Ad un anno dall’uscita in esclusiva su PlayStation 4, Horizon Zero Dawnè il titolo first party di maggior successo sulla piattaforma. Lo ha annunciato la software house Guerrilla Games, non senza un certo comprensibile orgoglio, insieme al publisher Sony, rendendo inoltre noto che la propria opera ha superato la sorprendente cifra di 7,6 milioni di copie vendute, ad oggi. D’altronde, si tratta pur sempre di un titolo di eccezionale caratura, come sottolineato anche dalla nostra recensione.
Shawn Layden, presidente dei Sony Interactive Entertainment Worldwide Studios, e Hermen Hulst, managing director e co-fondatore di Guerrilla, hanno commentato così il risultato:
Siamo incredibilmente grati del fatto che Horizon Zero Dawn e Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds siano stati accolti così positivamente e da così tanti giocatori: ciò è una testimonianza del fantastico lavoro svolto da tutto il team di Guerrilla. La perfetta combinazione tra trama, personaggi ed eccellenti meccaniche di gioco ha avuto un ottimo riscontro tra i fan e ci ha portato a questo eccezionale traguardo.
Avevamo grandi progetti per Horizon Zero Dawn e mentre ci avvicinavamo al lancio percepivamo l’emozione della gente, ma vedere poi i risultati in termini di vendita è stato davvero incredibile. Dal giorno del lancio, milioni di giocatori si sono uniti ad Aloy in questa avventura. Speriamo che si divertano a giocare a Horizon Zero Dawn tanto quanto a noi è piaciuto crearlo.
Soltanto otto mesi sono passati da Horizon Zero Dawn, ultima fatica di Guerrilla Games in esclusiva per PS4 e capace di vendere più di due milioni di copie in due settimane. Dal 7 novembre di quest’anno, infatti, possiamo godere di Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds, corposissima espansione – non chiamatelo Dlc, non rende giustizia – che, sulla falsariga di Blood & Wine di The Witcher 3, aggiunge un’inedita area di gioco, raggiungibile dalla mappa di base senza soluzione di continuità. Le avventure si Aloy, in sostanza, non sono affatto terminate e nuovi segreti sono pronti per essere scoperti.
LO SQUARCIO DOVE VIVONO I BANUK
Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds espande la mappa di gioco base con un’area molto grande e raggiungibile seguendo la strada maestra nord orientale. Lì, questa strada, si interrompe lasciando posto ad un sentiero montano piuttosto ripido, scosceso e per il quale possono proseguire solo pochi, temerari, esploratori. Aloy è uno di questi, non si ferma di fronte a nulla e a nessuno, neppure all’evidenza del fatto che quella strana regione che riposa oltre lo Squarcio sia infestata da indicibili avversità.
Strada facendo, dunque, la nostra eroina raggiunge il primo insediamento abitato da temerari Banuk e viene a conoscenza di quella che sembra delinearsi come una nuova, concreta, inquietante, minaccia per la poca umanità rimasta in vita sul pianeta: un vulcano attivo presso cui vivono e proliferano terribili biomacchine mai viste prima. Essendo Aloy, in quelle terre, una straniera, deve prima guadagnarsi la fiducia delle nuove tribù, poi ottenere gli strumenti adatti allo scopo, ed infine cercare di risolvere problemi che sembrano fuori portata di tutti.
Questa, per sommi capi, è la trama che gravita intorno a Horizon Zero Dawn The Frozen Wilds senza scendere nei particolari.
AMBIENTAZIONE INDIMENTICABILE
Se foste tra coloro che hanno apprezzato la bellissima ambientazione di Horizon Zero Dawn, vi inviteremmo a prendere un profondo respiro. Perché troviamo che la regione dello Squarcio, queste terre selvagge eternamente ghiacciate all’estremo nord del mondo di gioco, siano semplicemente fantastiche. La luce del Sole arriva debolmente, lasciando molto in penombra o eterno crepuscolo. Quando cala la notte, la volta celeste si illumina di costellazioni e l’aurora boreale dipinge dei suoi colori sfumati grandi tratti del cielo, lasciando lo spettatore davvero senza parole.
