New Star Manager, Recensione PS4

La genesi dei manageriali calcistici su console, ha sempre vissuto alti e bassi. Tra porting fatti troppo in fretta, o semplificazioni esagerate per aprirsi ad un pubblico più ampio, il genere ha sempre vissuto sulla sottile linea che separa una tiepida sufficienza da un flebile spiraglio di luce. Per colmare questo vuoto, lo sviluppatore indie Simon Read (già autore di New Star Soccer) insieme a Five Access Publishing, hanno fatto il grande passo, portando la loro ultima creatura produzione sulle nostre console. Stiamo ovviamente parlando di New Star Manager, già recensito nella sua versione Pc dal nostro direttore Edoardo Ullo. Per la recensione della versione Playstation, uscita il 9 luglio scorso, c’è stato un cambio di panchina.

ESORDIO IN PANCHINA

I manageriali calcistici su console hanno sempre vissuto una vita difficile. Non accontentano i fan più accaniti, perché troppo lontani nei contenuti rispetto ai Football Manager. Per assurdo, scontentano anche i fan più “casual”, perché ritenuti troppo difficili, con allenamenti e meccaniche di gioco non chiare e spiegate solo in maniera superficiale, o una grafica non all’altezza.

Se per altri generi, spesso vale la regola dei “punti di vista”, in questa particolare circostanza è purtroppo vero. Pur accettando gli ovvi compromessi dovuti al cambio di sistema di controllo (dalla combo mouse+tastiera si passa al caro joypad), il passaggio alle console prevede sempre un’eccessiva semplificazione delle meccaniche, con spesso meno campionati a disposizione di quello che ci si aspetterebbe. Una pezza, provò a metterla nel 2010 Urbanscan Limited con il suo Premier Manager, ma una qualità altalenante e l’assenza di un motore grafico all’altezza ne decretarono un insuccesso.

Peccato perché nel gioco venne inserita anche la mitica Conference Division inglese, ma la decisione di rendere disponibile l’aggiornamento al mercato del 2011 e questa nuova lega attraverso un dlc a pagamento, decretarono la fine anticipata di una serie che poteva e doveva fare di più. Stessa sorte per Football Manager 2014 su PSVita, con un engine di gioco che proprio non riusciva a girare fluido e un database ridotto all’osso.

Dopo il 2014, la parte “manageriale” dei calcistici rimase appannaggio solo di Fifa e PES, con le dovute astrazioni e semplificazione intrinseche della serie.

New Star Manager è apparso sulla pagina dello store di Playstation come un fulmine a ciel sereno. Eravamo già a conoscenza della buona qualità del prodotto e nonostante la mancanza delle licenze e alcune limitazioni tipiche di una piccola produzione, il gioco era in possesso di alcune caratteristiche degne di nota, perfette sia per il pubblico mobile, sia per quello console.

New Star Manager, vi mette alla guida di una nuova squadra, con il compito di portarla alla gloria, passando per i ranghi più bassi delle leghe professionistiche del Paese prescelto. All’Anzio del gioco, potremo decidere il nome del nostro alter ego, la nazionalità, e il campionato di partenza.

Decidiamo di partire con il campionato della nostra calda penisola, e veniamo introdotti ad un buon tutorial da uno dei nostri assistenti. Oltre alla gestione della squadra in campo, a differenza dei Football Manager, dovremo gestire anche diverse strutture. Passando per lo stadio e i campi di allenamento, il nostro compito sarà quello migliorare e ampliare lo store ufficiale della società, e confrontarci con il nostro staff.

PROGRAMMARE LA STAGIONE

Dopo il tutorial, il nostro assistente tornerà in ufficio ad occuparsi di altre faccende, mentre noi prendiamo confidenza con il gioco e andiamo ad approfondire il gameplay, partendo dall’interfaccia. L’estetica, è identica alla sua controparte Pc, con la differenza che per muoverci attraverso le schermate, potremo usare la levetta analogica o i tasti direzionali.

Il tutto funziona molto bene, risultando anche comodo nonostante sia necessario un periodo di ambientamento, dove spesso usciremo da questo o quel menu anziché andare avanti, o non riusciremo ad arrivare subito al profilo di uno dei giocatori disposti sulla lavagna tattica perché non abbiamo “inquadrato” l’undici iniziale. È chiaro che questa interfaccia, comoda su Pc e indirizzata anche ad un pubblico mobile, sia perfetta su console. Nella “home” dedicata alla squadra, avremo una panoramica grafica della qualità delle strutture del club, e alcune informazioni quali ad esempio il contante a disposizione, utile tanto al mercato, quanto al miglioramento degli edifici. Rimanendo in tema strutture, andiamo ad analizzarle nel dettaglio:

Lo Stadio

Usato per le amichevoli e per le partite del campionato, avrà un impatto importante su infortuni, resistenza fisica, mantenimento della qualità anche in condizioni meteo avverse.

Campo di allenamento

A cui fa capo il nostro collaboratore tecnico, sarà utile per arrivare a carte migliori, che potremo usare per i nostri giocatori. Un miglioramento di questa struttura avrà un impatto importante sulla qualità delle carte, e l’attesa prima di riceverne di nuove. Indispensabile ed è di fatto la prima struttura, oltre allo stadio, che in New Star Manager deve essere costruita.

Preparazione fisica e fitness

Legato al preparatore atletico, ci permetterà di acquisire carte per migliorare le doti fisiche dei giocatori, quali ad esempio la velocità. Migliore il campo, migliori le carte.

Giovanili

L’accademia delle giovanili è una delle strutture a nostro avviso più importanti, che può letteralmente salvare una stagione in determinati casi. Con a capo un buon allenatore delle giovanili, dopo un determinato numero di partire potremo acquisire nuovi giovani da usare in prima squadra. Una miglior combinazione del campo e dell’allenatore, permetterà di arrivare a giovani più forti, e con contratti più lunghi.

