Intervista ad Umberto Parisi su Mountains of Madness: “In futuro potrebbero esserci novità” – IlVideogioco.com

Chronicle of Innsmouth: Mountains of Madness è stato apprezzato dagli amanti delle avventure grafiche punta e clicca grazie soprattutto ad un’atmosfera veramente profonda che rimanda ai classici del passato. Abbiamo visto in questo titolo sviluppato dal microteam indie Psychodev tanti tratti distintivi che hanno rievocato a tratti Indiana Jones and Read more…

The Hand of Glory, la prima parte debutta

Amanti delle avventure grafiche punta e clicca prestateci orecchio: la prima parte di The Hand of Glory approda oggi su Steam ed Itch.io. Il gioco d’esordio dello sviluppatore romano indie Madlt Entertainment costa 16,99 euro e la seconda parte sarà disponibile a settembre.

Dopo una buona campagna di raccolta fondi su Kickstarter, dove il titolo ha raccolto quasi 9.000 euro (l’obiettivo minimo era di 8.000, ndr) è giunto il momento di vestire i panni dell’indomito Lazarus Bundy e aiutarlo nella sua disperata ricerca della verità sul rapimento della giovane Kathrin Mulzberg. Riuscirete a risolvere la sua ultima indagine, fra indizi, omicidi e un mistero che affonda le sue radici nell’alchimia e nell’esoterismo?

Sviluppato da Madit Entertainment e Daring Touch, con la collaborazione di Emilia-Romagna Film Commission, IVIPRO e il patrocinio del Comune di San LeoThe Hand of Glory rappresenta un nuovo episodio della storia dei punta e clicca made in Italy.

Ecco il trailer di lancio, buona visione.

STORIA E CARATTERISTICHE

Qualcosa di oscuro striscia dietro la patina abbagliante di Miami, una forza che va oltre la normale concezione umana di scienza o religione. C’è in atto una guerra silenziosa, latente, in grado di sconquassare le fondamenta della civiltà sfruttando antiche conoscenze e arti mistiche perdute da secoli.

  • Preparatevi ad affrontare un lungo e pericoloso viaggio. Potrebbe essere l’ultimo.
  • Ispirato all’epoca d’oro delle avventure grafiche, in particolar modo alle saghe di Broken Sword e Gabriel Knight.
  • Scoprite chi ha rapito Kathrin Mulzberg e svelate un mistero che affonda le sue radici nell’alchimia e nell’esoterismo.
  • Più di 15 ore di gioco, migliaia di linee di dialogo e dozzine di enigmi da risolvere.
  • Vestite i panni di Lars e Alice ed esplorate Miami e l’Italia in locazioni in 2d Full-HD.
  • Colonna sonora originale di grande atmosfera e doppiaggio completo in inglese con sottotitoli in italiano.


The Hand of Glory


The Hand of Glory


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Madievals, anteprima della seconda parte

Continua lo sviluppo di Madievals, l’avventura grafica punta e clicca firmata da 2fingers di Raffaele Bonfanti e distribuita su Steam da Daring Touch. Recentemente, infatti, The Swamp, The Bile and The Skeleton, la seconda parte del titolo in accesso anticipato, è stata rilasciata. Abbiamo aspettato tanto, ma eccola.

Ed è una bella notizia per chi aspettava novità dopo il divertentissimo prologo pubblicato a metà luglio del 2019. Chi ha conosciuto Rusty Steelknee e gli altri pazzi personaggi del gioco avrà senza dubbio tirato un sospiro di sollievo.

Ma come andranno le folli avventure del temibile cavaliere Rusty Steelknee e del suo destriero Spoffy che – siamo sicuri – potrebbe essere tra gli eroi assoluti del gioco ed essere ricordato tra i personaggi equini più in vista nel mondo dei videogiochi?

Abbiamo continuato la nostra avventura ed ecco una nuova anteprima di Madievals, questa volta molto più rapida anche perché, per ovvi motivi, non faremo anticipazioni. Quindi, niente paura, niente spoiler di rilievo per questa avventura strampalata e strappa-risate made in Italy e frutto del ruggente mercato indie.

Vi auguriamo buona lettura. Qui, invece, potete trovare la prima anteprima.

UNA PALUDE STRANA E VIAGGI MENTALI

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Bagliore e strani movimenti? Niente paura: Rusty, il protagonista di Madievals, ne sta facendo una delle sue…

Il nostro cammino prosegue esattamente dove si conclude la prima parte. Beh dopo aver conosciuto e setacciato il cimitero potremo andare finalmente oltre. Un piccolo passo per Rusty ma un grande passo per il temibile cavaliere grazie a The Swamp, The Bile and The Skeleton.

Ci troveremo, così come indicato dal titolo della seconda parte, ad esplorare una palude molto strana dove incontreremo – beh, questo è facile da intuire – altri personaggi che definire strambi è un eufemismo. A regnare ancora di più in modo imperante sono senza dubbio l’umorismo nonsense e gli anacronismi. Questi non sono una parolaccia ma troveremo oggetti del futuro in un contesto simil-medievale. Beh, nulla di strano rispetto al prologo.

Il nostro Gubyrush medievale dovrà vedersela con le intricate dinamiche di un’ambientazione piuttosto popolata nonostante sia una palude ed assolvere alle richieste più strane. Ah, la vita dell’eroe non è sempre rosa e fiori.

E nondimeno affronterà pure un viaggio mentale niente male. Scusate questa piccola anticipazione ma la riteniamo più una indicazione solo per confermarvi quanto sia interessante Madievals dal punto di vista della scrittura che è favorita da un utilizzo eccellente degli anacronismi.

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Un dj tipicamente medievale, gli anacronismi sono il pane quotidiano di questa avventura punta e clicca… e dovreste sentire la musica

Ma cosa ci fa una ruota di legno da giro della morte in una passerella nel bel mezzo di una palude? Ed un DJ? Ed il gong? Non possiamo rispondere a queste domande perché lo farete voi continuando il vostro cammino. Possiamo solo confermare quanto di buono abbiamo già visto in precedenza ed aggiungere che troverete collegamenti strampalati che potrebbero fari sbottare dalle risate in diverse occasioni.

Ricordando che l’obiettivo di Rusty (il clown in armatura) è, oltre a quello di trovare inestimabili tesori, è quello di far sua la Lampada Idolo custodita all’interno del Tempio dell’Ascensione che si trova nel Regno di Manzasun. Il tempio, però, domina la cima di una impervia montagna impervia. È una ripetizione voluta perché anche noi stiamo seguendo la linea nonsense del gioco. E naturalmente non ci sono i mezzi per salire tranquillamente in questo tempio… e neppure gli interi.

GAMEPLAY

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Non manca nulla, anche i velieri perché Rusty potrebbe essere anche un temibile pirata… o no?

Questa avventura grafica vanta un gameplay abbastanza classico nel quale dovremo alternare dialoghi alla ricerca di oggetti e location nonché alla risoluzione di enigmi. Anche in questa seconda parte, Medievals propone tanto divertimento e spunti notevoli.

In ossequio al nostro giuramento di non diffondere spoiler di rilievo non diremo nulla sull’entità di questi enigmi e combinazioni ma se amate le cose folli, beh, siete nel gioco giusto. Il tutto si incastra molto bene e se vi piace il genere potrete senza dubbio apprezzare la scrittura dei dialoghi. Davvero divertenti e briosi.

I puzzle non sono estremamente complicati e con un po’ di (in)sana logica, neppure troppo complicata, potrete avere le vostre soddisfazioni. E sulla falsariga del prologo, nulla è davvero così complicato ed a tutto c’è una soluzione. Fidatevi.

UN 3D SEMPRE PIÙ MATURO ACCOMPAGNATO DA BUONA MUSICA




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Madievals è un’avventura grafica punta e clicca in 3d. L’autore ha voluto puntare su questo dal punto di vista tecnico, rischiando probabilmente visto che avrebbe potuto optare per un più comodo e classico 2d.

