Call of Duty: Modern Warfare beta, anteprima

Mentre impazzano le polemiche sull’esclusiva PlayStation 4 di un anno per le Survival Ops, una parte della modalità Spec Ops del gioco, Infinity Ward continua a tirare dritto per la sua strada e a ottimizzare Call of Duty: Modern Warfare in vista del rilascio. Il titolo è infatti atteso sulla console Sony, su Pc e Xbox One a partire dal prossimo 25 ottobre, ma il tempo per produzioni di questo genere vola letteralmente e ogni minuto di lavoro può rivelarsi prezioso.

In quest’ottica nelle ultime settimane si sono svolti dei test cadenzati in due blocchi, che hanno riguardato il comparto multiplayer online del gioco, grazie a una beta ad accesso anticipato inizialmente riservata alla stampa o a chi aveva prenotato il titolo sui vari store aderenti, e successivamente aperta anche al pubblico. La versione di prova ha consentito allo sviluppatore di testare le infrastrutture online e alcune delle modalità più attese dal pubblico, ricevendo in cambio dei feedback dai giocatori che hanno preso parte alle prove che torneranno utili per eventuali ritocchi.

Anche noi abbiamo partecipato alla beta (che ha avuto numeri da record) e di seguito vi diciamo quali sono state le nostre impressioni.

PAROLA D’ORDINE: TATTICA

La beta di Call of Duty: Modern Warfare metteva a disposizione una manciata di modalità accessibili tramite un efficiente quanto rapido matchmaking. Oltre al Deathmatch a Squadre e 10contro10, c’erano Dominio, Dominio per 20 giocatori e Quartier Generale. Le mappe erano invece tre, ovverosia Hackney Yard, Azhir Cave e Grazna Raid, con due varianti notturne, ciascuna delle quali strutturate in maniera differente per dimensioni e composizione, oltre che con la necessità di utilizzare dei visori contro l’oscurità. Ma con un comune denominatore: la presenza di molti edifici ed elementi utili come coperture.

Questo perché la giocabilità di Call of Duty: Modern Warfare, almeno a livello di multiplayer, sembra orientato verso un ritmo un po’ più lento e un’azione meno caotica ma più ragionata, tranne che in quelle modalità più tradizionaliste dove anche per impostazione, è richiesta per forza di cose un altro genere di azione.

Nelle mappe utilizzate per la beta, la presenza di molti ripari e strutture edilizie dentro cui infilarsi per appostarsi o trovare rifugio momentaneo prima di proseguire alla ricerca dei nemici, ha permesso infatti al videogamer di approntare tattiche più ponderate. Questo aspetto del gioco viene ulteriormente evidenziato attraverso una rivisitazione della fisica in funzione di un maggior realismo dei movimenti dei personaggi. Questi, anche a seconda dell’equipaggiamento indossato, risultano più naturali nelle loro azioni, facendo “avvertire” all’utente il peso effettivo dell’avatar all’interno di un ambiente (saltando, arrampicandosi, accovacciandosi o scivolando) o a contatto con degli oggetti, poiché il gioco tiene maggiormente conto della loro fisicità. Lo stesso vale per la pesantezza di un’arma o per il suo rinculo, che condizionano rendimento e mobilità di chi la sta utilizzando.

La cosa potrebbe fare inorridire i fan più hardcore di Call of Duty, che magari prediligono un gameplay più veloce, ma le cose non sono poi così male, e nonostante questi cambiamenti le partite risultano lo stesso avvincenti, cariche di tensione e imprevedibili, ma con uno stampo più realistico. Anche perché come da un po’ di tempo a questa parte il time to kill si mantiene su valori bassi per incentivare i videogamer meno esperti a non mollare subito davanti a un utente più pratico, e perfino le hitbox sono meno “aggressive” anche quando i colpi vanno a segno.

Unica pecca in tal senso è forse da ricercare nel sistema di respawn, che se da un lato torna utile con la nuova telecamera a volo d’uccello, che nella fase di rientro in partita dà una percezione abbastanza chiara sulla posizione della mappa in cui si ritrova, dall’altro commette qualche errore imperdonabile, visto che in certi casi rilascia il giocatore troppo a ridosso del punto della mappa dove si trova magari l’obiettivo. Tutto è andato bene, e il gioco si è mantenuto stabile nella connessione senza incertezze o inciampi a livello di lag né disconnessioni improvvise e crash. Segno evidente che lo sviluppatore ormai ha raggiunto una certa sicurezza nella gestione dei server e nella loro ottimizzazione.