Raramente ci è capitato di stare a contemplare la vastità dell’ambientazione e ogni suo aspetto sullo sfondo. Raramente abbiamo sentito “freddo” quando si trattava di avventurarsi in luoghi freddi e inospitali ma gli sforzi di Guerrilla Games per trasmettere la durezza e la bellezza di questa nuova parte esplorabile sono da applaudire.
La mappa di The Frozen Wilds equivale a quella di una regione del gioco base. E’ davvero grande, sebbene non abbiamo misurato se fosse effettivamente la più grande a disposizione, ma quel che importa è che non si tratta di un semplice fazzoletto di terra da cui trarre pochi vantaggi. Parliamo di una vera regione di gioco in aggiunta con un’avventura ad essa dedicata, sotto-trame, incarichi, missioni di caccia e non meno di una decina d’ore in cui perdersi.
COME PRIMA E ANCHE MEGLIO
Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds non si limita ad aggiungere un’area alla già enorme mappa di gioco. Né si limita a rimpolpare l’offerta con missioni e qualcosa da comprare da nuovi mercanti infreddoliti nello Squarcio. Anche a livello di gameplay troviamo qualche novità: Aloy, adesso, può attingere da nuovi materiali da riforgiare, nuovi elementi ottenibili e scambiabili, nuove armature, armi, oggetti di varia utilità. Anche le mostruose bio-macchine che abitano Lo Squarcio sono diverse dalle solite a cui siamo abituati: più forti, resistenti, crudeli, difficili da buttare giù ma soprattutto nulla che avessimo visto prima, non le varianti corrotte di bio-macchine di base ma qualcosa di più inquietante. Per fare fronte a queste, gli sviluppatori hanno pensato bene di dotare Aloy di nuove abilità che possano aiutarla a contrastare le nuove minacce.
Nondimeno, abbiamo avuto l’impressione che concentrarsi su una singola regione abbia giovato alla profondità e alla complessità della stessa. Fin da subito emergono tantissime sfumature e non poche curiosità sulla cultura della tribù Banuk, e non soltanto tramite qualche linea di dialogo con i personaggi secondari.
Tutto, in The Frozen Wilds, “parla” e suggerisce al giocatore: dal modo in cui sono costruiti gli avamposti a quello in cui sono sorti i villaggi, dal modo di vestire e di parlare dei Banuk, dal tipo di equipaggiamenti che si portano dietro. Ci ha impressionato parecchio tutta questa attenzione per i particolari, qualcosa che dal gioco base non era emersa così tanto.
COMMENTO FINALE
Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds è un’espansione al gioco, concessa da Sony per permetterci di produrre questa recensione in tempo utile entro il day one del titolo e nel rispetto dell’embargo indicato. Horizon Zero Dawn, lo ricordiamo, è un’esclusiva PS4 pubblicata il primo marzo di quest’anno. Si tratta di un gioco di avventura, azione ed elementi di sopravvivenza e di ruolo, ambientato in un futuro in cui l’umanità è sull’orlo dell’estinzione, mentre la fauna è costituita da poche specie animali e numerose specie di biomacchine.
The Frozen Wilds, per chi ha terminato il gioco di base a suo tempo, rappresenta l’espansione della mappa di base con una nuova regione esplorabile, piena di missioni, equipaggiamenti, personaggi, tipi di macchine da cacciare. Anche Aloy si ritrova un ventaglio di abilità ed equipaggiamenti aggiuntivi, di vitale importanza per poter affrontare Lo Squarcio. E’ questo il nome della regione dove abitano numerosi Banuk, una delle tribù di esseri umani sopravvissute all’olocausto di un remoto futuro.
Tecnicamente parlando ci ritroviamo di fronte ad un’espansione e – in quanto tale – poco o nulla ci è dato da segnalare riguardo a variazioni visive pesanti. Il motore grafico è sempre il Decima di Guerrilla Games e c’erano ben pochi motivi di dubitare di questo. Quello che salta subito all’occhio è lo stile che pervade tutta la nuova ambientazione: per diverse ore abbiamo camminato, esplorato e scalato i territori dello Squarcio sotto aurore boreali che tolgono il fiato, con un terribile vulcano fumante sullo sfondo, inquietanti creature metalliche e volteggianti sulla nostra testa, paurose macchine di morte mai viste prima di oggi.
