Song Of Horror, recensione dell’episodio quattro

Dopo 3 episodi assai convincenti, Protocol Games è tornata a dire la sua con la quarta “puntata” di Song Of Horror, il survival horror edito da Raiser Games giunto ormai al suo penultimo e terrificante capitolo.

Intitolato The Last Concert (“L’Ultimo Concerto”), questo quarto episodio riprende le indagini nei panni di Daniel Noyer, che sulla base dei progressi compiuti nell’università di Husher durante il terzo capitolo ha scoperto l’ultima posizione conosciuta dello scrittore Sebastian P. Husher.

Ricordiamo che l’episodio quattro del gioco è in vendita singolarmente, su Steam, al prezzo di 7,99 euro. L’alternativa all’acquisto singolo rimane il Nightmare Season Pass, che comprende sia i precedenti tre episodi usciti finora sia il quinto e ultimo capitolo, atteso entro questo mese di marzo.

UNA REALTÀ PIÙ VASTA E OSCURA CHE MAI

Song Of Horror

La fitta nebbia che impedisce di far chiarezza sulla scomparsa del professore universitario e scrittore Sebastian P. Husher comincia a diradarsi. Dopo tanti misteri ed enigmi disseminati tra la casa dell’uomo, vecchi negozi di antiquariato e università chiuse per lavori di manutenzione, le indagini conducono ora all’Abbazia di Santa Cecilia, un luogo intriso di religione ma anche di oscurità. Un monastero decadente afflitto dai postumi della guerra, ma anche dalla corruzione che la misteriosa entità “The Presence” porta con sé.

Dopo aver scoperto l’ultima posizione nota dello scrittore scomparso grazie al contributo di alcuni testimoni, Daniel Noyer (il primo “investigatore”, con cui si inizia il prologo all’inizio di Song Of Horror) si dirige presso l’Abbazia maledetta per cercare di porre fine all’incubo. Il giocatore potrà scegliere se giocare nei panni di Daniel o in quelli di uno fra altri tre personaggi. Due tra quelli provenienti dai precedenti capitoli (a patto di essere riusciti a farli sopravvivere) e uno completamente nuovo: un ex archeologo molto legato a Husher, di nome Ernest Finnegan.

Song Of Horror

Rispetto ai capitoli precedenti, The Last Concert appare ben più lungo e dettagliato. Sia a livello di narrativa che di tempo necessario per portarlo a termine, complice la vastità della mappa di gioco. L’Abbazia di Santa Cecilia comprende infatti una varietà di ambienti davvero notevole, fra suggestivi portici innevati, decadenti sagrestie e soffocanti catacombe allagate. Il livello di tensione viene mantenuto più che mai alle stelle nel corso delle indagini all’interno della cattedrale, che questa volta non sarà “solamente” afflitta dalle scorribande di The Presence ai danni del giocatore. Non soddisfatti del pregevole comparto audio capace di rendere ancor più paurosa l’atmosfera, Protocol Games ha affiancato diverse nuove minacce accanto alla costante e terribile entità co-protagonista del gioco.

Il cammino del volenteroso investigatore di turno sarà infatti ostacolato da una temibile orda di spettri invisibili, che potrà essere scacciata solamente con l’utilizzo di una lanterna, e un’abominevole creatura tentacolare di ispirazione Lovecraftiana. A completare il viscido e tenero quadretto ci sarà un’altra creatura bendata praticamente vestita da monaco e che il giocatore dovrà evitare come la peste, similmente al mostro incontrato negli appartamenti durante il secondo capitolo.
L’esplorazione sarà inoltre resa più varia e interessante dalla meccanica relativa allo spawn dei personaggi. A seconda dell’investigatore scelto il giocatore inizierà la propria avventura in un punto diverso dell’Abbazia, assicurandosi una differente seguenze di enigmi, luoghi da esplorare e brutti incontri.