In aggiunta alle mappe è stato poi possibile provare altre funzioni del gioco grazie a una apposita sessione speciale che si attivava a cadenza giornaliera. Tra queste il sistema Gunsmith, che consente di modificare nella struttura ogni singola arma e aggiungere fino a cinque diversi accessori, ognuno con i suoi punti di forza e le sue debolezze. Ciascuno dei tanti accessori da sbloccare che possono essere poi equipaggiati danno accesso a un bonus e a un malus, costringendo l’utente a valutare di volta in volta la soluzione migliore per la sua arma. Nella seconda settimana di prove, la beta ha infine permesso per la prima volta nella storia di Call of Duty il gioco cross-platform tra giocatori Pc e console.

Activision ha infatti deciso di rompere con la tradizione, e una delle novità più importanti da questo punto di vista è il cross-play del multiplayer con l’assenza del Season Pass (con i contenuti maggiori che saranno gratuiti). Come funziona: al momento di accedere alla partita, nella schermata principale, accanto a ciascuno degli altri giocatori coinvolti nella sfida, appare un’icona che segnala su quale piattaforma sta giocando. Anche questo test ha dato segnali positivi in termini di connessione e lag, così come di gameplay: le due nuove modalità, Scontro e Guerra Terrestre, con le relative mappe, hanno dato conferme di quanto avevamo già visto durante la precedente settimana.

COMMENTO FINALE 

La beta di Call of Duty: Modern Warfare conferma l’intenzione di Activision di fare un passo indietro rispetto ai recenti titoli della serie in termini di situazioni, ritornando alle battaglie più attuali e non futuristiche, puntando  di conseguenza su un gameplay più realistico.

Da questo punto di vista ha deciso di premere l’acceleratore su meccaniche sempre adrenaliniche, ma con una maggiore attenzione per la tattica e dunque sulla credibilità di movimenti e situazioni. Elementi questi che, insieme a un ottima infrastruttura online potrebbero garantire il successo di un reboot che si preannuncia essere il primo episodio di una nuova “sotto-serie” interna.

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Call of Duty, nel 2020 potrebbe cambiare sviluppatore

La serie Call of Duty potrebbe avere alcune novità. Activision, publisher della saga fps, potrebbe cambiare sviluppatore. La saga vanta diversi episodi annuali che vengono sviluppati da tre studi: Treyarch, Infinity Ward e Sledgehammer Games.

L’anno scorso, Black Ops 4 di Treyarch ha fatto il suo debutto mentre per questo 2019 non si hanno ancora notizie ufficiali (potrebbe essere Modern Warfare 4 di Infinity Ward).

Secondo questo andazzo, nel 2020 dovrebbe continuare Sledgehammer Games ma a quanto sembra, Activision avrebbe deciso di cambiare questa turnazione.
Ne parla Jason Scrier di (e su) Kotaku, uno che ha sempre scritto in modo affidabile quando si parla di rumors. Secondo il sito, infatti, la compagna avrebbe deciso di non affidare i lavori a Sledgehammer Games ed a Raven dando mandato a Treyarch.

Il 2020, quindi, potrebbe essere l’anno di Black Ops 5 che – vista la turnazione – sarebbe dovuto uscire nel 2021. A motivare questa scelta, secondo quanto riferito da ben due fonti interne, sarebbe stato il progetto (definito addirittura “disastroso”). Questo avrebbe creato tensioni tra i due team.

Ad ogni modo il lavoro fatto finora non sarebbe buttato del tutto. A quanto pare, la base della campagna single player andrà in Black Ops 5 (IIIII?). A tal proposito, sembra che il titolo possa essere ambientato nella Guerra Fredda. Sledghehammer e Raven non sarebbe escluse del tutto e farebbero da supporto a Treyarch.

Qui la lista pubblicati da Activision dal 2012 dalla quale si evince la rotazione degli sviluppatori.

