Lo sviluppatore indie Silvine Game Studio ha annunciato oggi la data di uscita del suo strategico a turni, Artifice: War Tactics, in fase di sviluppo da quattro anni, in arrivo su Steam per PC e la cui uscita è prevista per il 16 agosto 2024.Questa creazione distinta e profondamente pianificata/ricercata Read more…
Che Deck of Ashes fosse abbastanza promettente era un dato di fatto. Ne avevamo parlato bene quando abbiamo avuto l’occasione di provarlo in anteprima. E lo diciamo fin da ora: il titolo d’esordio del team indie AY Games, che ha fatto il suo debutto su Steam su etichetta Buka Entertainment Read more…
Si chiama Rise of Humanity ed è la nuova fatica di Cybernetic Walrus, team indie belga di stanza ad Antwerp. Si tratta di un gioco strategico a turni basato su carte (deck builder se preferite, ndr) ad ambientazione futuristica dove l’umanità è in lotta contro la tirannia dei robot. Il Read more…
Missione compiuta su Kickstarterper Inkulinati. Il particolarissimo strategico a turni che ci porta tra le pagine di un manoscritto del Medioevo ce l’ha fatta. Lo sviluppatore indie polacco Yaza Games ha raccolto già oltre 26.000 euro a fronte dei 18.244 richiesti. La campagna sulla nota piattaforma crowdfunding è partita lo scorso 27 maggio e da allora più di 900 appassionati hanno dato il loro contributo.
Il gioco, che arriverà entro la primavera del 2021, potrebbe arricchirsi di ulteriori contenuti visto che la campagna Kickstarter si chiuderà tra 23 giorni. Ed a tal proposito è stato raggiunto un obiettivo secondario che aggiunge “The Ape Professor”, un nuovo maestro d’inchiostro con le sue unità speciali.
Se si dovessero raggiungere i 34mila dollari i 26.000 euro equivalgono a circa 29.000 dollari, ndr) saranno aggiunti il mare ed i relativi combattimenti navali. Presto, inoltre, potrebbero essere svelati ulteriori stretch goals che aggiungerebbero, se centrati, ulteriori caratteristiche ad un gioco promettente. Almeno a nostro avviso.
SUL GIOCO
Inkulinati è un gioco di strategia a turni con animali medievali ispirati a marginali medievali della vita reale di 700 anni fa.
Diventate maestri dell’inchiostro vivente e guidate il vostro esercito di animali illustrato sulle pagine dei libri medievali. Create il vostro bestiario, duellate con celebrità medievali e avventuratevi in incontri e sfide selvagge. Attraverso azioni, anche forti, scrivete la vostra storia e diventate un leggendario Maestro Inkulinati, ossia Maestro di Inchiostro.
LOTTATE COME UN INKULINATI
Usate l’inchiostro vivente per attivare il vostro esercito e condurlo a distruggere le truppe (sempre disegnate con l’inchiostro) del vostro avversario. Usa la vostra sfumatura tattica di battaglia a turni e dimostrate che a volte il vostro sedere può essere più potente della spada. Spostate le vostre bestie sul campo di battaglia, eseguite azioni su di esse, fate un uso tattico degli ostacoli e raccogliete più inchiostro vivente per disegnare nuove unità che vi consentono di ottenere un vantaggio sul vostro avversario.
UNA CAMPAGNA PER GIOCATORE SINGOLO
Scoprite il mistero e i segreti di Inkulinati e affrontate avversari come la Morte, Dante Alighieri e altri. Esplorate il mondo e iniziate la vostra avventura! Combattete i più grandi maestri Inkulinati della Terra, domate le bestie selvagge, costruite il vostro esercito supremo, provate a riportare indietro il vostro Maestro dalle grinfie della morte e, soprattutto, terminate la vostra grande ricerca con il più grande partito che il Medioevo abbia mai visto! Howza!
CREATE E SVILUPPATE IL VOSTRO PERSONAGGIO
Come ogni aspirante Maestro Inkulinati, potrete realizzare il vostro “Tiny-Inkulinati”. Durante il vostro viaggio imparerete le tecniche segrete per disegnare nuovi animali e azioni manuali che vi permetteranno di scegliere la composizione del vostro esercito. Potete essere un cavaliere coraggioso che non ha paura e invierà le sue truppe fedeli direttamente ai suoi avversari. O forse vi piacerebbe giocare con un po’ più di tatto? In tal caso, potreste essere una suora che con il potere della preghiera può confondere i suoi nemici e guarire i suoi stessi servitori. Quegli stili, e altro ancora, sono in attesa di essere scoperti ed acquisiti. Esprimetevi come meglio desiderate.
MOLTEPLICI (E BIZARRE) MORTI DA SBLOCCARE
Asini che suonano le trombe con il sedere, i gatti del vescovo che sconfiggono gli eretici con preghiere, le lumache pesanti ma mortali che mangiano unità vive e altro ancora. Molto, molto di più. Tutti hanno le loro abilità speciali e stanno aspettando il vostro comando.
AZIONI SPECIALI
Non sono solo le vostre bestie che possono causare caos e danni. Usate i pugni per distruggere le unità del vostro avversario, disegnate ostacoli per creare barriere, riposizionate le vostre unità con un movimento del dito o fate esplodere le vostre truppe per creare un caos puro e puro. Ricordate: anche il vostro avversario può farlo.
ADATTATE LA VOSTRA TATTICA A OGNI BATTAGLIA
Ogni Inkulinati ha il suo esercito, con bestie diverse, che a loro volta hanno abilità, punti di forza e, sfortunatamente, punti di debolezza (o fortunatamente – a seconda di quale parte state). Ma non sono solo gli eserciti che possono influenzare chi vincerà un determinato duello. Ogni campo di battaglia ha il suo dominio, con i suoi pericoli particolari da tenere d’occhio e le opportunità che possono essere sfruttate. Dovrete usare il vostro ingegno e adattare la vostra strategia per battere l’esercito avversario di Inkulinati su ogni specifico campo di battaglia.
OGNI BATTAGLIA HA LA SUA STORIA
Per contrassegnare ogni battaglia nei libri di storia che tutte le generazioni future possano vedere, un testo generato proceduralmente descrive gli eventi drammatici (o esilaranti) in dettaglio proprio sopra il campo di battaglia.
Inkulinati è uno strategico a turni nel quale degli animali disegnati a mano e creature si sfida su pagine di un manoscritto medievale. La premessa è arricchita dal fatto che gli sviluppatori hanno descritto il loro gioco come un incontro tra Monty Python e Darkest Dungeon. Curiosi? Noi si. E la notizia è che questo particolarissimo titolo cerca fondi su Kickstarter. Per la precisione 18.244 euro al momento in cui stiamo scrivendo l’articolo.
Ed Inkulinati, in sviluppo dal team indie polacco Yaza Games, è al momento già a quota 12.000 euro grazie al supporto di oltre 420 sostenitori. Il gioco, di contro, dovrebbe arrivare nella primavera del prossimo anno, 2021.
