MINIX NEO Storage Pro: Hub 4-IN-1 USB-C Multiporta con SSD da 480GB per MacBook Air e Pro, disponibile su Indiegogo

MINIX, di cui recentemente ho recensito un tv box Android, ha annunciato il lancio di un nuovo prodotto su Indiegogo: MINIX NEO Storage Pro. E’ il primo dispositivo al mondo con dual-display USB-C Multiporta con SSD da 480GB integrata (non removibile), creato e pensato per un uso esclusivo su Apple MacBook Air e Apple MacBook Pro, che oltre alla SSD include l’uscita HDMI 4K@60Hz, Thunderbolt 3 e porta USB 3.0 per sfruttare al meglio il proprio MacBook, dando così più memoria ed una maggiore espansione agli utenti MacBook. Caratteristiche: Memoria integrata da 480GB SSD [con velocità fino a 400MB/s in lettura e in scrittura] HDMIRead More →

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RetroMagazine World è online il numero 23

Numero nuovo e nome nuovo: RetroMagazine World è uscito in pdf e, come sempre, gratuitamente per gli amanti della tecnologia e dei giochi del passato.

La fanzine RetroMagazine World guidata da Francesco Fiorentini arriva così al numero 23 con oltre 70 pagine dedicate al retrocomputing/retrogaming. Interviste, recensioni, speciali e rubriche a iosa.

In questo numero di maggio la presentazione in esclusiva del nuovo boardgame Cloudy Mountain, dei misteri del Mister FPGA, ma c’è anche l’intervista a Francesco Sblendorio.

Troverete pure parecchie recensioni. Tra queste segnaliamo quelle di Crystal Castles, Sonic The Hedgehog, GTA, Power Spikes e molte altre. Il lato gaming, come tutte le altre rubriche è molto curato. Poi tanto codice ed ulteriori curiosità. Un altro numero da leggere e conservare.

La rivista amatoriale ha anche aperto un account su Twitter che si aggiunge alle pagine su Facebook ed al sito ufficiale che è in evoluzione. Su quest’ultimo potete trovare anche i numeri arretrati e scaricarli liberamente.

Prima di mostrarvi la nuova cover, vi facciamo leggere la parte iniziale dell’editoriale iniziale a firma di David La Monaca dove viene anche spiegato il cambio di nome:

Nonostante l’epoca francamente un po’ buia che viviamo, questa
primavera ormai inoltrata porta tanti cambiamenti nelle nostre esistenze,
forse finalmente verso un ritorno alla normalità e alla vita che conosciamo,
dopo l’incubo CoViD-19. Anche in seno alla nostra iniziativa editoriale
dedicata al retrocomputing, le novità non mancano, anzi ce ne sono
tantissime che si sono già concretizzate o stanno per farlo.
Cominciamo dal nome della vostra (speriamo) amata rivista. Da questo
numero il nome della testata muta in RetroMagazine World. Siamo stati
parsimoniosi e modesti: abbiamo solo aggiunto una piccola parola
(“World”) al nostro nome storico, soprattutto per segnalare la nostra
nuova vocazione a rivolgerci a tutta la comunità internazionale, non più
soltanto a quella, benché numerosa, del Bel Paese.

Ecco la copertina di maggio 2020, che, corrisponde al numero 23.

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Someday You’ll Return, Recensione

L’orrore, in tutte le sue forme, è stato ampiamente “adorato” dall’arte e dall’ingegno umano: dagli inferni su tela di Caravaggio e Goya, all’orrore occulto che pervase la letteratura europea a partire dalla seconda metà del settecento, sino a tempi più recenti, dove maestri del brivido come Argento hanno saputo traslare in immagini in movimento quanto si lì manifestato solo attraverso la statica solleticamento dell’immaginario comune. Anche i videogames, media ancora acerbo ma in grado potenzialmente d’esser IL media del futuro, hanno prodotto fiumi e fiumi di titoli in grado di spaventare e ridurre il player in un angolino, tremante e piagnucolante. In questo senso, Someday You’ll Return, videogioco sviluppato e pubblicato da CBE Software dopo lo “spaziale” J.U.L.I.A. Among The Stars, è arrivato sul mercato proponendogli un viaggio cupo e oscuro, un po’ Sanitarium, un po’ Silent Hill, un po’ Dracula: ecco la recensione.