Rispetto al prologo, possiamo notare come il 3d proposto nel gioco sia un po’ più maturo e con poligoni ben più definiti e di buona fattura. Anche le texture sono discrete ma sono il mix di alcune di ottima fattura ed altre un po’ più debolucce. I modelli poligonali sono leggermente più definiti e rifiniti rispetto al recente passato mentre di ottimo livello sono gli effetti particellari e quelli atmosferici. La foschia della location è davvero pregevolissima e dona atmosfera. Interessante anche la varietà delle ambientazioni in The Bile and The Skeleton, sicuramente più ampia del prologo.

Nota di merito per il sonoro. Se il doppiaggio si conferma divertente e competente, le musiche (soprattutto da disco) sono ben realizzate e si sposano con la trama accompagnandola in modo anche divertente. Insomma, anche tecnicamente, il gioco stia andando in una situazione ben consolidata e ben strutturata.

COMMENTO FINALE

Madievals si conferma e questo ci conforta per diversi motivi. Il primo è che la lavorazione procede. Un altro è che il gioco sta crescendo, a nostro avviso, nella giusta direzione con le dovute migliorie tecniche e con una trama che è ancora lungi dall’essere delineata ma che è comunque attraente.

Ci piacciono i dialoghi, il sonoro ed anche la grafica in 3d che nonostante sia sempre un po’ grezza, si mantiene su buoni livelli per una produzione indie. E poi ci sono gli anacronismi che danno quel pizzico in più di follia che non guasta mai. Anche questo conferma la linea nonsense che ha sicure ispirazioni dall’alto guardando ai classici del punta e clicca come Monkey Island. Raffale Bonfanti, l’autore di Medivals, ha il grande merito di ispirarsi ai migliori ma anche di metterci del suo dando anima alla sua creatura che, ripetiamo, cresce sempre più folle e divertente.

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The Procession to Calvary, Recensione

Il mondo delle avventure è un “otto-volante” di alti e bassi che, grazie agli sviluppatori indie, è rifiorito specialmente per le “vecchie” produzioni in due dimensioni. Tra questo insieme di eclettici team ed autori troviamo Joe Richardson che nel 2017 presentò un’avventura davvero particolare poiché ambientata interamente su dipinti rinascimentali. Il titolo ricevette consenso di pubblico e critica, e questo slancio ha permesso al talentuoso sviluppatore di proporci un nuovo titolo. Stiamo parlando di The Procession to Calvary, disponibile su Steam per gli utenti Pc Windows, Mac e Linux a partire dal 9 aprile (mercoledì scorso, ndr) e oggetto di questa recensione.

Ricordiamo che il titolo, nell’estate del 2018 è stato oggetto di una fruttuosa campagna crowdfunding su Kickstarter che fruttò 8.338 sterline grazie al supporto di 351 sostenitori. Lo sviluppatore chiedeva 7.500 sterline.

Buona lettura.

LEZIONI DI STORIA… E NON SOLO

Non possiamo iniziare questa recensione senza proporvi qualche riga di carattere storico. The Procession to Calvary, da noi conosciuto come Salita al Calvario, è un dipinto ad olio del pittore olandese Pieter Bruegel il Vecchio. Rappresenta su tavola la più grande che l’artista abbia completato, e propone più di 150 personaggi vestiti in abiti in linea con gli anni ’60 del 1500. Tra le varie figure che spiccano in questa tela, trovano spazio non solo tratti ecclesiastici ma il concetto di folla che anima un paesaggio.

Interessante “contrasto” è vedere Cristo caduto durante il trasporto verso il Calvario, mentre in una radura vicina troviamo una folla di persone a creare un cerchio. Possiamo trovare diversi richiami alla morte sparse qua e là, come le gazze nere, i teschi di animali, la macabra ruota issata su un palo. È un quadro a suo modo “vivido e colorato” con molti paesaggi e folta vegetazione. Il gioco non è ambientato in questo contesto, ma in una serie di dipinti che gli appassionati d’arte e del periodo storico troveranno sicuramente familiari.

DURA LA GUERRA, SICURI?

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Ad inizio gioco, scopriamo che la guerra santa è finita. Oramai le chiese degli “infedeli” sono ridotte in macerie, i nemici d’un tempo perseguitati e uccisi. È tempo di ricostruire, ma cosa succede per coloro che in questi eventi si trovavano a proprio agio?

Questo è il caso del protagonista che, da spadaccino provetto e assassino genocida per hobby, si ritrova a dover riporre nel fodero la sua amata spada. I sentimenti sono decisamente contrastanti ma la parola del Papa è legge ed è costretto suo malgrado ad ubbidire.

Visto che il talento d’un tale “artista” è cosa rara, il Pontefice decide di offrirgli un’ultima missione, uccidere l’unico nemico rimasto ancora in vita, Havenly Peter. Sfuggito alla purga degli infedeli, dovrà essere trovato e passato per la lama. Tale missione ha, però, una condizione non negoziabile, e cioè quella di non attaccare né uccidere alcun innocente.

Questa condizione non è un semplice pretesto narrativo e, durante il viaggio, avremo più volte voglia di sguainare la spada su più di un personaggio. Ma dato che il comportamento del protagonista impatterà significativamente sul finale della storia, è bene cercare in tutti i modi di trovare il compromesso.

GAMEPLAY: PUNTA E CLICCA TRA STORIA, ARTE E SCELTE

Ci troviamo di fronte ad un’avventura punta e clicca di stampo classico, con l’uso del mouse a farla da padrone durante il gameplay. Passando da dipinto in dipinto, parleremo con molti personaggi, ognuno con la propria storia anche se parte dell’ingranaggio costituito dall’intera struttura narrativa.

In ogni scena troveremo anche oggetti da raccogliere nel nostro inventario, alcuni dei quali se combinati saranno utili per superare quelle fasi di gioco dove i puzzle non richiedono solo intelligenza e logica. Il livello di difficoltà di quest’ultimi si attesta nella media, anche se in certi casi lo sviluppatore si è divertito a regalare un buon grado di sfida ai giocatori.

L’intero comparto artistico è poi sorretto da una sceneggiatura che mescola scene tragicomiche ad un umorismo tutto inglese con sfumature sarcastiche e acide. Insomma, leggere i dialoghi strapperà più di un sorriso che andrà a stemperare un ritmo di gioco piuttosto compassato.

GRAFICA E SONORO

Si può parlare di aspetto grafico quando andiamo a valutare un prodotto basato su dipinti artistici presi dalla realtà? Secondo noi sì, e il lato artistico di questo gioco è allo stesso tempo un fiore all’occhiello e un richiamo anche per i nostalgici.

Le animazioni durante le varie scene sembrano legnose ma in realtà è un effetto voluto anche per far risaltare la qualità delle tele. In “concerto” con il lato artistico c’è l’audio che per ogni scenario presenta tracce anch’esse in linea con l’epoca storia creando un connubio davvero intrigante. È la stessa musica se ascoltata per qualche minuto, va quasi ad approfondire l’osservazione del dipinto.

COMMENTO FINALE

The Procession to Calvary è una lettera d’amore per i nostalgici amanti delle avventure grafiche e strizza l’occhio anche ai ragazzi che magari da studenti stanno “vivendo” questo periodo storico.

È, a nostro avviso, a suo modo una denuncia contro la violenza e alcune battute vogliono far riflettere sul significato di guerra, di fede. Un peccato non vederlo localizzato nella nostra lingua, anche se l’inglese proposto è piuttosto comprensibile, grazie anche ad una sceneggiatura di ottimo livello.

Con enigmi nella media e una storia godibile, è un prodotto che consigliamo a tutti gli amanti del genere.

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The Procession To Calvary inizia il suo cammino

La particolare avventura punta e clicca The Procession To Calvary ha iniziato il suo “cammino” su Steam per gli utenti Pc Windows, Mac e Linux. Il prezzo è di 8,99 euro con uno sconto del 10% fino al 16 aprile.

Joe Richardson, la mente dietro Four Last Things, infatti, ha pubblicato la sua nuova “creatura” ambientata nel periodo rinascimentale. The Procession To Calvary ci porta ad esplora le arti di amati artisti come Botticelli, Michelangelo e molti altri in uno sguardo sfacciato a volte passato durante una grande esplorazione per trovare il Celeste Pietro.

Ecco il trailer di lancio. Buona visione.

