Monster Hunter World: Iceborne, Recensione Pc

Monster Hunter World: Iceborne, nominalmente, costituisce “solo” un’espansione dell’acclamato gioco base (qui recensito nella sua versione PS4). Una ciliegina posta al vertice di una torta stratosferica, che segna l’approdo del celebre franchise di Capcom sulle piattaforme più moderne, oltre che un’apertura senza precedenti ai neofiti della serie.
Laddove i titoli precedenti erano appannaggio di una nicchia (seppur cresciuta esponenzialmente negli anni) di appassionati, Monster Hunter World ha infatti trovato la quadratura del cerchio. Realizzato e strutturato in modo da venire incontro tanto ai veterani quanto ai novizi, che per la prima volta si sono trovati davanti una ricca serie di tutorial e spiegazioni in-game delle svariate e non di rado complesse meccaniche proprie del franchise.

Nominalmente, dicevamo. Perché Monster Hunter World: Iceborne porta con sé tanti di quei miglioramenti e di quelle aggiunte da poter essere considerato quasi un titolo a sé stante. Un nuovo bioma, tanti mostri aggiuntivi tra novità e gloriosi ritorni dal passato della serie, nuovi gadget e un gameplay migliorato sono solo alcune delle novità apportate dall’espansione, ora finalmente disponibile anche per gli utenti Pc. Un’esperienza ancor più definitiva per gli appassionati di cacce e avventure; di seguito la nostra recensione della versione Steam.

LA MADRE DI TUTTE LE SFIDE

Chi è passato per i principali titoli della serie (PS2, PSP e 3DS) sa e sapeva bene che World non era completo; che era privo della principale croce (ma anche delizia) degli appassionati del franchise: il grado G, ribattezzato grado Maestro su Monster Hunter World: Iceborne. Il livello di sfida più alto all’interno del titolo, ma anche la fonte più incontaminata di soddisfazioni, oltre che di ricompense in-game.

Oggetti e materiali di mostro atti a realizzare il non plus ultra dell’equipaggiamento, tutto da studiare e organizzare a puntino prima di una spedizione. In seguito agli eventi del gioco base il cacciatore e la sua assistente vengono mandati a investigare nella Foresta Antica circa la singolare presenza di Legiana. Arrivati sul posto i due assistono all’imponente migrazione di questi ultimi, attirati da una sorta di canto verso un’isola oltre il mare e incalzati da un mostro volante sconosciuto lungo il tragitto.

Da qui ha inizio l’avventura su Iceborne, dove il giocatore viene poi introdotto al nuovo bioma, le Distese Brinose, dove prenderà piede la maggior parte delle missioni legate al proseguimento della campagna. Campagna che per poter essere avviata richiederà il completamento di quella del gioco base: gli utenti che si affacciano ora alla serie (o semplicemente al titolo) dovranno prima portare a termine quella di Monster Hunter World, per poter poi accedere a quella di Iceborne, che segna appunto il passaggio dall’High Rank al grado Maestro. Una volta completata anche la campagna dell’espansione si avrà accesso al vero e proprio endgame, costituito da un’ulteriore mappa nuova, le Terre Guida. Una mappa unica nel suo genere, divisa in quattro parti (con altrettanti biomi), che riserverà molte sorprese.

Monster Hunter World: Iceborne

Fedelmente alla tradizione, il grado Maestro ex G-Rank costituisce il top della sfida per il cacciatore. I mostri raggiungono il loro apice tanto in termini di attacco e punti vita, quanto a livello di moveset. Quelli già presenti in World presentano infatti mosse aggiuntive o comportamenti diversi che li rendono decisamente più ostici; i mostri nuovi invece si presentano in tutta la loro maestosità e forza al cospetto del cacciatore di turno. A livello di bestiario le novità in sé (cioè mostri mai visti prima in un Monster Hunter) non sono molte, mentre si assiste, viceversa, al ritorno in pompa magna di tante vecchie glorie. L’esplosivo Brachydos, l’agile Barioth e il feroce Tigrex sono alcune delle vecchie conoscenze invocate dalle community che fanno il loro esordio in Monster Hunter World: Iceborne.

