I migliori strategici/gestionali del 2017

Ecco il nostro secondo speciale sui GOTY 2017. Dopo un 2016 che – come già visto in occasione dei nostri GOTY 2016 – si è contraddistinto per la grande qualità e quantità di uscite per quanto riguarda il genere strategico/gestionale, sia su console che su Pc, il 2017 appena trascorso è parimenti stato caratterizzato per la solidità e i risultati raggiunti dai titoli appartenenti a tali, specifici sotto-generi videoludici che si sono susseguiti nell’arco di questi dodici mesi.

A fronte di una netta – ma consueta e abbondantemente prevista – abbondanza di seguiti e riconferme da parte di team ormai conosciuti per le loro comprovate capacità, non sono mancate comunque delle gradite sorprese capaci di distinguersi all’interno di un panorama che, in generale, si conferma davvero ricchissimo e assai accattivante per chi apprezza soprattutto l’utilizzo del cervello nella fruizione della propria passione giocosa.

Nella classifica che ci accingiamo a proporre qui di seguito – al netto dei propri gusti personali e della legittimità o meno, puramente soggettiva, di alcune scelte – possiamo dunque elencare, tuttalpiù, una mera summa di un anno che, per vastità e valore delle offerte proposte al pubblico, non ha certo nulla da invidiare alle annate precedenti, anzi. Ma veniamo alle nostre scelte, presentate qui in basso in ordine con relativi collegamenti alle rispettive recensioni:

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5) WARHAMMER 40.000: DAWN OF WAR III

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Criticatissimo e severamente bacchettato sia da critica che da pubblico (a volte anche ingiustamente), questo ultimo esponente della serie Dawn of War è stato da noi giudicato positivamente, per quello che è: ovvero una delle migliori rappresentazioni su Pc, ad oggi, del celebre e amatissimo gioco da tavolo fantascientifico di Games Workshop. Dawn of War III cerca costantemente di mediare fra le pulsioni “vecchia scuola” tanto desiderate dai fan e le più moderne sensibilità del genere degli strategici in tempo reale, il quale sta da tempo provando a svecchiare le proprie più obsolete strutture da certi stilemi prendendo più di qualche spunto dai sempre più popolari MOBA.

L’e-sport è dunque la fonte di diverse ispirazioni che hanno contraddistinto questo titolo, dagli eroi capaci da soli di ribaltare le sorti di uno scontro al pesante accento posto sulla microgestione delle unità. Un comparto grafico e fisico di prim’ordine completa il tutto, capace com’è di restituire un impatto visivo assolutamente spettacolare ed un’estetica che riesce pienamente nel duro compito di riproporre su pixel il tetro universo di Warhammer 40.000. Certo, ci sono diversi passi falsi, e il bilanciamento non è sempre perfetto. Ma Dawn of War III è un titolo che guarda anche al futuro, e il lavoro di patch e modifiche tramite aggiornamenti svolto finora dagli sviluppatori di Relic Entertainment sta lentamente riuscendo a raffinare un prodotto che, magari con qualche espansione o due nel corso dei prossimi anni, potrebbe finalmente assurgere alla gloria che merita.

4) ENDLESS SPACE 2

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Seguito dell’interessante ma leggermente derivativo Endless Space, questo titolo rappresenta un altro, ulteriore salto di qualità da parte dello studio Amplitude, dopo il già eccelso Endless Legends; si distingue non solo per la proposizione di un gameplay assolutamente solido e incredibilmente raffinato e migliorato rispetto al predecessore, ma anche per il grado quasi inedito di collaborazione raggiunto fra creatori e fruitori del prodotto videoludico, che è risultato addirittura nella creazione “a quattro mani” di un’intera fazione.

Al giocatore viene, in ogni caso, lasciata la libertà decisionale completa riguardo agli aspetti su cui intervenire nella gestione del proprio impero galattico: è possibile procedere per grandi linee, definendo obiettivi di grande portata e focalizzandosi sulla macrogestione, oppure immergersi pienamente in ogni aspetto politico, economico, sociale e militare della fazione scelta, grazie ad un pesante (ma facoltativo) accento posto sulla microgestione. Una flessibilità che è degnamente accompagnata non solo da un versante estetico e sonoro di eccellente impatto, ma anche da un’intelligenza artificiale da non sottovalutare. Endless Space 2 è l’ultimo, ottimo esponente di un genere, quello dei cosiddetti strategici “4X”, ormai considerabile in piena rinascita.