Sul fronte della giocabilità non c’è nulla di negativo da segnalare, nulla che non avessimo mancato di sottolineare nella recensione del gioco base. Ci è parso che animazioni ed espressioni facciali siano stati, nel complesso, migliorati e questo non può che far bene alla valutazione complessiva di questo solido, corposissimo, ben realizzato, Dlc (meglio dire espansione vista la mole di contenuti) che risulta imperdibile se aveste apprezzato il gioco di base. Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds è dunque consigliata a pieno titolo.
Pregi
Una nuova, enorme, mappa che espande quella del gioco di base. Ambientazione artica estremamente suggestiva. Nuovi nemici, nuove abilità e nuovi equipaggiamenti a disposizione di Aloy. Per chi ha adorato Horizon Zero Dawn e non ne ha ancora abbastanza.
Difetti
Necessita del gioco di base per funzionare. Non aggiunge nulla di scandalosamente nuovo.
Guerrilla Games sta lavorando su The Frozen Wilds che arricchirà Horizon Zero Dawn a partire dal prossimo 7 novembre. Da Twitter, fa sapere che questa sarà l’unica espansione per l’eccellente action gdr esclusivo per PS4.
The Frozen WIlds porterà la protagonista Aloy in un’area inedita dove incontrerà la tribù Banuk e nuovi nemici. Il dlc in arrivo 7 novembre, come detto, costerà 19,99 euro.
Ecco il cinguettio.
The Frozen Wilds will be the only expansion for Horizon Zero Dawn.
Nuovo aggiornamento per Horizon Zero Dawn. L’action gdr di Guerrilla Games per PS4 arriva alla versione 1.33.
Questa patch risolve alcuni problemi tecnici che si verificavano con la modalità New Game + e con la difficoltà Ultra Difficile. Il team si è, dunque, concentrato sulla correzione di alcune novità che erano state aggiunte dopo il lancio del gioco.
Su Reddittroverete le note di questa nuova patch che pesa 309,6 mb. Avviso, infine, ai naviganti: se non avete concluso il gioco, leggere queste righe potrebbe essere deleterio visto che includono alcune anticipazioni.
Guerrilla Games parla del prossimo aggiornamento di Horizon Zero Dawn attraverso le pagine del PlayStation Blog italiano.
Gli sviluppatori dell’eccellente action gdr esclusivo per PlayStation 4, oltre a ringraziare gli appassionati per le tante foto scattate, fanno una panoramica del nuovo update (l’1.20) in arrivo la settimana prossima. Protagonista la modalità Foto: saranno aggiunti tre nuovi filtri la possibilità di mostrare una griglia, l’opzione di aggiungere “Saluti da” nell’immagine e la possibilità di scegliere diverse pose per Aloy, espressioni facciali e farla fissare la telecamera.
Queste nuove aggiunte per la modalità Foto sono solamente una piccola parte dei miglioramenti che gli sviluppatori hanno fatto ascoltando la community, così le aggiunte di questa patch soddisferanno le richieste degli utenti.
La versione 1.20 includerà l’opzione per regolare la sensibilità di visuale e mira, una legenda per la mappa in cui potrete filtrare le icone, maggiori possibilità di personalizzazione dell’interfaccia (nascondere le statistiche dei nemici, gli indicatori di missione e i consigli del tutorial), quella di nascondere il copricapo e molto altro. Per ulteriori dettagli sulla patch, vi invitiamo a consultare questo link.
Ed ecco alcune (spettacolari) immagini pubblicate sul PS Blog firmate e commentate da alcuni utenti. Buona visione.
Guerrilla Games ha pubblicato la patch 1.13 per Horizon Zero Dawn, action gdr esclusivo su PlayStation 4. Tramite un post su Reddit veniamo a conoscere le ultime novità con questo update che porta modifiche al gameplay ed offre la possibilità di ascoltare musica in sottofondo. Ciò significa che dopo l’installazione della patch sarà possibile ascoltare in anteprima la propria musica nel corso delle partite.
La patch, inoltre, apporta altre novità: da ora sarà possibile scartare le casse ricompensa che si accumulano nell’inventario.
Durante la pubblicazione di Killzone 3 su PlayStation 3 e praticamente nello stesso periodo in cui si gettavano le basi di Killzone Shadowfall per PlayStation 4, Guerrilla Games iniziava a concepire quello che tutti conosciamo come Horizon: Zero Dawn.
