Gundam Versus è disponibile per PS4, trailer di lancio

Bandai Namco ha lanciato Gundam Versus per PlayStation 4. In questo titolo, i giocatori prendono il controllo di oltre 90 Mobile Suit scelti tra più di 35 anni della saga di Mobile Suit Gundam per immergersi in una delle serie più popolari nella storia della cultura pop giapponese come mai prima d’ora.

Ognuno di loro include anche alcune opzioni di movimento migliorate, che consentiranno di pianificare strategie avanzate per evitare gli avversari e superarli in astuzia, in battaglie online esplosive due contro due e tre contro tre. Ecco il trailer di lancio. Buona visione.

Insieme al lancio del gioco, sono state annunciate alcune novità:

  • DLC: a partire da oggi, è possibile acquistare 5 ulteriori Mobile Suit: G-Self (perfect Pack), Baund Doc, Pale Rider, Perfect Strike Gundam e Gundam Gusion Rebake.
  • Programma fedeltà di Bandai Namco Entertainment: include 3 Mobile Suit esclusivi: Hot Scramble, Barbatos Lupus e Gundam Virtue. Due dei quali saranno acquistabili anche successivamente, mentre uno sarà in esclusiva per il programma fedeltà. Per avere questa opportunità, basta connettersi a questa pagina ed iscriversi al programma fedeltà. Si può richiedere il codice entro la fine dell’anno.

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Rocket League, c’è l’aggiornamento autunnale

Psyonix ha annunciato che l’aggiornamento autunnale di Rocket League è disponibile per il download. Tra le novità segnaliamo una nuova arena stagionale chiamata Farmstead (a tema “agricolo”) e l’inizio della sesta stagione competitiva.

Presenti anche:

  • Più di 90 oggetti per la personalizzazione
  • L’introduzione dei banner per i giocatori
  • Arene standardizzate
  • Portali trasparenti
  • Supporto LAN per i giocatori Pc
  • Ed altro.

Immagini decorazioni:

Boost-Tacos
Topper-Bunny
Topper-Dragon-Wings
Topper-Mrs-Avocado
Antenna-Pinwheel

Immagini nuova Arena:

Farmstead_Arena_01
Farmstead_Arena_03
Farmstead_Arena_04
Farmstead_Beauty_01
Farmstead_Beauty_05
Farmstead_Beauty_06
Farmstead_Gameplay_02
Farmstead_Gameplay_03
Farmstead_Gameplay_05

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Red Dead Redemption 2, nuovo trailer conferma uscita in primavera 2018

Rockstar Games lo aveva promesso la settimana scorsa ed è stata di parola pubblicando un nuovo trailer su Red Dead Redemption 2.

Si tratta del secondo trailer ufficiale che ufficializza il fatto che il sequel dell’eccellente Western open world uscito nell’ormai lontanissimo (videoludicamente parlando) 2010, arriverà nella primavera dell’anno prossimo su PS4 ed Xbox One. Purtroppo non c’è nessun indizio di una eventuale versione Pc.

La clip è dedicata alla storia del fuorilegge Arthur Morgan della banda di Van der Linde e della loro lotta per la sopravvivenza nel cuore di un’America dura e spietata tra rapine, furti e scontri. Vi lasciamo al breve ma spettacolare video. Buona visione.

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The Evil Within 2, clip “Sacerdote vendicativo e giusto”

C’è un nuovo video su The Evil Within 2. Bethesda ha diffuso una clip sul misterioso Padre Theodore, una figura enigmatica. Fino ad ora…

Insieme a Stefano, Theodore è uno dei “mostri” umani che si sono infiltrati nel nuovo mondo dello STEM in The Evil Within 2, ed è finalmente pronto a rivelare il suo messaggio alle masse: “giusta” furia e immolazione a chiunque oserà opporsi a lui. Se vorrà avere qualche speranza di trovare Lily e fuggire dall’incubo dello STEM, Sebastian dovrà sopravvivere a questo maestro della manipolazione.

Secondo la visione di Theodore, la Mobius ha perso di vista i veri obiettivi legati allo STEM. La corporazione intende utilizzare questo congegno per controllare la popolazione, mentre Theodore ritiene di essere una figura decisamente più indicata per farlo, e vede lo STEM come un metodo per espandere la propria influenza. Pertanto, ha intenzione di ingannare la Mobius dall’interno, esercitando il proprio controllo non solo sulla popolazione di Union, ma anche su Sebastian.

Come Stefano, anche Theodore non agisce da solo. Tuttavia, a differenza di Stefano, ad aiutarlo non sono creature generate da lui, bensì gli Araldi, persone comuni la cui mente è stata piegata per obbedire al suo volere. Gli Araldi sono armati di lanciafiamme e sembrano esistere esclusivamente per eseguire gli ordini di Theodore, bruciando chiunque rappresenti un ostacolo.

Qualsiasi dettaglio sul suo passato porterebbe a grosse anticipazioni. In altre parole, dovrete affrontare il gioco per sbloccare i numerosi segreti che cela

Nei panni di Sebastian Castellanos, i giocatori dovranno immergersi nuovamente in un’esperienza infernale nel seguito del survival horror del 2014 creato dalla mente di Shinji Mikami. Il gioco uscirà il prossimo 13 ottobre su Pc, PS4 ed Xbox One.

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Outcast – Second Contact, nuovo video

Exploring Adelpha è il nuovo trailer di Outcast – Second Contact in arrivo su Pc e console. Bigben ed Appeal hanno pubblicato la clip sul remake del gioco illustrando la profondità di Adelpha, uno dei primi mondi open world 3d della storia dei videogiochi, oggi aggiornato in occasione del remake

In Outcast – Second Contact, l’azione parte da Adelpha, un vasto mondo aperto da esplorare nonché culla di una civiltà antica, i Talans.

Questo video, lungo tre minuti, mostra una parte del gameplay dove l’esplorazione è il cuore dell’avventura. Portali sacri chiamati Daokas, permetteranno di viaggiare liberamente per tutta Adelpha durante la ricerca dei vostri compagni di squadra e della sonda terrestre dispersa.

