Freedom Wars Remastered ci riporta nel mondo distopico che avevamo conosciuto su PS Vita nel 2014. Questa volta però potremo contare su uan componente tecnica migliorata e su un gameplay affinato allo scopo di sfruttare al meglio le potenzialità delle piattaforme contemporanee. Il lavoro svolto è senza dubbio di pregio, ma alcuni aspetti si sarebbero potuti migliorare ulteriormente.
Il titolo, sviluppato da Dimps Corporation e Japan Studio, rappresenta una riedizione che cerca di rimediare ai limiti della sua versione originale portatile, mantenendo però intatto il cuore dell’esperienza. Ovvero una lotta senza quartiere per la libertà, in un mondo dove ogni secondo è prezioso. Di seguito la recensione della versione PS5 di Freedom Wars Remastered. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Bandai Namco Entertainment, è disponibile anche su Pc, PS4 e Switch. Buona lettura.
SCHIAVI DEL SISTEMA E TESTA CHINA
Il mondo di Freedom Wars Remastered è come un incubo totalitario. In un futuro dove le risorse sono limitate, la società è organizzata in Panopticon: giganteschi centri urbani che governano con pugno di ferro i loro cittadini. Ogni abitante è considerato un peccatore e condannato a una prigionia praticamente eterna. La nostra avventura inizia con un protagonista privo di memoria e con una condanna da scontare.
La chiave per ridurre questa pena? Partecipare a missioni pericolose e combattere contro gli Abductor, colossali macchine che rapiscono cittadini utili per i Panopticon rivali. La trama del gioco è intrisa di temi politici e sociali, dalla privazione delle libertà individuali alla manipolazione delle masse. Sebbene questi spunti siano affascinanti, non sempre vengono sfruttati appieno dalla narrazione.
I dialoghi spesso e volentieri potranno risultare inutilmente prolissi, mentre i personaggi secondari, pur contribuendo al world-building, non vengono approfonditi come invece avremmo gradito. Tuttavia, il mondo distopico e in generale l’atmosfera restano coinvolgenti, spingendoci a combattere per la nostra redenzione e a lottare per conquistare ogni diritto fondamentale che noi diamo per scontato.
Alla fine di ogni missione potremo scegliere se tenere per noi le risorse che recupereremo oppure donarle al Panopticon e vedere la nostra pena ridotta. Anche questa semplice scelta ci potrebbe mettere di fronte a un dilemma morale: sceglieremo il nostro bene o quello della comunità in cui siamo imprigionati?
ANCHE SE SIAMO SCHIAVI, IL LAVORO DI SQUADRA È IMPORTANTE
Freedom Wars Remastered mantiene intatta l’essenza del gameplay originale, basato su missioni frenetiche e intense. La struttura è quella di un ARPG in terza persona, con una forte componente cooperativa. Le battaglie contro gli Abductor sono il fulcro dell’esperienza: giganteschi e letali, richiedono strategia e coordinazione per essere sconfitti.
Il Rovo, un’arma multifunzione che funge da rampino, sarà la nostra miglior alleata. Non solo ci permetterà di scalare gli Abductor per colpirne i punti deboli, ma aggiungerà anche una dimensione verticale al combattimento. Le missioni invece si potranno affrontare in solitaria o in modalità multigiocatore, che rappresenta il punto di forza della produzione.
In combattimento potremo alternare l’arma bianca con quella a distanza. Ne esistono parecchie tipologie e, oltre a cambiarle per modificare il nostro stile di combattimento, avremo modo anche di potenziarle. Questo sia unendole a moduli in grado di concedere potenti buff che con un upgrade diretto, tramite i materiali che otterremo dalle missioni. Anche l’automa che ci accompagna potrà essere dotato di armi sempre più performanti e tornare via via più utile.
Lottare al fianco di amici o sconosciuti online aumenta l’adrenalina e la soddisfazione di ciascuna vittoria. Tuttavia, la ripetizione delle missioni costituisce un limite evidente della produzone. Sebbene il sistema di progressione delle armi e delle abilità sia ben implementato, l’assenza di varietà negli obiettivi renderà l’esperienza sempre meno coinvolgente nel medio-lungo periodo. Degli obiettivi più diversificati infatti avrebbero potuto dare una scossa in più alle nostre missioni…
LO SCHERMO ORA È PIÙ GRANDE DI QUELLO DELLA PS VITA
Il passaggio alla nuova generazione di console ha permesso a Freedom Wars Remastered di splendere come mai prima d’ora. Questa remastered offre infatti texture migliorate, modelli dei personaggi più dettagliati e un framerate più stabile. Anche gli effetti di luce e le animazioni sono stati aggiornati, contribuendo a rendere il mondo più vivo e immersivo.
La grafica stile anime in cel-shading si adatta bene al tipo di ambientazione presente, rendendo i temi trattati meno “opprimenti” e donando una pregevole qualità visiva a tutto il titolo. Nonostante tutti questi miglioramenti, alcuni elementi tuttavia tradiscono le “origini” portatili del gioco.
Le ambientazioni, seppur abbastanza dettagliate, risulteranno monotone dopo alcune ore di gioco (tendono ad assomigliarsi molto ndr) e l”interfaccia utente, nonostante le modifiche, resta un po’ macchinosa. Così come il sistema di puntamento che non risulta molto intuitivo, e che a volte ci richiederà più attenzione del necessario. Sul fronte audio invece, Freedom Wars Remastered si difende bene.
La colonna sonora è energica e accompagna perfettamente il ritmo frenetico delle battaglie, mentre il doppiaggio, disponibile in diverse lingue, contribuisce a rafforzare l’atmosfera. Gli effetti sonori, dai colpi di arma da fuoco ai versi degli Abductor, sono incisivi e ben realizzati. Certo, talvolta il lip-sync si perde e parole e animazioni risultano completamente sfasate, ma fortunatamente si è rivelato un fenomeno abbastanza raro.
I DIFETTI CHE PESANO
Ricapitolando, nonostante i miglioramenti tecnici, Freedom Wars Remastered non è dunque esente da difetti. La ripetitività delle missioni è il problema più grande: molte si risolvono in semplici operazioni di eliminazione o recupero, senza una vera evoluzione nel design. Inoltre, l’intelligenza artificiale dei compagni controllati dal gioco risulta spesso inadeguata, costringendoci a fare gran parte del lavoro da soli.
Un altro aspetto che avrebbe potuto essere migliorato è la narrativa. Sebbene il mondo di gioco sia affascinante, la storia principale si interrompe bruscamente, lasciando molte questioni irrisolte. Questo potrebbe frustrare i giocatori che speravano in una chiusura più soddisfacente.
CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI
Freedom Wars Remastered riesce a modernizzare un classico di culto senza stravolgerne l’essenza. Sebbene non riesca a risolvere tutti i problemi/limiti dell’originale, offre un’esperienza unica e avvincente, soprattutto se giocato in compagnia. Grazie a un gameplay coinvolgente, una colonna sonora dinamica e un’ambientazione affascinante, il titolo di Dimps Corporation e Japan Studio rappresenta una solida aggiunta alla libreria di ogni appassionato di ARPG. Tuttavia i difetti ereditati dalla versione PS Vita, come la ripetitività delle missioni e una narrativa non pienamente sviluppata, potrebbero limitarne l’attrattiva per alcuni giocatori.
Leggi Post Originale: https://www.ilvideogioco.com/2025/01/24/freedom-wars-remastered-recensione/
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