Dopo l’esordio del 13 luglio in Europa, All-Star Fruit Racing si unisce al novero dei titoli scontati durante il periodo di Halloween su Steam.
Il titolo di 3DClouds.it è disponibile per i saldi di fine ottobre di Steam al prezzo di 16,24 euro invece che 24,99 euro. Lo sconto è del 35% sul prezzo originale. I saldi, già partiti da qualche minuto, si chiuderanno l’uno novembre.
All-Star Fruit Racing sarà scontato anche su Ce-Asia, la piattaforma di distribuzione digitale di videogiochi per Pc attiva esclusivamente in Cina: lo sconto, che nel paese asiatico sarà del 20%, porterà il titolo d’esordio di 3DClouds a un prezzo di 23,99 euro da domani, 30 ottobre, fino al 16 novembre.
Dopo l’uscita su PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e Pc, All-Star Fruit Racing arriva anche su mobile, in versione VR. Disponibile gratuitamente su iOS e Android, il gioco sviluppato XR Games per la versione mobile (le altre versioni sono naturalmente opera di da 3DClouds) permetterà di vivere un’esperienza in realtà virtuale grazie all’utilizzo di un Cardboard: l’app supporta qualsiasi modello, dal Google Cardboard fino al Merge VR.
Basterà guardare la direzione che si vuole prendere per continuare a driftare sulla pista scelta, senza dover necessariamente utilizzare le mani e le dita. Nel caso in cui non vogliate utilizzare la modalità VR, è disponibile anche la versione finger control: grazie allo schermo touch del vostro smartphone basterà un solo dito per giocare.
Ogni pista, proprio come la versione su console, ha una serie di ostacoli da superare e oggetti da raccogliere per aumentare il punteggio finale. In caso di caduta dalla pista o di impatto contro un ostacolo ambientale l’auto esploderà, costringendovi a riprendere la sfida dall’inizio. Con tre diverse difficoltà da padroneggiare, da Rookie a Pro, avrete a disposizione anche la Ghost Mode a supporto delle vostre prestazioni, pronta per mettervi alla prova per battere il record degli sviluppatori.
All-Star Fruit Racing VR è uno dei racing game più divertenti che abbia mai giocato in VR. Utilizzando la testa per sterzare ci si rende conto di come sia tutto molto più facile di quanto si possa pensare – ha dichiarato Henry Hoffman, vincitore del BAFTA Breakthrough Brits con Hue – e il drift è riproposto in maniera impeccabile. La grafica è colorata e la colonna sonora rende la sfida molto stimolante. Mi sono davvero divertito con le brevi ma appassionanti corse offerte dalla versione VR di All-Star Fruit Racing. Lo consiglio a tutti i fan di Mario Kart o di Trackmania che vogliono aggiungere un po’ di zucchero fruttato alle proprie corse”.
Andrew Douthwaite, COO di WEARVR.com, il più grande App Store indipendente per la VR, è della medesima opinione:
“Mi è bastata una gara per farmi conquistare da All-Star Fruit Racing VR. È il miglior gioco mobile in VR al quale abbia mai giocato.
PQube e 3DClouds.it hanno annunciato l’imminente arrivo delle modalità online del kart game All-Star Fruit Racing, in particolare del matchmaking online e della LAN per Switch e del matchmaking online per Pc, PlayStation 4 e Xbox One.
Dopo aver ascoltato un gran numero di pareri e feedback, lo sviluppatore ha quindi lavorato alacremente insieme a Epic Games – che ha fornito assistenza con l’utilizzo del motore Unreal Engine 4 – per garantire agli utenti delle complete funzionalità online. Tali novità arriveranno in futuro non meglio precisato, ma comunque vicinissimo stando a quanto afferma il publisher.
Nel frattempo, godiamoci il nuovo video di presentazione qui in basso.
Il 2017 si è chiuso da tre giorni ed in attesa dei nostri GOTY, vi proponiamo una rapida carrellata di titoli made in Italy che vale la pena ricordare.
Anche l’anno appena passato ha fatto registrare l’uscita di ottimi giochi nuovi nonché l’arrivo su console delle versioni Pc di alcune uscite del 2016. Questi dati, certamente fanno crescere le speranze di vedere nostri prodotti invadere il mercato estero.
Eccoli in ordine sparso. La top 5 con il primo GOTY sarà pubblicata nei prossimi giorni e sarà dedicato proprio ai migliori giochi italiani.