Con l’aiuto di una colonna sonora dal tono classico, The Procession To Calvary è un gioco a sé stante rispetto a Four Last Things. Tuttavia è strutturato allo stesso mondo per garantire una coerenza che i fan hanno apprezzato. Sperimentate le ambientazioni articolate mentre risolvete una serie di enigmi che potrebbe farvi scervellare. Armati con una spada, fate attenzione su chi la usate. Potrebbe avere, infatti, conseguenze disastrose sul vostro percorso per raggiungere l’obiettivo. Ma è pur vero che in determinate circostanze potrebbe essere la vostra unica scelta.

Joe Richardson, creatore di Four Last Things e The Procession To Calvary, ha detto:

Realizzare The Procession to Calvary è stato come passare un pomeriggio in una galleria d’arte ascoltando Rachmaninov sul mio lettore mp3. Tranne per il fatto che sono rimasto intrappolato lì per due lunghi anni e ho anche avuto un paio di forbici …





Callum Underwood, ha spiegato:

Marcin, il nostro art director, segue il gioco da un po’ di tempo. Quando ha visto che Joe aveva bisogno di aiuto mi ha chiesto se c’era qualcosa che potevamo fare con Superhot Presents. Poiché l’obiettivo del publisher è di supportare gli sviluppatori indipendenti con giochi un po’ strani, e applichiamo una rigida politica, ovviamente abbiamo detto di sì. Ho twittato a Joe (dato che gli affari importanti dovrebbero essere fatti su Twitter), abbiamo creato un contatto, abbiamo afferrato i nostri amici ed ha funzionato! Non stiamo prendendo una quota dal gioco dato che siamo arrivati ​​così tardi, ma otteniamo il nostro logo nel titolo che sembra un grande successo per me!

Il direttore artistico Marcin ha concluso:

Sento fortemente che per molto tempo i videogiochi hanno avuto bisogno di riempire due nicchie. Una era rossa, gente cristallina; la seconda i dipinti rinascimentali di wrestling. Posso concentrarmi volentieri su uno, sapendo che l’altro è magistralmente riempito da Joe.

CARATTERISTICHE





  • Punta e clic: un’interfaccia tradizionale punta e clicca, con un menu di interazione “verbo moneta” e un semplice inventario da cui è possibile trascinare e rilasciare gli oggetti preziosi accumulati.
  • Opere d’arte rinascimentali: i dipinti di Rembrandt, Botticelli, Michelangelo e molti altri sono riuniti in un mondo coerente, in un modo che sia anche il più simpatico possibile per le opere originali.
  • Musica classica: una colonna sonora selezionata per adattarsi allo stile dell’opera d’arte. La musica di compositori classici come Vivaldi, Bach e George Frideric Handel vi accompagnerà nel vostro cammino.
  • Storia autonoma: The Procession to Calvary è un’avventura ambientata nello stesso mondo di Four Last Things, ma la sua storia può essere giocata in modo indipendente.

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  • Assassinio opzionale: sarete armati con una spada. Ciò sarà utile in diverse situazioni, ma sarete fortemente scoraggiati dall’utilizzarlo sulle persone. Ignorare questo consiglio e uccidere chiunque vi ostacoli servirà come metodo utile per saltare i puzzle che non vi piacciono. Ma attenzione; le vostre azioni potrebbero tornare a perseguitarvi …
  • Sciocchezze: uno stile umoristico che ricorda la commedia surreale e anarchica di Monty Python. L’argomento elevato viene trattato con una leggerezza rinfrescante. I bavagli sui mozziconi sono presi molto sul serio. Ma state tranquillo, mentre alcune delle battute possono essere ridicole, i puzzle hanno perfettamente senso… o almeno aderire a una logica interna coerente.
  • Momenti di sorprendente profondità: in realtà, no … non leggete troppo in esso.



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Wanderer: Frankenstein’s Creature è disponibile su Steam

La particolare avventura grafica Wanderer: Frankenstein’s Creature approda oggi, puntuale come da annuncio, su Steam per Pc Windows e Mac con una versione per piattaforme mobili in arrivo a novembre ed una per Switch pianificata per il primo trimestre del 2020.

Vediamo il trailer di lancio del gioco del publisher Arte e sviluppato da La Belle Games. Buona visione.

The Wanderer: Frankenstein’s Creature ci riporta alle origini di Frankenstein, il leggendario romanzo di Mary Shelley, e invita i giocatori a fare conoscenza con una creatura decisamente diversa da quella tradizionalmente rappresentata nella cultura popolare.

Il protagonista delle vicende qui narrate non è né buono né cattivo: tutto ciò che sappiamo è che è in viaggio attraverso l’Europa per tentare di fare luce sulle sue origini e scoprire qualcosa di più sull’umanità. Questo viaggio, in cui bellezza e gentilezza si alterneranno spesso a oscurità, odio e paura, si rivelerà stimolante e coinvolgente tanto per la creatura quanto per i giocatori.

Il paesaggio e la colonna sonora varieranno in base alle decisioni prese dai giocatori. Le ambientazioni ad acquerello, ispirate al Romanticismo e dipinte a mano, passeranno da colori luminosi e vivaci a toni scuri e inquietanti, a sottolineare la dimensione profondamente emozionale del gioco.

Cédric Bache, produttore di La Belle Games, un piccolo studio indie di Parigi che ha realizzato questo titolo, ha sottolineato:

Abbiamo impiegato tre anni a sviluppare il gioco e a realizzare i dipinti ad acquerello che danno a The Wanderer: Frankenstein’s Creature il suo aspetto caratteristico. Siamo davvero entusiasti delle emozioni create e comunicate dal design visuale del nostro nuovo titolo, e ci auguriamo che i giocatori possano apprezzarne tutte le sfumature tanto quanto noi.

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Ghoul Britannia: Land of Hope and Gorey anteprima early access

Spesso, molti giochi vengono presi da storie realmente accadute, o dai libri. Basti pensare a tutto il ciclo di videogiochi dedicato alla Seconda Guerra Mondiale (ed anche alla Prima Grande Guerra). Ci sono poi i giochi tratti da fatti politici più o meno rilevanti, dove persino i presidenti possono essere i veri eroi, come in Saint Row. È questo il caso di Binary Space, un piccolo sviluppatore indipendente australiano che nel suo portfolio vanta collaborazioni sullo sviluppo di giochi come Powerslide e and Dirt Track Racing. Infatti, il 9 ottobre scorso, ha rilasciato in accesso anticipato su Steam per Pc Windows e Mac il suo ultimo lavoro, Ghoul Britannia: Land of Hope and Gorey.

Ma di cosa parla questo titolo dal nome così “roboante”? Di un fatto recente, che prende le prime pagine dei giornali ogni volta in cui esce qualcosa di nuovo: la Brexit.

Abbiamo provato la versione in accesso anticipato del gioco firmato da Binary Space e ve ne parliamo in questa nostra anteprima. Buona lettura.

LA VERSIONE EARLY ACCESS

La versione in accesso anticipato da noi provata, include i primi cinque capitoli del gioco scritto da Jonathan L. Howard (già autore delle storie di Broken Sword: Shadow of the Templars nonché di Johannes Cabal: The Necromancer). Gli altri cinque capitoli arriveranno all’inizio del 2020 assieme alla versione “definitiva”, la 1.0 che segnerà l’uscita del gioco in data ancora da stabilire.

AIUTO, GLI ZOMBIE!

Anche chi evita i quotidiani e i telegiornali, spesso raccoglitori dei fatti più negativi che la mente umana possa partorire, saprà sicuramente cosa sia la Brexit. Sancita da un referendum del 23 giugno 2016, segna l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea.
Il fatto divertente, è che il referendum venne indetto con la ferma condizione che il voto vincente sarebbe stato il “NO”. Il voto, segnò una spaccatura anche all’interno del Regno unito stesso, con Inghilterra e Galles favorevoli a uscire, e la maggioranza di Scozia e Irlanda del Nord a voler rimanere.