L’ETEREA IMMANENZA DEL BUIO

Someday You’ll Return è un’avventura grafica con visuale in prima persona, dalle tinte horror, seppur tendenti più al lato psicologico che a quello più squisitamente “macellaio”. Se volessimo approfondire la descrizione meccanico-ludica del titolo per inquadrarlo ancor meglio, il titolo CBE potrebbe esser avvicinato ad un Amnesia, ovvero un walking simulator con enigmi e ricerca, caratterizzato dall’incapacità del protagonista di difendersi dal “male”.

Nel gioco, impersoneremo Daniel, un uomo alla ricerca disperata di sua figlia Stela, scomparsa misteriosamente. Suo malgrado, il nostro protagonista visiterà i tetri boschi della Moravia, la regione più a oriente della Repubblica Ceca.
Un posto che Daniel, scopriremo nel gioco, aveva giurato di non rivedere mai più ma che, suo malgrado, diviene il cupo teatro della sua disperata ricerca e che, ben presto, per degli sviluppi della storia per certi versi inattesi, scopriremo che la sua presenza in quei boschi non è esattamente casuale.

Someday You’ll Return

Una ricerca che, ben presto, oltre ad assumere una pendenza verso un buio baratro, ci costringerà a ragionare su temi maturi quali l’esser genitori, la paura e il rifiuto dell’accettazione di una realtà durissima da digerire. Someday You’ll Return, sin dai primissimi istanti, rivela la sua natura profonda e tesa alla viscerale riflessione seppur, come vedremo anche più innanzi, non tutto è stato realizzato perfettamente.

A partire, ad esempio, da una certa “stranezza” che circonderà Daniel il quale, ad esempio, si fermerà ad ammirare luoghi che gli ricordano il suo passato o a sottolineare la bellezza di un anfratto, nel mentre… sua figlia è misteriosamente scomparsa! Piccoli dettagli che, però, minano parzialmente l’immersività complessiva del gioco. In generale, la storia raccontata nel gioco sarà sicuramente godibile, ma non mancherà di alcune “confuse storture” e di alcuni dettagli secondari che la renderanno non particolarmente coerente. Un impatto comunque relativo, però un intreccio narrativo che fluirà comunque in modo più che egregio.

ALBERI COME INCUBI, FOGLIE DI RICORDI

Someday You’ll Return

Come detto, Someday You’ll Return ci proporrà lunghe scarpinate in ambienti tendenzialmente montuosi e densi di vegetazione: nonostante il titolo si ponga concettualmente come un thriller horror e sia costellato da diversi jump-scare (alcuni dei quali sin troppo telefonati), non sarà raro assistere a piuttosto lunghe sessioni di mero calpestio del suolo, ammirando al contempo l’ottimo lavoro fatto a livello di rappresentazione scenica da parte degli sviluppatori, tra cui luoghi davvero esistenti riprodotti in modo verosimile ed inseriti perché pregni di un certo folklore.

Come specificato, nel gioco non avremo granché per difenderci dai pericoli della Moravia: Daniel potrà contare su di un cellulare, un po’ torcia, un po’ mappa e un po’ “finestra di comunicazione”, e della sua spiccata manualità nel “fai da te”. Le varie peripezie di Daniel saranno suddivise in diversi capitoli, ognuno d’essi intriso anche di puzzle da risolvere che andranno dalla riparazione di oggetti necessari al prosieguo del gioco, come ad esempio una scala, sino alla creazione di intrugli da deglutire per poter superare contesti altrimenti impossibili.