Siete pronti per questo giro in ordine sparso? Buona lettura ricordandovi che sui titoli dei giochi menzionati (laddove disponibile) è inserito il link della recensione o dell’anteprima se si parla di titoli in accesso anticipato.
Cominciamo il nostro tour del 2017 italiano con un giro in aereo. Iron Wings di Naps Team si è fatto apprezzare su Steam. Si tratta di un gioco incentrato sui combattimenti aerei ambientato nella Seconda Guerra Mondiale. Gli sviluppatori messinesi hanno realizzato un prodotto godibile che offre una buona sfida ed è divertente.
È il risultato di uno sforzo finanziario senza grandi publisher alle spalle, una produzione nostrana del tutto indipendente e per questo ancora più impressionante. Graficamente ci è apparso solido e piacevolmente fluido. Il titolo si lascia giocare benissimo tramite controller (nel nostro caso di Xbox 360) e la sensazione è quella di trascorrere il tempo con una versione storica dei più blasonati Ace Combat. Tra le tante caratteristiche segnaliamo la possibilità di fare zoom con la visuale per focalizzare attenzione e fuoco delle mitragliatrici ci ha ricordato da vicino Ace Combat: Assault Horizon.
Iron Wings ha una discreta storia da raccontare, a tratti avvincente e non limita a gettarci sulle nuvole per abbattere tutto quello che ci capita a tiro. A volte dobbiamo fare lavoro di intelligence, altre volte invece di cacciare dobbiamo bombardare, per fare un esempio. Il titolo è uscito su Xbox One lo scorso 31 ottobre.
Restiamo in Sicilia per parlare di Zheros. Il gioco, uscito lo scorso anno su Pc a firma di Rimlight Studios è approdato su PS4 ad aprile assieme al dlc Forgotten Lands. Questo ha portato alcune novità al prodotto con un nuovo mondo da esplorare ed un nuovo personaggio (Thione) con relative mosse speciali in grado di far danni con le sue arti marziali.
La versione PS4 migliora quella vista su Pc l’anno precedente e rende più pulito e fluido il gameplay che nel frattempo è progredito anche su Windows. Ne esce fuori un titolo gradevole e sicuramente godibile dagli amanti dei giochi vecchia scuola col Dottor Vendetta, il cattivone di turno, tornato per fare ancora più male in un beat’em up in 2,5d gradevolissimo. Grazie a The Forgotten Lands, infatti, si ha la possibilità di giocare con un nuovo personaggio ed in altri 8 livelli che fanno aumentare la longevità (e rigiocabilità). Una run adesso è completabile anche in 12-13 ore. Da tenere d’occhio.
MixedBag ha fatto centro col suo misterioso forma.8. La software house torinese ha, infatti, realizzato un titolo in grado di stuzzicare la fantasia dei giocatori in tutto il mondo.
Dall’aspetto minimale che ci ricorda un po’ le linee aggressive del classico Another World, ma non per questo meno affascinante di altri giochi, questo metroidvania fantascientifico si è affermato grazie ad un’ambientazione splendida e ad un gameplay che unisce al tempo stesso l’esplorazione alla riflessione ma anche all’uso della forza.
I giocatori devono guidare un drone alla ricerca di una fonte di energia indispensabile per la sopravvivenza del pianeta Terra. Il pianeta da esplorare è vastissimo e non è per niente tranquillo come sembra a prima vista.
Il tutto diventa inospitale ed aggressivo ed ogni contrasto può essere fatale per la nostra sonda che man mano andrà avanti potrà scoprire nuove vie, ma anche avere nuovi armamenti per avere ragione dei nemici.
Sicuramente interessante, il titolo è uscito su Pc, PS4 e Switch.
Milestone si conferma solida nella realizzazione di titoli motociclistici e con MotoGP 17 ha certamente soddisfatto buona parte degli amanti del motociclismo.
L’edizione di quest’anno dovrebbe essere l’ultima col motore proprietario che, seppur garantisca prestazioni discrete, frena la serie a livello visivo. Siamo piuttosto certi di questa affermazione perché MXGP3 uscito nello stesso periodo ha utilizzato l’Unreal Engine 4 che è muoverà Gravel, tra l’altro.
