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Anche Alaloth: Champions of The Four Kingdoms si mostra al PC Gaming Show che si è tenuto ieri. Il publisher All in! Games e lo sviluppatoreGamera Interactive hanno condiviso un nuovo trailer dell’atteso gioco di ruolo.
La clip mostra rapidissimamente alcuni luoghi da esplorare e nemici da combattere presenti nel titolo in arrivo quest’anno su Pc ed Xbox One.
Creato con il supporto narrativo del veterano Chris Avellone, Alaloth – Champions of The Four Kingdoms si propone di offrire un’azione frenetica con una narrazione profonda, portando le dinamiche di ARPG (giochi di ruolo d’azione) a un nuovo livello con un gameplay basato sulle abilità ispirato sia dai classici di genere che dai contemporanei moderni. Ecco la clip. Qui invece il pezzo sui quasi 11 minuti di gameplay.
Alaloth – Champions of The Four Kingdoms è un gioco di ruolo fantasy ambientato in un mondo oscuro ispirato al periodo più oscuro del Medioevo. È una storia di grandi guerrieri, guerre e combattimenti epici. I giocatori assumono il ruolo di potenti eroi (o cattivi), intraprendendo ricerche, costruendo reputazione e ottenendo antiche reliquie e segreti che permetteranno loro di trionfare.
La sfida non finisce dopo il primo playthrough: nuove modalità di gioco vengono attivate dopo aver terminato il gioco per la prima volta, offrendo ai giocatori ancora più opzioni per esplorare i regni e personalizzare i loro personaggi. Alaloth porta le dinamiche ARPG a un nuovo livello con un gameplay basato sulle abilità in un ambiente grintoso, buio e maturo pieno di magia e sangue.
THQ Nordic presenta Spellforce 3: Fallen God, la nuova espansione standalone del omonimo RPG/RTS, introducendo una nuova fazione giocabile, quella dei Trolls. Isolati e braccati, questa tribù nomade ha un solo obiettivo, quello della sopravvivenza. Esiste però una speranza, quella di resuscitare un “dio caduto”. Il vostro compito, nelle 15 ore di gameplay di Spellforce 3 – Fallen God, sarà quello di dare una nuova speranza ai trolls. La nuova espansione farà il suo debutto su Steamin questo 2020 anche se, ad oggi, THQ Nordic non ha indicato alcuna data di uscita precisa.
Per giocare a questa nuova espansione, non necessariamente dovrete aver giocato ai giochi precedenti della saga, SpellForce 3 e SpellForce 3: Soul Harvest. THQ Nordic ha preferito creare un espansione standalone, anche se conoscere l’intera storia della saga è un valore aggiunto rispetto all’esperienza generale di gioco.
Spellforce 3: Fallen God eredita tutti gli elementi della saga, sia in chiave gameplay che di evoluzione della storia. Come anticipato in precedenza, si tratta di un mix tra componenti RTS e RPG, dove la narrazione segue le vostre scelte e decisioni, portando anche a finali multipli della campagna.
Oltre la storia, queste influiranno anche sulla crescita del vostro personaggio. Lo sviluppo di abilità e skill seguirà strade diverse a seconda delle vostre scelte in fase di gioco.
Oltre alla fazione dei trolls, questa nuova espansione ripropone anche quelle degli umani, elfi, orchi, nani ed elfi oscuri. Queste si sfideranno anche in battaglie multigiocatore, con l’obiettivo di scalare la classifica e dimostrare il proprio valore.
Se vi sentite, invece, particolarmente ispirati potrete condividere con la community di Spellforce 3: Fallen God le vostre personali mappe di gioco, pronte per ospitare feroci battaglie.
Un nuovo continente, Urgath, vi aspetta. 15 ore di gioco sono lunghe e richiedono strategia e preparazione. Preparate al meglio il vostro esercito, trovando le perfette combinazioni tra skill e abilità. La forza è importante, questo è indubbio, ma oltre ai muscoli serviranno anche cervello e lungimiranza.
