Un altro titolo per C64 fa il suo esordio: The Shadow Over Hawksmill fa, così, il suo debutto sull’8 bit di casa Commodore in versione digitale. Lo rende noto Psytronik, publisher del gioco, assieme al gruppo Facebook Icon64. Leggiamo la notizia da IndieRetroNews.
Ricordiamo che The Shadow Over Hawksmill è un’action adventure in salsa horror basata su Cthulhu con atmosfere dark e lovecraftiane. Il gioco richiede tutte le vostre abilità per evitare che il protagonista venga eliminato dai nemici cattivi.
Vediamo anche un video con gameplay di dieci minuti. Buona visione.
Si tratta della centesima pubblicazione del team conosciuto anche per Rocky Memphis: The Legend of Atlantis.
Viaggio nel villaggio spazzato dalla pioggia di Hawksmill per indagare sulla misteriosa scomparsa dei suoi abitanti. Scoprite antichi segreti e misteri predetti nel Necronomicon mentre viaggiate attraverso la misteriosa città.
STORIA
Strani eventi stanno accadendo nella piccola città di Hawksmill, situata nel nordest dell’Inghilterra. L’intera popolazione è svanita dall’oggi al domani. Si sospetta che le forze oscure possano essere responsabili dopo aver trascorso molti anni a studiare le pagine del grande tomo di tutte le cose malvagie: il necromonicon. Questo evento potrebbe essere ciò che era stato predetto nel buio e nei manoscritti antichi? Sei determinato a scoprire qual è il responsabile di Shadow Over Hawksmill.
Dall’arrivo della prima “mini console”, il Nintendo Nes Mini, il fiume che ha riportato in auge il retrogaming non conosce limiti, e vede rialzare di mese in mese l’interesse di tutto il mercato consumer. Retrogames Ltd ha quindi deciso di continuare a tenere alto l’hype proponendo una nuova versione del Commodore 64 chiamata The C64 Maxi.
La differenza, è che questa volta non solo le dimensioni sono quasi a grandezza naturale, ma la tastiera è completamente funzionante e tutto il sistema è stato migliorato grazie all’esperienza maturata con il fratellino minore. Scoprite, anzi ri-scoprite uno dei mostri sacri della genesi del retrogaming insieme a noi. Buona lettura.
UN PO’ DI… MINI-STORIA
Super Nintendo Mini, Playstation Mini, Megadrive mini. Più una marea di console portatili e non tutte dedicate al retrogaming. Le prime citate di buona qualità, le seconde alternate tra ottimi progetti e altri di natura più o meno sufficiente. Il comune denominatore tra tutte queste console, è comunque uno solo: il retrogaming
Questo movimento, è presente da molti anni e consiste (per chi non fosse avvezzo) a giocare a titoli di qualche generazione addietro. Giocare un gioco della prima Playstation con la console originale? Si, è retrogaming. Ci sono una quantità infinita di nicchie, il più delle volte incentrate su una particolare architettura, ma il bello di questo tipo d’esperienza è che a sua volta ha dato vita ad altri generi di esperienze in stile retrò, come la musica dei videogiochi dei tempi che furono.
Insomma, se come noi siete sui quarant’anni, potrete facilmente riconoscere ciò che abbiamo descritto sopra. Il bello è che se volte cimentarvi in questo tipo di hobby, non serve nemmeno spendere un capitale, in quanto spesso molte periferiche si trovano usate e a prezzi anche accessibili, tutto dipende dai vostri gusti e dal livello di confidenza e di conoscenza di cui disponete.
Nel 2017, l’annuncio del Commodore 64 mini (qui recensito) lasciò chi scrive questa recensione con sentimenti assai contrastanti. Erano anni che volevamo accaparrarci questa periferica, ma per una serie di vicissitudini ci era sempre sfuggita. Eppure, i ricordi d’infanzia che mescolavano il Commodore all’Amiga si susseguivano come i fotogrammi di un cartone animato vecchio stile. Ma quella periferica così piccola, senza una tastiera funzionante, aveva tolto ogni tipo d’interesse.
Ma l’emozione provata a giugno scorso la ricordiamo ancora adesso, ci sentivamo come bambini. Quel video su Youtube dove Retrogames Ltd annunciava una versione perfettamente funzionante del Commodore, per giunta con un video che faceva il verso ai migliori spot anni ‘80, insomma l’apoteosi. Consci di dover aspettare, fagocitammo qualunque video rilasciato in seguito e “aggiornammo” nuovamente le conoscenze in merito ai migliori titoli, alla programmazione in Basic V2, e a tutto il panorama attorno a questo mondo.