Alla fine, per un 3% scarso, il “SI” vinse, e vennero avviate le procedure per questa “Exit”. Da allora, se ne sono dette di un po’ tutti i colori, con i partiti politici a scaricarsi il barile a vicenda, sfociando in diverse liti anche davanti ai media. E fino alle scorse ore.

All’interno di questo contesto, troviamo il primo ministro britannico del gioco, Nigel Frottage. Il genio della situazione, ha avuto una pensata fantastica. Resuscitare i morti per usarli come forza lavoro. Ma tra il voto finale, e la “nuova scelta politica”, tutto va a quel paese. Il pretesto alla base del gioco, segue anche alcune accuse non tanto velate sulla xenofobia.

Insomma, è un gioco incentrato sulla base di una scelta politica, e in quanto tale potrebbe scontentare un determinato tipo di videogiocatore, soprattutto coloro che potrebbero rimanere offesi o non contenti per qualche battuta di troppo.

In questo contesto, esplode la grana degli zombie. Usati come manodopera a basso costo, com’è prevedibile vanno fuori controllo, iniziando a devastare la città e portando panico e paura ovunque. Tra i personaggi che seguiremo nella nostra avventura, ci sono Hope Andrews e Dave Gorey. La prima, è una sopravvissuta alla catastrofe che in precedenza sbarcava il lunario con piccoli lavoretti, constatando che persino durante l’apocalisse, gli idioti rimangono tali. Il secondo, è invero uno zombie ma che incredibilmente ha conservato la propria sanità mentale. Il suo obbiettivo è quello di capire il perché dei placidi lavoratori come gli “zombie”, hanno improvvisamente dato vita a questo incubo. Il personaggio di Dave in particolare, è molto bravo nelle battute acide o infelici, a seconda della situazione.

Le storie di questi due personaggi, andranno ad incrociarsi in maniera sorprendentemente ben congegnata, segno che la scrittura alla base di questa avventura punta e clicca è di buon livello.

GAMEPLAY

Come scritto sopra, parliamo di un’avventura punta e clicca di stampo classico. Quindi il nostro compito sarà quello di indagare in ogni scena, cercare attrezzi e oggetti da usare e combinare. Tutto il comparto ludico è gestito per mezzo del mouse, con qualche scorciatoia da tastiera a semplificarci il lavoro. Alcuni dei puzzle presenti in gioco sono un po’ astrusi, o nel miglior caso adatti ad un pubblico di videogiocatori non alle prime armi con questo tipo di gioco.

Ad esempio, in una delle fasi iniziali, ci troviamo a studiare un oggetto, che appare totalmente inutile. Solo dopo aver indagato su una cosa completamente diversa troviamo infine il corretto utilizzo. È importante provare e riprovare diverse combinazioni, soprattutto nella stessa scena.

Il particolare di questa avventura è che tutte le aree che visiteremo sono “semi-quadrate”, con la telecamera spesso collocata a tre quarti. Questa inquadratura sarà capace di darci un’idea “complessiva” dell’ambiente, piuttosto che una più classica inquadratura in due dimensioni a scorrimento, dove il nostro acume verrà messo alla prova dalla continua ricerca di particolari importanti. È questo il caso di giochi come Tales of the Neon Sea, ad esempio. Dopo qualche ora di gameplay, possiamo dire di condividere questa scelta, perché garantisce un buon livello di immersione ed è capace di mostrare l’abilità dello sviluppatore nel creare ambienti piccoli ma ricchi di particolari.

DISEGNI A MANO SUGGESTIVI

La componente grafica è artisticamente ispirata agli anni ‘90, e combina sfondi in due dimensioni colmi di oggetti e personaggi in 3d con sprite realizzati in computer grafica. La qualità del lavoro svolto sugli ambienti non è affatto da sottovalutare, anzi è davvero ben realizzata.

Esattamente come per Gaia Beyond, il disegno a mano è capace di regalare scorci davvero suggestivi, regalando piccoli particolari che la grafica interamente realizzata al computer non sempre riesce a mettere sul campo. Le animazioni, pur non brillando nel numero sono ben realizzate, e non appaiono troppo legnose, così come i personaggi.

Ovviamente, le movenze degli zombie risulteranno più “cadenzate”, ma questo è un effetto voluto. Durante il nostro gameplay inoltre, non abbiamo sofferto di bug o crash che inficiassero la partita.

COMMENTO FINALE

Sono pochi gli sviluppatori capaci di lavorare su progetti che potremmo definire “rischiosi”, trattando quindi tematiche arcigne o che per stessa natura sono antitesi per una determinata tipologia di sensibilità e pensiero.

Binary Space però, non è tra questi, ed è stata capace di proporci, almeno in queste fasi iniziali, un gioco gradevole e a suo modo scherzoso. Ghoul Britannia: Land of Hope and Gorey va preso per quello che è: un gioco. I messaggi al suo interno ci sono, e possono essere condivisi o meno, ma certamente è una storia che gli amanti delle avventure punta e clicca non dovrebbero lasciarsi scappare, anche perché si rivolge proprio ad un pubblico già “allenato” con queste meccaniche.

I 12.49 euro dell’accesso anticipato, sono ampiamente giustificati, e consigliamo anche ai neofiti di tenere d’occhio questo bel prodotto disegnato a mano.

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Gibbous – A Cthulhu Adventure, Recensione

C’era una volta… no, non è questo l’incipit giusto. Cosa hanno in comune un bibliotecario, un investigatore privato… ed un gatto?  E se il felino in questione parlasse? Le risposte sono molto difficili e queste tre figure apparentemente lontane si riuniscono per formare l’improbabile e strampalato cast di protagonisti di Gibbous – A Cthulhu Adventure.

Il gioco che vi proponiamo è un’avventura punta e clicca firmata da Stuck in Attic che ha fatto il suo debutto su Steam (per Pc Windows, Mac e Linux) mercoledì scorso (7 agosto) su Steam e GOG.

Il team indipendente romeno ha raccolto nel 2016 quasi 50.000 euro su Kickstarter grazie al contributo di quasi 2.000 appassionati. Una buona cifra che ha permesso loro di realizzare e completare l’opera. Ma come si propone questo gioco in un universo pieno di (ottime) avventure punta e clicca? Per scoprirlo, leggete la nostra recensione.

Buona lettura.

LOVECRAFT SI, MA “CON MODERAZIONE”

Se si pensa ai racconti di H.P. Lovecraft inevitabilmente si pensa all’orrore ed al terrore, a creature sinistre ed a oscuri riti. Un’ambientazione dove è quasi impossibile trovare lo spazio per un sorriso o una risata. Perché abbiamo nominato il maestro americano? Semplice: Gibbous – A Cthulhu Adventure, come suggerisce il nome, ha sfumature lovecraftiane.

Ciononostante, il team di stanza in Transilvania ha voluto lavorare molto su un’interpretazione ironica, non troppo seriosa dando i connotati di commedia brillante-demenziale in un set dell’horror. Un po’ come ha fatto PsychoDev per il suo Chronicle of Innsmouth due annetti fa anche se in questo caso, Gibbous è molto meno serioso.

Il risultato è apprezzabile: ne nasce una storia interessante, veramente gradevole, ricca di misteri che pian piano si diradano fino alla conclusione che ovviamente non vi sveleremo per non farvi perdere il piacere di giocare.

UN DETECTIVE, UN BIBLIOTECARIO E UN GATTO

Sintetizziamo la trama senza particolari spoiler descrivendo in linea di massima la partenza delle nostre peripezie che si concentrano nel prologo, il primo dei diversi capitoli di questa avventura punta e clicca.

Facciamo così la conoscenza del serioso detective Don R. Ketype che sta svolgendo indagini su un oscuro tomo malefico, un comunissimo bibliotecario, Buzz Kerwan ed un gatto, Kitteh. Il detective dall’impermeabile giallo (che ricorda un po’ Dick Tracy, ndr) è vicino al ritrovamento di questo libro (il Necronomicon) ma a quel punto, una setta formata da esaltati lo rapisce per impossessarsi del tomo e portare a termine un oscuro rituale di magia.

