King Arthur: Knight’s Tale è l’ultima fatica di NeocoreGames, studio ungherese che ha consegnato alla storia Warhammer 40.000: Inquisitor – Martyr, The Incredible Adventures of Van Helsing, King Arthur: The Role-Playing Wargame e sequel. Proprio da quest’ultimo sembrano voler ripartire i programmatori di Budapest, che tornano a sondare la leggenda dei Read more…
Il mondo degli indie si arricchisce di un nuovo titolo potenzialmente interessante. Si chiama Pathway ed è già disponibile su Steam per Pc Windows, Mac e Linux distribuito da Chucklefish.
Gli appassionati sono invitati ad avventurarsi nell’ignoto in questo gdr strategico ambientato negli anni ’30 nel cuore del deserto. Si devono superare i nemici in arditi combattimenti a turni, saccheggiare tombe oscure e fare scelte difficili in una grande spedizione pulp generata proceduralmente.
ANNO 1936
L’ambientazione de di Pathway è settata in un’epoca di scompiglio globale, l’influenza nazista si diffonde inesorabilmente in tutta Europa e nel Medio Oriente. Girano innumerevoli voci di scavi segreti e misteriosi artefatti, per non menzionare i racconti di raccapriccianti rituali occulti…
Spetta ai giocatori mettere insieme una squadra di coraggiosi avventurieri e attraversare i deserti, esplorare bunker e templi del Nord Africa per scoprire i loro tesori nascosti e segreti, prima che cadano nelle mani delle forze naziste. Si dovrà collaborare con i compagni di viaggio per cambiare le carte in tavola: da questo dipende il destino del mondo.
UNA COSA INAUDITA
Ogni campagna viene generata appena inizia, quindi ogni avventura sarà diversa dalle altre. Non si saprà mai cosa ci si può attendere, quindi i giocatori dovranno rimanere sempre in guardia. Anche gli avventurieri più esperti possono fare nuove ed emozionanti scoperte.
AVVENTURE PIENE DI MISTERO
I giocatori si avventurano nell’ignoto e scopriranno segreti nascosti, tesori, personaggi ed eventi che sono rimasti sepolti. Ci sono un sacco di cose da scoprire e sorprese in ogni missione.
IMPARARE DAGLI ERRORI
In Pathway, la sconfitta non segna necessariamente la fine dell’avventura. I personaggi conserveranno l’esperienza dopo la sconfitta, quindi i giocatori possono investire nella creazione di una squadra che diventa progressivamente più forte. Si possono trovare anche equipaggiamento raro, competenze e abilità avanzate da sbloccare per ogni avventuriero.
CARATTERISTICHE
Avventure dinamiche – Scoprite 5 diverse campagne di varia difficoltà, in cui ogni singolo tentativo genera una nuova serie di incontri e racconti originali.
Scelte difficili – Ogni località esplorata presenta uno degli oltre 400 eventi della storia. Volete cercare il pozzo? Salvare gli abitanti del villaggio? Decidete voi.
Conflitti decisivi – Usate la copertura e il posizionamento nel combattimento di squadra a turni. Imparate a sfruttare al meglio il vostro equipaggiamento e le abilità della squadra per sgominare un implacabile nemico in modo spietato e ingegnoso.
Create una squadra di avventurieri – Ognuno dei 16 personaggi da sbloccare di Pathway è dotato di abilità, punti deboli e peculiarità, dall’onnipotente forza in mischia di Brunhilda, all’infallibilità con il fucile di Jackson, alla destrezza con il coltello della cacciatrice Shani.
Tesori Nascosti – Riportate alla luce ricchezze incalcolabili, da armi comuni a oggetti rari e unici dotati di abilità speciali. Perfezionate il vostro armamento e vendete i tesori di valore per trarne un buon profitto.
Grafica in pixel art – Classica pixel art a 16-bit migliorata con profondità, luci e ombre senza precedenti grazie alla tecnologia Pixel/Voxel Hybrid.
Riprendette e ripetete – A volte il fallimento può portare alla vittoria. Esplorate man mano il mondo generato proceduralmente e diventate più forte imparando di più con ogni sconfitta, mantenendo il bottino anche dopo la morte.
Con la colonna sonora dell’acclamato compositore Gavin Harrison di Halfway.
SEGA Atlus svela le ultime aggiunte a Valkyria Chronicles 4 prima della sua uscita fissata per il 25 settembre su Pc, PS4, Xbox One e Switch.
La nuovissima Centurion consentirà di connettervi in radio per cercare aiuto, potrete chiamare l’artiglieria attraverso la vostra nave che può essere usata per livellare (letteralmente) il campo di gioco.
I Granadier, la nuovissima classe di soldati, saranno un vantaggio e un onere in quanto i giocatori dovranno schivare i loro attacchi letali mentre si trovano sul campo di battaglia, ma saranno anche in grado di sfruttare la loro potenza per affrontare i nemici.
La nuova funzione Last Stand consentirà a Claude o Riley di ritirarsi dall’orlo di una sconfitta per combattere un altro giorno.