3) XCOM 2: WAR OF THE CHOSEN

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Ebbene sì, stiamo usando una sorta di “cheat” proponendo una espansione di un titolo che – per quanto assolutamente meritevole – è stato originariamente rilasciato l’anno scorso, e perciò non avrebbe teoricamente senso la sua inclusione in questa classifica. Tuttavia, l’incredibile mole di contenuti e novità di War of the Chosen è tale da far impallidire titoli completi offerti al pubblico a 50-60 euro, e da giustificare pienamente il suo inserimento tra i titoli strategici migliori del 2017.

War of the Chosen si innesta sull’originale senza soluzione di continuità e in modo uniforme, inserendo all’interno della campagna base di XCOM 2 una vera e propria cornucopia di cinematiche inedite, stage, nemici, armi, fazioni e dinamiche completamente nuove. Un bagaglio di contenuti (che, tra l’altro, può essere attivato o disattivato a piacimento) che espande e migliora in modo esponenziale una campagna di base già davvero molto ricca: tra pericolosissimi nemici equiparabili, per difficoltà, a dei veri e propri boss, tre fazioni che propongono stili di gioco radicalmente diversi, tantissime possibilità tattiche sia sulla mappa strategica che su quella tattica e un aspetto tecnico finalmente rifinito a dovere, è semplicemente impossibile non considerare War of the Chosen, nonostante il suo status di espansione, quantomeno un serio candidato al titolo di GOTY 2017 per la strategia.

2) MARIO + RABBIDS: KINGDOM BATTLE

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Prodotto tanto unico quanto insperato, questo Mario + Rabbids: Kingdom Battle. Unico perché, fedele all’annuncio originale di Shigeru Miyamoto, non si era mai visto un titolo appartenente al brand Mario di questo tipo. Insperato perché si tratta del lavoro di un team tutto italiano, quello di Ubisoft Milano, capitanato da un Davide Soliani che è riuscito a coronare il proprio sogno di lavorare con Miyamoto-san in persona.

Lungi da noi, in ogni caso, voler fare del campanilismo patriottico fine a sé stesso. Mario + Rabbids si pone, anzi, come uno strategico di sopraffina caratura, erede di tante suggestioni diverse (prima fra tutte il recente reboot di XCOM) ma dotato di una propria, precisa identità. Che è quella di un Mario diverso da tutti gli altri, eppure dotato di un impareggiabile e inconfondibile carisma, supportato da un gameplay solido come una roccia e da meccaniche semplici eppure profonde e complesse al punto giusto, il tutto accompagnato, inoltre, da una presentazione audiovisiva pulita, efficace e coloratissima. Mario + Rabbids è senza dubbio alcuno un titolo imprescindibile per ogni possessore di Nintendo Switch.

GOTY 2017

1) And winner is… TOTAL WAR: WARHAMMER II

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Già l’anno scorso il primo Total War: Warhammer ci aveva profondamente colpiti, ma con il suo seguito i ragazzi inglesi di Creative Assembly hanno a dir poco superato sé stessi. Total War: Warhammer II è un inno all’asimmetricità e alla spettacolarità che solo il genere fantasy epico può offrire, uno strategico profondo e complesso eppure accessibile, un titolo denso di contenuti (destinati tra l’altro ad essere enormemente espansi nel tempo, grazie a dlc come quello, già annunciato, che introdurrà i Tomb Kings), una pressoché perfetta trasposizione digitale di Warhammer Fantasy Battles e un gioco visivamente mastodontico. Le quattro razze che formano il “roster” di base del gioco non differiscono semplicemente per colori o unità, ma presentano delle distinzioni che sono intrinseche nella loro stessa natura e nella propria “lore”, risultando in stili di gioco così diversi da rendere perfettamente auspicabile giocare la stessa campagna quattro volte diverse, ognuna nei panni di una delle quattro fazioni.

