Limbo torna a mostrarsi su C64

Era un po’ di tempo che non parlavamo della versione per C64 di Limbo. L’action sviluppato da Søren Trautner Madsen si era mostrato per la prima volta sul famoso 8 bit di casa Commodore a novembre del 2018 con una demo giocabile.

Pochi giorni fa, l’autore ha pubblicato un video con un nuovo gameplay di 50 secondi sul titolo originariamente realizzato da Playdead. A darne notizia è IndieRetroNews. Lo stesso team indie che ha pubblicato il gioco per Pc su Steam nel 2011 supporta questa produzione.

La clip ci mostra un paio di modalità in cui il protagonista muore con un grosso sasso. E possiamo affermare che le animazioni siano molto curate anche in questa versione. I lavori su Limbo per C64, dunque, continuano anche se magari non velocissimi come molti appassionati spererebbero.

Ecco il video, buona visione.

Per chi non conoscesse Limbo, si tratta di un titolo molto particolare, una di quelle uscite “epocali” per il mondo indie: è sicuramente un simbolo delle produzioni indipendenti. Il gioco narra la storia di un ragazzino che parte in un viaggio impossibile solcando il Limbo alla ricerca della sorella maggiore deceduta.

Lo aspetta un cammino irto di pericoli ed insidie mortali. Per andare avanti bisognerà guidare il nostro personaggio con prontezza di riflessi ma anche con spirito d’osservazione. In Limbo sono presenti tantissimi enigmi ambientali. Tra le peculiarità, oltre alle animazioni ed a una atmosfera decisamente lugubre dove il nero ed il grigio prescinde da tutto, anche le animazioni ed i numerosi modi – alcuni raccapriccianti – in cui il nostro protagonista perde la vita. Frutto anche di una fisica molto particolareggiata.

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Hired Sword 2 è disponibile su C64

Gli utenti Commodore 64 possono esultare per l’arrivo di un nuovo gioco di ruolo. Hired Sword 2, infatti, è arrivato sia in versione fisica (in dischetto) che in digitale per l’8 bit di casa Commodore ma anche per il THEC64 mini e maxi.

Il titolo è stato sviluppato da Roy Riggs ed è distribuito dal publisher Double Sided Games, specializzato in questo settore e con un ampio catalogo dedicato al C64. Giusto ricordare come l’edizione boxata con il floppy ed altri gadget è già esaurita. Il team che ha realizzato il gioco è formato anche da Mike Richmond (autore della musica e degli effetti sonori), Ten Chu è l’artista che ha realizzato la box art.

SU HIRED SWORD 2

Ecco il trailer di presentazione tratto dal canale YouTube di Saberman e IndieRetroNews. Buona visione. A seguire, le caratteristiche del titolo. Buona visione e buona lettura.

Gli appassionati vivranno in ​​un mondo pieno di magia, mostri e fanciulle.

Come mercenario ed esperto spadaccino, il personaggio è conosciuto in questo mondo, non preoccupatevi mai dei soldi poiché sia ​​i ricchi che i poveri hanno sempre bisogno avranno sempre bisogno dei vostri servizi. Almeno è così solitamente.

Si scopre che il personaggio ha sperperato tutte le sue ricchezze in donne e cibo. E non è stata né la prima, né sarà l’ultima volta. Ma ora l’eroe ha incontrato un elfo seducente con lunghi capelli bianchi fluenti che ha letteralmente “catturato” gli interessi e, anche se il nostro detesta ammetterlo, forse anche cuore?

Tuttavia non si trova da nessuna parte e quindi vi aspetta un’altra avventura di ricerca.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEL GIOCO


  • Gioco di ruolo top-down.
  • Storytelling vivace.
  • 20 mappe da esplorare, di cui 9 sotterranei.
  • 36 tipi di mostri.
  • Armi e armature generate casualmente (oltre 1000 combinazioni).

LA VERSIONE FISICA INCLUDE

  • Box di cartone
  • Floppy da 5”1/4
  • Manuale di istruzioni
  • Versione digitale
  • Bonus gratuito: il primo Hired Sword 1 è incluso sul lato B del floppy e nel download digitale.

