Bandai Namco cancella il supporto “fisico” al World Tour per il Covid-19

Non c’è pace neanche per i tornei dal vivo di videogiochi come ad esempio il World Tour di Tekken, Soulcalibur e Dragon Ball FighterZ.

Bandai Namco, infatti, ha confermato nelle scorse ore, di aver annullato il supporto ai restanti appuntamenti della stagione 2020. La causa è sempre dovuta all’emergenza Covid-19 ed alla conseguente necessità imperativa di salvaguardare la salute comune.

Anche se per il 2020 il supporto ufficiale del publisher a tali eventi è stato annullato, la factory giapponese sta lavorando per organizzare una serie di competizioni online per la restante parte dell’anno. Presto saranno svelati maggiori dettagli.

Ricordiamo che, anche se il supporto ufficiale di Bandai Namco agli eventi fisici del 2020 è stato annullato, gli organizzatori dei singoli tornei potrebbero comunque scegliere di allestire degli eventi.

Bandai Namco invita i concorrenti e i fan a consultare i siti web dei singoli eventi per trovare maggiori informazioni al riguardo e valutare in base al proprio giudizio l’eventuale partecipazione agli stessi.

La nota stampa si chiude con l’augurio di tornare presto e ringrazia gli appassionati del World Tour per la pazienza.

Vogliamo ringraziare tutti i nostri concorrenti e fan per la loro comprensione e non vediamo l’ora di ripartire con gli eventi fisici non appena le condizioni ce lo consentiranno.

Tekken World Tour

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Il notiziario del 10 febbraio 2020

Queste le news del notiziario di lunedì 10 febbraio 2020 con le ultime novità in breve dal mondo dei videogiochi.

Giusto ricordare come le ore indicate che anticipano il testo della notizia sono quelle di ricezione della mail con il comunicato stampa (ovviamente rielaborato da noi) o della news captata su Twitter o su altri social.

Ecco le le notizie del nostro notiziario. Buona lettura.

Dragon Ball FighterZ, annunciato il FighterZ Pass 3

(Alle 10,09) Bandai Namco ha annunciato il FighterZ Pass 3 per Dragon Ball FighterZ nel corso delle World Tour Finals di Parigi lo scorso weekend. Nella terza stagione, i giocatori potranno scegliere Goku (Ultra Instinct), che sarà disponibile nel corso della primavera, ma soprattutto Kefla, la più forte donna Saiyan. Quest’ultima sarà giocabile dal 28 febbraio, mentre per i possessori del FighterZ Pass 3 sarà garantito l’accesso al personaggio con due giorni d’anticipo (26 febbraio). Kefla e Goku (Ultra Instinct) saranno parte del FighterZ Pass 3 o acquistabili separatamente.

Ecco il trailer.

 

Sword Art Online: Alicization Lycoris nuovo trailer

(Alle 11,15) – seguendo la trama dell’anime, Sword Art Online: Alicization Lycoris consentirà ai giocatori di vivere l’esperienza dell’arco “Alicization” attraverso gli occhi di Kirito. Alla fine della battaglia della Cattedrale centrale, i fan potranno provare una nuova storia creata in esclusiva per il gioco. Inoltre, la nuova funzionalità Tactic Emulating AI System incoraggerà gli appassionati a creare e provare nuove sinergie con i propri partner. Nella modalità online, si potrà personalizzare il proprio aspetto ed esplorare l’Underworld con il proprio avatar. Attraverso la modalità multiplayer, fino a 4 giocatori potranno combattere insieme portando i propri partner, per un totale di 8 personaggi.  Il trailer introduce anche altri tre personaggi giocabili dagli Integrity Knights:

  • Bercouli: uno dei fondatori del villaggio di Rulid e uno spietato spadaccino, la sua “spada Taglia-Tempo” gli conferisce la capacità di tagliare il tempo. Può scambiare la sua spada con una mina claymore, infliggendo molti danni, ma ferendo al tempo stesso il giocatore, rendendola quindi un’arma molto potente, ma anche rischiosa.
  • Linel e Fizel: due componenti degli Integrity Knights. Il letale duo ha perfezionato le proprie abilità nell’arte degli assassinii quando sono stati esposti agli esperimenti dell’Amministratore. Entrambi combattono usando un pugnale, beneficiando della sua elevata mobilità per destabilizzare i propri avversari e prendere il sopravvento nei combattimenti aerei.

Infine, il trailer svela tre nuove mappe che i giocatori potranno esplorare: Treitis Pass, Minelda Rocks e Deusoldort Desert.

 

TT Isle of Man 2, nuovo video gameplay

(Alle 14,16) – Nacon e KT Racing mostrano un nuovo gameplay video per TT Isle of Man – Ride on the Edge 2. Apprendiamo così che la fisica della moto è stata rivista da zero per creare un comportamento ultra-realistico, tra cui un migliore equilibrio sulle curve. TT Isle of Man – Ride on the Edge 2 introduce anche una migliore soggettiva per favorire un’immersione completa. L’ultimo titolo della serie TT Isle of Man presenta anche moto classiche: la MV Agusta 500 Three, la Norton NRS 588, la Suzuki XR69, la Yamaha T70 e la Ducati 900, una leggendaria moto cavalcata da Mike Hailwood.
Nel 1978, “Mike the Bike” tornò sull’Isola di Man, 11 anni dopo la sua precedente partecipazione, e conquistò la vittoria con la sua Ducati 900 SS, Grazie al preorder della versione retail del gioco su qualsiasi piattaforma sarà possibile ricreare questo momento glorioso e cavalcare una moto storica con un gameplay particolare ed esigente.