ALTI E BASSI COSTANTI

Song Of Horror

Episodio dopo episodio l’impianto narrativo è cresciuto esponenzialmente, proponendo una trama avvincente e delineata che, tuttavia, avrebbe maggiormente giovato di un taglio più cinematografico nella cornice delle cutscene. Anche in The Last Concert appare infatti una delle più vivide contraddizioni del titolo di Protocol Games, che alterna degli ambienti realizzati in maniera molto dettagliata a delle animazioni scarsamente curate, che risultano ancora più evidenti all’interno delle cutscene, che costituiscono uno dei talloni d’Achille dell’intera produzione.

Queste ultime, proposte con un taglio da fumetto interattivo, stonano inevitabilmente con la suggestività evocata dagli effetti di luce, dalle ombre e dalla cura nei particolari del monastero e in generale del gioco. L’Abbazia di Santa Cecilia mostra infatti di essere un autentico pesce nell’acqua, risultando una location ideale per mettere in mostra l’ottimo utilizzo dell’Unreal Engine da parte del team spagnolo. L’interpretazione e il doppiaggio si confermano invece di ottimo livello, assieme a un framerate che rispetto alle puntate precedenti si dimostra tendenzialmente più stabile e convincente.

Song Of Horror

COMMENTO FINALE

L’indagine compiuta da Daniel Noyer e compagni si avvicina sempre di più alla sua conclusione. Il mistero legato alla scomparsa di Sebastian P.Husher, pilastro narrativo di Song Of Horror, conduce i giocatori all’interno della location finora più suggestiva e affascinante del titolo.

Un’Abbazia tetra e decadente intrisa di misticità e tensione, come quella che continua impunemente a dispensare la terrificante entità, ormai ricorrente, nota come The Presence. Una maggiore longevità complessiva e una diversità di approcci capaci di garantire un gameplay ancor meno lineare e scontato costituiscono i principali punti di forza di questo quarto episodio.

The Last Concert pone una base, anche di aspettative, non indifferente in vista dell’arrivo del quinto e ultimo episodio dell’ambizioso survival horror di Protocol Games.

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Song Of Horror, in arrivo l’episodio 4

Avendo trascorso gli ultimi mesi del 2019 a spaventare molti fan dell’horror di sopravvivenza, Song of Horror (qui la nostra recensione) è pronto per un 2020 terrificante, con il quarto e penultimo capitolo che verrà lanciato giovedì 30 gennaio.

In un’era in cui i giochi horror in prima persona basati sul jumpscare sono la norma, il titolo di Protocol Games riporta l’atmosfera dei classici giochi horror come Alone in the Dark, Resident Evil e Silent Hill. L’impostazione può sembrare familiare, ma ciò che i giocatori non si aspettano è l’entità insondabile conosciuta come The Presence, che si adatta e reagisce al modo in cui giocano.

Song Of Horror

IL QUARTO EPISODIO

Il quarto (e più grande) episodio di Song of Horror, The Last Concert, continua il suo viaggio nostalgico attraverso i classici del genere. Questa volta, si ispira alla celebre avventura horror di Frictional Games, Amnesia: The Dark Descent, che porta i giocatori nell’area più infestata del gioco: l’Abbazia di Santa Cecilia. Quanti personaggi riusciranno a sopravvivere a questo luogo santo, ora contaminato dall’influenza di The Presence?

L’intricato design dell’Abbazia di Santa Cecilia, realizzato da veri architetti, immerge i giocatori in un capitolo che richiede più di 8 ore per essere terminato, con una mappa di gioco tre volte più grande di quella del primo episodio. Nel seguito dell’episodio 3 (qui recensito), i giocatori dovranno:

  • Scoprire cosa è successo ai monaci della macabra Abbazia di Santa Cecilia dopo aver interpretato la canzone maledetta mentre si affronteranno le diverse manifestazioni di The Presence, ora più potenti che mai.
  • Scoprire una struttura narrativa completamente nuova: l’Abbazia di Santa Cecilia potrà essere esplorata da diversi punti di partenza, a seconda del personaggio che verrà scelto. Si potranno sbloccare nuove aree per aiutare gli altri investigatori nel caso qualcuno cada vittima di The Presence.
  • Scoprire più di 8 ore di gioco basato sull’esplorazione nel più grande episodio fino ad oggi.
  • Salutare un altro nuovo personaggio, Ernest Finnegan, un rinomato archeologo caro amico di Husher. Dopo aver scoperto quanto sia pericolosa l’Abbazia e perseguitata dalla sua stessa colpa per aver lasciato Husher da solo, ora sta cercando di aiutare i suoi conoscenti stretti a sopravvivere.

