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Dopo tanto tempo, Biomutant torna a mostrarsi. E lo fa attraverso un video di 9 minuti. Ma non finisce qui: THQ Nordic e Experiment 101 hanno annunciato anche la Atomic e la Collector’s Edition. Ecco come hanno presentato questo trailer. Buona visione. Se potessi realizzare un nuovo trailer di gioco Read more…
E’ da quasi un anno che Destroy All Humans! è in ballo. L’atteso remake dello storico titolo uscito nel 2005 su Playstation 2 e Xbox arriverà su Pc, PS4 e Xbox One a partire dal prossimo 28 luglio. Nel frattempo, il publisher THQ Nordic ha rilasciato un nuovo trailer, che Read more…
THQ Nordic presenta Spellforce 3: Fallen God, la nuova espansione standalone del omonimo RPG/RTS, introducendo una nuova fazione giocabile, quella dei Trolls. Isolati e braccati, questa tribù nomade ha un solo obiettivo, quello della sopravvivenza. Esiste però una speranza, quella di resuscitare un “dio caduto”. Il vostro compito, nelle 15 ore di gameplay di Spellforce 3 – Fallen God, sarà quello di dare una nuova speranza ai trolls. La nuova espansione farà il suo debutto su Steamin questo 2020 anche se, ad oggi, THQ Nordic non ha indicato alcuna data di uscita precisa.
Per giocare a questa nuova espansione, non necessariamente dovrete aver giocato ai giochi precedenti della saga, SpellForce 3 e SpellForce 3: Soul Harvest. THQ Nordic ha preferito creare un espansione standalone, anche se conoscere l’intera storia della saga è un valore aggiunto rispetto all’esperienza generale di gioco.
Spellforce 3: Fallen God eredita tutti gli elementi della saga, sia in chiave gameplay che di evoluzione della storia. Come anticipato in precedenza, si tratta di un mix tra componenti RTS e RPG, dove la narrazione segue le vostre scelte e decisioni, portando anche a finali multipli della campagna.
Oltre la storia, queste influiranno anche sulla crescita del vostro personaggio. Lo sviluppo di abilità e skill seguirà strade diverse a seconda delle vostre scelte in fase di gioco.
Oltre alla fazione dei trolls, questa nuova espansione ripropone anche quelle degli umani, elfi, orchi, nani ed elfi oscuri. Queste si sfideranno anche in battaglie multigiocatore, con l’obiettivo di scalare la classifica e dimostrare il proprio valore.
Se vi sentite, invece, particolarmente ispirati potrete condividere con la community di Spellforce 3: Fallen God le vostre personali mappe di gioco, pronte per ospitare feroci battaglie.
Un nuovo continente, Urgath, vi aspetta. 15 ore di gioco sono lunghe e richiedono strategia e preparazione. Preparate al meglio il vostro esercito, trovando le perfette combinazioni tra skill e abilità. La forza è importante, questo è indubbio, ma oltre ai muscoli serviranno anche cervello e lungimiranza.
La nuova avventura in Spellforce 3: Fallen God inizia da qui.
L’uscita di Desperados III, prevista per il prossimo 16 giugno su Pc, PS4 e Xbox One, è sempre più vicina. Così Mimimi Games, ad appena due giorni dall’ultimo trailer, ne ha diffuso un altro per ingannare l’attesa degli appassionati. Chiamato “Miniatures trailer”, esso mette in scena dei paesaggi in miniatura, tutti stampati in 3d e realizzati a mano. Girati su una singola scrivania, essi fanno trasformare il tutto in un vero e proprio gameplay di gioco.
Di seguito il trailer in questione. Buona visione.
IL GIOCO
Desperados III è un moderno gioco tattico in tempo reale ambientato in uno spietato e selvaggio West. Il giocatore dovrà trasformare una banda sgangherata in un efficiente gruppo di improbabili eroi ed eroine. All’inizio le diverse personalità si scontreranno fra loro, ma alla fine uniranno le forze per sfruttare le rispettive abilità e affrontare un nemico ben più forte.
Braccati da spietati banditi e corrotti uomini di legge, i Desperados devono sfidare la sorte a ogni missione. In un epico viaggio attraverso il Messico e gli Stati Uniti del 1870, la squadra affronterà pericoli estremi e bande molto più numerose di loro. Nel corso della missione che li porterà ad affrontare la loro nemesi e a sventare i piani di un magnate senza scrupoli, i cinque personaggi utilizzeranno una serie di abilità per infiltrarsi, spiare, sabotare, eludere, rubare, rapire, deviare, assassinare, far esplodere… E come estrema risorsa: abbattere. Il giocatore dovrà combinare i propri specialisti per superare complesse sfide in molti modi diversi. Pianificare accuratamente le proprie mosse ed eseguirle alla perfezione in tempo reale sarà determinante per superare i nemici senza farsi scoprire.
DIETRO LE QUINTE DI MINIATURES
Mimimi Games ha inoltre pubblicato un video che mostra il dietro le quinte relativo alla realizzazione del trailer Miniatures. Vi auguriamo una piacevole visione.
Il secondo aggiornamento in early-access di Comanche è ora disponibile e include alcuni nuovi contenuti, tra cui una nuova missione singleplayer, oltre a rispondere alle popolari richieste della community.
Ecco il nuovo trailer sul gioco di cui parlammo in anteprima a fine marzo. Buona visione.
