Google Assistant è sempre più ai margini di Wear OS, in attesa del passaggio a Gemini

Già da circa una settimana sappiamo che Wear OS, sistema operativo sviluppato da Google per gli smartwatch, perderà Google Assistant in favore di Gemini.

Nelle ultime ore, il colosso di Mountain View ha rilasciato un nuovo aggiornamento per l’app di Assistant nella declinazione per smartwatch, continuando a gettare le basi per il passaggio di consegne tra i due assistenti.

Assistant continua a perdere pezzi su Wear OS

Google continua a portare avanti il processo che porterà alla Geminificazione di tutti i suoi sistemi operativi: tra questi, ovviamente, rientra anche Wear OS.

Il colosso di Mountain View ha rilasciato un nuovo aggiornamento per l’app Assistente (attraverso il Google Play Store) che raggiunge la versione 1.18.x e rende più palese il fatto che Google Assistant verrà sostituito da Gemini.

Finora, infatti, il passaggio di consegne tra i due assistenti era supportato solo da alcune stringhe di codice. Ora, in seguito all’aggiornamento, la musica inizia a cambiare (via 9to5Google): Big G ha infatti rimosso i riferimenti al vecchio assistente in ciò che fa parte dell’app Assistente.

Le complicazioni “Assistente” e “At a Glance” (prima immagine della seguente galleria) sono state rinominate in “Google” e “At a Glance”; in entrambi i casi, poi, cambiano l’icona e l’app “di riferimento” perché la prima fa parte dell’Assistente digitale (icona con scintille generiche), mentre la seconda fa parte di At a Glance stesso (logo della Big G).

Le modifiche preliminari al passaggio da Assistant a Gemini su Wear OS si concretizzano anche nell’icona che spunta in alto quando accediamo al riquadro per avviare i comandi rapidi dell’assistente: da quella di Assistant si passa a quella generica con delle scintille.

In futuro, quando verrà implementato il vero Gemini in Wear OS, tutti gli elementi “provvisori” verranno sistemati con il logo del nuovo assistente basato sull’intelligenza artificiale, sempre più centrale nei progetti di Google: resta da capire quanto il nuovo assistente sarà più avanzato/efficace al polso rispetto al suo predecessore.