Le qualità di MotoGp 17 sono però altre: joypad alla mano il gioco si difende piuttosto bene grazie ad un sistema di controllo della moto, del peso del pilota e del mezzo sono estremamente rodati. Non si perde molto tempo prima di “domare” la cavalcatura a due ruote e sfrecciare in pista emulando i nostri campioni preferiti. Gara veloce, Campionato, Carriera pilota e Manager di scuderia, senza dimenticare l’ormai onnipresente modalità online chiudono il cerchio di un’offerta motoristica che fa felici tutti gli appassionati delle due ruote.
Quello che dispiace, però, è la mancanza di volontà di stupire: la sensazione è quella di rigiocare qualcosa che abbiamo già sperimentato (e spolpato a suo tempo) già dalla scorsa generazione. E qui ritorna il discorso fatto per il motore grafico. A parte questo, tuttavia, tra quantità di modalità di gioco e un gameplay che definire rodato e a prova di bomba è eufemistico, MotoGP 17 risulta essere il solito, imperdibile “must” per tutti gli appassionati.
Le avventure grafiche sono certamente uno dei generi più amati di sempre. I punta e clicca alla Monkey Island sono ancora in grado di attirare un certo numero di appassionati. Così ha fatto Chronicle of Innsmouth, titolo firmato da PsychoDev, una micro software house formata da due appassionati, Umberto Parisi ed Amedeo Vasaturo che si sono avvalsi della collaborazione di Ross Moffat che ha scritto ed adattato i dialoghi inglesi e fatto i test.
Il gioco, nato come un progetto amatoriale, ed a tratti ancora oggi si nota nonostante le numerose migliorie apportate, ci porta in una Inghilterra oscura ed al tempo stesso affascinante. Un ragazzo, appena diciottenne, si sta godendo il suo regalo per la maggiore età: un viaggio nell’entroterra inglese dove però sarà attratto da un mistero che ben presto si rivelerà scottante e pericolosissimo.
I sorrisi delle battute iniziali lasceranno spazio all’ansia ed a qualche fase action convulsa per tentare di salvare la pelle.
Chronicle of Innsmouth nasce dal connubio tra i racconti del maestro dell’horror Howard Phillips Lovecraft e lo stile delle avventure grafiche anni ‘90 della Lucas. Gradevole la pixel art che, appunto, ci riporta ai primi anni ’90, anzi, a quelli di fine anni ’80 ed un ottimo commento sonoro, il titolo si è fatto apprezzare anche per un buon mix tra ironia (alcune citazioni e situazioni sono riconducibili ad alcuni classici del passato, ndr) e trama.
Se siete appassionati di Motocross, il titolo sportivo di Milestone fa certamente al caso vostro. Grazie all’Unreal Engine 4, il gioco ufficiale del Mondiale delle due ruote scoperte, permette di affrontare la stagione 2016 in ogni sua sfaccettatura.
Anche qui non manca la possibilità di far carriera facendosi largo nelle gare di contorno e poi in campionati e stagioni intere.
Tecnicamente, infine, le prodezze permesse con l’Unreal Engine sono tante (effetti atmosferici, particellari, luci ed ombre davvero di rilievo, ndr) e sono tangibili grazie ad un gameplay interessante e scalabile adatto a tutte le esigenze: da chi inizia a chi ama una sfida più ardua. Da notare come ogni passaggio delle moto deformi il terreno e come questo poi si faccia sentire nel gameplay. Si può fare di più, certo, ma il nuovo inizio con questo blasonato engine sicuramente è positivo e fa ben sperare per il futuro.
Gamera Interactive, guidata da Alberto Belli, ha sfornato nel 2017 l’interessante Unit 4. Un action platform vecchio stile ma con l’ambizione di potenziare tutti quelli che sono i canoni antichi del genere.
Unit 4 si contraddistingue per la presenza di quattro protagonisti, quattro eroi che possono agire da soli ma anche in combo. La natura stessa del gameplay lo imporrebbe in certi passaggi. Ogni personaggio ha infatti una caratteristica unica che gli permette di superare un determinato ostacolo o di eliminare un nemico. Caratterizzati da colori e stazze diverse, le loro capacità speciali possono essere comunque utilizzate in contemporanea grazie al multiplayer locale. I nostri moschettieri dello spazio hanno nomi non certo blasonati, trattasi di: Blue, Red, Yellow e Green.
Generalmente, questo platform offre una grafica in pixel art interessante e varia con buone animazioni mentre le musiche in chiptune sono orecchiabili e gradevoli. Il gameplay è bello tosto ed offre un interessante grado di sfida.