Centro medico

Il fisioterapista ci offrirà carte che potremo usare per ridurre il numero di giornate necessarie a far si che un giocatore guarisca. Da non sottovalutare, soprattutto se il nostro campo da gioco è di pessima qualità. Inoltre, più alto è il livello, più possibilità avremo di pescare carte con bonus maggiori con un bonus permanente sulla durata dell’infortunio che verrà comunque ridotta a prescindere.

Centro osservatori

Come per le giovanili, anche l’osservatore riveste un ruolo davvero importante. Migliorando la struttura legata agli osservatori, potremo visionare le statistiche dei giocatori che vogliamo acquistare, e il loro potenziale. Inoltre, dopo un determinato numero di turni, potremo contattare l’osservatore che ci indicherà un buon giocatore svincolato a parametro zero da ingaggiare in prima squadra, questo anche quando il calciomercato è chiuso.

Store del club

Il lato finanziario di New Star Manager è piuttosto semplice, ma per avere uno sponsor di successo che paghi bene le vittorie o i gol della squadra, avremo bisogno di uno store che pubblicizzi il nostro marchio. Migliorando lo store, potremo avere più sponsor che aumenteranno il nostro budget.

Dando un’occhiata alle strutture, appare chiaro come tutte siano importanti all’economia di gioco, e già qui c’è da esultare. Spesso, nei manageriali calcistici ritenuti più “casual” o immediati, si passa sempre per un determinato numero di funzioni/features totalmente inutili. Invece, ogni struttura ha un impatto davvero importante sulla squadra e su tutto il gameplay, devastante sul piano di gioco, specialmente passando da una lega a quella superiore.

IL GIOCO DELLE TRE CARTE

Come avrete notato in precedenza, abbiamo parlato di carte da spendere durante l’arco della stagione. Infatti, New Star Manager è un manageriale calcistico sotto le mentite spoglie di un card game piuttosto sfaccettato. Dopo ogni partita, potremo decidere quale carta pescare selezionando ad esempio l’osservatore oppure il collaboratore tecnico.

La carta (o le carte) che andremo a “spacchettare”, saranno immediatamente disponibili. Potremo anche decidere di lasciare che i giocatori si riposino, pescando alcune carte “NRG” che serviranno da tonici per i giocatori stanchi, permettendogli di partecipare ad una partita che invece avrebbero visto dalla tribuna.

Tramite una serie di mini-giochi, come quello delle interviste, potremo acquisire anche altri tipi di carte, come quelle relative al prolungamento dei contratti, alle discussioni con i giocatori o lo staff, o carte che andranno a migliorare il nostro settore tecnico. Infatti, tanto i giocatori quanto la nostra squadra fuori dal campo, sono a contratto per un determinato numero di partite. Al momento del rinnovo, potremo decidere se iniziare a discutere i termini (e il budget da spendere) o sfruttare una di queste utili carte.

Da notare, che il rinnovo non è mai automatico, ed è legato anche a fattori quali gestione sportiva e gestione del miglioramento del giocatore/staff. Se il rinnovo è inaccessibile per via di alcune preoccupazioni o una felicità troppo bassa, potremo optare per l’uso di una carta abilità (migliorando la qualità del tecnico in questione) o per la carta “discussione”, e tentare di risollevare il morale.

Anche in questo caso, è bene non sottovalutare mai questo lato “umano”, che è combinato anche con il carattere del nostro giocatore/collaboratore. Ad esempio, se pensate che basti migliorare la velocità, il dribbling, o aggiungere un ulteriore area di competenza (ad esempio, con la giusta carta, un esterno destro potrebbe coprire anche la parte centrale del campo, o diventare anche un difensore) di uno dei nostri giocatori per renderlo felice, potreste rimanere molto delusi. Spesso, la vera causa potrebbe essere uno scarso utilizzo, o la cattiva posizione in classifica della squadra. Trovarsi con un contratto in scadenza a 5 partite e una felicità troppo bassa, ci farà quasi certamente perdere quella persona a parametro zero, con tutti i problemi che comporta.

Se non avessimo un budget sufficiente all’ingaggio di un altro membro dello staff non potremo acquisire carte per quell’abilità. Se fosse un giocatore, è un trasferimento futuro andato perduto. I livelli relativi alle carte, seguono le loro controparti Pc da 1 a 100:

Carte di livello grigio (da 1 a 24), rappresentano il valore più basso, e sono utili solo per la fase iniziale del gioco. Appena vi è possibile, cercate di migliorare staff e strutture per arrivare al livello Bronzo (25-49) o ancora meglio a quello Argento (50-74). Carte di livello Oro (75-89) e Nero (90-100), rappresentano i Top Gun del gioco, e sono tanto forti quanto rare. Migliorando strutture e staff, con il tempo ci arriverete di sicuro.

CALCIOMERCATO.NEWSTAR

Nei manageriali calcistici, uno dei lati più importanti è quello relativo al calciomercato. E’ un po’ la fase più bella, più accattivante, e frustrante quando non si arriva a quell’esterno sinistro che volevamo a tutti i costi.

Anche in New Star Manager, il calciomercato è diviso in una lunga sessione estiva, e in una breve sessione invernale. Laddove il campionato scelto lo preveda. L’interfaccia, è simile ad altre già viste, con una serie di filtri legati ad abilità, età, ruoli, costo, etc. Peccato che la nazionalità dei giocatori che acquisteremo sia legata alla nazionalità del campionato in cui stiamo allenando, quindi niente colpi di mercato esteri. Mancano anche diverse opzioni, quali ad esempio i prestiti o la ricerca dei giocatori svincolati (relegata solamente alle indicazioni che ci darà l’osservatore).