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Ghost Town, arriva il remake su C64

Non è una novità che un vecchio titolo di metà anni ’80 rinasca. Ma che il remake arrivi su una piattaforma dell’epoca è pur sempre una notizia ed è così che Ghost Town torni su C16, C116 e P4 Plus ed arrivi su C64 a distanza di 35 anni. Lo apprendiamo da IndieRetroNews.

Il titolo originale, infatti, era nato nel 1984 in Germania grazie a Kingsoft e l’anno dopo era arrivato nel Regno Unito grazie ad Unirog.

Ghost Town mette i giocatori nei panni di un avventuriero che deve cercare un tesoro… in una città fantasma (monen omen). Per compiere questa impresa, il protagonista deve eliminare il mago Belegro e, ovviamente, evitare molti pericoli diversi ed al tempo stesso raccogliere oggetti utilizzabili trovati durante il viaggio.

Ecco un trailer di presentazione diffuso dal canale YouTube Saber.  Buona visione.

UN PO’ DI STORIA SUL GIOCO

Il titolo, progettato da Udo Gertz e P. Hartmann presentava 19 schermate ad alta risoluzione (per l’epoca) con una vista dall’alto verso il basso. Lo sviluppatore che è conosciuto col nome di @Aswm9000 ha rifatto il remake in Javascript ma ha pure realizzato una versione per C64.

L’autore ha sottolineato come abbia sempre amato creare piccoli giochi e demo. Inoltre ha anche detto che Ghost Town è stato uno dei primi titoli che ha posseduto, giocato e che ricorda ancora. È stato ed è ancora un gioco molto difficile in quanto toccare qualcosa che non si dovrebbe, come un cespuglio, diventa doloroso e culmina nella morte istantanea. Ma ha anche spiegato che anche adesso ha la pelle d’oca quando guarda il brutto personaggio del giocatore e ascolta quella fastidiosa musica del titolo.
Quindi cosa poteva fare uno sviluppatore dopo aver amato un gioco così tanto? Rifarlo ovviamente. Ed è esattamente quello che ha fatto con questa versione C64; una versione che ricorda il classico del 1985. Un’edizione estesa rilanciata nel 2020 per C64. Tutto normale.

Ecco alcune caratteristiche del remake per il C4 Plus/ C116 e C16 :

  • Una versione estesa del titolo del 1985 per computer con 64kb di Ram.
  • Nuove schermate dei titoli
  • Tre lingue supportate: inglese, tedesco ed ungherese
  • Grafica in gioco migliorata
  • Tanti bugfix.

GHOST TOWN 64

  • L’edizione per Commodore 64 include le seguenti caratteristiche:
  • Prima versione del gioco su C64
  • Nuove schermate dei titoli
  • Tre lingue supportate: inglese, tedesco ed ungherese
  • Miglioramenti della parte grafica
  • Musica remixata da Spider Serusalem
  • Tanti bugfix.

Ulteriori informazioni sul sito dello sviluppatore del remake.

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The Shadow Over Hawksmill debutta su C64

Un altro titolo per C64 fa il suo esordio: The Shadow Over Hawksmill fa, così, il suo debutto sull’8 bit di casa Commodore in versione digitale. Lo rende noto Psytronik, publisher del gioco, assieme al gruppo Facebook Icon64. Leggiamo la notizia da IndieRetroNews.

Ricordiamo che The Shadow Over Hawksmill è un’action adventure in salsa horror basata su Cthulhu con atmosfere dark e lovecraftiane. Il gioco richiede tutte le vostre abilità per evitare che il protagonista venga eliminato dai nemici cattivi.

Vediamo anche un video con gameplay di dieci minuti. Buona visione.

Si tratta della centesima pubblicazione del team conosciuto anche per Rocky Memphis: The Legend of Atlantis.

Viaggio nel villaggio spazzato dalla pioggia di Hawksmill per indagare sulla misteriosa scomparsa dei suoi abitanti. Scoprite antichi segreti e misteri predetti nel Necronomicon mentre viaggiate attraverso la misteriosa città.