In linea di massima, i puzzle del gioco saranno “discontinui”. In generale, la stragrande maggioranza d’essi saranno tutti piuttosto semplici e immediati ma, tranne in pochi casi in cui la difficoltà degli enigmi si acuirà improvvisamente lasciandoci spaesati o quasi, la soluzione al dilemma la otterremo nel giro di poco tempo. Si tratta di un fattore che fa tendere il gioco verso l’avventura meta-ludica, concentrata specialmente sulla storia, e che potrebbero però allontanare coloro che, oltre ad una narrativa interessante e “horror”, si attendono anche una sfida meccanica difficile e coerentemente ascendente.

Girovagando per i piuttosto vasti ambienti del ludo, infatti, la nostra attenzione verso oggetti di interesse sarà attivata tramite un “brillio” posto al di sopra degli oggetti: un “duro colpo” alla complessità della ricerca, che comunque sia non sarà immediata, anche se il frustrante “cliccare” palmo per palmo ogni centimetro degli ambienti, croce e delizia di alcuni mitici esponenti del settore, è in questo modo ampiamente evitato.

Someday You’ll Return, non sarà però solo enigmi e riflessioni: nel gioco saranno infatti presenti diverse sezioni più action, sempre obbedienti ai canoni inaugurati solidamente da Amnesia. Ecco che, ci troveremo alle prese con sezioni stealth in cui dovremo evitare oscure e mostruose presenze, oppure fuggire dalle stesse, in una folle corsa sui binari in cui dovremo compiere una serie di azioni prestabilite “a tempo”.
Se le seconde sono nella norma e sostanzialmente ben realizzate, le sezioni stealth si riveleranno non particolarmente ispirate, anche per una certa “cecità” dei nemici che faranno la guardia. Detto questo, non supereremo queste sezioni semplicemente correndo all’impazzata: servirà, naturalmente un minimo (ma, davvero, un minimo) di accortezza e la necessaria, in questi casi, scoperta della via “giusta” nel più classico del trial and error. Sezioni stealth che, al contempo, sono state anche al centro di alcune decisioni “discutibili” degli sviluppatori (ma ne parleremo più avanti).

In linea di massima, la complessiva atmosfera di Someday You’ll Return sarà più che buona, seppur, come detto, alcuni jump-scare saranno piuttosto prevedibili se si è masticato qualche horror in passato.

Un’atmosfera che un po’ altalenante proprio per la netta suddivisione che spesso il gioco ci para innanzi, fra sezioni “tranquille” di esplorazione ad altre invece cupamente action. Una suddivisione che, spesso, sarà telefonata dal gioco stesso che ci “avvertirà”, magari con un improvviso cambio del tema musicale, dell’inizio dei “guai”.

Ad aumentare l’impatto emotivo, ci sarà anche lo splendido lavoro estetico profuso dagli sviluppatori. Come già detto, infatti, Someday You’ll Return è una gioia per gli occhi: il panorama traspira una lugubre dimenticanza, un orrore che ha consumato sin nelle fondamenta l’area naturale. Il lavoro degli sviluppatori è stato sicuramente encomiabile, seppur qualcosina il gioco la perda nelle ambientazioni “chiuse”, sicuramente meno “personali” degli spazi aperti e con qualche texture non particolarmente dettagliata (ma, questo problema, sarà possibile riscontrarlo alle volte anche negli ambienti all’aperto). In linea di massima, i boschi della Moravia saranno ben realizzati e atmosferici, andando ad incorniciare solidamente le disavventure cupe di Daniel.

NUMERI LUGUBRI

Someday You’ll Return

Tecnicamente parlando, il titolo CBE si comporterà in modo più egregio: testato con un rig di fascia medio/alta, montato con una non proprio giovanissima ma nemmeno tanto superata 1070 Oc, il titolo ha mostrato una buona ottimizzazione alle risoluzioni principali: con una scheda video intermedia, è sicuramente possibile giocare ai basilari 1080p con dettagli al massimo, senza scendere mai o quasi sotto i 60 frame al secondo.

