Mountains of Madness ha una data di lancio

Chronicle of Innsmouth: Mountains of Madness ha una data di lancio. PsychoDev ha ufficializzato dalla pagina Facebook della serie, che il nuovo capitolo della serie di avventure punta e clicca che si ispira al mondo ed ai racconti di H. P. Lovecraft, farà il suo esordio su Steam il 5 maggio del 2020.

Per gli appassionati, dunque, scatta da oggi un lunghissimo conto alla rovescia che – se sarà mantenuto – culminerà col debutto per Pc del gioco tra poco meno di 11 mesi. C’è di più, il gioco arriverà anche su console.

LO STATO DELLO SVILUPPO. PSYCHODEV CERCA BETA TESTER

Ci sono altre novità sul titolo comunicate dagli sviluppatori. Eccole.

  • La prima parte del gioco sarà pronta entro il mese di giugno, gli autori non vedono l’ora di raccogliere i feedback degli utenti e cercano i primi beta tester.
  • Gli sviluppatori si stanno talmente tanto innamorando del gioco che hanno deciso di raccontare le parti importanti del gioco attraverso dei Motion Comics. Aspettiamo quindi di vedere le prime scene animate.
  • PsychoDev sta iniziando la conversione per console, su questo tema saranno date maggiori informazioni prima della fine dell’estate.

NUOVE IMMAGINI DI MOUNTAINS OF MADNESS

Nondimeno, questo annuncio è stato accompagnato da alcune immagini inedite che aumentano ancor di più l’attesa per il nuovo punta e clicca del gioco di cui abbiamo provato la demo.




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Mountains of Madness, chiusa positivamente la campagna Kickstarter

Si è chiusa positivamente la campagna Kickstarter di Chronicle of Innsmouth: Mountains of Madness. Gli sviluppatori di Psychodev hanno raccolto complessivamente 11.348 euro grazie al supporto di quasi 400 appassionati.

In 388, infatti, hanno finanziato il progetto della nuova avventura punta e clicca dedicata alle atmosfere dei racconti del maestro dell’horror H.P. Lovecraft.

L’obiettivo minimo era fissato a quota 10.000 euro e tale traguardo è stato raggiunto in tempi brevi assicurando agli sviluppatori una certa tranquillità per la realizzazione del gioco che, ricordiamo, includerà una grafica decisamente potenziata (risoluzione 640×360), una storia molto articolata ed intensa che porterà gli appassionati in giro per il mondo attraverso diverse ambientazioni: dal deserto dell’Arabia ai ghiacci del Polo Sud.

Non è stato raggiunto alcun obiettivo secondario. Alcuni di essi erano davvero interessanti come, ad esempio, il doppiaggio in inglese a quota 15.000; localizzazione dei testi in francese, tedesco e spagnolo a quota 18.000, versione iOS ed Android a 25.000, versione Switch a 30.000 fino ad arrivare a 50.000 euro. Il gioco avrebbe incluso anche un capitolo supplementare chiamato Red Hook, il doppiaggio in italiano e le traduzioni anche in russo e cinese e portoghese.

Chissà se in futuro, magari con buone vendite, questi contenuti non possano arrivare ugualmente.

Umberto Parisi, uno degli sviluppatori del gioco ha sottolineato:

È andata molto bene e continuiamo il nostro lavoro intensivo. Raggiungere alcuni stretch goal sarebbe stato il “modo facile” per aggiungere alcuni contenuti. Ciò non vuol dire che non daremo il massimo per implementarne alcuni di essi al di là della campagna. I tempi, tuttavia, potranno essere un po’ più lunghi.

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Chronicle of Innsmouth: Mountains of Madness, c’è la pagina su Steam

Chronicle of Innsmouth: Mountains of Madness ha la sua pagina su Steam. Il nuovo capitolo delle avventure grafiche punta e clicca firmato da PsychoDev è in sviluppo per Pc ed il 30 ottobre scatterà campagna Kickstarter. C’è anche la finestra di lancio, fissata al terzo quadrimestre del 2019 e quindi tra un annetto dovremmo essere vicini all’uscita.