STORIA

Strani eventi stanno accadendo nella piccola città di Hawksmill, situata nel nordest dell’Inghilterra. L’intera popolazione è svanita dall’oggi al domani. Si sospetta che le forze oscure possano essere responsabili dopo aver trascorso molti anni a studiare le pagine del grande tomo di tutte le cose malvagie: il necromonicon. Questo evento potrebbe essere ciò che era stato predetto nel buio e nei manoscritti antichi? Sei determinato a scoprire qual è il responsabile di Shadow Over Hawksmill.

CARATTERISTICHE

 

  • Oltre 60 schermate da esplorare
  • Grafica ed animazioni dettagliate
  • Musica d’atmofera
  • Armamentario mirabile
  • Astute trappole e puzzle da risolvere
  • Tanti oggetti da raccogliere ed usare
  • Sequenze iniziali e conclusive
  • Bonus music demo
  • Compatibile con SD2IEC
  • Compatibile con sistemi PAL ed NTSC
  • Compatibile con il TheC64 Maxi e Mini.

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Psytronik annuncia giochi per Amiga, Vic-20 e C64

In queste ultime ore, Psytronik Software ha inaugurato il nuovo anno con diversi annunci per giochi tutti nuovi in uscita per Amiga, Commodore 64 e Vic-20, tutti in versione digitale e fisica. Come ai bei vecchi tempi.

Iniziamo con Matchic, visto che dopo The Shadow Over Hawksmill, Realms of Quest Quadrilogy Collection, e MARS, si è unito alla corposa mole di titoli che riceveranno il “trattamento Big Box”. Mathic, sviluppato da Saberman e pubblicato da Psytronik, si tratta di un puzzle game di alta qualità per Amiga.

Disponibile dal 18 gennaio in edizione limitata, Matchic è un puzzle game che originariamente era stato rilasciato (per brevissimo tempo) nel 1991. Sfortunatamente, la società coinvolta nella pubblicazione del gioco fallì poco dopo il lancio, e ciò impedì al prodotto di ottenere il successo meritato. Rapidissimo salto di quasi 30 anni, al 2020, dove Psytronik è riuscito a recuperarlo e con orgoglio, vuole dare a questo gioco Amiga il giusto tributo, grazie ad una versione commerciale completa di confezione tirata a lucido.

Ora, veniamo a MARS , altro pezzo da novanta. Grazie ad un heads-up di Psytronik Software, sempre per il 18 gennaio sarà disponibile ma in preordine.

Sì, in effetti è tempo che il C64 risplenda ancora una volta, come in questo gioco imminente di Sputnik World, ambientato 50 anni dopo che l’uomo ha messo piede sulla luna per la prima volta, devi fare un nuovo salto audace per visitare quel grande pianeta rosso, il pianeta Marte.

Secondo la descrizione del gioco, gli appassionati saranno il comandante della missione e gestiranno otto dei migliori ingegneri spaziali internazionali che fanno parte dell’equipaggio. Sta al comandante mantenere la salute dell’equipaggio il più stabile possibile durante la missione nel pianeta rosso. Si devono impartire comandi all’equipaggio con i membri disponibili per diversi compiti, tenendo d’occhio i livelli di energia e lo stato dell’equipaggio per raggiungere Marte. Attenzione, tuttavia, non sarà facile, poiché ci saranno problemi che dovranno essere affrontati e risolverti man mano che la missione avanza.

FUNZIONALITÀ

  • Otto membri da gestire.
  • Missione a schermo dettagliata.
  • Soundtrack d’atmosfera.
  • Gameplay ad alta tensione, una lotta contro il tempo.
  • Include le versioni Inglese e Spagnola del gioco.
  • Compatibile con SD2IEC.

Un altro ritorno al futuro, quello di Realms of Quest, precisamente al 2014. In quell’anno, Ghislain de Blois sviluppò Realms of Quest IV per il Commodore VIC-20, e lo distribuì sempre attraverso Psytronik. Altro gioco di ruolo appartenente alla serie Realms of Quest, era un tributo ai classici dungeon crawler. Se vi piace il genere, sarete felici di sapere che Psytronic Software realizzerà una fantastica collezione per “l’intera quadrilogia di Realms of Quest”, che sarà disponibile per il preordine sempre a partire dal 18 gennaio e sempre per Vic-20.