Fazioni che vengono presentate in tutta la loro gloria da un motore, il Warscape, ormai giunto a completa maturazione: gli scorci mozzafiato si sprecano, e le linee di battaglia di un Total War non sono mai state così epiche e ricche graficamente. Ma lungi dall’essere solo un semplice aggiornamento grafico, rispetto al predecessore questo Warhammer II ha anche il merito di saper evolvere nei punti giusti un gameplay già ottimamente rifinito in partenza, grazie ad una interfaccia sulla quale sono state innestate delle piccole, ma sostanziali, modifiche, e ad una struttura della campagna dotata di un inedito e benvenuto accento narrativo – che permette comunque un’ampia varietà di approcci al gioco, da quello più difensivista a quello più aggressivo. Ad oggi, Total War: Warhammer II è, semplicemente, uno dei migliori esponenti della serie, se non il migliore in assoluto, e permane come punto fermo e importantissimo caposaldo della strategia su Pc.

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Mario + Rabbids: Kingdom Battle, Recensione Switch

All’E3 di Los Angeles 2017 dello scorso giugno, durante la conferenza Ubisoft, saliva sul palco Shigeru Miyamoto, raccontando di aver detto a Davide Soliani, direttore dei lavori per Mario + Rabbids: Kingdom Battle, che stava per essere annunciato al mondo: “fai un gioco di Mario che non è stato mai fatto in precedenza”.

Ubisoft Milano, lo studio per cui Soliani lavora, ha raccolto il guanto di sfida e ha dato ascolto al signor Miyamoto, realizzando non solo un gioco mai visto in precedenza, ma anche un gioco che i posteri faticheranno ad eguagliare: uno strategico a turni con Mario come protagonista. Questa opera è arrivata su Nintendo Switch sul finire di agosto, in esclusiva assoluta per la console ibrida realizzata dalla Factory di Kyoto.

QUELLA PIAGA CHE CHIAMANO RABBIDS

Vengono dalla Luna, sono estremamente stupidi e viziosi, incuranti di tutto e di tutti, anche di loro stessi: sono i Rabbids, geniale parto dell’altrettanto geniale mente di Michael Ancel, il creatore di Rayman e Beyond Good & Evil, che undici anni or sono concepì una nuova minaccia da battere (e abbattere a colpi di karate) per Rayman, una delle icone indiscusse di Ubisoft sul finire degli anni ‘90 e i primi anni del 2000.

Questa volta, gli imbranati e caotici coniglietti malefici l’hanno fatta grossa: hanno rubato un pericoloso visore che altera pesantemente la realtà e finiscono nel mondo di Mario, Luigi, Yoshi, Peach e tutti gli altri, seminando panico, distruzione e caos, cioè quello che gli riesce meglio. Mario non si perde d’animo, anzi, si rimbocca le maniche e con l’aiuto di Beep-0, robottino dal cuore d’oro, si mette all’inseguimento del visore, saldamente difeso dal Rabbid che lo indossa.

Ad aiutare Mario nelle sue nuove avventure ecco dei Rabbid relativamente più lucidi, che si travestono da Luigi e Peach e prendono le difese del Regno dei Funghi. A loro, man mano che si avanza nella storia, si uniranno Luigi, Peach, Yoshi e Rabbid Mario. Otto personaggi che, in squadre da tre e con Mario indiscusso/insostituibile leader che li accompagna verso grandi imprese.

UN GIOCO DEGNO DELLA GRANDE N

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Bando a vuoti campanilismi, cerchiamo di portare alla luce di questa recensione un paio di dati di fatto. Mario + Rabbids: Kingdom Battle è un videogioco realizzato a regola d’arte, ed è realizzato dallo studio di Milano di Ubisoft, formato da professionisti del settore che sono nati e cresciuti in Italia. Appartenendo ad una grande multinazionale come Ubisoft, e avendo tra le mani un brand semplicemente importantissimo, come quello di Mario, è chiaro come il Sole che sono stati supportati da Ubisoft (Parigi, per essere precisi) e Nintendo. Tuttavia, il gioco che stiamo recensendo è ideato e realizzato da professionisti della nostra stessa nazionalità: scusate se facciamo parlare l’orgoglio.