L’acquisto di un giocatore, avverrà attraverso lo stesso mini-gioco che affronteremo durante il rinnovo dei contratti. Avremo una maglia con un determinato numero, e dovremo indovinare se quello successivo sarà minore o maggiore. Se porteremo a termine il mini-gioco, avremo un forte sconto sul prezzo d’acquisto, in caso contrario dovremo pagare un’ulteriore “penale” (stessa cosa per il costo del rinnovo di un contratto). Peccato non si possa abbassare il prezzo di partenza offrendo altri giocatori come contropartite tecniche. Il risultato però è buono, e anche divertente.

LAVAGNA TATTICA

La gestione tattica della squadra è molto immediata, e volutamente semplice. L’undici iniziale potrà essere deciso da noi o dal nostro vice, che a seconda del modulo scelto proporrà la formazione di partenza dal punteggio migliore.

Tenendo a mente quanto detto sopra, quindi dando sempre uno sguardo alla felicità di quei giocatori che si sentono “abbandonati” per via del basso numero di partite a cui hanno preso parte, l’uso del vice risulterà talmente comodo da sfruttarlo praticamente sempre.

Infatti, il modulo e la formazione avranno un impatto rilevante ma non fondamentale sull’esito di una partita. Ovviamente, due giocatori che non hanno sviluppato una buona intesa, potranno dare il via ad azioni avversarie spesso fatali. Ma principalmente conterà “l’overall” di tutta la formazione, ossia l’abilità media totale della squadra.

Durante il corso della partita, potremo scegliere strategia (dall’autobus davanti alla porta all’attacco totale) e il ritmo di gioco, e anche cambiare il modulo. Utile quest’ulima mossa soprattutto quando l’avversario ha un uomo in meno o quando dobbiamo recuperare uno svantaggio.

Se la resistenza fisica della squadra fosse bassa già a metà partita, potremo optare per una carta discorso, e indovinando le frasi giuste avremo un surplus di cui andranno a beneficiare nel secondo tempo. Il nostro vice, si occuperà di suggerirci un cambio di strategia o formazione, oppure la sostituzione di un giocatore troppo stanco.

VIVERE LA PARTITA

Il valore della squadra, determinerà la vittoria o la sconfitta di una partita, ma saremo noi a prendervi parte in prima persona. Infatti, durante le fasi salienti dei 90 minuti, la visuale cambierà e ci ritroveremo in campo con una visuale a volo d’uccello. Qui, New Star Manager si trasforma in strategico in tempo reale con pausa tattica.

Controlleremo i movimenti di un giocatore tramite la levetta analogica, mentre il tasto X è riservato ai passaggi. Quadrato e Cerchio saranno entrambi adibiti ai tiri. A gioco fermo, decideremo cosa fare, mentre tenendo premuto il tasto R2 il tempo scorrerà normalmente. Ogni movimento, passaggio e cross sarà effettuato in tempo reale, mentre il tiro gode di un ulteriore mini-gioco. Mentre ci muoviamo, dobbiamo stare attenti ai potenziali contrasti dei giocatori avversari, e potremo costruire strategie facendo muovere un compagno a cui vogliamo passare la palla in una determinata posizione. Quando tiriamo, il mini-gioco dell’inquadratura del pallone determinerà potenza e altezza del tiro. Lo ammettiamo, è davvero divertente, perché assisteremo a giocate alla Cristiano Ronaldo, con tiri da fuori area che sbattono su traversa e palo per finire in rete, a tiri in tribuna che ci faranno urlare un secco: “Nuuuuoooooo!”

Il lato “strategico” della partita è tutto incentrato su questa pausa tattica, che è veramente una trovata interessante. Far muovere un altro giocatore in una determinata posizione per passargli la palla, o usarlo come “esca” e continuare con il pallone tra i piedi? L’AI di gioco non è molto sveglia, e spesso potremo portarcela a spasso mentre evita contatti in area di rigore per non rischiare un penalty.

Complice l’uso del joypad, perfetto per questa parte del gioco, il risultato finale è davvero buono e molto divertente. Ci ha ricordato, da molto lontano, i bei tempi del Sensible.

GRAFICA E SONORO






Trattandosi di un porting, l’aspetto grafico non ha subito grossi mutamenti, e se l’interfaccia è ben sviluppata, il lato prettamente estetico si attesta su livelli discreti e nulla più.

Le carte sono ben realizzate, e anche se i volti hanno qualche differenza in più rispetto alla controparte Pc, risultano tutti ancora troppo simili, tanto da confonderli e spesso osservare soltanto il valore relativo all’abilità. La grafica degli uomini in campo è ridotta all’osso, e le animazioni sono tanto semplici quanto poco numerose.

L’audio è relegato ad alcuni effetti ed una traccia che fa da base durante tutto il corso del gioco, forse un po’ di varietà sotto questo aspetto non avrebbe guastato.

È importante specificare, che il titolo non fa certo della grafica e della colonna sonora il proprio cavallo di battaglia, saldamente in sella al variegato gameplay.

NON SONO FOOTBALL MANAGER

New Star Manager non vuole essere un’alternativa a Football Manager, quanto più un gioco che fa divertire. Tanta carne al fuoco e molta varietà, ma anche qualche mancanza. In un ipotetico New Star Manager 2, ci piacerebbe un calciomercato non più bloccato su base nazionale, ma ampio come dovrebbe essere. Più opzioni sull’acquisto e sulla vendita dei giocatori, più campionati simulati allo stesso tempo, e la possibilità per il nostro alter ego di ricevere offerte da altre squadre, sia della stessa nazione che estere, così da vivere una sorta di gioco di ruolo manageriale. Ancora, non sarebbe male l’aggiunta di competizioni europee e mondiali per le nazionali, con la possibilità di allenarle dopo aver raggiunto un buon numero di successi con i club. Sogni e belle speranze, ma spesso è da qui che nascono i campioni.