2012 – Treyarch – Call of Duty: Black Ops II

2013 – Infinity Ward – Call of Duty: Ghosts

2014 – Sledgehammer – Call of Duty: Advanced Warfare

2015 – Treyarch – Call of Duty: Black Ops III

2016 – Infinity Ward – Call of Duty: Infinite Warfare

2017 – Sledgehammer – Call of Duty: WWII

2018 – Treyarch – Call of Duty: Black Ops IIII

2019 – Infinity Ward – Non ancora annunciato (ma a questo punto dovrebbe essere un nuovo Modern Warfare).

2020 – Treyarch – Call of Duty: Black Ops IIIII?

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Nel 2019 potrebbe arrivare Call of Duty: Ghosts 2

Il Call of Duty del 2019 potrebbe essere Call of Duty: Ghosts 2 sebbene in molti tendano a preferire l’ipotesi di Modern Warfare 4.

A mettere il dubbio, un post su Twitter di Ashton Williams, la community manager di Infinity Ward. Lei ha infatti postato una gif animata di un teschio che secondo molti è un richiamo a Call of Duty: Ghosts.

Il 2019, quindi, potrebbe portare Ghosts 2 nonostante il primo capitolo della mini-serie all’interno della grande famiglia Call of Duty uscito nel lontano 2013, non sia stato all’altezza degli altri giochi.

Ad ogni modo non ci sono poi state risposte ufficiali anche a chi ha ipotizzato che il teschio fosse un riferimento al ghost di Modern Warfare 2 e quindi rinforzando l’ipotesi di Call of Duty: Modern Warfare 4. Insomma, è bastato poco per accendere il dibattito. Vedremo nelle prossime settimane chi avrà ragione.

pic.twitter.com/zsImJQULPt

— Ashton Williams (@ashtonisVULCAN) January 2, 2019

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Activision aprirà Infinity Ward Poland

Activision guarda alla Polonia ed aprirà una nuova filiale dello studio di Infinity Ward. Il nuovo studio si chiama semplicemente Infinity Ward Poland.

Questi lavorerà con lo studio principale di Los Angeles ed è probabile che non vedremo alcun gioco ex novo della serie Call of Duty uscire da questo studio. Michal Drobot, attuale rendering engineer, guiderà questa nuova formazione. Ne parla Dualshockers.

Dave Stohl, capo dello studio principale, ha detto:

“Siamo felici di annunciare l’espansione delle nostre capacità di sviluppo con l’apertura di Infinity Ward Poland. Stiamo costruendo uno studio di ricerca e sviluppo di livello mondiale che attingerà alla cultura e al talento creativo in Polonia in modo da rafforzare ulteriormente la nostra posizione come uno dei team più dedicati e completi del settore. Non vediamo l’ora che arrivino grandi cose”.

Infinity Ward

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Call of Duty: Infinte Warfare Absolution è su PS4

La versione PlayStation 4 di Call of Duty Infinite Warfare si arricchisce oggi con il terzo dlc chiamato Absolution. L’espansione dell’fps sviluppata da Infinity Ward per il publisher Activision, arriverà successivamente anche su Pc ed Xbox One.

Absolution include quattro nuove mappe (Bermuda, Permafrost, Fore ed Ember) per il comparto multigiocatore progettate per mostrare tutti i diversi stili di gioco possibili all’interno del gioco. Ed include anche “Attack of the Radioactive Thing!” con l’attrice Cassandra Peterson nel ruolo di Elvira in questa  nuova esperienza zombie cooperativa ambientata negli anni ’50.

Ecco il trailer di lancio.

Dave Stohl, capo di Infinity Ward, ha detto:

“Non importa quale sia il tuo stile di gioco, sia che tu sia un cecchino che colpisce da lunga distanza o invece un amante dei combattimenti ravvicinati, il nostro team ha progettato le nuove mappe di Absolution perché siano divertenti e coinvolgenti per tutti i giocatori. E con Attack of the Radioactive Thing!, la trama contorta approda in un’altra folle ambientazione, questa volta negli anni ’50 e direttamente dai tipici film horror di quell’epoca. Si tratta di una cittadina sul mare, completamente demolita da una nuova categoria di nemici, che i giocatori ameranno, così come nuove ondate di non-morti e nuovissime armi e trappole da affrontare”.

Più dettagli li troverete in questo nostro pezzo di presentazione.

