Astra Exodus, la nostra Recensione

Non c’è nulla da fare: il genere dei 4X è il più eclettico in materia di strategici, e si sposa benissimo con la fantascienza. Tra i tanti progetti che fanno capolino ogni settimana su Steam, questa volta ci occuperemo di Astra Exodus. Uscito in esclusiva per questa piattaforma il 30 gennaio scorso, è sviluppato dallo sviluppatore indie uruguaiano Atomic Kaiser e pubblicato da Slitherine.

GALASSIE A SCHERMO

Gli strategici a sfondo spaziale, ed in particolare i 4X, hanno visto crescere a dismisura il numero di esponenti nel corso degli ultimi tempi. Non finiremo mai di citare Distant Worlds come “il leggendario e inarrivabile”, nonostante una confusionaria interfaccia. Su queste pagine invece, abbiamo avuto il piacere di raccontarvi le impressioni sul giocato di Interstellar Space Genesis, e troverete anche il mitico Stellaris, che ha l’unico difetto di essere composto “da tanti dlc quanto le stelle in cielo”.

Questa scena, è messa in particolare evidenza dagli sviluppatori indie, che tra i molteplici pregi della loro nicchia, hanno anche quello di saper donare nuova linfa a soggetti e generi che credevamo dimenticati e sorpassati.

CERCARE UNA NUOVA CASA

Il background alla base di Astra Exodus è piuttosto semplice, perfettamente in linea con i canoni più classici della space opera. In un futuro lontano, gli esseri umani sono costretti ad abbandonare il pianeta, minacciato da una causa sconosciuta e misteriosa. Un tempo profughi nello spazio, hanno trovato una nuova casa, ed ora sono pronti per tornare alla terra natia, e scoprire la verità su ciò che è veramente accaduto.

Un incipit semplice, forse anche banale, che trova ispirazione da alcuni particolari del Ciclo della Fondazioni di Asimov, ma che non può fare a meno di ricordarci la “ricerca di casa” della serie Battlestar Galactica, anche se ovviamente qui il viaggio è letteralmente al contrario.

Mistero, esplorazione, tradimenti, e anche altro compongono un quadro generale soddisfacente che tiene sulle spine il giocatore, e aggiunge un mordente non di poco conto ad una modalità altrimenti priva di ogni attrattiva.

E di modalità, come ogni classico 4X, ne abbiamo due. La campagna si snoderà attraverso una serie di missioni a difficoltà crescente. È la modalità principale, e terminerà con il finire della storia che avrà conseguenze in base a determinate scelte. Ad ogni nuovo scenario le ricerche e le razze che incontreremo si espanderanno, e questo è un fattore decisamente importante.

Molti altri 4X offrono tutte le caratteristiche di cui sono composti ad inizio gioco, una vera tragedia per chi non è avvezzo al genere, e anche un potenziale tallone d’Achille se le meccaniche non sono ben armonizzate. In questo caso invece, il giocatore apprenderà le varie informazioni ad un ritmo più lento, memorizzandole metodicamente e prendendo confidenza man mano che si prosegue.

Finita la campagna, potremo cimentarci nella modalità sandbox, che grazie a mappe generate casualmente e una serie di opzioni a corredo, ci permetterà di giocare anche con scenari dalle dimensioni davvero impressionanti. In questa fase, potremo optare per la scelta tra una delle razze disponibili, o come di consueto crearne una personalizzata.

INTERFACCIA

Il cuore pulsante di ogni strategico è l’interfaccia. In Astra Exodus è sufficientemente ben sviluppata, ma i margini di miglioramento sono. La più grande critica che le possiamo muovere, è che la navigazione tra i menu è spesso lenta e macchinosa, e manca una schermata riepilogativa facilmente raggiungibile per i pianeti. In effetti, in un certo qual modo ci ha ricordato quella di Distant Worlds.