Per completare con successo la missione principale e le centinaia di missioni secondarie, il giocatore avrà bisogno di ottenere la fiducia degli abitanti di Adelpha. Parlare con la gente, negoziare con ricchi mercanti, aiutare gli agricoltori oppressi, catturare pericolosi animali predatori e persino partecipare a rituali mistici con gli Shamaz, i sacerdoti di Adelpha. Ogni Talan ha una propria storia e una propria personalità.

In Outcast – Second Contact, il giocatore esplorerà una grande varietà di regioni e paesaggi, dalle aride pianure di Motazaar alle terre innevate di Ranzaar.

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PES 2018, Recensione Pc

Metà settembre è praticamente dietro le porte e come da tradizione Konami pubblica la sua visione calcistica. Ecco quindi che da qualche giorno PES 2018 è presente sul mercato, disponibile per gli appassionati sportivi di Pc, PS4, Xbox One, PS3 ed Xbox 360.

Ed in tanti si fanno la solita domanda, diventata ormai di rito: PES o Fifa? Due versioni differenti di vedere il calcio che hanno, da ormai tre lustri, iniziato un dualismo in questo campo capace di dividere la critica e, soprattutto, il pubblico in due.

Domandandoci intimamente anche noi questo, abbiamo giocato la versione Pc di PES 2018 che Konami ha finalmente reso uguale sotto ogni punto di vista alle controparti PS4 ed Xbox One. Ne saranno felici gli utenti Windows che finalmente possono godere di una versione a livello tecnico di spessore. Non a caso nelle scorse settimane, lo stesso Adam Bhatti, uomo chiave del team di sviluppo, aveva commentato il fatto di una spinta verso l’alto (e di una conseguente differenza marcata rispetto all’edizione dello scorso anno) dei requisiti minimi per Pc.

Bando alle ciance, allacciamo gli scarpini e scendiamo in campo. Ecco la nostra esperienza.

LICENZE COSI’ COSI’, TANTISSIMI CONTENUTI

Partiamo subito parlando dei contenuti e delle licenze. PES 2018 può vantare tantissime modalità e competizioni. Vi assicuriamo che non vi annoierete. Ed è sicuramente uno dei punti forti del gioco. Come da tradizione, sarà possibile cimentarsi nel Campionato Master che ci permette di creare il nostro alter ego allenatore e fargli gestire una squadra.

Starà a noi decidere se iniziare con le rose reali o con il gruppo degli undici dell’Ave Maria così scarso, ma così scarso che una squadra da oratorio farebbe meglio. Scegliendo la seconda opzione naturalmente faticheremo di più anche perché ci saranno tantissime cose da migliorare in tempi relativamente brevi. Per intenderci la modalità era famosa grazie a giocatori fittizi entrati nell’immaginario collettivo e nel cuore di tanti appassionati: Minanda, Ivarov, Castolo, Epsimas e così via. Il tempo è passato anche per loro e questi sono stati sostituiti con altri giocatori meno carismatici e, se possibile, ancora meno dotati di tutto lo scindibile calcistico. Ritroveremo, perché probabilmente in Konami hanno pensato ad una sorta di – giusta – continuità, alcuni di questi brutti ceffi nelle vesti agenti nella modalità MyClub che andremo a descrivere dopo.

Il Campionato Master è sostanzialmente simile a quella amata Master League che ci ricordavamo anche negli anni passati e che i giocatori hanno amato. Una bella modalità, a nostro avviso, che permette una bella sfida e la possibilità di far crescere un club fino a farlo diventare un team di livello mondiale grazie non solo ai miglioramenti ma anche al calcio mercato. Gli osservatori aiuteranno molto per andare a scovare quei talenti necessari, magari a basso costo, che permettono poi di cominciare ad avere una squadra di calciatori anziché di bidoni con gli scarpini e maglietta. E lo fanno secondo diverse loro competenze per “area” (ad esempio sceglieranno i Europa piuttosto che in Sud America) o per posizione o seguendo alcuni nostri dettami come ad esempio l’attenzione nel trovare calciatori in grado di poter limare i punti deboli della rosa. O cercando in base all’età ed altri parametri da scegliere. Il tutto comincia ad essere familiare ma al tempo stesso esaltante.

Parliamo rapidamente della modalità MyClub che permette di gestire una squadra in una maniera che ricorda parecchio la FUT di Fifa. Qui non ci sono carte ma si basa tutto sull’affrontare tornei, guadagnare punti o monete virtuali da spendere per acquistare agenti sempre più talentuosi in grado di “aprirci” fette di mercato di livello ed arricchire la nostra squadra. Non servirà soltanto avere giocatori di alta valutazione ma questi devono anche essere a loro agio col modulo proposto dall’allenatore e devono amalgamarsi tra di loro. Giocando si trovano le alchimie giuste. Ad aiutarci un’ottima interfaccia sulla gestione del nostro team che ci permette anche di evitare eventuali errori di formazione: evidenziando un nostro calciatore, infatti, vedremo subito diversi dati come ad esempio un immediato confronto con i panchinari e se lo spostassimo di posizione anche la variazione (in positivo o in negativo) che avrebbe. Si evince subito l’opportunità o meno di cambiare formazione.

Ad ogni modo il dettaglio che maggiormente lo differisce rispetto alla Ultimate Football Team sta nel fatto che i giocatori non solo miglioreranno gli ingranaggi ma miglioreranno anche le loro caratteristiche. Vincendo le prime partite, i primi tornei, leghe e competizioni sarà possibile ottenere premi utili da investire nel mercato sia lato giocatori, sia lato allenatori e così via.

E’ possibile anche aggiungere la presenza di calciatori storici (leggende) e speciali. Di che parliamo? Beh, Maradona è presente e dopo aver trovato finalmente un accordo soddisfacente per entrambe le parti (Konami-Pibe de Oro) lo si può acquistare e schierarlo con enorme ed incommensurabile piacere assieme ad altre stelle del passato nella vostra formazione Master. Troviamo tantissime leggende del calcio: Ian Rush, David Beckham e tantissime altre. Mentre è possibile ingaggiare, e giocarci contro anche, Usain Bolt. Si, non avete letto male, l’ormai ex velocista primatista del mondo nei 100 e 200 metri nonché nella staffetta 4X100 ed universalmente riconosciuto come l’uomo più veloce del mondo è un calciatore di PES 2018. Ovviamente il più veloce e con una valutazione generale di 75… forse un po’ troppo visto che, si, sarà l’uomo più veloce della Terra e del Sistema Solare… ma oggettivamente dubitiamo fortemente delle sue doti calcistiche per quanto sia un “Ambassador” del gioco.

