Sul finire dello scorso anno, dopo circa 10 anni dall’ultima volta, Google ha presentato al mondo un nuovo sistema operativo: Android XR. Il SO in questione nasce per visori e occhiali per realtà mista e verrà utilizzato su alcuni prodotti in arrivo nel corso dell’anno, come per esempio “Project Moohan” creato in collaborazione con Samsung e Qualcomm, ma sicuramente anche altri.
Essendo basato su Android, il nuovo sistema operativo ha un importante asso nella manica, ovvero l’accesso al Google Play Store, la piattaforma dell’azienda dalla quale reperire applicazioni di vario genere. Tra queste ovviamente sono presenti anche i giochi, ed è soprattutto qui che Google dovrà affrontare una sfida non da poco conto, ovvero adattare le app e i giochi Android dagli schermi mobili bidimensionali al mondo immersivo tridimensionale di Android XR.
Google vuole migliorare il passaggio tra diverse piattaforme Android
I colleghi di androidauthority hanno avuto la possibilità di intervistare Sam Bright, vicepresidente e direttore generale di Google Play e dell’ecosistema più ampio degli sviluppatori di Google, il quale ha sottolineato gli sforzi dell’azienda per rendere il passaggio dall’utilizzo di una piattaforma all’altra il meno traumatico possibile, non solo per gli utenti ma anche per gli sviluppatori: “Stiamo cercando modi per rendere più semplice per uno sviluppatore creare una volta e distribuire ovunque. Questo è l’obiettivo finale“.
La maggior parte delle applicazioni e dei giochi presenti sul Play Store al momento sono progettati per smartphone, alcuni sia per smartphone che per tablet, una selezione ancora più piccola è progettata solo per tablet e un numero ancor più esiguo è progettato per Android TV. Di conseguenza il lancio del nuovo sistema operativo Android XR, apre nuove possibilità per gli sviluppatori, ma anche nuove sfide.
Bright ha sottolineato:
Quello che vedi come direzione generale di viaggio è che stiamo cercando di rendere più facile per gli utenti quando cambiano dispositivo non avere la sensazione di cambiare completamente contesto o di non avere più accesso ai loro contenuti, che sia in qualche modo limitato da un fattore di forma. Se fai un passo indietro, vedrai che i nostri investimenti nell’esperienza degli sviluppatori, nel modo in cui adattiamo Play a nuovi fattori di forma e nell’intelligenza artificiale sono tutti all’interno di quel contesto perché un utente desidera avere più dispositivi e quei dispositivi sono migliori insieme nel processo.
Google è già al lavoro sull’aspetto multipiattaforma, con Android 16 per esempio è interessante il supporto per le app adattive, queste app sono progettate per adattarsi automaticamente a schermi di diverse dimensioni, riducendo il problema delle barre nere che si verifica sui dispositivi pieghevoli o su schermi più grandi. Per quanto il supporto per le app adattive non sarà obbligatorio in Android 16, Google ha già annunciato che sarà un requisito per Android 17, il che aiuterà a semplificare l’esperienza utente su dispositivi come Android XR.
Oltre a tutto ciò, anche l’intelligenza artificiale giocherà un ruolo importante in questo percorso, gli strumenti mossi dall’IA stanno già semplificando notevolmente la vita degli sviluppatori, consentendo loro di scrivere codice una volta per la Piattaforma A e poi di trasferirlo con facilità alle Piattaforme B, C e D. Infine, anche strumenti quali Curated Spaces e Collections del Google Play Store offriranno agli utenti un valido aiuto per trovare nuovi contenuti o riscoprire app che hanno installato ma che non hanno usato di recente.
Al momento non ci sono informazioni sulle tempistiche di lancio di Android XR e dei primi dispositivi equipaggiati con esso, sappiamo solo che arriveranno entro l’anno in corso; auspichiamo che l’azienda fornisca maggiori dettagli al riguardo in occasione del prossimo evento Google I/O, così da poter conoscere i passi avanti compiuti dalla società in questo ambito.
Vedi Post Originale: https://www.tuttoandroid.net/news/2025/02/03/android-giochi-app-multipiattaforma-1077797/
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