Nella missione singleplayer, il giocatore ha il compito di eseguire un’operazione segreta per smantellare i piani di Kude Core, la fazione antagonista, all’interno del territorio nemico. Per raggiungere questo obiettivo entrerà in azione il Ghost Comanche.
A PROPOSITO DI COMANCHE
Comanche è un moderno titolo sparatutto in elicottero ambientato nel prossimo futuro. Si può scegliere di giocare in singleplayer e fare la differenza in un conflitto di proporzioni globali o di competere con altri giocatori di Comanche di tutto il mondo nelle modalità multiplayer a squadre. E’ presente una vasta gamma di droni, di cui si può sfruttare i loro punti di forza a proprio vantaggio. Una nuova era di emozionanti combattimenti e l’adrenalinica azione ravvicinata di droni furtivi, aspetta i giocatori
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
La community l’ha richiesto ed è stata ascoltata: la modalità singleplayer è qui e verrà ampliata su base regolare.
Due in uno: presenti il Comanche classico o le versioni tecnicamente avanzate di questo leggendario elicottero, combattimenti aerei ed il suo drone di accompagnamento per combattimenti ravvicinati.
Infiltrazione: questa modalità combina combattimenti con elicotteri e droni, l’obiettivo è difendere o infiltrarsi in una base e posizionare un EMP, che i difensori dovranno disarmare.
Blackbox: Team Deathmatch con conferma dell’uccisione. Quando si spara a un nemico, bisogna raccogliere la sua scatola nera con il drone.
Azione multiplayer frenetica: possibilità di coordinarsi con il team per trovare il modo più veloce per portare a segno il maggior numero di abbattimenti.
Innumerevoli opportunità strategiche: tante combinazioni Comanche/Drone con varie armi e gadget unici che completano il proprio stile di gioco.
Dare forma al gioco: i giocatori possono scegliere un Comanche in early-access per partecipare allo sviluppo con il proprio feedback.
Costanti aggiornamenti dei contenuti: per espandere, modificare e migliorare il gioco, THQ Nordic e Nukklear forniranno continuamente nuovi interessanti contenuti per Comanche.
E’ passato quasi un anno dal suo annuncio ufficiale da parte di THQ Nordic, ma i tempi per SpongeBob SquarePants: Battle for Bikini Bottom – Rehydrated sono quasi maturi. Per il titolo sviluppato da Purple Lamp Studios e atteso il prossimo 23 giugno su Pc e console, è stato infatti diffuso un nuovo trailer, che mostra alcuni momenti delle boss fight in cui i giocatori saranno impegnati.
l male è sempre in agguato. Non solo Bikini Bottom viene attaccata da un esercito di robot malvagi, ma SpongeBob e i suoi amici devono anche affrontare vecchi nemici e gigantesche e malvagie versioni di se stessi. Per il gioco sono inoltre disponibili due Collector’s Edition distinte, che saranno in vendita nel giorno stesso del lancio.
Di seguito il boss fight trailer. Buona visione.
LE DUE COLLECTOR’S EDITION
Contenuto della Shiny Edition:
Statuetta di SpongeBob da 8″/20 cm con la Spatola Dorata e linguetta flessibile.
Wallstickers .
6 litografie.
Calze da tennis di SpongeBob SquarePants.
Il gioco stesso.
Contenuto della F.U.N Edition:
Statuetta di SpongeBob da 8″/20 cm con la Spatola Dorata e linguetta flessibile.
Statuetta di Patrick da 7″/18 cm.
La statuetta Sandy 8″/20cm.
Wallstickers .
Un set di portachiavi Tiki.
6 litografie.
Calze da tennis di SpongeBob SquarePants.
Il gioco stesso.
IL GIOCO
SpongeBob SquarePants: Battle for Bikini Bottom – Rehydrated è un classico cult tornato in tutta la sua fantastica spongebob-osità. I giocatori potranno vestire i panni di SpongeBob, Patrick e Sandy e dimostrare al malvagio Plankton che il crimine paga ancora meno di Mr. Krab. Di seguito le caratteristiche chiave del gioco:
Sarà possibile giocare nei panni di SpongeBob, Patrick e Sandy e usare le loro abilità uniche.
Bisognerà contrastare il piano malvagio di Plankton per governare Bikini Bottom con il suo esercito di robot stravaganti.
I giocatori incontreranno innumerevoli personaggi della serie amata.
Fedele remake di uno dei migliori giochi di SpongeBob mai creati.
Grafica di alto livello, risoluzioni moderne e gameplay accuratamente rifinito.
Nuovissimo multiplayer in horde mode per un massimo di due giocatori, online e offline.
Ripristinati contenuti che sono stati tagliati dal gioco originale come la boss fight di Robo Squidward e altro ancora.
Solo perché diversi campionati sportivi stanno facendo una pausa forzata dalle loro solite attività, non vuol dire che nel mercato internazionale dei trasferimenti di proprietà intellettuali manchi del movimento. L‘editore austriaco THQ Nordic e Koch Media hanno infatti siglato un accordo per lo scambio di diritti di pubblicazione di diversi titoli.
Vediamo insieme nel dettaglio i passaggi che sono avvenuti:
Da Koch Media a THQ Nordic – Risen, Sacred, Rush for Berlin, Second Sight e Singles: Flirt Up Your Life. Con Risen THQ Nordic riunisce tutti i titoli Piranha Bytes (che negli scorsi mesi ha rispolverato il franchise di Gothic), insieme a Sacred, Rush for Berlin, Second Sight e Singles: Flirt Up your Life. Le valutazioni porting, remastered, potenziali sequel e nuovi contenuti sono già iniziate.