Parte col botto il 2020 del Team Exeed

(Alle 14,47) – Il 2019 ha visto il Team Exeed protagonista del panorama Esports italiano ed internazionale. La squadra professionistica con sede a Milano ha ottenuto ottimi risultati e vuole continuare a crescere. Lo fa con tanti progetti ed iniziative annunciate dalla società durante un evento a Napoli. La prima grande novità è rappresentata dall’arrivo di sette nuovi giocatori: tre nella squadra di FIFA (Antonio “Santill1” Santillo, Andrea “Montaxer” Montanini e Francesco “Obrun2002” Tagliaferro) e quattro in quella di PES (Nicola “Nicaldan” Lillo, Giuseppe “RaissForever_10” Frigerio, Alessio “Alexiov” Scarlata e Fabio “VanNistelrooy10_” Caruso). È ufficiale anche l’ingresso nella Nazionale Italiana di Pro Evolution Soccer di Nicola “Nicaldan” Lillo. Il giocatore è riuscito a piazzarsi tra i migliori quattro italiani alle qualificazioni che si sono tenute a Coverciano, e rappresenterà così l’Italia al Campionato Europe Virtuale (eEuro 2020) sognando le finali a Londra del 9-10 luglio.
Exeed ha annunciato anche il nuovo circuito di tornei di FIFA e PES: otto tappe in giro per l’Italia, da Milano a Napoli passando per Roma. Annunciata anche la sezione di Just Dance, un format di intrattenimento non competitivo che sarà protagonista nelle Fiere di Milano, Napoli e Lucca. Insomma, davvero un inizio di 2020 col botto con tantissime novità e progetti che fanno seguito anche al lancio (avvenuto il 2 febbraio con circa 2.500 spettatori in live su due piattaforme) di Creative Warrior, operazione di entertainment di Fortnite (e non solo) in vista del nuovo mondiale.

Tripwire Interactive rinnova la partnership con Koch Media

(Alle 15,06)Tripwire Interactive rinnova la collaborazione con Koch Media / Deep Silver per l’uscita del suo shARkPG Maneater e di Chivalry 2 – annunciato per Pc all’E3 2019 come uscita del 2020. Seguiranno maggiori informazioni. Koch Media / Deep Silver si occuperà di tutte le attività di publishing nei mercati in tutto il mondo.
Maneater manda i giocatori in un viaggio alla scoperta di mari sconosciuti. Il titolo era già stato protagonista di vari eventi nel 2019. La versione Day One che presenta lo speciale bonus evoluzione può già essere prenotata presso retailer selezionati.

Zaku Amazing arriva in Mobile Suit Gundam Extreme Vs. Maxiboost On

(17,06)Mobile Suit Gundam Extreme Vs. Maxiboost On si arricchisce con il leggendario combattente Zaku Amazing dall’anime Gundam Build Fighters che arriverà sui campi di battaglia: i piloti potranno utilizzare i potenti armamenti di Zaku Amazing negli scontri PVP 2vs2. Inoltre due nuovi mech si uniranno al cast e saranno svelati più avanti.  Lo rende noto Bandai Namco.

Per aumentare il livello dei combattimenti competitivi, il gioco avrà la possibilità di organizzare battaglie sia online che con connessione LAN, in aggiunta alla modalità split-screen per due giocatori.







 

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Dragon Ball FighterZ, arriva Goku (GT)

Per festeggiare il “Goku Day” del 9 maggio – chiamato così perché formato dalla data del 5 (pronunciato go 五) e 9 (pronunciato kyū 九), Bandai Namco ha rilasciato un nuovo personaggio per Dragon Ball FighterZ. Si tratta di Goku (GT) disponibile come parte del FighterZ pass 2 o acquistabile separatamente da oggi.

Ecco il trailer dedicato a Goku.

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Dragon Ball FighterZ debutta su Switch

Dragon Ball FighterZ fa il suo debutto odierno su Switch. Bandai Namco Entertainment ha pubblicato il trailer di lancio del suo eccellente picchiaduro ad incontri. Domani sarà disponibile anche in digitale. Tutti i contenuti aggiuntivi come i dlc, il FighterZ Pass e l’Anime Music Pack saranno disponibili per l’acquisto sempre da domani.

L’azione frenetica di Dragon Ball FighterZ incontra la console ibrida di Nintendo permettendo così ai fan di giocare in qualsiasi luogo e qualsiasi momento.

I giocatori possono usare un singolo Joy-Con per un divertimento immediato e veloce. Usare entrambi i Joy-Con o il Nintendo Switch Pro Controller permetterà controlli più profondi e precisi per un gameplay più competitivo.

Questa versione permette partite in multiplayer locale usando 2 console e la tecnologia Ad-Hoc Wireless. Fino a 6 giocatori potranno combattere nella modalità Party Mode.