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Anche in PES 2018 non manca la modalità Diventa un Mito, equiparabile per intenderci alla Carriera (non tanto a The Journey che è più una modalità “Storia”) della serie Fifa. Qui creeremo il nostro calciatore facendolo iniziare da zero nel tentativo di imporci per conquistare prima la panchina, poi qualche scorcio di partita e diventare via via un calciatore sempre più forte, costante e decisivo.

Basterebbero queste tre modalità per essere contenti ma a queste si aggiungono la possibilità di giocare campionati nonché di partecipare a competizioni su licenza. La Uefa Champion’s League è senza dubbio la più prestigiosa ma c’è anche il corrispettivo asiatico (L’AFC) nonché la Europa League ed alcuni campionati nazionali (le prime due serie inglesi, italiane, francesi, spagnole ed alcuni campionati esotici quali quello brasiliano, cileno e di altre nazioni sudamericane).

Parliamo, adesso, del fronte licenze, un fronte quasi deficitario per PES 2018 con la mancanza, nonostante tutto, di licenze importanti. Se da un lato, Konami, ha tenuto la titolarità di competizioni importanti quali quelle sopracitate, sul fronte campionati e squadre il discorso cambia diametralmente.
Per chi vi scrive non è un grandissimo difetto perché il gameplay rimane identico ovviamente anche comprendiamo che per molti potrebbe essere un problema. Si può ovviamente editare tutto e mettere a posto la situazione. Sono presenti partnership particolari con Barcellona, Liverpool, Fulham, Borussia Dortmund, Atletico Madrid, Valencia ed anche Inter, nonché accordi con le federazioni di Argentina, Cile ed altre federazioni ma questo potrebbe non bastare a chi fa delle licenze un punto importante. In Italia diciannove squadre su 20 della nostra Serie A sono con licenza, manca la Juvenuts. La Premier League, ad esempio, ha tutto il contrario: l’Arsenal ed il Liverpool ci sono, ma le altre 18 formazioni (compreso il Chelsea campione d’Inghilterra in carica, qui London FC) hanno nomi fittizi.

Troviamo, infine, per concludere il discorso modalità e contenuti, varie coppe internazionali dedicate alle Nazionali (i vari campionati continentali, nonché la Konami Cup), e tante altre modalità online, per la cooperativa e la PES League.

Un piatto davvero ricco che se non altro a livello contenutistico si fa tutto sommato rispettare. Campionato Master, MyClub e Diventa un Mito sono, a nostro avviso, le parti contenutistiche più di peso e divertenti del gioco in singleplayer.

GAMEPLAY INTERESSANTE CHE SA’ DI RITORNO AL PASSATO

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Pad alla mano, PES 2018 può contare tante frecce nella sua faretra. Il gameplay è piuttosto fluido con una buona intelligenza artificiale sfoggiata dalla CPU e livelli di difficoltà ben strutturati.

Tra le caratteristiche del nuovo Pro Evolution Soccer svetta il Real Touch + che potenzia quanto fatto lo scorso anno. Ne nasce un buon mix tra veridicità nel controllo di palla che è completamente diverso a seconda del giocatore. E non solo per quanto riguarda le doti tecniche dell’atleta ma anche per quanto concerne la struttura del fisico. In sostanza un giocatore alto avrà più difficoltà a muoversi nello stretto ed in velocità piuttosto di uno brevilineo alla Iniesta, per intenderci.
In compenso lotterà bene di gomito permettendo magari una maggiore efficacia nei contrasti aerei e favorendo le azioni di sponda per i compagni di squadra. Anche Ibrahimovic, per esempio, può avere difficoltà nel controllo che si traducono non tanto nel trattare la sfera a livello tecnico quanto una maggiore propensione da parte dei difensori a contrastarlo con successo. Se, però, lo svedese dovesse addomesticare la palla sarebbe comunque difficile togliergliela. Stesso dicasi per i tiri. Se il buon Zlatan o un campione del suo calibro dovessero essere leggermente liberi da marcature o trovare spazio davanti a se, il tiro a rete potrebbe essere una stoccata vincente in diverse occasioni. Ed il discorso si può applicare all’inverso per chi punta su giocatori dalla fisicità eccelsa ma che in compenso abbiano un tasso tecnico eccellente. Iniesta, Messi e Verratti, ad esempio, con spazio davanti possono trovare la via della rete in tutti modi possibili ed immaginabili più uno come nemmeno Harry Potter.

Questo rende il gameplay interessante con contrasti veritieri e verosimili e battaglie per il possesso del pallone interessanti e combattute. Bene anche sul fronte passaggi con la possibilità di creare trame di gioco spettacolari ed al tempo stesso efficaci… a patto di avere gli atleti adeguati.
Il pressing, come nel calcio moderno, sarà molto importante perché rende il tutto più difficile: anche i passaggi più semplici possono essere un incubo ed in fase di tiro, le bordate possono essere strozzate con risultati disastrosi da farci tornare in mente gli archivi di Mai dire gol.

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Se si hanno gli squadroni, leggasi Barcellona, PSG,  e se si affrontano squadre di seconda fascia, tutto diventa estremamente semplice anche con tiri con azioni ai limiti dell’impossibile nonostante la fisica rimanga credibile. Ma col pressing precedentemente spiegato, anche queste squadre fenomenali possono essere messe alle corde a patto di essere costanti per tutti i novanta minuti di gioco.

