Necromunda: Hired Gun, il frenetico nuovo sparatutto di Streum On Studio, arriverà su Pc e console il primo giugno. Nel frattempo, conosciamo un po’ meglio il suo gameplay che ci fa familiarizzare col titolo. Benvenuti nella violenta città di Necromunda, un luogo dove tutto può accadere per il giusto prezzo. Read more…
Ricordate Desert Strike? Capolavoro di Electronic Arts uscito ad inizio anni ’90 prima su Amiga e poi su Megadrive nel quale si pilotava un elicottero in zona di guerra attraverso missioni variegate? Bene, se siete amanti del genere, Megacopter: Blades of the Goddess è una nuova produzione indie che potrebbe fare al caso vostro.
Il gioco è in fase di sviluppo dal team indipendente Pizza Bear Games e si dirige suSteam per gli utenti Pc Windows, Mac e Linux. Lo apprendiamo da IndieRetroNews.
Anche in Megacopter: Blades of the Goddess piloteremo un elicottero armato di tutto punto in un’ambientazione isometrica nel tentativo di distruggere le armi del nemico. Si combatterà un nemico non umano.
Come notato dalla descrizione della pagina Steam: Megacopter unisce giochi retrò anni ’80, ’90 (Choplifter, Desert / Jungle / Urban Strike) e televisive (Airwolf, Knight Rider) con un gameplay aggiornato e un’avventura fantascientifica. Il gioco includerà una varietà di tipi di missione come ricerca e distruzione, salvataggio o l’eliminazione di boss mortali, combattimenti basati sull’azione 2d che eliminano i nemici nel cielo e sul terreno, potenti armi per il proprio elicottero, consumo di sangue per scatenare un’arma antica e letale chiamata AZ-TECH, miglioramenti acquistabili per aiutarvi a progredire e molto altro sarà disponibile entro fine anno. Almeno così si legge.
Ecco il trailer che ci mostra anche un po’ di gampely. Davvero molto interessante. A seguire le caratteristiche peculiari del titolo. Buona visione e buona lettura.
CARATTERISTICHE MEGACOPTER: BLADES OF THE GODDES
Missioni: giocate una varietà di tipi di missione. Cercate e distruggete le missioni con un livello di minaccia crescente mentre penetri nelle linee nemiche. Le missioni di salvataggio si consentono di salvare i vostri compagni (stile choplifter). Le missioni di difesa presentano ondate di nemici. Le missioni di caccia ai boss presentano un potente nemico.
Azione 2d: combattete i nemici a terra e in aria. Equipaggiate il Megacopter con un carico di sistemi d’arma che si possono riarmare in modo indipendente. Consumate il sangue dei vostri nemici per scatenare potenti AZ-TECH: antiche armi e armature che solo il vostro velivolo può sostenere.
Progressione: acquistate miglioramenti per il vostro elicottero e alle sue armi che si adattano al vostro stile di gioco. Sacrificate il sangue dei vostri nemici agli dei per sbloccare le abilità AZ-TECH.
Avventura: incontrate il Megacopter senziente, Jack il pilota, Hobo Jones, il suo equipaggio e molti altri.
Colonna sonora: colonna sonora originale griffata OGRE. Queste tracce retrò vi faranno venire voglia di cercare e distruggere.
La serie di Plants vs Zombies, sviluppata da PopCap Games e pubblicata da Electronic Arts, nella sua iterazione per console e piattaforme ludiche “maggiori”, ha rappresentato un’autentica meraviglia fatta di frammenti meccanici semplici intarsiati in una cornice ultra comica e divertente che da sempre contraddistingue il marchio. Un gioco semplice, senza tutti quegli (a volte) inutili fronzoli di serietà che “dannano” i giochi maggiori e dannatamente divertente: il tutto, condito da una realizzazione mai perfetta integralmente ma sempre di elevato spessore ludico. Plants vs Zombies: Battle for Neighborville si presenta come il terzo capitolo della serie e, di primo acchito, sembrerebbe riproporre la stessa formula “innovativa” del precedente episodio, con delle dimensioni un po’ più grandi. Sarà davvero così?
Scopriamolo assieme in questa nostra recensione del gioco uscito venerdì (18 ottobre) su Pc (Origin), PS4 ed Xbox One. Buona lettura.
UN PO’ DI STORIA SULLA SERIE
Il primo capitolo della serie, Plants vs Zombies: Garden Warfare debuttò nel febbraio del 2014, su tutte le principali piattaforme: nonostante una facciata di “semplicità” e immediatezza, di già il primo chapter offriva diverse modalità Pvp a squadre divertenti e fuori di testa, con entrambi gli schieramenti che offrivano diversi ruoli interpretabili, ognuno d’essi con una buona dose di variabili da modificare.
Garden Warfare 2 uscì due anni più tardi, nel 2016, ricevendo votazioni piuttosto alte anche grazie alla sua svolta simil MMORPG: il gioco presentava più classi, più combinazioni di personalizzazione estetica e non, assieme ad un hub centrale ed un mondo condiviso.
Giusto ricordare come questa serie di sparatutto sia uno spin-off della saga principale di Plants vs. Zombies nata dieci anni fa che, ricordiamo essere un tower defense/strategico in tempo reale di enorme successo per l’epoca. Da cinque anni a questa parte è stato deciso di utilizzare queste ambientazioni cartoonesche e rotonde per farne uno sparatutto. E così, il fortunato cast è protagonista in questi ultimi titoli ricchi d’azione tambureggiante.
TRAMA
Plants vs Zombies: Battle for Neighborville è uno sparattutto in terza persona, con elementi che lo avvicinano concettualmente ad un MMO, come la presenza di un mondo pseudo-condiviso, un hub-centrale e così via.
Battle for Neighborville, o ufficiosamente “Garden Warfare 3”, si pone sulla stessa linea rivoluzionaria per la serie intrapresa dal secondo capitolo, che fu appunto come detto una “decisa” transizione da un più classico shooter offline e online, con regole e modalità canoniche, ad un ibrido teso ludicamente ad un Overwatch. In un mondo condiviso, però, e con spiccati elementi ruolistici nonché impreziosito dalla sempre presente esperienza sulla rete. Anche in questo caso, lo strambo mondo degli umani è minacciato dai “cattivissimi” zombie: chi potrà difenderli?
Le coloratissime piante, ovviamente! Ed, in linea di massima, questa la “premessa” narrativa di Battle for Neighborville: avviando il gioco, verremo subito spediti a Giddy Park, il cuore pulsante dell’avventura, una sorta di parco giochi “folle” suddiviso in tre aree: il quartier generale delle piante, quello degli zombie ed un’area centrale per divertirsi abbattendo zombie o piante controllate dall’Ia.
GAMEPLAY DA MMO
Naturalmente, i quartier generali ricorderanno, per certi versi, i classici avamposti riscontrabili in ogni MMORPG: grandi agglomerati ricolmi di Npc che offrono servizi, incorniciati dall’indaffarato andirivieni degli altri player. Battle for Neighborville non farà differenza: potremo cambiar classe, abiti, abilità ma anche acquistare tutta una serie di servizi, oltre che cosmetici, anche per acquisire più velocemente esperienza e quant’altro. I quartier generali serviranno anche e soprattutto per intraprendere attività ludiche concrete: in questo senso, Battle for Neighborville potrebbe essere scisso in due parti. Da un lato, la campagna offline suddivisa in tre mondi liberamente esplorabili e cosparsi di quest bizzarre (come il reperire il necessario per poter sembrare degli… zombi alla moda), dall’altro lato le possibilità offerte dalle modalità multiplayer, cooperative e competitive.