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Call of Duty: Infinite Warfare, il dlc Continuum arriva il 18 aprile su PS4

Continuum è il nome del nuovo dlc con mappe aggiuntive per Call of Duty: Infinite Warfare. Tale espansione digitale arriverà il 18 aprile su PlayStation 4 ed a seguire su Pc ed Xbox One. Lo rende noto Infinity Ward, sviluppatore dello sparatutto in soggettiva, lo riferisce VG247.

Troviamo quattro nuove mappe per il comparto multiplayer: Excess, Turista, Archive e Scrap, e la nuova esperienza zombi cooperativa chiamata Shaolin Shuffle protagonista del trailer che vi proponiamo dopo la notizia. La descrizione ufficiale recita queste parole:

“Dopo essere a malapena fuggiti dal rave della vita negli Anni ’90, i nostri quattro attori si ritrovano trasportati nel loro nuovissimo incubo in una New York City degli Anni ’70. Riuscianno Andre, AJ, Poindexter e Sally a sopravvivere al nuovo capolavoro di Willard Wyler? Preparati a riportare in vita la stravaganza di una terrificante festa kung-fu piena d’azione nell’ultima avventura zombi di Infinity Ward, Shaolin Shuffle”.

 

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Infinity Ward da 10 suggerimenti per godersi al meglio il multigiocatore di Infinite Warfare

La modalità multigiocatore di Call of Duty: Infinite Warfare permette agli appassionati di personalizzare l’esperienza come mai prima d’ora, offrendo maggiori possibilità di adattare le proprie armi e strumentazioni al proprio stile di gioco. Tutto è stato costruito intorno a differenti tipi e stili di gioco, e in cui i fan hanno la possibilità di combinarli come preferiscono.

Infinity Ward, lo sviluppatore del nuovo Call of Duty: Infinite Warfare, condivide – così – i dieci suggerimenti per giocare al meglio la modalità multigiocatore e per poter salire di livello.

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Joe Cecot, Lead Multiplayer Designer, Infinity Ward li indica:

  1. Solo perché il gioco ha uno sprint illimitato, non significa che si lo debba usare continuamente. Non essere troppo frenetico e sfrutta al meglio le coperture.
  2. Impara a leggere il Radar. Spesso, guardando la posizione in cui si trova il tuo team, puoi prevedere dove si apposteranno i tuoi nemici e da dove potranno arrivare.
  3. Usa un silenziatore per nascondere la tua presenza. In questo modo puoi eliminare due o tre nemici in una volta sola, perché non sapranno da dove arrivano gli spari.
  4. Claw è un’arma con un Arsenale di medio livello sul kit Guerrigliero. Quando la usi per tenere occupati più nemici, chiudi il fuoco sul lato. Quando attacchi un nemico sulla media distanza punta in basso per ridurre il rinculo.
  5. Ogni arma ha un suo momento ideale per essere utilizzata. La NV4 è arma precisa, con bassa cadenza di fuoco, capace di infliggere un danno elevato anche da lontano. Usa quest’arma quando puoi tenere i nemici lontani. La FH4-40 è un’arma con un’alta cadenza di fuoco, un forte rinculo e un livello di danno limitato. Usala per pulire le aree intorno a te. Controlla bene la barra di stato dell’arma quando scegli il tuo arsenale.
  6. Le Squadre Missione sono una nuova modalità per avanzare di livello in Call of Duty: Infinite Warfare. Aumentare il rank della tua Squadra Missione ti permetterà di sbloccare una varietà di contenuti, come la Personalizzazione dei Kit da Battaglia, Mimetiche per Armi, Reticolo per Armi, Oggetti Cosmetici per le Armi, Biglietti da Visita e addirittura varianti epiche delle armi! Quindi, fai attenzione alla missione attiva e cerca di completarla al livello più alto possibile.