La nuova avventura in Spellforce 3: Fallen God inizia da qui.
Come da annuncioThe Outer Worlds fa il suo debutto odierno su Switch. Lo annunciano Private Division, Obsidian Entertainment e Virtuos. L’eccellente gioco di ruolo in singolo, è ora disponibile per la console ibrida di Nintendo. Il prezzo è di 59,99 dollari.
The Outer Worlds è stato creato dai co-direttori Tim Cain e Leonard Boyarsky, autori originali di Fallout, e da Obsidian Entertainment, che ha già sviluppato Fallout: New Vegas, Star Wars: Knights of the Old Republic II, South Park: The Stick of Truth e la serie Pillars of Eternity.
Ecco il trailer di lancio del gioco che, giusto ricordare, è segnalato come PEGI 18. Buona visione.
Il titolo, come saprete, è già stato rilasciato lo scorso ottobre su Pc, PS4 ed Xbox One. Qui la nostra recensione della versione Windows.
Il gioco è ambientato ai confini estremi della galassia, in una colonia dominata da corporazioni senza scrupoli. Quando uno scienziato ribelle risveglia il protagonista dall’ibernazione criogenica e si scopre che potrebbe essere l’unica speranza di salvezza per la colonia… o la causa della sua rovina. Durante gli incontri con una serie di personaggi memorabili, le decisioni determineranno il destino della colonia di Halcyon. Sarete un eroe dallo sguardo puro? Un crudele tiranno? Un goffo cialtrone interstellare che indossa un casco a forma di luna piena? La scelta è nelle vostre mani.
Michael Worosz, vicepresidente esecutivo e capo di Private Division, ha detto:
The Outer Worlds è uno dei migliori giochi di ruolo dell’anno scorso e non potremmo essere più orgogliosi del suo successo critico e commerciale. Siamo molto contenti di poter presentare l’universo fantascientifico arguto e grottesco di Obsidian ai fan e ai nuovi giocatori su Nintendo Switch; non vediamo l’ora di dare a tutti la possibilità di portare questo complesso GdR con sé ovunque vorranno.
I giochi strategici basati sulle carte stanno vivendo un loro periodo d’oro. Sono tanti, infatti, i titoli che anche con vari riflessi presi dai giochi di ruolo o dai roguelike si sono fatti apprezzare. Dal “piccolo” Card Quest a Slay the Spire o, ancora, da Steamworld Quest: The hand of Gilgamech a Deck of Ashes. E potremmo continuare per molto tempo. Ultimo arrivato in questa larga famiglia è Monster Train, titolo firmato da Shiny Shoe e distribuito da Good Shepherd Entertainment. Il titolo è arrivato su Steamper gli utenti Pc lo scorso 28 maggio ed è uno strategico roguelike basato sulle carte da collezione e sul deck building. Non indugiamo oltre e passiamo alla recensione di Monster Train. Buona lettura.
DESTINAZIONE PARAD… INFERNO
La trama di Monster Train è piuttosto rapida ma lega insieme il tutto: l’inferno si sta congelando e solo noi possiamo sconfiggere le forze del Paradiso e far tornare gli inferi a bruciare.
Il nostro compito è quello di far arrivare a destinazione il treno carico di mostri attraverso diverse fermate tutte con un bivio per altrettante battaglie all’ultima carta. Bisognerà difendere la pira, il cuore pulsante della locomotiva, da diverse ondate di nemici angelici che proveranno a fermarci in tutti i modi.
Ad ogni fermata corrisponde una battaglia formata da ondate sempre più impegnative di nemici e poi da un boss finale. Sconfiggendolo andremo alla fermata successiva, nel frattempo potremo scegliere quale tragitto prendere. Il tragitto scelto non cambia la meta ma permette di optare su come e cosa poter migliorare sulla gestione del proprio deck. Ma di questo ne parleremo più in là.