 

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Nuovi dettagli sul Dragon Ball FighterZ World Tour

Bandai Namco Entertainment Europe ha diffuso nuovi dettagli per il Dragon Ball FighterZ – World Tour, un nuovo torneo centrato sul picchiaduro sviluppato da Ark System Works. Peraltro ricordiamo che il gioco è già disponibile su Pc, PS4 ed Xbox One dallo scorso 26 gennaio ed arriverà il 27 settembre su Switch come avevamo già scritto qui.

Il torneo è stato creato in partnership con Twitch che è il servizio di livestreaming esclusivo per il Dragon Ball FighterZ – World Tour e il managing partner su scala globale per le operazioni della lega, gli eventi del circuito e i contenuti.

Ecco il trailer d’annuncio. Buona visione.

La tappa inaugurale del Dragon Ball FighterZ – World Tour sarà al CEO Fighting Game Championships che si terrà dal 29 giugno all’1 luglio a Daytona Beach in Florida.

Come torneo mondiale, il tour avrà sette tappe “Saga Event” principali. Le prime cinque sono:

  • CEO Fighting Game Championships (USA),
  • VS Fighting (Regno Unito),
  • Ultimate Fighting Arena (Francia),
  • Thunderstruck (Messico),
  • Southeast Asia Major (Singapore).

Le ultime due sono ancora da annunciare. I fan possono seguire tutti i live sul canale ufficiale Twitch del World Tour: twitch.tv/dragonballfighterz.

Per maggiori informazioni, potete andare sul sito ufficiale del gioco.

La passione dei fan di tutto il mondo continua a rendere Dragon Ball FighterZ un enorme successo e vogliamo ricompensare il loro fantastico supporto creando il primo torneo mondiale dedicato a un videogioco della serie – ha dichiarato Hervé Hoerdt, vicepresidente marketing e digital di Bandai Namco Entertainment Europe – con il Dragon Ball FighterZ – World Tour, i migliori giocatori del mondo avranno l’opportunità di sfidarsi per determinare il più forte di tutti”.

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Dragon Ball FighterZ, a settembre su Switch

Bandai Entertainment Europe ha confermato che Dragon Ball FighterZ per Nintendo Switch sarà disponibile in Italia dal 27 settembre (dal 28 la versione digitale). Tutti i personaggi extra già rilasciati sulle altre piattaforme saranno disponibili per l’acquisto dal day1.

Inoltre, i giocatori che prenoteranno il titolo saranno ricompensati con due regali: l’accesso immediato a Goku e Vegeta SSGSS e la versione giapponese del classico per Super NES Dragon Ball Z: Super Butoden.

 

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Dragon Ball FighterZ, domani arrivano Vegito e Zemasu

Vegito (SSGSS) e Zamasu (Fused) saranno giocabili in Dragon Ball FighterZ a partire da domani, 31 maggio, naturalmente su Pc, PS4 ed Xbox One.

Questi personaggi saranno disponibili sia per l’acquisto singolo sia come parte del FighterZ Pass (che include un totale di 8 personaggi).

Bandai Namco ha così pubblicato il trailer di lancio. Buona visione.

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Dragon Ball FighterZ, domani arriva la modalità cooperativa

Domani, 9 maggio, Dragon Ball FighterZ si aggiornerà gratuitamente. Tra le novità dell’update anche la modalità cooperativa chiamata Party Battle. Questa permetterà a tre giocatori di lavorare insieme per affrontare i boss.

Ci sarà anche la FighterZ Cup, una competizione mensile in cui si potrà combattere per guadagnare punti grazie alla propria Z-Union. Ovviamente, la patch andrà a risolvere diversi bug nelle varie modalità del gioco, inclusa la storia e garantirà ritocchi per i personaggi di Goku (Super Saiyan), Vegeta (SSGSS), Broly, Beerus, Krillin, Tien, Nappa e molti altri. Su Gematsu le note dell’aggiornamento.

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Trailer di lancio per i primi dlc di Dragon Ball FighterZ

Ci siamo, poche ore e domani (28 marzo) saranno disponibili i primi dlc di Dragon Ball FighterZ. Si parte con Broly e Bardock, due dei personaggi più celebri di Dragon Ball, che saranno disponibili come dlc singoli e arriveranno ognuno con 5 colori alternativi per gli outfit, un avatar per la lobby e uno Z-Stamp.

Ecco il trailer di lancio diffuso da Bandai Namco, publisher dell’eccellente picchiaduro ad incontri.

Broly è uno degli ultimi sopravvissuti all’attacco di Freezer sul pianeta Vegeta che ha eliminato quasi tutti i Sayan. La possente corporatura del leggendario Super Sayan gli conferisce una gittata incredibile e una potenza enorme. Il suo Ultimate Attack Gigantic Meteor gli consente di sorvolare l’avversario e lanciare all’istante una potentissima sfera di energia.

Bardock, padre di Radditz e Goku, ha perfezionato le sue abilità vincendo numerose battaglie ed è un personaggio facile da apprendere ma difficile da padroneggiare. Estendere le sue combo non è semplice, ma i suoi attacchi letali sono estremamente difficili da respingere.

Il suo Revenge Assault Attack trasforma Bardock in un Super Sayan, convogliando la potenza della misteriosa razza aliena.