Non vogliamo tediarvi con l’epopea che lo ha portato in casa, vi basti pensare che fino all’antivigilia di Natale eravamo incerti, e decisamente tristi. Fortunatamente una telefonata nel pomeriggio di una tranquilla giornata lavorativa ci ha fatto tornare il sorriso in pochi minuti, facendoci correre (letteralmente) al negozio d’elettronica più vicino per assicurarci un adattatore da presa britannica a domestica.
COME È FATTO IL THE C64 MAXI… E COME FUNZIONA
Esteticamente, il THE C64 Maxi non si discosta molto dalla versione “originale” del 1982. Tolto il logo e le porte usb, ha dimensioni lievemente ridotte, una tastiera più morbida di quello che ricordavamo, e un joystick decisamente superiore rispetto a quello rilasciato con la versione mini. Solo il fatto di disporre di una tastiera perfettamente funzionante e la modalità definita “classica” in VIC20 per alcuni potrebbe valere l’acquisto.
Osservando bene l’unità, notiamo con un certo rammarico la mancanza di uno slot dedicato alle cartucce. In sede di campagna su Indiegogo, lo sviluppatore aveva proposto una serie di immagini dove questa porta era inserita tra l’hdmi e l’alimentazione. È davvero un peccato che tale caratteristica sia stata rimossa durante la produzione, siamo sicuri che avrebbe permesso a questa unità di rompere gli indugi anche dell’utenza “irriducibile”, e appannaggio della sola versione originale.
Sul versante software, l’esperienza è molto simile a quella del C64 Mini, ma appena dopo la release è già stato rilasciato un upgrade (1.3.2) che sistema alcuni bug e va a migliorare l’utilizzo dell’unità. Anche sul versante modalità, troviamo la nota “Carosello”, dove sono raggruppati i 64 giochi proposti, e quella classica che avvierà la schermata del Basic. L’emulatore che gestisce il software di questo Commodore è basato sul noto Vice, che emula praticamente quasi tutti i giochi per Commodore 64 e quelli per il Vic 20. Gli ultimi update hanno anche permesso un miglior utilizzo sul versante usb, garantendo l’opportunità di provare programmi e giochi multi disco.
Per portare sui vostri schermi programmi e giochi vi basterà formattare una chiavetta usb da massimo 64 Gb in FAT 32 (suggeriamo di formattarla senza formattazione veloce, poiché eviterà eventuali errori). È implicito il discorso relativo alla proprietà dei giochi attualmente ancora sotto copyright, e pertanto vi suggeriamo di porre il vostro sguardo su tutto il sottobosco abandonware e quello delle nuove proposte.
Sì, perché il Commodore è protagonista ancora oggi di nuove proposte, come – ad esempio – Abbaye des Morts, recensito dal nostro direttore proprio qualche giorno fa, e che su IndieRetroNews si è aggiudicato il titolo del miglior gioco Commodore 64 del 2019.
Insomma, di materiale ce n’è davvero tantissimo e per tutti i gusti. Non spaventatevi poi se qualche gioco non è invecchiato benissimo, perché molti altri sono divertenti anche oggi, come un bel gioco di bowling che ha intrattenuto una famiglia intera il giorno di Santo Stefano.
Un piccolo interrogativo rimane sui giochi multi disco, di cui alcuni perfettamente utilizzabili, altri senza alcuna possibilità di partire. Il più delle volte è consigliabile disporre di un file in versione .d71/.d81 o della versione cartuccia ,crt che ci permetterà bypassare il problema. In rete, troverete diverse guide ma ad esempio con Turbo Outrun siamo dovuti ricorrere al file in versione ,crt perché dopo un giro estenuante di prove, ci siamo dovuti arrendere all’evidenza che il doppio file non veniva accettato. Insomma, dovrete fare delle prove ma è anche per questo che siamo qui no?
Ultima piccola postilla, riguarda la produttività. Si, pensare di disegnare o di fare videoscrittura con il Commodore potrebbe sembrare pura follia, ma noi non aspettavamo altro. Ci siamo quindi accaparrati Advanced Art Studio e Easyscript 64, che non solo funzionano perfettamente, ma risultano tutto sommato comodi da usare. Non vediamo l’ora di provare Geos, vero antenato del primo Windows.