Tra le novità, già comunque precedentemente annunciate, la possibilità di interpretare Lone Carter, Abdul Alhazred, “L’Arabo Pazzo” e H.P. Lovecraft in persona.

Ed inoltre:

  • Decine di enigmi e personaggi con cui interagire, dal freddissimo Polo Sud al deserto d’Arabia.
  • Grafica in 640×480 realizzata con massima cura e stile.
  • Colonna sonora originale terrificante e inquietante.

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Teaser trailer per Chronicle of Innsmouth: Mountains of Madness

Psychodev ha pubblicato un teaser trailer di Chronicle of Innsmouth: Mountains of Madness, nuovo capitolo della serie di avventure punta a clicca per Pc.

Con questa clip interessante c’è anche la conferma dell’apertura della campagna Kickstarter per il 30 ottobre. La notizia era venuta fuori da una nostra intervista ad Umberto Parisi pubblicata a metà agosto.  Oggi, però, conosciamo ufficialmente la data. A fine mese, dunque, saranno svelati anche i dettagli di questa raccolta fondi per la realizzazione del titolo.

Il secondo capitolo della saga “Chronicle of Innsmouth” ci fa vestire i panni dell’investigatore privato Lone Carter. Lui è è disteso su una spiaggia nei pressi di Innsmouth. Il suo corpo è dilaniato e si sta spegnendo: l’incontro con lo Shoggoth gli è stato fatale.

Dopo attimi interminabili di buio, un fuoco lo risveglia e si trova in piena forma, illeso. Carter è cambiato è da allora è perseguitato dall’incubo, le sue ricerche lo hanno portato al centro di una spedizione verso il polo sud, dove un gruppo di scienziati si dirige verso una sconosciuta catena di montagne più alte dell’Himalaya.

La clip ci porta all’interno di un’enorme caverna dove sono stati rinvenuti i corpi di creature misteriose dall’aspetto alieno, ibernate in lastre di ghiaccio. Le montagne si celano le rovine di una civiltà aliena venuta sulla terra milioni di anni prima, colonizzandola con l’ausilio di schiavi mutaforma: gli Shoggoth.

Le vicende di Carter anticipano di 10 anni Chronicle of Innsmouth, primo capitolo della saga, e porteranno a vestire i panni di diversi personaggi in diverse epoche, tutti coinvolti e legati da un filo comune.

Si viaggerà nell’antico Yemen vestendo i panni di Abdul Alhazred – “l’arabo pazzo” creatore del Necronomicon – fino a guidare H.P. Lovecraft in persona verso la scoperta di misteri di famiglia. Mountains of Madness è un’avventura grafica colma di colpi di scena e inquietudine che trascinerà tutti i giocatori verso la pazzia.

CARATTERISTICHE

  • Interpretate Lone Carter, Abdul Alhazred “L’Arabo Pazzo”, e H.P. Lovecraft in persona.
  • Decine di enigmi e personaggi con cui interagire, dal freddissimo Polo Sud al deserto d’Arabia.
  • Grafica in 640×480 realizzata con massima cura e stile.
  • Colonna sonora originale terrificante e inquietante.

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Primi scatti per Chronicle Of Innsmouth: Mountains of Madness

Prime immagini per Chronicle Of Innsmouth: Mountains of Madness. La nuova avventura di psycho Dev è stata presentata a Svilupparty 2018, la rassegna dedicata agli indie che si è tenuta a Bologna questo weekend.

Vediamo quindi i primi scatti ufficiali del punta e clicca ad ambientazione lovercraftiana che ricordiamo è stato annunciato qualche settimana fa e che avrà diverse migliorie tecniche rispetto al predecessore. Girerà ad una risoluzione di 640X360, praticamente al doppio di Chronicle of Inssmouth, e supporterà il formato 16:9. L’accorgimento tecnico è evidenziabile già dagli screenshots diffusi poco fa dagli autori del gioco.

“È andata molto bene, tante persone hanno provato il gioco – ha detto Umberto Parisi che sta lavorando al gioco – ed è stata una bella esperienza”.