Generalmente, comunque, si possono costruire azioni belle e credibili con tutte le squadre ed a tutti livelli di difficoltà ma grazie alla fisica implementata ai giocatori ed a ritmi lenti (la velocità della partita si può comunque cambiare tramite apposita opzione, ndr) tutto ci sembra ancora più verosimile. Stesso discorso vale per il pallone con tiri, passaggi e deviazioni che offrono un comportamento che può ritenersi veritiero soprattutto sull’asciutto. Sul bagnato, invece, il discorso peggiora perché non sempre tali comportamenti sono adeguati. I rimbalzi che dovrebbero essere irregolari a volte non differenziano troppo da quelli su campo asciutto. Peccato perché il più delle volte sembra che la pioggia sia solo estetica e nient’altro.

Ad ogni modo sembra di essere tornati indietro a qualche anno fa anche per una velocità di gioco compassata che permette ragionamenti tattici ed uno svolgimento di partite divertenti. Ricorda a tratti PES 5 che per quanto ci riguarda è uno dei titoli calcistici migliori di sempre in quanto a credibilità della fisica e del gameplay. In sostanza, i vecchi “binari” che affliggevano gli ultimi capitoli della serie stanno scomparendo lasciando spazio ad una libertà d’azione sempre più ampia.

Insomma, PES 2018 fa un interessante passo in avanti offrendoci grande soddisfazione nella costruzione delle azioni di gioco ed anche delle finalizzazioni in senso lato. I tiri, infatti, spesso e volentieri sono ribattuti dagli avversari (abili anche ad intercettare i passaggi) ma anche dai portieri. Gli estremi difensori ci sono sembrati davvero bravi e con movenze spettacolari. Mai come nel recente passato, infatti, PES 2018 propone portieri così attenti. Certo, anche loro ogni tanto subiscono degli abbagli. Ma se agli inizi della Master League, ad esempio, riuscite ad avere un portiere di medio livello come nel nostro esempio lo è stato Fiorillo, vedrete netti miglioramenti rispetto a prima e sicuramente parate importanti e generalmente una migliore sicurezza tra i pali. Non miracoli come ad esempio li compiono i portieri di levatura internazionale, ma un dignitoso numero uno capace di evitare figuracce nella maggior parte dei casi e di portare a casa l’imbattibilità in partite di categorie minori. In sostanza i portieri ci sono piaciuti davvero tanto soprattutto anche a livello di animazioni, per la varietà e qualità di interventi in grado di fare. Segnare sarà una soddisfazione, subire un gol, di contro, può essere attribuito il più delle volte a nostre sbavature difensive piuttosto che alle doti statuarie dei nostri guardia pali.

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Sembra che Konami abbia, finalmente, ritrovato la luce e proposto un gameplay profondo, vario, facile da imparare ma difficile da padroneggiare come nella migliore delle tradizioni videoludiche. Non ci troviamo di fronte ad un titolo perfetto (alcuni fraseggi, ad esempio, ci sono sembrati inverosimili così come alcune conclusioni al volo benché il Barcellona sia una squadra di marziani) ma sicuramente la profondità del gameplay ci rinfranca ed offre una bella sfida anche a livello tattico. Le variazioni, infatti, saranno utili a migliorare i nostri automatismi ed a contrastare in modo utile la squadra avversaria. Questo aiuterà a migliorare la qualità del nostro gioco limando ulteriormente i punti di forza che ci permettono di rendere al meglio. Di contro, se si dovessimo fare degli errori di valutazione, esporremmo il fianco agli attacchi degli avversari con conseguenze potenzialmente disastrose.

GRAFICA DETTAGLIATA E PULITA, BUONA SOUNDTRACK, TELECRONACA DA RIVEDERE

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Ma la versione Pc di PES 2018 come è graficamente? Anche questa è una domanda che in molti si sono fatti. Finalmente, dopo anni di incomprensibile dualismo nell’uscita del gioco, quest’anno gli utenti Windows possono esultare.

Il Fox Engine, il motore che muove tutto il gioco, è sfruttato molto bene con una fluidità ed un dettaglio da applausi. I giocatori famosi sono veramente ben riprodotti. Non è una novità perché questo engine in passato ha fatto faville anche su PS3 ed Xbox 360 quindi non è difficile intuire come anno dopo anno la riproposizione in game di calciatori famosi sia ormai una sfida sempre meno impossibile da portare avanti con successo.

Belli anche gli stadi con tantissimi particolari ben realizzati. Non ci sono molti impianti su licenza ma anche quelli fittizi sono davvero belli. I dettagli del campo sono tanti anche se probabilmente si sarebbe potuto fare meglio su alcune cose. A volte, infatti, si ha la sensazione che tutto sia troppo, troppo, pulito.

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Per il resto nulla di grave di negativo da segnalare. Luci ed ombre ben riprodotte, l’effetto pioggia è ben reso e sono presenti alcune chicche (come in passato) leggasi il fiato dei calciatori. Ottime, invece, le animazioni al punto da rendere riconoscibili alcuni particolari giocatori. Splendide quelle dei portieri e gradevoli le animazioni pre partita di taglio “televisivo”. Ottimi anche i replay.

I calciatori meno famosi, però, sono meno dettagliati ed alcune loro movenze sarebbero potute essere più rifinite.

Ci è molto piaciuta la lista delle canzoni presenti. Non tantissime ma tutte azzeccate. Brani di artisti come Bruno Mars, Linkin Park ed altri artisti molto esplosivi e piacevoli da ascoltare durante le nostre attività all’interno del gioco o tra la visione di un gol e l’altro.

Solo sufficiente, ma nulla più, la telecronaca affidata alla coppia Caressa-Marchegiani. Dopo non più di cinque partite, infatti, le frasi cominceranno a riecheggiare con ripetitività preoccupante. Ma questo potrebbe anche essere superato. Manca, a tratti, anche la precisione: in sostanza qualche volta quello che dicono non c’entra molto con quanto succede in campo. Diciamo che nel 2017 questo aspetto del gioco si dovrebbe cominciare a curare con maggior cura. Per fortuna, l’atmosfera stadio è ben ricostruita in tutto e per tutto.

Ah, ultimo dettaglio: le attese nei caricamenti. Sono tante e frequenti. A volte spezzano il ritmo di quello che stiamo facendo.