Come si evince dai video e dalle immagini che alleghiamo a questo articolo, gli sviluppatori si ispirano ai manoscritti dei monachi e degli scribi del Medioevo. Opere di 700 anni fa che sono rimaste memorabili grazie ad una fattura eccellente.
La raccolta fondi serve al team per completare la campagna single player, in cui gli utenti si cimenteranno come un Maestro di “inchiostro vivente”, noto anche come Inkulinati. E quindi nomen omen. I giocatori saranno in grado, dunque, di creare il loro bestiario, duellare con celebrità medievali come Dante e la morte stessa. Ma anche andare in avventure selvagge, incontri e sfide. Il titolo promette di avere una modalità PVP, mentre la campagna di crowdfunding consentirà anche al team di aggiungere unità, bestie aggiuntive ed altri contenuti.
Non ci resta che aspettare, e presto dovremmo avere ulteriori aggiornamenti sugli obiettivi secondari, e rimandarvi ai video di presentazione, con gameplay commentato ed alle immagini. Buona visione.
Sid Meier’s Civilization VI – New Frontier Pass arriverà il prossimo 21 maggio con la prima “uscita”. Lo rende noto il publisher 2K che presenta i nuovi contenuti per l’eccellente strategico a turni sviluppato da Firaxis Games.
Il pass stagionale introdurrà otto nuove civiltà, nove nuovi leader, sei modalità di gioco inedite e molto altro ancora. Tali contenuti saranno rilasciati in sei pacchetti scaricabili rilasciati a cadenza bimestrale dal 21 maggio al marzo 2021.
Giusto ricordare che per acquistare questo season pass bisogna avere il gioco base mentre alcune caratteristiche richiederanno anche le espansioni Gathering Storm e/o Rise and Fall.
Il Civilization VI – New Frontier Pass sarà disponibile a 39,99 euro su Pc, Mac, Linux, PS4, Xbox One e Switch con piattaforme mobili in arrivo nel corso dell’anno. Ogni singolo pacchetto sarà acquistabile anche singolarmente. La prima offerta dlc, il Maya & Gran Colombia Pack, aggiungerà nuovi leader alle rispettive civiltà, una nuova modalità di gioco Apocalypse, nuovi City-States, Risorse e Meraviglie Naturali, e sarà lanciata il 21 maggio 2020.
Ecco ilvideo-diario. Buona visione.
Ed Beach, franchise lead designer di Firaxis Games, ha detto:
Sono passati quattro anni da quando abbiamo annunciato Civilization VI e il supporto di fan e giocatori è stato travolgente. Dopo due gigantesche espansioni in Rise and Fall e Gathering Storm e quattro anni di aggiornamenti, Civilization VI è diventato il titolo di punta della serie.
Anton Strenger, lead game designer del team che sviluppa e supporta il titolo, ha aggiunto:
Siamo veramente entusiasti di aggiungere ancora più contenuti a Civilization VI assicurando ai giocatori di lunga data e ai neofiti del franchise qualcosa di fresco nei mesi a venire. Fornendo nuovi contenuti su base regolare, con il New Frontier Pass avremo più opportunità che mai di connetterci con la nostra comunità mentre sviluppiamo e forniamo i contenuti.
Chiunque acquisti il Civilization VI – New Frontier Pass riceverà dei bonus esclusivi: i pacchetti Persona Teddy Roosevelt e Catherine De Medici. Ogni Persona Pack contiene un nuovo modello di leader e un nuovo background. Ma anche inediti bonus di gioco ed un’agenda aggiornata che riflette i cambiamenti della personalità del leader. Rough Rider Teddy eccelle nel mantenere la pace nel suo continente natale mentre Magnificence Catherine può usare i Lussi per travolgere il mondo con la Cultura e il Turismo. I Persona Packs saranno disponibili con il secondo dlc Pack a luglio.
LA ROADMAP
Ecco il programma delle uscite dettagliato. Apprendiamo il nome del secondo dlc di questo season pass: Ethiopia Pack che arriverà a luglio.
La roadmap delle uscite. Si parte l’11 maggio, si chiude – dopo 6 uscite – a marzo 2021
Sono tanti gli esempi di giochi di carte strategici approdati nel mondo dei videogiochi. Magic The Gathering Arena ed Hearthstone, solo per citarne alcuni hanno una impostazione piuttosto classica. A questi se ne sono aggiunti molti altri con diverse varianti, anche ruolistiche. Pirate Outlaws, però, è uno strategico che si basa sulle carte ed è – come intuibile dal titolo – ad ambientazione piratesca. Si tratta di un titolo indie firmato da Fabled Game che è già ampiamente conosciuto dagli utenti mobile visto che lo scorso anno uscì su Android ed iOS riscuotendo un discreto successo.
Ad inizio settimana questo titolo è uscito dall’accesso anticipato di Steamed è disponibile – in versione finale – per gli utenti Pc Windows. Riuscirà ad issare la bandiera piratesca e tenerla alta? Scopritelo nella nostra recensione.
PIRATI, TESORI, RELIQUE, MALEDIZIONI ED ALTRO
Pirate Outlwas ci porta, come già detto, in un’ambientazione che riteniamo molto affascinante e resa celebre da molte opere all’infuori dei videogiochi. Ma rimanendo nel nostro campo non possiamo non citare Monkey Island e Sid Meier’s Pirates. Ci fermiamo qui con le citazioni perché ci vorrebbe uno speciale e torniamo al gioco di Fabled Game.
Il titolo ci immerge in ambientazione ricca di contenuti, una delle caratteristiche peculiari di questa opera, che ci fa vestire i panni di eroi pirateschi. Ma il cammino verso la gloria, i tesori e le reliquie è ricco di ostacoli. Oltre ai nemici, infatti, ci saranno contrattempi dovuti ai tanti eventi (positivi e negativi), soste in taverne e negozi ma ci saranno anche delle insidiose maledizioni in agguato.
Dietro la semplicità dell’aspetto visivo e l’immediatezza del gameplay che andremo a descrivere a brevissimo c’è un mondo sorprendentemente vasto e ricco che si sposa degnamente con l’ambientazione piratesca.
I contenuti, poi, sono tantissimi. Partiamo dalle sei ambientazioni diverse che hanno moltissime missioni da risolvere, diversi nemici da affrontare, carte da raccogliere e collezionare, e molto altro.
Pirate-Outlaws-Scelta-Personaggio (e costumi)
Andando avanti nella trama e vincendo gli scontri sbloccheremo anche i personaggi e la modalità Arena. Troveremo 14 eroi diversi con qualità e debolezze uniche. Dal pirata “classico” alla maestra di spada, dalla cartomante (decisamente folle da gestire) alla domatrice di orsi, dall’alchimista al capitano maledetto e così via. Ciascuno di essi avrà il proprio stile e le proprie dinamiche.
Chiaramente questo offre una grande variazione tra una partita e l’altra. Anche perché varia l’approccio che avremo anche nella raccolta del loot. Poi ci sono anche oggetti cosmetici da sbloccare come costumi diversi per ogni personaggio.
Per non parlare degli oltre 100 tipi di nemici (pirati di ogni genere, anche zombie e spiriti) e 50 boss unici.