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A PROPOSITO DEL QUARTO EPISODIO

Carlos Grupeli, fondatore di Protocol Games, ha dichiarato:

Siamo quasi alla fine, e l’episodio 4 aumenta non poco la tensione. Proprio come ci si aspetta, è un momento emozionante per lo studio di sviluppo. Dopo due passi falsi su Kickstarter e qualche altro incidente di percorso lungo la strada, stiamo unendo i punti rimasti. Ma c’è ancora molto altro da fare. Abbiamo il quinto ed ultimo episodio in arrivo tra un paio di mesi, e poi gli utenti PS4 e Xbox One potranno affrontare l’intero gioco tutto assieme, quando arriverà su console entro l’anno. Sarà un grande 2020.

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Song Of Horror, recensione dell’episodio tre

Protocol Games ha organizzato per il suo Song Of Horror (qui la nostra recensione) una distribuzione, compiuta da Raiser Games, diluita in cinque episodi, che avrà termine a marzo di quest’anno.

A dispetto del budget non proprio faraonico, il team spagnolo è riuscito a mettere su una storia interessante, che tra un clichè e l’altro non si risparmia comunque dal solleticare la curiosità, oltre che i nervi, del giocatore. Intitolato A Twisted Trail (“una pista contorta”), il terzo episodio del titolo prosegue l’indagine di Daniel Noyer sulla sparizione di Sebastian Husher e della sua famiglia, che questa volta lo condurrà presso l’università dove lo scrittore lavorava.

Ricordiamo che il terzo episodio, al pari degli altri due finora usciti, sono disponibili su Steam, e sono acquistabili sia singolarmente che insieme nel pacchetto Nightmare Season Pass, che comprenderà anche i due episodi ancora in attesa di rilascio.

SEMPRE PIU’ A FONDO NEL MISTERO

Tutto è cominciato con la scomparsa di Sebastian P.Husher, un scrittore e professore universitario misteriosamente scomparso assieme alla sua famiglia. Daniel Noyer viene inizialmente incaricato dalla sua agenzia di recuperare il manoscritto che Husher avrebbe dovuto consegnare, ma poi inizia un’indagine che lo porterà a scontrarsi con un mistero fitto e spaventoso. A partire dall’esplorazione del maniero dove il professore risiedeva, primo luogo di incontro con la misteriosa entità The Presence, che rivelandosi infruttuosa viene poi spostata a un negozio d’antichità. Lì prende piede il secondo capitolo, che sviluppa l’indagine parallela sul misterioso carillon legato a The Presence e dunque alla scomparsa dello scrittore, ma che si arena inesorabilmente una volta appresa la tragica sorte del proprietario del negozio.

Song Of Horror

Nuovi sviluppi consentono di risalire ai proprietari originali di quel terrificante oggetto, e così l’indagine di Noyer prosegue lungo nuovi binari, che lo conducono all’università (chiusa da tempo per lavori di ristrutturazione) dove Husher lavorava. Così prende piede il terzo episodio di Song Of Horror, che si mantiene sulla falsariga dei primi per quanto concerne le meccaniche base del titolo, come ad esempio la morte permanente del personaggi.

Essendo disponibili tre personaggi e non quattro, il rischio di dover ricominciare da capo l’episodio sarà dunque più concreto. In questo caso infatti ad affiancare Daniel Noyer ci saranno solo altri due personaggi, totalmente inediti e strettamente collegati allo stesso Husher.
Uno è Omar Nassiri, professore ordinario di storia presso quella stessa università ed ex-studente dello scrittore scomparso; l’altra è Grace Richards, una brillante dottoranda in storia seguita dai due docenti citati.