Per quanto concerne la pulizia tecnica, Someday You’ll Return sarà privo di bug ostici o game breaking, anche grazie al puntuale lavoro degli sviluppatori nell’eliminare criticità che erano state riscontrate in passato: possiamo affermare che, al momento del test del gioco, il ludo CBE si presenta in una forma sostanzialmente più che buona e che non presenterà bug sostanziali o in grado di minare irreversibilmente la fruizione del ludo.

PRIMA DI CONCLUDERE…

Il titolo, nei giorni scorsi, è stato al centro di alcune polemiche per la decisione degli sviluppatori di tagliare dei contenuti del gioco. Questa azione, discutibile, e che ha alzato un discreto polverone tra i fan, è arrivata dopo che alcuni d’essi si erano lamentati di alcune sezioni “filler” e inutili allo svilupparsi della trama. In aggiunta, gli autori hanno aggiunto una speciale pozione che rende quasi invisibili, per facilitare le sezioni stealth che, a quanto pare, erano risultate eccessivamente ostiche per alcuni utenti.

Non entriamo nel merito concreto della vicenda, vista la presenza di due “fazioni” distinte tese al pro e al contro la decisione presa dagli sviluppatori che, di fatto, sono poi i reali “proprietari” del gioco, ma citiamo la questione per un dovere puro di cronaca.

COMMENTO FINALE

Someday You’ll Return è un buon gioco, ma non esente da difetti: se volessimo definirlo in termini comuni, “va bene ma potrebbe fare di più”.

Storia, gameplay e atmosfera sono tutti sopra la media, ma è facile intuire che con un labor limae più concentrato e chirurgico, il titolo CBE avrebbe tranquillamente potuto aspirare a ben più che un semplice “buono”. Consigliato se siete amanti dei walking simulator horror, ma senza creare (purtroppo) grandissime aspettative.

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Bandai Namco cancella il supporto “fisico” al World Tour per il Covid-19

Non c’è pace neanche per i tornei dal vivo di videogiochi come ad esempio il World Tour di Tekken, Soulcalibur e Dragon Ball FighterZ.

Bandai Namco, infatti, ha confermato nelle scorse ore, di aver annullato il supporto ai restanti appuntamenti della stagione 2020. La causa è sempre dovuta all’emergenza Covid-19 ed alla conseguente necessità imperativa di salvaguardare la salute comune.

Anche se per il 2020 il supporto ufficiale del publisher a tali eventi è stato annullato, la factory giapponese sta lavorando per organizzare una serie di competizioni online per la restante parte dell’anno. Presto saranno svelati maggiori dettagli.

Ricordiamo che, anche se il supporto ufficiale di Bandai Namco agli eventi fisici del 2020 è stato annullato, gli organizzatori dei singoli tornei potrebbero comunque scegliere di allestire degli eventi.

Bandai Namco invita i concorrenti e i fan a consultare i siti web dei singoli eventi per trovare maggiori informazioni al riguardo e valutare in base al proprio giudizio l’eventuale partecipazione agli stessi.

La nota stampa si chiude con l’augurio di tornare presto e ringrazia gli appassionati del World Tour per la pazienza.

Vogliamo ringraziare tutti i nostri concorrenti e fan per la loro comprensione e non vediamo l’ora di ripartire con gli eventi fisici non appena le condizioni ce lo consentiranno.

Tekken World Tour

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Warhammer: Chaosbane, arriva un aggiornamento

Sconti ed aggiornamento gratuito per Warhammer: Chaosbane. L’action rpg di Nacon ed Eko Software è infatti in saldo su Steam fino al 2 giugno. Lo sconto, fino a quel giorno, è del 60 percento.

Per accompagnare l’evento intitolato Skulls for the Skull Throne, un aggiornamento gratuito è disponibile da oggi per tutti i giocatori. Tale update è disponibile anche su PS4 ed Xbox One. Al seguente video è possibile dargli una prima occhiata e saperne di più grazie al commento del team che ci ha lavorato. Buona lettura.