Il titolo precedente della serie presentava una grafica in wireframe, un dungeon creato a mano di ben dieci livelli completo di teletrasporti, trappole, zone oscure, e una valanga di mostri. Ma non solo, nelle aree cittadine sono presenti un tempio per curare i personaggi, un negozio dove acquistare e vendere attrezzature, e una locanda dove riposare e gestire l’aumento del livello. Realms of Quest IV è un gioco così eccezionale, che l’anno scorso Double Sided Games ha pubblicato l’ultimo seguito della serie, Realms of Quest V.

Per fortuna, per tutti quelli che hanno perso queste magnifiche perle, a parte l’ultima release che è disponibile per l’acquisto tramite Double Sided Games, Psytronik pubblicherà la raccolta che contiene Realms Of Quest I (Anniversary Edition), Realms Of Quest II (Anniversary Edition), Realms Of Quest III, Realms Of Quest IV e un gioco completamente inedito, Ultimate Quest: Catacomb. Tutto questo, per Commodore 64 reso disponibile con un’incantevole edizione scatolata.

C’è poi The Shadow Over Hawksmill. Anche lui sui nastri di partenza a partire dal 18 gennaio, parliamo di un’avventura basata su Cthulhu che utilizzerà il motore di Legend of Atlantis, e andrà a celebrare la centesima uscita del publisher. Dalla pagina del preordine, apprendiamo che il team dietro alla versione di Rocky Memhis: The Legend of Atlantis, è tornato con una nuova e straordinaria avventura arcade per Commodore 64. Viaggiate nel villaggio spazzato dalla pioggia di Hawksmill per indagare sulla misteriosa scomparsa dei suoi abitanti. Scoprite segreti e antichi misteri predetti nel necronomicon mentre viaggiate verso la misteriosa cittadina. Con un emozionante mix di rompicapo, avventura e sparatutto, sarà l’ennesima nuova uscita del team ICON 64.

Come se questo non fosse abbastanza, il gioco offrirà 60 livelli da esplorare, grafica e animazioni dettagliate, musica d’atmosfera, armi mirabili, trappole astute e puzzle da risolvere, un sacco di oggetti da collezionare e utilizzare, sequenze introduttive interne ed esterne, e sarà compatibile con SD2IEC, NTSC e PAL. Alla base di questo progetto, troviamo Stuart Collier, Trevor Storey e Saul Cross.


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Eye of the Beholder su C64, ecco il video introduttivo

I lavori alla conversione di Eye of the Beholder su Commodore 64 stanno andando bene e gli sviluppatori hanno così pubblicato il video sull’introduzione su YouTube. Lo leggiamo da IndieRetroNews. Davvero interessante la clip che riproduce quasi integralmente le sequenze introduttive viste su Amiga e Pc nel titolo originale uscito ad inizio anni ’90.

Andreas Larsson e soci confermano di essere sulla buona strada per portare questo classico dungeon crawler sul mitico 8 bit di casa Commodore. Eye of the Beholder dovrebbe arrivare su C64 ad inizio 2020.

Con una grafica di alta qualità e una colonna sonora di livello come il gioco originale, questo porting sembra potrebbe essere una delle versioni più sorprendenti mai viste sul C64.

E le speranze di vedere un capolavoro sembrano aumentare di post in post, di aggiornamento in aggiornamento. Un plauso per questo lavoro va fatto al team composto da Andreas Larsson,Micke Backlund / Ilkka Sjöstedt, Oliver Lindau, Lars Verhoff e Linus. Giusto, infine, ricordare, come questo lavoro sia fatto da una squadra di appassionati.

Detto questo, vi lasciamo alla clip che ospita anche diversi commenti (in lingua inglese) molto lusinghieri che confermano due cose: l’hype per questo titolo RPG e l’ottimo lavoro che sembrerebbe sfruttare come poche volte l’hardware del C64. Ripetiamo il fatto che se ce lo avessero detto alcuni anni addietro non avremmo mai creduto, pur sperandoci per motivi di cuore, ad una versione C64 di Eye of the Beholder.

Buona visione.