Maledettamente all’antica e forse per questo in alcuni punti davvero problematica ma offre tanti spunti visto che i quattro personaggi possono essere utilizzati in modo intelligente per riuscire a superare determinati punti. È anche vero che è possibile utilizzare un solo personaggio per chiudere l’avventura ma non tutta perché alcuni personaggi possono andare in zone impossibili da raggiungere. Chi vuole fare un bel salto indietro nel tempo è accontentato.
È probabilmente uno dei titoli italiani più attesi. Sviluppata da Ovo Sonico, team indie italiano guidato dall’eclettico ed esperto Massimo Guarini, e pubblicata da 505 Games, questa avventura punta fortemente sullo stile grafico e sonoro grazie ad una direzione artistica di livello eccelso e sulle emozioni dovute ad una storia toccante.
Non vi diremo nulla sulla trama ma accenniamo al film “Al di là dei Sogni” per darvi una traccia importante senza anticiparvi nulla. Il gioco, grazie ad un’ottima realizzazione tecnica, è commovente ed emozionante. Last day of June è una lettera d’amore digitale sotto forma di videogioco.
Altra avventura grafica punta e clicca che strizza l’occhio ai classici del passato, The Wardrobe porta la firma di C.I.N.I.C. Games. Skinny è il protagonista di questo gioco. È uno scheletro che è rimasto in vita per vegliare sull’amico che cinque anni prima era stato l’inconsapevole colpevole della sua dipartita. Colpa di un’allergia.
Da quel giorno, il protagonista ha deciso di vegliare sull’amico che si sentiva in colpa per l’accaduto. Ovviamente all’insaputa anche perché vedere uno scheletro che parla e cammina non sarebbe salutare per nessuno.
Ma ad un certo punto, la routine quotidiana viene stravolta dal trasloco della famiglia del suo amico. Proprio nel giorno in cui lui aveva deciso di palesarsi all’amico per non fargli più pesare l’accaduto.
Ne nasce una serie di puzzle e dialoghi divertenti. Una bella avventura grafica in grado di offrire una bella sfida. Tecnicamente valido, il titolo merita di essere ricordato.
ARENA AN AGE OF BARBARIANS STORY
Ambientato in un misto fritto tra Conan il Barbaro, Rastan, Golden Axe e tutto quello che riguarda il truculento mondo dei barbari visti in salsa fantasy e portati in un calderone degno dei film di serie B che diventano cult, Arena An Age of Barbarians Story è il nuovo titolo firmato da Crian Soft. Non abbiamo avuto il tempo di recensirlo ma ne parliamo proprio qui approfittando dello speciale.
Il gioco propone una storia dalle tantissime sfaccettature con quattro personaggi giocabili (recentemente si è aggiunto il quinto disponibile tramite dlc, ndr) e diversi finali differenti. È un misto tra beat’em up, picchiaduro ed azione. Non possono mancare anche la sensualità, le nudità, il gore (ci sono squartamenti alla Mortal Kombat) e l’heavy metal della colonna sonora.
Dal punto di vista artistico, l’effetto anni ’80 da cult movie è ben fatto ed è possibile, inoltre, accentuare il tutto applicando diversi filtri. Il grado di sfida è arduo visto che i nemici e le prove da affrontare sono davvero insidiosi. Se vi piacciono il trash ed un gameplay all’antica, certamente Arena An Age of Barbarians Story (che continua la tradizione della software house dopo Age of Barbarian Extended Cut che ha anche un’anima ruolistica) fa al caso vostro. Ad ogni modo è un buon titolo da consigliare a chi ama l’azione ed i beat’em up. Un titolo che complessivamente offre tanto gameplay, possibilità di essere rigiocato ed un buon livello tecnico anche se i comandi non sono troppo reattivi. Merita comunque un voto sicuramente positivo che indicheremo prossimamente perché vogliamo dedicare una recensione più accurata.
Un po’ a sorpresa, a fine estate è stato annunciato e presentato All-Star Fruit Racing. Un titolo sui kart dall’ambientazione coloratissima e fruttata visto che i nostri piloti ed i go kart sono ispirati proprio alla frutta.
Una spremuta ben riuscita con un comparto tecnico di grande livello. Graficamente il gioco offre varietà e piste piene di dettagli e di passaggi notevoli. Buoni fin da ora gli effetti particellari con un gameplay discreto ma ancora da bilanciare sebbene con buone idee di base. Gli sviluppatori di 3DClouds hanno al momento svolto un lavoro mirabile anche dal punto di vista contenutistico senza dimenticare che chi ama la personalizzazione può sbizzarrirsi con la conquista di numerose parti per rendere il proprio mezzo unico. Ci sono ben 26.000 combinazioni. Sono presenti 22 piloti ed è supportato il multiplay in locale con schermo condiviso fino a quattro giocatori ed online fino ad otto appassionati.