Da THQ Nordic a Koch Media – Red Faction e Painkiller. A otto anni da Painkiller Hell & Damnation, la storica serie di sparatutto passa nelle mani di Koch Media, assieme a quella di Red Faction, che quasi due anni fa ha generato la Re-Mars-tered Edition dell’originale Red Faction Guerrilla (2009).
Ecco alcuni dei titoli finora menzionati.
RISEN
Risen è ambientato su Faranga, un’isola di fantasia ispirata alla Sicilia. L’ambiente è prevalentemente montuoso, con differenti aree climatiche e con vegetazione di tipo mediterraneo che varia da fitti boschi a radure erbose, umide paludi e caverne. L’isola è sovrastata da un alto vulcano attivo ed abitata da varie creature fantastiche. Inoltre presenta edifici e nomi che rimandano all’inquisizione spagnola in Sicilia e al periodo normanno.
Recentemente, le rovine di antichi templi sono emerse dal terreno, fornendo così accesso ad antiche catacombe e caverne. Un gruppo di potere chiamato Inquisizione ha proibito a chiunque l’accesso a tali aree sotterranee.
La storia inizia con un naufrago (protagonista del gioco)che, insieme ad una zingara (Sara), si imbarca come clandestino su una piccola nave diretta all’isola, circondata da perenni tempeste. Una volta arrivati, il clandestino vede dal ponte della sua nave, l’Inquisitore Mendoza che ingaggia un combattimento col Titano emerso dalle acque. Quest’ultimo non viene nemmeno scalfito dal colpo di energia scagliato dall’Inquisitore, il quale, consapevole dei limiti delle sue possibilità, fugge tramite teletrasporto magico. Il Titano furioso scaglia un’ondata verso la nave del protagonista, che viene sommersa ed affondata. L’eroe senza nome si risveglia sulla spiaggia dell’isola dove trova Sara, unica altra superstite del naufragio.ù
RED FACTION GUERRILLA RE-MARS-TERED
Ambientato 50 anni dopo gli sconvolgenti eventi del primo episodio della serie, Red Faction: Guerrilla cala i giocatori nei panni di un ribelle del nuovo movimento Red Faction in lotta con l’oppressiva Earth Defense Force. Red Faction: Guerrilla ridefinisce i limiti di un gameplay basato sulla distruttibilità con un vasto mondo aperto, uno stile di combattimento veloce in stile guerriglia e una distruzione fondata su una fisica di gioco reale. Di seguito le caratteristiche della versione Re-Mars-tered:
Grafica completamente rielaborata. Elementi grafici e texture ampiamente migliorati per mappe spettacolari.
Shadow rendering migliorato.
Illuminazione migliorata.
Rielaborazione di shader e postprocessing.
Supporto 4k nativo per la migliore esperienza di distruzione marziana di sempre.
SACRED
Sacred è ambientato nella terra fantasy di Ancaria, popolata, oltre che da umani, da diverse popolazioni e creature fantastiche. Re di Ancaria è il vecchio Aarnum X, il cui potere è insidiato da numerosi nemici, fra cui nobili ambiziosi, bande di predoni e mercenari dilaganti e una pericolosa setta di maghi oscuri, la confraternita di Sakkara, mentre sui confini premono Elfi oscuri e Orchi. Ma una minaccia ben peggiore si prepara nell’ombra.
Oltre i confini del regno, nella sua fortezza di Shaddar-Nur, il negromante Shaddar, capo della confraternita di Sakkara bandito dalla Casta dei Maghi del castello di Mystdale, pianifica di evocare in un oscuro rituale il più terribile dei demoni, per utilizzarne i poteri per i propri fini. I demoni imperversavano per Ancaria secoli addietro, finché i Serafini non li cacciarono negli inferi al termine della Guerra degli dei. Comunque, a causa della sbadataggine di uno degli schiavi goblin di Shaddar, l’esperimento del negromante non va come previsto: il demone di Sakkara gli si rivolta contro e poi si scatena incontrollato su Ancaria. In breve la terra verrà invasa da orde di non-morti, richiamati dalla tomba dalla magia demoniaca.
Un’edizione da veri fuorilegge, quella annunciata da Mimimi Productionse THQ Nordic. Sul sito ufficiale sono infatti aperti i pre-order per la Collector’s Edition di Desperados III. Il titolo annunciato quasi due anni fa che segna il ritorno dell’acclama serie western, che arriverà su Pc, PS4 e Xbox One quest’estate.
La Collector’s Edition include le statuine dei cinque favolosi Desperados: John Cooper, Kate O’Hara, Doc McCoy, Isabelle Moreau e Hector Mendoza.Oltre a ciò ci sarà il Season Pass, che conterrà ben 3 dlc, ognuno con una missione nuova di zecca. Essi saranno pubblicati nei tempi successivi al lancio del gioco, e racconteranno la storia di una nuova avventura, che si svolgerà dopo gli eventi della trama principale. Ecco il contenuto completo dell’edizione da collezione:
Cinque statuine da 6 pollici.
Un carillon che riproduce un brano della colonna sonora..
Artbook ufficiale.
Colonna sonora ufficiale su CD.
Il Season Pass di Desperados III con 3 nuove missioni, in arrivo nel 2020.
Otto cartoline.
Il gioco stesso.
Tutto confezionato in una enorme confenzione premium.
Di seguito il trailer di annuncio ufficiale della Collector’s Edition di Desperados III. Buona visione.