Per fortuna i malintenzionati non riescono a trovare il tomo che, disgraziatamente (o fortunatamente) finisce nelle mani dello sprovveduto Buzz. Quest’ultimo, dopo essersi ripreso dal brutto incidente in biblioteca, torna nella sua stanza in affitto. Si accorge del Necronomicon e, incautamente, lo apre leggendo una frase in una lingua sconosciuta. Il risultato è sorprendente: Kitteh, la sua gattina nera (e bianca) comincia a parlare. E son dolori per Buzz perché la felina è stizzita dal fatto di essere stata “umanizzata” e mostrerà il broncio nella maggior parte delle nostre peripezie.

A questo punto, la setta, comprende che il ritrovamento del libro non è stato completato e comincia le sue ricerche per stanare i nostri eroi che viaggeranno per l’Europa da Parigi alla Romania.

Questo, in sintesi, l’inizio della storia che come avventura grafica punta e clicca che si rispetti offre diversi capitoli e tante sfumature.

GAMEPLAY CLASSICO, BATTUTE, CITAZIONI E PUZZLE

La struttura del gameplay di Gibbous – A Cthulhu Adventure è estremamente classica. Possiamo dire che in primis non aggiunge nulla al genere ma offre comunque una storia interessante ed un gameplay adatto a tutti, sia ai neofiti che ai più smaliziati.

C’è il mix tra dialoghi a risposta multipla e la risoluzione di puzzle che riguarda la raccolta, l’utilizzo e la combinazione di e tra oggetti e parti dell’ambientazione. Ovviamente non manca l’inventario che ci permette di conservare ed utilizzare o assemblare oggetti.

I dialoghi sono per lo più spassosi. La scrittura creativa è molto gradevole e grazie ad una buona trasposizione in italiano è godibilissima. Tante, inoltre, le citazioni ad avventure classiche del passato a ad altri media. Ne abbiamo colta qualcuna e chiaramente – nel nostro girovagare – abbiamo notato più di un omaggio a The Secret of Monkey Island, immortale capolavoro di LucasArts.

Come la stragrande maggioranza dei punta e clicca moderni, non mancheranno gli aiuti per i neofiti. Basterà premere la barra spazzatrice per individuare i punti di interesse della location, ossia quei punti che vale la pena visionare cliccandoci sopra.

L’interfaccia è snella e si avvale della “ruota” o in questo caso “mini ruota” dei comandi. Andando su un punto indicato dello schermo e cliccando col pulsante destro del mouse si apriranno due o tre icone con le azioni eseguibili: osservare (contraddistinta dall’occhio), raccogliere (ci sarà una manina che indicherà l’azione), parlare (raffigurata da una bocca) e far si che Kitteh possa intervenire (l’opzione è raffigurata dalla faccia della gatta).

I dialoghi per lo più delle volte sono divertenti grazie anche agli incontri con personaggi stravaganti. Quasi tutti sono strampalati, anche i più seriosi. Se da un lato, l’investigatore Ketype è piuttosto ombroso (ma ogni tanto dice la sua battutina), Buzz è uno spasso e Kitteh sembra essere un personaggio veramente riuscito. Quest’ultima non perdonerà il suo padrone e lo prenderà in giro tante volte con battute sagaci ed al vetriolo che alla lunga, pur diventando quasi scontate, fanno ugualmente sorridere.

Per quanto riguarda gli enigmi, possiamo dire che ci troviamo di fronte ad una difficoltà medio-bassa. La stragrande maggioranza di essi sono semplici o quanto meno poco complicati. Pochi, in effetti, hanno richiesto qualche minuto supplementare di riflessione ma nulla che non sia intuibile. Anzi. Forse è questa la più pecca di questo titolo.

OTTIMA GRAFICA, BUON DOPPIAGGIO, BELLE MUSICHE








Il lavoro fatto da Stuck in Attic è davvero di ottima qualità. La grafica offerta da Gibbous è molto bella a nostro avviso con personaggi enormi, ambientazioni per lo più splendide. Colorata, dettagliata e con tanto stile proprio. Artisticamente azzeccata ci è sembrata anche la particolare palette utilizzata per le varie location e non mancano anche gli ottimi effetti ombra financo i giochi di luce. Giusto ricordare come il gioco supporti anche la risoluzione in 4K.

Se le ambientazioni (tantissime, oltre una sessantina) sono varie e ricche di dettagli e finezze, anche i personaggi si comportano alla grande. E non solo i tre protagonisti: gli altri personaggi di contorno sono veramente ben caratterizzati e dettagliati. A tratti sembra di stare davanti ad un cartone animato di Don Bluth.

Proprio le animazioni sono un altro punto in favore del lavoro degli sviluppatori. Sempre fluide e ben delineate. La scelta degli autori di realizzare un gioco in 2d ha sicuramente pagato.

Anche il sonoro è all’altezza. Le musiche sono molto divertenti ed accompagnano le nostre gesta in modo adeguato e, quasi mai, annoiante. Anzi, molti brani sono anche orecchiabili e gradevoli all’orecchio. Il doppiaggio, infine, è azzeccato e di alto livello in quasi tutte le occasioni. Ottime le prestazioni attoriali con la perla della presenza di Doug Cockle, voce di Geralt di Rivia nella trilogia The Witcher, insomma, una bella produzione con tantissime luci e pochissime ombre. Salvo un paio di episodi casuali che ci hanno riportato al desktop.

COMMENTO FINALE

Rendere divertente un’ambientazione lovecraftiana non era impresa facile. Gibbous – A Cthulhu Adventure ci riesce in pieno e Stuck in Attic propone un’avventura grafica punta e clicca molto classica ma generalmente ben fatta.

Ammirevole il lato tecnico sotto tutti i punti di vista. Graficamente è una piccola perla anche se ogni tanto abbiamo visto alcune location meno ispirate di altre ma riteniamo sia fisiologico soprattutto visto i canoni della produzione indie.

Ci sono piaciuti i personaggi protagonisti: il serioso detective, lo strampalato bibliotecario e la gatta sagace, iraconda e dispettosa. Forse, la pecca più grossa è il livello generale di difficoltà. Gli enigmi sono molto intuibili nella stragrande maggioranza dei casi e la possibilità di individuare gli “hotspot” rende ancora più veloce la risoluzione dei vari segmenti di gioco. La longevità è standard, più o meno dalle 8 alle 12 ore a seconda delle proprie attitudini o, appunto, se si utilizzano gli hotspot. Peccato, inoltre, per un paio di episodi (casuali, ripetendo la scena non si è manifestato nuovamente, ndr) di arresti inaspettati che ci hanno riportato al desktop. Nulla, per fortuna, che non si possa risolvere con patch.

Per il resto, però, Gibbous – A Cthulhu Adventure è un’ottima avventura grafica che ha il grande pregio di riproporre in chiave classica quasi tutto il meglio che il genere possa offrire: una buona realizzazione tecnica, un gameplay tradizionale ed una bella storia ben strutturata e raccontata. Il tutto condito con ironia e citazioni divertenti. Gli amanti delle avventure grafiche punta e clicca dovrebbero dargli quanto meno un’occhiata anche perché è un gioco adatto per i novellini. I più esperti apprezzeranno tutto il resto.

L’articolo Gibbous – A Cthulhu Adventure, Recensione proviene da IlVideogioco.com.

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Gibbous – A Cthulhu Adventure debutta oggi

Gli amanti delle avventure grafiche punta e clicca possono tenere d’occhio un nuovo gioco. Si chiama Gibbous – A Cthulhu Adventure, titolo firmato dal team indipendente romeno Stuck In Attic che debutta oggi, come da annuncio, su Steam e GOG per Pc Windows, Mac e Linux. Il prezzo è di 19,99 euro.

Per l’occasione, gli sviluppatori hanno pubblicato un nuovo trailer.

Gibbous – A Cthulhu Adventure è un’avventura punta e clicca tradizionale realizzata a mano con un’ambientazione a metà tra commedia ed horror dalle sfumature lovecraftiane.

Culti raccapriccianti stanno spuntando a destra e a sinistra a Darkham e per peggiorare le cose, il bibliotecario Buzz Kerwan si imbatte nel diabolico libro di Necronomicon e trasforma inavvertitamente il suo gatto, Kitteh, in un abominio parlante … E di certo non ne è contenta. Collaborando con il detective Don R. Ketype, i tre partirono alla ricerca di scoprire le cospirazioni più grandi e le forze più oscure al lavoro e fare una smorfia molto cinica.