Ci aspettiamo, in questo 2018, ulteriori novità. Magari non sarà la risposta definitiva a Mario Kart ma senza dubbio può esserne una validissima alternativa. Riaffermiamo il concetto che se ben sfruttato, il gioco potrebbe essere tra i protagonisti in assoluto di questo 2018 e non solo sul mercato italiano.
Sylphe Labs, già autrice di Occultus Cabala Mediterranea che l’anno scorso abbiamo anche recensito e menzionato, ha cambiato orizzonte. Non più la calda e misteriosa Palermo di inizio secolo scorso ma un freddo e meno esoterico futuro (magari prossimo) con Steel Alive.
Si tratta di un action in prima persona per visore Samsung Gear e destinato quindi ai dispositivi mobile che supportano questa periferica. Il risultato è incoraggiante sia a livello tecnico con luci ed ombre al proprio posto e con un buon dettaglio.
Una sfida interessante che già trasuda ottima qualità per essere un titolo mobile. Il gameplay appare già a buon punto con ambientazioni claustrofobiche che sembrano attingere (e gli sviluppatori lo hanno confermato in questa nostra intervista) a The Cube ed Alien. Vedremo se nel 2018 questo progetto, che dovrebbe essere episodico, decollerà definitivamente.
Trinity Team ha pubblicato su Steam poche settimane fa, a metà dicembre, la versione Early Access di Slaps and Beans. Si tratta di una versione molto simile a quella che dovrebbe essere quella finale in arrivo prossimamente su Steam.
Quello che abbiamo provato è un beat’em up a scorrimento vecchio stile che vede protagonisti Bud Spencer e Terence Hill in vari stage che ripercorrono alcune ambientazioni e scene dei loro (tanti) film. Il tutto intervallato da mini-games e sessioni di guida: poteva mancare la dune buggy con cappottina gialla? Tante citazioni, le canzoni degli Oliver Onions e Franco Micalizzi nonché una finissima e dettagliatissima grafica in pixel art da applausi.
Il tutto condito da un gameplay già maturo e ben bilanciato anche se nelle fasi di guida, ameno nel nostro provato, abbiamo avuto diverse difficoltà. Il titolo promette molto bene e può essere tra i protagonisti di questo 2018.
SEMPRE IN AUGE
Sempre in auge Assetto Corsa che quest’anno ha portato alcuni dlc di peso, uno dedicato al settantesimo anniversario della Ferrari ed un aggiornamento gratuito di fine anno che ha aggiunto sette vetture ed il tracciato di Laguna Seca facendo lievitare ulteriormente i numeri sui contenuti. Ad oggi il titolo di Kunos Simulazioni include 177 vetture (suddivise in 20 classi e generi), 19 circuiti in 35 configurazioni, una carriera offline, campionati personalizzati, esperienza multiplayer e supporto alle modd.
Non poteva mancare una menzione per The Town of Light che quest’anno, dopo il debutto su Pc dello scorso anno, è approdato in estate su PS4 ed Xbox One. L’avventura in prima persona che racconta le vicissitudini della giovane Reneé, una giovane affetta da disturbi mentali, porta alla luce anche gli orrori di chi in passato e prima della chiusura dei manicomi, era costretto a vivere in queste strutture.
Un tema importante ma anche un incoraggiamento. Vale la pena ricordare come il team ed il publisher per l’edizione console Wired Productions abbiano lanciato un’iniziativa benefica intitolata “You not are alone” (Non sei solo) che fruttato 10.000 dollari donati a Take This.
SuperArcade Football. Il gioco calcistico indie di OutOfTheBit è sempre in fase di sviluppo e con tanti aggiustamenti. Allo stato attuale il gameplay è divertentissimo (complice anche la possibilità di modificare alcune regole) ma l’intelligenza artificiale è da rivedere soprattutto nei portieri troppo facili da battere dalla distanza ed anche nelle marcature da rivedere.