Al di là della paternità dell’opera, bisogna evidenziare che sotto l’aspetto meramente tecnico, Mario + Rabbids: Kingdom Battle si presenta come se fosse un gioco sviluppato internamente da Nintendo. Teniamo a precisarlo perché, nel corso degli ultimi anni, tra community di videogiocatori e sedicenti esperti del settore, accostare Ubisoft a realizzazioni frettolose o scadenti è diventato un mantra. Lungi da noi prendere le difese di certe realizzazioni che lasciano il tempo che trovano e – spesso, purtroppo – sono poco difendibili, ma nel caso di Mario + Rabbids: Kingdom Battle, Ubisoft si è superata. Si parla di un gioco fatto e finito, praticamente completo e che non ha bisogno di grandissime patch o di sontuose espansioni per completare l’opera. Non abbiamo riscontrato tanti e strani bug, ma solo una generale, genuina e positiva attenzione per ogni dettaglio: vorremmo che da oggi in poi, ogni titolo Ubisoft subisse lo stesso trattamento, lo stesso amore per il mezzo, che ha dimostrato Ubisoft Milano.

Scelte cromatiche, level design, colonna sonora, longevità e rigiocabilità: nulla sembra lasciato al caso e questo è semplicemente grandioso.

SEMBRA XCOM MA NON LO E’

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Mario + Rabbids: Kingdom Battle è uno strategico a turni che fa di strategia, tattica e un minimo di pianificazione il suo leit motiv. Quando non si è impegnati ad esplorare quel che resta del mondo di Mario, ormai devastato dalla calamità dei Rabbids, si entra nei campi di battaglia, che sono autentiche arene – spesso anche a più livelli di altezza – ed anche autentiche scacchiere in cui, a turno, attiviamo, muoviamo e facciamo interagire la nostra squadra di tre elementi. Ogni elemento ha un suo ruolo, un equipaggiamento compatibile con le sue abilità, abilità speciali che potenziano se stesso, tutta la squadra o solo un altro compagno. Alla fine di ogni battaglia si ottengono monete d’oro e punti abilità: le prime servono ad acquistare equipaggiamenti sempre più potenti ed efficaci, mente i secondi servono a fare emergere il vero potenziale, i veri poteri che ogni personaggio ha, che gli conferiscono notevole vantaggio in battaglia (spesso affrontata con disparità di numero a favore dei nemici).

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Movimento, azione, azione speciale, coperture e combattimenti a turni: tutti ingredienti che, negli ultimi anni, abbiamo saputo apprezzare – quando non adorare – in XCOM, di Firaxis Games e 2K (la cui ultima espansione, War of the Chosen, è da poco arrivata). Diversamente dal “gioco per grandi”, a tinte aliene e impietoso, in Mario + Rabbids: Kingdom Battle le “regole di base” sono semplificate. Tuttavia non è per questo che l’ultima fatica di Ubisoft Milano passa per giochino semplice ed infantile.
L’intelligenza artificiale, più avanti nel gioco, stimola parecchio le nostre abilità; le coperture sono più difficili da gestire ed è piuttosto facile perdere un membro della squadra o l’intera battaglia, se si affrontasse tutto alla leggera.
In Mario + Rabbids: Kingdom Battle non esiste il concetto di morte permanente: se uno dei nostri venisse abbattuto durante una battaglia non sarebbe la sua fine, ma andrebbe semplicemente K.O. per poi rialzarsi al termine della partita in corso. Tranne che in battaglia, inoltre, è possibile cambiare membri della squadra potendo, così, schierare i membri più in salute o quelli che si prestano meglio allo scopo della missione da affrontare.

Abbiamo, inoltre, notato certe abilità che, su XCOM, non abbiamo mai visto o usato prima: la scivolata, il salto con annesso schianto sulla testa del nemico, il salto tramite altro compagno che sostituisce la corsa per coprire maggiore distanza, la facoltà di muovere, sparare e fare una terza azione, quella speciale, prima di concludere il turno.

CHI NON GIOCA IN COMPAGNIA…

Mario + Rabbids: Kingdom Battle prevede una lunga ed appassionate modalità avventura, che tiene impegnati dalle 20 alle 30 ore di gioco. Queste possono dilatarsi ancora di più per merito della presenza di numerosi segreti, tante sfide, oggetti da sbloccare o collezionabili da scoprire. Se tutto questo non dovesse bastare, ecco fare capolino la possibilità di giocare in modalità cooperativa.