Entrambi i personaggi sono inclusi nel FighterZ Pass, che comprende 8 lottatori in totale. Broly e Bardock avranno ognuno la propria dramatic scene, come mostrato nel nuovo trailer.

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Dragon Ball FighterZ, Recensione Pc

Non è facile quantificare con esattezza l’importanza del franchise di Dragon Ball per la storia dell’animazione giapponese.
Volendo mantenersi sul cauto, potremmo dire che, come minimo, il celebre manga/anime frutto della mente del celeberrimo Akira Toriyama ha cambiato completamente il modo di intendere un certo genere di animazione, quello cosiddetto shonen – ovvero generalmente indirizzato a ragazzi e adolescenti, che da allora non è più stato lo stesso, facendo da apripista a tanti prodotti più o meno conosciuti e apprezzati, da Naruto a One Piece.

Ma, più di tutto, Dragon Ball è entrato di diritto nell’immaginario popolare di un’intera (se non anche più di una) generazione di bambini e ragazzi, segnandoli con la forza di un uragano.
Quello stesso pubblico che poi, per confluenza di interessi e tempistiche, ha per anni ha cercato di rivivere le avventure di Goku e soci con un pad in mano invece che limitandosi a fissare lo schermo di un televisore: il primo titolo a portare l’universo delle sette Sfere del Drago su home console (più nello specifico, su Super Cassette Vision, nientemeno) fu Dragon Ball: Dragon Daihikyō, nel 1986, mentre gli adattamenti probabilmente più conosciuti dal pubblico occidentale a partire dalla metà degli anni ’90 sono gli ormai leggendari titoli d’importazione – perché mai arrivati ufficialmente in molte regioni dell’Occidente – per la prima PlayStation, come Ultimate Battle 22, Final Bout e Legends.

Si tratta di giochi che, a rivedere oggi, fanno quasi paura per la loro grossolanità tecnica e oggettiva bruttezza, ma ciononostante cercarono – ognuno a proprio modo – di trasmettere al loro meglio gli spettacolari scontri della serie TV, in particolare del supereroistico e ipercinetico Dragon Ball Z.

Da allora in poi ne è trascorsa di acqua sotto i ponti: passando per i tre mai fprtimato  Budokai Tenkaichi per PlayStation 2 e arrivando ai due strani “mix” di mmorpg e picchiaduro Xenoverse, il franchise si è rivelato capace di spaziare tra più generi e suggestioni, dal fighting game duro e puro al gioco di ruolo alla giapponese. Ed è qui che entra in gioco proprio Dragon Ball FighterZ, titolo già disponibile su PC, PlayStation 4 e Xbox One firmato proprio da quei maestri del picchiaduro 2d che rispondono al nome di Arc System Works; quella che vuole tentare FighterZ, infatti, è la via della semplicità (che, attenzione, non vuol dire semplificazione) e del convinto recupero di un ben determinato di tipo di gameplay che il franchise non vedeva da molto tempo su una console, casalinga o portatile che sia. Dopo poco più di sei mesi di hype e trailer spettacolari, è dunque arrivato il momento di scoprire se le aspettative sono state ripagate. E come già sa chi si è andato di corsa a leggere il voto alla fine della recensione, la risposta non può che essere un sonoro “sì”.

UNA METICOLOSA TRASPOSIZIONE DIGITALE

Dragon Ball FighterZ si presenta subito con carte immediatamente vincenti, sia dal filmato iniziale che dai primi match disputati contro l’IA per allenamento o curiosità: il gioco denota fin dai primissimi istanti un’aderenza al materiale di partenza che ha del maniacale e del perfezionista, grazie ad alcuni assi portanti che definiscono un’opera stratificata e complessa.
Primo fra tutti è il motore grafico, che unisce sapientemente sfondi 2d disegnati a regola d’arte con modelli 3d dall’aspetto non semplicemente cartoonesco, bensì compiutamente “cartaceo” e bidimensionale grazie ad un’astutissima combinazione di shader, illuminazione e texturaggio in cel-shading. Il risultato finale lo potete vedere grazie alle immagini a corredo, un vero e proprio tripudio di elementi estetici che sembrano tratti direttamente dalle tavole di Toriyama, per giunta definiti e dettagliati all’inverosimile, al fine di raggiungere l’ideale risultato in una veste grafica uguale, in tutto e per tutto, a quella del cartone animato; i “trucchi” grafici escogitati dalla software house giapponese permettono anche un grado di cinematicità e movimento di telecamera inusuale per il genere, che permea quasi ogni mossa, combo e attacco speciale.

L’altro elemento capace di donare a FighterZ l’approvazione anche del più fondamentalista dei fan è il virtuosismo citazionistico che permea ogni singolo pixel: dalle conversazioni dello story mode che offrono numerosissimi dialoghi tra i personaggi che esplorano gli eventi e l’universo ideato da Toriyama-sensei (ma di questo ne parleremo meglio più avanti) alle super che riprendono quasi in maniera pedissequa le tavole del manga originale e le inquadrature della serie, per non parlare delle numerosissime citazioni sparse qua e là e della cura dei dettagli che denotano un amore viscerale per la saga da parte degli autori.
Non si tratta però, come si potrebbe forse facilmente pensare, di citazionismo fine a sé stesso, ma piuttosto di un ben preciso “feel” artistico, sonoro e visivo che permea ogni frame, animazione ed effetto, ricostruito a partire dal materiale di base con perizia quasi da filologo dell’antichità.