Alla fine di ogni partita raccoglieremo – in base ai nostri risultati – dei punti fama che servono per sbloccare i contenuti, a partire dalle ambientazioni. La sfumatura roguelike c’è ed è presente anche in questo gioco.
Un altro punto forte è la vastità di carte offerte: oltre 500 e più di 150 reliquie da raccogliere. Non è neppure detto che gli sviluppatori si fermino qui. Almeno per quanto ne sappiamo.
Se cercate un titolo molto longevo e ricco di contenuti, siate certi che le cose da fare qui non mancheranno.
GAMEPLAY IPNOTICO
Pirate Outlaws si basa anche su un gameplay solido, consolidato. Semplice da imparare ma difficile da padroneggiare fino in fondo. Ma ribadiamo, molto immediato al punto che sebbene il titolo non sia in italiano, le dinamiche da svolgere e le didascalie delle varie carte – pur se in inglese – sono veramente semplici ed intuibili. Un gran pregio.
Dopo aver scelto il nostro personaggio, man mano ne sbloccheremo altri 13 come già descritto, possiamo scegliere tra una delle sei ambientazioni. Si tratta di macro aree e ci stupiamo che non siano sette come i famosi “sette mari”.
Ogni area ha dei propri percorsi nei quali dovremo guidare la nostra nave. Tante tappe differenti che ci faranno combattere, esplorare, saltare da un punto all’altro, o visitare taverne dover rifocillarci e ricaricare i punti azione della nostra nave, e negozi dove acquistare carte e potenziamenti o anche vendere reliquie. Ogni movimento della nostra nave costa dei punti azione che devono essere tenuti sott’occhio perché esauriti possono portare all’affondamento del nostro galeone.
Diverse, come detto, le azioni da fare. La più costante ed il fulcro del gameplay è il combattimento. Questo si svolge a turni ed in base alle carte che avremo. Ogni personaggio parte con un proprio “set” di carte. Perché abbiamo scritto set tra virgolette? È presto detto: la maggior parte delle carte è composta da carte comuni. Le caratteristiche dei vari eroi ci faranno anche scegliere le carte da selezionare al termine di ogni schermaglia.
Nel corso del combattimento affronteremo i vari nemici scegliendo la strategia migliore. Se, ad esempio, utilizzeremo il maestro di spada, saremo più propensi ad utilizzare le carte con le armi bianche, quelle da taglio, coltelli ed asce inclusi. Anche perché non sciuperemo energia raffigurata dalle munizioni.
Ecco, fate finta che le munizioni siano il mana che serve per giocare un determinato tipo di carte come quelle delle abilità specifiche del personaggio o per le armi da fuoco. Queste carte sono contrassegnate dalla munizione e da un numero che è il costo di “mana” per essere utilizzata.
Bisogna sempre trovare un equilibrio nel colpire e nel difendersi perché le cose si fanno serie fin da subito. Per fortuna sarà possibile sbloccare abilità passiva (grazie al fatto che Pirate Outlaws abbia un’anima roguelike) che ci permette di recuperare punti vita se la barra della salute è sotto la metà. O abilità in combattimento che ci fanno recuperare HP (i punti vita, ndr) in base ai danni che si infliggono al prossimo attacco. E se pensiamo che è possibile anche infliggere danni doppi, con certe mosse, viene da sé che si utilizzerà queste carte anche in funzione dell’utilizzo di questa “combo”.
È possibile anche raccogliere carte che applichino diversi stati: furia, cecità, debolezza e molto altro. Se afflitti da cecità avremo scarse possibilità che il nostro attacco vada a buon fine. Se deboli, faremo meno danni, se con l’armatura spezzata subiremo danni diretti e così via.
L’orso non è soltanto ornamentale… difende ed attacca
Questo dà sicuramente profondità e sale al gameplay che viene ravvivato ulteriormente anche dalle maledizioni o da carte speciali che ci permettono di scartare e ripescare o scegliere quale scartare ed affidarsi al caso. Man mano che andremo avanti, il nostro mazzo crescerà ed avremo più varietà di attacchi o di difesa. Giusto anche ricordare e menzionare che ad ogni nuovo round, il mazzo di carte viene mescolato e che ad ogni nuova partita, il numero di carte nel nostro mazzo torna al numero originale. Ma è chiaro che, ritornando alla strategia, se si utilizza il maestro di spade non sarà oculato utilizzare le carte che ci fanno utilizzare le pistole o i cannoni ma diversamente sarà più utile utilizzare l’elusione sfruttando l’agilità per evitare i colpi.
Di contro, l’esploratore può utilizzare bene sia le armi da fuoco che quelle da taglio senza, però, eccellere in nessuna delle due ma avendo la possibilità di raccogliere reliquie utili.
A cosa servono queste reliquie? A dare effetti permanenti durante la partita. Queste una volta trovate si equipaggiano nella “cintura” del nostro pirata. Possono ad esempio aumentare il massimale dei punti salute, o aumentare i punti di attacco o permettere di pescare con più probabilità un determinato tipo di carte, o danno protezione da determinati tipi di danno o lo potenziano contro determinate varietà di nemici e così via come ottenere sconti sugli acquisti o un miglioramento delle carte. È possibile anche vendere queste reliquie e sostituirle con altre.
Ci sono anche le maledizioni che influiscono sulle azioni negli scontri perché ad esempio possono – se presenti nella mano – impedirci di attaccare o di utilizzare questo o quel tipo di carte.
La navigazione: si sceglie la meta e via, a costo di un tot di punti azione
Ci sono tante missioni da svolgere, tanti boss da eliminare e ricompense da vincere. Ma al termine di ogni partita è possibile sbloccare carte o ottenere ricompense permanenti. In questo senso, Pirate Outlaws è molto stimolante anche perché le partite sono sempre diverse e le sfide stimolanti.
L’esplorazione può portarci in dei vortici che fungono da “warp” catapultandoci avanti o indietro nella mappa. La mappa ci può proporre di affrontare altri galeoni o, ancora, di andare in luoghi contrassegnati dal punto interrogativo. Questo ci apre molti scenari perché gli eventi sono di diverso tipo: possiamo trovare una spiaggia dove poterci riposare e ripristinare un tot numero di punti vita o migliorare le qualità di una carta nel nostro mazzo. Possiamo imbatterci in una missione di salvataggio o di caccia, o combattere per uno scrigno pieno zeppo di monete d’oro.
O avere la sventura di prendere una maledizione o armi a doppio taglio che fanno parecchio male ai nemici ma che se non utilizzate in quella mano (per mancanza di ricarica, o mana per intenderci), ci provoca danni. E molto, molto altro.
Unico vero difetto, se così si può dire, può essere rappresentato dal fatto che si abbia l’impressione che la progressione sia lenta. Estremamente lenta. Questo dilata a dismisura la longevità ma può anche rendere noioso e ripetitivo il titolo. Ergo: chi ha molta pazienza e passione troverà comunque Pirate Outlaws perfetto. Almeno sotto questo punto di vista. Altro piccolo problema: a volte il fattore C, la fortuna, sovrasta troppo gli esiti dello scontro. Poco male, ma a tratti può diventare frustrante: avere il personaggio fortissimo ma colare a picco perché a corto di punti azione durante la navigazione, il nostro veliero – pur con il 25% di probabilità di colare a picco – affondi facendo sfumare i nostri sogni di gloria e facendoci ripetere la quest.