Essi si affiancano ai mostri totalmente nuovi e ad alcune varianti/sottospecie di quelli introdotti da World (come il Paolumu Onirico o il Pukei-Pukei Corallino), che a conti fatti costituiscono delle vere e proprie aggiunte ex novo per caratteristiche e pattern. Per quanto concerne la struttura in sé, la formula è rimasta invariata con le missioni principali della campagna di sovente intervallate da cutscene e in generale dialoghi: per i nuovi giocatori ci sarà inoltre la possibilità di ottenere fin da subito il set d’armatura Guardiano, che tuttavia risulta essere molto meno incisivo rispetto al set da Difensore previsto su World, che di fatto consente di svolgere la campagna del suddetto gioco base a una velocità quasi imbarazzante. Una progressione spedita che tuttavia si arena inevitabilmente alle ultime missioni dell’High Rank, da dove poi inizia la tortuosissima scalata verso un grado Maestro sempre più alto.

CACCIARE O ESSERE CACCIATI

Monster Hunter World: Iceborne

Già con World il sistema di combattimento aveva raggiunto una fluidità e una profondità mai conosciuti nei titoli precedenti: tutte e 14 le armi risultavano variegate e complesse più che mai (chi più chi meno) da padroneggiare, con la necessità di memorizzare combo, intervalli di invulnerabilità tra le varie animazioni e via discorrendo. L’aggiunta della fionda aveva dato un’impronta più strategica al combattimento tramite l’utilizzo dei vari baccelli, di offensivi o di supporto. Ma con Monster Hunter World: Iceborne il ventaglio di possibilità durante l’azione si espande enormemente grazie all’introduzione del rampino. Uno strumento di caccia in dotazione assieme alla stessa fionda, che permette di arrampicarsi sui mostri e indebolirne la corazza, così da rendere i colpi successivi più letali.

A seconda dell’arma utilizzata (alcune leggere, altre pesanti) è possibile danneggiare ancora di più le parti colpite, o persino far droppare dei baccelli per la fionda. Con quest’ultima che assume per la prima volta un ruolo importante anche in termini offensivi, al di là dei proiettili perforanti, bomba ecc. Adoperando il rampino (il cui utilizzo viene ben spiegato in una missione tutorial) è infatti possibile, oltre a quanto detto finora, “far girare” il mostro e innescarne, a determinate condizioni, la corsa verso una parete col fine di stordirlo. L’input viene dato con la fionda, che tramite la pressione di un tasto scatena il “colpo sussultante”, il quale scarica tutti i proiettili in possesso sulla superficie del mostro dove si è aggrappati.

Monster Hunter World: Iceborne

Tra le numerose introduzioni dell’espansione figurano nondimeno una nuova base di ricerca (Seliana), dove il giocatore può trovare tutte le strutture tipiche del gioco assieme ad altre nuove di zecca, come la centrale a vapore (dove è possibile ottenere risorse e materiali attraverso un minigioco). Rispetto a quella di Astera, dove si può scegliere solamente uno fra i tre “stili” dell’abitazione e le creature da posizionare al suo interno, il rifugio del giocatore a Seliana può invece essere completamente personalizzato. A partire dai materiali di muri e pavimento, fino ad arrivare ai singoli pezzi di arredamento, che possono essere sbloccati proseguendo nella storia e completando missioni specifiche.

Rimanendo nell’ambito del supporto, il fidato compagno felyne che può accompagnare il cacciatore in ogni missione si vede rimosso il level cap, precedentemente fissato a 30, come anche quello dei suoi gadget di supporto, non più limitati al lv.10. L’apertura all’utilizzo dei cosiddetti cacciaprede gode ora di una comodità tutta nuova: in Iceborne il giocatore può convocare direttamente sul campo di battaglia uno dei cacciaprede presenti sulla mappa (senza doverlo andare a cercare e “reclutare” di persona), facendolo poi combattere insieme a sé. Con l’ausilio di un altro strumento è invece possibile chiamare una cavalcatura, che consentirà (una volta fissata sulla mappa la destinazione) di spostarsi in velocità e in totale autonomia verso l’obiettivo, come se ci fosse una sorta di pilota automatico. Le tante aggiunte e i numerosi nuovi supporti al cacciatore non devono tuttavia trarre in inganno: il livello di sfida nel grado Maestro è più alto che mai.

UNO SPETTACOLO FIN TROPPO ABBAGLIANTE

Monster Hunter World: Iceborne

Sono ben pochi i giochi che su Pc si affacciano sul mercato avendo già in dotazione un buon livello di ottimizzazione. Il gioco base richiese a suo tempo svariate patch prima di giungere a un buon bilanciamento tecnico; un bilanciamento che tuttavia è stato compromesso proprio dall’uscita di Monster Hunter World: Iceborne. I primi giorni sono stati difficili per tantissimi utenti, che si sono trovati con un utilizzo anomalo della CPU assieme a svariati cali di framerate.
Tempestiva è stata però la risposta di Capcom, che in fretta ha rilasciato una patch capace di migliorare non poco il quadro della situazione. Le problematiche non sono state ancora risolte del tutto, ma la strada intrapresa è assolutamente incoraggiante.