CINQUE CLAN, OLTRE 200 CARTE E MOLTO ALTRO
Una freccia molto importante nella faretra di Monster Train è senza dubbio il quantitativo di contenuti. Potremo, infatti, scegliere di affrontare la nostra missione tra due dei cinque clan presenti. Ad inizio partita, infatti, opteremo per il clan principale e per quello secondario. Le carte di questi due formeranno il nostro deck che, andando avanti, aumenterà di quantità e migliorerà in qualità.
Dal clan principale sceglieremo il campione, ossia la carta creatura sulla quale basare il nostro grimorio. Le carte si distinguono in creature, artefatti ed aure. Ovviamente ogni clan ha propria peculiarità ed abilità. Gli Hellhorned sono i demoni con creature fisicamente fortissime o gli Awoken, creature vegetali altrettanto possenti. Gli Umbra agiscono nell’ombra ed hanno una caratteristica che è simile al “Travolgere” di Magic the Gathering. Completano il quadro gli Stygian (che utilizzano il ghiaccio) ed i Melting Renmant, forti ma dalla breve durata.
Va da sé che la scelta di ogni possibile combinazione comporta strategie diverse e meccaniche sempre da studiare e padroneggiare per poter attuare una tattica raffinata. E questa è una grandissima qualità di Monster Train che può vantare anche la presenza di 220 carte che possono essere aggiornate.
Ognuna di esse, infatti, ha due spazi aggiornabili (slot, se preferite). Al termine dei combattimenti sarà possibile scegliere il percorso del treno e durante il tragitto si può andare a far visita a diversi mercanti. Ci sono quelli che permettono di aggiornare le carte creature aggiungendo, ad esempio, punti vita supplementari, o qualità come la capacità di far più danno, o infliggere danni agli scudi. Ci sono anche delle caratteristiche più costose che conferiscono il doppio attacco o la possibilità di utilizzo della carta nella mano successiva e così via. Per gli artefatti, invece, è possibile optare su un maggior numero di danni da infliggere o se ancora è possibile spendere un mana in meno per poterla giocare.
La carta campione, invece, la si aggiorna dal fabbro infernale. Monster Train offre innumerevoli combinazioni e riteniamo sia davvero interessante.
Oltre al single player è presente la modalità multiplayer a tempo di Monster Train, Hell Rush. Questa consente fino a otto giocatori di scontrarsi gli uni contro gli altri in sfide a tempo per scoprire chi può sconfiggere il Paradiso più in fretta. Solo affrontando sfide giornaliere globali, i giocatori possono progettare partite uniche e personalizzate per condividerle con gli amici.
STRATEGIA “VERTICALE” MOLTO RAFFINATA
È sicuramente il gameplay la vera nota positiva di Monster Train e cercheremo di essere chiari in questa parte della nostra recensione. Grazie ai numerosi contenuti appena indicati, infatti, possiamo affermare che la giocabilità di questo strategico è veramente notevole. Ogni partita sarà una storia a sé. Realmente.
La varietà di gioco è lodevole a partire dai cinque clan che, dovessimo guardare il lato RPG del titolo, possono essere paragonati alle classi. Abbiamo detto che ad inizio partita si sceglieranno due delle cinque case a disposizione. Una sorta di doppia-classe. Le combinazioni sono tante: usare la potenza bruta degli Hellhorned a quella travolgente degli Umbra, o far quagliare l’enorme potenziale (a tempo) dei Melting Renmant o la concretezza “naturista” degli Awoken.
E poi, cosa potenziare? Quale creatura o quale carta magia da migliorare e/o copiare? E quale artefatto scegliere?