Con 20 classi di personaggi completamente personalizzabili, sei modalità multiplayer disponibili online e la nuova ambientazione di Giddy Park, Plants vs. Zombies: La Battaglia di Neighborville è piena di nuovi contenuti per tutti i tipi di giocatori.
Per chi ha di già giocato i precedenti capitoli, ci sarà sin da subito una novità visibile: in entrambi gli schieramenti ci saranno nuove classi, le quali aggiungeranno un pizzico di pepe aggiuntivo ai tradizionali “ruoli” delle passate edizioni: tra le piante, ad esempio, troveremo un cattivissimo funghetto in grado di utilizzare le arti dell’ombra, in una sorta di versione “vegetale” di un classico ninja, e attaccare con il suo “Fung Fu”, ed una simpatica piantina in grado di seminare il panico con il suo alito infuocato.
Ma anche gli zombie, dal loro canto, avranno nuove pedine, come ad esempio una sorta di “rambo” non morto, in grado di far enormi danni e una sorta di zombie elettrico con dei pattini hi-tech, in grado di scaricare potenti fulmini. Ma, tra le nuove aggiunte, spiccano due classi particolari, la ghianda e il cadetto spaziale, in grado di trasformarsi e mutare aspetto, cambiando diametralmente stile di combattimento, ma consentendo anche una collaborazione innovativa fra i giocatori: due ghiande, ad esempio, potranno collaborare fra loro divenendo una potentissima arma di distruzione combo, con una che potrebbe trasformarsi appunto in albero, e l’altra “saltargli” letteralmente sul capo, continuando ad attaccare dalla sua sommità. Anche gli zombie avranno una versione “spaziale” della tecnica combo, possibile con la classe del cadetto.
Il gameplay, in linea di massima, non presenterà novità rivoluzionarie rispetto al precedente capitolo: ogni giocatore, scegliendo una o più classi, potrà utilizzarle ed accumulare esperienza, in modo da acquisire livelli e personalizzare le abilità. Rispetto al passato, Battle for Neighborville avrà probabilmente meno possibilità di personalizzazione delle classi: la cosa facilita enormemente le cose per i “parvenu”, ripristinando per certi versi la situazione “semplificata” della prima iterazione della saga, ma potrebbe rendere enormemente meno interessanti le cose per chi ha di già divorato i precedenti capitoli.
Avremo, comunque, la possibilità di equipaggiare delle mod, da potenziare con l’esperienza accumulata durante i combattimenti, che obbediranno a criteri specifici e andranno a modificare determinate “aree” del ruolo prescelto (come la rigenerazione della vita, i danni critici ecc). Naturalmete, il cuore portante dell’esperienza è la sezione multiplayer, suddivisa fra cooperativo e competitivo.
La modalità in coop è la classica, in stile Tower Defense, che ci metterà dinanzi ondate e ondate di nemici, progressivamente più forti, e che dovremo fronteggiare piazzando trappole e difendendo il cuore del nostro territorio (il “Gardenator”). Le modalità competitive, invece, offriranno al solito una intensa sequela di differenti game mode, passando da Deathmatch classici a King of the Hill e altre modalità rimescolate in salsa “piantozombiesca”. Novità di rilievo nel settore sarà sicuramente la Battle Arena, una modalità 4 contro 4 basata sulle eliminazioni dei singoli elementi delle squadre, ma PopCap ha in mente di espandere regolarmente l’offerta del titolo in questo senso.
In linea di massima, Battle for Neighborville sarà un ottimo gioco, divertente e contenutisticamente valido, ma che avrà un duplice status contemporaneo in base agli occhi di chi lo ammirerà: se si sarà nuovi della serie, Battle for Neighborville sarà un “blast” totale, offrendo tantissimi contenuti e divertimento assicurato, sia in singolo che in multigiocatore. Ma, per i veterani, della serie, “Garden Warfare 3” non offrirà grandi novità, presentandosi sostanzialmente identico al suo predecessore ma, come specificato, almeno inizialmente con meno possibilità di personalizzazione dei personaggi a livello di impatto nel gioco (specialmente, nel competitivo).
ASPETTO VISIVO SPLENDIDO PUR CON QUALCHE DIFETTO
Qualsiasi sia la modalità prescelta, Battle for Neighborville si presenterà in modo splendido. Artisticamente parlando, il titolo presenterà al solito una cura notevolissima e un design che è ormai marchio di fabbrica, tra il serio ed il faceto. In linea generale, gli ambienti e i personaggi saranno ben definiti e realizzati, offrendo una qualità eccelsa specialmente sulle console “superiori”.
Il comparto non sarà, comunque, esente da difetti tutto sommato trascurabili, come qualche sporadico rallentamento in situazioni concitato e qualche “balletto” di texture in giro. Niente che, si presume, non possa essere completamente eliminato nel corso di poche patch. In generale, un ottimo lavoro coadiuvato, al solito, ad un tappeto sonoro stuzzicante e magistralmente azzeccato per lo humor fuori di testa della saga.
COMMENTO FINALE
In base allo “sguardo”, Battle for Neighborville potrebbe essere un piccolo gioiello… oppure no: agli occhi di un neofita, “Garden Warfare 3” è uno sparatutto in terza divertente, piuttosto longevo a che offre un’esperienza ludica complessivamente valida, a 360°. Ma, per i veterani, il discorso cambia radicalmente: al momento, Battle for Neighborville non offrirà grandissime e capolvgenti novità per chi ha divorato i primi due capitoli della serie, anzi venendo meno almeno momentaneamente in alcuni aspetti.
La prima espansione di Rage 2, L’avvento dei Fantasmi, è disponibile ora per Pc, PlayStation 4 ed Xbox One. Lo rende noto Bethesda che ha diffuso il trailer di lancio. Il dlc arriva puntuale come da annuncio del publisher americano.
I sadici Fantasmi sono tornati nella Zona devastata sotto la guida di una misteriosa nuova nemica, Iris. Decisi a condurre il mondo verso un “futuro più luminoso” con i loro poteri nanotritici, i Fantasmi sono nemici da non sottovalutare. Esplorate una nuova regione, affronta una nuova e letale fazione e sblocca una nuova arma e una nuova abilità in L’avvento dei Fantasmi.
Guardiamo il folle trailer di lancio. Buona visione.
L’espansione L’avvento dei Fantasmi è disponibile per tutte le piattaforme e può essere scaricata dal negozio del gioco per 1.500 crediti Rage (14,98 euro). I giocatori in possesso della Deluxe Edition di Rage 2 avranno automaticamente accesso al dlc senza costi aggiuntivi.
DETTAGLI
Per scoprire cosa si può trovare ne L’avvento dei Fantasmi, qui di seguito c’è un breve elenco dei nuovi contenuti nel gioco.
Nuova storia.
Nuova fazione nemica, i crudeli Fantasmi.
La Città incolta, una nuova regione da esplorare.
Nuova arma – Laser a feltrite, una potente arma che incenerisce tutti i nemici sulla sua traiettoria di fuoco con un raggio di feltrite.
Nuova abilità – Vuoto, che permette di sollevare un bersaglio in aria e tenerlo sospeso e impotente per poi scagliarlo lontano con Devastazione o concentrare l’abilità per fargli esplodere la testa In entrambi i casi, ci sarà da divertirsi.