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The Shadow over Hawksmill è in sviluppo per C64

Le produzioni indie su Commodore 64 non si fermano. E la cosa più interessante è che la stragrande maggioranza di esse propongono una qualità sorprendente. A questo trend sembra unirsi The Shadow over Hawksmill, nuova fatica di Stuart Collier, Trevor Storey e Saul Cross, autori che ci hanno già abituato a giochi di pregevole fattura sull’8 bit di casa Commodore che a 37 anni dalla sua pubblicazione continua a “stupire” se non altro per longevità e per affascinare ancora molti utenti.

The Shadow of Ahwksmill è un titolo che si ispira a Chtulhu e quindi alle atmosfere oscure dei racconti horror di H.P. Lovecraft. Si tratta di un action platform dai toni scuri. Il gioco – leggiamo da IndieRetroNews – userà il motore di Legend of Atlantis ma avrà più azione. Il video pubblicato qualche giorno fa da uno degli autori del titolo ci mostra un po’ le dinamiche nonché un po’ di aspetto tecnico. Notiamo, infatti, la fluidità d’azione, le buone animazioni ed anche qualche effetto luce.

Già molto bello, e dire che lo sviluppatore parla di “very early work in progress”:

#c64 Hawksmill – very early work in progress. pic.twitter.com/dvWB3gAssy

— smilastorey (@smila007) August 12, 2019

Sempre sul fronte C64 stiamo aspettando Holcan Warrior of the Sun, un titolo isometrico ispirato chiaramente a The Last Ninja ma con un’ambientazione totalmente diversa. In questo gioco vestiremo i panni di un guerriero Maya con tanto di tombe antiche da esplorare e nemici mortali da combattere.



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Katana Soul, Recensione

Ricordare il Commodore 64 è una pratica mai sopita. Spesso e volentieri gli sviluppatori lo ricordano concretamente grazie a lavori mirabolanti direttamente sulla macchina  (fisica o emulata) o su altre piattaforme come il Pc. Non si contano gli omaggi ad uno dei computer più amati di sempre in grado, a 37 anni dalla sua commercializzazione, di infervorare i giocatori della prima ora ed anche tanti appassionati sviluppatori.

Seep, una piccolissima software house indipendente italiana formata dai fratelli Sergio ed Enrico Giansoldati, ha sfornato recentemente Katana Soul, un adventure, molto action, pubblicato su Steam lo scorso 25 marzo per Pc. Un gioco che si ispira ad alcuni classici che vedono protagonisti i samurai e comunque molti titoli a scorrimento dell’epoca d’oro dell’home computer ad 8 bit. Un balzo negli anni ’80, ’90 grazie ad un lavoro, lo diciamo fin da ora, realizzato con coerenza e dedizione.

Ecco la nostra recensione. Buona lettura.

IL GIAPPONE DELL’EPOCA SENGOKU… IN POCHI PIXEL

Katana Soul porta i giocatori nel folklore del Giappone antico dell’epoca Sengoku (15mo-16mo secolo circa). Il nostro eroe, armato soltanto della sua fida, ed affilata, katana, dovrà avventurarsi in un mondo popolato da mostri, spiriti e diavoletti che sono decisi a conquistare il mondo. Ma non sarà soltanto una mera carneficina ma si dovranno anche scoprire tutte le storie che si celano dietro alla potenza della maschera tengu in modo da poter estirpare la maledizione demoniaca.

UN CAMMINO BREVE MA SENZA DUBBIO NON FACILE

Una delle peculiarità della nuova opera dei fratelli Giansoldati è sicuramente il gameplay. Di fatto è molto semplice perché il nostro eroe dovrà evitare gli attacchi nemici con salti, parate con la fida katana ed altri movimenti per evitare danni. Ma Katana Soul è brutale perché difficilmente perdona le ingenuità o le distrazioni.

Come scrivono gli stessi autori nella descrizione del titolo su Steam il gioco offre una sfida “che può durare mezz’ora ma che sarà intensa”. C’è da aggiungere che il tempo indicato si riferisce a prestazioni fatte da giocatori più virtuosi e comunque a quelli che già conoscono le dinamiche del gioco. Gli altri possono perdere anche svariate ore perché, ripetiamo: il gameplay non perdona. Non perdona per niente.  Cattivo come il più ammaliante degli arcade. A riprova la totale mancanza di “continua” o di salvataggi. Si perdono tutte e quattro le vite? C’è il game over e si riparte  dall’inizio.