Detto questo, vi lasciamo alla galleria. Buona visione.


















 

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Chronicle of Innsmouth, Recensione Pc

Si può accostare l’ironia delle avventure grafiche punta e clicca come The Secret of Monkey Island alle atmosfere cupe e sicuramente meno gioviali dei racconti di H. P. Lovercraft? La risposta non è per niente semplice.

Ma a provarci è Psychodev un piccolo team (un tandem, anzi, un trio) di sviluppatori indipendenti, all’esordio assoluto in ambito videoludico. Lo scorso 5 maggio, infatti, è uscito su Steam, ed in altri store digitali, Chronicle of Innsmouth, avventura grafica punta e clicca in pixel art per Pc che ci offre una storia interessante basata su uno dei racconti del maestro americano dell’horror: La Maschera di Innsmouth (conosciuto anche come L’Ombra di Innsmouth) pubblicato nel lontano 1936.

Abbiamo già parlato del gioco indie nelle nostre Prime Impressioni di qualche giorno fa. Sarà stato in grado di riuscire a confermare quanto di buono aveva mostrato?

RISATE ALL’INIZIO, ANGOSCIA DOPO

Chronicle of Innsmouth è un gioco a double face. Ce ne siamo resi conto andando avanti con la trama (che citeremo soltanto in grandi linee per non fare anticipazioni di sorta) che all’inizio mostra il lato quasi goliardico della produzione e che però torna su registri canonici quando si comincia a far sul serio.

Gli sviluppatori hanno voluto rendere omaggio molto apertamente non solo alle atmosfere lovercraftiane, comunque presenti fin dall’inizio, ma anche ai grandi classici come The Secret of Monkey Island. Anzi, queste ultime tonalità sono state vivide per una buona prima metà del gioco. Gli autori hanno di fatto danzato in un difficile valzer tra battute ironiche e situazioni decisamente più seriose. Questo può far piacere agli appassionati del genere punta e clicca ma potrebbe far storcere il naso agli estimatori più puristi di Lovercraft.

La struttura dell’avventura è classica: interfaccia dei verbi per fare le azioni principali (parlare con gli altri personaggi, interagire con gli oggetti e con l’ambiente) ed accanto inventario per usare ma anche combinare tra loro quanto trovato e raccolto.

Siamo negli Anni ’30, in una località del Massachussets. Il protagonista è un giovane ragazzo biondo (che a nostro avviso ci ricorda un po’ il primo Guybrush Treepwood per modo di fare, invettiva ed inventiva, ndr) che si trova nella piccola città di Newsburyport deciso ad andare ad Arkham. Tuttavia, decide di fare una deviazione per Innsmouth per festeggiare la maggiore età. Un posto questo dimenticato da tutto e da tutti. Una volta fiorente adesso cancellato dalle mappe ed addirittura boicottato al punto che non passano più nemmeno i treni.

Trovato il modo, più o meno rocambolesco, per arrivare a questa Innsmouth, il tutto cambierà. Il gameplay si unirà anche ad alcune, piccolissime, sessioni action (un po’ come accadeva in Indiana Jones the Fate of Atlantis, ndr).

Andando avanti nelle sue indagini, infatti, il nostro protagonista dovrà fare i conti con una realtà decisamente più problematica ed a dover lottare addirittura per la sua stessa vita.

Vi diciamo che il gameplay si manifesterà in diverse occasioni ma per fortuna si potrà riprendere in punti abbastanza vicini grazie ad un intelligente sistema di autosalvataggio.

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Se Newsburyport è ombrosa ma tutto sommato tranquilla, Innsmouth è davvero spettrale e mette fin da subito a disagio (e questo è un pregio, ndr).

Personaggi sinistri popolano questi luoghi poco ospitali e tanti segreti cominciano ad emergere… assieme ad altrettanti dubbi che spingeranno ad andare avanti nella trama. Non andiamo oltre ma possiamo confermare la bontà dei dialoghi (sebbene qualche errore di punteggiatura sia presente, ma nulla che non si possa correggere con degli aggiornamenti, ndr), e tante situazioni grottesche ed al tempo stesso divertenti imbottite da tante citazioni (il treno a tre locomotive è solo una delle tante… ed a Palermo può prendere coloriti riferimenti che è meglio non mostrare qui) che poi vengono, come da contraltare crudele, sostituite più in là da situazioni ricche di tensione.