La serie di Gears of War ha senza ombra di dubbio rivoluzionato gli sparatutto in terza persona e Gears of War 3 in tal senso ha chiuso in maniera degna una delle trilogie più significative del periodo Xbox 360. Questo però non ha significato scrivere la parola fine su una serie che ha saputo crearsi negli anni una vasta schiera di fan, e confermarsi per parecchie sue meccaniche come il punto di riferimento per ogni produzione di genere. Passato definitivamente dalle mani di Cliff Bleszinski e di Epic Games a quelle di Microsoft eThe Coalition, il franchise ha proseguito il suo percorso “entrando” nella nuova generazione di console con un quarto capitolo bello ma criticato per essere stato troppo poco coraggioso, troppo simile ai capitoli precedenti in un periodo in cui invece i fan chiedevano una bella svecchiata. Ora però che il team di sviluppo canadese ha preso dimestichezza col brand, è pronto a cambiare le carte in tavola, e con questo Gears of War 5 ha deciso di proporre un’esperienza più originale, a partire dalla protagonista femminile, dalla trama e dalla struttura stessa di gioco, più aperta. Vi lasciamo alla nostra recensione di Gears 5, sbarcato ieri, 5 settembre, su Xbox One e Pc. Buona lettura.
UNO SGUARDO AL PASSATO E UNO AL FUTURO
Per Gears of War è arrivato dunque il momento di voltare pagina e di guardare in avanti, cercando nuovi eroi e nuove storie da raccontare. Come quella di Kait, la prima protagonista principale donna della serie, che decide di partire per un viaggio senza una meta ben chiara, seguendo alcune visioni che ha avuto in sogno e che ritiene rappresentino un messaggio.
Qui però ci fermiamo per non anticipare (o spoilerare, se preferite) nemmeno il più piccolo indizio di quella che è una trama finalmente meglio articolata, abbastanza incisiva soprattutto col progredire dell’avventura, quando scava più o meno a fondo sulla personalità e i rapporti che intercorrono tra i vari Kait, Del e JD. Di certo migliore rispetto a quella che l’ha preceduta, nonostante un paio di momenti telefonati.
In sede di recensione, Gears of War 5 conferma da questo punto di vista la volontà degli sviluppatori di tentare nuovi percorsi narrativi che si avvicinino ad altre acclamate produzioni su console, dando più spazio quindi ai dialoghi, ai momenti emozionali e alle pause tra una sequenza d’azione e l’altra, sfruttando eventi in gioco e cutscene dal taglio cinematografico per sottolineare le fasi cruciali oppure un ampliamento del fronte.
Il risultato è una storia interessante che si snoda attraverso una campagna longeva e ben strutturata, capace di offrire molti spunti ai giocatori e diverse varianti nel corso dell’avventura. Per la prima volta nella serie, infatti, il mondo di gioco è più aperto, che non significa “open world” nella sua accezione del termine, ma ambientazioni ampie e liberamente esplorabili, alla Metro Exodus.
Da questo punto di vista il gioco offre un level design tra i migliori mai visti in un titolo del genere, capace di alternare sessioni più tradizionalmente chiuse e lineari ad altre in cui le ambientazioni si aprono a dismisura, offrendo quindi vari approcci al videogamer nell’affrontare l’area e la relativa missione. In questo modo l’utente viene stimolato a trovare soluzioni sempre diverse alle caotiche sparatorie frontali, magari utilizzando in maniera contestuale degli elementi dello scenario, in parte mutevole sotto i colpi e le esplosioni, per eliminare le minacce locali, e successivamente a esplorare (è disponibile uno Skiff a vela come mezzo di trasporto) e scoprire quegli elementi in grado di arricchire la storia e il lore del gioco, oltre alle risorse, ai potenziamenti e agli elementi da collezionare.
Nella nostra recensione su Gears 5 abbiamo notato che non sempre le aree sandbox a mondo aperto del gioco sono sfruttate adeguatamente, e talvolta alcune zone appaiono spoglie e privi di oggetti di reale interesse, ma resta comunque una bella trovata che siamo certi in futuro verrà meglio utilizzata.
In tal senso assume un ruolo ancora più importante il simpatico Jack, il droide fluttuante che segue i protagonisti: se nel recente passato il suo compito era principalmente quello di “aprire” porte, adesso è in grado di aiutare la squadra COG attraverso varie funzioni che il giocatore può far evolvere attraverso un sistema di progressione in stile RPG.
Questi utilizza tra le altre cose i classici punti, da combinare con appositi componenti tecnologici raccolti nelle mappe o sbloccati seguendo gli eventi della storia. In questo modo Jack può ampliare e migliorare le sue caratteristiche di assalto, supporto e le abilità passive. Tali soluzioni sono piuttosto efficaci, soprattutto quelle capaci di liberare l’area da orde di avversari durante i combattimenti più cruenti, ma bisogna utilizzarle con attenzione visti i tempi di ricarica necessari prima di poter eseguire un altro sparo. Il che può risultare controproducente per il videogiocatore, dato che gli avversari non rimarranno certo a guardare, nel frattempo.
Durante la battaglia il simpatico robottino si preoccupa anche di recuperare dal terreno le munizioni rilasciate dai nemici abbattuti mentre i COG sono impegnati nello scontro. Questi ultimi sono abbastanza ostici, complice un’intelligenza artificiale adeguata alle aspettative dei giocatori, soprattutto nei livelli più avanzati, e la presenza di creature di ogni tipo.
Nella nostra recensione di Gears 5 abbiamo preso in esame tutte le novità. Lo Sciame ha iniziato ad evolversi oltre le sue radici di Locusta e nuovi parassiti simili a sanguisughe sciamano nell’aria impossessandosi di creature umane e robotiche. Questi esseri hanno molta energia vitale, la capacità di usare armi pesanti e di attaccarsi a pareti o soffitti. Per non parlare delle solite locuste, che agiscono in maniera particolarmente efficace.
Non di rado proveranno a coalizzarsi per adottare qualche tattica, muovendosi in maniera logica per tentare l’accerchiamento, oppure sfruttando a dovere le coperture per inchiodare l’utente nella sua posizione, costringendolo a snervanti sparatorie.
C’è però anche da dire che raramente ci si trova coinvolti in situazioni realmente frustranti e l’azione ne guadagna in spessore e intensità. Le ambientazioni più aperte, la possibilità di interagire maggiormente con lo scenario in funzione delle battaglie e la rinnovata intelligenza artificiale, in definitiva, fanno compiere un ulteriore step evolutivo verso l’alto al quadro tattico generale degli scontri.
L’apertura degli scenari, infatti, è sostenuta anche da un movimento più fluido e veloce dei personaggi, che si riflette anche nel sistema di combattimento fatto come sempre di fucilate e ripari, cruenti corpo a corpo e membra strappate. Lo shooting è rimasto invariato, a parte la presenza di qualche nuova arma, ma quanto appena descritto lo rende più moderno e piacevole.
IL MULTIPLAYER E L’EDITOR DI MAPPE
Il multiplayer in Rete è un elemento imprescindibile per il successo di molti videogiochi, e Gears of War, dove venne introdotto con il secondo capitolo e perfezionato poi in Gears of War 3, non è da meno.
Per il comparto online, che adesso la nostra recensione di Gears of War 5 prende in esame, possiamo iniziare col dire che necessita di abbonamento a Xbox Live Gold per essere fruito, abbiamo svariate modalità come la classica Orda, che porta al suo interno diverse novità, come un sistema di livelli dei personaggi basato su perk passivi selezionabili prima della partita, da sviluppare giocando di continuo, e un po’ di “hero shooter”. Sono infatti presenti dei personaggi famosi provenienti anche da altri media, come per esempio la Sarah Connor dall’ultimo Terminator, dotati ciascuno di poteri diversi come se fossero delle “classi” viventi che si aggiungono a quelle normali da assegnare. Dalla combinazione di questi elementi scaturisce una giocabilità cooperativa più variabile e sicuramente ricca di alternative per tentare di sopravvivere il più possibile a cinquanta ondate di nemici.