Si parla dopotutto di un titolo estremamente scalabile a livello di impostazioni grafiche, ma che a settaggi alti, appunto, si rivela capace di mettere a dura prova molte delle configurazioni hardware più moderne. La nostra prova si è svolta prima, durante e dopo la suddetta patch: un fatto che ci ha permesso di assistere in prima persona alla buona volontà di Capcom, che speriamo possa risolvere mano a mano anche la più piccola delle imperfezioni. Il level design è indubbiamente sbalorditivo; su tutti ambienti e fauna, realizzati con una cura quasi maniacale. Un po’ più sottotono invece le armature e in generale i dettagli del giocatore e degli npc; una sbavatura che tuttavia non riesce minimamente a cancellare la meraviglia che può essere suscitata quasi in ogni angolo.

Monster Hunter World: Iceborne

La nuova mappa delle Distese Brinose, in particolare, appare molto curata e rifinita, con il giocatore che si ritroverà a sperimentare in prima persona l’impedimento causato dal combattere (in alcune zone) parzialmente immerso nella neve. In Monster Hunter World: Iceborne, ancor più che nel gioco base, gli scenari non sono da considerarsi meri sfondi, ma costituiscono una vera e propria arena di combattimento, da sfruttare eventualmente a proprio vantaggio nella lotta contro i mostri. Una lotta che tuttavia risulterà talvolta ostacolata dal fastidiosissimo effetto bloom sulla neve. Il sole fin troppo realisticamente riflesso sulla neve provocherà difatti un bagliore accecante, che a seconda dei casi potrebbe rivelarsi un grosso impedimento nell’azione.

La versione Pc gode inoltre dell’aggiunta di svariate impostazioni video, che possono elevare la resa grafica generale a livelli inenarrabili. Tra di essi svetta il Direct X 12API, supporto sviluppato da Nvidia che aggiunge una miriade di effetti grafici e visivi sbalorditivi, assieme a una generale ottimizzazione rivolta a coloro che utilizzano Windows 10. AMD ha invece aggiunto il supporto a FidelityFX CAS, la controparte di quello Nvidia che allo stesso modo migliora notevolmente la qualità dell’immagine, rendendola sensibilmente più definita e curata. L’aggiunta di alcune voci (occlusione ambientale, ombre di contatto ecc) completa il quadro delle implementazioni tecniche per la versione Pc, che assieme al supporto per le mod costituisce il cavallo di battaglia proprio della piattaforma.






COMMENTO FINALE

Iceborne costituisce un’autentica manna per tutti i giocatori cresciuti a pane e Monster Hunter. Un sogno già ampiamente realizzato con World, che qui invece giunge a un grado di soddisfacimento difficile anche solo da immaginare.

Una libertà e fluidità nel combattimento senza precedenti, un mondo vivo e pulsante attraverso cui farsi strada e tante glorie, vecchie e nuove, da affrontare e sconfiggere. Il tutto nel segno del sacro ciclo del franchise: uccidi mostro – crafta armi e armature più potenti – affronta mostro più forte – ripeti. 

L’abbondante presenza di tutorial e note interne al gioco circa le meccaniche e le soluzioni da adottare dinanzi alle avversità consentono a qualunque neofita di affacciarsi alla serie, con la garanzia di riuscire mano a mano a far proprio l’universo di meccaniche e di elementi che contraddistingue Monster Hunter.

I veterani non hanno tuttavia motivo di restare delusi data la vastità dell’offerta, sia a livello di contenuti che di sfida. Difatti nelle cacce a grado Maestro la morte è dietro l’angolo, e non c’è modo di poterle affrontare in maniera superficiale senza lasciarci le penne. La prospettiva di vedersi finalmente “messi in paro” con i cugini console a livello di aggiornamenti (tutti gratuiti) rallegrerà indubbiamente gli utenti Pc, che non dovranno più struggersi nell’atto di assistere a missioni evento e altre aggiunte rilasciate esclusivamente, o con larghissimo anticipo, ai giocatori PS4 e Xbox One. Purtroppo o per fortuna dinanzi a un Tigrex famelico si è tutti uguali, a prescindere dall’utilizzo di joystick o accoppiata mouse-tastiera.