DA PROVARE
Riot – Civil Unreast. Purtroppo non abbiamo avuto tempo di provare questo titolo uscito in early access lo scorso 6 dicembre. Colpa nostra ma presto lo faremo. C’è stato un gran parlare di questo titolo strategico in tempo reale con tanta azione a condire il gameplay che punta a ricreare alcuni disordini che hanno infarcito la cronaca (anche nera, purtroppo) nel corso di questi anni. Il titolo sviluppato da Leonard Menchiari ed IV Productions edito da Merge Games ci offre 16 livelli da affrontare sia come riottosi, sia come poliziotti, con molteplici opzioni sia per il single player che per il multiplayer.
Sine Requie – Snake Eyes. Unreal Vision, il team di sviluppo che sta portando avanti questo progetto non è riuscito nell’impresa di raccogliere i fondi necessari su Kickstarter. La campagna poco fortunata non è andata a buon fine. Tuttavia, a quanto, pare, i lavori su questo gdr basato sul quasi omonimo gioco cartaceo di Leonardo Moretti e Matteo Cortini, distribuito da Asmodee Italia, continua. Per quel poco che si è visto, c’è un bel lavoro artistico dietro ed un’ambientazione, con setting in Italia nel corso della Seconda Guerra Mondiale, interessante.
I racing sono da sempre gettonati nel mondo dei videogiochi. Che siano simulativi, manageriali o meno seriosi, poco importa: il pubblico è sempre pronto a giocarli. E le software house italiane da anni hanno avuto un certo feeling con questo genere. Basti ricordare i recenti Assetto Corsa e Rodut nonché Racecraft (quest’ultimo è ancora in Early Access) per ricordare i vecchissimi fasti di F1 Manager su C64 ed Amiga negli anni ’80. E potremmo continuare, ma non è questa la sede.
Da qualche giorno, gli appassionati Pc possono cimentarsi in All-Star Fruit Racing, un titolo dai toni arcade dedicato ai kart dall’aspetto molto colorato e scanzonato firmato da 3DClouds. Il gioco d’esordio della software house indie milanese, approdato pochi giorni fa su Steam in accesso anticipato, punta al divertimento puro non disdegnando qualche sfumatura tattica.
Vi raccontiamo le nostre Prime Impressioni su questo titolo in sviluppo ed ancora per questo in netta evoluzione sia tecnica che contenutistica che però ci è già sembrato a buon punto.
LA FRUTTA E’ PROTAGONISTA DI UN FRULLATO DAL GUSTO DECISO ANCHE SE UN PO’ ACERBO
In All-Star Fruit Racing il filo conduttore è la frutta. Visto il titolo non poteva essere diversamente. Kart, decorazioni, ambientazioni, bonus, nomi dei piloti, nonché le tante informazioni che ci vengono offerte tra un caricamento e l’altro, ci riportano alla frutta, da quella ordinaria a quella esotica.
Il roster dei piloti (tutti al femminile, finora) è inequivocabile. Una scelta dettata da tanti motivi, in primis per dare riferimenti chiari ai giocatori che possono fin da subito identificare i propri personaggi preferiti. E probabilmente è stato anche un colpo di genio per evitare riferimenti ad altri giochi.
Dal punto di vista del gameplay possiamo fin da ora affermare che il titolo ci è sembrato a buon punto. I ritmi sono veloci (non velocissimi) mentre la manovrabilità dei kart è più che discreta. Come alcuni titoli similari, anche in All-Star Fruit Racing vengono offerti dei bonus (a forma di frutta) che possono aumentare per un brevissimo tempo le nostre prestazioni o rallentare gli avversari in pista.
Ogni tracciato, infatti, ha in dotazione diversi bonus che vengono utilizzati tramite il Juicer che ha quattro serbatoi. Per poter utilizzare un’abilità offensiva è necessario che almeno uno di questi serbatoi si riempia. I poteri cambiano in base ai colori. È possibile utilizzare questi bonus anche in sequenza con risultati decisamente superiori ed ogni pilota ha una super mossa che può essere utilizzata soltanto quando tutti i colori sono attivi. Ogni pilota, infatti, ha la sua mossa speciale che può effettivamente decretare successo o sconfitta. Ed ovviamente conterà anche la tempistica con la quale scatenare tale mossa.
Questo fattore regala anche un po’ di tattica nell’utilizzo di determinati bonus (i classici tornado, pozzanghere d’acqua e quant’altro per rallentare gli altri contendenti, ndr). Va da sé che diventano utili i poteri difensivi per eludere gli attacchi avversari.
L’idea di base è vincente ma il tutto deve essere un attimino bilanciato. Non dubitiamo che la fase di accesso anticipato possa servire soprattutto a far maturare queste caratteristiche in modo da migliorare ulteriormente il gameplay, peraltro, già a buon punto.