COMMENTO FINALE

New Star Manager è un gioco simpatico, e ben più profondo di quanto ci si potrebbe aspettare, seppure tutto sommato semplice. Il prodotto sviluppato da Simon Read è molto longevo, e ricco di cose da fare. Il lato card game è ben concepito e risulta essere il fulcro su cui si basa il gameplay. Questa fase si armonizza con una gestione del club immediata ed una meccanica relativa ai caratteri e alla felicità della squadra e dello staff che funziona. Ed anche bene.

È come trovarci davanti ad una versione alternativa, semplificata e squisitamente singleplayer di FUT, con tutti i pro e qualche mancanza che speriamo venga colmata in un capitolo successivo. Ad oggi, è difficile trovare di meglio sullo store Playstation, quindi siete amanti dei manageriali calcistici, vi suggeriamo di tenerlo seriamente in considerazione, non rimarrete delusi.

 

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I migliori giochi indie del 2018

Continua la nostra carrellata sui GOTY. Vi parliamo di una novità assoluta per noi perché per la prima volta parleremo di migliori giochi indie del 2018.

Siamo un piccolo team che vuole crescere e ci sforziamo sempre di più nonostante i mezzi siano davvero pochini. Vogliamo offrire sempre di più al nostro pubblico e completare al meglio il nostro lavoro. Inoltre ci specchiamo in quello che è il concetto di indipendente.

Il 2018, nemmeno a dirlo, è stato un anno eccellente per le etichette e per i team indipendenti che hanno sfornato diversi giochi di altissimo livello sotto tutti gli aspetti. Qualità, riscoperta del passato – arma primaria degli indie – il tutto condito da una volontà di rinnovarsi sicuramente più ampia rispetto all’industria di settore a tripla A.

Troverete moltissimi titoli menzionati che, nonostante l’ottimo livello, non entrati nella top five a riprova di un anno memorabile.

Detto questo, ecco la nostra top 5 (+1). Buona lettura.

5+1) NEW STAR MANAGER

Il calcio manageriale è uno di quei generi evergreen. Sempre verde e sempre in grado di catalizzare attenzione. La paura più grande in agguato, però, è quella della gestione di tante cose. Non solo le tattiche ma anche i rapporti con giocatori, manager e così via.

New Star Manager, nuovo titolo di Simon Read, riesce a semplificare una moltitudine di aspetti offrendo ai neofiti tantissimi spunti interessanti. Forse anche troppo ma è in grado di catalizzare l’attenzione. Punto forte è l’immediatezza e l’intuitività del gameplay che pur imponendo l’attenzione a più dettagli gestionali come formazioni, gestione squadra ed economica, ampliamento delle strutture sportive, mercato, sponsor e così via, riesce ad essere profondo. La partita, inoltre, permette di fare azioni in diretta giocando in punta di mouse e creando – quando la bravura dei giocatori in campo lo consente – azioni spettacolari. Passa in secondo piano l’assoluta mancanza di licenze, ma i campionati sono tanti ed è possibile anche cambiare nazione per ricominciare un nuovo segmento di una carriera infinita.

Forse con qualche cosa da gestire in più, New Star Manager avrebbe concorso ad altro, ma tutto sommato, è un titolo quasi eccellente, figlio dell’apprezzatissimo New Star Soccer e che merita la candidatura.

5) FOOTBALL TACTICS & GLORY

Strategia a turni applicata ad un campo di calcio. Un’idea quanto semplice quanto geniale. Football Tactics & Glory applica il concetto alla grande grazie ad un gameplay arricchito da molteplici sfumature (anche gdr).

Il gioco è al tempo stesso immediato perché le meccaniche che si intuiscono sono intuibili, ma difficile perché le tante cose a cui pensare si incastrano molto bene. Una sfida ardua ed avvincente. Inoltre il titolo è divertente. Croteam ha davvero fatto centro grazie ad un’idea coraggiosa. Ecco come abbiamo concluso la nostra recensione:

Creoteam propone quindi la sua visione particolare del gioco più bello del mondo. Una scelta coraggiosa che apprezziamo perché vuol dare una ventata di novità. In campo si schiererà la formazione migliore e si darà fondo al proprio acume tattico per vincere partite sempre più complicate con giocatori sempre migliori. I contenuti non mancano, la parte gestionale benché molto più semplice di quella che possiamo trovare in titoli manageriali più famosi è equilibrata mentre in gameplay a turni in campo è un’idea valida ma migliorabile perché poi tende alla ripetitività anche se il numero di colpi e scelte da fare aumenta sempre più con il miglioramento della squadra (ed avversari).

4) UNAVOWED

Una delle migliori avventure grafiche degli ultimi tempi grazie ad un’ottima realizzazione tecnica e ad una trama molto interessante. Unavowed, l’ultima fatica di Dave Gilbert per Wadjet Eye Games, ci offre tantissima carne al fuoco ma anche una bella atmosfera, una buona libertà d’agire, enigmi da affrontare e misteri da svelare con finale multiplo e la possibilità di scegliere tra quattro personaggi. Opzione che avrà la sua importanza: ogni personaggio ha le proprie peculiarità e, quindi, il gameplay della partita in corso subirà le dovute variazioni. Non abbiamo avuto il tempo di recensirlo (speriamo di farlo presto, nostra culpa) ma lo abbiamo provato lungamente e ne abbiamo apprezzato le ottime qualità.

La sua presenza in questa cinquina “allargata” è giustificata da quanto scritto in questo speciale. Gli amanti delle avventure grafiche punta e clicca lo apprezzeranno sicuramente.