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  7. Infinite Warfare ha introdotto un gran numero di equipaggiamenti tattici per aiutarti tra una battaglia di fuoco e l’altra. Nano Shot accelera drasticamente il tempo necessario alla tua rigenerazione per un breve periodo, per poterti riprendere velocemente da uno scontro di fuoco e rimanere nel vivo dell’azione. Il Personal Radar è una molto utile quando ti sei spinto troppo in là in un’area controllata dal nemico, e hai bisogno di indicazioni. Ti fornisce un’indicazione di massima sulla direzione del nemico e la sua vicinanza rispetto alla tua posizione. Padroneggiare queste tattiche può darti un notevole vantaggio.
  8. Risposta Eccessiva ti permette di prendere due armi primarie. Quest’opzione è sbloccata fin dall’inizio in Infinite Warfare per aiutare i giocatori a cominciare. Se stai esplorando una mappa variegata, associare un Fucile d’Assalto ad un fucile a pompa potrebbe essere molto utile.
  9. Pacco Drone è una grande Serie di Supporto che può cambiare il corso degli eventi in un match Multigiocatore. Questo piccolo drone offre un kit di soccorso alla tua posizione, sia in aree interne che esterne. La cassetta contiene una serie casuale, da un UAV in grado di segnalare i nemici nel radar, fino a un robot C8 controllato da remoto con due braccia di protezione e un grande braccio cannone.
  10. Infine, ogni Kit da Battaglia in Infinite Warfare è costruito con lo scopo di facilitare uno specifico stile di gioco. Mercenario è un Kit difensivo ideale per il fuoco di soppressione e per tenere sotto controllo un’area specifica. Sinapsi è ottimizzato per la velocità e per il combattimento diretto. Lo Stryker è costruito per controllare un’area e dare supporto al team. Esplora i Kit da Battaglia e scopri qual è il più adatto a te.

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Call of Duty: Infinite Warfare, disponibile per PS4 il dlc Sabotage

Sabotage, il primo dlc di Call of Duty: Infinite Warfare è disponibile per PlayStation 4. Arriverà in seguito sulle altre piattaforme.

Pubblicato da Activision e sviluppato da Infinity Ward, Sabotage mette a disposizione quattro nuove mappe multigiocatore, tra cui Afghan, una mappa di Modern Warfare2 amatissima dai fan del franchise e rivisitata per questa nuova espansione. Nel dlc è inoltre presente una nuova avventura zombie ambientata negli anni ’90, “Rave in the Redwoods”, nella quale si unisce al cast anche il regista Kevin Smith.

Vediamo il trailer di Sabotage

RAVE IN REDWOODS

Rave in the Redwoods, la nuova modalità zombie presente in Sabotage, porta i fan in un campeggio abbandonato pieno di anfratti in cui succedono cose spaventose. Fa parte del cast anche il regista, attore e podcaster, Kevin Smith, autore di film di culto come Dogma e Clerks. Anche lui si unisce ai quattro protagonisti di questa macabra avventura, creata dalla folle mente del regista dell’orrore Willard Wyler.

Smith aiuterà i quattro protagonisti a scappare dal campeggio, trasformato in un incubo tecno e pieno zeppo di raver zombie.

Tornano i quattro protagonisti già presenti in Zombies in Spaceland, ma con ruoli nuovi di zecca: “il cantante hip hop in erba”, “il raver”, “il rocker grunge” e “la gangster della west coast”.

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LE QUATTRO MAPPE

Come detto, oltre a Rave in the Redwoods, Sabotage include quattro nuove mappe multigiocatore:

  • Renaissance – Ambientata a Venezia, porta i giocatori in un’ambientazione dall’architettura classica. Una mappa che invita all’azione e al movimento continuo, per sfruttare al meglio le piccole “calle” della città più iconica del mondo
  • Noir – Una mappa notturna e tetra, ispirata a una Brooklyn futuristica, con la classica impostazione “a tre corsie”. Noir è una mappa piena di bar e parchi, che circondano una brutale piazza di scontro
  • Neon – Un training center virtuale pensato per la guerriglia urbana, Neon è un’arena di scontro in cui compaiono dal nulla auto e altri oggetti, e in cui i nemici esplodono in mille pixel una volta colpiti. Una grande corsia centrale perfetta per i cecchini, mentre il perimetro della mappa perfette veloci scontri faccia a faccia.
  • Dominion – Una ricostruzione della mappa Afghan di Modern Warfare®2, ora ambientata su Marte; Dominion mantiene tutti luoghi memorabili e la tipologia di gameplay dell’originale. Strutturata attorno a una nave spaziale caduta, Dominion permette di sfruttare al meglio il nuovo sistema di movimento di Infinite Warfare.