Per fortuna lungo il nostro peregrinare possiamo anche raccogliere degli Onigiri (i tipici triangoli di riso bollito giapponese con cuore di salmone o altro) che resettano l’energia vitale (peraltro splendidamente riprodotta nella bella interfaccia del titolo) o anche la Fiamma Vitale che permette di recuperare una vita. A proposito, ne avremo quattro. Bonus finiti? No, c’è anche il Katana Soul (lo spirito della katana) che offre l’opportunità di lanciare sfere d’energia e quindi di sferrare attacchi da lontano. Decisamente un toccasana nelle fasi più concitate ed anche un diversivo che sicuramente fa bene al gameplay.








Del resto, il samurai senza macchia e paura, dovrà affrontare oltre trenta tipologie di nemici. Capirete che è una discreta varietà per un titolo che si ispira ai giochi del C64 ed elimina, per coerenza, ogni orpello grafico superfluo. Katana Soul ha tantissima sostanza.

La longevità rimane comunque piuttosto corta (è normale trattandosi di un titolo evocativo e quindi con un concept antico) ma è, comunque, favorita, oltre che dalla difficoltà molto accentuata, dalla presenza di un altro livello di difficoltà chiamato in modo evocativo C64. Quest’ultimo raddoppia, di fatto, la durezza dei nemici che sono più forti e più resistenti. Una volta conclusa l’avventura a livello di difficoltà normale si sblocca la modalità Survival che punta ad aumentare la longevità e rigiocabilità del titolo.

UN LAVORO COERENTE ED EVOCATIVO

Ma Katana Soul è un buon gioco? Sicuramente si perché è molto coerente e rievoca molto bene quelle che erano le dinamiche dei giochi su Commodore 64 dell’epoca (oggi con tool nuovi fanno giochi incredibili su quel computer che ha quasi 40 anni di vita, ndr). Sono riprodotti anche i “limiti” nel senso che non saranno riprodotte cose “impossibili” per l’hardware del C64. Seep ha svolto un lavoro serio e decisamente meticoloso in termini di “ricostruzione”.

Non mancano però le finezze: oltre agli artwork ed alcune immagini di intermezzo fatte molto bene, troveremo ambientazioni varie nonché effetti climatici (ovviamente scriptati) come pioggia, fulmini, neve. I set sono vari anche se preferiamo le location all’aperto nonostante l’ottima fattura di quelle al chiuso. Non mancano le opzioni per la visualizzazione su schermo: 4:3 o ancora possibilità di scegliere alcuni effetti video (linee di scansione per emulare la visualizzazione da schermo con tubo catodico). Per non parlare di menu in stile C64 con tanto di sfondo blu del Basic.

Ad arricchire ulteriormente il tutto la bella copertina firmata dall’illustratore Oscar Celestini e le musiche di atmosfera di Andrea Baroni. Sembra davvero di ascoltare note prodotte dal SID (il celebre chip sonoro del C64). Tutto fa molto Commodore 64 ed in questo senso, la missione di Seep è compiuta. Abbondantemente.

COMMENTO FINALE

Katana Soul vuole omaggiare i grandi classici a scorrimento usciti su C64. È l’omaggio ad un’epoca di fermento. Il lavoro degli sviluppatori per imitare le produzioni reali sull’amato 8 bit è mirabile. C’è tanta coerenza.

Ma oltre a dedizione ed amore, i fratelli Giansoldati propongono una sfida breve ma decisamente intensa che se completata sblocca la modalità Survival che punta a migliorare un po’ la rigiocabilità che altrimenti sarebbe poca cosa anche se terminare la storia a difficoltà Commodore 64 per i più bravi può essere stimolante per un certo tipo di utenti.

Tecnicamente il gioco imita molto bene le caratteristiche dei titoli dell’epoca. Giusto anche segnalare l’ottimo rapporto qualità-prezzo: 2,39 euro è un costo coerente.

In definitiva, chi ama le sfide e vuole fare un tuffo nel passato per scoprire (o riscoprire) la sensazione di trovarsi di fronte ad un titolo ad 8 bit di 30 anni fa. Se cercate questo, potete senza dubbio dare una chance a Katana Soul.

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