Si perché è possibile anche acquisire degli artefatti che doneranno effetti permanenti, durante la partita. Ad esempio uno scudo per la nostra pira, il cuore pulsante della nostra locomotiva infernale. O possiamo trovarne uno che immobilizza i nemici per uno o più turni o che li indebolisce o che ci offre uno spazio in più per uno dei tre piani della locomotiva. Abbiamo scritto che il titolo una strategia verticale ed il motivo è presto detto: l’area di gioco non sarà il classico tabellone come è possibile trovare in Hearthstone o non ha un’ambientazione che si basa su un solo piano.
Monster Train propone tre piani dove poter piazzare i nostri mostri. A patto ovviamente di avere il mana sufficiente per giocarli e lo spazio in quel determinato piano.
La fase di gioco è sostanzialmente questa: giocare la carta piazzando i mostri nei ripiani o indicando il bersaglio della magia che vogliamo utilizzare. Finito le nostre azioni, il turno passerà all’avversario che farà le sue contromosse. Ad ogni turno è possibile – fortuna e carte permettendo – nuovi mostri o comunque giocare nuove magie.
La lettura dei dati sulle carte è tipica di questo genere di giochi. Oltre al nome, ed al numero di mana che ci occorrerà per utilizzarla, sarà indicato lo spazio “fisico” che occupa nel ripiano. Dovremo quindi stare attenti anche a questo dato per potere piazzare la nostra creatura dove desideriamo e nel modo migliore dal punto di vista tattico. I ragionamenti che abbiamo fatto durante le numerose prove ve li risparmiamo. Così come alcuni errori di valutazione che nelle fasi più concitate possono essere errati.
Sono inoltre indicati i punti vita (all’interno di un core) ed i punti ferita (con allo sfondo due spade incrociate). Al centro, invece, si leggerà – laddove ci sia – la capacità speciale (o le capacità speciali, ndr) della carta come ad esempio la presenza di uno scudo o di una qualità come l’attacco multiplo o simultaneo a più creature. O se, ancora, applica malus ai nemici e così via.
Nel nostro tragitto sceglieremo quale percorso intraprendere per migliorare e limare il nostro mazzo acquisendo carte (o anche toglierle), acquistando artefatti e così via.
Per chiudere una run bisognerà sconfiggere otto mostri (e tutte le orde che ci invieranno questi simpatici signori celestiali che picchiano come fabbri). Si bloccherà a quel punto un nuovo livello di difficoltà. La partita sarà più difficile con nemici e boss più ostici da superare. Ci sono 25 livelli di questo tipo chiamati Covenant. Chiaramente, maggiore sarà la difficoltà, più ampia sarà la ricompensa.
Al termine di ogni partita, inoltre, riceveremo punti esperienza da suddividere nei due clan che abbiamo utilizzato. Ogni clan, o fazione se vogliamo, ha 10 livelli di crescita. Proprio qui si concretizza la vena roguelike del gioco che sblocca carte sempre più potenti da mettere “in circolo” durante le varie partite.
Insomma, come avete già intuito nella nostra recensione, le sfide in Monster Train non mancano. Ed è alto il fattore rigiocabilità grazie ai livelli Covenant ed alla sfida sempre più ardua che si propone. Tante meccaniche riunite e ben orchestrate. Il tutto è ben ricordato nel diario di gioco che ci mostra i livelli raggiunti dai vari clan, le vittorie, le carte sbloccate, il livello Covenant raggiunto. E ci fa da album mostrandoci le carte sbloccate.
GRAFICA COLORATA E BEN CARATTERIZZATA
Monster Train si offre al pubblico con una grafica molto gradevole, colorata e ben caratterizzata. Lo stile sul classico con personaggi ben definiti con animazioni basilari ma estremamente incentrate sulla spettacolarizzazione degli effetti. Fiamme, ghiacci, ombre, fumo, scintille, e quant’altro sono resi molto bene. Così come gli scontri. Generalmente, le illustrazioni delle carte sono ben fatte anche se con qualche alto e basso dovuto – a nostro personale avviso – al fatto che alcuni soggetti siano più ispirati di altri. È naturale, fisiologico. I cinque stili diversi, ognuno per fazione, sono ben differenziati. Alcune unità inoltre sono veramente ben fatte mentre sui boss possiamo anche affermare di trovarci ad una realizzazione di buon livello.