COMMENTO FINALE

PES 2018 è senza dubbio un gioco di calcio da provare ed in grado di offrire divertimento. Apprezzabilissimo dal punto di vista dei contenuti con tantissime modalità sia per giocatore singolo che per il multiplayer davvero interessante. Campionato Master, MyClub su tutte ci fanno divertire per la loro profondità. Bene anche Diventa un Mito per chi vuole crescere il proprio giocatore dal nulla e farlo diventare una stella paragonabile ai vari Ronaldo, Messi e compagnia bella. I perfezionisti si lamenteranno molto per la mancanza di licenze ufficiali di squadre e contenuti cruciali. Appaiono limitate e mal distribuite quelle presenti. Si ha la Champions ma non la Juventus ad esempio e quasi tutta la Premier League è fittizia (non i suoi giocatori ovviamente).

Dal punto di vista del gameplay, PES 2018 ci è sembrato piuttosto maturo con una riproposizione delle partite assolutamente credibile. Controllo di palla fisico molto interessante ed una buona fluidità e credibilità per quanto concerne passaggi, tiri e contrasti. Peccato che sotto l’acqua la situazione non cambi troppo facendo apparire la pioggia come un elemento meramente estetico e nulla più. I portieri sono una nota positiva: davvero bravi.

Dal punto di vista tecnico, salvo qualche sbavatura e quella sensazione, a volte, di “troppa pulizia”, il gioco si comporta bene. Grafica interessante ed a tratti anche spettacolare grazie ad un Fox Engine sempre efficace e di impatto. Insomma, rallentando i ritmi, agendo sulla fisica e sul fisico nonché sul gameplay, rendendo i portieri attenti ed offrendo buoni contenuti, PES 2018 si propone come ad essere uno dei titoli sportivi di questo 2017 da tenere d’occhio. Anche, finalmente, dagli utenti Pc.

 

Pregi

Gameplay, finalmente, di buonissimo livello. Divertente e profondo. Tante modalità tra vecchie e nuove. Tecnicamente finalmente all’altezza della controparte su console. Graficamente a tratti notevole. Fluido. Buona colonna sonora.

Difetti

C’è qualche lieve pecca nel gameplay. Caricamenti frequenti e lunghetti. Bello da vedere ma a tratti “troppo pulito”. Licenze, queste sconosciute (non influisce sul voto). Telecronaca migliorabile.

Voto

8,5

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Fifa 18 in anteprima con EA Access

Il conto alla rovescia per Fifa 18 è entrato nella sua fase calda visto che il gioco calcistico di EA Sports debutterà tra sette giorni, il 29 settembre, su Pc e console.

Tuttavia è possibile giocare il titolo in anteprima grazie all’abbonamento EA Access. Il gioco è infatti disponibile per chi ha fatto questa sottoscrizioni su Origin Access per Pc e su XboxOne. Per questi utenti è possibile provare Fifa 18 per 10 ore di gameplay dando così un buon assaggio di tutte le nuove caratteristiche.

Iscrivendosi a EA Access e Origin Access si potrà inoltre risparmiare il 10% su alcuni acquisti digitali, inclusi FIFA Points.

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Raiders of the Broken Planet è disponibile

Raiders of the Broken Planet, ossia l’ultima fatica di MercurySteam, lo sviluppatore spagnolo celebre per la serie Castlevania: Lords of Shadow ed al lavoro anche su Metroid: Samus Returns, è disponibile.

Il prologo gioco è scaricabile gratuitamente da Steam, PS Store ed Xbox One. Tale segmento include due missioni e quattro personaggi introducendo praticamente la storia del titolo. La prima campagna della stagione 2017 che si intitola Alien Myths è disponibile al prezzo di 9,99 euro. Questa include quattro missioni, una storia e quattro nuovi personaggi oltre a nuove armi e tanto altro. Alien Myths rappresenta un valore aggiunto per i giocatori che vogliono visitare il Pianeta distrutto e partecipare all’avventura dei Raider.

Raiders of the Broken Planet

Enric Álvarez, co-proprietario di MercurySteam ha detto:

Raiders of the Broken Planet è sicuramente il titolo più ambizioso che MercurySteam abbia mai prodotto. Ci sono voluti tre anni per arrivare a questo momento e sono davvero felice di lanciare oggi il Prologo e la campagna Alien Myths! Speriamo che i giocatori possano percepire tutta la passione e l’amore che abbiamo messo in questo titolo. Vogliamo che il titolo sia il più accessibile possibile, ecco perché abbiamo deciso di offrire un Prologo gratuito seguito da singole campagne al costo di 9,99 € rispetto al tradizionale costo di 60 € di una versione retail. Pubblicare Raiders of the Broken Planet in maniera indipendente ci ha dato la possibilità di prendere tale decisione”.

Ma non finisce qui: tre ulteriori campagne saranno rilasciate a intervalli regolari. Si tratta di Wardog Fury, Hades Betrayal e Council’s Apocalypse. Ognuna di esse offrirà una nuova storia parallela basata su vari componenti dei Raider, aggiungendo al tempo stesso nuovi personaggi giocabili. Ogni singola campagna costerà 9,99 euro. Grazie alle storie parallele, i giocatori potranno partecipare a ciascuna campagna in qualsiasi momento, senza perdersi nulla della trama, ma soprattutto senza dover giocare le campagne in un determinato ordine. Giocando a tutte le quattro campagne sarà possibile svelare maggiori informazioni sul mistero che si cela nel cuore del Pianeta distrutto.

Per l’esperienza definitiva di Raiders of the Broken Planet, è possibile acquistare il Founders Pack al costo di 39,99 euro. Questo consente di accedere a ogni campagna al lancio e garantisce anche l’accesso a tre nuovi personaggi, Mikah, Dr. Kuzmann e Ginebra, 10 giorni prima del lancio ufficiale, senza doverli acquistare con la valuta di gioco.