WARHAMMER: CHAOSBANE – TOWER OF CHAOS

L’aggiornamento include molti miglioramenti richiesti dalla community del titolo, come un nuovo interfaccia e nuove impostazioni per la versione Pc. Nuovi contenuti sono inoltre stati aggiunti: la nuova Torre del Chaos è stata introdotta, una modalità “torre infinita” dove l’obiettivo sarà di scalarla il più possibile per trovare loot sempre migliore affrontando ondate di nemici sempre più potenti. Più in alto i giocatori riusciranno ad arrivare, migliori saranno i premi. Otto nuovi nemici potranno essere trovati nella Torre del Chaos.

I seguenti miglioramenti sono inoltre inclusi nel nuovo update di Warhammer: Chaosbane:

  • Cambiamenti alle modalità Relic Hunt e Boss Rush: i giocatori hanno ora maggiori settaggi per personalizzare l’esperienza di gioco.
  • Personalizzazione e trasformazione: è ora possibile modificare l’aspetto di un’armatura mantenendo le sue statistiche.
  • Gameplay: è ora possibile pronunciare un incantesimo mentre un altro è in uso.
  • Comandi: il movimento forzato può ora essere assegnato al tasto sinistro, andando ad implementare il movimento del personaggio.

Primo action-RPG a svolgersi nel mondo di Warhammer, Chaosbane invita i giocatori ad immergersi nel Vecchio Mondo, ancora segnato dalla Grande Guerra contro il Chaos – sanguinoso conflitto svoltosi parecchi anni prima. I giocatori vestiranno i panni di umani, alti elfi, elfi silvani oppure dei nani, e scopriranno diverse iconiche località dell’universo Fantasy di Warhammer, che negli anni ha catturato l’immaginazione di milioni di fan in tutto il mondo.

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Clio Cup Italia eSport Series di scena ad Imola

Tutti alla caccia di Stefano Zeni, leader della classifica generale della Clio Cup Italia eSport Series. È sicuramente questo uno dei temi tattici più importanti del secondo round dell’evento esportivo organizzato da Fast Lane Promotion che si basa su Assetto Corsa di Kunos Simulazioni.

Domani, domenica 31 maggio, sera alle 21,10, infatti, si correrà ad Imola il secondo di cinque doppi appuntamenti previsti in calendario. Saranno più di 30 i partecipanti alla gara. Nove di questi saranno i giornalisti della Clio Press League, riservata – come si evince dal nome – ai colleghi della carta stampata.

I PROBABILI PROTAGONISTI

Si riparte dalla rincorsa che tutti faranno a Stefano Zeni. Il bergamasco del team Melatini Racing ha monopolizzato le prime due gare che si sono corse nell’apppuntamento inaugurale di Monza centrando due primi posti conditi dalla pole position. Un dominio imperioso in entrambe le gare maturate in modo diverso: dapprima il driver lombardo ha sfruttato la pole e se ne è andato in solitaria; nella seconda corsa, invece, ha fatto una rapida rimonta dall’ottava posizione (da regolamento i primi otto di Gara 1 partono in griglia con le posizioni invertite in Gara 2, ndr), per concludere senza problemi infliggendo ampi distacchi agli avversari.

Tra i suoi principali avversari si riconfermerà il pilota professionista Felice Jelmini, campione 2019 della Clio Cup Italia e a Monza autore di un miglior secondo posto. Il giovane lombardo della PMA Motorsport è secondo nella classifica dei piloti “real”, con soli tre punti in meno rispetto al leader Simone Di Luca (Faro Racing), il quale dovrà tuttavia saltare il weekend del Santerno. Occhi puntati inoltre su Gianmarco Quaresmini, terzo nell’assoluta e ancora tra i piloti “real”.

Clio Cup Italia eSport Series Press Racing

Nella Press League davanti a tutti c’è Riccardo Azzoli, con i colori de La Gazzetta dello Sport, due volte primo di classe a Monza. Secondo a 14 lunghezze segue Michele Faccin (Infomotori). Ad occupare il terzo posto è Flavio Atzori di Motorsport.com.