Liviu Boar, direttore creativo di Stuck In Attic, ha detto:

Gibbous è un folle esperimento da scienziato che distrugge il Cthulhu Mythos insieme a familiarità con i giochi di avventura e un’estetica coloratissima, pur mantenendo un’atmosfera inquietante. Creato e ispirato dalla Transilvania, da dove veniamo, è Lovecraftiana con un potente sapore locale e senza i pregiudizi associati. I suoi mostri sono ancora inquietanti, ma i suoi umani hanno il cuore. E c’è un gatto parlante.

CARATTERISTICHE






  • Oltre 60 ambientazioni dettagliate dipinte a mano ispirate all’architettura e ai paesaggi naturali della Transilvania.
  • Fluida animazione tradizionale 2d, dall’aspetto disneyano.
  • Due protagonisti e un gatto parlan… Ok, tre. Tre protagonisti.
  • Più di 70 personaggi folli, ognuno con la sua voce.
  • Special guest: Doug Cockle, voce di The Witcher.
  • Contiene l’accento transilvano più genuino che si sia mai sentito nei giochi o in altri media, da sempre.
  • Oltre 4 ore di lussureggiante colonna sonora originale, con strumenti dal vivo.
  • Una storia cinematografica lunga che attraversa i continenti, e non solo.
  • Sprazzi di umorismo, trama sempre più oscura e misteriosa.
  • Illuminazione dinamica, riflessi in tempo reale e sistema meteo.
  • Sistema di suggerimento integrato per aiutarti quando sei bloccato.
  • Scene animate che scandiscono i momenti più importanti della storia.
  • Oltre 12.000 linee di dialogo recitate.
  • Risposte recitate per tutte le combinazioni più folli che ti possano venire in mente.
  • Fatto con amore vicino a dove è nato Vlad l’Impalatore.
  • Nessun abbellimento o presa in giro degli Antichi, che i loro oscuri nomi siano sempre lodati.
  • Abbiamo già detto che c’è un gatto parlante?

REQUISITI DI SISTEMA

PC WINDOWS

MINIMI:

    • Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit.
    • Sistema operativo: Microsoft Windows XP(SP2+)/Vista/7/8/8.1 (64-bit).
    • Processore: 2,5 GHz Intel Core i3 o AMD Athlon.
    • Memoria: 4 GB di RAM.
    • Scheda video: Scheda grafica con 2GB di memoria.
    • DirectX: Versione 9.0c.
    • Memoria: 20 GB di spazio disponibile.
    • Note aggiuntive: Richiede un processore ed un sistema operativo a 64 bit.

CONSIGLIATI:

    • Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit.
    • Sistema operativo: Microsoft Windows 7/8/10 (64-bit).
    • Processore: Intel Core i5-3470, 3.20GHz o AMD FX-6300, 3.5Ghz.
    • Memoria: 8 GB di RAM.
    • Scheda video: nVIDIA GeForce GTX 660, 2 GB o AMD Radeon HD 7870, 2 GB.
    • DirectX: Versione 11.
    • Memoria: 20 GB di spazio disponibile.
    • Note aggiuntive: Richiede un processore ed un sistema operativo a 64 bit.

MAC

MINIMI:

    • Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit.
    • Sistema operativo: Mac OS X 10.8+.
    • Processore: 2,5 GHz Intel Core i3 o AMD Athlon.
    • Memoria: 4 GB di RAM.
    • Scheda video: Scheda dedicata con 2GB di memoria.
    • Memoria: 20 GB di spazio disponibile.
    • Note aggiuntive: Richiede un processore ed un sistema operativo a 64 bit.

CONSIGLIATI:

    • Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit.
    • Sistema operativo: Mac OS X 10.13+.
    • Processore: Intel Core i5-3470, 3.20GHz o AMD FX-6300, 3.5Ghz.
    • Memoria: 8 GB di RAM.
    • Scheda video: nVIDIA GeForce GTX 660, 2 GB o AMD Radeon HD 7870, 2 GB.
    • Memoria: 20 GB di spazio disponibile.
    • Note aggiuntive: Richiede un processore ed un sistema operativo a 64 bit.

STEAM OS/LINUX

MINIMI:

    • Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit.
    • Sistema operativo: Ubuntu 12.04+.
    • Processore: 2,5 GHz Intel Core i3 o AMD Athlon.
    • Memoria: 4 GB di RAM.
    • Scheda video: scheda grafica con  2GB di memoria.
    • Memoria: 20 GB di spazio disponibile
    • Note aggiuntive: Richiede un processore ed un sistema operativo a 64 bit.

CONSIGLIATI:

    • Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit.
    • Sistema operativo: Ubuntu 18+.
    • Processore: Intel Core i5-3470, 3.20GHz o AMD FX-6300, 3.5Ghz.
    • Memoria: 8 GB di RAM.
    • Scheda video: nVIDIA GeForce GTX 660, 2 GB o AMD Radeon HD 7870, 2 GB.
    • Memoria: 20 GB di spazio disponibile.
    • Note aggiuntive: Richiede un processore ed un sistema operativo a 64 bit.

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Madievals, il Medioevo in salsa indie, anteprima

Le avventure punta e clicca stanno diventando un affare made in Italy. Da qualche tempo, infatti, questo genere vede sempre più produzioni indie italiane protagoniste. E con tanti risultati apprezzabili. Madievals, il gioco di cui parleremo oggi in questa nostra anteprima, fa parte di una famiglia sempre più allargata: da Tales a Chronicle of Innsmouth, da Detective Gallo a The Wardrobe e così via.

La differenza, però, tra i titoli appena citati e Madievals sta nel fatto che tutti gli altri hanno la classica impostazione in 2d, mentre questa opera ci offre un 3d con visuale in terza persona. Riuscirà questo lavoro in fase di sviluppo da 2fingers per il publisher Daring Touch, a fare breccia?

Abbiamo provato la prima versione del gioco entrata in accesso anticipato su Steam che ha fatto il suo debutto la settimana scorsa. Un prologo interessante che ci permette di buttare giù qualche riga su questa avventura firmata da Raffaele Bonfanti, l’uomo dietro a 2fingers e che da cinque anni lavora al suo progetto.

MY NAME IS STEELKNEE, RUSTY STEELKENEE

Protagonista di Madievals è Rusty Steelknee, un cavaliere sgangherato che si atteggia a cavaliere nero o ad eroe di turno. È molto pieno di sé nella misura – per intenderci – in cui un ignorante colossale è convinto di essere professore con quattro lauree ed otto cattedre.

Per lui, purtroppo, non è così. Ma è la sua fortuna. Almeno videoludicamente parlando. Ne nasce un protagonista che ricorda il mitologico Guybrush Threepwood di The Secret of Monkey Island. E questo è un grande complimento a nostro avviso. Rusty è infatti un tipo normale che diventa eroe sgangherato.

La sua possente e luccicante armatura integrale nascondono un pasticcione nato ma al tempo stesso estremamente simpatico e molto umano viste le sue performance e paure. Egli ha un grande pregio: si getta anima e corpo in (quasi) tutto quello fa.

Il suo obiettivo? Beh quello di trovare inestimabili tesori. Nella fattispecie il suo compito è quello di accaparrarsi la Lampada Idolo custodita all’interno del Tempio dell’Ascensione che si trova nel Regno di Manzasun. Sfortuna per lui, questo tempio si trova in cima ad una montagna impervia. E naturalmente non ci sono i mezzi per salire tranquillamente.

Ma il nostro eroe senza macchia (probabilmente) e con tante paure (ve ne accorgerete fin dalle prime battute, e sarà molto divertente) non si arrende e cerca grazie anche al suo, al nostro, ingegno, di trovare la soluzione ai vari enigmi che l’avventura propone.

UNO STRANO CIMITERO CI FA DA PROLOGO

Braccato dai Troll ed arrivato a Manzasun grazie al suo fedele cavallo Spuffy, il nostro Rusty approda in una zona poco allegra del Regno: il suo cimitero. Qui, senza il suo destriero però, incontra il custode, Macho Turtle, un muscoloso energumeno che è comunque meno burbero di quanto non sembri.