La mappa del percorso è colorata e caratterizzata così come i menu piuttosto chiari e schematici ma sempre gradevoli. Poco importa che il testo sia in inglese e non sia disponibile l’italiano. Un peccato a dire il vero, ma non influirà più di tanto nelle dinamiche di gameplay.
Musica ed effetti sonori accompagnano molto bene l’azione e le fasi di gioco. I brani sono abbastanza convincenti e “potenti” da farsi apprezzare in ogni fase.
COMMENTO FINALE
La recensione di Monster Train volge al termine e possiamo sicuramente promuovere a pieni voti questa fatica di Shiny Shoe. Questo titolo è una vera e propria manna per gli amanti dei deck builder rpg e roguelike.
Il gioco propone una buonissima quantità di contenuti con più di 220 carte aggiornabili e cinque clan da scegliere. I punti esperienza che sbloccano i livelli di ogni singolo clan ed il conseguente accesso a carte migliori, gli artefatti da raccogliere fanno da sfondo ad un gameplay sul “campo” immediato nell’apprendimento della dinamica ma dannatamente profondo da padroneggiare.
Monster Train ha il merito di offrire una buona sfida a tutti, di non essere troppo frustrante e di far sudare le classiche sette camice. Ma anche di generare partite sempre diverse tra loro e di sfidare gli appassionati con uno strategico “verticale” veramente brillante. Il tutto è condito da una buona grafica e da un sonoro che fa la sua parte anche grazie a degli effetti sonori azzeccati.
La longevità fa il resto perché la voglia di giocare e migliorarsi è sempre elevata grazie anche al fatto di dover sbloccare i vari livelli clan e di vincere le singole run che aumentano poi il livello di difficoltà. Si tratta di un titolo estremamente rigiocabile. E se per altri giochi questa fase può essere anche saltata, il fattore di rigiocabilità in Monster Train è determinante ed è un obbligo per godere appieno delle potenzialità di questo titolo.
Peccato – ma è un nostro appunto perché siamo un po’ schifiltosi – che i round siano solo otto e che i boss siano più o meno gli stessi. Qualche tappa in più o qualche boss supplementare avrebbe sicuramente giovato. Così come la presenza dei testi in italiano. Non che questo sia un grosso problema ma per chi non conosce la lingua di Albione potrebbe essere un ostacolo alla fluidità e costanza nel gioco. Ad ogni modo, si tratta di un titolo stimolante e divertente ben oltre la media.
Alla base di ogni buon videogioco di ruolo che si rispetti, vi è un “proponimento” di un intero mondo fatto di specifiche leggi, alle volte modificate superficialmente altre volte distrutte e ricostruite per poter rivoluzionare (seppur, la cosa, accada molto di rado). Insomma, ogni gioco di ruolo è un mondo di fiabe… un libro a parte! Ed è proprio questa la migliore delle premesse possibili per introdurre (appunto) Book of Demons, uscito tempo addietro su Pc dove ha ottenuto un buon riscontro. Questo particolare RPG è sbarcato su console a fine aprile scorso grazie all’indomito lavoro di Thing Trunk e 505 Games.
Un titolo particolare per palati particolari, testato nella sua versione PlayStation 4 ma… andiamo con ordine e vi lasciamo alla nostra recensione. Buona lettura.
UN BUIO MONDO… DI CARTA
Book of Demons è un gioco di ruolo d’azione con visuale isometrica, caratterizzato da un’estetica “libresca” molto particolare. Questa che ricorda per certi versi il platform Ps Vita Tearaway. Se volessimo approfondire la sua appartenenza ludica, il titolo appartiene al sotto-genere dei dungeon crawler. E saremo chiamati ad esplorare pericolose segrete colme di aberrazioni d’ogni tipo.