IL GIOCO
Desperados III è un moderno gioco tattico in tempo reale ambientato in uno spietato e selvaggio West. Il giocatore dovrà trasformare una banda sgangherata in un efficiente gruppo di improbabili eroi ed eroine. All’inizio le diverse personalità si scontreranno fra loro, ma alla fine uniranno le forze per sfruttare le rispettive abilità e affrontare un nemico ben più forte.
Braccati da spietati banditi e corrotti uomini di legge, i Desperados devono sfidare la sorte a ogni missione. In un epico viaggio attraverso il Messico e gli Stati Uniti del 1870, la squadra affronterà pericoli estremi e bande molto più numerose di loro. Nel corso della missione che li porterà ad affrontare la loro nemesi e a sventare i piani di un magnate senza scrupoli, i cinque personaggi utilizzeranno una serie di abilità per infiltrarsi, spiare, sabotare, eludere, rubare, rapire, deviare, assassinare, far esplodere… E come estrema risorsa: abbattere. Il giocatore dovrà combinare i propri specialisti per superare complesse sfide in molti modi diversi. Pianificare accuratamente le proprie mosse ed eseguirle alla perfezione in tempo reale sarà determinante per superare i nemici senza farsi scoprire.
Bisogna precisare che, per giocare l’espansione è necessario il gioco base. Gli eroi possono dunque immergersi in una trama nuova ed epica ed esplorare nuovi ambienti nella più misteriosa di tutte le città.
Gustatevi il nuovo trailer:
INFORMAZIONI SU TITAN QUEST: ATLANTIS
Il nostro eroe incontra un esploratore che è alla ricerca del mitico regno di Atlantide e insieme intraprendono un viaggio attraverso il Mediterraneo. Cercheranno il leggendario diario di Herakles, che si dice sia nella città fenicia di Gadir, ma il loro viaggio li porterà oltre i confini del mondo conosciuto
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Nuova Atlantis Main Quest Line.
Nuova avventura per l’esperienza per giocatore singolo e modalità multiplayer cooperativa.
Nuovi oggetti e premi unici.
Modalità sfida basata su ondate, giocabile in single player o multiplayer cooperativa.
Elementi casuali cambiano il gameplay e assicurano che ogni partita sia diversa da qualsiasi altro.
Un po’ di emozione è impossibile da nascondere, soprattutto per tutti quei giocatori non esattamente imberbi. Perché, quando si parla di Comanche, specialmente per un appassionato di velivoli di guerra, ciò non può che portare a circa 30 anni fa. Anni che diventano ere geologiche, da un punto di vista squisitamente ludico, quando i pixel erano pochi, i suoni ancora meno ma, forse, il divertimento era esponenzialmente maggiore.
Comanche è una serie incentrata sugli elicotteri da guerra, cominciata nel 1992 con il capitolo Maximum Overkill e giunta, una decina di chapter dopo, sui nostri Pc in una versione moderna e aggiornata. Ed è bene specificarlo: il capitolo precedente a quello che analizzeremo oggi in questa sede, Comanche 4, uscì nel lontano 2001 e, da allora, il silenzio. Quindi, tra i due, un’eternità in termini puramente “scenici” e che sembra voler traslare l’animo “vetusto” (in senso, ovviamente, positivo) di un titolo di punta del passato, nel moderno, pandemico mondo del gaming. Ci riuscirà?
Ecco la nostra anteprima del titolo portato su Steam in accesso anticipato dallo scorso 12 marzo grazie al publisher THQ Nordic ed al lavoro dello sviluppatore Nukklear. Buona lettura.
L’INFERNO IN CIELO
Comanche è uno sparatutto simulativo che ci metterà al comando di un potentissimo elicottero da guerra, chiamato ad affrontare missioni che partono da semplice routine sino ad arrivare al suicidio sfiorato. Il titolo ci porterà su differenti scenari bellici via via più complicati da gestire e differenti anche da un punto di vista più strettamente morfo-geografico.
Una volta superati i canonici fotogrammi introduttivi, ci si parerà innanzi una duplice scelta praticabile dal nostro comodo hangar: affrontare la campagna in singolo oppure sfidare altri giocatori in un multiplayer competitivo online. Per quanto concerne la campagna, il titolo ci offrirà sul piatto una atipica, per una simulazione, storia sulla falsariga di una produzione action di celluloide.
Dopo l’incidente Iran-USA RQ170, in cui un UAV (veicolo aereo senza pilota) è stato violato e catturato attraverso la guerra informatica, l’esercito americano ha segretamente ripreso lo sviluppo del programma elicottero RAH-66 per operazioni speciali. L’obiettivo era quello di sviluppare una macchina da guerra invisibile altamente manovrabile e altamente avanzata per terreni impervi e montuosi, in grado di distribuire droni a bassa portata non riparabili per operare in ambienti ad alto rischio.
Il programma ebbe un pieno successo e le unità speciali Comanche sembrarono inarrestabili nelle loro missioni. Ma poi, quando i progetti trapelarono attraverso un sito Web di informatori, ogni gruppo e potere, che potevano permetterselo, costruì e modificò il Comanche per i propri scopi. Con ciò, era iniziata una nuova era della guerra, metallicamente inscatolata in un elicottero. Premesse interessanti per una campagna che, però, non sarà particolarmente estesa in termini di longevità, principalmente perché il titolo si trova al momento in early access.