Anche il lavoro di Ubisoft Milano, come tutti i lavori del settore, non è esente da difetti. Occorre evidenziare che, personalmente, non abbiamo visto difetti di programmazione così gravi da impedirci di andare avanti nel gioco, la console non è andata mai in “crash”, non abbiamo visto cose o situazioni strane (cose da Rabbids a parte, ma quelle sono intenzionali). Manca una comoda opzione per saltare filmati di intermezzo e di movimenti/azioni, così da rendere il gioco estremamente più scacchistico e statico, ma anche piuttosto veloce se lo si vuole rigiocare per sbloccare le cose che ancora mancano.

All’inizio del gioco ci è voluto un po’ di tempo, prima di capire che il gruppo si muovesse dietro Beep-0 e che sia lui ad interagire con fondali, interruttori ed altro genere di “leve”: pensavamo di fare riferimento a Mario, figura che ben più salta all’occhio, ma dopo i primi minuti di confusione e ammiccamento, è filato tutto liscio. Ci ha convinto poco la scelta di affidarsi a fumetti e a grandi font con annesse “emoji” oppure “emoticons” (chiamatele come preferite) ma questo, più che un difetto, potrebbe trattarsi di un gusto eccessivamente soggettivo. Avremmo gradito di più veri dialoghi.

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COMMENTO FINALE

Gioco di tattica e di strategia a turni ideato e sviluppato da Ubisoft Milano, supportato da Ubisoft Paris e Nintendo, Mario + Rabbid: Kingdom Battle irrompe nella softeca di Nintendo con tutti gli onori del caso, perché si parla di un gioco “scacchistico” di rara fattura, tecnicamente solidissimo e di sicuro intrattenimento. Niente salti millimetrici, corse folli o mondi tridimensionali da esplorare – quello è un marchio di fabbrica Nintendo – ma il primo videogioco di con Mario protagonista, sviluppato lontano da Kyoto vince convince praticamente su tutta la linea.

Graficamente e artisticamente si tratta di un lavoro con pochissime pecche e molti pregi: unire la follia dei Rabbid al mondo di Mario, Peach e Luigi non era semplice eppure ci sono riusciti. La colonna sonora è una piccola grande perla da ascoltare e riascoltare, gli effetti sonori e le voci non sono mai fuori luogo. Tutto fila liscio, rallentamenti e scatti non ne abbiamo incontrati, incertezze su animazioni, suoni e musica ancora meno. Vorremmo che Ubisoft lavorasse sempre così.

Joy-con alla mano, Mario + Rabbid Kingdom Battle riesce anche ad esaltare. Movimenti, azioni, azioni speciali e combinazioni di abilità tra i personaggi – sebbene all’inizio potrebbero sembrare di difficile realizzazione – regalano situazioni spettacolari, memorabili. Il gioco richiede non meno di venti ore per essere portato a termine e ne chiede ancor di più ai completisti che non vogliono perdersi nemmeno un segreto, un collezionabile o un bonus.

Mario + Rabbid Kingdom Battle è, senza ombra di dubbio, il capolavoro di Ubisoft Milano. E pensare che moltissimi appassionati potrebbero affacciarsi al genere con questo titolo, per poi cimentarsi con gli ultimi XCOM o simili fa solo ben sperare per il futuro.

Pregi

Strategia e tattica perfette per iniziare ad avvicinarsi al genere. Tanto semplice quanto profondo. Tecnicamente molto solido. Colonna sonora vincente. Curva di difficoltà praticamente perfetta.

Difetti

Manca un’opzione per saltare del tutto i filmati e le animazioni dei turni. In modalità esplorazione si può incappare in piccole sviste. I dialoghi affidati a fumetti e la scelta del font non ci hanno convinto totalmente.

Voto

9

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Mario + Rabbids Kingdom Battle irrompe su Switch

Gli utenti Nintendo Switch possono festeggiare. Atteso fin dal suo annuncio all’E3 2017 dello scorso giugno, è giunto puntualmente sulla loro console l’insolito Mario + Rabbids  Kingdom Battle.

Insolito perché unisce i personaggi di Mario ai folli Rabbids in uno strategico a turni alla XCOM ma decisamente più colorato in un’avventura per salvare il Regno dei Funghi da un vortice misterioso. Il prezzo è di 59,99 euro.