3) NANTUCKET

Lo abbiamo eletto miglior titolo italiano dello scorso anno. Ne abbiamo parlato in questo nostro speciale. Una sintesi qui? Va bene: ottimo gameplay (a tratti sopraffino) e dai tratti ipnotici che ricordano i fasti di Sid Meier’s Pirates!, nondimeno Nantucket si fa apprezzare per un eccellente lato artistico.  Di certo non poteva mancare in questa nostra classifica generale degli indie.

2) GUACAMELEE! 2

Drinkbox Studios aveva un compito complicato: riuscire a non far rimpiangere i giocatori dopo l’ottimo Guacamelee. Il Mexiverso è tornato in grande spolvero in estate sempre più colorato, con una nuova trama da seguire e con tante altre cose da fare e conoscere. Un gioco che migliora tutto tutto quello che c’era nell’ottimo predecessore. Aggiungiamo che ha tutti gli ingredienti per l’essere un grande Metroidvania.
Chi ama il genere non può non prendere in considerazione il gioco. Ecco parte del commento finale della nostra recensione.

Si tratta di un videogioco di impostazione platform, aderente ai canoni dettati da Metroid e Castlevania (che danno il nome al genere di riferimento: i Metroidvania). Non lesina fasi d’azione in cui si tramuta in uno spettacolare picchiaduro di scorrimento, il cui progresso permette di arricchire l’arsenale di colpi e combo dei protagonisti, nonché colpi speciali che permettono il raggiungimento di aree altrimenti impossibili da esplorare. Quando non si combatte, si affronta un titolo dalle fasi di piattaforme sopraffine, dove esperienza, tentativi, studio e tempismo la fanno da padroni e alla fine delle ardue prove si trova, oltre alla ricompensa di gioco, un profondissimo senso di appagamento e soddisfazione. Longevo quanto basta (una decina di ore per completarne la storia ed esplorare gli incarichi secondari), include la possibilità di essere giocato da quattro giocatori in contemporanea, anche sullo stesso schermo, ridisegnando almeno un poco tutto l’approccio a combattimenti ed esplorazione, incoraggiando la cooperazione e la combinazione delle forze di ciascun giocatore.

 

1) and the winnter is…  HORIZON CHASE TURBO

Un titolo eccellente, divertente e longevo. Difficilmente Aquiris Studio Games avrebbe potuto fare meglio con il suo Horizon Chase Turbo. L’unica pecca secondo noi è la mancanza di un editor (ma speriamo che arrivi) che avrebbe potuto alzare ulteriormente la valutazione più che lusinghiera che abbiamo dato in sede di recensione su  Pc e PS4.

Horizon Chase Turbo, già tra i candidati nella categoria migliori sportivi/racing, è il nostro trionfatore. I motivi? Beh, eccoli: splendida realizzazione tecnica (grafica low poly da applausi e senza nessun tentennamento), gameplay che richiama i fasti dei classici a 16 bit degli anni ’90, un grado di sfida esaltante e tantissime cose da fare. Horizon Chase Turbo migliora il concetto di capolavori quali Lotus Esprit Turbo Challenge e Jaguar XJ 220.  E lo fa con una classe immensa donandoci due cose importanti: divertimento e tante emozioni.

Questo è il commento entusiastico della recensione PS4 realizzata dal nostro DannyDSC:

Horizon Chase Turbo è un sogno che si avvera per qualunque amante delle gare Arcade, o per un giovinastro che voglia provare sfide che vanno oltre il semplice “save&reload”. È affascinante, veloce, adatto per lunghe sessioni o per brevi e fugaci toccate e fughe. Il framerate su PS4 Pro è perfetto, il sonoro azzeccato, è anche tutto in italiano. Insomma, questi ragazzi (ai quali invitiamo di potersi in futuro cimentare con un’uguale operazione per After Burner) meritano davvero tanta stima e supporto per un gioco venduto a prezzo budget ma completo, appagante e divertente, sempre in grado di proporre sfide.

Parole che confermano la bontà di quanto già fatto su Pc e che suggellano questo risultato per il team indie brasiliano.

Menzioni: Battle Princess Madelyn, Football Tactics & Glory, Sailaway Simulator, Apocalipsis: Harry at the end of the World, Nairi: Tower of Shirin, Haimrik e Warhammer: Vermintide 2.

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New Star Manager, Recensione

Se i giochi di calcio sono da sempre oggetto di grande interesse, anche i titoli manageriali hanno la loro cerchia di affezionati. Da sempre, infatti, questo filone ha raccolto molti consensi. In tutto il mondo.

Del resto l’Italia è un Paese di santi, poeti, navigatori ed allenatori (o commissari tecnici della nazionale in tempi di Mondiali o Europei) ma anche all’estero, chi ha il pallino della panchina e degli schemi si è fatto sentire con forza ritagliandosi il proprio spazio.

In questo campo, la fa da padrone, senza dubbio, Football Manager, una serie mastodontica che non ha bisogno di presentazioni. Ma quali sono i rivali di questo colosso? Qualche mese fa è uscito Football Tactic & Glory, un gioco molto interessante che aggiunge una componente strategica a turni durante le partite.

Ecco quindi che spunta su Steam per gli utenti Pc, all’improvviso, il gioco di una vecchia conoscenza. Da Simon Read, l’autore di New Star Soccer, infatti, è nato New Star Manager, un titolo indie che punta ad essere una valida alternativa al colosso di Sports Interactive che da anni domina quasi incontrastato la scena.

Il team di sviluppo prova quindi a riprendere i fasti della produzione indie spostando il focus sulla gestione del club ma senza tralasciare l’azione in punta di mouse. Vi anticipiamo subito che lo spirito del vecchio New Star Soccer vive nel nuovo New Star Manager e ne amplia il concetto.