Per quanto riguarda le impostazioni “grafiche”, le possibilità sono diverse e vanno dalla classica pixel perfect 4:3 Europeo/USA o i filtri CRT. Sebbene il secondo setting sia romantico, sui pannelli moderni sceglieremo quasi sempre l’impostazione di default, poiché in grado di donare un’ottima qualità visiva pur mantenendo la sua anima da retrogame.
E sul feeling con il joystick del THE C64 Maxi, dobbiamo dire che prova alla mano, la leva ci è sembrata decisamente dura, e spesso ha reso i nostri movimenti un vero inferno. I piccoli scatti dei microswitch ci sono tutti, e il versante puramente romantico è appagato. Ma quando si è alle prese con Pitstop II e si va a sbattere a causa del movimento ritardato o limitato per via della leva troppo rigida non è il massimo. Dobbiamo però precisare che di ora in ora la confidenza migliora nettamente, quindi basta non arrendersi.
I GIOCHI IN DOTAZIONE
Del resto possiamo fare lo stesso discorso anche per i giochi, che rispetto ai comodi tempi moderni sono nettamente più difficili, ma anche appaganti. La lista dei 64 giochi presenti è più o meno quella del C64 Mini, con alcune rivisitazioni. Abbiamo l’intramontabile Speedball II, California Games, gli Impossible Mission, e il gioco di ruolo Sword of Fargoal. C’è poi Galencia, che merita la menzione poiché gioco rilasciato nel 2017, quindi di fattura nettamente più recente rispetto agli altri.
Per le mancanze, possiamo citare la malinconica assenza di Wasteland, Space Rogue e Sentinel Worlds, Chase HQ 2 e Outrun, Ultima IV. Tutti titoli che avrebbero garantito un sicuro plauso da parte di pubblico e critica, ma per via dei soliti problemi di copyright non hanno trovato spazio in questa operazione nostalgia.
Dato che ne stiamo parlando, ecco la lista dei giochi inclusi nel THE C64 Maxi:
Anarchy
Alleykat
Attack of the Mutant Camels
Avenger
Battle Valley
Bear Bovver
Boulder Dash
bounder
California Games
Chips Challenge
Confuzion
Cosmic Causeway
Cyberdyne Warrior
Cybernoid II
Deflektor
Destroyer
Everyone’s a Wally
Firelord
Galencia
Gateway to Apshai
Gribbly’s Day Out
Gridrunner (VIC 20)
Heartland
Herobotix
Highway Encounter
Hover Bovver
Impossible Mission
Impossible Mission II
IO
Iridis Alpha
Jumpman
Mega Apocalypse
Mission AD
Monty Mole
Monty on the Run
Nebulus
Netherworld
Nodes of Yesod
Paradroid
Pitstop II
Planet of Death
Psychedelia (VIC 20)
Ranarama
Robin of the Wood
Silicon Warrior
Skate Crazy
Speedball 2
Spindizzy
Steel
Street Sports Baseball
Street Sports Basketball
Summer Games II
Super Cycle
Sword of Fargoal
Temple of Apshai Trilogy
The Arc of Yesod
Thing Bounces Back
Thing on a Spring
Trailblazer
Uridium
Who Dares Wins II
Winter Games
World Games
Zynapse.
UTILIZZO SEMPLICE
Sull’utilizzo giornaliero, a patto di impegnarsi, The C64 Maxi è straordinariamente facile da usare, sia grazie alla modalità carosello per i neofiti, che quella Vic 20 per i più smaliziati. In entrambi i casi, potrete giocare con diverse piccole perle, caricare il vostro materiale via usb, e persino programmare e salvare ciò che avrete creato. Non è cosa da poco.
Ultima nota prima del commento finale. Questa recensione è resa disponibile grazie all’acquisto in prima persona del prodotto. Dato che ilvideogioco.com supporta con grande ardore il movimento indie, vogliamo ricordare a tutti gli sviluppatori di retrogames e di retroconsole che siamo qui per voi. Se volete spargere la voce sul vostro prodotto o una prova seria e approfondita, siamo e saremo a vostra disposizione.
COMMENTO FINALE
The C64 Maxi è una ulteriore operazione nostalgia. È un promemoria per ricordare da dove siamo venuti, e un bel salto indietro in anni meno tecnologici ma decisamente più semplici.