In sostanza, il gioco sviluppato da Nukklear Digital ci introdurrà in un potente strumento di morte che, però, non sarà esattamente facile da domare. Qualsiasi sia la nostra scelta, tra lanciarsi nel belligerante single player o battere altri piloti online, il consiglio spassionato è quello di giocarsi (e rigiocarsi, se serve) il tutorial introduttivo: Comanche non è un shooter arcade, ma una simulazione piuttosto accurata di ciò che comporta domare un velivolo del genere. La vera sfida primaria che quest’ottimo gioco simulativo ci presenterà davanti sarà proprio quella di “imparare a manovrare un elicottero”.
Niente comandi semplificati, niente aiuti assistiti o altro, fin dal primo momento di gioco ci ritroveremo un simulatore sviluppato in modo preciso e puntuale, con tutti i pregi e i difetti che la scelta può contenere.
PASSA LA CERA, TOGLI LA CERA… DALLE PALE
Anche per i più smaliziati, Comanche non risulterà affatto semplice. Vuoi per una routine complessa da seguire alla lettera per poter controllare efficacemente il velivolo, vuoi anche per una sfilza di comandi e procedure impressionante, il titolo risulterà piuttosto ostico da deglutire e basato, fondamentalmente, su di un continuo “prova, sbaglia, riprova” che potrebbe frustrare alcuni giocatori abituati a “vincere” sin dai primi istanti.
In Comanche non saremo solo chiamati a primeggiare in operazioni di guerra, ma avremo modo di partecipare anche a missioni di ricognizione con dei droni da guerra, in gran numero e dotati di diverse caratteristiche peculiari, oppure di infiltrazione in basi nemiche, in cui saremo chiamati ad attivare o disattivare sistemi di sicurezza e abbattere i nemici all’interno dei quartier generali avversi. Potremo comandare i droni a distanza direttamente dall’elicottero stesso e che si riveleranno fondamentali specialmente nell’ispezione di zone morfologicamente inaccessibili per un elicottero, come grotte o altre location di dimensioni ridotte.
Avremo modo di accedere ad una vasta gamma di elicotteri differenti, che potremo sbloccare completando varie missioni all’interno della campagna di gioco, ognuno con le sue caratteristiche e dotazioni speciali che potremo adattare al nostro personalissimo stile di gioco.
Sia droni che elicotteri, in base a caratteristiche fisse riguardanti il complessivo equipaggiamento, potranno essere contemplati quasi fossero delle classi in senso strettamente ruolistico, con diversi parametri base che potranno essere successivamente potenziati sbloccando i necessari componenti. Il vero punto forte e focus di Comanche è sicuramente il multiplayer: due squadre si contenderanno diversi obiettivi per portare a casa la vittoria, in una battaglia sia d’azione che di strategia.
Qui il gioco acquista un fascino completamente diverso, anche grazie all’ottima capacità degli sviluppatori di equilibrare da un lato la strategicità del titolo, piuttosto accentuata e basata su manovre da centellinare al centimetro, che si respira nella campagna in singolo, coadiuvata da una sfida che, nonostante si tratti di una simulazione, resta sempre piuttosto accesa online.
E passeremo dalla prima persona alla terza alternando, appunto, fasi sparatutto e fasi un po’ più studiate.
UN EGREGIO SPETTACOLO VISIVO
Visto il prezzo budget in accesso anticipato, Comanche non è certamente un titolo qualitativamente eccelso da un mero punto di vista grafico ma, contestualmente, nemmeno così brutto. Anzi. Le peculiarità dell’Unreal Engine sono sfruttate più che degnamente. Ci sarà una buona alternanza e varietà di biomi differenti, giochi di luce tutto sommato buoni e il cockpit dei velivoli sarà piuttosto dettagliato e verosimile.
Anche i modelli di elicotteri e droni, pur non facendo gridare al miracolo, si mostreranno piuttosto in forma e egregiamente realizzati, con sufficienti dettagli in bella mostra tali da non rendere scontento nessuno. Una realizzazione complessivamente sopra la media ma che, con un adeguato sviluppo e supporto futuro, potrebbe tranquillamente toccare vette decisamente superiori. Anche da un mero punto di vista computazionale, Comanche non ha sofferto durante il nostro test di bug e glitch piuttosto gravi e questo è decisamente un punto a suo favore, considerando il suo stato apertamente “acerbo” di sviluppo.
Una performance solida, sessanta fotogrammi raggiungibili abbastanza velocemente e senza grandi compromessi e “decisioni drammatiche” tra le opzioni, sufficienti per ottenere le prestazioni desiderate, e che restano in linea di massima stabili per la gran parte del tempo.
Per quanto concerne il sonoro, tutto è parso già sostanzialmente d’alto livello, con effetti audio “giusti” e che rendono più coinvolgente la simulazione (e in alcuni casi, sono anche d’aiuto).
COMMENTO FINALE
Comanche va a riempire un vuoto importante, sia per coloro che amano le simulazioni belliche ma anche per i tanti fan che hanno amato la serie originale.
Ci sono tutti gli elementi di partenza per permettere che il titolo possa essere apprezzato, seppur si tratti sempre di una simulazione “tosta” e che, anche per non snaturare sé stessa, non potrà probabilmente mai esser apprezzata da chi ha una vena più arcade.
Con un adeguato support post pubblicazione in early access, ci sono tutte le condizioni per far sì che il titolo Nukklear Digital divenga punto di riferimento in un settore sì di nicchia, ma al contempo ingiustamente abbandonato.