Vi lasciamo alla nostra recensione della versione Pc sviluppata da New Star Games edita da Five Access Publishing che ha fatto il suo esordio su Steam lo scorso 27 settembre. Buona lettura.

TANTE COSE DA GESTIRE IN UN CLICK

Essendo un gioco manageriale, New Star Manager propone la gestione di un piccolo club che ha come obiettivo la classica scalata al successo dalla serie più bassa ai fasti internazionali. Il nostro arrivo in società della quale potremo cambiare nome, colori sociali, disegno delle maglie, stemma, è provvidenziale visto che la nostra squadretta iniziale rappresenta il meglio del peggio che il calcio possa esprimere.

Un interessante tutorial ci permette in pochissimi click di padroneggiare un’interfaccia semplice ma al tempo stesso efficace dalla quale potremo immediatamente seguire tutte le dinamiche della nostra società. Dalle strutture possedute che servono per far si che il club prenda effettivamente vita, e poi vi spiegheremo cosa intendiamo, alla possibilità di gestire schemi e scegliere la formazione. Oltre alla gestione dei rapporti con i vari preparatori, osservatori, staff medico e dirigenza, e controllare lo stato del campo, dei vari settori dello stadio, delle sponsorizzazioni e così via.

Osservando la rosa potremo mettere mani agli schemi ma cliccando sui giocatori che vengono visualizzato in un modo che ricorda le icone di myClub di PES e di FUT di Fifa, saremo in grado di conoscere tutto sulla storia di quel calciatore, dal livello complessivo (espresso in centesimi), alle eventuali preoccupazioni.

La bravura degli sviluppatori è stata quella di permettere ai giocatori di accedere ad una mole di dati impressionante in modo immediato ed intuitivo per tutti: dagli scafati appassionati dei manageriali a chi si approccia per la prima volta a questo genere.

New Star Manager è adattissimo ai neofiti anche perché, la gestione delle risorse non è mai impossibile anche se non è facile perché soprattutto all’inizio, la crescita è complicata e quando si migliora un po’ non è sempre facile mantenersi ai livelli conseguiti. Come è, comunque, giusto che sia.

Non manca il calcio mercato, assieme alle trattative. Ma ci sono anche contrattempi e scelte improvvise.

GAMEPLAY PARTE 1: GESTIONE DEL CLUB

Il gameplay di New Star Manager è intuitivo e verrebbe più facile giocare che spiegarlo. Distingueremo però questa fase in tre parti. Iniziamo con la gestione del club. Come appena accennato, l’ottima interfaccia semplifica il tutto e siamo aiutati anche dal nostro assistente che ci dà una mano non indifferente a segnalarci alcune criticità.

La gestione della società prevede anche la costruzione di strutture che servono a migliorare intrinsecamente la squadra che scenderà in campo e soprattutto a mantenerla su alti livelli. Dovremo pensare ad ampliare lo stadio (per avere maggiori introiti), ma anche migliorare le condizioni del campo di gioco per far si che le giocate riescano meglio, per ridurre quanto più possibile gli infortuni perché un bel terreno rasato e riscaldato è sempre meglio di un pantano appena utilizzabile, e per migliorare al tempo stesso la stanchezza accumulata in campo. Lo store aprirà le porte di ulteriori incassi relativi al merchandise perché come ogni club che si rispetta si punta per far cassa anche sulla vendita di materiale firmato.

Le strutture fitness generano carte che migliorano la forma fisica, l’osservatore permette di individuare giocatori svincolati interessanti ed interessati a firmare con noi, l’accademia permette la crescita del vivaio e di avere costantemente giovani calciatori da poter inserire in prima squadra o da vendere per far cassa.

E così via. Ogni struttura ha il suo allenatore di competenza (tranne stadio e merchandise). Abbiamo anche il medico ed altre figure di contorno che danno profondità al gioco. Molto si basa sulle carte da applicare e sulla loro qualità. Più alto sarà il livello della nostra struttura e dei nostri aiutanti, più qualità avranno le carte prodotte da applicare ai nostri singoli calciatori.

La bravura di collaboratori e calciatori, come detto, si esprime in centesimi e quindi da 1 a 100 ed a sua volta è suddivisa in cinque colori di carte: Grigio (da 1 a 24), Bronzo da 25 a 49, Argento da 50, Oro e Nero. Quest’ultime sono estremamente rare e costose. La nostra bravura sarà nel produrre carte (tra potenziamenti permanenti e giovani) di alto livello ed in continuazione.

Con strutture di bassa lega non potremo fare grandi cose ma a poco a poco, tutto è migliorabile. Le varie carte da applicare sono dei potenziamenti permanenti che migliorano il valore della carta calciatore alla quale vengono applicate. Non tutte, però, sono applicabili. I calciatori hanno un loro potenziale massimo. Se, inoltre, gli atleti cominciano ad essere maturi non cresceranno più.

Non mancano le carte tonico che utilizzavamo anche in New Star soccer per dare energia al nostro calciatore. Esistono pure qui e sono preziose perché gli atleti si stancano presto (soprattutto se di livello basso) e sono inclini agli infortuni.

Nota: tra le carte da utilizzare troviamo anche quelle staff che migliorano le caratteristiche di nostri collaboratori ma anche carte manager e discorso e contratto. Le prime servono a calmare gli animi tra noi e calciatori o staff e questo permette la possibilità di rinnovare i relativi contratti (la durata è espressa in partite) visto che le preoccupazioni potrebbero far decidere agli interessati di non volere trattare. Le carte discorso si utilizzano durante la partita. È possibile infatti fare un discorso alla squadra tramite mini-gioco nel quale dovremo selezionare le frasi verdi per dare ulteriore adrenalina al team. Si può anche allungare il contratto con la carta dedicata evitando di patteggiare il prezzo dell’ingaggio.