IL LEGGENDARIO SUPER SAIYAN (E I SUOI AMICI)







Una tale ossessiva ricerca della perfezione audiovisiva ha avuto un effetto collaterale che, a seconda dell’opinione del singolo, può essere sia un bene che un male: FighterZ può infatti contare, all’uscita, su solo 24 personaggi, contando anche tre versioni particolari di Goku e Vegeta, due Gohan tratti da periodi temporali diversi e un personaggio speciale sbloccabile completando lo story mode.
Si tratta di un roster indubbiamente sufficientemente variegato, anche perché Arc System Works è riuscita perfettamente nel compito di caratterizzare ogni singolo guerriero, tuttavia tale numero potrebbe essere considerato da qualcuno insufficiente, soprattutto per un picchiaduro le cui modalità online puntano a tenere incollato il giocatore per le prossime settimane, o mesi. C’è anche chi, forse, potrebbe lamentarsi di alcune scelte tendenti a raggruppare insieme più personaggi, come gli Androidi 17 e 18 o la Squadra Ginew, ma a nostro parere si tratta di espedienti volti alla creazione di combattenti dallo stile unico e distintivo più che di pigrizia o di volontà di semplificazione.

Ed infatti, il roster di FighterZ, per quanto ci riguarda, è promosso a pieni voti. Nonostante, infatti, il numero non elevatissimo di guerrieri (destinato, in ogni caso a salire nei prossimi mesi grazie agli immancabili dlc), non si può negare che ognuno di essi sia portatore di uno stile di gioco specifico e peculiare, nonché di tratti particolari che lo differenziano da chiunque altro; c’è qualcosa di adatto per ogni tipo di giocatore, da chi predilige le combo aeree al virtuoso più tecnico.
Certo, come ogni ogni titolo del genere si definirà con tutta probabilità, nelle settimane che verranno, una “tier list” di combattenti più o meno oggettivamente forti o deboli rispetto ad altri, ma queste sono delle questioni di bilanciamento destinate ad essere risolte in futuro tramite il necessario lavoro di patching. In ogni caso, secondo la nostra opinione, in FighterZ non esistono, in questo momento, delle scelte intrinsecamente sbagliate, perché ogni personaggio – previo un sapiente allenamento – può essere utilizzato con effetti devastanti nelle composizioni di team giuste (il titolo, infatti, propone esclusivamente match 3v3).
Tuttavia alcuni possiedono comunque delle peculiarità che li rendono meno intuitivi nell’utilizzo e forse anche maggiormente macchinosi rispetto ad altri, come gli “assist” degli altri componenti della Squadra Ginew nel caso si giochi nei panni del loro capitano, oppure delle pietre lanciate da Crilin che spesso non hanno effetti particolarmente apprezzabili, oppure ancora il forse eccessivo focus sulle prese dell’Androide 16. Di converso, altri guerrieri ci sono sembrati anche troppo versatili e capaci nella loro attuale incarnazione, come il temibilissimo Goku Black, dotato di strumenti per colpire praticamente in ogni situazione e da qualunque distanza, mentre altri ancora sono così complessi che la community non è ancora nemmeno riuscita a comprenderne pienamente il funzionamento – parliamo naturalmente del velocissimo e letale assassino Hit.

TRA ACCESSIBILITÀ E PROFONDITÀ

Ma come funzionano, esattamente, gli scontri di Dragon Ball FighterZ? Come già detto, l’unica forma di combattimento prevista è quella di un incontro fra tre personaggi contro altri tre in tag, sullo stile dei vari Marvel vs. Capcom, per intenderci. Naturalmente, solo uno di essi per squadra lotterà direttamente, mentre gli altri potranno essere richiamati per eseguire degli assist tramite la pressione dei due pulsanti dorsali del lato sinistro del pad (L1 e L2 nel caso del Dualshock 4, LB e LT nel caso del controller Xbox One), con i medesimi assist che variano a seconda della circostanza, tra attacchi e mosse speciali consecutive che permettono l’impostazione di un buon numero di strategie e combo.

Le dinamiche del combattimento in sé denotano un titolo che fa di tutto per guidare i giocatori meno avvezzi al genere e risultare attraente anche a chi non digerisce minimamente i picchiaduro: i tipi di attacchi fondamentali solo solo 4 – leggero, medio, pesante ed energetico – deputati ai tutti ai pulsanti frontali, mentre quelli dorsali della parte destra del controller servono a gestire una particolare forma di “presa” chiamata Dragon Rush, che spedisce l’avversario in aria, e uno scatto con l’aura in volo (dal nome di Super Dash) che permette di raggiungere l’altro giocatore in una frazione di secondo.
I colpi di base possono essere premuti ripetutamente senza seguire alcun ordine particolare, anche limitandosi a premere più volte consecutivamente lo stesso tasto, attivando così una serie di attacchi di base molto semplice ma comunque efficace, mentre è anche possibile combinarli l’uno di seguito all’altro senza schemi precisi per costruire già delle combo di colpi sufficientemente articolate. Gli scontri, così, soprattutto quelli tra principianti, si caratterizzano dunque per un altissimo tasso di velocità e brutalità, che è comunque connaturata ad un titolo che, è chiaro fin da subito, fa della spettacolarità scenografica dei combattimenti un proprio punto d’onore

