Accade sovente che la maniera migliore per trovare la risposta giusta ad una propria richiesta ben precisa consista nel rivolgersi a qualcuno che si sia già trovato nella stessa situazione: parte da questa considerazione il nuovo esperimento con le Note che Google ha deciso di condurre direttamente in Ricerca Google.
Note in Ricerca Google: cosa sono e a cosa servono
In sede di presentazione di questa novità, il colosso di Mountain View ha parlato di un esperimento che ha come base il lavoro già svolto e che persegue la finalità ultima di aiutare gli utenti a trovare più prospettive e punti di vista su Ricerca. Gli utenti desiderosi di prendere parte alla sperimentazione delle Note possono aderire direttamente in Search Labs.
Queste nuove Note consentiranno di condividere informazioni direttamente su Ricerca Google, così da aiutare altri utenti a trovare le risposte più adeguate alle proprie domande e a scovare le informazioni più utili sul web. Del resto, secondo le ricerche condotte da Google, gli utenti sono interessati a conoscere il parere altrui sulle pagine web che visitano e le Note arricchiranno i risultati di ricerca con uno strato tutto nuovo di interazione umana.
Nelle intenzioni di Google, le Note dovrebbero servire ad inquadrare meglio i risultati di ricerca e magari a scoprire trucchi e suggerimenti forniti da altri utenti esperti di una determinata materia. Gli esempi portati sono quelli dell’individuazione del quartiere più adatto alle proprie esigenze in una nuova città e dell’adattamento di una ricetta ai propri gusti culinari.




L’impegno di Google verso utenti e siti web
Come anticipato poc’anzi, le Note di Ricerca Google sono un esperimento condotto tramite Search Labs, pertanto la loro disponibilità è limitata ai partecipanti. Una volta prestata la propria adesione, il nuovo tasto Note appare al di sopra dei risultati di ricerca nell’App Google e sugli articoli in Discover. Con un tap, è possibile vedere le Note lasciate da altri utenti oppure crearne una nuova. Le Note possono essere personalizzate con elementi come testo, adesivi, stili grafici e foto; in aggiunta a questi, negli USA sarà presto possibile aggiungere persino delle immagini generate dall’AI.
Presentata come una funzione per offrire agli utenti altre informazioni utili, Note potrebbe trasformarsi in una fucina di disinformazione. Google lo sa perfettamente, ma promette di fare il massimo per scongiurare una simile deriva, mettendo in campo una combinazione di protezioni tramite algoritmi e moderazione umana. Del resto, questa prima fase sperimentale è funzionale proprio a trovare la giusta calibrazione della funzione, prima che la stessa venga resa disponibile per la ben più vasta platea di utilizzatori di Ricerca Google. Per maggiori dettagli sull’impegno preso da Google in tal senso, potete leggere le policy di Note. Google ha già anticipato che nei mesi a venire verranno vagliate delle soluzioni per offrire ai proprietari dei siti degli strumenti per lavorare con le Note relative ai propri contenuti.
Disponibilità limitata
A partire da oggi, Note è disponibile in Search Labs nell’App Google per Android e iOS, ma soltanto in lingua inglese negli Stati Uniti e nelle lingue inglese e Hindi in India. In attesa di capire quando potremo provare anche dalle nostre parti questa interessante novità — così da capirne e valutarne le possibili implicazioni —, potete scaricare la versione più recente dell’app Google per Android direttamente dal Google Play Store cliccando sul badge sottostante.
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Vedi Post Originale: https://www.tuttoandroid.net/news/2023/11/15/google-ricerca-note-esperimento-search-labs-dettagli-1020826/
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