Allo stesso modo nella nuova modalità Fuga occorre cooperare con altri due giocatori nei panni dei COG per fuggire da un alveare dopo avervi diffuso un veleno letale, lottando contro il tempo e decine di infuriati nemici. Cosa più facile a dirsi che a farsi, viste le diverse difficoltà presenti e i modificatori dedicati a ciascuna mappa: importante quindi saper sfruttare ogni singola risorsa raccolta sul campo e il sistema di carte abilità (da sbloccare solo tramite level up) e potenziamenti già visto in Gears of War 4, che viene riproposto in questa occasione.
Non manca ovviamente il PvP o il PVE competitivo con il Versus, che anche qui funziona a meraviglia con le decine di personalizzazione e modalità disponibili, comprese le nuove Arcade e Escalation, dedicate rispettivamente la prima agli utenti meno esperti e la seconda agli hardcore gamer, con COG e Sciame che si scontrano su un campo di battaglia in continua evoluzione. Sempre in tema di modalità, molto interessante è quella che consente di costruire delle mappe di gioco e poi condividerle con altri utenti o utilizzarle in privato.
Percorsi, portali, punti di raccolta, ma anche disposizione di oggetti e nemici, l’editor è davvero notevole e offre così tante opzioni di personalizzazione e ambientazione, da renderlo divertente e quasi “un gioco nel gioco”. Gears of War 5, insomma, propone un comparto multigiocatore granitico e ricchissimo.
La varietà del level design che abbiamo descritto qualche riga sopra, quando abbiamo parlato della struttura di gioco e della giocabilità, si riflette ovviamente anche dal punto di vista estetico. Gears of War 5 offre una grande varietà di ambientazioni differenti che spaziano dagli edifici bui e cupi alle foreste verdeggianti, dalle montagne ghiacciate fino alle distese desertiche, in un’alternanza di luoghi mai banale o casuale.
Ogni ambiente è ricostruito in maniera impeccabile, con una buona cura dei particolari e un intelligente utilizzo degli effetti di luce e di quelli particellari, tutti elementi che combinati insieme restituiscono una visione d’insieme davvero notevole e talvolta nascondono perfino qualche piccola magagna, come una manciata di texture meno definite di altri in certi sfondi.
Di buona fattura anche le animazioni e i modelli poligonali dei personaggi umani e delle creature, il cui bestiario è abbastanza vario e ben definito (menzione speciale per le creature umane e robotiche possedute e deformate dai parassiti dello sciame), che riempiono letteralmente tutto lo schermo senza prestare il fianco a cali nel frame rate, che su Xbox One “normale” si mantiene stabile a 30 frame per secondo in ogni situazione nelle modalità Campagna, Orda e Fuga, a 60 nel PvP competitivo, consentendo di godersi un gameplay assolutamente fluido.
Il tutto viene ulteriormente arricchito da un buon comparto audioa livello di effettistica e doppiaggio in italiano, e da un’ottima colonna sonora composta da Ramin Djawadi (Il Trono di Spade) che sottolinea i momenti topici dell’azione, dai semplici appostamenti precedenti a un attacco a quelli più spettacolari caratterizzati da violente sparatorie e dalla presenza di molti avversari ed esplosioni sul video.
COMMENTO FINALE
La nostra recensione di Gears 5 volge al termine. Dopo il tradizionalissimo Gears of War 4, The Coalition prende coraggio e decide finalmente di far compiere un passo in avanti alla saga.
Con Gears of War 5, infatti, il team di sviluppo abbandona alcuni canoni classici delle passate produzioni targate Cliff Bleszinski in favore di una serie di sensibili novità che, senza sacrificare tutto ciò che ha reso grande il franchise, ne amplia le possibilità facendola evolvere.
Grazie infatti all’introduzione di ambientazioni spaziose e liberamente esplorabili, e di alcune novità nel gameplay, le “vecchie” meccaniche sparatutto sembrano aver trovato nuova linfa vitale, corroborate anche da un sistema di controllo e da una fluidità generale piuttosto buoni. A questi aspetti si aggiungono poi una trama azzeccata e una miriade di modalità extra, su cui spicca la solita Orda, per un’opera che nel suo genere, per certi versi, rasenta quasi la perfezione.
Il gioco bounty hunting multiplayer ad ambientazione Western di Crytek, Hunt: Showdown, è disponibile, come annunciato ad inizio luglio, su Pc insieme ad un dlc. I giocatori possono acquistare il titolo “liscio” o in bundle con l’espansione “Legends of the Bayou”.
Prima dell’uscita, è stata resa disponibile una versione early access di Hunt: Showdown su Steam, per permettere agli sviluppatori di lavorare a stretto contatto con la loro community di gioco mentre sviluppano e perfezionano il titolo nel caso di Hunt, nel corso di oltre 20 aggiornamenti e più patch. Quella community, afferma Fatih Özbayram, produttore del titolo è stata parte integrante del processo di sviluppo del gioco.
Özbayram ha detto:
Lo sviluppo di Hunt: Showdown è stato completamente guidato dalla community e questa è stata un’esperienza davvero gratificante per l’intero team. Insieme alla community, siamo stati in grado di creare un’esperienza di gioco divertente, intensa e memorabile. Ad esempio, una richiesta della community ci ha ispirato ad aggiungere ad Hunt squadre da tre, insieme a molte altre funzionalità. Quindi un grande ringraziamento va a tutti coloro che ci hanno supportato durante tutto il processo di sviluppo – non avremmo potuto farlo senza di voi.
Vediamo il trailer di lancio. Buona visione.
Il dlc Legends of the Bayou” si tuffa nel cuore oscuro del bayou per celebrare la versione completa per Pc di Hunt: Showdown. Ed offre ai fan due nuovi personaggi di Legendary Hunter, due armi uniche e 500 Blood Bonds.
Ci sono quindi il Bone Doctor e la Weird Sister, nonché la Legendary Copperhead, una Nagant M1895: un’arma unica posseduta solo dai primissimi cacciatori del bayou.
A PROPOSITO DI HUNT: SHOWDOWN
Hunt: Showdown, un bounty hunting game competitivo in prima persona, combina il brivido degli sparatutto in prima persona e dei giochi di sopravvivenza e racchiude questi elementi in un formato basato sui match.
Ad ogni incontro possono partecipare fino a dieci giocatori che possono giocare in solitaria o in squadre da due, mentre competono per abbattere raccapriccianti mostri delle paludi della Louisiana, che alcuni critici hanno definito una singolare miscela di elementi PvP e PvE. Una volta iniziata una missione di caccia, i giocatori diventano immediatamente un bersaglio per ogni altro cacciatore rimasto sulla mappa.
Più alto è il rischio, maggiore è la ricompensa, ma un singolo errore potrebbe costare tutto e la morte è permanente.
REQUISITI DI SISTEMA
MINIMI:
Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit.
Digerati ha annunciato lo sviluppo di Demon Pit, un nuovo selvaggio sparatutto-arena che verrà rilasciato entro la fine dell’anno per Pc (Steam), PS4, Xbox One e Switch.
Frutto della collaborazione tra Psychic Software e DoomCube, in aggiunta alla musica del compositore Thomas O’Boyle, Demon Pit sarà un ritorno agli fps classici degli anni ’90, uno sparatutto frenetico nel quale si dovrà sopravvivere a infinite ondate infernali.
Ecco il trailer di lancio ufficiale.
IL GIOCO
Demon Pit è un intenso sparatutto arcade con un’estetica classica da anni ’90, che metterà alla prova i riflessi del giocatore contro infinite ondate di un’orda demoniaca all’interno di un’arena in continua evoluzione.
L’obiettivo? Il raggiungimento di un alto punteggio nella classifica, a prezzo dell’anima. Lontano dalla luce di dio, vi è solamente l’inferno. Il titolo combina una grafica 3d low poly con un gameplay incentrato interamente sulla pura abilità, senza compromessi.