Al contrario, risulta davvero ben sviluppato il menu relativo alla creazione delle navi. Ovviamente non parliamo dell’aspetto grafico, ma di tutte le tecnologie e le armi che è possibile equipaggiare sulle navi che andremo a produrre. Ogni tipo di nave può montare armi ed equipaggiamenti diversi, e il numero di variabili è davvero consistente.

Il nostro consiglio, almeno nelle fasi iniziali, è di “lavorare” con quello che il gioco propone. Apprese al meglio le meccaniche di base e il tipo di danno delle varie armi, saprete come sviluppare al meglio le vostre flotte, che in genere potranno essere composte da due o tre varianti della stessa classe.

FUOCO ALLE POLVERI

In controtendenza rispetto ad altri strategici, Astra Exodus propone una componente a turni per tutta la parte legata alla gestione del proprio impero, e una in tempo reale nelle fasi di combattimento. Al rilevamento di una flotta nemica, le navi che si fronteggeranno potranno essere controllate a gruppi o una per una. È una porzione di gioco che può risultare caotica se il numero di navi è molto alto, quindi il consiglio è quello di dividere i gruppi di navi in base alla tipologia e/o al tipo d’armamenti.

La gestione dei combattimenti non è innovativa, l’abbiamo vista di recente su Stellaris, ma aggiunge un tocco dinamico ad un gioco che altrimenti sarebbe rimasto ancorato alla strada di un qualsivoglia remake di Master of Orion. E c’è anche il combattimento a terra in caso di invasione, che in questo caso torna nella sua incarnazione a turni. Invadere i pianeti è una delle naturali conseguenze di un conflitto, ma il fatto che sia presente in forma completa e senza dlc, la dice lunga su quanta passione lo sviluppatore uruguaiano abbia messo in quest’opera.

L’intelligenza artificiale che ci affronterà inoltre, offre un interessante livello di sfida ed è capace di ribaltare le sorti di uno scontro anche in maniera non scontata. Peccato non sia altrettanto “vivace” nella gestione delle proprie fazioni, che solitamente è piuttosto passiva.

RICERCA E DIPLOMAZIA

Il sistema di ricerca invece, è molto diverso rispetto ad altri esponenti del genere. Sebbene le varie sezioni coprano gli armamenti e lo sviluppo di tecnologie per migliorare le colonie, ciò che differenzia il gioco è lo sviluppo delle stesse. Ogni campo ha vari livelli disponibili, ma per passare da un livello a quello successivo dovremo selezionare e iniziare la ricerca di una tecnologia non sviluppata in precedenza.

Questo sistema, fa sì che non sia possibile sviluppare tutto ciò che troviamo nell’albero delle ricerche. Ed è un sistema che funziona, primo perché permette di andare a focalizzare l’intero sviluppo secondo le nostre preferenze. Secondo, e sotto certi aspetti ancor più importante, permette di acquisire eventuali tecnologie non sviluppate per mezzo della diplomazia, dandole ancor più importanza rispetto a titoli dove lo scambio di ricerche tra fazioni è spesso una pratica tenuta in secondo piano.

E gli aspetti diplomatici, pur rimanendo ancorati alla serie di opzioni classiche per i 4X, sono parte integrante di un gameplay che anche se non pone l’accento su questo aspetto, lo integra in maniera soddisfacente. Aspettiamoci quindi alleanze, tentativi di far combattere gli uni contro gli altri, o cercare di tenersi in buoni rapporti con tutti.  Il comportamento delle varie fazioni non differirà in base al tipo di razza, ma sarà determinato dalle condizioni del giocatore rispetto all’avversario.

GRAFICA E COMPARTO TECNICO

Astra Exodus, in totale 2d, offre una grafica di buon livello per un gioco di questa portata, ma va fatta menzione particolare per le navi, tutte molto diverse e davvero ben caratterizzate. Gli effetti grafici e quelli delle esplosioni sono nella media. Ciò che invece avrebbe bisogno di una sistemata è l’ottimizzazione, che a tratti vede l’engine faticare.