Tutte queste caratteristiche sono incorniciate nello stile artistico del Canvas Engine che incorpora un design sparatutto in terza persona per la prima volta. Accanto alla trama originale di Valkyria Chronicles, la storia si concentrerà sulla squadra E della Federazione sul continente europeo. Mentre la Seconda Guerra Europea viene combattuta tra la Federazione Atlantica e l’Alleanza Imperiale Orientale, i giocatori si imbarcheranno in uno sforzo estremo per porre fine al conflitto e catturare la Capitale Imperiale come parte dell’Operazione Croce del Nord.
I giocatori possono anche provare la demo di Valkyria Chronicles 4, disponibile ora per il download gratuito su PlayStation Store, Microsoft Store e Nintendo Switch eShop. Sarà presente l’innovativo sistema tattico BLiTZ prima del lancio del gioco completo il 25 settembre.
Giocate attraverso il prologo e i primi due capitoli, insieme ad una missione bonus esclusiva creata per la demo. I salvataggi della demo, inclusi gli item ottenuti, i livelli di classe, l’esperienza accumulata e il totale della valuta verranno trasferiti al gioco completo, in modo che i giocatori possano riprendere da dove si è interrotto. Inoltre, l’importazione dei save data dalla demo offrirà un accessorio esclusivo da utilizzare nel gioco completo.
Nis America ha pubblicato il terzo trailer sui personaggi di God Wars: Future Past, gdr tattico in arrivo su PS4 e PS Vita il 16 giugno, ossia venerdì.
In questo titolo, i giocatori potranno immergersi nelle vicende storiche del Giappone attraverso il punto di vista di tre nazioni in conflitto, con tantissime opzioni che permetteranno di sviluppare le proprie strategie e le proprie scelte.
Dopo aver messo tutti d’accordo con Expeditions: Conquistador, arrivato sui nostri monitor (soprattutto via Steam e GOG) quasi esattamente quattro anni fa, gli sviluppatori indipendenti di Logic Artist che fanno base in Danimarca pubblicano Expeditions: Viking. Si tratta di un titolo che unisce il classico videogioco di ruolo strategico, con tanto di scacchiera esagonale, al gestionale che ci pone alla guida di un clan per farlo sopravvivere e portarlo all’eterna gloria.
LA DURA VITA DEL CAPOCLAN
Le premesse narrative di Expeditions: Viking gravitano intorno alla dipartita del padre del protagonista (e nostro alter-ego), nonché capo di un piccolo clan vichingo. Come ogni uomo di potere, anche nostro padre aveva valenti alleati e acerrimi nemici, e saranno proprio questi ultimi a farsi avanti a minacciare l’integrità del clan e a mettere in discussione l’eredità diretta e conseguente passaggio di consegne e poteri.
Il gioco parte dalla creazione del personaggio: tra lo scegliere quello che sa fare e quanto bene sappia farlo, facciamo prendere forma anche alla personalità del nostro alter-ego. Sia che vogliamo un fabbro ignorante che picchia tutto e tutti come se si sentisse sempre nella propria forgia, sia che vogliamo un giovane rampollo tuttofare ma poco specializzato, le facoltà di plasmare a piacimento il nostro personaggio sono molteplici. Possiamo decidere di puntare tanto sulla diplomazia sacrificando le capacità in battaglia, per fare un altro esempio: la scelta è sempre nostra. Il modello poligonale del personaggio e le scelte per personalizzarne l’aspetto non ci hanno fatto gridare al miracolo: tutto è molto semplice e sbrigativo, ma è compensato dal fatto che i ritratti fra cui scegliere (e che vedremo spesso durante i tanti dialoghi) sono tutti ben realizzati e ben assortiti, lasciando l’imbarazzo della scelta.
Quello che ci ha più stupito, fin dalle prime battute è la spietatezza, la durezza e l’assoluta veridicità della vita medievale nell’Europa settentrionale. Mentre ancora il corpo di un defunto è ancora caldo si inizia a congetturare o complottare per il potere. A noi giocatori, catapultati subito in un contesto aspro e avverso, viene dato il compito di farsi degli amici, compiere scelte. Inevitabilmente queste provocano l’insorgere di nemici e conseguenze.
TRA DIALOGHI, ESAGONI E MAPPE
Expeditions: Viking, di base, possiamo inquadrarlo come un videogioco di ruolo di stampo occidentale con visuale dall’alto e affidato ad una grafica interamente poligonale. E’ come rivedere giochi tipo Might & Magic, Baldur’s Gate, Ultima. La creazione del personaggio, i dialoghi anche ben narrati e descritti come se si sfogliasse un libro, la presenza di punti esperienza da accumulare, punti abilità da assegnare ed equipaggiamenti da gestire fanno pendere l’ago della bilancia verso quel genere. Si avvalora l’aderenza al genere dei giochi di ruolo anche per merito della presenza di scelte e conseguenze, che generano bivi narrativi non indifferenti.