In Alien Myths, Harec e i Raider devono trovare i leggendari Protettori ma per farlo hanno bisogno dell’aiuto di Shae, l’ex fiamma di Harec. Ma Shae non si fida di lui, soprattutto, dopo come sono andate le cose l’ultima volta. Attraverso quattro missioni intense, Harec recluterà anche altri Raider: Hans, Mikah e Ginebra. Ogni personaggio ha uno stile di gioco diverso con abilità uniche, armi specifiche, oltre a determinati punti di forza e punti deboli. Alien Myths è un’avventura avvincente che incoraggia a rigiocare le missioni dalla parte dei Raider o cambiando schieramento e diventando l’Antagonista.

In Raiders of the Broken Planet, potete scegliere il vostro personaggio e collaborare con altri tre giocatori in un’avventura contro-operativa. L’idea principale alla base è qualcosa di simile a Dark Souls, in cui un solo giocatore, l’Antagonista, può invadere una partita non appena inizia e scegliere di combattere insieme ai cattivi contro una squadra di altri quattro giocatori reali. Lo scopo dell’Antagonista è semplicemente ostacolare i quattro “buoni”, impedendo loro di ottenere gli obiettivi della propria missione.

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The Evil Within 2, Bethesda ci parla della creazione di Union

La creazione di Union in The Evil Within 2 è protagonista di un nuovo approfondimento di Bethesda sul gioco che debutterà venerdì 13 ottobre su Pc, PS4 ed Xbox One.

Un focus molto intenso sulla ambientazione del nuovo capitolo del survival horror che ha ben impressionato.

The Evil Within 2 trasporta gli appassionati in un mondo pieno di orrori inimmaginabili, in cui la morte e lo smembramento vi attendono dietro ogni angolo. Ma non è sempre stato così. Ciò che inizialmente doveva essere un ambiente idilliaco è stato trasformato in una visione distorta di una cittadina americana.

Questo è successo perché l’intera cittadina di Union è stata creata nello STEM usando una mente pura e incontaminata come base (o Nucleo): Lily, la figlia di Sebastian Castellanos. Ma quando Lily scompare nello STEM, il mondo virtuale perde il suo Nucleo e la distruzione ha così inizio. Toccherà a Sebastian trovare sua figlia e portarla fuori dallo STEM, prima che il sistema collassi mentre sono al suo interno.

Sebastian riesce ancora a vedere i resti della Union originale: case pittoresche allineate lungo strade semplici, un piccolo ristorante, un’autofficina, un centro informazioni, una chiesetta, un negozio di alimentari… luoghi normali di una cittadina tranquilla. Ma anche prima della scomparsa di Lily, Union necessitava di manutenzione: semplici lavoretti come ritinteggiare le tavole di legno sverniciate delle case. L’aspetto di Union era intenzionale fino al minimo dettaglio. Persino il leggero stato di usura era voluto dalla Mobius.

“Le persone inserite nello STEM devono restare attive perché il dispositivo possa funzionare –  spiega il direttore gioco John Johanas – perciò la Mobius ha optato per un tipico stile americano leggermente dismesso. È per questa ragione che Union non ha un aspetto splendente e immacolato nemmeno prima che inizi a collassare. La necessità di manutenzione è ciò che mantiene le persone nello STEM motivate e attive”.

LA MENTE DI UN BAMBINO

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Ma la Mobius non ha pensato solo a questi piccoli dettagli quando ha creato Union. Anche la decisione di usare Lily come Nucleo è basata sugli errori commessi in passato. Union era popolata di persone provenienti dal mondo reale, trasferite nella realtà creata dalla mente di Lily. La Mobius riteneva che solo la mente di un bambino potesse garantire la stabilità di un mondo del genere.

“Qualcuno con forti tendenze psicopatiche sarebbe in grado di distorcere il mondo per perseguire i propri scopi e desideri – afferma Johanas, riferendosi al mondo creato per il primo gioco – perciò il Nucleo di questo mondo doveva essere un bambino innocente e la figlia di Sebastian si è dimostrata la candidata ideale”.

Ma cosa succede se persone con “tendenze psicopatiche” riescono in qualche modo a entrare nello STEM? Non appena Lily scompare e il mondo resta senza Nucleo, il collasso ha inizio. E il collasso è esattamente ciò che ha spianato la strada a persone come Stefano e Theodore (di cui parleremo nelle prossime settimane) per creare i propri regni distorti usando Union come base.

“Sebastian dovrà affrontare nemici dalle personalità molto diverse tra loro, ognuno abbastanza potente da influenzare l’intero mondo virtuale – chiarisce l’autore Trent Haaga – Solo individui dalla forte personalità possono ottenere un tale controllo e ognuno di loro desidera acquisire ancora più potere nello STEM”.

Johanas prosegue:

“Union è una sorta di dominio neutrale che funge da base per ciò che il mondo dovrebbe essere. È stata creata usando la mente di Lily come Nucleo. La sua psiche è la colonna portante di questo mondo. Ora che è scomparsa, il mondo collassa, pezzo dopo pezzo. Individui come Stefano e Theodore approfittano di questo stato per creare i regni distorti che scoprirete nel corso del gioco”.

A CACCIA DI FANTASMI

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Il mondo stesso non è solo una tela bianca su cui gli antagonisti dipingono ciò che vogliono. È già pieno di storie e misteri nel momento in cui arrivate. Grazie al comunicatore di Sebastian e alle mappe molto grandi, potrete scoprire di più su ciò che vi circonda rivivendo gli avvenimenti del passato, ma ognuno di essi è legato a qualcosa di terribile che Sebastian dovrà combattere o affrontare ricorrendo alle sue abilità strategiche.

Gli sviluppatori di Tango hanno voluto inserire nel gioco la quantità giusta di eventi del genere, per costringere i giocatori a non abbassare la guardia e a desiderare di scoprire di più sull’ambiente di gioco.

“Quando si crea un mondo bisogna disseminare la mappa di eventi, in modo che raggiungendo un certo luogo venga innescata una determinata risposta del mondo di gioco – afferma il produttore esecutivo Shinji Mikami – quindi bisogna stabilire la quantità perfetta di eventi che generino il giusto livello di tensione per un gioco di questo genere. Non si sa quale sia la quantità giusta finché non si procede con la creazione. Si avvia una serie di cicli in cui si crea qualcosa, si prova, si perfeziona e si ricomincia da capo”.