DEMON PIT IN SINTESI
Il giocatore sarà chiamato a:
Combattere 10 tipi di orribili ondate infernali.
Respingere l’orda demoniaca con sette armi diverse.
Mettere tutta la propria anima in battaglia, muovendosi rapidamente nell’arena ed evitando la legione in arrivo.
Padroneggiare bene gli spostamenti necessari a sopravvivere ai cambiamenti dell’ambiente, con gli annessi pericoli.
Uccidere costantemente per mantenere attivo il moltiplicatore del punteggio e competere per la fama all’interno della classifica generale.
L’artista e designer di Demon Pit Paul Conway, di DoomCube, ha inoltre dichiarato:
La creazione di Demon Pit è stata un esercizio di equilibrio tra competizione, velocità, purezza e caos. Desidero che i giocatori combattano con lo sguardo rivolto in avanti, vivendo il ritmo inarrestabile del gioco mentre avanzano attraverso ondate di nemici nel tentativo di conquistare un posto in classifica.
L’epoca degli sparatutto a scorrimento ebbe il suo maggior splendore tra gli anni ’80 e la prima metà degli anni ’90, salvo qualche eccellenza sparsa. In quel periodo, lo sviluppo dei giochi non era certo paragonabile a quella odierna viste le differenze di mezzi hardware e software. Le peculiarità principali erano un gameplay con difficoltà molto alta ed una realizzazione artistica spiccata. In sostanza, erano semplici a prima vista ma tosti a giocarci. Al giorno d’oggi ci sono tanti titoli che puntano a ricreare questo feeling e sensazioni quasi ormai sopite soprattutto nei videogiocatori che hanno superato abbondantemente la trentina. Blazing Chrome, nuova fatica del team indie brasiliano Joymasherpunta a far rivivere ed a far conoscere l’essenza dei videogiochi run and gun degli anni ’80 e ’90.
Un gioco, quello uscito lo scorso 11 luglio su Steam e console su etichetta The Arcade Crew, che va dritto al sodo, con pochissima trama e con una sfida ardua e che si affida ad un design che rievoca fortemente il passato.
Anche noi, come Blazing Chrome, tiriamo dritti ed andiamo al sodo e vi parliamo della versione Steam. Buona lettura.
LA TECNOLOGIA PRENDE IL SOPRAVVENTO
Terra, anno 21XX, la tecnologia e le macchine si ribellano e prendono il sopravvento soggiogando l’uomo in una guerra che per il genere umano è simile ad una apocalisse. Il motivo è presto detto: le macchine stanno vincendo ed anche di brutto.
Sta a noi, quindi, dare inizio alla riscossa per evitare al genere umano una brutta (e dolorosa) fine. I giocatori vestiranno, così, i panni di Mavra, una spietata guerrigliera, o Doyle un robot ribelle (ah, questa intelligenza artificiale, ndr). Ed andando avanti sarà possibile anche sbloccare due personaggi: Suhaila, una ragazza con un braccio robotico o l’esperto e mortale ninja Raijin.
Ma come si battono questi nemici robotici? Beh, semplice, o meglio, il metodo è sempre lo stesso, da sempre: sparando un inferno di fuoco, pallottole, laser, bombe e quant’altro.
Ad inizio partita, oltre a selezionare l’eroe, potremo scegliere il livello di difficoltà: facile, normale, hard. Le differenze stanno nel numero di vita presenti.
MECCANICHE SEMPLICI CHE OMAGGIANO CONTRA
Blazing Chrome è un vero e proprio omaggio a Contra ma vuole far rivivere una seconda giovinezza ai titoli che una volta chiamavamo “spara spara”.
C’è anche un po’ di Metal Slug ed in alcuni frangenti ci ha ricordato il buon vecchio Turrican. Il titolo di Joymasher ci fa controllare i personaggi in modo classico. Si corre, si salta, ci si abbassa, si può strisciare, e chiaramente sparare a volontà. I personaggi hanno il loro arsenale che include quattro tipologie di armi. Quella di base, sempre attiva, è il fuoco rapido. Le altre si raccolgono grazie i bonus lasciati dai nemici (i classicissimi power up). Quando si perderà una vita si perderà anche uno degli armamenti raccolti.
Le altre armi sono il colpo a raffica, una sorta di frusta energetica, molto efficace ma difficile da usare, il plasma (devastante ma lentissimo e quindi pericoloso anche per noi), bombe a distanza.
Inoltre, troveremo alcuni potenziamenti come scudi e vite, preziosissime vite, aggiuntive.
Gli stage presenti sono suddivisi in diverse sessioni ed incontreremo nemici e mostri di varie forme e dimensioni oltre che a trovarci di fronte parecchi boss di medio livello fino ad arrivare allo scontro finale col mostrone di fine stage. Che solitamente è qualche cosa di memorabile.
I vari stage del gioco sono a scrolling sia orizzontale che verticale e presentano anche degli ostacoli ambientali. Come nelle più classiche sessioni platform, se si “liscia” una piattaforma saltando male si perderà una preziosa vita.
Potremo anche saltare in moto futuristiche o in armature meccaniche che offrono oltre ad un maggior livello offensivo anche una migliore resistenza. Giusto ricordare che se verremo colpiti perderemo una vita (a meno che non ci siano scudi attivati). A bordo dei mezzi meccanici godremo della protezione della corazza che ha vari gradi di resistenza.
I livelli non sono tantissimi ma sono estremamente intensi perché la quantità e qualità dei nemici che dovremo affrontare saranno elevate. Insomma, Blazing Crhome punta tutto sulla classicità e sull’effetto nostalgia visto che per le dinamiche appena descritte ricorda in tutto e per tutto i vecchi coin op delle sale giochi di una volta.
Già a livello facile il titolo offre un grado di sfida interessante soprattutto per chi non è abituato alla rudezza dei giochi del passato. E se da soli è difficile, in due – ossia in compagnia di un amico – il cammino diventa “meno pesante”.
I più bravi possono anche chiudere le danze in due orette, ma ne occorreranno tra il doppio ed il triplo ai giocatori meno esperti.
A livello contenutistico, comunque, ci sono alcune piccole sorprese: oltre a sbloccare i due personaggi Suhaila e Raijin, concludendo la modalità principale si avrà accesso della modalità “specchio” e della “Boss Rush”. Quest’ultima permetterà di fare affrontare in sequenza tutti i boss già affrontati nella “storia”.
PIXEL E MUSICA DA COIN-OP
Dal punto di vista tecnico, Blazing Chrome presenta una grafica in pieno stile retro assolutamente congrua e ben fatta. Coloratissima e pixellata al punto giusto, offre anche una discreta varietà ed alcuni scorci interessanti. Inoltre alcuni sprite dei nemici sono veramente belli da vedere. Non possiamo parlare di pixel art in senso stretto quanto un vero e proprio tentativo di ricreare quanto la giusta atmosfera e l’aspetto di un gioco di alto livello negli anni ’80 o più in generale dell’epopea dei 16 bit. Incluse le animazioni.
È inoltre possibile applicare alcuni filtri grafici per accentuare ancor di più l’effetto retro. Si potranno selezionare CRT A e CRT B che simulano l’effetto visivo dei televisori a tubo catodico mentre il 5XBR offrirà un’immagine più pulita.
Ed in questo, lo sviluppatore ha fatto un gran lavoro perché sembra davvero di trovarsi di fronte ad un gioco di 25-30 anni fa.
Lo stesso discorso fatto per la grafica si può applicare al sonoro che presenta brani incalzanti e comunque in grado di accompagnarci a dovere.