Dopo più di un decennio a narrare e far giocare del conflitto tra i pianeti Vekta ed Helghan da una prospettiva in prima persona, ecco arrivare un gioco in terza persona, di libera esplorazione, con elementi survival e di videogiochi di ruolo ed in esclusiva per PlayStation 4 uscito lo scorso 1 marzo. Gioco che nelle prime due settimane ha saputo vendere 2,6 milioni di copie. Sarà in grado anche di convincerci?
RITORNO AL FUTURO PASSATO
Horizon: Zero Dawn è ambientato nel pianeta Terra in un imprecisato futuro in cui l’umanità è sull’orlo dell’estinzione. La colpa, manco a dirlo, è dell’umanità stessa che ha portato il pianeta al collasso, prima, e sotto il dominio di intelligenze artificiali, poi. Le “Macchine”, così vengono chiamate in Horizon, dominano incontrastate e hanno anche preso posto nella catena alimentare, integrandosi con la fauna del mondo.
Aloy è il nostro alter-ego, una ragazzina (all’inizio del gioco), una donna appartenente alla casta degli emarginati, persone che per qualche motivo non possono avere contatti con le tribù in cui vive quel che resta del genere umano. Cresciuta dal padre adottivo Rost, Aloy sviluppa buone capacità di sopravvivenza e adattamento, maestria nel tiro con l’arco e bravura nel procacciarsi risorse primarie che possa poi convertire in utensili ed equipaggiamenti. Proprio come accadeva migliaia di anni fa, tra i nostri preistorici avi, Aloy deve fare incetta di legna, pietra ed altri materiali per forgiare quel che le serve e per sperare di uscire vittoriosa – ma soprattutto viva – dagli scontri con giganteschi dinosauri meccanici.
QUANDO SOPRAVVIVERE DIVENTA DIVERTENTE
Aloy può raccogliere materie prime dai cadaveri delle macchine che riesce a distruggere, dagli alberi, dalle sponde di un fiume, insomma da tutto quello che le capita a portata di mano. Tramite queste materie prime è in grado di fabbricare munizioni, migliorare armi e realizzare oggetti ed equipaggiamenti utili alla sopravvivenza. Per esempio può creare delle trappole, preziose per danneggiare i nemici senza esporsi alla loro vista. Armi e trappole possono essere acquistate dai mercanti che costellano, in parte, la mappa che vasta e sempre ben realizzata in ogni parte. Oltre all’uso di armi e trappole, Aloy può nascondersi nel fogliame molto alto (caratteristica che ci ha ricordato molti giochi passati, tra cui Assassin’s Creed IV: Black Flag e Shadow of Mordor) e cogliere alla sprovvista macchine e malcapitati di vario genere. La protagonista di Horizon: Zero Dawn può anche “hackerare” le intelligenze artificiali di alcune creature per ridurle a sistemi di cieca obbedienza. Di conseguenza può convertire una di queste a cavalcatura per velocizzare il tempo di percorrenza di distanze che, ben presto, arrivano ad essere molto grandi.
Mutuando il sistema di avanzamento ed evoluzione delle capacità del personaggio da un illustre predecessore come Tomb Raider oppure Rise of the Tomb Raider, Guerrilla Games presenta uno schema a “tre alberi” di abilità, che rappresentano le tre “scuole” di sopravvivenza a disposizione di Aloy. Un albero è quello delle abilità di infiltrazione (stealth, in gergo), quello per le abilità di combattimento e quello che migliora le abilità di sopravvivenza, procacciamento e creazione da risorse primarie.
DA TUTTI UN PO’
Horizon: Zero Dawn, pur essendo un progetto cominciato nel 2011, sembra prendere in prestito numerosi aspetti di gameplay da altrettanti videogiochi di successo che lo hanno preceduto sul mercato. Quello che è apprezzabile è il risultato finale che non risulta affatto stucchevole o “plagio”, ma un’implementazione sensata e studiata di ogni meccanica, che fusa insieme alle altre contribuisce a dar forma ad uno dei migliori giochi di esplorazione e sopravvivenza che ci sia mai stata occasione di giocare.