La presenza dei mini-giochi, eredità di New Star Soccer, si concretizza anche nel mercato. Se il calciatore acconsentirà alla trattativa potremo tentare di diminuire i costi dell’operazione indovinando se il numero della maglia successiva sarà più alto o più basso. Una sorta di carta alta-carta bassa. Se indovineremo il costo scenderà. Saremo liberi di scegliere fino ad un massimo di cinque volte per trattativa ma se sbaglieremo i costi schizzeranno in alto, più del prezzo base. Una variante interessante ma avremmo apprezzato – magari in futuro una patch potrebbe anche consentirlo – la possibilità di avere ulteriori opzioni per la compravendita dei calciatori come ad esempio offrire una contropartita “tecnica”, ossia scambio di giocatori tra un club e l’altro.

Non mancano, infine, gli obiettivi che ogni cinque settimane, la nostra dirigenza ci proporrà. Ad esempio vinci due partite, vinci con un margine di 2 o più gol, evita di subire gol, porta a termine una intervista di successo (sempre mini gioco) e così via. Obiettivi dinamici interessanti che se portati a termine in toto offrono ricompense interessanti sia in denaro che in carte da utilizzare.

PARTE 2: IN PANCHINA

La gestione della panchina è molto soft. Ci sono opzioni rapide per cambiare il nostro assetto tattico ma anche per cambiare schema. Purtroppo, questa è una delle poche cose che non ci hanno convinto, gli schemi di gioco sono molto pochi ed è difficile operare varianti.

Possiamo scegliere se cambiare schema durante i 90 minuti, se aumentare il ritmo di gioco per mettere in difficoltà gli avversari e se giocare in modo bilanciato, offensivo, difensivo, partire in contropiede. Chiaramente potremo sostituire tre giocatori e fare il discorso alla squadra nell’intervallo o, sempre tra il primo e secondo tempo, applicare le carte energetiche per recuperare fiato.

I calciatori hanno le loro caratteristiche che esprimeranno al meglio se schierati nel ruolo naturale. È possibile col tempo trovare le carte che ne amplino l’area di gioco e quindi adattare un difensore centrale ad esempio a terzino o a renderlo universale in qualunque zona della difesa.

Bisognerà fare attenzione anche all’alchimia. Se i giocatori si capiscono in campo vedremo cose belle. In caso contrario gli avversari banchetteranno.

I voti sono in tempo reale e se le cose dovessero andar male, il nostro assistente ci suggerirà di fare alcuni ritocchi. In questa fase intermedia il gioco è comunque funzionale. Semplice ma al tempo stesso profondo quanto basta.

PARTE 3: IN CAMPO

Ma è anche in campo che New Star Manager dà il meglio di sé offrendo un gameplay strategico in tempo reale con “pausa tattica”. Ad ogni azione saliente in attacco della nostra squadra, l’azione si sposterà in campo dove potremo controllare direttamente i nostri calciatori. Per passare il pallone sarà sufficiente cliccare sul ricevitore ma dovremo chiaramente fare attenzione agli avversari.

Quando effettueremo la scelta, infatti, l’azione si muoverà in tempo reale. Il tutto si ferma quando abbiamo il pallone tra i piedi e potremo anche optare a questo punto per avanzare, avventurarci nel dribbling o tirare se lo riterremo opportuno. Al momento del tiro avremo un’inquadratura sul pallone che sarà lento o fermo a seconda della libertà d’azione che avremo e della velocità della sfera.


Nella finalizzazione dovremo colpire il pallone nel modo giusto per indirizzarlo nel modo più preciso possibile. Ne nascono azioni di prima spettacolari nonché tiri insidiosi e spettacolari ma anche ciabattate soprattutto se sbaglieremo l’impatto.

Ma la bellezza del gameplay sta nel fatto che potremo anche scegliere quando si ferma l’azione cosa fare e si può anche pensare a far muovere i nostri compagni negli spazi sia per offrire loro il pallone nella migliore posizione possibile, sia per evitare le marcature, sia per far si che gli avversari vadano ad inseguire l’uomo lasciandoci liberi di portare palla e di fare eventuali scelte. Le azioni si chiudono quando gli avversari intercettano la sfera.






I comandi col mouse sono abbastanza buoni anche se la corsa diventa un po’ problematica. Ovviamente più forti saranno i nostri calciatori migliori e più qualitative saranno le giocate e gli schemi applicati. Dà molta soddisfazione.
Forse sarebbe stato un bene offrire questa possibilità anche per le fasi difensive ma forse sarebbe stato troppo. Questo non toglie al gioco una profondità di gameplay sorprendente ed invidiabile e, quando presa la mano, è possibile anche pensare di sfidare formazioni più forti.

Questo non significa che si vincerà perché le differenze in campo, se evidenti, vengono spesso e volentieri mantenute. La difficoltà in campo è decisamente equilibrata e la sfida, anche se ardua, è giusta e gratificante.

GRAFICA CARINA, SONORO ESSENZIALE

Andiamo al comparto tecnico di New Star Manager che abbiamo ampiamente osannato per il  gameplay e la profondità.

Fin da subito si evince come il titolo sia stato pensato inizialmente per iOS ed Android. I menu sono gradevoli, le strutture come lo stadio, il campo sono molto carine. È bello veder crescere il nostro campo di gioco, osservare come il terreno sia ben rasato, ma anche veder migliorare i nostri centri fitness, il nostro store e così via.

Il design delle carte è essenziale ed i volti tendono ad assomigliarsi. In questo caso, ma vista la produzione indipendente era difficile aspettarsi altro, non ci si poteva aspettare troppo anche perché il titolo è privo di licenze. Tutti i nomi sono fittizi e chiaramente anche le loro caratteristiche.