Considerando la grafica proposta, è chiaro si tratti di qualcosa che va sistemato per mezzo di qualche patch, e quella appena arrivata ha già in parte limato i primi problemini. Sul fronte sonoro il gioco si attesta su livelli tutto sommato sufficienti, ma le musiche sono poche e, a lungo andare, ripetitive.

COMMENTO FINALE

Inizialmente, le nostre impressioni su Astra Exodus erano contrastanti. È chiaramente un gioco che non va ad innovare, pur con qualche diversione sul tema. Può essere un ottimo punto d’ingresso per chi si approccia al genere per la prima volta, grazie ad una campagna che permette di livellare una curva d’apprendimento altrimenti nella media del canone.

Ma quello che ha determinato il voto finale di questa recensione, è che tutto l’esperienza sviluppata da Atomic Kaiser è seguita e coordinata da una sola persona. Si, avete letto bene. Fatta questa doverosa considerazione, non è possibile non applaudire per il prodotto proposto, pur con tutte le sbavature su interfaccia e comparto tecnico. Astra Exodus si distingue quindi per un’offerta tutto sommato completa, che spesso viene spezzettata attraverso un nugolo di contenuto digitali da acquistare a parte (Stellaris). Con le patch in arrivo che andranno ad affinare e sistemare le varie problematiche, siamo sicuri che riuscirà a ritagliarsi una nicchia tutta sua.

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Astra Exodus è ora disponibile

Slitherine ha annunciato che Astra Exodus, il grand strategy 4X a tema sci-fi sviluppato da Atomic Kaiser, è stato rilasciato su Pc, via Steam.

Di seguito il trailer di lancio ufficiale. Buona visione.

IL GIOCO

Non c’è nessun posto come casa. L’umanità ha raggiunto le stelle ed esplorato la galassia, ma tutta la memoria del suo pianeta natale è andata perduta. Ora è il momento di tornare a casa e trovare la Terra perduta, esplorando tutti gli angoli di spazio sconosciuto. Ma tale ricerca sarà pericolosa. Spietate fazioni aliene e pirati spaziali si nascondono nell’ombra, in attesa di annientare le colonie umane e distruggere le loro flotte dirette verso casa.

Astra Exodus è il nuovo gioco di strategia sci-fi 4x di Slitherine: un’avvincente campagna costellata di missioni da completare in cui il giocatore guiderà la fazione umana alla ricerca del pianeta natale perduto. Ma si tratta anche di un gioco sandbox completo, dove ogni singola campagna è unica nel suo genere. I giocatori possono infatti scegliere qualsiasi fazione (o crearne una propria) ed esplorare una galassia gigante e fitta, conquistare un ammasso stellare più piccolo, combattere per la conquista galattica, guidare una vittoria pacifica con un’alleanza diplomatica o superare i propri limiti attraverso l’ascensione evoluzionaria.

I giocatori potranno esplorare la galassia, colonizzare pianeti ospitali, costruire città e fabbriche e difendere i propri domini: la galassia di Astra Exodus è piena di specie senzienti, ma pochissime sono amichevoli.

Astra Exodus

A PROPOSITO DEL GIOCO

Marco A. Minoli, direttore marketing di Slitherine, ha dichiarato:

Il nostro obiettivo è supportare gli sviluppatori indipendenti con idee solide, una visione per l’innovazione e i loro piedi piantati sul terreno di questo genere. Abbiamo la possibilità di dare maggiore visibilità ai progetti selezionati, un sostanziale supporto di marketing e due decenni di esperienza nella pubblicazione di giochi in un mercato in continua evoluzione. Astra Exodus è un progetto in cui crediamo fermamente e Atomic Kaiser è uno studio di sviluppo che siamo orgogliosi di supportare e approvare.