Il dlc Call of Duty: Infinite Warfare Sabotage è disponibile da oggi per chi è in possesso del Season Pass di Call of Duty: Infinite Warfare, e può essere acquistato singolarmente o all’interno delle versioni Legacy Pro e Digital Deluxe del gioco. Il Season Pass permette di avere quattro dlc del gioco con risparmio (calcolato sul prezzo di 49,99 euro del Season Pass e di 14,99 euro per ciascun dlc acquistato singolarmente). I possessori del Season Pass riceveranno inoltre 10 lanci di rifornimenti rari e 1.000 materiali bonus per creare nuove armi prototipo.

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Titanfall 2, recensione Pc

Alcuni non lo sanno, ma dalle ceneri di Infinity Ward nacque Respawn Entertainment che, sotto bandiera Electronic Arts ha consegnato alla storia uno dei più riusciti esperimenti di sparatutto in prima persona, competitivi, che potevano competere in qualità e fluidità, con i vari Call of Duty e Battlefield: Titanfall, per Pc e Xbox One. Con ben pochi riguardi nei confronti di una concorrenza che da questi sviluppatori ha solo da imparare (in Respawn Entertainment lavorano coloro che hanno creato Modern Warfare), a due anni di distanza dal primo episodio ecco arrivare Titanfall 2, questa volta anche su PlayStation 4, oltre che su Xbox One e Pc (via Origin, il client di Electronic Arts).

SCONTRO TRA TITANI

Titanfall 2 riprende quanto di buono è stato realizzato in Titanfall: la modalità multigiocatore competitiva poggia sulle stesse, identiche, fondamenta con un paio di modalità di gioco in più, per garantire ancor più mordente e sempre più varietà. Ma quello che salta subito alla vista è un’autentica modalità campagna, dedicata al giocatore solitario, che narra delle avventure di un pilota alle prime armi, John Cooper, e un Titano come pochi di quello che si conoscevano, che risponde al nome di BT-7274.

La missione principale di Cooper è di arrestare l’avanzata dei “cattivi” di turno, l’esercito della Interstellar Manifacturing Corporation (IMC), che gli metterà contro alcuni dei mercenari più aggressivi nonché i più abili piloti di titani in circolazione. Tutto ciò per permettere alla Milizia di Frontiera (quelli che sembrano i buoni) l’ostacolare un’organizzazione che ha tutta l’aria di voler imporre politiche a dir poco oppressive.

Ispirandosi, più o meno segretamente, a illustri – o chiacchierate – produzioni di fantascienza come Evangelion o Pacific Rim, il giocatore si trova presto coinvolto in una storia avvincente in cui l’essere umano e la macchina entrano in connessione neurale tra loro, restituendo alla percezione un Titano che non è più un ammasso di ferraglia senz’anima da guidare alla devastazione totale degli avversari, ma una personalità quasi umana che ricorda, per certi versi, anche certi Transformers.

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Nelle sei ore circa, che separano i titoli d’apertura da quelli di coda, una sola cosa ci girava nella mente: che gli sviluppatori abbiano fatto un lavoro ad opera d’arte, davvero poco sindacabile, in cui nulla o quasi nulla può essere obbiettato. A volte il gioco ci è sembrato davvero troppo facile, quasi ad offendere la nostra intelligenza, altre volte abbiamo dovuto ripetere una sequenza più volte, perché non è sempre una passeggiata. In generale il grado di sfida alla difficoltà predefinita, lo consideriamo un’ottima via di mezzo e i veterani del genere non faticheranno a trovarsi meglio alzando l’asticella un po’ più in alto.

La campagna in giocatore singolo di Titanfall 2 presenta tutti gli elementi di gameplay che si trovano anche nella modalità multigiocatore (solo online, niente locale). Il giocatore che arriva ai titoli di coda, pertanto, potrebbe possedere tutte le conoscenze necessarie per predisporre pilota e titano con l’equipaggiamento che rispecchia meglio il proprio stile di gioco.