COMMENTO FINALE
Se tra gli anni ’80 e la prima metà degli anni ’90 ci fossimo imbattuti ad un gioco come Blazing Chrome, oggi lo ricorderemmo come uno dei grandi classici immortali. Proprio come facciamo con Contra (al quale la produzione brasiliana si ispira) o un Turrican di turno.
Questo grazie ad un’ottima realizzazione retro che dà la effettiva sensazione di trovarsi di fronte un titolo dell’epoca. Del resto Blazing Chrome ne ha tutte le caratteristiche: duro, cattivo, punitivo, difficile fin da subito ed istigatore nell’inventare parolacce nuove e rimodulare i santi del calendario. In più, dalla sua, c’è anche una ottima realizzazione tecnica e sembra davvero di trovarsi di fronte ad un titolo datato.
Bello da giocare in compagnia. Forse JoyMasher ha puntato troppo su questo perché Blazing Chrome è si un gran bel titolo in stile retro ma non offre alcuna novità in termini di gameplay. Innovazione zero per un grande omaggio al passato. Inoltre, pur avendo alcuni bonus interessanti come i personaggi supplementari e le modalità extra, non offre troppi spunti per essere rigiocato se non una costante sfida contro sé stessi per migliorare tempi e punteggi di completamento. Se poi avessero aggiunto altri due-tre stage, la cosa ci avrebbe fatto enormemente piacere.
Il titolo è molto corto rispetto a quello che siamo abituati a giocare ora ma è altrettanto vero che è estremamente più difficile rispetto alla media odierna.
Potrebbe non piacere a tutti ma per quelli che ricordano con nostalgia i bei tempi andati si tratta di un acquisto obbligato.
Lo shooter ad ambientazione spaziale Subdivision Infinity DX debutterà il prossimo 8 agosto su Pc, PS4, Xbox One e Switch. Lo hanno annunciato lo sviluppatore Mistfly Games ed il publisher Blowfish Studios che invitano gli appassionati ad esplorare nuove frontiere.
Gli appassionati intraprenderanno intensi dogfight ispirati a quelli dei più grossi sparatutto spaziali ma stilisticamente moderni. Si combatterà in modo veloce e devastante grazie ad una vasta varietà di attacchi velocissimi e potenti armature come quelli che si affronteranno nelle boss battle.
Ecco il trailer con la data di lancio. Buona visione.
I giocatori sono chiamati ad esplorare una galassia ricostruita grazie all’Unreal Engine 4. Prenderanno parte a più di 40 missioni e guideranno il Sergente Jed Riddle, il suo drone alleato AV-2 e l’equipaggio di Subdivision Infinity al loro compito di combattere i mercenari disposti ad uccidere per conquistare lo strano Elemento 122.
Lo spazio è infinito così come le possibilità ed opportunità in Subdivision Infinity DX tra missioni di cacciatore di taglie o per estrarre minerali negli asteroidi per estrarre materiali rari e creare navette sempre più potenti in grado di diventare una forza sempre più inarrestabile tra le stelle.
Ben Lee, fondatore di Blowfish Studios, ha detto:
Sia che preferiate puntellare la vostra nave, abbattere nemici epici o semplicemente esplorare la bellezza celestiale che vi circonda mentre distruggete il caos, Subdivision Infinity DX ha qualcosa per tutti. Questo sparatutto spaziale mozzafiato sembra incredibile e siamo onorati di portare la visione di Mistfly al maggior numero possibile di persone.
Dal TennoCon 2019 che si è svolto ieri a Londra, in Inghilterra, Digital Extremes ha svelato diverse novità per il suo sparatutto fantascientifico Warframe con tanto di aggiornamenti già disponibili.
Scalpore ha fatto una dimostrazione dal vivo di 30 minuti della espansione cooperativa Empyrean durante la quarta edizione dell’evento londinese dedicato a Warframe. Lo sviluppatore ha presentato così il gameplay cooperativo con combattimento fluido, il “rivoluzionario” sistema Squad Link multiplayer e le opzioni personalizzabili della battaglia.
Digital Extremes ha poi sorpreso i fan con l’aggiornamento Nightwave Season 2 presentando il tutto con un’introduzione cinematografica realizzata dal regista Dan Tractenberg (10 Cloverfield Lane, Black Mirror: Playtest, The Boys ed Uncharted).
Questa sorprendente re-immaginazione della storia introduttiva del gioco presenta la visione di Trachtenberg e Digital Extremes di un’era più antica nell’universo di Warframe. Nella Vecchia Guerra – l’era Orokin – quando i Warframes originali si ribellarono ai loro maestri Orokin. Sono presenti scene di flashback che li ritraggono in battaglia contro Dax Warriors in scene d’azione con soldati proto-Grineer incombenti sullo sfondo. L’introduzione introduce un nuovo contesto narrativo e un’intensa azione cinematografica nell’universo di Warframe come mai prima d’ora.
Sono stati rivelati affascinanti nuovi trailer dell’espansione open world Duviri Paradox e la quarta quest Cinematic The New War, insieme a un concorso straordinario che offre ai giocatori la possibilità di vincere denaro contante per un viaggio nello spazio.
IL VIDEO DELL’INTERA PRESENTAZIONE
La kermesse, giunta alla sua quarta edizione, dedicata agli appassionati di Warframe in un video di quasi 9 ore (8 ore e 55 minuti). Buona visione.
UN PO’ DI DETTAGLI
Digital Extremes ha tenuto nascoste le sorprese svelando due aggiornamenti quali, Nightwave Series 2 e Wukong Prime Access, entrambi disponibili immediatamente su tutte le piattaforme: Pc, PS4, Xbox One e Switch.
Nightwave è il sistema di stagioni a rotazione gratuito di Warframe. Ogni serie si svolge per diverse settimane e racconta una storia nuova di zecca. Completando le sfide giornaliere e settimanali, la fazione Tenno sbloccherà premi esclusivi a tempo limitato (attrezzatura, cosmetici e altro) mentre vivrà la storia mentre gioca. Nella season 2, i giocatori dell’Emissario incontreranno uno strano bambino muto (Arlo) che emerge indenne dall’Infestazione e porta con sé la capacità miracolosa di guarire i malati.
Wukong Prime è ora pronto per l’azione. Disponibile attraverso il gameplay o l’acquisto, il Wukong Prime, duraturo, veloce e indisciplinato, porta – per la prima volta – i Tenno ad una versione migliorata dell’originale. Tutti hanno qualcosa da nascondere, tranne il Wukong Prime.
EMPYREAN ESPANDE IL COMBATTIMENTO SPAZIALE PROFONDO
Empyrean espande la premessa di Warframe consegnando ai giocatori e ai loro compagni di clan, le chiavi della potente corazzata di Railjack. Preparatevi a salire attraverso il Sistema delle Origini, esplorate nuovi territori e combattete le forze nemiche con una potenza di fuoco seria.
Con un’interfaccia dedicata alla nave per controllare velocità e direzione, schieramento di scudi, missili missilistici offensivi e fuoco d’artiglieria – inclusa la capacità di schierare Archwings e infiltrarsi nelle navi nemiche – i giocatori ora sono armati con un arsenale di strumenti per respingere e distruggere il nemico opposizione. Le navi giocatore possono essere aggiornate, subire danni e essere personalizzate, tra molte altre cose.
I nuovi dettagli di TennoCon 2019 offrono un livello ancora più profondo di libertà, potenza e gameplay cooperativo:
Collegate la community al gioco di squadra: questo innovativo sistema multiplayer collega il mondo di Warframe in un modo completamente nuovo. Trascendete il vostro obiettivo solitario e connettiti con la più ampia comunità raggiungendo altre squadre Tenno utilizzando il Link squadra. Nelle missioni multi-obiettivo dallo spazio, gli appassionati possono richiamare altre squadre di giocatori attivi per aiutare la causa più grande: abbassare gli scudi navali nemici, rubare dati preziosi e altro ancora.