Durante le fasi di combattimento, l’ambiente viene suddiviso in esagoni. Ogni personaggio ha a disposizione due azioni da compiere (generalmente movimento e combattimento) ma si può sacrificare la fase di combattimento per attivare un abilità, una trappola o un’interazione particolare. Niente che non abbiamo visto in azione su XCOM, per citare un titolo recente e ben fatto. In queste fasi occorre spremere un po’ le meningi, perché l’inferiorità numerica e quasi sempre una costante e bisogna apprendere in fretta i punti di forza e debolezza del nostro personaggio e dei suoi alleati. Sotto l’aspetto tattico, Expeditions: Vikings sorprende tanto per la semplicità dell’interfaccia quanto per la profondità del gameplay. Lancieri che possono sfruttare la portata dell’arma ponendosi nelle retrovie con gli arcieri, mentre in prima linea restano i guerrieri con gli scudi ad impedire il passaggio è solo la punta di un iceberg tutto da scoprire.
Expeditions: Viking, a dispetto della grande mole di dialoghi e dei preponderanti aspetti da videogioco di ruolo, non nasconde anche un’offerta prettamente gestionale. Tra esigenze di copione e volontà di approfondire il ruolo di capoclan, ecco arrivare delle mappe da cui gestire le genti che si radunano sotto il nostro stendardo. Da qui bisogna impartire ordini che segnano la nostra politica nei confronti di amici, nemici e neutrali. Occorre gestire le provvigioni di cibo, decidere se fare scorribande e saccheggi, scegliere se fermarsi a leccare le ferite dopo le ultime battaglie.
Tutto questo comporta conseguenze e ben presto l’ansia di dover fare la scelta giusta ci assale. La sensazione di responsabilità è ben replicata: dal nostro modo di fare e di prendere decisioni dipende la vita (anche se virtuale) di tanti altri.
Se non fosse per la totale mancanza di una localizzazione nella nostra lingua (a fronte di una mole di dialoghi non indifferente aiuta – e non poco – alla totale comprensione delle sfaccettature narrative e dei personaggi) e per qualche problema di troppo con il bilanciamento durante i combattimenti (sempre in inferiorità numerica e sempre con statistiche a sfavore anche quando, sulla carta, non dovrebbe) staremmo parlando di un gioco davvero epico ed indimenticabile. Invece dobbiamo accontentarci di parlare di un gioco bellissimo ma non imperdibile.
COMMENTO FINALE
Expeditions: Viking è il successore spirituale di Expeditions: Conquistador dello sviluppatore indipendente con base in Danimarca: Logic Artists. Si tratta di un gestionale e di un videogioco di ruolo che pone molta enfasi su due parti soprattutto: i combattimenti su scacchiera esagonale e le conseguenze generate dalle scelte che effettua il giocatore. Non manca la parte gestionale che chiama a gestire, coltivare e valorizzare tutte le potenzialità del clan che si forma intorno alla figura dell’alter-ego di chi gioca: un giovane capo clan.
Sotto al profilo tecnico si fatica a credere che sia una produzione indipendente e con basso budget. Le ambientazioni sono ben ricostruite e il livello di dettaglio è di tutto rispetto. Effetti sonori e – soprattutto – colonna sonora originale sono di ottimo livello e alzano l’asticella della qualità verso vette di eccellenza.
Anche sotto il profilo di gioco si fatica a scendere sotto il discreto, perché al di là di oggettivi problemi di bilanciamento, facilmente risolvibili dalle immancabili e puntuali correzioni (patch) postume al lancio (a tal proposito, l’aggiornamento 1.04 che ri-bilancia il gameplay, fixa i bug ed aggiusta altri aspetti, è già disponibile da una decina di giorni), il titolo si fa apprezzare per la profondità delle fasi di combattimento, per i dialoghi sapientemente descritti ed interpretati, per la direzione artistica mai banale o superficiale, per farci sentire tutto il peso delle responsabilità di avere tante personalità sfaccettate sotto il nostro comando.
Il gioco è difficile e lento nei ritmi narrativi, ma è ben fatto, stimolante e con un alto grado di sfida. Astenersi giocatori della domenica, esordienti totali nel genere e chi cerca un’esperienza rilassante: la vita, ai tempi dei vichinghi, era dura, sanguinosa e piena di pericoli. Peccato per la mancanza dei testi in lingua italiana e per delle fasi di combattimento ai limiti della follia (ci è capitato di veder mancare un colpo con una probabilità di successo del 97%…tre volte consecutive).
Pregi
Ambientazione norrena e medievale molto evocativa. Sistema di combattimento con plancia ad esagoni e a turni eccezionale. Sistema di scelte e conseguenze degno di una produzione ad alto budget.
Difetti
Niente italiano, nemmeno testuale. Mancare tre volte su quattro un colpo che sarebbe andato a buon fine nel 97% dei casi è un problema, non solo di sfortuna.
SEGA ha pubblicato il trailer con la storia di Valkyria Chronicles Remastered che debutterà in Europa il prossimo 17 maggio per PlayStation 4. Vi mostriamo la clip. A seguire un po’ di trama sull’ambientazione ed alcuni dettagli tecnici che proporrà la nuova edizione (Europa) del gioco. Nel mondo alternativo di Valkyria Chronicles è l’anno 1935 e […]