Abbiamo visto che i malus, infatti, durano un attimino in più rispetto ai bonus. Questo è il particolare che ci è piaciuto meno. Inoltre abbiamo notato sulla nostra pelle che il singolo errore è punito troppo severamente. Andare dritti ad una curva significa perdere troppo tempo che è quasi impossibile recuperare. Poche volte è capitato di recuperare da piccoli errori.
Su questo bisogna un attimino lavorarci su. Mentre per il resto abbiamo potuto saggiare gare decisamente equilibrate vinte e/o perse allo sprint e comunque sul filo di lana e questo grazie ad una sorta di equilibrio dettato da un effetto “elastico” che permette sostanzialmente di non attardarsi troppo rispetto agli avversari, a patto, però, di essere perfetti nella guida.
Divertentissime le derapate (o drift se preferite) che per qualche attimo ci ha fatto tornare indietro ad alcuni classici degli anni ‘80 quali Power Drift e Buggy Boy. Ovviamente bisognerà stare attenti all’utilizzo onde evitare il riscaldamento del nostro kart con le conseguenze nefaste che ne derivano: rallentamento del mezzo e perdita di preziosi secondi in gare che si decidono nell’ordine dei decimi o centesimi di secondo. È, infine, utile spiegare che i kart, o meglio i mezzi presenti, possono essere personalizzati in ogni parte ma le prestazioni rimangono uguali per tutti lasciando alle abilità dei giocatori il fattore decisivo.
Giocando si sbloccheranno tanti elementi che serviranno a personalizzare il nostro mezzo. Migliaia di livree, vernici, motivi, da applicare così come la forma degli pneumatici, dell’antenna, del musetto, e di tanti altri dettagli per poter presentarsi in gara nel modo più unico possibile.
MODALITA’ E CONTENUTI IN EARLY ACCESS E FUTURI
Ma cosa ci offre al momento All-Star Fruit Racing? Piuttosto tanto pur essendo in accesso anticipato. Ecco una comodissima scheda dei contenuti presenti e futuri. Un riassunto didascalico delle modalità e di molto altro.
Modalità singolo giocatore e multi-giocatore.
Supportato per 2, 3 e 4 giocatori in split-screen locale dove potrai divertirti con i tuoi amici.
Multi-giocatore online fino a 8 giocatori (Rank incluso!) in arrivo per l’autunno.
Una scelta tra 22 personaggi da sbloccare: 11 sono già disponibili ad inizio dell’Early Access. Due personaggi dovranno essere sbloccati giocando. I rimanenti 11 saranno aggiunti quando saranno rifiniti nel corso dell’Early Access. Gli sviluppatori fanno sapere che molto probabilmente questo avverrà durante il mese di settembre.
Il mondo di gioco è composto da 5 isole con 21 piste che saranno perfezionate con l’aiuto della community e si sbloccheranno attraverso l’avanzamento della carriera. Quattro isole con 4 piste ciascuna disponibili da subito (inizio Early Access): 2 isole saranno utilizzabili immediatamente mentre le altre 2 si sbloccheranno giocando. La quinta è in lavorazione e i contenuti saranno rilasciati non appena pronti, idealmente metà/fine settembre.
3 differenti kart personalizzabili con oltre 26.000 possibili combinazioni da sbloccare, sin da ora.
5 modalità di gioco (Random Juicer, Juicer, Dragster, Eliminazione, Eliminazione Mista). Fin da subito è possibile battagliare in modalità Juicer e Random Juicer. Dragster, Eliminazione ed Eliminazione Mista saranno aggiunte nel corso dell’Early Access.
5 differenti format di gara (Gara Personalizzata, Carriera, Campionato Veloce, Campionato Personalizzato e Prova Cronometrata). Fin da ora è disponibile il livello facile di tutti e 5 i format di gara. I livelli medio e difficile saranno aggiunti nel corso dell’Early Access.
40 differenti e uniche mosse da utilizzare contro i rivali.
Tante combinazioni da sbloccare.
Una delle modalità più importanti è senza dubbio la Carriera che permette di sbloccare competizioni e campionati sempre più complessi ed articolati partecipando a gare a punti con altri 7 avversari. Ma è anche possibile fare campionati personalizzati e scegliere su quali circuiti gareggiare.