Dal punto di vista della difficoltà, il titolo si fa giocare piuttosto agevolmente salvo qualche passaggio un po’ più problematico. Gli enigmi sono piuttosto coerenti e danno anche una certa soddisfazione nel risolverli. Ci sono, come anche detto precedentemente, delle fasi action che danno più brio al ritmo e che si manifestano con sequenze QTE (Quick Time Event) basate quindi sul tempismo di esecuzione. Nulla di impossibile ma è una sfida che richiede le sue ore di gioco: dalle 5 alle 10, a seconda dall’esperienza dei giocatori..

PIXEL ART CON TANTE SFUMATURE, COLONNA SONORA D’AUTORE

Chronicles of Innsmouth G

Andiamo a parlare del comparto tecnico del gioco. Abbiamo accennato alla Pixel Art di Chronicle of Innsmouth e ne avevamo descritto come un arazzo in risoluzione 320×200 di stampo davvero classico ma non per questo privo di particolari. Anzi. Confermiamo in toto questa nostra affermazione aggiungendo anche che la varietà non è indifferente.

Tante le location ben congegnate ed Innsmouth è davvero un dedalo che a prima vista fa comprendere che il viaggio del protagonista non sarà una salutare passeggiata di piacere ma anzi che sarà una permanenza ricchissima di pericoli. E questo è un merito perché non è facile trasmettere emozioni con pixel così grandi su schermi abituati a supportare ben altro genere di grafica.

Proprio per questo l’unico vero appunto che ci sentiamo di fare è la mancanza di un supporto a risoluzioni più definite (anche una vecchissima 640×480 avrebbe fatto al nostro caso, a nostro avviso), che avrebbero, senza dubbio, dato ulteriore risalto al lavoro artistico svolto con oculatezza ma che a volte soffre di questa mancanza di definizione. Bisogna ricordare, inoltre, che tale lavoro è stato realizzato con Adventure Game Studios. Ci sono alcune piccole imprecisioni, inoltre, che denotano la natura indie (ed anche amatoriale) della produzione. Troviamo alti e bassi ed è un peccato.

Il contesto sonoro è probabilmente una delle parti migliori del lavoro fatto da Psychodev formato da Umberto Parisi e da Amedeo Vasaturo. Tanti i brani originari ricchi di atmosfera che accompagnano in modo decisamente adeguato il nostro cammino. Bene anche gli effetti sonori fatti da zero.

Insomma, per essere il loro primo lavoro sono riusciti a fare qualche cosa di positivo. A tal proposito abbiamo preparato un box con tante curiosità sullo sviluppo che vi proponiamo a seguire.

Chronicles of Innsmouth I

TUTTE LE CURIOSITA’, PIU’ O MENO DELLA PRODUZIONE

  • Il gruppo whateley hillbillies, che si esibisce nella location dell’hotel YMCA, esiste davvero: è composto da Umberto Parisi, Osvaldo Costabile ed Alberto Maria Langella. Questa è la loro pagina Facebook
  • L’esterno della biblioteca di Newburyport è preso da una foto della vera biblioteca.
  • Hopelow e lo strillone sono due amici degli sviluppatori.
  • I due contrabbandieri sono i due autori del gioco.
  • La voce di sottofondo che si sente ad innsmouth ad intervalli regolari è quella di Parisi.
  • Il pezzo jazz al Cafe’ Ogi e di un amico di Parisi, il jazzista Massimo Barrella che ha creato la musica appositamente per la location
  • Il brano sui titoli di coda è da considerarsi la title track ufficiale ed è eseguita e composta da Parisi, la voce è di Gandolfo Ferro cantante che suona insieme a lui nella band heimdall attiva da 99 e con 5 dischi pubblicati
  • Tutte le musiche sono composte e suonate da Parisi, tutti gli strumenti sono veri tranne il trombone sul pezzo noir del flashback e naturalmente i synth.
  • Il cane che ascolta i Whateley Hillbillies si chiama Junior ed è uno dei cani di Parisi a cui si sono aggiunti dopo Wendy e Zelda che non sono, però, stati disegnati ed inseriti nel gioco
  • La raffineria è una struttura dei cantieri navali di Portoferraio che l’autore vedeva dal bar in cui ha preso il caffè per un anno ed in cui sono nate le prime tavole di Chronicle of Innsmouth;