Tuttavia, lungi da noi affermare che Dragon Ball FighterZ sia un inno al “button mashing” e al lato più casual del picchiaduro, dato che tale schema di controlli cela, dietro un velo di semplicità fatto apposta per essere approcciato anche dai lottatori più inesperti, una complessa stratificazione di tattiche e strategie possibili: i giocatori più esperti sapranno, per esempio, interrompere un avversario troppo zelante grazie all’utilizzo di colpi mirati come uppercut e attacchi dal basso, mentre la gestione della barra della super, che si carica o attaccando oppure raccogliendo l’energia della propria aura tramite la pressione di due tasti frontali e va da 0 a 7 livelli, richiede una lungimiranza tattica che si acquisisce, inevitabilmente, solo con l’allenamento e l’esperienza; essa rappresenta una risorsa preziosissima, in quanto viene usata per un’ampia varietà di mosse speciali e attacchi energetici particolarmente potenti, da effettuare generalmente con una mezza luna più il tasto adeguato.
Le mosse più efficaci e dispendiose, tra l’altro, sono sottolineate da rapidi cambi di telecamera ed effetti luminosi viscerali che riprendono in pieno i momenti più entusiasmanti della serie TV, a sottolineare ancora di più quel continuo gioco di rimandi estetici di cui il titolo è a dir poco pieno zeppo.

Se c’è dunque un combat system che merita di essere definito come (e invero, è una frase spesso abusata) “facile da imparare, difficile da padroneggiare” è proprio questo, dato che apprendere come sfruttare al meglio i propri tre personaggi preferiti richiederà necessariamente diverso tempo, tanto più che sono presenti ulteriori livelli di profondità possibili: combinazioni diverse tra i personaggi della propria squadra sono più o meno consigliate a seconda dei rispettivi assist (e daranno anche vita ad alcune scenette esilaranti, ma non vogliamo spoilerarvi nulla), mentre alcuni combattenti possiedono dei lati “nascosti” di complessità nelle proprie meccaniche che ancora – come già dicevamo nel caso di Hit – non sono stati completamente svelati. Un elemento ulteriore di novità rispetto alla media del genere è – e questo fattore in particolare è davvero pregno di sentimentalismo per gli amanti della saga – la possibilità di evocare, nientemeno, il drago Shenron durante il gioco, previa raccolta delle sette Sfere del Drago nel corso del match, da eseguire inanellando particolari combo.
Una volta evocato, il mitico Drago può esaudire uno fra quattro desideri, ognuno dei quali rappresenta un vantaggio decisivo per il giocatore che riesce ad ottenerlo: si va dalla possibilità di rigenerare la salute a quella di poter riportare in vita un membro del proprio team caduto, arrivando anche a poter ricaricare la propria Vampata di Energia (un particolare potenziamento utilizzabile una volta per incontro). Ad onor del vero, nella nostra esperienza l’evocazione di Shenron arriva sempre troppo tardi per poter fare veramente la differenza in uno scontro, ma non escludiamo la possibilità che vengano, in futuro, elaborate delle strategie apposite per capitalizzare al massimo su questa opportunità.

TANTE MODALITÀ PER TUTTI

Per fortuna, il gioco propone un’offerta contenutistica più che sufficiente per scoprire tutte le sfaccettature del combat system e appagare la propria voglia di mazzate: all’avvio, ogni giocatore viene indirizzato verso una lobby (online o offline, non fa differenza) interattiva che va a sostituire in tutto e per tutto i normali menù tradizionali. Tale lobby si presenta come una sorta di sala d’attesa nella quale si potrà scegliere un proprio avatar (versioni cosiddette chibi dei vari lottatori) e interagire con dei PNG che indirizzeranno poi alla modalità prescelta vera e propria. Ogni lobby (ce ne sono diverse per regione geografica) può contenere fino a 64 giocatori tutti insieme, con i quali si potranno organizzare degli incontri direttamente, tramite il ring centrale, oppure in una delle sale predisposte al gioco in locale o online; si tratta, insomma, di una particolare interpretazione di una classica sala d’attesa multiplayer.

Partendo da una sommaria analisi, intanto, del comparto offline, esso si snoda attraverso quattro modalità distinte: il classico allenamento permette di impratichirsi con tutti gli aspetti del gioco, grazie ad una modalità libera, ad un tutorial graduale e ad una serie distinte di sfide di difficoltà crescente per ogni lottatore. Vi è poi il classico incontro in locale, suddiviso tra match singolo e tornei ad eliminazione personalizzabili, e fin qui non c’è nulla di nuovo rispetto a quanto propone la concorrenza. Le novità cominciano ad intravedersi nella particolare strutturazione della modalità arcade, divisa tra tre percorsi diversi (ognuno affrontabile sia in versione normale che in un’altra più difficile) con un differente numero di incontri per ognuno, ma soprattutto nello story mode, vero fiore all’occhiello dell’offerta per giocatore singolo.