In questo senso, il titolo è avvicinabile a giochi come Diablo, di cui il titolo è un forsennato “quotist”, non solo per la generale impostazione meccanica, ma anche e soprattutto per le premesse narrative, condite da una inattesa ma ben congegnata ironia che punta il dito proprio ai classici cliché del “buio pre-apocalisse” che caratterizza il settore.
Nel gioco, senza che ci si fornisca particolari fronzoli od orpelli narrativi, dopo aver scelto la nostra classe di riferimento (all’inizio, sarà disponibile solo il guerriero, poi ladra e mago), saremo immediatamente catapultati in un terribile dungeon posto al di sotto della chiesa del nostro paese: un enorme e labirintico “mostro di pietra” dominato da un arcidemone che, manco a dirlo, ci rifilerà contro tutta una serie di amenità mostruose che punteranno a divorarci in un sol boccone. Ma dove abbiamo già visto questi labirinti sotto la chiesa del paese? Forse a Tristram?
Come un classico dungeon crawler che si rispetti, il nostro obiettivo sarà quello di affrontare una pericolosa discesa. attraversando diversi piani dei sotterranei ripulendo tutte le stanze dai mostri “cartacei”, tra zombie, scheletri, spettri e via dicendo, sino ad arrivare al boss di turno. Una volta abbattuto sarà la chiave di volta per accedere al livello successivo.
Un grande omaggio ai canoni del genere, ritinteggiati in chiave parodistica, che ci accompagneranno in una campagna che durerà tra le 10 e le 15 ore. Per quanto riguarda il gameplay, lo stile si rifarà anche in questo caso ai classici hack’ n’ slash seppur con qualche differenza sostanziale: il nostro personaggio, infatti, si muoverà su di una sorta di “binario” e la strada da seguire sarà praticamente obbligata. Sul nostro cammino, tramite un movimento della levetta analogica, potremo bersagliare i nemici che costelleranno la nostra “rotaia”.
Ed è già qui che sorge qualche piccolo problema: il sistema di controllo non sarà particolarmente immediato, soprattutto quando ci si pareranno innanzi folti gruppi da cui non è possibile scappare o aggirare, applicando magari tattiche “hit & run”. Una limitazione, per certi versi, notevole e che metterà a dura prova quei giocatori che dovessero optare per classi meno “robuste”, visto che schivare gli attacchi nemici, proprio questa complessiva limitatezza dei movimenti, sarà complicato.
A questo, si aggiunga che con i tasti dorsali saremo chiamati poi a navigare nel menù adibito alle abilità, di cui parleremo più innanzi, per poter selezionare la skill da utilizzare: un sistema di controllo che, unito al puntamento tramite levetta di cui sopra, non ci faciliterà particolarmente la vita nei combattimenti. In aggiunta, il rigido concept non permetterà – com’è lecito attendersi – grandi possibilità per quanto concerne il level design. Quest’ultimo si muoverà di “bivio a croce” in “bivio a croce”, non lasciando granché alla differenziazione.
CARTE IN AZIONE IN UN MONDO… DI CARTA
Ma il cuore pulsante del gioco, è tutto ciò che accompagna il sistema di combattimento. Proprio quest’ultimo sarà una delle caratteristiche meglio riuscite del gioco: l’intero sistema di equipaggiamento, abilità, magie e oggetti consumabili sarà ancorato ad un card system.
Tutte le carte che otterremo, disponibili in diverse rarità e dai poteri via via maggiori, saranno poi equipaggiate in appositi slot limitati ma espandibili durante il corso della nostra avventura. Ed è naturale che limite si traduce in strategia e quindi, tra successo e clamoroso fallimento, ci sarà di mezzo la nostra capacità di saper costruire nel migliore dei modi il nostro eroe.
Ogni carta avrà poi un “numero di cariche” che esaurite diverranno inutilizzabili. Il rimedio sarà spender moneta sonante per poterle ripristinare o, naturalmente, sostituirle con altre carte. Da buon “clone” di Diablo, il titolo sarà arricchito dalla possibilità di metter le nostre mani su del prezioso bottino.