MODALITÀ ARENA
La modalità Arena ci permette una sfida attraverso svariati livelli. Ogni dieci scontri si affronterà un boss. È una bella sfida, anche questa molto stimolante ed interessante, un cammino lunghissimo che è una bella variante della modalità classica.
Al termine di ogni sfida è possibile sia acquistare carte che scegliere altro, come ad esempio curarsi o migliorare quello che si ha nel grimorio.
DESIGN INTERESSANTE
Dal punto di vista artistico, ancor più che tecnico – sul quale non c’è molto da aggiungere oggettivamente – possiamo dire che il design è interessante. Linee di disegno molto aggressive, un po’ deformed, ma ben realizzate e comunque molto varie per quanto concerne i nostri eroi ed anche i nemici. Peccato che gli sfondi siano poco vari.
I motivi pirateschi delle musiche sono divertenti ed accompagnano degnamente tutta l’azione. Stesso dicasi per gli effetti sonori. Un compito relativamente facile ma svolto bene. Per questo non abbiamo appunti da fare dal punto di vista tecnico. Pirate Outlaws punta su ben altro.
COMMENTO FINALE
Beh, Pirate Outlaws ci ha sorpresi. Ad inizio credevamo ad un semplice passatempo. Ma andando avanti ci siamo resi conto che – almeno a nostro avviso – si trattasse di qualcosa di più profondo. È il classico titolo che sembra facile ma che poi offre una sfida interessante. Questo è apprezzabile se siete amanti dei giochi di carte strategici.
Punti di forza sono i contenuti (veramente tanti) e la varietà d’azione. Si, è vero, all’atto pratico è sempre una sfida con le carte ma le variabili sono tantissime ed alcune sono veramente folli: provate a gestire la cartomante. Le cose da fare anche, come quest, combattimenti e ricerca. La strategia varia sempre ed i tanti personaggi hanno caratteristiche uniche che ci fanno variare lo stile e l’approccio ad ogni match.
La sfida inoltre non è niente male e le difficoltà esistono fin da subito. Tecnicamente è un titolo piuttosto semplice con una grafica carina e buone musiche ma Pirate Outlaws ha il merito di immergerci in una atmosfera piratesca interessante dandoci tantissime cose da fare. Davvero una bella sorpresa, a patto che non abbiate la puzza sotto il naso e consideriate questo titolo come un casual game che non è.
Una nuova avventura arriva – a sorpresa – per gli appassionati XCOM. Il publisher 2Kha infatti confermato l’arrivo di XCOM: Chimera Squad per il 24 aprile su Pc. Questa nuova appendice standalone dello strategico a turni è sviluppata da Firaxis. E si torna a parlare di un nuovo segmento dai tempi di War of the Chosen.
Il titolo è ambientato cinque anni dopo gli eventi narrati su Xcom 2 con umani, ibridi ed alieni che adesso lavorano assieme per forgiare una nuova civiltà fatta di cooperazione ed in coabitazione.
Tuttavia, non tutti gli abitanti della Terra sostengono questa nuova era di pace e prosperità. City 31, un modello di pace in un mondo post-invasione, è contrastata da gruppi misteriosi. Questi minacciano di spezzare questa delicata alleanza interrazziale. Chimera Squad, una forza d’élite di agenti umani, ibridi e alieni, deve lavorare insieme per distruggere le minacce sotterranee che spingono la città verso il caos.
Ecco il trailer con gameplay. Qui, invece, c’è la pagina Steam. Buona visione.
Steve Martin, presidente di Firaxis Games, ha sottolineato:
Siamo ispirati dalla nostra community appassionata e entusiasti dell’opportunità di creare un’esperienza XCOM dinamica, innovativa e unica sia per i fan dei nostri giochi che per i nuovi giocatori in XCOM: Chimera Squad.
Mark Nauta, capo designer di Firaxis Games, ha detto:
Con XCOM: Chimera Squad abbiamo ritenuto che ci fossero interessanti opportunità di gioco ancora da scoprire nell’universo XCOM. Il gameplay come Breach Mode, l’ordine dei turni interlacciati e l’introduzione di agenti come personaggi completamente potenziati, rivoluzioneranno il modo di giocare mantenendo l’esperienza di combattimento che rende la serie così amata dalle comunità di gioco di tutto il mondo.
CARATTERISTICHE XCOM CHIMERA SQUAD
Il gioco include le seguenti funzionalità:
Agenti alieni e umani unici: ciascuno degli 11 agenti ha una propria personalità e abilità tattiche distinte. Inclusi attacchi specifici come il tiro della lingua della Vipera.
Classi specializzate e complementari: eseguite combo devastanti unendo gli agenti giusti e utilizzando azioni di coordinate. La differenza tra successo e fallimento della missione può dipendere interamente dalla composizione della squadra.
Combattimento tattico rivisitato: le missioni sono strutturate come una serie di incontri esplosivi mantenendo l’azione intensa ed imprevedibile.
Modalità Breach: i giocatori modelleranno il campo di battaglia a proprio vantaggio con una nuova fase di combattimento. Assegneranno strategicamente gli agenti a diversi punti di ingresso e coordineranno i loro piani di assalto con una serie di abilità specifiche per le violazioni.
Turni interconnessi: un sistema di iniziativa automatico inserirà singoli agenti e nemici in un ordine di turni alternato creando nuove possibilità strategiche basate sull’unità in coda per agire in seguito – e quale unità è maggiormente a rischio quando lo fanno.
Suspense strategica: al di fuori del combattimento, i giocatori gestiranno le operazioni di un quartier generale di alta tecnologia, dove dovranno dare la priorità a compiti in competizione, indagini e incarichi di agenti di fronte a un orologio ticchettio: i disordini in costante aumento nei vari distretti della città, guidando City 31 sempre più vicino alla totale anarchia.
Alder’s Blood uscirà su Pc (Steam e GOG) e Switch ma per assicurarsi che il gioco possa essere lanciato al meglio, Shockwork Games ha annunciato l’avvio di una campagna Kickstarter che inizierà il prossimo 6 agosto.
Gli sviluppatori vogliono così chiedere il sostegno degli appassionati attraverso una raccolta fondi che punterà ad un obiettivo minimo (da annunciare e lo sapremo quando partirà il Kickstarter) proponendo anche obiettivi secondari per allargare i contenuti del titolo. Nondimeno saranno anche annunciate le “ricompense” per ingolosire i possibili donatori.
Su Alder’s Blood abbiamo già scritto qui. Si tratta di uno strategico a turni in stile XCOM ma con caratteristiche che ricordano anche Darkest Dungeon e Bloodborne. L’ambientazione vittoriana dovrebbe aumentarne il fascino.