Attraverso tre archi narrativi distinti, avremo infatti modo di seguire una storia lineare che vede protagonista l’Androide 21, nuovo personaggio creato appositamente per inserirsi nell’universo narrativo di FighterZ e il cui design è firmato, addirittura, dal maestro Toriyama in persona.
Ogni arco narrativo permetterà, di volta in volta, di assumere il controllo di quasi tutti i personaggi che compongono il roster del titolo, risultando quindi molto utile anche come strumento per conoscere più approfonditamente il gameplay di ogni singolo combattente; ogni arco, poi, si snoda attraverso più mappe, realizzate a mo’ di “gioco dell’oca” nelle quali bisognerà spostarsi lungo diversi turni per arrivare al punto finale dove affrontare l’immancabile boss di fine mappa.

Nel frattempo, è possibile livellare i propri combattenti e raccogliere dei potenziamenti (il cui effetto, in realtà, è piuttosto risibile) affrontando degli scontri ulteriori e facoltativi, ma ciò che più contraddistingue la narrazione di FighterZ è il pesante accento posto sui personaggi: affrontare i vari combattimenti utilizzando determinate selezioni di guerrieri darà infatti vita a diversi siparietti cinematici pre-battaglia, che non sono solo pieni di riferimenti al setting narrativo di partenza (il gioco, scopriamo, è ambientato immediatamente dopo l’arco di Black Goku in Dragon Ball Super), ma servono anche da base per un notevole approfondimento dei rapporti tra i personaggi, sia vecchi che nuovi.

Molte di queste scenette, poi, sono davvero esilaranti – per esempio quelle con protagonista Gotenks o la Squadra Ginew, mentre altre, addirittura, confermano alcune piccole teorie e ipotesi che i fan si ponevano da lungo tempo.

HA UN’AURA… POTENTISSIMA?







Per il resto, in realtà, seppur lo sforzo sia apprezzabilissimo, l’intreccio principale del gioco è senza dubbio piacevole, ma nulla di più, nonostante l’evidente cura riposta in questo aspetto da parte degli sviluppatori.
La trama in sé si dipana in modo piuttosto convincente, e i personaggi sono ben caratterizzati e fedeli alla “lore” di base; la new-entry Androide 21, poi, è sufficientemente caratterizzata e riesce nel compito di non stonare con il resto del cast, ma il difetto principale della narrazione consiste soprattutto in un ritmo scandalosamente lento: non sarà infatti raro affrontare diverse mappe di seguito per vedere poi procedere solo di pochissimi passi la narrazione. Risulta così artificialmente aumentato il numero di ore necessarie per il completamento di una modalità che, è chiaro già dopo pochissimo tempo, non sembra proporre abbastanza carne al fuoco per giustificare le meccaniche attraverso le quali viene offerta al giocatore: le mappe, a parte i combattimenti, sono decisamente vuote, e il livellamento dei personaggi, nonostante serva allo sblocco di alcune piccole cinematiche aggiuntive, risulta alla resa dei conti piuttosto fine a sé stesso, nonché eccessivamente tendente al grinding.

Davvero un peccato, considerando poi che alcune intuizioni dell’intreccio – come il ruolo del giocatore, ma non spoileriamo nulla nemmeno qui – sono decisamente ispirate.

Infine, dando un’occhiata al lato online di FighterZ possiamo scorgere una mistura in parti uguali di alti e bassi: le modalità multiplayer, di base, sono ben congegnate – tra incontri mondiali classificati e non, replay e matchmaking di ottima fattura – e il netcode durante gli scontri si è dimostrato assai più affidabile rispetto al livello disastroso raggiunto nella precedente bene. Sfortunatamente, è tutto il contorno a destare qualche perplessità: la particolare visione di Arc System Works per il sistema di lobby spesso lascia alquanto a desiderare, dato che in teoria è perfettamente possibile mettersi in lista d’attesa per la ricerca di un match e poi dedicarsi ad altro, ma sfortunatamente – e non si capisce per quale ragione – tale ricerca si interrompe non appena si avvia una qualsiasi attività, snaturando così lo scopo stesso di questa particolare visione della lobby. La comunicazione tra giocatori è poi un po’ macchinosa, essendo fondata sull’utilizzo di particolari adesivi abbinati a frasi preimpostate, ma al momento attuale il problema più grave dell’online, a nostro parere, è la scarsa stabilità dei server. Se, infatti, abbiamo già detto di come il codice di rete durante lo scontro vero e proprio sia piuttosto solido, così non è per la sala d’attesa in sé, dato che molto spesso ci siamo ritrovati buttati fuori in maniera completamente casuale per sovraffollamento dei server. Si tratta tuttavia di piccole pecche destinate, con tutta probabilità, ad essere risolte in futuro tramite aggiornamenti dedicati.

COMMENTO FINALE

Al momento attuale Dragon Ball FighterZ rappresenta senza dubbio alcuno il miglior picchiaduro degli ultimi anni dedicato allo storico franchise di Bird Studio.
Sicuramente molto più intrigante e soddisfacente, per qualità dell’offerta ludica, rispetto ai due Xenoverse, ma non solo: in FighterZ vi è un gusto per la spettacolarità scenica e immaginifica intrinseca della saga che non si vedeva da molto tempo sullo schermo di una console o di un Pc, unita ad una cura per i dettagli e ad un’attenzione per l’universo originale da rimanere basiti.
Si tratta però non solo di una lettera d’amore per un’opera di grandissima rilevanza nell’animazione giapponese, ma in generale di un titolo dall’elevato livello qualitativo, approcciabile da tutti, soddisfacente nel feedback, tecnicamente indovinatissimo e ricco di suggestioni sia per i principianti che per i veterani del genere.