Navi nemiche d’assalto: i giocatori possono ora infiltrarsi nelle navi avversarie usando gli arcieri e comandarli in una varietà di missioni. Diventate uno spavaldo #Spaceninja, Tenno.
Personalizzate ed aggiornate tutto: il Drydock è il garage personale del vostro Railjack. Costruite e potenziate l’equipaggiamento, i cosmetici, i sistemi ed i rinforzi della corazzata con una vasta gamma di opzioni, chiamate la vostra nave e abbellite tutto personalizzando i colori primari, secondari e terziari, le decalcomanie e altro.
Vendetta: i nemici hanno iniziato ad adattarsi alla letalità di Tenno, e da essa escono i re. I giocatori che hanno familiarità con il sistema Kingpin in fase di sviluppo di Warframe saranno ricompensati con un primo sguardo su come si comportano questi nemici reattivi, a partire dal Kuva Lich, Emra Rok, in un epico scontro a fuoco con la nave capitale.
Aggiornamento grafico: Digital Extremes si dedicato dedicato a realizzare la migliore fedeltà grafica ai giochi tripla A free-to-play. Utilizzando una tecnologia di rendering completamente riscritta (chiamata “Deferred Renderer”) nel suo Evolution Engine proprietario, Warframe godrà di miglioramenti grafici.
UNA STORIA PIÙ GRANDE
La nuova introduzione a Warframe costruisce un ponte tra due epoche. Per la prima volta, i giocatori possono intravedere i Warframes originali combattendo nella Vecchia Guerra usando le loro robuste abilità e le incredibili capacità di combattimento.
I giocatori sono invitati a godersi una narrazione più ampia con le tre sequenze di flashback che sono state progettate per introdurre gli appassionati a scegliere uno dei loro primi Warframes (Excalibur, Mag e Volt). La nuova introduzione di sei minuti offre ai giocatori una migliore comprensione dell’universo che stanno per iniziare una trama profonda, significativa e completa.
Il regista Dan Trachtenberg ha sottolineato:
Lavorare in modo così collaborativo con il team di sviluppo di Digital Extremes è stata un’esperienza straordinaria. Essendo io stesso un grande fan del gioco, avendo registrato centinaia di ore di gioco, è stato molto divertente creare una storia che sia l’universo per i nuovi appassionati in un modo piuttosto epico, sia che lo spruzzi con momenti che, Spero, renderlo doppiamente gratificante per i fan più accaniti con una migliore comprensione delle tradizioni del gioco.
Digital Extremes prevede di incorporare la nuova introduzione tra la fine dell’anno e l’inizio del 2020.
ROADMAP PER IL FUTURO
Ma le novità non finiscono qui. Gli autori hanno rivelato diverse altre sorprese sul palco. Dopo la fine della massiccia demo di Empyrean, Digital Extremes ha consegnato un nuovo trailer di aggiornamento di Duviri Paradox. Seguendo i primi due mondi aperti, The Plains of Eidolon e Fortuna, il Duviri Paradox porta i giocatori in un viaggio di surrealtà di realtà. Digital Extremes ha stuzzicato i giocatori con il terzo mondo aperto composto da un nuovo ambiente minaccioso in cui gli operatori sono cresciuti fino a diventare adulti maturi.
Digital Extremes ha anche presentato un nuovo trailer della quarta voce della serie narrativa di Warframe con The New War. Il breve video del teaser del team trasmette un nuovo capitolo nella saga della Lotus e l’ascesa dei Sentients.
VINCETE CONTANTI VERSO UN VIAGGIO NELLO SPAZIO
TennoCon di quest’anno sposta ancora di più i giocatori verso lo spazio con una grande opportunità. In questo concorso, Digital Extremes offrirà ai giocatori la possibilità di vincere 250.000 dollari per un viaggio nello spazio giocando a Warframe grazie alla lotteria “Diventa un vero #SpaceNinja”. Più dettagli a questo link.
CI Games ha svelato il primo trailer di Sniper Ghost Warrior Contracts, l’ultimo gioco della serie sparatutto tattica. Il titolo arriverà su Pc, PS4 ed Xbox One alla fine di quest’anno.
Questo teaser porta i giocatori nelle aspre zone selvagge siberiane con cui dovranno fare i conti, mantenendo al contempo il marchio di fabbrica della serie. Ma non è l’unica sorpresa…
Ecco la clip. Buona visione.
Con l’E3 dietro l’angolo, CI Games mostrerà allo showcase annuale di videogame il primo trailer di gameplay di Sniper Ghost Warrior Contracts. Oltre ad espandere la sua definizione di genere sniping e a mantenere una grandissima cura per i dettagli dei suoi armamenti molto realistici, Contracts porta la serie verso una nuova direzione offrendo scenari incredibili, basati su missioni dense e focalizzate sulle mappe.
Adottando un approccio puzzle box e sfruttando il suo sistema di “contracts” omonimo, queste missioni a risposta aperta possono essere affrontate in molti modi diversi, premiando il pensiero tattico e rapido di fronte agli incontri emergenti.
Siete interessati ad aumentare ulteriormente il vostro compenso? Ci sono anche innumerevoli missioni secondarie che possono essere intraprese per guadagnare denaro extra per l’aggiornamento e miglioramento del vostro equipaggiamento.
Dalla sua campagna singleplayer e la gamma di opzioni multiplayer, al suo sistema di contratti di missione, Sniper Ghost Warrior Contracts cerca di perfezionare la sensazione di fissare un obiettivo e pianificare l’approccio. Preparatevi ad affrontare la natura selvaggia siberiana e tutti gli ostacoli ambientali che porta con sé.
Ulteriori dettagli verranno rivelati all’E3 di Los Angeles.
Passate all’azione e scoprite la natura in Tamarin, un gioco d’azione e avventura in terza persona ambientato in uno scenario nordico con protagonista una scimmietta.
Il gioco è stato annunciato oggi dallo sviluppatore indipendente Chameleon Games. L’inquinamento e la distruzione causati da alcuni insetti in costante espansione porteranno l’agile scimmia a combattere per la sopravvivenza della sua famiglia. Disponibile da questa estate per Pc e PS4, Tamarin offre un’avvincente combinazione tra un platform 3d ed uno sparatutto esplorativo in stile Metroidvania, dando vita a un’esperienza da un team con diversi veterani dell’epoca d’oro di Rare.
Esplorate un mondo 3d interconnesso e traboccante di fasi platform e sparatutto andando a caccia di insetti. Saltate con l’agilità di un tamarino mentre esplori le lande nordiche tra foreste, fiordi e montagne. Durante la vostra missione, inseguirete alcune misteriose lucciole elettriche, scoprirete un mondo sotterraneo segreto di formiche danzanti, salverete pennuti innocenti e ripristinerete il vostro habitat naturale, un tempo idilliaco.
Ecco il trailer di annuncio.
UN TEAM DI SVILUPPO “STELLARE”
Tamarin è diretto da Omar Sawi, che ha riunito un cast di sviluppatori dell’epoca d’oro di Rare per aiutarlo a realizzare la sua visione creativa cercando di ricatturare lo spirito e le esperienze per cui sono diventati famosi. Gli autori di celebri personaggi come Diddy Kong, Banjo-Kazooie e Battletoads sono anche i responsabili della grafica concettuale, la pre-produzione e il character design di Tamarin.