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Speciale giochi indie 2020

La speranza di ogni inizio anno è che porti buone nuove. Attendiamo con una certa trepidazione l’arrivo della nuova Playstation, della Xbox serie X, e di una valanga di titoli che ci auguriamo non tradiscano le aspettative. E col 2020 ormai alle porte è il momento di fare un breve focus sul fervente mercato indie, una cornucopia di entusiasmo e divagazione. Vogliamo che IlVideogioco.com sia un punto di riferimento per gli sviluppatori indipendenti che – a nostro avviso – rivestono un ruolo decisamente cruciale. Diamo, così, un’occhiata ai titoli che aspettiamo con grande interesse.

Buona lettura.

SPIRE OF SORCERY

Un prodotto che ci ricorda da lontano le atmosfere e il gameplay di Thea 2. Spire of Sorcery è uno strategico survival con chiare atmosfere dark fantasy. Tra le peculiarità del titolo, troviamo incontri casuali, un sistema di gestione del party approfondito, e uno stile grafico davvero unico.

RECOMPILE

Un gioco di hacking davvero suggestivo. Prenderemo il controllo di un singolo programma e dovremo fuggire per non farci cancellare in questo Metroidvania ispirato e decisamente fuori dalla norma. Ambientato nel vasto mondo 3d di un mainframe, troveremo pane per i nostri denti tra combattimenti, sessioni platform, e l’hacking degli ambienti.

THE LAST CAMPFIRE

Sviluppato da Hello Games, autori del noto No Man Sky, the Last Campfire è una graziosa avventura artisticamente molto ispirata in cui il protagonista dovrà viaggiare attraverso un mondo surreale e fantastico per trovare la via di casa. Strane creature, antiche rovine, luoghi colmi di bellezza e pericolo, ci aspettano in questo interessante viaggio.

EMPIRES IN RUINS

Emiliano Pastorelli ed Hammer&Ravens metteranno alla prova il nostro acume strategico in questo particolarissimo e atipico tower defense. Di questo titolo indie, abbiamo già parlato nel corso della nostra “Tripla Intervista”  e siamo davvero ansiosi di metterci alla prova con la release che uscirà in accesso anticipato il prossimo 4 febbraio. Humour nero, una campagna lunga e intensa, tradimenti, conquiste, e una valanga di strutture da costruire sono alla base di un progetto davvero interessante.

MASSIVE GALAXY

Massive Galaxy è un’interessante combinazione tra avventura punta e clicca e space sim con combattimento a turni. Esplorate la galassia viaggiando tra terre desolate, città in pieno stile cyberpunk, e stazioni spaziali. Viaggiate verso pianeti lontani pieni di culture ricche e diverse, indagate su habitat spaziali tecnologicamente avanzati e scoprite la storia e le tradizioni di antiche civiltà. Pirata, mercante, spia, la scelta su chi vogliamo essere è solo nostra.

KERBAL SPACE PROGRAM 2

Sviluppato da Star Theory, è il seguito di un simulatore spaziale profondo, interessante e – come visto dai numerosi filmati su YouTube – anche divertente. In questo nuovo capitolo del titolo indie, oltre all’aggiunta di componenti inedite per i veicoli, sono stati introdotti colonie, viaggi interstellari, un sistema di modding avanzato ed una grafica completamente rinnovata e al passo con i tempi. E non dimentichiamoci, di una nuova modalità multigiocatore sviluppata appositamente per questa nuova iterazione.

ENDZONE – A WORLD APART

Endzone è un’interessante city builder ambientato in un mondo post apocalittico. Il nostro compito, sarà quello di sviluppare e gestire una nuova casa, assicurando la sopravvivenza ai nostri abitanti mentre cercheremo di resistere alla minaccia delle radiazioni, alle piogge tossiche, a tempeste di sabbia e lunghi periodi di siccità. Gli ambienti su cui getteremo le fondamenta della nostra nuova casa saranno simulati dinamicamente, e la gestione dell’insediamento prevede anche un sistema di spedizioni.

