Lo staff di Sensor Tower ha pubblicato un nuovo report relativo al mercato mobile ed in particolare alle app (esclusi i giochi) che hanno fatto registrare il quantitativo più elevato di incassi nel mese di dicembre 2020. Nessuna novità per quanto riguarda il vertice della classifica globale (comprendente sia App Read more…
Google sta già affrontando diverse cause legali antitrust in tutto il mondo e l’elenco di controversie potrebbe allungarsi il prossimo mese con nuovi grattacapi da affrontare in casa. Stando a quanto riporta Bloomberg, infatti, almeno tre stati USA (e cioè Utah, North Carolina e New York) stanno esaminando le commissioni Read more…
Gli aggiornamenti dei vari servizi offerti dal colosso di Mountain View vengono implementati non soltanto attraverso le patch di sicurezza che Google rilascia ogni mese ma anche attraverso il Play Store. Quest’ultima soluzione rappresenta un sistema senza dubbio più semplice per il colosso di Mountain View, in quanto permette di Read more…
Domani non è un venerdì “normale” ma è il Black Friday 2020 ed il team di Google ha deciso di festeggiare l’evento con una serie di giochi che gli appassionati di videogame Android potranno scaricare sui propri device dal Google Play Store ad un prezzo speciale. Si tratta di offerte Read more…
DoomCar, la nuova avventura post-apocalittica strategica edita da YOUZU, è disponibile su Google Play Store di Android e App Store di casa Apple. Siamo nell’anno 2057: le patenti di guida non esistono più, i pedaggi stradali sono un lontano ricordo e ostacoli di ogni tipo hanno rimpiazzato le care, vecchie Read more…
La riproduzione automatica dei video sta arrivando nel Play Store, ma ci sarà un’opzione per disattivarla, inoltre Google Foto rinominerà l’ingannevole scheda Assistente in una più chiara dicitura “Per te”.
Il primo novembre è arrivato e Google ha alzato ancora una volta l’asticella: gli sviluppatori sono infatti forzati ad aggiornare le proprie applicazioni avendo come target le API di livello 28, quelle di Android 9 Pie.
Nonostante il Google Play Store sia molto migliorato nel corso degli ultimi anni, Google fa ancora fatica a gestire il tema sicurezza in maniera egregia. Sarà l’enorme quantità di applicazioni presenti ed il ritmo frenetico con cui ne vengono aggiunte di altre, ma purtroppo continuano ad essere presenti applicazioni sviluppate solo per arrecare danni all’utente.
Infatti, secondo l’ultimo report relativo a settembre 2019, sono state ben 127 le applicazioni rimosse dal Play Store di Google. Il numero in sé non è allarmante – attualmente sono presenti milioni e milioni di applicazioni sul Play Store -, ma lo è il quantitativo di dispositivi che le hanno installate. Come si può vedere dall’immagine qui in alto, la maggior parte delle app erano dei “banali” adware, delle quali pochissime sono riconducibili a quelle app pensate per arrecare danni piuttosto importanti, come il phishing delle carte di credito o peggio.
Se da un certo punto di vista Google è il vero responsabile della presenza di queste app, dall’altro è anche un po’ colpa di noi utenti che installiamo applicazioni di dubbia provenienza. Eppure i sistemi per scoprire se un’app è sicura ci sono e sono disponibili a tutti. Infatti, oltre a controllare la qualità dei feedback che gli altri utenti hanno lasciato sulla pagina dell’app che si vuole scaricare, è possibile anche scoprire alcune informazioni sullo sviluppatore.
Molto spesso basta aguzzare un po’ l’ingegno per evitare di trovarsi difronte a brutte sorprese, in attesa che Google s’inventi un sistema migliore per bloccare la propagazione di questo genere di applicazioni.
Il Google Play Store è uno degli store più utilizzati al mondo e, proprio come la controparte presente su sistemi Apple, mostra un numero limitato di applicazioni. Questo sistema prende il nome di “restrizione geografica” ed altro non è che un modo pensato per mostrare solo applicazioni disponibili nella regione geografica di appartenenza.
Nello specifico, utilizzando il Play Store in Italia, si è portati a cercare ed installare solo le app presenti sul nostro mercato, rendendo di fatto impossibile la ricerca di app disponibili in India o in America. Questo sistema sembra essere stato abbandonando da Big G, mettendo così la parola fine alla restrizione geografica. La funzione era disponibile già qualche tempo fa, anche se Google aveva poi riportato tutto alla normalità facendoci pensare che si trattasse di una semplice svista. Questa volta sembra esserci proprio la volontà di abolire il blocco, dandoci così la possibilità di scaricare qualsiasi applicazione.
Al momento la funzione è disponibile andando sulla pagina dello sviluppatore e non semplicemente cercando l’app tramite il box di ricerca. Ad esempio sulla pagina sviluppatore di Facebook è adesso possibile scaricare tutte le app create da esso, anche quelle che un tempo erano a solo appannaggio di specifiche regioni geografiche. Il vantaggio di questa azione non è poi così chiara, ma di sicuro facilita chi ha necessità o la volontà di provare applicazioni sviluppate per altre regioni.
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