The Last of Us II, parla Druckman

Alla luce dell’ennesimo rinvio, The Last of Us Parte II è diventato un punto interrogativo non solo per i videogiocatori ma, a quanto sembra, anche per gli stessi sviluppatori ed in particolare per il regista Neil Druckmann. Come sappiamo bene, l’uscita del titolo di Naughty Dog era prevista per il 21 febbraio, poi spostata al 29 maggio. Già il primo rinvio aveva fatto storcere il naso. “Stiamo migliorando l’esperienza di gioco”: questa era la motivazione a base del rinvio, per buona pace dei fan.

IL SECONDO RINVIO

Poi è arrivato il coronavirus e i timori di un secondo rinvio si sono fatti sempre più concreti fino all’annuncio ufficiale di qualche giorno fa, ma in questo caso la situazione è ben più grave dato che il gioco è stato rinviato a data da destinarsi, causa pandemia Covid-19 e dettagli da limare: disperazione, l’angoscia, lo sconforto, delusione e chi ne ha più ne metta. Come se non bastasse, contestualmente alla notizia del rinvio, sono stati rivelati nuovi screenshots del gioco, giusto per mettere ancora di più il dito nella piaga: Naughty Dog, se stavate pensando di consolare i fan, certamente avete sbagliato il modo.

Potete vedere le immagini qui sotto, ma vi avvisiamo che potrebbero urtare la vostra sensibilità.

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LE PAROLE DI DRUCKMANN

Una dichiarazione o un commento sull’accaduto era dovuto e cosi è stato. Neil Druckmann, vice presidente di Naughty Dog e regista di The Last Of Us Parte II, partecipando ad un podcast Playstation (potete ascoltare l’audio integrale qui) ha parlato del rinvio, ma non solo. Sono stati forniti ulteriori chiarimenti in merito ad una possibile demo e sull’uscita del gioco appunto.

Ecco le parole di Druckmann:

Lo sviluppo è arrivato all’ultimo yard. Non è rimasto nient’altro da fare se non sistemare gli ultimi bug e ripulire tutto.

L’argomento si è poi spostato sulla salute dei dipendenti, visto il periodo di emergenza sanitaria che stiamo vivengo. Lo stesso regista ha cosi commentato:

Quando lo studio ha spinto i dipendenti a lavorare da casa è stato detto loro di prendersi cura di loro stessi e delle loro famiglie. Gli impiegati vengono prima, la data di lancio seconda. Per questo gli abbiamo lasciato prendere delle ferie nel caso in cui ne avessero bisogno. Anche se questo avrebbe potuto voler dire che la data di lancio del 29 maggio non sarebbe stata rispettata.

LANCIO DIGITALE E DEMO

L’intervista ha visto il tema vertere su un possibile lancio digitale e una, alquanto improbabile, demo. Per il primo Sony e Naughty Dog non sono ancora riusciti a trovare la quadra in merito, poichè alcuni paesi non posseggono sembrano non possedere le infrastrutture adatte.

Purtroppo, si tratta di un argomento delicato, visto che c’è anche un terzo incomodo rappresentato dall’emergenza coronavirus che ha lettaralmente scombinato tutti i piani.
Per quanto riguarda la demo, Druckmann la reputa altamente improbabile, poichè sarebbe necessario crearla completamente dal nulla e questo implica un nuovo lunghissimo lavoro che in questo momento non sembra assolutamente in programma.

IL FUTURO?

La situazione è veramente intricata, tanto che neanche Naughty Dog stessa sa come muoversi. Il fattore pandemia ha sicuramente un peso importante su questo rinvio: il solo lancio digitale non crediamo faccia contenti Sony e lo sviluppatore, in quanto molti utenti hanno effettuato il preordine della versione retail, la quale risulta essere ancora la preferita, almeno in questo caso.

Questo ennesimo rinvio apre a tantissime domande, le cui risposte non arriveranno sicuramente nell’immediato. Potremmo assistere, eventualmente, ad un passo indietro da parte di Naughty Dog e una riconferma della data di fine maggio? Che si tratti invece, di una mossa da parte di Sony, cioè quella di far uscire il gioco direttamente su PS5? Purtroppo anche in questo, come in tanti altri casi, non ci resta che aspettare.

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The Last of Us ha venduto 17 milioni di copie

Da Twitter, Naughty Dog festeggia una ricorrenza ed un traguardo per The Last of Us. Il gioco ha appena festeggiato i 5 anni essendo stato pubblicato il 14 giugno del 2013 su PS3.

Nondimeno c’è un risultato importante che il team può festeggiare: più di 17 milioni di copie vendute, ovviamente distribuite tra PS3 e PS4, un risultato eccellente se consideriamo che si tratta di una esclusiva Sony.

Prossimamente, in data da definire, la serie si arricchirà del secondo episodio che è stato mostrato lungamente all’E3 2018. Dovesse mantenere le premesse potrebbero esserci tutti i presupposti per bissare, e perché no, anche migliorare questo risultato eccellente.

Today is the 5th Anniversary of The Last of Us’ release. Over 17 million of you have taken this journey with us and your love, support, and fandom for these characters and their story has been incredible. We can’t wait to continue it with Part II. pic.twitter.com/dES9bBDa4W

— Naughty Dog (@Naughty_Dog) June 14, 2018

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The Last of Us parte II annunciato alla PlayStation Experience; trailer, immagini e dettagli

E’ stata una notte stellare quella della PlayStation Experience 2016. Tra gli annunci, spicca quello fatto da Sony e Naughty Dogs per The Last of Us parte II.

Proprio così, il sequel di The Last of Us esiste ed è stato presentato a Los Angeles con un trailer ed alcune immagini che vi proponiamo. La clip dura 4 minuti.

Ellie e Joel sono tornati, quindi, per una nuova avventura definita da Neil Druckmann (che tra l’altro domani compirà gli anni, ndr) sul PlayStation Blog italiano “Intensa, emotiva e straziante”. Ovviamente, lo scrittore era presente all’evento californiano.

Gli sviluppatori spiegano come stiano facendo di tutto per evitare che il sequel sia scontato ed hanno trascorso questo lungo lasso di tempo per cercare idee degne di nota. Gli autori dicono che sia ancora presto per il rilascio del progetto del gioco ma che non era più possibile aspettare per dare un assaggio di quello che verrà.

Secondo quando si legge sulla rete, nel nuovo capitolo di The Last of Us, Ellie sarà più grande ed avrà 19 anni. La storia, quindi, si baserà su eventi che si incentreranno cinque anni dopo quelli del primo gioco e farà parte di un concetto unico che si lega al primo The Last of Us.

Ecco le immagini.

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