TAINTED GRAIL

Torniamo nelle atmosfere fantasy, più precisamente nel ciclo arturiano, rivisitato per l’occasione. L’isola di Avalon non è più sicura. Sveliamo i misteri dei Menhir Guardiani e salviamo la nostra città natale in questo gioco di ruolo completamente open world a turni fortemente basato sulla narrazione. Tainted Grail offrirà un’esperienza molto coinvolgente, e garantirà un livello di scrittura decisamente elevato grazie all’apporto di Krzysztof Piskorski, uno dei migliori scrittori polacchi fantasy. In questo mondo morente, nessuna decisione è facile o moralmente ovvia e spesso dovremo affrontare scelte apparentemente impossibili.  Altre volte, le conseguenze di azioni apparentemente minori ci perseguiteranno nel corso del gioco, in momenti assolutamente imprevisti. In poche parole è uno dei titoli indie più attesi.

CLOUDPUNK

È uno dei titoli che aspettiamo con più interesse. Ambientato tra i neon e i fumi della città di Nivalis, Cloudpunk è un titolo con chiare ispirazioni cybperpunk dove il protagonista rivestirà il ruolo di tassista. Interagiremo con umani, AI, androidi, ognuno con una storia da raccontare. Nel nostro lavoro, nessun luogo è irraggiungibile. Viaggeremo nei sotterranei del Marrow, guglie che trapassano le nuvole grigie che avvolgono la città, fino ai confini della troposfera. A piedi, o usando la nostra auto volante, scopriremo luoghi nascosti che talvolta sbloccheranno anche storie aggiuntive.

SPELLSWORD CARDS: DUNGEONTOP

Un deck builder combinato a meccaniche da boardgame. Questo e altro ci aspettano in Spellsword Cards: DungeonTop, un’interessante roguelike indie focalizzato nella creazione del mazzo perfetto e lo sfruttamento di tattiche strategiche per arrivare al miglior risultato possibile alla fine di ogni scontro.
Progredire nel dungeon significherà più oro, ma anche più mostri da affrontare, cosa decideremo di fare? Stilisticamente ispirato Darkest Dungeon, si tratta di un gioco orientato ad una nicchia di appassionati, che garantirà divertimento e un ottimo grado di sfida.

FROSTFALL

Ambientato nelle lande innevate della Russia, Frostfall è un’avventura post apocalittica survival improntata su uno stile horror riconoscibile ed evocativo. Nel corso del gioco, riuscire a rimanere vivi sarà uno degli scopi principali, cercando di evitare la zombificazione del nostro corpo, e resistendo alle dure condizioni meteorologiche completamente dinamiche, con uno ciclo giorno/notte che non rappresenta solo un orpello puramente visivo.
Sete, fame, sonno, stanchezza, radiazioni, ipertermia e malattie, tutte variabili da tenere a mente durante ogni gameplay. Dopo le atmosfere di Chernobylite (già provato in anteprima qui), un altro titolo da giocare sempre con la luce accesa se… abbiamo paura del buio.

COOK, SERVE, DELICIOUS! 3?!

Stemperiamo l’atmosfera con un gioco scanzonato e divertente. Cuciniamo, serviamo e gestiamo il nostro foodtruck. In questo sequel, viaggeremo negli stati uniti per partecipare alla Iron Cook National Foodtruck Championships con la nostra fedele squadra composta dal robot Whisk (doppiato da @negaoryx) e Cleaver (doppiato da @havanarama).
In questa nuova iterazione della serie indie, ambientata nell’America del 2042, la campagna si snoderà attraverso una considerevole mole di cibi da cucinare tutti nuovi, e centinaia di livelli con una struttura di gioco completamente rinnovata. Oltre alla campagna in singolo, il gioco offrirà anche la possibilità di cooperare con un amico in locale, aggiornare e migliorare il proprio foodtruck, ed espandere la propria offerta culinaria mentre il giocatore cercherà di arrivare alla nuova capitale degli Stati Uniti, Nashville.