 

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Dragon Ball FighterZ, trailer di lancio, immagini e dettagli a pochi giorni dall’esordio

Ancora pochi giorni e Dragon Ball FighterZ si mostra nel trailer di lancio pubblicato da Bandai Namco assieme a diverse nuove immagini ed a dettagli inediti.

Il picchiaduro ad incontri sarà disponibile da giovedì (25 gennaio) su PS4 ed Xbox One ed il giorno dopo su Pc, via Steam.

C’è un nuovo personaggio giocabile chiamato Androide 21 che si unirà al roster del gioco ed è dotato di multipli Attacchi Supremi. Sviluppato sotto la supervisione di Akira Toriyama, Androide 21 avrà un ruolo importante nella modalità storia di Dragon Ball FighterZ. Si tratta di una misteriosa scienziata che possiede le stesse conoscenze della persona che ha creato gli Androidi, ovvero il Dottor Gelo. La sua storia è piuttosto incerta, ma è collegata ad Androide 16: che sia un’alleata?

Grazie al suo Attacco Supremo Tasting Cut, non solo sarà in grado di assorbire l’energia del suo avversario, ma anche le sue mosse! Pertanto, più si conoscono a fondo i personaggi, maggiori saranno i vantaggi che se ne potranno trarre. Inoltre, il suo Attacco Supremo Meteora le consentirà di scagliare un potente raggio contro l’avversario e trasformarlo in una torta.

Ecco quindi il trailer di lancio e le numerose immagini inedite diffuse da Bandai Namco. Buona visione.

LE IMMAGINI

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014_main_sup_6_2_1516611526.mov_000183990
Absolute_Release_Ball_1516611531
Absorb_Kamehameha_1516611533
Absorb_Solar_Flare_1516611535
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Android-21-Story-Mode-1_1516611527
Android-21-Story-Mode-2_1516611528
Android-21-Story-Mode-3_1516611529
Appearance_1_1516611538
Appearance_2_1516611540
Appearance_3_1516611541
Appearance_4_1516611543
Hungry_Time_1_1516611545
Hungry_Time_2_1516611547
Hungry_Time_3_1516611548
Hungry_Time_4_1516611550
Tasting_Cut_1_1516611552
Tasting_Cut_2_1516611555
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Dragon Ball FighterZ, ci sono i requisiti di sistema

Sulla pagina Steam di Dragon Ball FighterZ sono apparsi i requisiti di sistema, minimi e raccomandati, del gioco.

Sono alla portata di molte configurazioni. Ricordiamo che il piacchiaduro ad incontri di Bandai Namco, sviluppato da Arc System Works, debutterà il 26 gennaio anche su PS4 ed Xbox One.
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Requisiti minimi

Sistema operativo: Windows 7/8/10 (64-bit OS richiesto)
CPU: AMD FX-4350, 4.2 GHz / Intel Core i5-3470, 3.20 GHz
Memoria: 4 GB RAM
GPU: Radeon HD 6870, 1 GB / GeForce GTX 650 Ti, 1 GB
DirectX: Version 11
Network: Broadband Internet connection
Audio: DirectX compatibile o chipset integrato

Configurazione raccomandata

Sistema operativo: Windows 7/8/10 (64-bit OS richiesto)
CPU: AMD Ryzen 5 1400, 3.2 GHz / Intel Core i7-3770, 3.40 GHz
Memoria: 8 GB RAM
GPU: Radeon HD 7870, 2 GB / GeForce GTX 660, 2 GB
DirectX: Version 11
Network: Broadband Internet connection
Audio: DirectX compatibile o chipset integrato.

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Dragon Ball FighterZ, trailer su Tien

Tien è protagonista di questo nuovo trailer su Dragon Ball FighterZ. Bandai Namco ha diffuso questa clip che ci presenta le mosse.

Il picchiaduro ad incontri sviluppato da Arc System Works debutterà il 25 gennaio su Pc, PS4 ed Xbox One. Buona visione.

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Dragon Ball FighterZ, trailer d’apertura

Bandai Namco ha pubblicato il trailer d’apertura di Dragon Ball FighterZ. Il nuovo picchiaduro ad incontri in 2d firmato da Arc System Works debutterà il 26 gennaio prossimo e sarà uno dei primi titoli big del 2018.

Vediamo la clip, lunga un minuto.

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Dragon Ball FighterZ, trailer per Kid Buu

Bandai Namco annuncia la presenza di Kid Buu nel roster di Dragon Ball FighterZ. Il publisher ha pubblicato anche il trailer di presentazione del personaggio.

Il gioco sarà disponibile in Italia a partire dal 26 gennaio su PS4 ed Xbox One, ed il giorno dopo, 26 gennaio su, Pc, via Steam.

Spazio ora alle sequenze con Kid Buu che si presenta nel gioco firmato da Arc System Works. Buona visione.

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