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Monster Hunter: World, arriva Geralt di Rivia

Geralt di Rivia irrompe in Monster Hunter: World. Capcom e CD Projekt RED, infatti, hanno annunciato il crossover tra i due loro giochi ed invitano gli appassionati ad una caccia di dimensioni epiche con missioni a tema The Witcher 3.

La collaborazione tra Monster Hunter: World x The Witcher 3: Wild Hunt consiste in un aggiornamento gratuito su Monster Hunter: World. L’update è attualmente disponibile al download su PlayStation 4 e Xbox One. Il contenuto arriverà prossimamente anche su Pc. Ecco il trailer.

Il contenuto del crossover, infatti, ruota attorno ad una nuova serie di missioni. Questa saranno disponibili per tutti i giocatori di Monster Hunter: World che hanno raggiunto il 16esimo rango cacciatore o superiore. Geralt di Rivia, doppiato da Lorenzo Scattorin nella versione italiana, dovrà portare a termine il Contratto: Guai nella Foresta antica che lo vedrà cacciare e combattere una creatura potentissima nota come il Leshen.

Sconfiggerla richiederà abilità tipica di un cacciatore professionista ed i giocatori avranno a loro disposizione l’arsenale e le abilità del Lupo Bianco, inclusa la sua spada d’argento e le sue magie da combattimento. Come da tradizione della serie di The Witcher, i giocatori potranno influenzare l’andamento della storia attraverso i dialoghi.

A partire dal 15 febbraio (dall’1 del mattino), i migliori cacciatori di mostri (rango 50 o superiore) potranno mettere a dura prova le loro abilità in un evento multigiocatore estremamente difficile, che li vedrà fronteggiare la forma più spaventosa del Leshen. Il Contratto: Spirito della foresta sarà disponibile per un tempo limitato, fino al 1 marzo ore 00,59.

Completare il Contratto: Guai nella Foresta antica garantirà ai giocatori degli oggetti speciali a tema Witcher, risorse per costruire l’armatura e le armi di Geralt, una skin unica e un’arma per il proprio Palico, al pari di nuovi gesti, titoli, pose, e sfondo della carta gilda. Completare il contratto: Spirito della foresta premierà ulteriormente i giocatori. E lo farà con risorse che serviranno per costruire armatura e armi di Ciri, altro personaggio iconico di The Witcher 3: Wild Hunt.

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Disponibili i nuovi driver NVIDIA per World of Warcraft: Battle for Azeroth

NVIDIA ha pubblicato oggi una nuova suite di driver per tutte le proprie schede oggi in commercio. Tale software, che segna l’approdo alla versone 398.82, prepara i Pc dei giocatori all’arrivo di World of Warcraft: Battle for Azeroth, previsto per il prossimo 14 agosto, ma anche a quello di Monster Hunter World, il 9 dello stesso mese.

Tali driver Game Ready permetteranno di godersi i due titoli sopracitati alle risoluzioni più alte: per Battle for Azeroth, per esempio, si parla di 3840×2160 a dettagli Alti su GeForce GTX 1080, mentre per Monster Hunter la casa hardware parla della presenza futura di una vasta serie di opzioni configurabili per tutte le esigenze.

I driver possono essere scaricati da questo indirizzo, mentre qui trovate un articolo di NVIDIA sul rilascio.

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Monster Hunter: World è il gioco più venduto di Capcom

Capcom ha pubblicato sul proprio sito la lista dei suoi giochi più venduti. In vetta a questa graduatoria c’è Monster Hunter: World con 7,9 milioni di copie vendute. Il dato, aggiornato al 31 marzo, però si riferisce alla copie fisiche distribuite (e quindi inviate ai negozi).

In seconda posizione, Resident Evil 5 che supera Resident Evil 6. Fuori dal podio Street Fighter II con 6,3 milioni di copie.

Ecco la top ten. Non ci sono alcuni titoli recenti come ad esempio Street Fighter V è in trentesima piazza con “soli” 2,1 milioni di copie vendute. Buona lettura.

  • Monster Hunter: World – 7.9 milioni
  • Resident Evil 5 – 7.5 milioni
  • Resident Evil 6 – 7.1 milioni
  • Street Fighter II – 6.3 milioni
  • Resident Evil 7: biohazard – 5.1 milioni
  • Resident Evil 2 – 4.96 milioni
  • Monster Hunter Freedom 3 – 4.9 milioni
  • Monster Hunter Generations – 4.3 milioni
  • Monster Hunter 4 Ultimate – 4.2 milioni
  • Monster Hunter 4 – 4.1 milioni.