CRIS TALES

Dreams Uncorporated e SYCK, propongono un omaggio al genere dei giochi di ruolo giapponesi (più precisamente alla serie Chrono Trigger) con Cris Tales. Guardiamo il passato, agiamo nel presente, e osserviamo come le nostre azioni influenzeranno il futuro. Insieme alla maga del tempo Crisbell e i suoi compagni, esploreremo un mondo fantasy che sta per affrontare un’era cupa e densa di pericoli. La potente Imperatrice del tempo e le sue forze minacciano di scatenare un cataclisma che distruggerà Crystallis e gli altri quattro regni della regione. Riusciremo a fermarla?

BEAUTIFUL DESOLATION

Beautiful Desolation è un gioco d’avventura a visuale isometrica ambientato in un lontano futuro. Nel corso del gioco, esploreremo paesaggi post apocalittici ricreati con cura quasi maniacale, risolveremo enigmi e incontreremo amici e pericolosi nemici.
I paesaggi, di ispirazione africana, sono stati ricreati grazie all’innovativa tecnica della fotogrammetria, che rende ogni scenario decisamente realistico. Gli abitanti di questo mondo potranno aiutarci ma anche ostacolare le nostre azioni. Negozieremo il paesaggio con pericolosi leader tribali locali, incontreremo guaritori e guerrieri, e daremo battaglia a sciami di naniti, giganteschi scorpioni e micidiali robot.

ASTRA EXODUS

Dopo i fasti del grande Stellaris, e il buon Interstellar: Space Genesis sentivamo proprio il bisogno di un nuovo 4X a fondo spaziale. Grazie ad Atomic Kaiser sotto egida Slitherine, il 23 gennaio potremo mettere le mani sopra Astra Exodus, un nuovo 4X fantascientifico dove guideremo la razza umana attraverso un’epica campagna incentrata sulla narrazione.
Oltre alla campagna principale, che svelerà i misteri dietro all’Esodo, potremo cimentarci in una modalità sandbox corposa e sfaccettata, che ci permetterà di prendere il controllo di una delle razze aliene a disposizione, conducendola alla gloria con diverse condizioni di vittoria. Otto razze, battaglie spaziali e planetarie, tante classi di navi ed eserciti, e una forte componente votata all’esplorazione. Astra Exodus non si propone come innovatore, bensì come punto di riferimento di un genere che vanta diversi esponenti di spicco.

STONESHARD

Stoneshard è un gioco di ruolo a turni davvero interessante e con uno stile grafico che ci ha catturato appena lo abbiamo visto. Nelle lande medievali di Aldor, affronteremo tante avventure con ampia libertà di scelta per ogni situazione. Lo sviluppo del personaggio senza restrizione basate sulla classe e tante abilità e statistiche, permetteranno ad ogni giocatore di divertirsi per creare la propria build preferita.

Il gioco è interamente open world, con villaggi in rovina, dungeon infestati dai mostri, luoghi antichi e misteriosi. Un interessante sistema sanitario, metterà a dura prova le nostre scelte perché non saranno i soli punti vita a cui dovremo prestare attenzione. Cauterizzare le ferite, alleviare il dolore con alcol e droghe, purificare il sangue dai veleni, tutto pur di rimanere in vita.
Oltre duecento abilità e più di quattrocento attrezzature da indossare ed usare, insomma il paradiso per ogni amante dei dungeon crawler, per di più a sfondo strategico. Una promettente perla indie.

VAGRUS

Senza dubbio, un titolo indie molto atteso è Vagrus. Lo sviluppatore Lost Pilgrims punta a quest’anno per fare uscire quello che a noi, in sede di anteprima, è sembrato un potenziale capolavoro.

Si tratta di un gioco che unisce il fascino di un’atmosfera unica al gameplay di titoli quali Sunless Sea e Darkest Dungeon. Non è un gioco per tutti: va capito, seguito e assaporato esattamente come un libro. Ma va anche vissuto e giocato senza paura grazie ad un sistema di combattimento tanto tattico quanto appagante.

FUORI CATALOGO

Ci sono poi due titoli indie che probabilmente non vedremo prima del 2021, ma ci teniamo ad inserirli perché è più che giusto tenerli d’occhio.