Chronicles of Innsmouth E

  • La voglia di voler creare un videogame è nata nel contesto di un canale Youtube gli Psychotronici purtroppo scomparso causa mio trasferimento;
  • I suoni della Tilton che pulisce sono io che pulisco le corde della chitarra;
  • Il gioco è nato per caso e nessuno di noi ha mai fatto nulla del genere prima, l’unica abilità già presente era quella musicale tutto il resto l’abbiamo imparato da zero;
  • Per rendere la storia più credibile abbiamo realizzato un background su cui esso poggia, questo può permetterci di portare avanti la saga con coerenza;
  • Essendo il gioco realizzato mentre imparavamo si può notare una miglioria nei background andando avanti nel gioco purtroppo tecnica sbagliata quando il mercato si basa sui primi dieci minuti;
  • Tutte le musiche sono registrate in home recording per la precisa volontà di occuparsi di tutti gli aspetti del gioco;
  • Riguardo questo anche la scelta di proseguire in due dopo una piccola ricerca di altre figure ci ha portato a capire i problemi e le criticità di tutti gli aspetti della produzione di un gioco con tutto il beneficio che questo potrà portare nei lavori futuri;
  • Il personaggio di Lone Carter è stato aggiunto successivamente alla creazione del background per fare da contraltare al personaggio principale decisamente ingenuo e un po’ tonto. questo perché l’introspezione psicologica del racconto porta a non meravigliarsi della sua estrema curiosità per Innsmouth mente nel gioco questa cosa non funzionava ed abbiamo dovuto renderlo un tipo un po’ in balia degli eventi;
  • Il gioco in principio era molto più difficile abbiamo limato pian piano il tutto per evitare che le persone dovessero trovarsi più spesso del solito ad usare tutto con tutto per andare avanti inficiando quello che era lo scopo prefissatoci e cioè raccontare una storia;
  • Il primo sprite realizzato è l’uomo che puzza alla stazione. In principio doveva essere Sargent l’autista dell’autobus per innsmouth;
  • Il bar a Newburyport ha l’insegna di oldgamesitalia per ringraziarli del supporto;
  • Il diario di sviluppo è sul forum di oldgamesitalia
  • E’ paradossale ma se c’è un gioco che non ha influenzato Chronicle è Shadow of the Comet.

Chronicles of Innsmouth B

COMMENTO FINALE

Cosa aggiungere di più? Difficile. Chronicle of Innsmouth è una buonissima avventura grafica punta e clicca che strizza l’occhio più volte agli anni ’90, ai classici del genere ed ha il difficile compito di fondere goliardia ed ironia ai toni tetri e tutt’altro che scanzonati delle tonalità del maestro dell’horror H. P. Lovercraft omaggiandone uno dei suoi racconti più famosi.

Possiamo dire che il compito di Psychodev è ben svolto. Con tutte le limitazioni del caso, ovviamente. Non dobbiamo dimenticarci, infatti, di essere di fronte ad una produzione amatoriale realizzata nel corso degli anni da due autori (ai quali si è aggiunto anche Ross Moffat – Mandle – che si è prodigato nella traduzione ed adattamento in inglese nonché dei test) che hanno imparato a sviluppare in corso d’opera. Non è un colossal (né vuole esserlo) ma un gioco indipendente che fa la sua figura soprattutto se consideriamo che questa sia la prima fatica in assoluto degli autori.

Chi ama le avventure grafiche in generale potrà senza dubbio apprezzare la bontà dei contenuti dei dialoghi ed i loro toni, spesso brillanti, le tante citazioni e situazioni grottesche ma anche la sfida che alza l’asticella nella seconda parte della storia.