Gli autori invitano gli appassionati alla sessione Discord AMA e Chiedere qualcosa sul gioco a questo link: https://discord.gg/XZ7MMKq
Ecco l’ultimo trailer sul gioco mentre nell’attesa dell’apertura delle danze, vi proponiamo tutte le caratteristiche principali sul titolo. Buona visione e buona lettura.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI ALDER’S BLOOD
Combattimento furtivo, imboscata. Cercate di superare in astuzia tutte le creature terrificanti che affronterete poiché sono molto più forti e non avete nessuna possibilità di spuntarla in un assalto diretto.
Diversi avversari da sfidare. Dai lupi mannari ai vampiri, tutti i mostri hanno i loro attacchi e abilità unici e possono facilmente vedere, ascoltare o annusare te a distanza. Quindi state attenti a non rivelare la vostra posizione troppo presto.
Personaggi basati sulla resistenza. Gestite con cautela il vostro livello di energia tra attacco, movimento e lancio di incantesimi. Alla fine siete solo un essere umano e la mancanza di energia vi affatica gravemente.
Un mondo oscuro si è tuffato nella penombra. In questo mondo il nostro dio ci ha voltato le spalle e la sua presenza corrotta può cambiare l’intensità del campo di battaglia: dall’evocare i mostri, cambiando il tempo, trasformare le creature in potenti avatar della sua volontà.
Il sistema di esplorazione di un vagabondo. Viaggiate in tutto il mondo, portando la vostra base mobile insieme a voi. Prendete rifugio e gestite il vostro accampamento, ma siate cauti nei confronti degli agguati nemici.
Una fusione unica tra la dark fantasy vittoriana e il selvaggio West. Immergetevi in un mondo completamente diverso da quello che conoscete, un universo modellato dalla lotta, in cui l’umanità non ha avuto la libertà di sviluppare o far progredire nessuna delle sue tecnologie.
Gli editori 612 Games e Golem Entertainment hanno annunciato che lo strategico a turni di 17-Bit ispirato ai samurai, Skulls of the Shogun: Bone-A-Fide Edition, arriverà su Switch questa primavera.
Dopo l’approdo su Pc (via Steam) PS4, Xbox 360 e Windows Phone, Skulls of the Shogun: Bone-A-Fide Edition si sta facendo strada verso il Nintendo eShop. Il gioco di strategia a turni, estremamente tattico e ad alta velocità, invita gli appassionati ad entrare nell’Aldilà dei Samurai ed unire le forze con i vivaci guerrieri fantasmi Samurai, i monaci-animali magici e i baffuti Samurai generali sulla strada per catturare i Teschi dello Shogun.
Ambientato, come facilmente intuibile, nel Giappone feudale, Skulls of the Shogun: Bone-A-Fide Edition vede i giocatori assumere il ruolo del generale Akamoto, il più potente samurai generale giapponese che viene pugnalato alle spalle da un assalitore sconosciuto alla vigilia della sua più grande battaglia. I giocatori devono combattere i generali dello Shogun attraverso le quattro regioni dell’Aldilà, così come incontrare gli dei di ciascuna regione.
Spetta ai giocatori controllare il generale Akamoto e il suo esercito di soldati. Ad ogni turno possono essere eseguiti cinque ordini. Il gioco offre agli appassionati un sacco di approcci tattici tra cui scegliere, come uccidere unità, potenziare i minion mangiando teschi e inquinando campi di riso ed edifici. Per non dimenticare l’importante considerazione su come utilizzare e distribuire al meglio il loro generale, che deve essere protetto a tutti i costi.
CARATTERISTICHE
Una frenetica miscela arcade d’azione e strategia a turni.
Sposatevi con i coloriti abitanti dell’Aldilà e potenziate il vostro esercito verso demoni mortali.
Rampage attraverso 24 livelli in un’epica campagna per giocatore singolo.
Confondete gli avversari con la nuova unità Tanuki Monk.
Ottenete esperienza e fondi emblemi con un nuovissimo sistema di progressione dei giocatori.
Affrontate fino a 4 giocatori contemporaneamente su mappe multiplayer, sia a livello locale che online.
Fatevi strada attraverso un episodio completamente nuovo, che include truppe persistenti e il nuovo monaco Tanuki dispettoso.
2K e Firaxis Games annunciano oggi che Mansa Musa guiderà Mali in Sid Meier’s Civilization VI: Gathering Storm, la seconda espansione dello strategico a turni in arrivo per Pc dal 14 febbraio.
Il Mali è l’ultima civiltà ad aggiungersi al roster di Civilization VI: Gathering Storm. Guidata da Mansa Musa, l’uomo più ricco mai vissuto, Mali è una civiltà facilmente adattabile ad ogni situazione e pronta alla vittoria. Con una forte economia e basata su una profonda fede, il Mali può facilmente compensare e superare le limitazioni che ostacolano la maggior parte degli imperi del deserto.
Ecco il nuovo trailer con un po’ di gameplay e la presentazione di questa civiltà. Buona visione.
Il genere degli strategici ha radici profonde nell’ambito del gaming. Partendo da giochi come Civilization, Command & Conquer, Age of Empire, Stacraft, Master of Orion 2 e molti altri, si arriva ai giorni nostri dove il genere continua a produrre buoni titoli con diversi spunti interessanti.
Per chi non è avvezzo al genere, i giochi strategici possono essere a turni ed in tempo reale. Questi due sono i due sottoinsiemi principali, dai quali partono poi ramificazioni di vario tipo che andranno ad identificare questo o quel titolo.
Eons of War, fa parte della famiglia dei videogiochi strategici a turni. Lo sviluppatore indie Vasinov Games, ci ha concesso la prova sulla versione preliminare (attualmente in beta chiusa). Ed ecco che il nostro Danny DSC ha giocato il titolo e ci racconta le sue sensazioni. Ricordiamo che il gioco è uscito lo scorso maggio su Steam in early access per Pc Windows, Mac e Linux.
UN PO’ DI GAMEPLAY
Lo sviluppatore americano è partito subito con un’idea molto chiara su quello che vuole proporre al pubblico. Uno strategico a sfondo spaziale veloce ed immediato che fa del pragmatismo e dell’arguzia nel dispiegamento delle proprie forze, il cardine del gameplay.
Superato il menu iniziale (al momento è disponibile solo la modalità skirmish, ma in seguito verrà implementata una campagna ed il multiplayer) avvieremo la nostra mappa libera dove potremo decidere diversi parametri. Si va dall’estensione della galassia, alla quantità di pianeti disponibile per ogni giocatore, al numero di avversari, alla quantità di risorse ed eventuali punti d’interesse e altri piccoli bilanciamenti. Avviata la mappa ci troveremo nella schermata principale che sarà anche la plancia dalla quale sferreremo gli attacchi e partiremo per la conquista dello spazio.
Quale che sia la quantità di pianeti di partenza, il numero di avversari, e l’estensione della galassia, i valori che dovremo tenere a mente sono: Energia, Popolazione, Minerale.