Seppur la quantità di oggetti che sarà possibile trovare non sarà in gran numero. Unica nota aggiuntiva, la possibilità di trovare delle rune durante le nostre peripezie che la cartomante della città potrà infondere nel nostro equipaggiamento. Classica mossa per potenziare la nostra dotazione potenziandola oltre i normali limiti.
Una caratteristica non particolarmente ludica ma più “meta-ludica” di Book of Demons anche su PS4, sarà la possibilità che ci darà il gioco di impostare la durata dei dungeon. Che, è bene sottolineare, saranno creati proceduralmente.
Tutto questo grazie all’originale feature del Flessiscopio che si sblocca dopo aver completato i primi livelli di tutorial. Questo peculiare strumento ci consentirà di selezionare in anticipo la durata dei livelli. Serve per calibrare l’esperienza in base al tempo reale che abbiamo a disposizione. In aggiunta, il Flessiscopio rileverà il tempo medio che impiegheremo nel completare determinate sezioni. E quindi evolve la sua creazione di piani a seconda del nostro stile di gioco. Sortite flash o più lunghe? Saremo noi a deciderlo.
Ma il vero punto di forza del gioco è senza dubbio la componente artistica. Un mondo dark-fantasy, come detto, completamente fatto di carta che permeerà persino i movimenti di tutti i personaggi a schermo. Movimenti che “saltelleranno” quasi fossero pedine su una mappa cartacea, in uno stile immaginario non troppo dissimile dai giochi da tavolo. Un’estetica tradotta anche in una concreta grafica di buon livello e piuttosto ben curata. Book of Demons su PS4, data anche la sua natura “semplice”, si presenterà sostanzialmente “epurato” da bug di rilievo.
Ultimo appunto, le performance complessive: solide e apprezzabili, che non mostreranno mai il fianco almeno su Ps4 Pro.
COMMENTO FINALE
Un’idea sicuramente originale ma concretizzatasi con dei limiti strutturali specifici. Book of Demons anche su PS4 è un titolo qualitativamente valido, specialmente da un punto di vista artistico. A questo si aggiunga una certa verve comica di cui è intriso il gioco. Peccato per alcune scelte di gameplay che, per certi versi, penalizzano l’esperienza.
Crusader Kings III sarà disponibile a partire dal prossimo 1 settembre. Arriva dunque la data di lancio per lo strategico storico di Paradox. Il prezzo è di 49.99 euro. La Royal Edition, invece, si può acquistare a 74,99 euro. I pre-order sono disponibili qui.
Tra alcune settimane, quindi, gli appassionati di storia potranno tornare a tirare le fila dei propri regni. Sotterfugi, matrimoni di comodo, rivalità dichiarate o sommerse, e tanto altro saranno gestibili dagli appassionati che avranno un solo obiettivo: arrivare e mantenere la corona. A costo di maledirla e di insaguinarla.
Il gioco, annunciato nella seconda metà di ottobre dello scorso anno, è disponibile per il pre-order e si propone come un grand strategy unito a gioco di ruolo. Come da tradizione nella serie si dovrà guidare una dinastia reale attraverso i secoli. Reclamando nuove terre con diplomazia, matrimoni o utilizzando i propri eserciti per conquistare i propri vicini o unirli o dividere il reame. Quando spade e seduzione falliscono, ci sono e spie e le pozioni che potrebbero continuare ad essere efficaci.
Ecco il trailer con la storia. Buona visione.
CARATTERISTICHE
Crusader Kings III è il sequel di uno dei giochi di strategia più amati al mondo. Ricco di nuovi contenuti storici ed opzioni di personaggi, non è mai stato così semplice avvolgere gli appassionati di storia nei mantelli ermetici del potere, scrivere la propria storia di castelli, cavalieri, crociate e… omicidi.