Dal punto di vista tecnico, fermo restando la natura indie, possiamo apprezzare gli sforzi degli autori per offrire una buona grafica in pixel art (con alcune schermate migliorabili), ed un’ottima colonna sonora oltre che ad una storia double face che parte con tante risate e che continua con toni sempre via via più drammatici. Un’alternanza che può essere interessante ed intrigante ma che comunque potrebbe non piacere a tutti, soprattutto a chi ama in modo integrale le atmosfere cupe di Lovercraft.

Bene anche la difficoltà, la varietà ed il grado di sfida. Inoltre, Chronicle of Innsmouth a noi ci ha divertito (soprattutto all’inizio) e ci ha spinto ad andare verso la fine. Lo consigliamo agli amanti delle avventure grafiche ed anche a chi si vuole cimentare in un genere classico che grazie anche a queste produzioni indie sta vivendo da tempo una seconda giovinezza.

 

Pregi

Avventura grafica interessante. Buone, sebbene un po’ altalenanti, le atmosfere. Tantissime citazioni divertenti e brillanti. Intrigante grado di sfida. Dualismo comico-drammatico che funziona.
Colonna sonora di livello e sostanza. Buona Pixel Art…

Difetti

… Avremmo gradito, però, la possibilità di giocare a risoluzioni più alte. Alcune scelte stilistiche potevano essere più “definite”.

Voto

7,5

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Chronicle of Innsmouth è disponibile su Steam

L’avventura made in Italy Chronicle of Innsmouth ad ambientazione lovercraftiana è disponibile per l’acquisto digitale su Steam. Il prezzo è di 7,99 ma al momento c’è uno sconto promozionale del 15% ed il titolo sarà disponibile a 6,79 euro fino alla settimana prossima, ossia fino al 12 maggio.

L’avventura grafica punta e clicca di Psycho Dev si basa sui lavori di H. P. Lovercraft ed in particolare su “L’Ombra di Innsmouth” ma nonostante un’ambientazione cupa e tetra come da tradizione per questo genere di racconti, sfrutta il connubio con l’ironia ed alcune situazioni paradossali ispirate dai titoli LucasArt.

Chronicles of Innsmouth D

Il gioco è stato realizzato con  Adveture Game studio, offre una grafica in pixel art (risoluzione all’antica di 320X200), e promette una storia intrigante oltre ad enigmi e situazioni di un certo livello. Chronicle of Innsmouth è disponibile sia in Italiano che in Inglese ed ovviamente non vi sono problemi di hardware per la sua installazione.

Noi ne abbiamo parlato in queste nostre Prime Impressioni. A breve pubblicheremo anche la recensione. Vi lasciamo col teaser trailer. Buona visione. A seguire, la descrizione del titolo sulla piattaforma di Valve:

Cronichle of Innsmouth nasce dal connubio tra i racconti del maestro dell’horror Howard Phillips Lovecraft e lo stile delle avventure grafiche anni 90 della Lucas.

Ambientazioni horror e momenti da brivido confluiscono in situazioni paradossali e grottesche.

Il gioco, come il racconto, ha inizio durante un viaggio attraverso il New England: Alla stazione di Newburyport senti nominare per la prima volta la detestata Innsmouth, cittadina costiera con strane storie di viaggi verso luoghi esotici ed un proprio, sconosciuto culto misteriosamente collegato alle radici della tua famiglia.

Indaga, raccogli informazioni, risolvi enigmi per raggiungere la spettrale Innsmouth, e forse trovare la risposta che non volevi…

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Chronicle of Innsmouth tra una risata ed un’indagine seriosa l’omaggio a H. P. Lovercraft

Manca meno di una settimana al cinque maggio quando su Steam ci sarà l’esordio di Chronicle of Innsmouth dopo essere stata approvata su Greenlight.

Il gioco, sviluppato PsychoDev un team indipendente formato da due appassionati originari di Salerno Umberto Parisi ed Amedeo Vasaturo, è un’avventura punta e clicca ambientata nel mondo di H. P. Lovercraft (Howard Phillips Lovecraft). in esclusiva Windows con possibilità – laddove il gioco dovesse andare forte – di versioni per Mac e dispositivi mobile.