TRA NOVITA’ E CERTEZZE CONSOLIDATE

Song Of Horror

In A Twisted Trail non mancano le novità a livello di gameplay. Nei primi due episodi infatti l’indagine poteva essere portata avanti da un personaggio alla volta. L’investigatore poteva arrivare fino in fondo al livello, oppure trovare disgraziatamente la morte prima, per poi venire rimpiazzato da un altro personaggio selezionabile, che avrebbe ripreso esattamente dagli indizi raccolti fino a quel momento. In questo terzo episodio invece i tre personaggi possono essere cambiati liberamente a partita in corso, con il giocatore che viene incentivato a farlo, dal momento che non tutte le aree dell’università sono accessibili per la totalità dei personaggi.

Questa nuova meccanica ravviva un po’ la formula di Song Of Horror, che inoltre amplia ancora di più il repertorio di The Presence. La misteriosa entità potrà infatti palesarsi in maniere nuove, senza trascurare quelle più tradizionali affinate nei precedenti due episodi. Protocol Games non ha lesinato sulle novità, con quest’episodio che prevede una divisione in tre parti, dove per la terza il giocatore avrà la possibilità di impersonare lo stesso Sebastian Husher in un inquietante (ma illuminante) flashback.

Song Of Horror

Il resto si rivela conforme a quanto visto finora. Nel corso dell’indagine si avrà a che fare con una nuova sequela di enigmi, tendenzialmente più facili rispetto al passato recente ma ugualmente interessanti nella loro cripticità.

L’utilizzo dell’Unreal Engine si conferma di spessore, con ambientazioni e scenari ancor più dettagliati e realistici, che assieme al pregevole comparto audio (uno dei punti di forza del climax generale, ma anche del titolo in sé) metteranno ancor più a dura prova i nervi del giocatore. L’interpretazione dei dialoghi è altresì ottima, mentre le cutscene si confermano invece sottotono, al pari delle animazioni facciali poco varie e convincenti, che assieme a un framerate a tratti instabile macchiano una direzione che altrimenti sarebbe andata unicamente verso il miglioramento.

COMMENTO FINALE

Protocol Games prosegue con successo l’avvincente indagine di Daniel Noyer all’interno di Song Of Horror. Il mistero dietro alla scomparsa di Sebastian Husher si fa ancora più intrigante tra un consolidamento di quanto buono fatto finora assieme all’introduzione di qualche nuova, gradita meccanica. L’ibridazione tra avventura grafica e survival horror continua a convincere, nonostante la presenza dei difetti già riscontrati nei precedenti capitoli, primo fra tutti un’ottimizzazione ancora non perfetta. La totale assenza di una localizzazione in italiano si fa sentire, ma non costituisce una tragedia per una trama ugualmente godibile, interessante e ricca di dettagli ma mai eccessivamente complessa. Nei prossimi due episodi vedremo come proseguirà l’indagine con The Presence a tallonarci da vicino, assieme al proseguimento del lavoro del team iberico.

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Song Of Horror, in arrivo l’episodio 3

Protocol Games ha annunciato la data di uscita del terzo episodio di Song Of Horror (qui la nostra recensione). Il survival horror seguirà la scaletta programma di contenuti con il rilascio dell’episodio 3, che sarà disponibile a partire da venerdì 13 dicembre.

I primi due episodi del titolo distribuito da Raiser Games sono già disponibili su Steam, con altri due in arrivo nel 2020. Ricordiamo che l’intero pacchetto può essere acquistato attraverso la Founder Limited Edition al prezzo speciale 19,99 euro, disponibile solo fino alla fine del 2019. Il singolo episodio sarà invece in vendita a 7,99 euro.