I menu di gestione sono comunque chiari ed immediati come già detto quindi perfetti in funzionalità. Ci sono anche alcuni menu di presentazione come quelli delle partite carini ed è apprezzabile che durante i match gli impianti corrispondano al loro stato. Carine le scene del tiro ed in campo. I modelli dei calciatori sono limitati (e piccolini) mentre le animazioni semplici ma ci può stare. Del resto il focus è concentrato su altro ed anche produzioni blasonate non eccellono in quanto motore grafico in game. Questi particolari “tradiscono” la natura mobile del progetto.

Simpatica, inoltre, la possibilità di salvare i replay dei goal fatti… peccato che ci sia spazio solo per 10 replay. Molto limitante al giorno d’oggi.

Detto dell’aspetto gradevole per essere una produzione indie, una frase sul sonoro: essenziale nei suoi effetti e nei brani che accompagnano le nostre vicende. Nulla, però, di memorabile.



COMMENTO FINALE

New Star Manager è una sorpresa. Già presente sul mercato mobile, il titolo di Simon Read e di New Star Games LTD, propone una sfida longeva, dal gameplay interessantissimo e dalla difficoltà adeguata. Mai frustrante e gratificante (vincere la serie C alla terza stagione è stato per chi vi scrive come vincere una Champions mentre in B la situazione è complicata ma è giusto che sia così).

Veder crescere club e squadra grazie ai risultati ed a scelte azzeccate o riuscire in campo ad effettuare tiri al volo dopo azioni di prima o sconcertanti contropiedi ed insaccare la palla a porta vuota è a tratti esaltante. La strada è lunga ed il successo non è assicurato ma quando si prende la misura della categoria raramente si fallisce anche se la sconfitta è dietro l’angolo per una distrazione o altro.

La gestione del club permette di interessarsi a tanti aspetti ma non è mai difficile grazie all’interfaccia che ci permette di tenere sotto controllo tutto quello di rilevante. Insomma, trovarci di fronte ad un gioco che ricorda MyClub o FUT, chiaramente in piccolo e con giocatori fittizi, può essere comunque interessante. Chi ama le licenze ne stia alla larga.

Tecnicamente non possiamo lamentarci: troviamo un lavoro pulito con alcune note gradevoli. Consigliamo questo gioco indie a chi vuole avvicinarsi al calcio manageriale. Alcuni meccanismi profondi ma mai astrusi ci hanno ricordato un paio di classici: The Manager ed Ultimate Soccer Manager e usciti tra l’inizio degli anni ’90 e la prima metà degli anni ’90. Il tutto potenziato dalla gestione delle partite e da tanti altri aspetti. Insomma, molto coinvolgente.

 

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New Star Manager scende in campo su Pc

Da stella individuale del calcio mondiale ad allenatore di successo. New Star Games annuncia l’arrivo su Pc di New Star Manager, il nuovo titolo della serie. Il gioco è ora disponibile su Steam. Il prezzo è di 16,79 euro. Gli utenti Windows potranno anche usufruire di uno speciale sconto di lancio del 25%.

Ecco il trailer di lancio. Buona visione.

New Star Manager è, come facile intuire, un manageriale di calcio, che consente agli appassionati di essere molto più di un semplice giocatore. Come responsabili della gestione quotidiana della sfortunata squadra del New Star FC, gli appassionati dovranno gestire ogni aspetto del club, dalla realizzazione delle strutture vitali per la squadra, alla gestione dei regimi di allenamento dei giocatori e dei contratti di sponsorizzazione, fino all’ingaggio e al licenziamento dei membri del personale.
Gli allenatori saranno anche responsabili nel mantenere sempre concentrati i giocatori, monitorando le loro preoccupazioni, i loro sfoghi e le loro stranezze. Senza parlare della costante sfida per gestire le risorse finanziarie del club, conquistando sia il favore del consiglio che dei tifosi, cercando di muoversi abilmente nelle acque ostili della stampa sportiva.

Gli utenti di Steam potranno anche accedere al nuovo editor di gioco, grazie al quale potranno personalizzare il nome della squadra, il nome dello stadio, oltre a creare il proprio stemma e le divise del club per le partite in casa e trasferta.

CARATTERISTICHE

GESTIONE TOTALE DEL CLUB

Controllate ogni aspetto della New Star FC, divertitevi a costruire strutture essenziali per il club, gestire le sessioni di allenamento dei giocatori, scegliere lo sponsor migliore e assumere o licenziare il personale di supporto.

CONTROLLATE L’INTERA SQUADRA

Utilizzate tutti i giocatori della squadra per creare azioni e segnare gol decisivi giocando direttamente sul campo, grazie agli innovativi comandi specifici per il mouse.

STRATEGIE DI CALCIO REALISTICHE

Create la vostra squadra ideale, scegliete la formazione vincente, effettuate sostituzioni tattiche, ed… entrante nello spogliatoio per un discorso motivazionale durante l’intervallo.



UNA TRAMA AVVINCENTE ANCHE FUORI DAL CAMPO

Gestite i giocatori instabili e aiutateli a concentrarsi sulle partite, occupandovi delle loro preoccupazioni, crisi di nervi o eccentricità. Coordinate i rapporti con la dirigenza, confrontatevi con il difficile mondo della stampa sportiva e assicuratevi il supporto dei tifosi… senza sperperare le finanze della società.

CALCIO GLOBALE

Immergetevi nelle simulazioni realistiche dei campionati e delle competizioni di coppa più importanti al mondo.

L’EVOLUZIONE DI NEW STAR SOCCER

Sperimentate il nuovissimo capitolo della saga New Star, i cui titoli sportivi, facili e intuitivi, sono giocati da più di 30 milioni di persone.

 

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