Gameplay incentrato sul personaggio: ogni personaggio con cui giocate o interagite ha la sua personalità unica. Gli eventi e le opzioni nel gioco sono in gran parte determinati dal tipo di persona che siete.
Infinite possibilità: giocate come qualsiasi casa nobile dall’Islanda all’India, dalla Finlandia all’Africa centrale per cinque secoli. Interagite con ospiti erranti, bambini testardi, subdole spie e santi in un elaborato arazzo della vita medievale.
Waging War: Radunate i vostri vassalli e alzate i vostri uomini d’armi per assediare i castelli nemici o reprimere le ribellioni. Il talento personale sul campo di battaglia può conquistarti un grande onore, ma la pianificazione strategica è la strada per la vittoria.
Matrimoni reali: diffondete il vostro DNA dinastico in tutto il mondo, “imprimendo il vostro sigillo reale” sulle creste dei regni e dei ducati in lungo e in largo. Sposarsi per il potere e crescere i figli per presentare rivendicazioni su nuove terre.
Santi e peccatori: mantenete la fede con i vostri capi religiosi o compiete grandi crimini nell’interesse dello stato. Quando il gioco si fa duro, potete sempre abbracciare un’eresia o creare una nuova religione più in linea con le priorità del vostro personaggio.
Schemi: apprendete i segreti dei vostri cortigiani e vassalli in modo da poterli ricattare per il loro supporto. Lasciatevi sedurre dai buoni libri di un superiore o tracciate la prematura scomparsa di uno sfortunato parente.
Eventi ispirati alla storia: vivetei grandi guerre sante, rivolte contadine, rami cadetti di dinastie, eretici, superstizioni, castelli, cavalieri e guerre per eredità.
Ritratti di personaggi 3d: i personaggi invecchiano e cambiano aspetto man mano che i loro tratti affliggono il loro corpo. Più alto è il grado, più elegante è l’abbigliamento.
E molto altro ancora: ordini sacri, mercenari, predoni pagani e vichinghi, set di regole facilmente personalizzabili e una bella nuova mappa su cui giocare.
Oltre quattro milioni di download per War of the Vision Final Fantasy Brave Exvius. Lo ha annunciato Squadre Enix, sviluppatore e publisher dell’rpg tattico per dispositivi mobile disponibile su App Store, Google Play ed Amazon App Store inizio anno.
Per celebrare questo traguardo, è stato pubblicato un nuovo trailer animato del gioco cantato dalla celebre artista giapponese Raychell. Il trailer include la sua nuova canzone, All for love, oltre a delle nuove immagini animate che mostrano il cast dei personaggi più amati che i giocatori scopriranno in War of the Visions Final Fantasy Brave Exvius. Il trailer animato, insieme a una versione alternativa cantata in giapponese, verranno aggiunti al gioco a inizio giugno.
Per festeggiare l’uscita del trailer, per un periodo limitato si terrà anche la “WOTV FFBE Animated Trailer ‘ALL FOR LOVE’ Campaign”. I fan possono vedere e interagire con il nuovo trailer animato del gioco sulla pagina Facebook per ottenere fino a 2.000 Visiore, una valuta di gioco.
War of the Visions Final Fantasy Brave Exvius è un’esperienza di gioco indipendente ispirata ai GdR strategici classici di Square Enix. Nel gioco, ambientato nell’universo Brave Exvius, l’azione si svolge ad Ardra, ovvero un continente sull’orlo di una guerra in cui ogni nazione cerca di imporsi sulle altre. I giocatori seguiranno le storie dei due principi gemelli Mont e Sterne del regno di Leonis, che hanno il potere delle visioni, e di Machérie, la bellissima donzella d’acciaio di Hourne. Per andare avanti, i giocatori dovranno lottare su vari campi di battaglia, pianificare attentamente gli attacchi contro le forze nemiche e invocare potenti Esper per cambiare il corso della guerra.