Iniziano qui le nostre peripezie, in un’ambientazione lugubre che – grazie all’eccezionale verve – diventa tutto da ridere. Madievals si presenta anche con tanti anacronismi. L’ambientazione, tipicamente medievale (il titolo dell’avventura gioca con l’inglese tra folle e medioevo) è infatti – in questa primissima fase e non dubitiamo che anche più in là sarà così – piena zeppa di oggetti che non dovrebbero esserci in quel contesto.

Il nostro Rusty, che ricordiamo indossa un’armatura tipicamente medievale, avrà a che fare con scanner visivi, cabine con macchine fotografiche “intelligenti”, frigobar, distributori di lenti a contatto ed altro. Oh, si, ci sono anche gli alieni ed ogni tanto, soprattutto all’inizio, anche le urla da stadio di chi assiste ad una partita di calcio tra i Troll che inseguivano il nostro eroe.

DIALOGHI ED ENIGMI DIVERTENTI

Il pezzo forte di Madievals è quindi il gameplay che risulta piuttosto classico e del tutto simile a quanto già visto in passato. La sua forza però sta nei dialoghi davvero brillanti e negli enigmi che non sempre sembrano portare alla giusta conclusione. Abbiamo detto non sembra.

Le dinamiche sono piuttosto classiche: si scruta l’ambiente alla ricerca di un oggetto o di un’iterazione o si parla con chi è presente. I dialoghi come già più volte accennato sono veramente gradevoli ed intrisi di umorismo e demenzialità brillanti. Più volte ci hanno strappato una risata o quanto meno un sorriso.

I dialoghi sono accompagnati da un buonissimo doppiaggio in inglese che dà ulteriore tono alle frasi. Parlare con il custode o con lo pseudo Spider-Man rievoca alla mente i dialoghi in avventure ben più famose e blasonate. Davvero uno dei punti forti del gioco. Senza se e senza ma. Anche gli enigmi sono gradevoli. Nulla di troppo complicato finora ma piuttosto efficace anche se a volte leggermente macchinoso.

Ma se imparate a pensare come a Rusty entrerete “in gioco” ed il ritmo salirà esponenzialmente. Basta trovare il là e, almeno in questo prologo, nulla è troppo complicato. Come se non bastasse, premendo il tasto H (e chi lo fa, secondo il gioco è una mammoletta… mammoletta… dove abbiamo già sentito questa frase?) si attivano gli hotspot. Si tratta, per chi non lo sapesse, dei punti dell’ambientazione con i quali interagire. Ognuno di essi è segnato con un’icona a forma di scudo con Occhio per guardare, mano per poter prendere o utilizzare o combinare, e fumetto per parlare. Semplice, no?

Giusto ribadire come il gameplay, l’ambientazione ed alcuni orpelli grafici siano un costante rimando a classici dei videogiochi, della letteratura e del cinema.

GRAFICA D’ATMOSFERA, OTTIMO SONORO

Dal punto di vista tecnico, Madievals offre buoni spunti. Stiamo pur sempre parlando di una versione in early access di un prodotto indie realizzato da pochissime persone: tutto può essere migliorato.

Il 3d è di discreto livello anche se i modelli poligonali sono rozzi e le texture altalenanti. Lo si nota anche quando si seleziona il massimo livello grafico qualitativo. A compensare, però, questo lato, ci sono i tantissimi effetti ambientali e particellari che creano atmosfera.

L’interfaccia dell’inventario, a scomparsa, è classica ed è fatta molto bene così come il diario delle “missioni” dove vengono annotate le cose da fare e quelle fatte. Gli artwork presenti sono gradevolissimi. Buone le animazioni ma anche qui migliorabili mentre la fluidità ci sembra già ottimale.

La parte migliore, dal nostro punto di vista, è quella sonora. Se le musiche sono davvero interessanti ed ottimamente integrate con ogni azione, il doppiaggio in inglese ci è sembrato avere una marcia in più.

Il protagonista è ben rappresentato dal tono di voce ed i dialoghi sono caratterizzati davvero bene. Così come quelli con il custode e con le varie entità delle bare del cimitero. E poi c’è Roy Spiderweb…

COMMENTO FINALE

Madievals è sicuramente un’avventura fuori le righe ed a tratti coraggiosa. I motivi sono tanti. In primis andare sul 3d quando le avventure grafiche punta e clicca in 2d rimangono comunque le più appetibili, almeno concettualmente, dal grande pubblico.

Il secondo motivo per cui ci sentiamo di definire coraggiosa l’opera di Raffaele Bonfanti (sviluppatore italiano indie) è per la trama e per come viene narrata . Brillante si, come tante però, demenziale e ricca di anacronismi e richiami alle opere di altri medium. Potrebbe essere motivo di confusione, invece qui fila tutto liscio ed è divertente. Per davvero.

I tanti rimandi potrebbero, inoltre, far pensare che il gioco non abbia una sua identità. La bravura, invece, è stata in questo: Madievals, soprattutto per merito del suo protagonista Rusty, ha vita propria. E non vediamo l’ora di continuare il nostro cammino nel regno di Manzasum per conoscere anche Spoffy, il nobile destriero del protagonista, e gli altri stravaganti personaggi di questa folle, demenziale, anacronistica e divertente avventura grafica punta e clicca.

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Gibbous – A Cthulhu Adventure debutterà il 7 agosto

Gibbous – A Cthulhu Adventure sarà disponibile dal prossimo 7 agosto su Steam e GOG per Pc Windows, Mac e Linux. Lo conferma lo sviluppatore indie romeno Stuck in Attic. Il tutto è accompagnato anche da un nuovo trailer che vi proponiamo in questo nostro articolo.

Si tratta di un’avventura grafica punta e clicca che prende spunto dai classici del passato di Lucas Arts come Day of the Tentacle, Monkey Island e Grim Fandango, dai film di Hitchcock, dai cartoni animati classici di Warner Bros e di Hayao Miyazaki dai quali gli autori hanno tratto spunto per arricchire i dettagli delle ambientazioni.  Il gioco, inoltre, come si intuisce dal titolo, si ispira ai racconti di H.P. Lovecraft.

UN’AVVENTURA HORROR COSMICA FATTA IN TRANSILVANIA

Darkham, con i suoi tetti spioventi storti, i vicoli bui, e un passato avvolto nel mistero, non è mai stata un posto accogliente. Oggi però… strani culti spuntano ovunque, e di nuovo si torna a parlare, con voce bassa e tremante, del Necronomicon, il più malvagio dei libri.

Il detective Don R. Ketype è al lavoro per recuperare il misterioso tomo del male, ma l’ignaro bibliotecario Buzz Kerwan lo scova per caso e trasforma accidentalmente il suo gatto, Kitteh, in un abominio parlante. Come sarebbe un gatto se fosse più umano? Di gran lunga peggiore.

Gibbous è una commedia horror cosmica, un’avventura moderna di ispirazione classica, con disegni artistici in alta risoluzione, animazione tradizionale dettagliata, e una lunga storia che vedrà i tre protagonisti viaggiare in tutto il mondo e affrontare abomini cosmici e artificiali, voodoo, e “Cose-Che-Non-Dovrebbero-Esistere”. Dal paese di Lovecraft alla Transilvania, prendi parte alla missione per far smettere di parlare un gatto molto cinico.