Questi tre parametri determineranno la possibilità di aprire tunnel spaziali verso altri mondi o punti d’interesse, la “forza” dei nostri attacchi e la possibilità di accedere a potenziamenti per le strutture che andremo a costruire. Già all’inizio della partita sarà fondamentale scegliere oculatamente cosa costruire e potenziare prima. Soprattutto nelle mappe di media e piccola dimensione. Il perché è presto detto: gli avversari si dimostreranno subito decisamente aggressivi. Scegliere di potenziare la nostra produzione di energia senza provvedere ad una giusta acquisizione di minerali ci impedirà di aggiornare le nostre strutture, che a loro volta, producendo meno risorse ci impediranno di progredire, facendoci trovare scoperti ad eventuali attacchi.
Il gameplay è piuttosto veloce, soprattutto perché in questa build preliminare il numero di costruzioni è limitato, l’unico attacco disponibile è quello deciso dalla “forza bruta” della popolazione a disposizione in un sistema, e anche il comparto ricerche si completa dopo una ventina di minuti. Però l’idea di base è di avere uno strategico con un buon grado di sfida (soprattutto nel multiplayer) senza rinunciare all’imediatezza di un gioco come Risiko (titolo dal quale Eons of War prende spunto in larga parte).
Gli spunti che rendono Eons of War davvero interessante, partono dalla possibilità di costruire dei tunnel spaziali tra sistemi distanti, dandoci quindi la possibilità di pianificare strategie e attacchi anche a sorpresa che possono risultare micidiali. Ovviamente anche i nemici possono fare la stessa cosa. Bisognerà, quindi, stare attenti e valutare i pro ed i contro. I tunnel ci permetteranno anche di spostare la popolazione (le truppe) tra pianeti vicini già collegati, e qui la pianificazione sarà davvero importante.
Altra peculiarità di Eons of War è la quantità di turni che portano un sistema a diventare una supernova o un buco nero. In pratica, andando a guardare la schermata delle informazioni di uno dei nostri sistemi, troveremo una voce che ci indicherà entro quanti turni il sistema si trasformerà in una nova o in un buco nero. Questo avrà effetti molto importanti sia nel sistema stesso che in quelli adiacenti. Il motivo è semplice: nel momento in cui la stella collasserà, il sistema rimarrà sempre di nostra proprietà ma potrà risultare vuoto, o con solo uno o due potenziamenti rimasti. I sistemi adiacenti invece, perderanno popolazione, e quindi forza (sia in attacco che in difesa, questo valore vale per entrambi).
La caratteristica sopracitata è davvero una bella trovata (e sempre veloce) perché nel momento in cui mancherà un turno alla trasformazione di una delle vostre stelle, farete di tutto per spostare la popolazione altrove, e se uno dei sistemi adiacenti è in mano nemica, potreste usare la cosa a vostro vantaggio attendendo che l’esplosione danneggi quel sistema così da poterlo attaccare senza sforzi. Per la serie, non tutti i mali vengono per nuocere. Oltre a questo, la trasformazione garantirà un nuovo afflusso di minerali che ci permetteranno di ricostruire le difese. E così si potranno anche seguire i miglioramenti necessari alla sopravvivenza della nostra gente.
TECNICAMENTE PARLANDO
Il comparto tecnico ci sembra adeguato al contesto. La grafica non fa gridare al miracolo ma è efficace e fa il suo dovere senza troppe complicazioni. Il sonoro che accompagna le nostre azioni ci pare abbastanza buono. C’è davvero poco da aggiungere sotto questo aspetto. Il titolo si basa sostanzialmente sul gameplay e non punta a stupire per la sua beltà. In sostanza Eons of War punta molto al sodo ed al gameply.
COMMENTO FINALE
Ovviamente stiamo parlando di una beta, quindi molto verrà migliorato, implementato e modificato. Ma già da queste battute iniziali si capisce come il titolo abbia una sua identità molto marcata. Caratteristica che affiora grazie anche al gran lavoro di Vasily Vasinov, lo sviluppatore del titolo. Eons of War ha davvero buone potenzialità.
Aurum Dust ha pubblicato recentemente un nuovo aggiornamento per Ash of Gods: Redemption, titolo strategico uscito questa estate e da noi recensito con ottimi voti. L’ultima patch, come visibile dal post dedicato su Steam, porta il gioco alla versione 1.4, e introduce il supporto a diverse lingue aggiuntive e nuove funzionalità per il multiplayer.
Queste ultime, in particolare, consistono dei clan. Si tratta di fazioni personalizzate composte da giocatori che combattono per ottenere la vittoria finale.
Incluse vi sono anche alcune correzioni di bilanciamento, in particolare per quanto riguard classi, arene e drop. Infine, le nuove lingue aggiunte sono il francese e il portoghese.
Exorder di Fat Dog Games è approdato su Steam lo scorso 19 marzo, andando a riempire quel piccolo buco lasciato da strategici a turni del calibro di XCOM e Shadowrun, che puntano molto in alto le proprie ambizioni lasciando alla porta neofiti ed esordienti totali, più intimoriti che affascinati dal gameplay degli storici titoli Firaxis e Paradox. Exorder, a nostro avviso, giunge ad introdurre i giocatori della domenica al fascino delle sfide “tipo scacchi”, senza dimenticare di intrattenere anche i veterani.
Noi vi parliamo dell’edizione Switch uscita ieri (16 ottobre) sull’ammiraglia Nintendo. Edizione che permette oltre a giocare anche in portabilità ovunque si voglia, anche il cross play per l’online multiplayer con gli utenti Steam.
FRATELLI COLTELLI
Exorder ci pone alla guida delle gesta di Beyla, la principessa che si contende il trono con l’arrogante fratello Tristano. Questi, geloso del valore della sorella, trama contro di lei e mette in pericolo i confini del regno dei Cerulei. L’escalation di battaglie raggiunge il culmine e Beyla non può far altro che radunare i vessilli contro il fratello e non solo, per evitare che il regno cada nelle crudeli mani degli invasori.
Le premesse narrative di Exorder sono fedeli ai canoni classici, non si preoccupano di scrivere qualcosa di totalmente originale ma fanno il loro dovere, cercando di rendere Beyla un personaggio da difendere e sostenere, mentre tutti, intorno a lei, congiurano e si rendono antipatici.
SEMPLICE ALL’INIZIO E PROFONDO IN SEGUITO
Exorder si presenta come un gioco strategico e tattico a turni. La visuale è dall’alto, come se guardassimo una scacchiera, e proprio una scacchiera sembra stagliarsi sul terreno, indicando chiaramente dove e come possiamo muoverci e agire con ogni singolo personaggio.
Le parti in campo attivano, una dietro l’altra, tutte le proprie unità. Una volta che tutte siano state mosse ed attivate, parte il turno avversario. Si procede così fino alla risoluzione della missione oppure fino all’annientamento delle truppe nemiche.
A rendere meno piatta l’esperienza accorrono dei punti nevralgici: case, fattorie e baliste, che costellano le mappe (mai gigantesche). Le case vanno occupate per impedire ai nemici di ricevere unità di rinforzo ad ogni turno; le fattorie garantiscono il gettito fiscale per pagare l’addestramento delle nostre truppe mentre le baliste sono dei potenti strumenti d’assedio che sia il giocatore che il suo avversario possono usare per abbattere i nemici da distanza di sicurezza e senza troppi affanni.