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Monster Hunter: World, Recensione PS4

Di Massimo Reina

La serie di action gdr Monster Hunter sbarca finalmente su PlayStation 4 e Xbox One (più avanti nel 2018 arriverà anche su Pc) e lo fa con un titolo che, lo diciamo subito, è a nostro parere il migliore della saga nonché, sempre secondo noi, una di quelle produzioni che qualsiasi videogiocatore dovrebbe almeno provare una volta nella vita.

In Monster Hunter: World come da tradizione per la serie il giocatore è impegnato in lunghe sessioni di preparazione alla caccia e di caccia vera e propria, quella di enormi creature disposte a tutto pur di non arrendersi. Nei panni infatti di un cacciatore della Quinta Flotta, che viene creato da zero tramite un apposito editor assieme a un fedele compagno di avventure della razza dei Felyne, il videogiocatore deve scoprire cosa c’è dietro la cosiddetta”traversata degli anziani”, cioè a dire una migrazione dei draghi in età avanzata verso un continente in gran parte inesplorato chiamato Nuovo Mondo.

E per farlo è chiamato a esplorare questo continente, cacciando e catturando le creature che lo popolano, recuperando informazioni e materiali utili, e molto altro ancora.

UN MONDO, MILLE ATTIVITA’

Tutto parte da Astera, vero e proprio hub centrale dell’intero gioco, dove l’utente può svolgere tantissime mansioni, come vendere e comprare, potenziare armi e armature e provarle, fare crafting, studiare i punti deboli delle creature che popolano il Nuovo Mondo nel Laboratorio Biologico e interagire con diversi personaggi dai quali apprendere informazioni utili oppure ricevere delle missioni.
Queste, a tempo, si dividono in principali e secondarie, quindi non obbligatorie ai fini del proseguimento della storia, ma utili per potenziarsi, crescere di livello o scoprire armi e oggetti rari.

Ci sono poi altre tipologie di incarichi, dalle spedizioni senza limiti di tempo per catturare o uccidere mostri, utili anche per svolgere qualche attività extra come la pesca o completare dei compiti assegnati dal Centro di Coordinamento, alle Taglie fino ai tradizionali eventi correlati all’online.

Insomma, in Monster Hunter: World non c’è mai il rischio di annoiarsi in termini di cose da fare. Semmai, all’opposto, qualche momento di monotonia lo si può provare per la ripetitività di alcune situazioni, anche se il tutto, almeno nei fan di vecchia data, generalmente viene mitigato dalla voglia di crescere e far sviluppare il proprio personaggio, e dalla volontà quindi di catturare creature sempre più forti.

Ultimando infatti i vari incarichi, il giocatore ottiene vari tipi di ricompense che possono spaziare dal danaro ai punti alchimia, da particolari sfere utili per potenziare la propria armatura a quelli per salire di livello, e così via. Ad ogni modo, tornando all’argomento missioni ed esplorazione, le varie aree che compongono l’universo del gioco sono piuttosto ampie e liberamente visitabili, così che a volte per trovare indizi utili alla caccia o altri elementi  interessanti è necessaria la massima attenzione.

ALL’ULTIMO SANGUE

Tuttavia, per agevolare il compito degli utenti, Capcom ha introdotto gli insetti guida, animaletti simili a lucciole che indicano i punti di raccolta, le tracce da esaminare e la posizione della preda, segnalando all’occasione anche la strada più breve per raggiungerla.

Molto dipenderà in questi casi dal livello di ricerca raggiunto dal personaggio gestito dal giocatore, per un determinato mostro: più esso è alto, più rapidamente gli insetti guida reagiranno alle tracce della bestia e identificheranno la sua posizione. Questo “livello di ricerca” si sviluppa man mano che si raccolgono indizi su ogni mostro di grandi dimensioni, e si può incrementare facendo rapporto al laboratorio biologico di Astera dopo aver raccolto abbastanza tracce.

Ma anche in questi casi, non sempre agguantare il mostro da cacciare è impresa facile: ogni zona è infatti popolata da diverse creature, alcune mansuete, altre più aggressive, e come in ogni ecosistema che si rispetti, queste interagiscono tra loro e con i videogiocatori.

Di conseguenza non è inconsueto vedere magari gruppi di mostri che combattono tra loro, altri che si inseguono o che prendono di mira tutti assieme il malcapitato utente che per sbaglio si trova in mezzo allo scontro.
In questi casi non resta da fare altro che combattere. Qui entra in ballo un battle-system che, come buona parte del resto del gameplay, riprende molti degli elementi cardine della serie, con però qualche ritocco resosi necessario per rendere il titolo un po’ più accessibile anche a quella fetta di pubblico che si affaccia per la prima volta nel mondo di Monster Hunter. In particolare sono presenti dei tutorial molto dettagliati che aiutano i neofiti a calarsi nel concept di gioco.