Molti dei titoli proposti sono interessanti, anche se alcune mancanze si fanno sentire, e non sarebbe stato un errore proporre i manuali dei giochi inseriti, visto che quello completo è disponibile (purtroppo solo in inglese) sul sito Retrogames Ltd.
La rivisitazione del joystick ha dato i suoi frutti, pur con una certa rigidità. A farla da padrone di questa esperienza però, sono la tastiera e la modalità Vic 20, sviluppati davvero egregiamente. Insomma, una riproduzione ricca di funzioni, realizzata nel complesso davvero bene, e capace di essere sfruttata in tutta la sua interezza. Ora non ci rimane che una cosa, aspettare quello che tutti aspettiamo e sogniamo da diverse notti: l’Amiga 1200.
Un flash sul THEC64 Mini. È, infatti, disponibile un nuovo aggiornamento firmware, l’1.0.8 che si può scaricare sul sito ufficiale a questo link. Si tratta di un update “minore” ma che potrebbe essere utile: serve ad ottimizzare e migliorare i tempi di risposta del joystick della console. In pratica dovrebbe eliminare, o ridurre, gli episodi di input lag.
Come sempre, per applicare la patch, si dovrà scaricarla in una pendrive formattata in Fat 32, andare sul menu principale della console e scegliere tra le opzioni quella dell’aggiornamento firmware. A quel punto sarà riconosciuta la patch e si chiederà se applicarla o meno.
In programma altri aggiornamenti attesi dagli appassionati come quello che darà la possibilità di scegliere con più semplicità i giochi su più dischetti o di caricare immagini di gioco (i file .D64) nella stessa chiavetta.
Rievocare un mito come il Commodore 64 non è una cosa semplice. Le operazioni nostalgia rischiano di fallire, di essere stucchevoli o di essere fraintese.
E con un mito come l’8 bit di casa Commodore nato nel lontanissimo 1982, un anno incredibilmente denso di eventi in ogni campo (da quello sportivo, Mundial vinto in Spagna, la scomparsa di Villenevue a Zolder, o ancora l’eccidio Dalla Chiesa, la guerra delle Falkland e tanto altro), la possibilità di sbagliare è dietro l’angolo. Basta un nulla per ricevere le ire funeste degli appassionati della prima ora.
Dopo avervi proposto uno speciale sul THEC64 Mini, uscito sul mercato a fine marzo, siamo pronti per dire la nostra in questa recensione. Come già abbiamo anticipato, si tratta di una riproduzione che sta nel palmo di una mano che permette di giocare a 63 giochi, più il Basic ma anche di tanto altro grazie all’eccellente possibilità di aggiornare il firmware e, soprattutto, di caricare tramite USB, altri titoli.
IL SISTEMA OPERATIVO
Analizziamo il sistema operativo che gira sotto emulazione. Questa parte è senza dubbio la parte migliore del pacchetto perché permette di giocare senza problemi a tutti i titoli presenti e di caricarne altri a proprio piacimento.
Acceso il THEC64 Mini, si accede ad un menu di facilissima fruizione. User Friendly si dice adesso anche perché la scienza è in inglese. Semplice, immediato, stabile (gira sotto Linux) ci propone una navigazione semplice che si basa sulla selezione dei titoli da giocare.
Nondimeno è possibile andare a visionare e scegliere tra opzioni supplementari. Il software permette di selezionare vari effetti grafici ma anche se decidere di far girare il tutto su formato Pal o NTSC, o in formato 4:3 e così via.
È presente anche una tastiera virtuale, comoda per certi aspetti ma piuttosto lenta (ovviamente) per inserire i comandi sul Basic mentre è utile per utilizzarla nei giochi che richiedono l’utilizzo della keyboard.
L’utilità della tastiera virtuale è palese quando vogliamo caricare un gioco esterno per inserire i comandi necessari. Ma chiaramente una tastiera fisica, che si può collegare tramite USB, sarebbe molto più comoda. Tra le caratteristiche supplementari del software in dotazione anche quella di poter mettere in pausa i giochi, salvare la propria partita e riprenderla quando lo si desidera.