Noi de IlVideogioco.com abbiamo provato il gioco in anteprima e vi scriviamo le nostre Prime Impressioni su questa che è stata una vera e propria sorpresa: il cosiddetto fulmine a ciel sereno e per di più realizzato da un team indie alla sua prima esperienza assoluta. Buona lettura.

OMAGGIO AI PUNTA E CLICCA DI UNA VOLTA

La realizzazione del gioco è stata confezionata con Adventure Game Studios ed il titolo offre una grafica in Pixel Art che omaggia volutamente in classici di una volta ed in particolar modo a The Secret of Monkey Island, pietra miliare delle avventure grafiche punta e clicca che di certo non ha bisogno di ulteriori presentazioni

L’interfaccia di gioco è, in sostanza, quella che vediamo nella stragrande maggioranza delle avventure con una parte dedicata ai verbi per le azioni da fare e l’altra occupata dall’inventario in modo da poter usare con massima semplicità e naturalezza gli oggetti ed interagire con gli ambienti dove possibile.

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Tornando all’aspetto visivo, il titolo è stato settato ad una risoluzione di 320X200 ma non per questo mancano i dettagli. Tutt’altro. Ogni ambientazione ha la sua storia, il suo perché e le sue sfumature nonché i suoi tocchi di classe sia statici che in termini di animazioni. Sono presenti anche dei flashback e molti i punti tetri. Un arazzo di pixel ben congegnato che rende davvero bene l’atmosfera. Laddove non arriva l’alta definizione la si percepisce molto bene in Chronicle of Innsmouth.

Si perché si parla pur sempre di un’ambientazione di un particolare racconto di Lovercraft, ossia “L’ombra di Innsmouth” e le ambientazioni sono rese davvero bene grazie ad un lavoro artistico che ci è sembrato comunque ispirato nonostante la fattura amatoriale. Bene anche le musiche con dei brani interessantissimi (in particolare quella negli esterni dell’hotel YMCA…) ed orecchiabili.

DIALOGHI SPENSIERATI IN UNA STORIA CUPA

Chronicles of Innsmouth A

L’azione ci porta nel bel mezzo dell’Inghilterra con il nostro protagonista, un ragazzotto biondo da poco diventato maggiorenne e con l’aspirazione di diventare un temib… no, scusate, quello è Monkey Island… E tra dialoghi più o meno spensierati ci si ritrova in una storia dalle tante sfumature cupe infarcita da luoghi e personaggi misteriosi nonché inquietanti.

Innsmouth è una cittadina una volta fiorente adesso avvolta misteriosamente nel nulla. Un posto ombroso e cupo al punto da essere cancellata dalle cartine geografiche e di avere informazioni, praticamente dei cenni didascalici, su alcuni libri trovati in biblioteca. Un postaccio oscuro dove non passa più la ferrovia ma proprio per questo capace di attirare la nostra attenzione e quella di altri brutti ceffi.

Narrativamente, abbiamo un canovaccio quasi spensierato in un contesto decisamente più serioso. Le due tonalità diametralmente opposte si abbracciano molto bene nella dinamica del gameplay che ovviamente alterna enigmi più o meno logici a dialoghi ai quali bisognerà senza dubbio fare molta attenzione.

L’atmosfera lovercraftiana è resa molto bene dal lavoro artistico ma è la storia che da quasi spensierata diventa via via sempre più ricca di interesse e di tensione. Al punto che il personaggio può anche morire (il Game Over appare anche in una schermata tra quelle di presentazione, ndr).

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CONCLUSIONI

Chronicle of Innsmouth è l’opera prima di PsycoDev. Si tratta di un’avventura grafica punta e clicca ad ambientazione Lovercraftiana che però strizza l’occhio a The Secret of Monkey Island (alcune citazioni sono estremamente palesi e fanno comunque la loro figura) con una storia seria, cupa ma dalle tantissime sfumature divertenti grazie ad un protagonista molto scanzonato in grado di fare il bello ed il cattivo tempo.