GAMEPLAY HARDCORE

Questo però non vuol dire che il titolo sia semplice: meccaniche e sistema di combattimento, in tempo reale, restano improntati sulla strategia e su uno stile hardcore, dove nulla è lasciato al caso e ogni arma, equipaggiamento e mossa vanno sempre ponderati a dovere per evitare errori che possono risultare fatali, a maggior ragione visto che ogni mostro del gioco ha i suoi punti deboli e quelli di forza, a cui prestare attenzione.

In Monster Hunter: World esistono infatti più di una dozzina di armi, ciascuna delle quali va a influire su diversi aspetti del combattimento essendo caratterizzate da pesi e impugnature differenti, ma anche da combo, danni elementali e statistiche uniche. Tutti aspetti che si possono migliorare ad Astera, a patto di avere soldi e materiali utili a sufficienza.



Gli scontri sono in generale abbastanza lunghi, talvolta resi più complicati dall’intromissione di qualche altra creatura di passaggio (che però può anche attaccare il mostro, e dunque colpendo pure lui, può essere un valido alleato in un certo senso) o dal fatto che la preda può fuggire via. Inoltre, a rendere a volte più complicati i combattimenti, ci si mette anche la telecamera, che non è sempre posizionata a dovere e talvolta crea qualche disturbo alla visuale. Ad ogni modo, c’è sempre il Felyne a supporto del giocatore, cioè a dire delle creature simili a gattoni che hanno stretto un patto con i cacciatori per aiutarli nella caccia. Durante le missioni attaccano i mostri e raccolgono i materiali per il loro fedele compagno. In casi estremi l’utente può comunque lanciare un razzo SOS e chiamare in proprio soccorso altri giocatori.
Una pratica da non sottovalutare, vista la difficoltà di alcune sessioni di caccia. Monster Hunter:World è infatti un titolo che, proprio per le ragioni sopra scritte, non disdegna l’interazione con altri giocatori, con cui è possibile comunicare durante le missioni via chat vocale, oppure tramite testo e adesivi nella chat o, ancora, attraverso gesti vari del proprio avatar.

CACCIA IN GRUPPO 

Il multigiocatore online viene sbloccato automaticamente dopo aver progredito nella storia, può contare su un buon matchmaking e supporta fino a quattro cacciatori per missione. Ad Astera è inoltre presente una zona dedicata da dove è possibile accedere alle arene o dare vita a sessioni varie multiplayer.

Nelle missioni multigiocatore le ricompense in denaro vengono suddivise equamente tra i membri che vi partecipano, mentre quelle di altro tipo dipendono da quanto tempo è trascorso dall’inizio di un incarico e quello impiegato da un utente a unirsi alla caccia. In casi estremi, infatti, non si ottiene nessun premio, a parte quello economico.

Il multiplayer di Monster Huter: World è comunque ricco di sfaccettature, e sta al videogiocatore scoprirle passo dopo passo giocando.

Passando ad altro, dal punto di vista tecnico Monster Hunter: World non è esente da difetti, anche se nell’insieme si fa apprezzare soprattutto per la cura dei dettagli, la varietà degli scenari e la loro rappresentazione, il monster design e la pulizia grafica generale.

Detto qualche riga sopra dei difetti legati alla telecamera, invece, segnaliamo in tal senso anche un frame rate non sempre stabilissimo quando sullo schermo ci sono troppe “cose” in movimento, e qualche compenetrazione di troppo tra  personaggi e mostri. Niente che comunque non possa essere risolta con qualche patch correttiva e nulla che infici poi negativamente sulla corretta fruibilità del gioco. Per quanto riguarda la parte audio, in giudicabile a nostro parere il doppiaggio, visto che anche per il tipo di gioco non offre molte frasi su cui far testo, mentre di discreta fattura è la colonna sonora che accompagna ogni momento dell’avventura e di caccia, con brani generalmente poco memorabili ma comunque adatti allo scopo.

COMMENTO FINALE

Monster Hunter: World è un gioco sensibilmente più accessibile rispetto ai suoi predecessori, ma non per questo più semplice. Il prodotto offre infatti un gameplay complesso e ben stratificato, capace di soddisfare gli hardcore gamer e tenerli impegnati per ore in lunghe sessioni di caccia ed esplorazione.