Una cosa che ci è piaciuta tantissimo è il caricamento dei giochi: immediato. Non dovremo aspettare i fastidiosissimi tempi di caricamento che ricordiamo anche con affetto perché accompagnati dai loader, ovvero da musiche che aiutavano ad “ammazzare” l’attesa. A proposito di loader, il menu principale è accompagnato da un brano scritto dall’ottimo Matt Gray. Prima o poi scriveremo qualche articolo su questo musicista famosissimo per aver scritto colonne sonore di classici su C64.
Sul THEC64 Mini, si seleziona il gioco e dopo qualche istante lo si può già utilizzare. Discorso diverso per i titoli fuori line-up. Bisognerà aspettare il caricamento dell’immagine in D.64. E per i dischi con più giochi la procedura è più lunga e complessa. Vi risparmiamo i passaggi perché li abbiamo descritti nel nostro speciale a questo nostro link.
Insomma, a livello software, tutto funziona alla grande ed anche la visione dei giochi a 720p è tanta roba. Ricordiamo che i titoli C64 girano ad una risoluzione di 320×200. In sostanza quattro volte più grandi dell’originale ed alla medesima velocità.
Questo grazie all’emulazione che risultato essere davvero ben fatta e piuttosto pulita con possibilità aggiuntive di cui abbiamo appena parlato che al giorno d’oggi sono una cosa normale ma che appaiono avveniristiche se pensiamo che stiamo parlando di una macchina di 36 anni fa. Una soluzione simile a quanto adottato nel recente passato da Nintendo che è scesa in campo in prima persona per riproporre il NES e SNES Classic Mini.
L’HARDWARE SOTTO IL COFANO
Quando intervistammo Paul Andrews, a capo del progetto the THEC64 Mini, gli chiedemmo qualche accenno sull’hardware. Abbottonato ci rispose cordialmente che era una cosa simile a quanto visto sulle mini classic Nintendo.
Questo serve sostanzialmente a supportare un emulatore potente, flessibile e di far girare i giochi al massimo in qualunque configurazione scelta tra le opzioni proposte. Ed è incredibile che per far girare al meglio titoli su una macchina datatissima ci sia bisogno di questo:
CPU: Dual-Core ARM Cortex-A7 1GHz
FPU: standard ARM VFPv4-D32 FPU Floating Point Unit
Intanto questa è la situazione. Ma va più che bene perché permette di emulare tutto. Anche gli ultimi giochi usciti di recente. Peccato che, al momento, il software legga soltanto immagini disco (file con estensione D.64) e non le cartucce. Ma siamo certi che i prossimi aggiornamenti firmware possano ovviare a questo problema.
ASPETTO E DOTAZIONE
Il THEC64 Mini riproduce in linea di massima il caro vecchio “biscottone” di colore beige. Gli sviluppatori parlano di una grandezza di circa la metà rispetto all’originale. Riteniamo che il Commodore 64 fosse un po’ più grande del doppio.
Per quanto concerne la tastiera, è risaputo che quella del THEC64 Mini sia soltanto decorativa ed in più no ha neppure i comandi Basic raffigurati nei tasti oltre ai caratteri tradizionali che sono riprodotti. Molti ritengono questa scelta un oltraggio ma a nostro avviso ci sembra un’esagerazione. Tra l’altro, aggiungiamo noi, con una tastiera così piccola, verrebbe malissimo scrivere.
Il THEC64 Mini presenta una porta HDMI per il collegamento alle tv moderne, una micro USB per il cavo d’alimentazione ed è un peccato che manchi l’alimentatore in dotazione. Poco male, basterà un comunissimo 5V ad un 1P e si potrà alimentare il dispositivo.
Ci sono inoltre due porte USB. Tre sarebbero state anche meglio ma pazienza. Queste permettono di agganciare il joystick in dotazione, del tutto simile visivamente al Competition Pro, una tastiera (consigliata) o un altro joystick. Speriamo che gli aggiornamenti futuri permettano anche il supporto a joypad moderni. Il motivo è presto detto: la nota dolente è senza dubbio questa.
Esteriormente simile, come detto, al Competitition Pro, con alcuni pulsanti supplementari per la navigazione nei menu e per attivare la pausa, il salvataggio e l’uscita nei vari giochi. Purtroppo, però, dà un enorme senso di fragilità. Senza microswitch e con la sensazione che la leva possa staccarsi se si gioca opportunamente a titoli che richiedono una sollecitazione continua, il joystick è la cosa meno bella del THEC64 Mini.