CARATTERISTICHE DI GIBBOUS – A CTHULHU ADVENTURE











  • Oltre 60 ambientazioni dettagliate dipinte a mano ispirate all’architettura e ai paesaggi naturali della Transilvania;
  • Fluida animazione tradizionale 2d, dall’aspetto disneyano;
  • Due protagonisti e un gatto parlan— Ok, tre. Tre protagonisti;
  • Più di 70 personaggi folli, ognuno con la sua voce;
  • Special guest: Doug Cockle, voce di The Witcher;
  • Contiene l’accento transilvano più genuino che si sia mai sentito nei giochi o in altri media, da sempre;
  • Oltre 4 ore di lussureggiante colonna sonora originale, con strumenti dal vivo;
  • Una storia cinematografica lunga che attraversa i continenti, e non solo;
  • Sprazzi di umorismo, trama sempre più oscura e misteriosa;
  • Illuminazione dinamica, riflessi in tempo reale e sistema meteo;
  • Sistema di suggerimento integrato per aiutarti quando sei bloccato;
  • Scene animate che scandiscono i momenti più importanti della storia;
  • Oltre 12.000 linee di dialogo recitate;
  • Risposte recitate per tutte le combinazioni più folli che ti possano venire in mente;
  • Fatto con amore vicino a dove è nato Vlad l’Impalatore;
  • Nessun abbellimento o presa in giro degli Antichi, che i loro oscuri nomi siano sempre lodati;
  • Abbiamo già detto che c’è un gatto parlante?

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Leisure Suit Larry – Wet Dreams Don’t Dry è su PS4 e Switch

Leisure Suit Larry – Wet Dreams Don’t Dry è ora disponibile per PlayStation 4 e Switch. Dopo aver fatto il suo debutto su Pc lo scorso novembre, il fascino inimitabile di Larry Laffer arriva su console. Per celebrare questa occasione, Assemble Entertainment ha pubblicato un nuovo trailer per la sua avventura grafica punta e clicca.

Eccolo.

A PROPOSITO DI LEISURE SUIT LARRY

Signore, sono tornato in affari! La mia nuova avventura, Leisure Suit Larry – Wet Dreams Don’t Dry, mi porta – qualunque sia il percorso o il destino – dalla fine degli anni ’80 direttamente nel 21° secolo e wow, come è cambiato il mondo! Mentre la mia visione del mondo e delle donne degli anni ’80 si scontra con la realtà moderna sono pronto per uscire e buttarmi nella mischia!

In un’avventura “punta e clicca” che definirei tipica del genere, vedremo insieme come mi innamorerò perdutamente di Faith, l’assistente del boss di Prune, un’azienda tecnologica internazionale di successo . Dal momento che anche oggi gli appuntamenti vengono presi digitalmente, la prima cosa che dovrò fare è lavorare sul mio punteggio di Timber, l’app di tendenza dove potrò incontrare donne, soddisfare i loro bisogni e di conseguenza raccogliere punti per il mio profilo Timber. E quando ne ho la possibilità, darò sempre una sbirciatina a qualche nuovo bikini su Instacrap – il 21° secolo è decisamente succinto!

CARATTERISTICHE

  • Leisure Suit Larry arriva nel 21° secolo – e no, non manca nient’altro qui.
  • Esplorate un mondo di gioco non lineare, progettato con amore, ambientato nel mondo moderno con oltre 30 location disegnate a mano.
  • Usate “Timber”, l’app nel gioco, insieme a un meccanismo di dating innovativo per incontrare donne, di conseguenza migliora il tuo punteggio su Timber e, in definitiva, cercate di incontrare Faith, le donna dei vostri sogni.
  • Risolvete i diversi puzzle e interagite con oltre 30 personaggi disegnati a mano.

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Leisure Suit Larry – Wet Dreams Don’t Dry sarà disponibile in estate in versione fisica

Larry Laffer arriverà di nuovo nei negozi grazie a Leisure Suit Larry – Wet Dreams Don’t Dry. La versione fisica del gioco per PS4 e Switch arriverà in estate. Assemble Entertainment e Koch Media hanno siglato un accordo per la distribuzione di questa avventura punta e clicca in Europa.

Sviluppato dallo studio tedesco CrazyBunch, il gioco e già disponibile su Steam per Pc e Mac dallo scorso 7 dicembre.
Le avventure del protagonista Larry Laffer – un uomo stempiato, sulla quarantina che ama i doppi sensi – sono iniziate alla negli anni 80 con “Larry” realizzato da Sierra Entertainment. Dall’inizio del franchise la storia si concentra su questo uomo ed i suoi maldestri tentativi di sedurre donne attraenti in tutto il mondo.
Ecco il trailer della versione PS4. Buona visione.

Stefan Marcinek, CEO e fondatore di Assemblee Entertainment, ha detto:

Siamo lieti di aver trovato in Koch Media un partner per la distribuzione a livello internazionale che ci supporterà egregiamente per la pubblicazione di Leisure Suit Larry – Wet Dreams Don’t Dry in Europa per Playstation 4 e Nintendo Switch.

Simon Banzhaf, director procurement and operations di Koch Media, ha sottolineato:

Con Assemble Entertainment abbiamo trovato un partner che ha dimostrato il proprio istinto non solo per la riqualificazione di brand noti. Larry Laffer può essere considerato uno dei fondatori del settore. Ma questo è solo uno dei motivi per cui siamo orgogliosi che il team di Stefan Marcinek abbia scelto Koch Media come partner di distribuzione permettendoci di prendere parte alla nuova avventura Leisure Suit Larry – Wet Dreams Don’t Dry su PlayStation 4 e Nintendo Switch.

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She and the light bearer, disponibile da oggi su Steam per pc e mac

She and the light bearer, avventura punta e clicca sviluppata da Mojiken Studio ed edito da Toge Productions, è disponibile su Steam per Pc e Mac.

Il giocatore segue il viaggio della Piccola Lucciola che vaga in una foresta sconosciuta, portando con sé un grande compito. Poiché il mondo ha perso il suo equilibrio da quando la madre è caduta in un sonno profondo, la nostra piccola Lucciola è incaricata di trovare la Madre per riportare l’armonia sulla terra. Nella foresta sconosciuta, dovrà risolvere vari enigmi e affrontare sfide per dimostrare il proprio valore e guadagnare la fiducia della foresta.

“Ho sempre amato la poesia, il mito e la favola. Durante la realizzazione del gioco, sono stato fortemente ispirato dalla storia di madre terra. Voglio mostrare la bellezza della natura attraverso questo gioco”.

Ha dichiarato il game director e artist, Brigitta Rena.

Nello specifico, ecco alcune caratteristiche:

  • fiaba con personaggi interessanti con cui interagire
  • grafica completamente disegnata a mano e animata
  • soundtrack acustica in grado di portare il giocatore nel cuore della foresta.

Ecco il trailer sulla storia e molte immagini. Buona visione.






















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Mountains of Madness, chiusa positivamente la campagna Kickstarter

Si è chiusa positivamente la campagna Kickstarter di Chronicle of Innsmouth: Mountains of Madness. Gli sviluppatori di Psychodev hanno raccolto complessivamente 11.348 euro grazie al supporto di quasi 400 appassionati.

In 388, infatti, hanno finanziato il progetto della nuova avventura punta e clicca dedicata alle atmosfere dei racconti del maestro dell’horror H.P. Lovecraft.

L’obiettivo minimo era fissato a quota 10.000 euro e tale traguardo è stato raggiunto in tempi brevi assicurando agli sviluppatori una certa tranquillità per la realizzazione del gioco che, ricordiamo, includerà una grafica decisamente potenziata (risoluzione 640×360), una storia molto articolata ed intensa che porterà gli appassionati in giro per il mondo attraverso diverse ambientazioni: dal deserto dell’Arabia ai ghiacci del Polo Sud.

Non è stato raggiunto alcun obiettivo secondario. Alcuni di essi erano davvero interessanti come, ad esempio, il doppiaggio in inglese a quota 15.000; localizzazione dei testi in francese, tedesco e spagnolo a quota 18.000, versione iOS ed Android a 25.000, versione Switch a 30.000 fino ad arrivare a 50.000 euro. Il gioco avrebbe incluso anche un capitolo supplementare chiamato Red Hook, il doppiaggio in italiano e le traduzioni anche in russo e cinese e portoghese.

Chissà se in futuro, magari con buone vendite, questi contenuti non possano arrivare ugualmente.

Umberto Parisi, uno degli sviluppatori del gioco ha sottolineato:

È andata molto bene e continuiamo il nostro lavoro intensivo. Raggiungere alcuni stretch goal sarebbe stato il “modo facile” per aggiungere alcuni contenuti. Ciò non vuol dire che non daremo il massimo per implementarne alcuni di essi al di là della campagna. I tempi, tuttavia, potranno essere un po’ più lunghi.

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