Per il resto il titolo è caratterizzato da una grande longevità, da un buon comparto multiplayer cooperativo e da una bella grafica, anche se dal punto di vista tecnologico non manca qualche difetto, come evidenziato in sede di recensione. Nulla però che possa pregiudicare più di tanto la bontà della produzione di Capcom e il suo voto finale, assolutamente positivo.

 

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Monster Hunter: World, nuovo trailer ed immagini

Capcom ha diffuso un nuovo trailer ed alcune immagini inedite su Monster Hunter: World in vista dell’imminente Gamescom 2017 di Colonia.

Oltre a dare un primo sguardo del gameplay, la clip ci mostra uno scorcio del mondo di gioco ed in particolare di una nuova (e vasta) area chiamata Wildspire Waste.

Questa parte del nuovo mondo ci mostra lande desertiche del clima decisamente asciutto e paludi. Le creature che abitano queste aree si sono adattate per sopravvivere.

Monster Hunter: World vede i giocatori assumere il ruolo di un cacciatore che completa varie missioni per uccidere i mostri all’interno di un vivace mondo e di un sistema pieno di predatori …. E prede. Nel nuovo video si possono vedere alcune delle creature che si possono incontrare. Dalle più piccole, alle più possenti.

Chi sarà alla Gamescom la prossima settimana potrà dare un’occhiata al gioco presso lo stand di Sony Consumer Booth nella Hall 7 per poter provare la prima missione.

Monster Hunter: World arriverà su PS4 ed Xbox One ad inizio 2018 con l’edizione Pc a seguire. Vi lasciamo al video ed alle immagini.

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Monster Hunter World, tre video sulle armi

Tris di video su Monster Hunter World. Capcom ci offre una panoramica interessante sulle 14 tipologie di armi che saranno presenti nell’action gdr in arrivo su PS4 ed Xbox One ad inizio 2018 ed a seguire su Pc.

Gli appassionati di Monster Hunter: World andranno a caccia di mostri feroci all’interno di un ecosistema vivente ed avranno, come detto, con loro 14 diverse categorie di armi che potranno essere cambiate, a seconda delle esigenze, nel corso della missione.

Questi nuovi video mostrano le caratteristiche, i punti di forza e la varietà dell’arsenale messo a disposizione cacciatori. Spade e lame sono micidiali negli attacchi veloci, le armi a impatto causano danni maggiori e sono in grado di stordire i mostri, le armi a lungo raggio, come le balestre, permettono di attaccare da grande distanza.

Speciali armi da supporto possono essere di aiuto nel corso dei combattimenti più impegnativi, le melodie suonate dal corno da caccia sono, per esempio, in grado di potenziare il team.

A seconda del tipo di nemico e degli obiettivi della missione può essere utile, nel corso della quest, cambiare il tipo di arma nel campo base, anche i giocatori meno esperti avranno la possibilità di aver accesso a un arsenale molto vario e adatto a ogni tipo di combattimento. Quali armi sceglierete per la caccia?

I TRAILER

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La sintesi dell’evento E3 2017 di Sony

Tanti giochi, tante esclusive ma poche date ed anche qualche taglio agli annunci previsti. La conferenza Sony all’E3 2017 di Los Angeles si potrebbe sintetizzare così con tantissimo spazio alle esclusive ma anche qualche mancanza.

Nel complesso una buona conferenza ma con tanti annunci quasi aleatori e poche sorprese. Per carità, i giochi presentati erano tutti di un certo peso ma tant’è. C’è stata la sensazione diffusa che gli studi interni di Sony siano ancora lontani dal consegnare i propri compiti.

Ad ogni modo, sia la console che le vendite dei videogiochi stanno andando bene: 60,4 milioni di unità vendute in tutto il mondo e 487 milioni di giochi piazzati. I risultati aggiornati all’11 giugno piuttosto lusinghieri.

LE MANCANZE

Partiamo con i grandi assenti nonostante l’avvio di conferenza sia stato sostenuto con lo standalone di Uncharted e l’espansione di Horizon Zero Dawn. Si sapeva di Death Stranding che non sarebbe stato presente all’E3 2017 ma ha lasciato a bocca aperta la mancanza di The Last of Us Part 2. Neil Druckman, direttore creativo ne ha parlato su Twitter spiegando il perché e fondamentalmente è stato preferito dare spazio ad Uncharted: L’Eredità Perduta che ha aperto lo show.

Believe me, we’re super excited to show you more of Ellie and Joel’s 2nd journey, but right now it’s Chloe and Nadine’s time to shine.