NELLA CONFEZIONE
La console THEC64 MINI (ovviamente)
Un joystick classico
Un cavo HDMI
Un cavo USB per l’alimentatore (adattatore USB AC non incluso)
CARATTERISTICHE
Funzionamento accurato C64
Modalità di visualizzazione NTSC & PAL (60 & 50 Hz)
2 porte USB: collega una tastiera USB e avrete un computer pienamente funzionale oppure aggiungete un secondo joystick per giocare in compagnia
Firmware aggiornabile con chiavetta USB
63 giochi pre-installati con possibilità di aggiungerne altri tramite chiavetta.
LA LINE-UP DI GIOCHI PRESENTI
Prima di concludere la nostra recensione è giusto accennare ai titoli offerti. Come già scritto nello speciale, troviamo alcuni big accompagnati da altre vecchie glorie magari non famosissime ma di discreto livello. Il problema dei diritti d’autore, materia vasta e sempre in evoluzione, ha limitato molto la presenza di altri big.
Purtroppo quando in una lista di 63 giochi, che è comunque vasta rispetto a quanto proposto dalla concorrenza, mancano alcuni capolavori quali i due Turrican, la saga The Last Ninja ed altri classicissimi, rimane l’amaro in bocca e si ha la sensazione che qualche cosa in più si sarebbe potuta fare. Anche se probabilmente il costo di 79,99 euro proposto al pubblico si sarebbe dovuto elevare di qualche euro per ammortizzare i costi di alcune licenze “pesanti”.
Quello che c’è è comunque espandibile come già più volte ripetuto in passato. E questa caratteristica sopperisce alla grande alle tante mancanze.
Ma è anche giusto ricordare cosa ci sia precaricato. Armalyte è uno dei migliori shoot’em up per l’8 bit di casa Commodore ed è presente. Troviamo i due Cybernoid che artisticamente parlando sono delle vere e proprie perle capaci di sfruttare l’hardware del C64 al meglio grazie a forme e palette di colori splendide ed alle musiche di Jeroen Tel, uno dei maghi del SID.
Troviamo alcuni titoli di Thalamus come Creatures, eccellente action platform che fu uno dei titoli più amati dell’ultimo periodo del C64 ad inizio anni ’90. C’è pure Hawkeye e troviamo l’altrettanto eccellente Rubicon.
In lista dei classici griffati Epyx: Winter Games per le Olimpiadi invernali, Summer Games II (ma perché non anche il primo? Ndr) per i Giochi Olimpici estivi, ma anche multieventi divertentissimi quali California Games e World Games.
C’è Uridium, altro titolo che non ha bisogno di presentazioni. Speedball 1 e 2 si fanno notare assieme ai due Impossible Mission, due tra i titoli più iconici di sempre per l’8 bit di casa Commodore ed in grado di alzare le quotazioni di questa line-up.
Ci fa piacere segnalare anche Pit-Stop e Boulder Dash così come di Avenger, il seguito del vecchissimo The Way of the Tiger.
E tanti altri: la lista la trovate in seguito. Daremmo un 7,5.
Alleykat
Anarchy The Arc of Yesod
Armalyte
Avenger
Battle Valley
Bounder
Boulder Dash
California Games
Chip’s Challenge
Confuzion
Cosmic Causeway
Creatures
Cyberdyne Warrior
Cybernoid
Cybernoid II
Deflektor
Everyone’s a Wally
Firelord
Gribbly’s Day Out
Hawkeye
Heartland
Herobotix
Highway Encounter
Hunter’s Moon
Hysteria
Impossible Mission
Impossible Mission II
Insects in Space
Mega-Apocalypse
Mission A.D.
Monty Mole
Monty on the Run
Nebulus
Netherworld
Nobby the Aardvark
Nodes of Yesod
Paradroid
Pitstop II
Ranarama
Robin of the Wood
Rubicon
Skate Crazy
Skool Daze
Slayer Snare
Speedball
Speedball 2
Spin Dizzy
Star Paws
Steel Stormlord
Street Sports Baseball
Summer Games II
Super Cycle
Temple of Apshai
Trilogy Thing on a Spring
Thing Bounces Back
Trailblazer
Uchi Mata
Uridium
Who Dares Wins II
Winter Games
World Games Zynap.