Weappy Studio e THQ Nordic hanno aperto i preordini e le preregistrazioni per l’acquisto di Rebel Cops, titolo a tema poliziesco con complesse missioni tattiche basate su meccaniche di strategia a turni. Ecco i link per effettuare la preordini su iOS e le preregistrazioni su Android.
Il titolo sarà rilasciato su Handygames come titolo premium al prezzo di 7,99 euro. Non ci saranno pubblicità, micro-transazioni, lootbox o altre meccaniche da gioco d’azzardo.
IL GIOCO
Rebel Cops, uno spin-off ambientato nel mondo di This is the Police, offre più di 15 ore di missioni tattiche impegnative, la possibilità di rigiocare le missioni grazie ai molteplici approcci disponibili ad ogni missione e alle difficili scelte che i giocatori potranno compiere con grande impatto sulla trama.
Le operazioni hardcore del titolo strategico a turni faranno diventare i giocatori più grandi e numerosi, con un singolo proiettile che potrà segnare la vita di un membro della squadra.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Strategico a turni hardcore: Non ci sono punti fermi in Rebel Cops. Una volta colpiti, gli agenti si dissangueranno, a meno che non si agisca in fretta per salvarli. Lo stesso vale per i cattivi, quindi bisognerà assicurarsi di avere il vantaggio prima di ingaggiare uno scontro a fuoco.
Approcci multipli: Si potrà portare a termine un’intera missione senza dare l’allarme o semplicemente entrare con prepotenza aprendo il fuoco. Ogni poliziotto potrà essere equipaggiato con l’attrezzatura più adatta a lui. Le scelte fatte lungo il percorso saranno difficili e si dovranno accettare le conseguenze.
Mappe versatili e missioni secondarie: Si potranno esplorare più di 15 scenari, che variano da operazioni in luoghi compatti, fino a grandi spazi aperti. Si potrà costruire la propria reputazione a Ripton aiutando i residenti locali in missioni secondarie e ottenendo ricompense per aver indagato a fondo sui livelli.
Conservare o non conservare la statura morale: gli utenti potranno scegliere se giocare o meno secondo le proprie regole. Che si tratti di combattere con il fuoco spazzando via senza alcuna pietà il sindacato di Zuev, o di essere un buon poliziotto ribelle e arrestare i sospetti senza versare una goccia di sangue. La decisione spetterà al giocatore, che dovrà però tenere presente quanto la propria reputazione influirà sul morale, e anche sui prezzi del mercante.
Dopo averla annunciata il mese scorso, THQ Nordic ha ufficializzato la disponibilità della versione fisica di Remnant: From The Ashes, che in digitale era stato viceversa distribuito da Perfect World Entertainment.
L’acclamato fps in terza persona sviluppato da Gunfire Games, disponibile su Pc, PS4 e Xbox One, è ora in vendita nella sua versione retail presso i rivenditori autorizzati, al prezzo di 39,99 euro.
Di seguito il trailer ufficiale. Buona visione.
IL GIOCO
Remnant: From The Ashes è uno sparatutto action survival in terza persona ambientato in un mondo post-apocalittico invaso da creature mostruose. Come uno degli ultimi residui di umanità, il giocatore partirà da solo oppure al fianco di un massimo di altri due giocatori per affrontare orde di nemici mortali e boss epici, cercando di ritagliare un presidio, ricostruire e poi riprendere ciò che è stato perduto. Di seguito le caratteristiche chiave del titolo:
Un residuo di umanità – Il mondo è stato gettato nel caos da un male antico proveniente da un’altra dimensione. L’umanità sta lottando per sopravvivere, ma possiede la tecnologia per aprire portali verso altri reami e realtà alternative. Bisogna viaggiare attraverso questi portali per scoprire il mistero della provenienza di questo male, recuperare risorse per rimanere in vita e contrattaccare per ritagliarsi un presidio da cui l’umanità possa ricostruire.
Infiniti reami fantastici – Il giocatore può esplorare mondi generati in modo dinamico che cambiano ogni volta che vengono giocati, creando nuove mappe, incontri con i nemici, opportunità di missione e eventi del mondo. Ciascuno dei quattro mondi unici del gioco è pieno di abitanti mostruosi e ambienti che forniranno sfide nuove a ogni giocata.
Recupero. Miglioramento. Specializzazione – Il giocatore dovrà prevalere su nemici durissimi e boss epici in ambienti ostili per ottenere esperienza, bottino prezioso e materiali di miglioramento che potrà usare per costruire uno strepitoso arsenale di armi, armature e modifiche per accostarsi a ogni incontro in dozzine di modi unici.
L’unione fa la forza – Invadere altri mondi per cercare di porre fine ai Root è pericoloso e la sopravvivenza è tutt’altro che garantita. Il giocatore si potrà unire a un massimo di altri due giocatori per aumentare le proprie probabilità di sopravvivenza. Il lavoro di squadra è necessario per superare le sfide più difficili del gioco… E sbloccare le ricompense migliori.
DCL – The Game è venuto alla luce in un panorama fatto di (e)sport emergenti: in questo caso, quello delle corse dei droni. Impiegati nondimeno in contesti di vario genere, anche culturali, per riprese aeree e affini, gli apparecchi stanno conoscendo negli ultimi anni un boom di popolarità legato a una connotazione competitiva. Attiva da tempo è infatti la Drone Champions League, che porta ufficialmente in giro per il mondo (l’anno scorso ci fu anche una tappa a Torino) le corse professionistiche di droni.