Più si va avanti nel gioco e più unità dalle capacità speciali troviamo a disposizione. Queste possono essere sfruttate per compiere delle sinergie o vere e proprie combinazioni di attacco, per rendere più semplice la vita ai nostri soldati e più spettacolare la risoluzione delle battaglie.
GIOCO PER TANTI MA NON PER TUTTI
Exorder, per la sua natura di gioco indipendente e a basso budget, si propone come ottima scelta di partenza per il neofito che vuole cimentarsi nel novero dei videogiochi strategici a turni. Riesce ad intrattenere anche i veterani, pur senza offrire scosse o emozioni di levatura tale da rendersi irrinunciabile. Lo stile grafico non passa inosservato e l’attenzione tanto all’aspetto esteriore quanto al bilanciamento delle unità, si nota. Il rapporto qualità/prezzo, insomma, è tutto a suo favore.
La versione Switch, da noi provata, si distingue da tutte le altre per l’ottima resa sullo schermo piccolo della modalità portatile, l’assenza di input lag o rallentamenti ed una trasposizione pressoché perfetta di tutta l’esperienza che possiamo godere su Steam. Giocarlo ovunque si voglia e si possa, come sempre, resta un preziosissimo valore aggiunto.
COMMENTO FINALE
Exorder, del piccolo studio di sviluppo Fat Dog Games, è uno strategico a turni fatto e finito, che pone il giocatore alla guida di un manipolo di soldati, tutti diversamente equipaggiati, alla guerra contro altre due fazioni.
La storia affonda le proprie radici ai più classici canoni fantasy, intavolando battaglie fratricide, contro mostruosità assortite e ottusi invasori. Il tutto è accompagnato da un doppiaggio di tutto rispetto, da una presentazione grafica coloratissima che ricorda, in parte, i primi WarCraft e da un’impostazione che odora di XCOM fin dal primo scontro. Le sfide scacchistiche non mancano, a rendere il tutto più speziato concorrono punti nevralgici quali case, fattorie e armi da assedio che spingono il giocatore (o entrambi, nel caso di multigiocatore) a rivedere le proprie tattiche di turno in turno.
Titolo indipendente, a costo relativamente basso, promettente una manciata d’ore di divertimento solitario e non quantificabili partite multigiocatore online. Tutto questo è Exorder, un gradevolissimo passatempo che potrebbe essere l’isola felice di un neofita che vuole affacciarsi agli strategici a turni senza battezzarsi nel fuoco magmatico di XCOM et simila.
Il contesto storico della Seconda Guerra Mondiale è sempre molto gettonato. Tante opere di varia natura continuano ancora oggi a catturare l’attenzione. Stesso discorso per i lavori di Howard Phillips Lovecraft che rimangono sempre molto amati e fonte di ispirazione per giochi, film, libri e quant’altro.
Unendo queste premesse si possono creare diversi ingredienti. E dalla loro unione nasce Achtung! Cthulhu Tactics, un videogioco firmato da Auroch Digital (piccola software house di stanza a Bristol, in Inghilterra, nrd) e da Ripstone che è uscito pochi giorni fa su Steam per Pc ed è in procinto di esordire, entro fine anno, anche su PS4 ed Xbox One.
Il titolo è uno strategico a turni con una ampia spruzzata di gdr che prende spunto dal famoso board game (gioco da tavolo) Achtung! Cthulhu Skirmish uscito qualche anno fa.
Andiamo quindi a parlare della versione Pc di questo gioco, nato – giusto ricordarlo – grazie anche ad una campagna su Kicksterter che vide la raccolta di quasi 22.000 sterline grazie al supporto di poco più di 750 fan.
Vi auguriamo buona lettura.
UNA SECONDA GUERRA MONDIALE DAL SAPORE OCCULTO
Cosa sarebbe successo se l’esercito della Germania del Terzo Reich nella Seconda Guerra Mondiale avesse trovato il modo di utilizzare i poteri occulti ed invocare mostri? A questa domanda (chiaramente ipotetica) risponde Achtung! Cthulhu Tactics che ci catapulta nell’oscurità del secondo conflitto mondiale e in una versione immersa nelle atmosfere lovecraftiane. Se già un conflitto non fosse abbastanza oscuro, infatti, il titolo ci porta in una rivisitazione che prende spunto dalle opere del noto scrittore americano.
Ne nasce uno scenario che vede alcune divisioni occulte della Germania nazista provare il tutto per tutto per fermare l’avanzata degli alleati (guidata dagli USA) verso Berlino. L’aiuto di forti poteri, infatti, permette loro di evocare abomini e creature mostruose che creano scompiglio ed un evidente vantaggio pratico in conflitto. Questo richiamo è piuttosto affascinante dal punto di vista storico: effettivamente il Terzo Reich ebbe rapporti molto stretti con l’occulto e con l’esoterismo ma questa è, il caso di rimarcarlo, un’altra storia ed i risultati, ovviamente, furono ben diversi da quelli narrate nelle diverse opere di fantasia.
Nel gioco guideremo un manipolo di eroi in diverse missioni contro gli uomini (e le creature) della Nachtwolfe e della Black Sun. Il nostro quartetto dovrà affrontare soldati fanatici e decisi a sfruttare il fortissimo (ed altrettanto pericoloso) potere dei miti per bloccare la nostra avanzata.
GAMEPLAY DAVVERO SOLIDO ED INTERESSANTE ANCHE SE CANONICO
È senza dubbio il gameplay il punto forte di questa produzione low budget. Le meccaniche di Achtung! Cthulhu Tactics prendono spunto da X-Com ed anche un neofito se ne accorgerebbe.
Il movimento durante le fasi di esplorazione è libero. Se incontreremo dettagli degni di nota, questi saranno evidenziati attraverso un pulsante che se premuto ci fornirà dei testi sensibili e degli indizi utili allo svolgimento della missione.
Il combattimento, però, è la parte focale del gameplay ed è a turni. Quando scoveremo, o verremo scoperti, dai soldati tedeschi (o dalle loro creature ed abomini), si attiverà la schermaglia che sarà a turni.
Dapprima toccherà a noi fare le nostre mosse. Ogni personaggio ha un determinato numero di punti azione da spendere per il posizionamento ma anche per le abilità da utilizzare. Il numero dei punti azione dipenderà anche dallo sviluppo dei personaggi ma ne parleremo a brevissimo.
In queste fasi sarà fondamentale, ovviamente, muoversi con cautela e scegliere accuratamente dove piazzarsi. Ottenere le coperture (indicate in fase di scelta del piazzamento) necessarie per proteggersi ma anche per individuare il nemico e poi avere una percentuale alta di colpire sarà fondamentale per sperare di vincere.
Le varie percentuali di successo dei nostri attacchi saranno influenzate anche dall’equipaggiamento oltre che dalla posizione, dall’angolo di visuale e dalla copertura difensiva del nemico. Stesso discorso vale a parti invertite. Quando pronti potremo puntare i soldati nemici. A quel punto, potremo scegliere come agire anche a seconda dei punti azioni rimasti.