COMMENTO FINALE
Il THEC64 Mini non è soltanto una buona operazione nostalgia. Quello che ci viene proposto è un dispositivo che ha in dotazione un eccellente emulatore ed un hardware sufficiente a far girare tutto lo scindibile del vecchio Commodore 64 al quadruplo della risoluzione originale ed alla stessa velocità. È un lavoro oscuro, magari non percepito da moltissimi, quello che permette di far girare vecchie glorie su televisori moderni. Ed è bene ricordare che tali TV offrono risoluzioni infinitamente più elevate rispetto a quella originale del Commodore 64 (320×200).
Ciononostante quanto riprodotto in televisori giganti rimane piacevole anche se le “rughe del tempo” (in questo caso i pixel) sono evidenti e ci fa scendere più di una lacrima.
Ad ogni modo, nostalgia canaglia a parte, ci è piaciuto ed abbiamo apprezzato tantissimo il software che fa girare tutto. L’interfaccia semplice, e l’immediatezza d’utilizzo. I giochi in dotazione sono tanti ed almeno una dozzina sono dei veri e propri big. Altri sono vecchie glorie ma possiamo accontentarci visto che è possibile, ed è questa la carta vincente, caricare le immagini disco (i file con estensione .D64) tramite chiavetta USB. La procedura di caricamento del gioco singolo esterno è semplice, ma se si vogliono caricare più giochi le cose si complicano. Gli sviluppatori stanno lavorando a questo e chissà che non possano anche “sbloccare” altri tipi di file come ad esempio le cassette o, ancor meglio, le cartucce. O, aggiungere direttamente loro altri giochi.
La facilità d’utilizzo, le opzioni supplementari di salvataggio o di aggiungere alcuni effetti grafici fanno il resto. Il THEC64 Mini si comporta bene. In modo quasi impeccabile. Pazienza per la tastiera figurativa (gli integralisti insorgono ancora), ma è possibile collegarne una USB funzionante per utilizzare al meglio anche il Basic. Già, perché si può programmare in questo famoso linguaggio. Bisogna ricordare la presenza anche di una tastiera virtuale: utile (benché non comodissima) per alcuni giochi che richiedono l’utilizzo della keyboard, decisamente macchinosa se si vuole utilizzare il Basic.
Bisogna comunque pensare che non si tratta del nuovo Commodore 64 ma di un dispositivo (con hardware datato ma sufficiente a riprodurre tutto lo scindibile vecchio e nuovo per il C64) che ripropone in chiave moderna questa macchina emulandola egregiamente e permettendo, ci ripetiamo, di riprodurre tutti i giochi ad una risoluzione nettamente superiore a quella originale.
Tutto oro quel che luccica? No, il joystick in dotazione è mediocre. Fragile, a tratti impreciso, senza microswitch, si ha quasi paura ad utilizzarlo a dovere in giochi dove viene richiesto con il risultato che non ci si diverte. Speriamo che tra gli aggiornamenti software o direttamente dagli sviluppatori, possano uscire anche prodotti ufficiali in grado di dare un’alternativa valida.
Bene le due porta USB ma una terza sarebbe stata ancora più gradita. Per il resto, se non si ha la pretesa di avere un C64 reale e soprattutto se si considera questo dispositivo per quello che è, ossia come una riproposizione, allora potete guardare con benevolenza al THEC64 Mini che si propone come una chiave moderna del mitico 8bit che fece sognare (e fa ancora sognare) milioni di appassionati in tutto il mondo.
I pregi sono tanti, i difetti possono essere migliorati e gli sviluppatori stanno lavorando per limare il tutto. Se amate la storia e volete ripercorrerla il THEC64 fa per voi e pazienza che per caricare i file esterni tramite USB (formattata in FAT 32, mi raccomando, ndr) bisogni armeggiare un attimino. Diversamente, passate oltre.
Il TheC64 Mini è disponibile e quanto prima scriveremo uno speciale su questa nuova macchina-replica (emulata, ndr) del glorioso computer 8-bit che dal 1982 fino agli inizi degli anni ’90 catturò l’attenzione e l’affetto di milioni di utenti in tutto il mondo.
Ma la notizia è un’altra: sono già stati annunciati i primi due aggiornamenti di sistema.
Il 5 aprile sarà lanciato il firmware. 1.06 che correggerà alcune descrizioni dei giochi, sistemerà dei bug ed amplierà la mappatura dei pulsanti del joystick.