Song Of Horror

EPISODIO 3

Tutti e cinque gli episodi di Song Of Horror rendono omaggio a uno specifico genere horror di sopravvivenza. L’episodio di debutto (Che vede il giocatore incontrare The Presence per la prima volta) rende omaggio alla serie classica di Infogrames Alone in the Dark, mentre l’episodio due rimanda a chiare lettere al celebre Silent Hill. Il terzo episodio del brand, tuttavia, deve la maggior parte al classico horror di sopravvivenza Obscure. Nell’episodio 3, i giocatori dovranno:

  • Continuare l’avventura in un’università infestata, maledetta dalla canzone dell’orrore.
  • Cambiare personaggi durante l’episodio per esplorare e progredire in diverse aree dell’università.
  • Incontrare nuovi personaggi che si uniranno alla storia: Omar Nassiri, collaboratore di Husher, e Grace
  • Richards, allievo di Husher, nonché un cameo di un personaggio sorprendente.
  • Affrontare eventi, minacce e sfide ancora più unici di The Presence.

Song Of Horror

A PROPOSITO DELL’EPISODIO 3

Carlos Grupeli, fondatore di Protocol Games, ha dichiarato:

Con l’episodio 3 ci troviamo nel bel mezzo della storia ossessionante di Song of Horror, dove i giocatori possono essere sicuri di arrivare subito al nocciolo della questione. Siamo stati molto contenti dei riscontri ricevuti sia dalla critica che dai giocatori fino ai primi due episodi. Tutto inizia a diventare un po’ più intenso passo dopo passo in questo nuovo capitolo, con The Presence che affronta nuove sfide in abbondanza mentre continua a imparare dallo stile di gioco del giocatore.

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Song Of Horror, rivelata la data di uscita

Una data più azzeccata che mai quella del 31 ottobre per il lancio di un survival horror. Pubblicato da Raiser Games e sviluppato da Protocol Games, Song Of Horror approderà su Pc, via Steam, a partire dal giorno di Halloween.

Suddiviso in più episodi – con i primi due disponibili il giorno del lancio – il titolo offrirà un nuovo approccio al genere survival horror, presentando un mondo capace di adattarsi costantemente a ogni mossa del giocatore, che sarà tenuto con le spalle al muro mentre la paura prenderà via via il sopravvento.

Qui il trailer di lancio ufficiale. Buona visione.

IL GIOCO

Raccontando un’emozionante storia paranormale e contemplando la permadeath giusto per dare un tocco di suspence in più durante l’avventura, Song of Horror sarà la storia del famoso ma sfuggente scrittore Sebastian P. Husher, un uomo scomparso assieme a tutta la sua famiglia senza una ragione apparente.

Una fitta rete di misteri attanaglierà i giocatore, che assumendo il controllo di uno fra 13 personaggi distinti proverà a mettere insieme i pezzi del mistero di Husher e della sua morte apparente. Il tutto mentre andrà incontro a una serie di eventi che solleveranno il coperchio su qualcosa di veramente terribile: un’entità oscura senza nome, nota solo come The Presence.

La morte di un personaggio sarà permanente, mentre quelli che seguiranno raccoglieranno i progressi raggiunti dal loro predecessore riprendendo l’indagine da dove era stata interrotta, seppur da una prospettiva completamente nuova. Il giocatore dovrà infatti fare i conti anche con The Presence, un nemico controllato dall’IA che sarà capace di apprendere dallo stile di gioco dell’utente, elaborando di rimando delle contro-mosse adeguate.

Song Of Horror

LE PAROLE DEL DEV

Carlos Grupeli, fondatore di Protocol Games, ha dichiarato:

The Presence osserverà il giocatore mentre quest’ultimo entrerà nel suo territorio. L’entità risponderà all’intrusione e continuerà ad agire in base a ciò che farà il giocatore. Tuttavia, facendo sempre le stesse cose, The Presence risponderà in modo diverso. Non si avrà alcun controllo su di essa perché giocherà secondo le sue regole. La parte divertente del testare Song Of Horror – pur avendolo giocato circa 400 volte – è stata constatare che quella dannata cosa riusciva a spaventarci ancora e ancora.

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