Ricorda moltissimo il già citato Assassin’s Creed IV: Black Flag, per il modo di nascondersi nel fogliame, ma anche il ciclo giorno-notte e il meteo dinamico. Ricorda Tomb Raider di Crystal Dynamics l’accumulo di punti esperienza che permette l’accesso a punti esperienza da spendere negli alberi delle abilità opportunamente suddivisi per tipo. Dalla saga di Assassin’s Creed in generale, si eredita la scalata a punti alti (e semoventi) per gettare lo sguardo e quindi sbloccare porzioni di mappa aggiuntive. La presenza dei focolari per salvare i progressi riporta alla mente soprattutto Tomb Raider, ma anche Dark Souls. Infine ci sembra di giocare i migliori titoli BioWare (fin dai tempi di Knights of the Old Republic) quando si dialoga con i personaggi non giocanti, con scelte di dialogo e di comportamento che influiscono sulla personalità di Aloy e sull’esito di diversi scambi di battute.
Insomma, a copiare da un solo predecessore si sarebbe gridato al plagio, forse, ma Guerrilla Games non ha propriamente copiato dal momento che ha iniziato il progetto per questa nuova proprietà intellettuale in tempi non sospetti. Indubbiamente, con il tempo, hanno preso ispirazione a destra e a sinistra, traendo il meglio dell’industria e proponendolo a modo loro, in una maniera talmente ben implementata insieme ad altri elementi di gameplay, che il risultato finale risulta indiscutibilmente originale.
COMMENTO FINALE
Horizon: Zero Dawn è un videogioco d’azione e avventura in terza persona ambientato in un futuro remoto in cui le macchine hanno preso il sopravvento e rimpiazzato la fauna terrestre, mentre gli esseri umani sono caduti in un regresso tecnologico che li ha ridotti a sopravvivere come accadeva in ere geologiche passate.
Titolo esclusivo per PlayStation 4, sviluppato da Guerrilla Games, Horizon: Zero Dawn può essere considerato una summa videoludica degli sviluppatori olandesi. Il protagonista, nonché alter-ego del giocatore, è una donna che si chiama Aloy, che ha il suo bel da fare per sopravvivere e scoprire perché le macchine diventano sempre più aggressive nei confronti degli esseri umani.
Maestra nel tiro con l’arco e abile esploratrice brava a sopravvivere in contesti sfavorevoli, Aloy può fare affidamento su molteplici abilità da sbloccare (o migliorare) per affrontare sfide sempre più ardue. Mutuando un sistema tipico dei videogiochi di ruolo, che affida il progresso e l’evoluzione delle abilità all’accumulo di punti esperienza per superarne un dato limite, Horizon: Zero Dawn riesce nell’impresa di tenere l’interesse sempre alto, la varietà garantita – anche da ambientazioni non troppo uguali tra di loro – e sfide sempre all’altezza. L’assenza di caricamenti tra una zona e l’altra e i ritmi di gioco mai sotto il livello di guardia contribuiscono a rendere Horizon: Zero Dawn uno dei pochi titoli esclusivi degni di nota, longevi, gradevoli, tecnicamente impressionanti sotto tutti i punti di vista. Un nuovo standard di qualità per i titoli che seguiranno.
Pregi
Tecnicamente stupefacente in quasi ogni cosa. Gameplay fondato sui capisaldi dei free-roaming senza scadere nell’eccessiva difficoltà. Storia coinvolgente e ambientazione originale. Protagonista discretamente carismatica. Nessuna schermata di caricamento.
Difetti
Personaggi poco espressivi. Impianto di gioco mutuato dagli illustri predecessori che potrebbe odorare troppo di “già visto” e poco originale.
Horizon Zero Dawn è uno dei giochi più attesi di questo 2017. Sony ha pubblicato poco fa il trailer sulla storia dell’action gdr esclusivo per PlayStation 4.
Conosciamo un po’ meglio la protagonista del gioco sviluppato da Guerrilla Games: Aloy. Il trailer, di taglio cinematografico, torna anche a mostrare gli interessantissimi scorci dell’ambientazione. Si notano anche alcune enormi creature robotiche che vagano per il mondo di gioco.
Vi lasciamo al video che dura un paio di minuti, doppiato in italiano. Buona visione.
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