GENESIS NOIR

È possibile anche solo immaginare un’avventura ambientata prima, durante e dopo il Big Bang? I ragazzi di Feral Cat Den si, e con Genesis Noir intraprenderemo un percorso che comprende buchi neri, una Terra primordiale, e fascinosi jazz caffè.
Saremo testimoni della nascita e della storia umana, e della nascita dell’universo dopo che un litigio cosmico ha frantumato un romantico quanto micidiale triangolo amoroso. Riusciremo a fermare il Big Bang e trovare la nostra amata?

PARALIVES

Sono anni che la serie The Sims viaggia a corrente alternata. I capitoli principali vengono coadiuvati da una fin troppo corposa quantità di dlc ed espansioni, ma spesso la qualità e la gestione della vita dei propri sim viene soppiantata dal tentativo di portare tutto sulla componente social, perdendo quanto fatto con il capitolo migliore, The Sims 2.
Paralives, è la risposta indie al simulatore di vita. In questo gioco, potremo costruire case con una profondità mai vista, in una città totalmente open world. I giocatori possono costruire muri di qualsiasi lunghezza e angolazione, e avranno a disposizione una lunga serie di strumenti per sviluppare la casa dei propri sogni. Grazie al mondo aperto, i nostri npc potranno esplorare un quartiere pieno di negozi, parchi, luoghi di lavoro e molto altro. Già all’uscita, il gioco vanterà la presenza di animali domestici, stagioni, auto e altri mezzi usabili, e una modalità di creazione del personaggio piuttosto approfondita. Che dire, non vediamo l’ora di provarlo.

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Le novità Slitherine alla Gamescom 2019

Anche Slitherine ha mostrato le sue novità alla Gamescom 2019. La software house specializzata nella realizzazione e pubblicazione di strategici ha presentato Fantasy General II, Close Combat: The Bloody First, Panzer Corps 2, Battlestar Galactica Deadlock ed Axtra Exodus.

Ecco anche qualche immagine dei titoli griffati Slitherine alla Gamescom 2019 che si è chiusa a Colonia sabato scorso. Buona visione.









Fantasy General II è il nuovo capitolo del classico fantasy wargame del 1996 che stabilisce gli standard del genere. Gli appassionati guideranno il loro esercito di warclan contro l’Impero e i suoi servi non morti in una campagna di oltre 50 ore. Il gioco sarà pubblicato il prossimo 5 settembre. Qui c’è la nostra anteprima.









Close Combat: The Bloody First è l’RTS tattico plausibile ambientato nella Seconda Guerra Mondiale: I giocatori assumeranno il comando della gelida divisione di fanteria americana “Big Red One” attraverso tre campagne ambientate in Nord Africa, Sicilia e Normandia. Il gioco sarà disponibile ad ottobre o, al più tardi, a novembre.






Slitherine sta lavorando anche su Panzer Corps 2, il nuovo atteso capitolo del franchise che ha venduto milioni di copie. Stessa ambientazione della Seconda Guerra Mondiale, ma dalla parte tedesca e una piena campagna per l’intera guerra, dall’invasione della Polonia all’attacco a Berlino. Il gioco sarà pubblicato il prossimo anno.
















Battlestar Galactica Deadlock entra nella Stagione 2 con il nuovo dlc Resurrection, dove i giocatori saranno di nuovo al posto dell’ammiraglio per combattere i Toaster. L’espansione sarà rilasciata a breve, il 29 agosto su Pc, PS4 ed Xbox.

Alla fine, il publisher ha mostrato anche Astra Exodus, annunciato ad inizio luglio. Si tratta di un nuovo 4X ambientato nella fantascienza che sarà rilasciato nel 2020. In un lontano futuro, l’umanità ha conquistato le stelle ma ha perso traccia della Terra. I giocatori dovranno riportare i terrestri sul loro pianeta culla nella Campagna, o conquistare l’universo con qualsiasi razza aliena in modalità sandbox.








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