Distribuito da THQ Nordic e sviluppato da Climax Studios (in collaborazione con Drone Champions AG), DCL – The Game è il primo titolo dietro licenza ufficiale dedicato proprio a tali corse. Un titolo che viene incontro in egual misura sia agli appassionati del settore, già capaci di manovrare un drone autentico, sia ai principianti e ai curiosi in procinto di avvicinarsi, anche solo virtualmente, a questo mondo. Il gioco, del quale è disponibile un’edizione da collezione veramente unica, è presente su Pc, PS4 e Xbox One. Di seguito la recensione della versione Steam: vi auguriamo una piacevole lettura.
DRONI PER TUTTI
Il lavoro congiunto di Climax Studios e Drone Champions AG non bada molto ai convenevoli. Dopo un roboante filmato introduttivo a metà tra spezzoni di gameplay e immagini reali delle corse professionistiche della Drone Champions League, il giocatore viene trasportato al menu principale, al cospetto delle (non tante) scelte disponibili. Prima però DCL – The Game si propone di individuare il livello di esperienza/abilità del giocatore, attraverso un tutorial che spiega anche i quattro differenti sistemi di volo, dai quali si potrà scegliere per iniziare a volare:
Arcade – Il sistema di controllo dedicato ai principianti, dove la stabilità e l’altitudine del drone vengono controllate in automatico dal gioco. L’utente non dovrà fare altro che gestire l’accelerazione e gli spostamenti in orizzontale, seguendo inoltre la linea guida sul tracciato per andare nella direzione giusta. Il modo più facile e veloce per gettarsi subito a capofitto nelle corse di droni.
GPS – Il sistema di volo fatto su misura per gli amanti delle riprese tramite drone: una simulazione quasi perfetta per chi, desideroso di far pratica, ci tiene ad allenarsi senza mettere a rischio gli autentici e costosi apparecchi. Sebbene sia possibile gareggiare con tale sistema, il gioco stesso lo sconsiglia per via delle limitazioni sulla velocità e sulla visuale. Il consiglio è quello di sbizzarrirsi nella modalità Volo Libero, accessibile dal menu di gioco.
Angle – Sistema popolare nei micro-droni, consente di esercitarsi sul controllo dell’altitudine, con il drone che tuttavia verrà stabilizzato in automatico non appena si cesserà di far pressione sui tasti (o sulle levette). Di fatto si propone come un livello di gestione intermedio del velivolo, un passo deciso in avanti rispetto alla tranquilla modalità Arcade prima del professionismo, almeno a livello di controllo.
Acro – Gestione assoluta del drone. Con questo sistema di controllo il giocatore potrà controllare liberamente il mezzo, con tutte le difficoltà del caso. Quasi impossibile con la tastiera e non facile con il pad, sarà molta la pratica necessaria per affinare la propria abilità. Ma è anche vero che costituisce il sistema in grado di regalare più soddisfazioni e, nondimeno, l’unico in grado di dare una possibilità per qualificarsi alla Drone Champions League stessa.
FINCHÉ C’E’ DRONE C’E’ SPERANZA
In apertura di articolo abbiamo parlato di esport, in riferimento a DCL – The Game. Ciò è dovuto principalmente a due ordini di motivi. Il primo riguarda il fatto che le corse di droni ufficiali, “in carne e ossa”, vedono i piloti gareggiare, su di una postazione, con un visore simile a quelli per la realtà virtuale, che conferisce loro la visuale in prima persona dal punto di vista del velivolo. Il secondo invece tratta l’aspetto più affascinante del titolo: attraverso il gioco è infatti possibile qualificarsi per le autentiche competizioni della Drone Champions League. Per farlo bisogna passare dagli eventi online in-game, gare e qualificazioni professionali e professionistiche accessibili e giocabili solamente con il sistema di controllo Acro.
Un sistema di controllo che presenta, inoltre, un tuning e in generale un settaggio delle prestazioni del mezzo davvero impressionante, di fronte al quale un principiante non potrà che strabuzzare gli occhi senza comprendere molto. Dettagli che saranno probabilmente appannaggio degli appassionati di droni reali, che assieme a tutti gli altri giocatori potranno partecipare ai suddetti eventi online a cadenza settimanale nel tentativo di ottenere i migliori tempi e piazzamenti. Nei prossimi mesi saranno infatti selezionati 300 giocatori (200 dalla versione Steam del titolo, 50 da quella Xbox One e 50 da quella PS4), che verranno poi invitati a Londra per partecipare a un’ulteriore selezione. Coloro che sopravviveranno a tale scrematura otterrano dei veri contratti da piloti professionisti.
In generale le gare risultano essere mediamente brevi, ma assai frenetiche. A decidere sarà, oltre alla bravura del pilota, anche la conformazione e la lunghezza dei tracciati, dove sono presenti sia location esotiche ottimamente riprodotte (come la Grande Muraglia cinese), sia tracciati ufficiali della competizione, come lo spettacolare Grand Prix Laax di Zurigo. Piste autentiche e verosimili atte a mettere alla prova la propria abilità, in una competizione dove ogni schianto o errore può pregiudicare l’andamento della corsa. In maniera “videoludica” è possibile ripristinare il drone in caso di schianto o caduta, ripartendo comodamente da uno dei tanti checkpoint: ma l’ammontare di secondi persi peserà non poco sul piazzamento.
