, la terza generazione della famiglia di modelli open source con cui il colosso di Mountain View punta a rendere accessibile l’intelligenza artificiale.

La nuova collezione di modelli, abbastanza versatile perché disponibile in varie “dimensioni”, è stata realizzata sfruttando le stesse tecnologie che alimentano i modelli Gemini 2.0 ed è progettata per funzionare direttamente sui dispositivi (smartphone, laptop e workstation), per aiutare gli sviluppatori a creare applicazioni IA per qualsiasi destinazione d’uso. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.

La famiglia di modelli open source Gemma 3 è ufficiale

Era il 21 febbraio 2024 quando Google annunciava per la prima volta Gemma, la famiglia di modelli open source pensata per supportare gli sviluppatori che fanno ricerca sull’intelligenza artificiale. Al Google I/O 2024 di maggio, poi è stato il turno di Gemma 2.

Oggi, a poco più di un anno dal lancio della prima generazione di questi modelli, dopo aver traguardi importanti (oltre 100 milioni di download) e potendo contare su una community vivace che ha creato oltre 60.000 varianti di Gemma (in quello che viene definito “Gemmaverse“), il colosso di Mountain View ha annunciato la nuova famiglia Gemma 3 che è disponibile in varie dimensioni (1B, 4B, 12B e 27B) per quanto concerne i parametri.

Le novità della terza generazione

Secondo quanto diffuso da Google, Gemma 3 è il “miglior modello ad acceleratore singolo al mondo” (ovvero capace di funzionare su una singola GPU o TPU), in grado di offrire prestazioni superiori a modelli concorrenti come Llama-405B, DeepSeek-V3 e o3-mini. Ecco le principali novità:

  • Supporto a 140 lingue (di cui 35 lingue “pronte all’uso”)
  • Avanzate capacità di ragionamento visivo e testuale (nei modelli da 4B, 12B e 27B di parametri)
  • Finestra di contesto espansa (a 128k token) per migliorare la capacità di elaborazione e comprensione di grandi quantità di informazioni.
  • Chiamate di funzione e output strutturato (per l’automazione delle attività)
  • Dimensioni ridotte del modello e dei requisiti di calcolo pur mantenendo un’elevata precisione.

Gemma 3 - Chatbot Arena ELO Score

Per la sicurezza c’è ShieldGemma 2

Insieme a Gemma 3, Google ha lanciato il nuovo strumento ShieldGemma 2 pensato come filtro (input/output) per tutte le applicazioni di IA che implicano la generazione/modifica di immagini a partire da prompt testuali.

Si tratta di un modello da quattro miliardi di parametri (4B) che verifica la sicurezza delle immagini rispetto ad alcune categorie chiave di rischio: contenuto sessualmente esplicito, contenuto pericoloso, violenza.

Google ritiene che questo strumento di sicurezza sia fondamentale nell’era dei modelli multimodali, per continuare a costruire un’intelligenza artificiale multimodale sicura e responsabile.

Come provare le potenzialità di Gemma 3

Le potenzialità di Gemma 3 sono già disponibili, per coloro che volessero sperimentarle, all’interno di Google AI Studio (direttamente da browser Web, tramite questo link). In alternativa, i modelli sono scaricabili da portali quali Hugging Face, Ollama o Kaggle.

In conclusione, nel caso in cui siate interessati a maggiori dettagli, vi rimandiamo al post pubblicato sul blog The Keyword, al post pubblicato al blog degli sviluppatori, al Technical Report su Gemma 3 e al post sul blog degli sviluppatori dedicato a ShieldGemma2.



Vedi Post Originale: https://www.tuttoandroid.net/news/2025/03/12/google-modelli-ia-open-source-gemma-3-multimodale-shieldgemma-2-1084063/


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