Il grafico di Donkey Kong 64, Richard Vaucher, ha guidato la produzione artistica, dando vita ad animazioni energiche e realistiche. Il compositore di Donkey Kong Country, David Wise, ha aggiunto all’atmosfera del titolo alcuni brani melodici davvero unici e uno stile nuovissimo di accattivanti ritmi moderni. Il tutto è completato dagli effetti sonori di grande impatto del veterano dei giochi d’azione, Graeme Norgate (GoldenEye 007, Killer Instinct).
Omar Sawi, fondatore di Chameleon Games, ha sottolineato:
Molte specie si stanno estinguendo e stanno perdendo il proprio habitat naturale, perciò ho sempre desiderato fare una serie di giochi ispirati alle specie e agli scenari naturali più straordinari sulla Terra. Tamarin combina personaggi carismatici, splendide ambientazioni, una colonna sonora accattivante e un divertente mix tra piattaforme e azione sparatutto, dando vita a un titolo adatto a ogni tipo di giocatore.
Tamarin sarà disponibile su PlayStation Store e Steam per Pc al prezzo di 27,99 euro. Sarà anche possibile acquistare una Deluxe Edition con la colonna sonora al costo 35,99 euro.
È ora possibile prenotare il gioco sul sito web di Tamarin, ottenendo i seguenti bonus:
Uno sconto del 10%
L’accesso istantaneo ad alcuni sfondi per lo schermo di Tamarin gratuiti.
La possibilità di ascoltare per primi un brano della colonna sonora del gioco.
Il gameplay commentato è protagonista del nuovo video di Left Alive, gioco che sarà disponibile tra meno di una settimana, ossia dal 5 marzo, su Pc (via Steam) e PS4. Per l’occasione, il game director di questo sparatutto, Toshifumi Nabeshima, parla nella clip descrivendo il gioco ed offrendo ulteriori dettagli sulle varie abilità e tattiche che i giocatori dovranno usare per aumentare le probabilità di vittoria.
In questo nuovo video pubblicato da Square Enix, editore e sviluppatore del titolo, Nabeshima spiega in dettaglio le più importanti meccaniche del gameplay che i giocatori dovranno utilizzare per uscire vittoriosi nel conflitto contro miriadi di forze nemiche.
Anche se alcuni scontri possono sembrare impossibili al primo tentativo, i giocatori possono trovare nuovi percorsi, creare trappole e armi utili, oppure utilizzare le armi nemiche a proprio vantaggio per salvare i civili intrappolati sul campo di battaglia e scoprire la verità nascosta.
PRE-ORDER MECH EDITION
I fan di Left Alive possono effettuare il pre-ordiner della Mech Edition che può essere acquistata in esclusiva su Square Enix Store. Questa include il dlc “Survival Pack”, un artbook di 80 pagine con copertina rigida, una Steelbook esclusiva con i design dei mech di Yoji Shinkawa della Kojima Productions e Takayuki Yanase e l’esclusiva action figure del VOLK, creata da Takayuki Yanase, con accessori, armi e mani intercambiabili.
Per guardare il video di unboxing della Mech Edition, potete vedere questo nuovo video.
Space Junkies ha una data di lancio. Lo sparatutto a gravità zero sviluppato esclusivamente per la realtà virtuale sarà disponibile dal prossimo 26 marzo. Lo rende noto Ubisoft. Il gioco girerà su Windows Mixed Reality, Oculus Rift + Touch, HTC Vive e PlayStation VR. Sono aperti i pre-ordini da Steam ed Oculus Store mentre dal 20 febbraio sarà prenotabile anche sul PlayStation Store.
Sviluppato da Ubisoft Montpellier e realizzato con Brigitte, un nuovo motore grafico proprietario di realtà virtuale progettato per permettere ai team di sviluppo di lavorare senza limiti in spazi virtuali in fase di pre-produzione e produzione, Space Junkies offre un’esperienza multiplayer frenetica ambientata in arene spaziali tridimensionali. Il titolo sfrutta appieno la VR per condurre il giocatore al centro di intense battaglie a gravità zero.
La versione per PlayStation VR supporta il controller DualShock 4 ed include un sistema di navigazione che permette ai giocatori di fluttuare a velocità elevate in immensi campi di battaglia verticali. I giocatori potranno sfruttare pienamente i controlli Sixaxis.
Vediamo il trailer con data di lancio diffuso da Ubisoft.
Al lancio Space Junkies includerà modalità 1v1, 2v2 e free-for-all, insieme a un ricco arsenale e numerose opzioni di personalizzazione impiegabili in sei arene di battaglia in spazi chiusi e aperti. Ciascuna arena presenta delle postazioni tattiche, illuminazione dinamica e scenari distruttibili. Non ci saranno battaglie uguali e i giocatori dovranno darsi da fare per evitare una morte che potrà arrivare rapidamente da qualsiasi direzione. Inoltre, il gioco riceverà nuovi contenuti dopo il lancio, che includono nuove modalità, mappe, armi ed elementi di personalizzazione.
Prima del lancio si svolgeranno diverse fasi di test, tra cui una Open Beta che sarà disponibile su tutte le piattaforme.
Per partecipare alla closed beta i giocatori possono registrarsi a questo link.
Adrian Lacey, produttore di Ubisoft Montpellier, ha sottolineato:
Siamo entusiasti per il lancio di Space Junkies e non vediamo l’ora che i giocatori possano darsi battaglia a suon di raggi laser nello spazio! L’arrivo del gioco su PlayStation VR è un’ottima notizia per i nostri giocatori, ma stiamo cercando di portarlo anche su altri visori in modo da offrire la straordinaria esperienza di Space Junkies a un maggior numero di utenti.
Chi è impaziente di provare il titolo prima del lancio ufficiale può già provare un’esperienza completa e unica grazie a Space Junkies Arcade, una versione del titolo disponibile in più di cento sale giochi VR di tutto il mondo. Prima del lancio, anche la Virtual Athletics League organizzerà un torneo internazionale in collaborazione con Ubisoft, Springboard VR e HP, che si terranno il 19 febbraio. La competizione vedrà i migliori team delle sale giochi VR contendersi un montepremi di 4.500 dollari in hardware e altri premi.
Il gameplay di World War Z è protagonista di un nuovo trailer che mostra il gameplay PvPvZombie. L’attesissimo titolo ispirato al film d’azione di Paramount Pictures arriverà nel corso del 2019 su Pc (store di Epic Games), PS4 ed Xbox One.
Ma ci saranno tante altre modalità come la classica co-op a quattro giocatori che mette faccia a faccia contro implacabili sciami di zombi, quella PvPvZ offre un’esperienza completamente unica, sfidando a sopravvivere sia ai vivi che ai morti attraverso una varietà di modalità competitive progettate per il combattimento 4v4.
Ciò che differenzia il PvPvZ in World War Z da altri giochi multiplayer è lo sciame di zombie, che assedia l’arena durante l’intera partita, costringendo gli appassionati a combattere non solo l’uno contro l’altro ma anche con i non morti, questa situazione fa sì che il combattimento possa ribaltarsi in un istante. World War Z verrà lanciato con le seguenti modalità multiplayer:
Scavenge Raid: i giocatori devono raccogliere il maggior numero di risorse attraverso la mappa per vincere
Vaccine Hunt: i giocatori devono raccogliere e tenere un oggetto per guadagnare punti per la squadra.
Swarm Deathmatch: due squadre si affrontano in un’aspra lotta fino alla fine
Swarm Domination: si devono catturare le zone per guadagnare punti e portare la propria squadra alla vittoria
King of the Hill: conquistare una collina, quindi controllarla per guadagnare punti
Sviluppato con il dinamico Swarm Engine di Saber, World War Z scatena centinaia di mosse frenetiche contro orde di zombie assetati di sangue che stanno invadendo il mondo, tra le location sono incluse New York, Mosca, Gerusalemme e molte altre.