L’invito è dunque quello di fare progressivamente pratica, passando dal sistema Arcade (che contempla comunque delle limitazioni) a quello Acro, a prescindere dalla volontà di aspirare o meno alle qualificazioni alla Drone Champions League. DCL – The Game è, a prescindere, un titolo che funziona quasi esclusivamente online, dove per gareggiare è necessario registrare un proprio account, con tanto di possibilità di collegare vari account social. Piloti di fatto, senza considerare le velleità agonistiche. Giocando online si ha inoltre la possibilità di acquisire crediti, che potranno essere utilizzati per personalizzare esteticamente il proprio drone. Rivestimenti, scie e altri decori per realizzare il proprio velivolo ideale: c’è da dire tuttavia che il “farming” richiesto sarà davvero tanto. Considerato l’ammontare di crediti acquisibile da una singola corsa, in relazione al prezzo di tanti rivestimenti e decori, desistere verrà nondimeno molto naturale.
CHI HA IL PANE NON HA I DENTI
DCL – The Game presenta diverse modalità, seppur tendenti all’online:
Eventi – Costituiscono il fulcro del titolo, nonchè unica possibilità sia per poter qualificarsi alla Drone Champions League, sia per ottenere decori e distintivi altrimenti non ottenibili “offline”. A varia cadenza (perlopiù settimanale), questi eventi saranno unici e comprenderanno vari tipi di sfide, accomunate da un’unica e semplice variabile: sarà disponibile solamente il sistema di controllo Acro, quello da giocatori avanzati.
Prova a cronometro – Rappresenta la modalità single-player principale del titolo. Il giocatore dovrà tentare di ottenere un tempo migliore su una selezione di tracciati, che potranno essere via via sbloccati ottenendo risultati (anche) in questa modalità, alla pari di ulteriori crediti da spendere nel negozio in-game.
Multigiocatore Raceflow – In questa modalità i giocatori potranno cimentarsi in gare che possono arrivare ad ospitare fino a 30 corridori contemporaneamente. Come nelle prove a cronometro, sarà possibile ottenere crediti vincendo e partecipare con qualunque sistema di controllo (Arcade compreso). Ma resta evidente il fatto che un buon giocatore in Acro potrà surclassare qualunque altro giocatore utilizzante altri sistemi di controllo, complice la limitatezza di questi ultimi. Ci sono manovre eseguibili solamente da coloro che sceglieranno di non delegare al gioco il controllo di determinate funzioni.
Completano il quadro le voci del menu “Vola ora”, “Volo libero” e “Tutorial”, che rappresentano tre modi diversi di fare pratica con il proprio drone. Il consiglio è sempre lo stesso: far pratica partendo dal sistema di controllo Arcade fino ad arrivare, finalmente, a quello Acro, requisito imprescindibile sia per poter partecipare agli Eventi, sia per poter avere una qualche chance nelle semplici gare online.
Tecnicamente il gioco si difende piuttosto bene. Pur non facendo gridare al miracolo, il lato grafico si rivela capace di regalare degli scorci davvero notevoli, oltre a una buona dose di dinamismo. I tracciati, specie quelli ispirati a location reali, sono realizzati piuttosto bene: un minor livello di cura è stato paradossalmente riservato ai droni stessi, che in turbinii di luce ed effetti bloom a tratti eccessivi saranno non di rado difficili da seguire a occhio nudo, specie per quanto concerne l’inseguimento degli avversari. Ottima invece la stabilità del framerate, che si è mantenuto costante per tutte le svariate ore di prova.
Praticamente ineccepibile è l’aspetto legato alla fisica, che riproduce in maniera quasi perfetta il controllo di un drone autentico. Le tante impostazioni e personalizzazioni disponibili a livello tecnico e decorativo mettono il giocatore di fronte a una signora simulazione: allo stesso tempo, per come è strutturato intrinsecamente, DCL – The Game si rivela scarsamente consigliabile ai non appassionati. La principale ragione è riposta nella limitatezza dell’offerta di contenuti “amatoriali”: tornei e varie altre modalità “offline” avrebbero di certo giovato, specie nei confronti di tutti quei giocatori appassionati di droni, ma non di agonismo.
COMMENTO FINALE
Come ogni titolo su licenza che si rispetti, DLC – The Game si affaccia sul mercato strizzando l’occhio alla crescente platea di appassionati del settore. La Drone Champions League sta vivendo infatti una fase di ascesa in termini di popolarità, e il sodalizio tra Climax Studios e Drone Champions AG ha portato alla realizzazione del primo titolo simulativo con protagonisti i droni: la distribuzione compiuta da THQ Nordic ha fatto il resto. La possibilità di entrare realmente nel circuito professionale di tale (e)sport costituisce un aspetto unico e difficilmente replicabile, ma d’altra parte lo rende nondimeno il principale tallone d’achille.
Sin nelle fondamenta il gioco sembra essere stato realizzato pensando proprio agli amanti delle corse, di droni: difficile che anche un semplice curioso possa, o voglia, affacciarsi al titolo. La ricchezza dell’offerta di contenuti in-game è, dopotutto, quasi esclusivamente legata alla competizione online. Ai tanti piloti amatoriali appassionati delle sole riprese aeree, più che di corse, avrebbe certamente giovato qualche modalità dedicata. Il quadro che emerge è dunque quello di un titolo su licenza estremamente accurato a livello di simulazione, ma altrettanto nel target di riferimento. Consigliatissimo ai piloti di droni e ad aspiranti tali, ma anche a chi avrebbe sempre voluto provare a imparare, a pilotarne uno.