Pochi eventi del genere e il mondo di gioco sembra vuoto. Troppi rischiano di sovraccaricare il giocatore creando una tensione costante senza fornire un attimo di respiro. Bisogna trovare il giusto equilibrio perché tali eventi abbiano l’impatto desiderato. Non sarete mai al sicuro a Union, ma gli eventi generano un tipo diverso di tensione rispetto a ciò che si prova esplorando un corridoio buio. Solitamente raccontano storie sul mondo di gioco che non avreste conosciuto ignorandoli (cosa che sarete assolutamente liberi di fare qualora preferiste seguire solo la missione principale).

“Esiste una missione secondaria che si incontra piuttosto presto nel gioco, quando si esce dal primo rifugio e si ha per la prima volta la possibilità di esplorare Union – dice l’autore Trent Haaga – rileverete un punto di risonanza sul comunicatore e ascolterete una conversazione del passato tra due soldati, che parlano di come tutto stia andando per il verso sbagliato. Potete seguire il segnale attraversando tutta la prima mappa, il che contribuisce in modo sostanziale ad apprendere ciò che la gente faceva quando Union ha iniziato a collassare. È un piccolo arco narrativo che potete seguire mentre esplorate la zona e rilevate altri segnali”.

Johanas aggiunge:

“Ognuno di questi segnali vi condurrà a un evento connesso, ma vi aiuteranno anche a esplorare la zona. Ascoltando i soldati parlare scoprirete di più su ciò che vi circonda, come i luoghi in cui trovare oggetti e risorse di cui potreste aver bisogno”.

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Questi eventi forniscono al giocatore delle ricompense. Nel caso dell’esempio di Haaga scoprirete di più sulla storia di Union e troverete dei rifornimenti. Vi sono poi eventi come la casa del flashback (di cui abbiamo già parlato) in cui non troverete risorse, ma vi immergerete in situazioni alienanti esplorando la fragile psiche di Sebastian.

“La casa del flashback è forse il mio evento preferito – conclude Johanas – è il punto esatto in cui abbiamo iniziato a sviluppare la meccanica del teletrasporto. Vedete due luoghi diversi alternarsi nel mondo di gioco mentre intorno a voi accadono cose incomprensibili e non riuscite a distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è. Non sapete se siete davvero nel passato o in una realtà alternativa. Volevamo che l’esperienza fosse bizzarra e terrificante per il giocatore così come lo è per Sebastian. La casa del flashback è stata uno dei primi eventi sviluppati e ha stabilito il tono narrativo che abbiamo scelto per raccontare il trauma di Sebastian”.

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Battle Princess Madelyn, nuovo trailer

Torniamo a parlare dell’interessante Battle Princess Madelyn, action platform che si ispira chiaramente ai classici quali Ghouls n Ghosts. Casual Bit Games che sta sviluppando il gioco grazie all’ottima campagna Kickstarter ha confermato che il gioco arriverà su Pc, PS4, PS Vita, Xbox One, Nintendo Switch e Wii U entro il primo trimestre del 2018.

“Lo sviluppo del gioco procede su console come su Pc e gli appassionati del genere troveranno molte sorprese nella nostra storia epica ed affascinante e ad una serie di scontri emozionanti che si svilupperanno mentre si andrà avanti in Battle Princess Madelyn – sottolinea Christohper Obritsh, direttore creativo di Casual Bit Games – si sbloccheranno i poteri dei propri compagni di viaggio per distruggere il mago malvagio una volta per tutte. Madelyn (mia figlia) Daven, io ed il resto del team siamo molto orgogliosi di presentare il nostro primo teaser trailer. Volevamo mostrare un po’ di gameplay, alcune delle novità e piccoli pezzi della nostra sequenza animata d’apertura. Speriamo vi piaccia”.

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CARATTERISTICHE

  • Modalità Storia che permette di esplorare il vasto mondo di Princess Madelyn – scoprite i segreti del regno.
  • Modalità Arcade con 10 livelli per un’azione vecchio stile – livelli disegnati specificatamente per un’azione rapida di stampo arcade.
  • Unitevi a Madelyn nella sua quest e nei suoi viaggio per aiutarla a diventare il cavaliere più forte per salvare la famiglia ed il regno dalle grinfie del male.
  • Una serie di armi da scegliere, ognuna con le proprie caratteristiche uniche modificate anche da tre tipi di armature che il giocatore può raccogliere durante l’azione.
  • Incontrate molti personaggi diversi
  • Un sacco di ghoul, demoni e boss da battere per salvare il mondo e diventare il più potente difensore del regno.

Anche se Battle Princess Madelyn propone una versione fittizia dell’Irlanda medievale, il gioco permette di viaggiare in altre parti del globo. La protagonista incontrerà gli altri sui nonni in una montagna innevata in Russia per salvare il loro villaggio o andrà a combattere orde di mostri in Spagna accanto ad un cameo molto speciale. Inoltre, affronterà una tappa in Italia ed una in Germania.

Durante la storia, Madelyn intraprenderà un viaggio alla scoperta di sé. Detto questo, vi lasciamo al teaser trailer. Qui invece, le nostre prime impressioni sulla Pre-Alpha.

 

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Project Cars 2, trailer di lancio

Ci siamo. Gli appassionati dei racing possono ormai contare le ore che li separano dal debutto di Project Cars 2 che sarà disponibile a partire da domani (21 settembre) per Pc, PS4 ed Xbox One con le versioni disponibili pronte dal giorno dopo.

Project Cars 2, il sequel dell’ottimo titolo automobilistico sviluppato da Slightly Mad Studios e pubblicato da Bandai Namco, porta la serie e tutti i suoi fan in una nuova era di simulazioni motoristiche.

Con un enorme numero di tracciati, 29 serie ed oltre 180 vetture dei marchi più famosi, e quattro stagioni diverse con condizioni meteo in grado di variare l’aderenza in 140 rivoluzionari circuiti realistici, Project Cars 2 punta ad offrire tutta l’autenticità, la bellezza e la passione delle corse come mai prima d’ora.