COME PRIMA E PIU’ DI PRIMA

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Le modalità di gioco sono pressoché identiche a quelle presenti nel primo Titanfall, ma sono state aggiunte la modalità “Cacciatori di Taglie” e “Colosseo”. Quest’ultima è una singolar tenzone pilota contro pilota. La modalità cacciatori di taglie pone due squadre in competizione per accumulare cinquemila dollari di taglia, ottenibili solo abbattendo titani avversari e fanteria controllata dall’Intelligenza Artificiale. L’abbattimento dei giocatori avversari penalizza la loro squadra, dimezzando l’introito fino a quel momento guadagnato.

Per vincere non basta arrivare alla somma richiesta dal gioco, ma occorre versarla in un deposito (ce ne sono diversi sparsi nella mappa) e attendere un breve caricamento per effettuare la “transazione”. Il problema è che la squadra avversaria, se capace, non sta a guardare e si mette subito a guardia dei depositi, uccidendo inevitabilmente quelli che, tra gli avversari, osano andare a versare la somma accumulata faticosamente. Per il resto, si trovano i classici team deathmatch, controllo dei punti strategici, deathmatch con titani e una modalità che unisce tutte le altre per avere partite massimamente varie.

Alla fine delle partite, le gesta del giocatore sono premiate con punti esperienza che sbloccano armi, colorazioni per quelle e nuove abilità o nuovi equipaggiamenti utili alla sopravvivenza di titano e pilota. La varietà è garantita sebbene il più alto numero di variabili offra il fianco a problemi di bilanciamento che, inevitabilmente, sfociano nella preferenza dell’arma più valida a discapito tutte le altre.

COMMENTO FINALE

Titanfall 2 è uno sparatutto in prima persona che unisce classico gameplay, tipico dei migliori Call of Duty, alla presenza di titani (robot bipedi) che sostituiscono i soldati controllati dai giocatori per ottenere più potenza di fuoco e resistenza contro gli avversari.

Si avvale del motore grafico Source di Valve opportunamente e pesantemente modificato ed impreziosito. Non essendo l’ultimo ritrovato della tecnica, certamente risulta un pelo inferiore rispetto ai muscoli che possono mostrare Frostbite e Unreal Engine 4 alla massima potenza.

Avere un motore datato, sotto al cofano, non è comunque un male né tanto meno una vergogna, soprattutto, se si gioca senza cali di fluidità a dettagli molto elevati e senza esitazioni, sia che ci troviamo all’esterno, in campo aperto, oppure all’interno di strutture.

La campagna per giocatori solitari – grande assente nel primo Titanfall – è molto breve seppure estremamente coinvolgente ed intensa, dura né più né meno quanto quella di un classico sparatutto in soggettiva ed è il modo più bello di prendere confidenza con tutti gli elementi di gameplay che strutturano anche la modalità multigiocatore.

Quest’ultima, già abbondantemente rodata nel primo Titanfall, è stata impreziosita di contenuti (due nuove modalità di gioco), armi, titani più vari e più possibilità di personalizzazione pilota e mezzo. Fisiologicamente, essendoci più roba dentro, qualche problema di equilibrio e bilanciamento è avvertibile ma nulla che non possa essere cesellato da una “pezza” in sede di aggiornamento postumo. Senza dimenticare che è stato affermato che i dlc saranno tutti a titolo gratuito.

Titanfall 2 non ha assolutamente nulla che non vada, nessun difetto grave, nessun motivo per non essere la scelta giusta per tutti gli appassionati di sparatutto in soggettiva. E’ godibile sia in solitaria che in multigiocatore e l’unica cosa che potrebbe impedirne l’acquisto è l’ambientazione fantascientifica, per coloro che non la apprezzano.

 

Pregi

Tecnicamente si difende egregiamente. Sempre fluido e spettacolare. Campagna del giocatore singolo breve ma molto intensa. Più varietà che in passato. Design di livelli e mappe di eccezionale qualità. Tutti i Dlc saranno gratuiti.

Difetti

Qualche problema di bilanciamento nel multiplayer.

Voto

9

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Activision presenta Call of Duty: Infinite Warfare, primo trailer e dettagli; debutto il 4 novembre

Le voci delle scorse ore sul nuovo Infinite Warfare, il nuovo capitolo della serie Call of Duty erano giuste. Activision ha ufficializzato con una corposa nota Call of Duty: Infinite Warfare con tanto di data: 4 novembre prossimo per Pc Windows, PlayStation 4 ed Xbox One. Il nuovo capitolo sarà firmato da Infinity Ward ed […]

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