Sviluppato dagli studi Ubisoft Milano e Ubisoft Parigi, Mario + Rabbids Kingdom Battle vede Mario e i suoi amici impegnati in una avventura che spazia tra combattimenti a turni ed esplorazione, attraverso quattro mondi diversi. Gli eroi del Regno dei Funghi potranno eliminare i propri nemici con oltre 250 armi differenti e con caratteristiche specifiche. I giocatori formeranno una squadra di tre eroi scegliendo fra otto personaggi diversi, ognuno dotato di una propria personalità e determinate abilità, in grado di garantire un’esperienza di gioco sempre diversa in base alla combinazione scelta.

Le sfide in cooperativa aggiuntive, disponibili in tre livelli di difficoltà, consentiranno ai giocatori anche di unire le forze con un amico in una modalità multigiocatore in locale e divertirsi con la stessa esperienza di gioco strategica come una vera squadra. Mario + Rabbids Kingdom Battle sfrutta la possibilità di giocare ovunque e in qualsiasi momento, offerta da Nintendo Switch. Inoltre, i giocatori potranno sbloccare nuove caratteristiche di gioco con le proprie statuine amiibo.

Disponibili anche le speciali statuette di Mario + Rabbids Kingdom Battle, realizzate da Ubicollectibles e ispirate ai personaggi del gioco che portano i Rabbids in un nuovo universo. Ciascuna è disponibile in due formati, 8 e 16 cm, ed è dedicata alle controparti dei Rabbids nel mondo di Mario. Quattro i modelli da collezionare: Rabbids Mario, Rabbids Luigi, Rabbids Peach e Rabbids Yoshi.

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Ubisoft è pronta per la Gamescom 2017, ecco la line-up

Ubisoft svela la sua line-up di titoli per la Gamescom 2017, che si terrà dal 22 al 26 agosto a Colonia, in Germania.
I visitatori potranno provare le versioni dimostrative di Assassin’s Creed Origins, Far Cry 5, Mario + Rabbids Kingdom Battle, South Park: Scontri Di-Retti e The Crew 2, oltre a sfidarsi con For Honor e Tom Clancy’s Rainbow Six Siege.

Nel corso della settimana, presso lo stand Ubisoft (Hall 6.1, stand B020), saranno organizzate varie attività dedicate ai fan, tra cui esibizioni di Just Dance 2018 e presentazioni esclusive, annunci, demo, trailer e omaggi. Sempre presso lo stand sarà disponibile anche lo store di Ubisoft, in cui i visitatori potranno acquistare gli oggetti della linea Ubicollectibles, tra cui, per la prima volta, la nuova serie di statuette Chibi “Six Collection”.

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La finale della Rainbow Six Siege ESL Season 2 si terrà presso l’Alpha Stage ESL Arena nella Hall 9 durante la Gamescom. In particolare, venerdì 25 agosto si svolgeranno le semifinali, mentre la finale della Season 2 è in programma per sabato 26 agosto. Le finali saranno trasmesse in diretta dalle 9,45 alle 20, insieme a dimostrazioni live di nuovi contenuti e panel tra sviluppatori e community.

La software house francese ricompenserà alcuni dei suoi fan più fedeli e appassionati invitando 15 Star Player, scelti tra i membri dell’Ubisoft Club, a vivere un’esperienza VIP oltre all’opportunità di partecipare a una serie di incontri con i suoi sviluppatori. Inoltre, i partecipanti alla Gamescom riceveranno alcune ricompense di gioco esclusive per alcuni titoli Ubisoft e avranno l’opportunità di accedere alla Ubisoft Lounge, all’interno dello stand, per partecipare a incontri, provare demo e discutere sui giochi.

“Siamo davvero felici di poter finalmente svelare la nostra line-up completa ai giocatori europei, dopo il grande successo riscosso all’E3 dello scorso giugno –  ha dichiarato Alain Corre, direttore esecutivo dei territori EMEAavremo più di 300 postazioni, il maggior numero mai avuto alla Gamescom, che consentiranno ai visitatori di provare i nostri nuovi giochi in anteprima, condividendo con noi i loro feedback. E grazie ai nuovi contenuti e all’esperienza competitiva di For Honor e Rainbow Six Siege, oltre alle finali della ESL, siamo davvero felici di rassicurare i fan che questi titoli riceveranno un supporto costante”.

Ed ecco il trailer di annuncio per la Gamescom 2017. Buona visione.

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