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Per celebrare il lancio, è stato rilasciato un apposito trailer accompagnato dalle note di “Silence”, un brano universalmente riconosciuto come uno dei più grandi inni alla musica trance di tutti i tempi, ora rivisitato appositamente per il trailer di lancio da Rhys Fulber, cofondatore del gruppo di musica elettronica Delerium.

Abbassando il ritmo del brano a 100 BPM per evidenziare la splendida voce di Sarah McLachlan, Rhys Fulber ha creato un nuovo dub remix techno cinematografico di “Silence” per dare il benvenuto a Project Cars 2 che vuole essere il racing definitivo di questo 2017.

Spazio ora alla clip. Buona visione.

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Final Fantasy XV, l’espansione online Comrades arriva ad ottobre

Comrades, ovvero la nuova espansione online di Final Fantasy XV arriverà a fine ottobre. Precisamente il 31 ottobre. Square Enix ha annunciato poco fa anche i primi dettagli.

Per la prima volta, i giocatori potranno crearsi il personaggio ed unirsi a tre amici per nuove missioni e battaglie epiche nella prima ed unica espansione online multiplayer dell’action gdr per PS4 ed Xbox One.
In Comrades, i giocatori dovranno indagare sulla scomparsa di Noctis dopo gli eventi del capitolo 13 del gioco principale. Ed avranno a disposizione dei poteri speciali della dinastia reale di Lucis, chiamati “doni sovrani”. Dovranno poi intraprendere una serie di missioni pensando a delle tattiche e formando una squadra equilibrata. Oltre alle missioni in multiplayer, per potenziare i personaggi sarà anche possibile giocare a missioni in single player.

Square Enix ha anche pubblicato un trailer con un nuovo brano, “Choosing Hope”, composto da Nobuo Uematsu e cantato dall’artista giapponese Emiko Suzuki. Eccolo, buona visione.

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L’Ombra della Guerra, ecco la Tribù Mistica

Warner Bros ha lanciato un nuovo video su La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra per presentare la Tribù Mistica. Questa è una fazione di Orchi specializzati in magia nera, rituali e incantesimi antichi migliaia di anni.

Nel gioco gli Orchi appartengono a tribù, fatto che permette ai reggenti al comando di potenti fortezze di estendere la propria influenza su tutto il mondo aperto, fornendo così un ricco ecosistema di missioni, esplorazioni e dinamicità sociale grazie a Orchi di diverse culture, portati in vita dalla versione ampliata del sistema Nemesis. I guerrieri della Tribù Mistica sono validi quanto gli Orchi delle altre tribù, ma tutta Mordor teme le maledizioni e gli incantesimi che la Tribù Mistica sa lanciare invocando la magia nera dell’Oscuro Signore per tormentare i nemici.

Vi lasciamo al video ricordandovi che l’action gdr firmato Monolith debutterà il mese prossimo su Pc e console.

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Project Cars 2 ed i Driving Events di Mercedes-Benz

Per la prima volta nella storia di un racing, si potrà vivere l’emozione dei Driving Events di Mercedes-Benz. Questo grazie a Project Cars 2 che permetterà agli appassionati di mostrare le abilità sul circuito ufficiale dell’evento che si trova a Sorsele, nel nord della Svezia.

La speciale area dedicata all’allenamento che nella realtà si trova su un lago ghiacciato, è stata riprodotta nei minimi dettagli  nel nuovo titolo automobilistico sviluppato da Slightly Mad Studios su etichetta Bandai Namco Entertainment. Project CARS 2 sarà disponibile in Italia il 21 settembre (giovedì prossimo, ndr) su Pc, PlayStation 4 ed Xbox One (dal 22 settembre in digitale).

L’area ufficiale dei Driving Events è situata nei pressi del circolo polare artico. I circuiti di ghiaccio, sapientemente progettati dal famoso architetto Hermann Tilke, si estendono per oltre 15 Km attraverso un lago ghiacciato nella cittadina di Sorsele. Anno dopo anno, questo programma ben congegnato offre ai partecipanti il terreno ideale su cui allenarsi ad altissimi livelli in condizioni atmosferiche estreme e sotto la supervisione di professionisti esperti.
Ora, questa esperienza potrà essere vissuta in modo assolutamente realistico dai giocatori di Project Cars 2. Gli appassionati del gioco di tutto il mondo potranno vivere tutte le emozioni dei Driving Events di Mercedes-Benz in prima persona e a casa propria! Oltre al programma di allenamento su un lago ghiacciato, Mercedes-Benz è presente nel gioco con una serie composta da ben 13 auto diverse.

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Per ricreare in modo realistico le sensazioni di guida e scivolamento sui circuiti ghiacciati, il team di Slightly Mad Studios ha lavorato duramente in stretta collaborazione con Mercedes-Benz e il team dei Driving Events.

Grazie alle visite in loco, alla partecipazione agli allenamenti su ghiaccio e neve, al processo di raccolta e analisi dei dati e ai consigli e suggerimenti offerti da istruttori e piloti dei Driving Events, è stato possibile riprodurre fedelmente i circuiti reali e le condizioni reali, sostenuti dalla fisica complessa dei veicoli e dalla potenza audiovisiva di Project CARS 2.

Questa combinazione tra gioco e realtà, guida reale e virtuale, viene inoltre svelata al pubblico in video e clip online che rappresentano l’elemento centrale delle campagne di co-promozione online di Mercedes-Benz, accompagnato ad altre attività social.

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Horizon Zero Dawn, c’è la patch 1.33

Nuovo aggiornamento per Horizon Zero Dawn. L’action gdr di Guerrilla Games per PS4 arriva alla versione 1.33.

Questa patch risolve alcuni problemi tecnici che si verificavano con la modalità New Game + e con la difficoltà Ultra Difficile. Il team si è, dunque, concentrato sulla correzione di alcune novità che erano state aggiunte dopo il lancio del gioco.

Su Reddit troverete le note di questa nuova patch che pesa 309,6 mb. Avviso, infine, ai naviganti: se non avete concluso il gioco, leggere queste righe potrebbe essere deleterio visto che includono alcune anticipazioni.

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