Il gameplay ci è parso di spessore con buoni enigmi che si incastonano in una trama ben strutturata con un contesto tecnico ben realizzato (anche se chi vi scrive avrebbe preferito la possibilità di giocare anche a risoluzioni un po’ più alte come, ad esempio una più “moderna” ma pur sempre fascinosa 640×480). Il gioco, inoltre, offre una lunga sfida (tra dialoghi, enigmi ed esplorazione) si possono toccare anche le 13 ore. Chronicle of Innsmouth è in doppia lingua: italiano ed in inglese grazie al lavoro di Ross Moffat (Mandle).

Il gioco ha tutte le carte in regola per essere tra le sorprese di quest’anno e potrebbe dare – se non altro per la sua storia e per la passione con il quale è stato sviluppato – una nuova alternativa a chi ama le avventure grafiche punta e clicca rivitalizzate recentemente dall’esordio trionfale di Thimbleweed Park dei maestri Ron Gilbert, Gary Winnik e David Fox. Ovviamente, fatte le dovute proporzioni, siamo su universi diversi ma questo progetto amatoriale trasuda tanta passione già apprezzata dagli utenti di Green Light, piattaforma per gli indie che hanno promosso il progetto in arrivo la settimana prossima.

Chronicles of Innsmouth I

PREGI: Un’avventura grafica punta e clicca vecchio stile ben fatta. Atmosfera davvero ben riprodotta. Ottima colonna sonora. Dialoghi simpatici. Buona trama e ritmo narrativo.

DIFETTI: Avremmo preferito anche risoluzioni maggiori.

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Chronicle Of Innsmouth, l’avventura di PsychoDev, debutterà il 5 maggio su Steam

Chronicle Of Innsmouth, l’avventura punta e clicca basata sul mondo di Lovercraft, firmata dagli italiani di PsychoDev, farà il suo esordio su Steam il prossimo 5 maggio.

La prima opera del team indipendente di stanza a Piombino sarà un’esclusiva Windows anche se una versione per Mac e per dispositivi mobile potrebbe essere realizzata in futuro.

La descrizione parla di un titolo che vuole combinare le storie del maestro dell’orrore, H.P. Lovercraft (in particolare “L’ombra di Innsmouth”), e lo stile delle avventure grafiche degli anni ‘90. Atmosfere cupe e terrificanti porteranno il giocatore nel profondo di una rete di intrighi grotteschi e devianti.

Il gioco è stato creato con Adveture Game studio ed è stato realizzato in pixel art con una chiara ispirazione per le avventure dei prima anni ‘90 compresa l’interfaccia che strizza l’occhio ad alcuni capolavori assoluti come The Secret of Monkey Island e Simon the Sorcerer.

Il gioco ha inizio durante un viaggio attraverso il New England. Alla stazione di Newburyport il protagonista, ragazzo giovane ed ingenuo, sente nominare per la prima volta la detestata Innsmouth, cittadina costiera con strane storie di viaggi verso luoghi esotici ed un proprio, sconosciuto culto e ne viene stranamente affascinato. Qualche anno prima un investigatore privato veniva contattato dal curatore della biblioteca della Miskatonic University di Arkham per indagare su una misteriosa sparizione. Le due storie si intrecceranno ed avranno come centro degli eventi proprio la maledetta cittadina di pescatori, sotto l’occhio vigile dei misteriosi e schivi abitanti.

Il team nasce dall’idea di due persone Umberto Parisi ed Amedeo Vasaturo uniti dalla grande passione per i videogiochi in particolar modo quelli della nostra adolescenza che oggi definiremmo retrò. Da qui l’inizio del progetto Chronicle of Innsmouth avventura liberamente tratta da “L’ombra su Innsmouth” di H.P.Lovecraft (grande altra passione di entrambi) che troverà il sostegno della comunità di Adventure Game Studio e che porterà alla conoscenza di Ross Moffat (conosciuto come Mandle) che da allora si occuperà della traduzione e dell’adattamento dei dialoghi di gioco in lingua inglese ma anche di testing e promozione.

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