Potremo decidere di attaccare con l’arma a lungo raggio, solitamente la più potente che se equipaggiata con mirino e maneggiata con abilità, può essere una soluzione letale. Si può optare per colpire con la pistola (arma secondaria) o, se fosse più conveniente, buttarsi in un attacco corpo a corpo con tutti i pro ed i contro del caso. Ci sono anche attacchi occulti che possono essere sviluppati. Uno fra tutti: il prosciugamento di un tot di punti vita che l’unica donna del gruppo può effettuare fin dall’inizio.
L’arte della copertura, dell’avvistamento e della guerriglia si incarna molto bene in Achtung! Cthulhu Tactics che presenta anche un buon grado di sfida e diversi gradi di difficoltà adatti anche ai neofiti che possono essere agevolati anche da un valido tutorial.
Le percentuali di successo degli attacchi sono anche dovute alla distanza e ad un fattore ugualmente importante: l’individuazione effettiva del nemico. Ecco perché ogni qualvolta che ci sposteremo dovremo poi decidere, prima di poter passare all’azione successiva, l’angolo di visuale che indicherà anche il raggio in cui potremo sparare e, soprattutto, l’identità dei nemici della Nachtwolfe e della Black Sun.
Durante il combattimento, se qualcuno dei nostri dovesse soccombere, si potrà rianimare portando un altro personaggio al suo cospetto per effettuare l’operazione. Ma bisognerà farlo in fretta perché questi potrebbero essere catturati e bisognerà poi affrontare una missione per liberare i compagni di ventura.
Si può anche sfruttare il sistema Momentum (o Slancio) che sfrutta una risorsa secondaria condivisa tra i componenti del nostro team d’assalto e può essere accumulata grazie ai colpi critici ed uccisioni.
Ma i nemici non staranno a guardare e se saranno bravi da colpirci potrebbero, se non ucciderci, dare molto fastidio. Possono infliggere, infatti, danni psicologici da stress e questo diminuisce i punti azione o rende i nostri movimenti ed attacchi meno precisi. C’è però da aggiungere che l’intelligenza artificiale non ci è sembrata al top, almeno in alcuni frangenti. Inoltre il combattimento inizierà sempre nello stesso modo: veniamo individuati dai nemici e dopo il loro piazzamento toccherà a noi fare le nostre scelte.
Se il combattimento in nostro favore dovesse andare bene si continuerà con la missione. Chiuso l’incarico si otterranno punti esperienza che serviranno a sopravanzare di livello i personaggi ed a far crescere le abilità dei nostri eroi. Ognuno di loro ha infatti il proprio albero della abilitàanche se i perk sono molto limitati.
Potremo, comunque, scegliere di spendere i punti abilità per migliorare il tiro dalla distanza, o aumentare la precisione con le pistole o nel corpo a corpo, o aumentare i punti vita o ancora quelli azione e così via. Null’altro.
Tuttavia, questo dà ulteriore profondità al gameplay di Achtung! Cthulhu Tactics anche perché i miglioramenti sono effettivi e man mano che andremo avanti nella nostra campagna vedremo crescere la bravura e l’efficienza del nostro manipolo di eroi. I perk sono pochini e, appunto, le armi sono molto ristrette.
I personaggi non possono essere modificabili nell’aspetto e nell’armamento base ma le ricompense delle varie missioni permettono di migliorare l’equipaggiamento sfruttando anche giubbetti antiproiettile, impugnature migliori e mirini per le armi per combattere al meglio anche le mostruose creature al soldo del Terzo Reich come gli shoggoth, dei blob violacei che sono letali nel corpo a corpo, o abomini o ancora soldati con armi sperimentali. In tutto questo, la spruzzata lovecraftiana è ben presente.
Le diverse missioni si susseguono e si possono affrontare (caldamente consigliato) degli incarichi secondari che daranno, oltre a punti esperienza anche ricompense utili. Buona la longevità anche se non altissima e comunque forse anche superiore a quanto effettivamente proposto narrativamente.
Sostanzialmente il gameplay è buono, a tratti divertente, ma non c’è nulla di sostanzialmente nuovo o che non sia già stato trattato da altri. La trama, inoltre, in generale è interessante – quanto meno affascinante visto i vari contesti – ma il suo sviluppo non offre troppi spunti narrativi. A parte i briefing pre-missione e qualche interazione con l’ambientazione non c’è molto altro ed è questo probabilmente il vero punto debole della produzione perché la trama non lega molto con l’azione. Più ancora della scarsa varietà.
GRAFICA SUFFICIENTE, BUONISSIMO IL SONORO
Andando al nocciolo tecnico. Il lavoro di Auroch Digital su Achtung! Cthulhu Tactics è onesto. La visuale estremamente zoomabile durante le missioni è classica, ma sono le ambientazioni che purtroppo non sono troppo varie. Rocce, alberi, qualche accampamento ed installazione nemica e qualche dettaglio degno di nota. Non c’è molto altro.
Ristretta anche la varietà delle unità nemiche. Insomma, non c’è tantissimo da dire sull’aspetto grafico che non ha spunti tali da essere ricordato ma che comunque svolge sufficientemente il suo lavoro. Il fatto che si ispiri al gioco da tavolo può essere un’attenuante ma forse in questo caso ci si sarebbe potuti spingere oltre anche se potrebbe essere frutto di una produzione non ricchissima economicamente.
Apprezzabili gli artwork, i menu e le schermate statiche. In azione inoltre ci sono anche alcuni glitch e bug. Ne abbiamo trovato uno fastidioso che ci ha bloccato ma che per fortuna si è risolto ricaricando la partita da dove si era fermata.
Ci sono alcuni effetti interessanti come l’effetto nebbia-oscurità durante l’esplorazione così l’ombra delle unità nemiche che vengono individuate ma non avvistate definitivamente. Un effetto che serve a creare ulteriore tensione.
Buoni gli effetti sonori in game così come il doppiaggio dei nostri eroi e la voce narrante che ci introduce alle missioni così come gli effetti sonori ambientali (esplosioni, bossoli dei proiettili che cadono a terra, ricarica delle armi) nonché le musiche tra una missione e l’altra. Nulla di miracoloso ma ben fatto.
COMMENTO FINALE
Achtung! Cthulhu Tactics è un titolo tutto sommato interessante. Se amate l’ambientazione, il contesto ed il connubio tra strategia a turni e gdr, il gioco fa per voi.
Il progetto di Auroch Digital è comunque un titolo da prendere in considerazione. E questo nonostante alcuni evidenti limiti su moltissimi fronti. Da quello narrativo che non lega le missioni ma è solo un pretesto per il loro proseguimento, alla poca varietà delle unità dei nemici.
La realizzazione tecnica è discreta mentre quella artistica, per quanto ristretta, è apprezzabile. Ci è piaciuto parecchio il sonoro. In generale, comunque, questa piccola produzione avallata dal publisher Ripstone, può comunque essere interessante e ci sentiamo di consigliarlo ai neofiti perché offre un buon grado di sfida e la possibilità di affrontare in diverse difficoltà le varie quest.