UNA SPREMUTA DI COLORI E FORME DA ASSAPORARE ED ASCOLTARE
Il comparto tecnico ci ha sorpreso di più. All-Star Fruit Racing vanta infatti una grafica davvero gradevole, varia (non avariata) e colorata grazie ai tanti contenuti offerti. Le piste sono molto variegate e particolareggiate con colori vividi, forme rotonde molto cartoonesche. Anche in questo caso ci ha rievocato le ambientazioni di Buggy Boy. Non chiedeteci il perché ma questi flash ci sono sopraggiunti sovente nelle nostre ore di prova.
Le ambientazioni naturalistiche offrono alcuni scorci davvero incantevoli e generalmente rilassanti nonostante i ritmi di gara siano di tutt’altro canone. Ogni isola ha il suo motivo principale. Del resto i nomi sono eloquenti: Estate, Autunno, Inverno, Primavera e Speciale.
Deliziosi ponti di legno, ambientazioni naturaliste che si alternano a villaggi o a costruzioni di pietra, la neve che si alterna ad assolati fondi sabbiosi con palme, in un veloce turbinio di curve, sfumature e colori. Sali scendi, curve paraboliche, salti, rampe e quant’altro.
Al momento, come già segnalato, questa versione propone dieci piste suddivise su 4 isole e 16 circuiti. Di queste le prime due isole saranno subito disponibili mentre le altre saranno sbloccabili giocando. La quinta (con le restanti cinque piste) sarà disponibile successivamente.
Ogni pista ha anche dei bivi che se intrapresi permettono di cambiare percorso e di accedere a zone più o meno irte di pericoli. Conoscerli può aiutare senza dubbio ad ottenere risultati migliori o vantaggi o, ancor meglio, evitare ostacoli e rogne.
Ottime le musiche con stili diversi ed anche dal lieve (ma non troppo) sentore Country. Davvero ben fatte ed orecchiabili. Abbiamo anche apprezzato gli effetti sonori ed è possibile cambiare il clacson al nostro veicolo. Tra questi c’è anche la caratteristica tromba del Generale Lee che i più grandicelli ricordano risuonare nelle puntate del celebre telefilm Hazard.
COMMENTO FINALE
Ce ne assumiamo la responsabilità: All-Star Fruit Racing ha un ottimo potenziale e se adeguatamente riveduto e corretto può davvero essere una delle sorprese più gradite di questo 2017 e non solo in ottica made in Italy ma in un concetto più generale. Il fatto che in più di un’occasione ci siano venuti in mente titoli del calibro di Power Drift e di Buggy Boy è senza dubbio positivo se non altro perché indica tanto divertimento di questo gioco prettamente arcade.
Ottimo a livello di contenuti e modalità, il lavoro di 3DClouds si fa apprezzare anche per la sua bontà tecnica che si concretizza con una grafica molto colorata e dettagliata. Nessun miracolo ma effetti ben fatti, design raffinato e rotondeggiante e tante piccole finezze anche dal punto di vista sonoro grazie a musiche che accompagnano molto bene le fasi di gameplay ed a tratti anche evocative pur restando su toni ironici.
Anche il gameplay in generale è piuttosto azzeccato con una buonissima fluidità ed un buon effetto-elastico. Bene la personalizzazione dei mezzi che comunque in termini prestazionali sono identici. Bisogna rivedere, almeno secondo noi, alcuni dettagli sui bonus e sui malus durante le corse e si dovrebbero correggere anche i rallentamenti in caso di errore perché sono davvero troppo punitivi.
Per il resto, All-Star Fruit Racing è molto divertente. Ci piace essere realistici e non crediamo, al momento, che il titolo possa lanciare il guanto di sfida alla serie Super Mario Kart. O meglio, non pensiamo che possa superarlo in questa fase, ma può senza dubbio essere la risposta Pc (tricolore) a questo classico. Già questo sarebbe un risultato immenso.
Il gioco è ancora in lavorazione e quindi può essere notevolmente migliorato. Se così fosse ne saremmo davvero contenti perché significherebbe competere con quel mostro sacro che abbiamo appena nominato e soprattutto fare apprezzare, ancora una volta, il made in Italy all’estero.
PREGI: Grafica coloratissima e ben realizzata. Buonissime le musiche. Contenuti e modalità interessanti. Gameplay generalmente fluido e di buon livello…
DIFETTI: … ma con alcuni dettagli migliorabili come il bilanciamento. Gli errori vengono pagati troppo. I personaggi potrebbero essere anonimi.