— Neil Druckmann (@Neil_Druckmann) June 13, 2017

“Credetemi, abbiamo molta voglia di mostrarvi di più del secondo viaggio di Ellie e Joel, ma questo è il momento di Chloe e Nadine”, ha commentato Druckmann.

Con ogni probabilità sentiremo nuovamente parlare di The Last of Us: Part II al PlayStation Experience, già che si terrà il 9 e 10 dicembre all’Anaheim Convention Center.

Inoltre, il presidente di Sony Worldwide Studio, Shuei Yoshida, ha parlato, intervistato dal canale YouTube Jagat Review, dicendo che l’azienda si è tenuta alcune sorprese per i prossimi eventi fissati nel corso dell’anno, quindi presumibilmente per la GamesCom di Colonia, il Tokyo Game Show e soprattutto la PlayStation Experience di dicembre.

Ed in quest’ottica nemmeno Phantom Wail, il nome in codice del nuovo titolo di From Software, non si è visto.

LE SORPRESE

Uno dei primi video che abbiamo visto è stato quello Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds. Si tratta della prima espansione dell’eccellente action gdr di Guerrilla Games. Questo ha di fatto iniziato la conferenza Sony.

Abbiamo visto, dopo un po’ di tempo, Day Gone, nuovo titolo survival horror a base zombi ambientato in un mondo ad esplorazione libera. Uscirà però l’anno prossimo, in un generico 2018.

Shadow of the Colussus è probabilmente stata la piccola-grande bomba di Sony. E’ comunque un remake del classico uscito nel lontanissimo 2006 su PS2. Il titolo è in sviluppo da Bluepoint Games con la collaborazione di Japan Studio ed è in arrivo l’anno prossimo. Qui il trailer d’annuncio.

LE ASPETTATIVE ALTE MA SI PARLA SEMPRE DEL 2018

In una conferenza con poche certezze, possiamo comunque segnalare le grandi aspettative. Si perché l’unico fatto concreto è che molti di questi annunci, se tutto andrà bene, saranno concretizzati per il 2018.

Presentato Monster Hunter: World col trailer d’annuncio. Il titolo Capcom uscirà nel 2018 anche su Pc ed Xbox One.

Tra i trailer d’apertura abbiamo visto quello di Uncherted: L’Eredità Perduta che arriverà il 23 agosto come abbiamo già scritto qui.

Gran Turismo Sport, di cui non si è vista la clip nel corso dello show notturno ma di cui si è comunque parlato arriverà in autunno. Niente date precise, un po’ il leitmotive della conferenza.

La conferenza stampa si è chiusa con il gameplay di Spider-Man action in fase di lavorazione da Insomniac Games. Davvero spettacolare ma anche qui nessuna data.

Call of Duty: WWII come saprete avrà dei contenuti in esclusiva temporale PS4 e nel corso dell’evento abbiamo visto l’esordio del comparto multigiocatore dell’fps ambientato nella Seconda Guerra Mondiale.

God of War ha fatto la sua bella presenza. La clip mostra il gameplay ed è decisamente spettacolare ma latitano i dettagli. Si sa che, anche questo gioco, uscirà nel 2018.

Un nuovo trailer anche per Detroit: Become Human di cui si erano perse le tracce. David Cage e Quantic Dream hanno quindi mostrato un po’ di gameplay.

UN PO’ DI VR

The Elder Scrolls V: Skyrim VR arriverà per PlayStation VR. Uno scampolo anche nella conferenza Sony di cui avevamo avuto un assaggio nell’evento Bethesda. Un’altra versione per l’action gdr Fantasy che oltre ad arrivare su Nintendo Switch con peculiarità amiibo di Zelda e caratteristiche uniche per la console della grande N, tornerà con una versione dedicata alla Realtà Virtuale.

UN PICCOLO COMMENTO

Veloce e sgusciante. Tante cose belle ma si ha la sensazione di avere visto un bellissimo cantiere a cielo aperto dove tutto è ancora lontano dall’essere concluso.

Sony sta lavorando molto alle esclusive, dettaglio che – come avete visto – è mancato totalmente a Microsoft che di contro ha presentato una Xbox One X mostruosa ma senza titoli dedicati specificatamente.

Siamo rimasti a bocca aperta per diversi titoli: God of War ci è piaciuto parecchio e promette di essere un gioiellino anche come gameplay. Shadow of the Colossus è onirico ma è pur sempre di richiamo pur essendo “soltanto” un remaster. La speranza è che Sony dia una accelerata a questi cantieri.

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