Nondimeno è già in cantiere l’aggiornamento 1.07 che non ha ancora una data ma tra le caratteristiche includerà la possibilità di scegliere tra vari dischi inserendo una chiavetta USB ed amplierà l’accesso a dischi e file. Dovremmo comunque avere ulteriori novità ed approfondimenti. Sul sito ufficiale le istruzioni sul come installare gli aggiornamenti.
Ricordiamo che il TheC64 Mini è stato realizzato da Retro Games Ltd ed ha un prezzo al pubblico di 79,99 euro. Con se porta 63 giochi che sono elencati qui e che riportiamo a seguire ma è possibile anche aggiungerne altri.
Il THEC64 Mini ha una data di uscita. Gli appassionati possono fare il conto alla rovescia: la rivisitazione del tanto amato computer ad 8 bit di casa Commodore sarà disponibile a partire dal prossimo 29 marzo. Confermata, anzi, anticipata di un giorno, la data apparsa qualche giorno fa su Amazon.
Sviluppato da Retro Games Ltd – e distribuito da Koch Media – THEC64 Mini è la metà dell’originale C64 ed è un home computer completamente funzionante che si può collegare direttamente al televisore ed è dotato di due porte USB, una per il joystick e l’altra per la tastiera.
Lanciato nel 1982, come i più affezionati ricorderanno, il C64 ha dominato la scena degli home computer per tutti gli anni 80. Sono stati venduti milioni di pezzi in tutto il mondo e ha conquistato un posto speciale nel cuore dei giocatori.
Trentacinque (ormai 36) anni più tardi, e con una rivisitazione completamente attuale, è tornato e si chiama THEC64 Mini.
Collegabile a qualsiasi televisore moderno tramite il cavo HDMI, i giocatori possono usufruire di 64 giochi vintage autorizzati e pre-installati all’interno di esso.
Questo include giochi che vengono da sviluppatori come Epyx, Gremlin Graphics, Hewson e The Bitmap Brothers sfoggiando un ventaglio di titoli come California Games, Speedball 2: Brutal Deluxe, Paradroid ed Impossible Mission. A questo nostro link, la presentazione della mini-replica al momento dell’annuncio con lista dei giochi e contenuti.
Tra questi c’è anche il classico Boulder Dash. Il gioco vede ‘Rockford’ nella caverna che striscia alla ricerca di gemme e mentre prova ad evitare creature malefiche ed esplosioni di gas. Stephan Berendsen, presidente della BBG Entertainment GmbH ha dichiarato:
“Retro Games e BBG hanno riunito qualcosa che è sempre stato il simbolo del 1984- il C64 eBoulder Dash”.
La maggior parte di questi giochi hanno ottenuto un rating di oltre il 90% dalle più importante testate attuali, ottenendo una marea di premi ed elogi. Dal genere sportivo allo sparatutto, passando per i platform ed i rompicapo, c’è davvero di tutto per far contenti i più appassionati ed esigenti estimatori di giochi retro.
Paul Andrews, da noi intervistato, amministratore delegato di Retro Games ha affermato:
“Siamo contenti di pubblicare il THEC64 mini e fare in modo che sia i fan originali del prodotto, sia le nuove generazioni di giocatori scoprano questo fantastico sistema, e magari provino anche a programmarlo da soli!”.
Retro Games, l’azienda che sta realizzando il THEC64 Mini ha mostrato nuove immagini sui contenuti della confezione. Sul post su Facebook viene specificato che questi contenuti ritratti in foto sono provvisori. Ci saranno altri aggiornamenti a breve.
Matt Gray, il celebre musicista britannico che ha firmato le colonne sonore di classici quali The Last Ninja 2, Tusker, Dominator e Vendetta, realizzerà la musica del menu del TheC64 Mini.
A renderlo noto è Paul Andrews, il managing director di Retro Games, l’azienda che sta producendo il dispositivo che replicherà il Commodore 64 in arrivo ad inizio 2018 con distribuzione Koch Media.
Andrews ne ha parlato nel corso di una nostra recente intervista:
Siamo davvero felici della reazione generale verso il TheC64, tantissime persone sembrano apprezzare ciò che stiamo facendo, e naturalmente conosciamo di persona diverse figure che hanno lavorato nel settore in quei tempi; siamo persino riusciti a fare in modo che Matt Gray scrivesse la musica per il menu principale del TheC64 (e questa è davvero una cosa fantastica), e stiamo puntando a lavorare con altra gente relativamente a vari progetti interconnessi attualmente in corso.