Diverse sono anche le novità. Come l’arrivo di Filippo Distrutti (NextOneMotorsport), protagonista delle ultime tre edizioni della Clio Cup Italia, e Kevin Gilardoni, campione 2012 della Formula Renault 2.0 Italia e grande protagonista nelle ultime stagioni rally con le vetture della casa francese. Altre “new entry” sono quelle di Giorgio Colombini e Paolo Maria Silvestrini, entrambi con il team Melatini Racing, e di Max Palumbo (Press Racing).

Un’ulteriore novità assoluta sarà rappresentata dalla personalizzazione della propria livrea, dal momento che ogni pilota potrà scegliere quella cucita addosso per lui.

La gara sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina ufficiale YouTube di Renault Italia  e organizzata sulla piattaforma di Assetto Corsa grazie alla sinergia con Motori nella Leggenda, che si occuperà anche della cronaca e del commento tecnico.

IL PALINSESTO

Ricordiamo, infine, che l’appuntamento è per le 21,10 di domenica 31 maggio con la qualifica di 20 minuti. A seguire si disputeranno le due gare della durata di 25 minuti ciascuna. La griglia della seconda, ribadiamo, sarà stabilita tenendo conto dell’inversione dei primi otto del precedente ordine d’arrivo.

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Those Who Remain, la paura in 10 immagini

Dopo la nostra recensione di Those Who Remain abbiamo deciso di regalarvi ancora un po’ di paura, scegliendo 10 immagini, per noi, significative. Uno scatto, una schermata o se preferite uno “screenshot” di gioco, ha la potenzialità di raccontarne una parte. L’ambizione di illustrare storia e gameplay per immagini, quasi come se fosse un libro per bambini, l’abbiamo, anche se più che una favola andremo a realizzare un racconto del terrore. Those Who Remain si presta particolarmente a questo tipo di sperimentazione, motivo per cui era il candidato perfetto per la nostra rubrica Giochi in dieci scatti.

Non fate l’errore di considerarla un re-recensione. Quello che avevamo da dire sulla storia e il gameplay lo abbiamo già detto. Questa volta ci siamo rilassati, per modo dire, andando a pescare le immagini e gli screenshot più significativi di Those Who Remain. Abbiamo cristallizzato, in un fotogramma, momenti, sensazioni e stato d’animo, evidenziando, al tempo stesso, le potenzialità di questa avventura grafica realizzata da Camel 101 e prodotta da Wired Productions.

Vi lasciamo, quindi, al nostro bizzarro album dei ricordi, con la speranza che quando terminerete Those Who Remain ne realizzerete uno vostro, magari da condividere con noi.

those who remain immagini screenshot

Benvenuti al Golden Oak Motel, la prima tappa del vostro viaggio in Those Who Remain. Nella speranza che il vostro periodo di permanenza sia congruo alle vostre aspettative, vi ricordiamo due semplici regole di permanenza sopravvivenza. Non spegnete la luce ed evitate sempre il buio. Potrebbero capitare degli incidenti poco piacevoli…

those who remain immagini screenshot

Come vedete le stanze sono belle e spaziose, anche se a volte perdersi è molto facile. Distinguere ciò che reale da quello che non lo è, rappresenta la prima difficoltà di questa avventura narrativa. Se siete in dubbio sul fare, non fatelo. Piuttosto, perdete quel minuto di tempo in più sul trovare una soluzione concreta. Those Who Remain non richiede scorciatoie e lampi di genio …

those who remain immagini screenshot

Come in questo caso di specie. Se vedete una porta sbarrata da una catena, il gioco vi sta suggerendo di fare qualcosa, tipo come andare in garage, spostare gli scatoloni, aprire l’armadietto metallico e prendere una tronchese. Una cosa perfettamente logica e funzionale, guidata dal gameplay di Those Who Remain. Una semplice domandina, però, così tanto per fugare ogni dubbio, fatevela lo stesso. Ci sarà un sacrosanto motivo se quella porta DOVEVA restare chiusa…

those who remain immagini screenshotThose Who Remain è pervaso da riferimenti e richiami al mondo della cinematografia e delle serie tv horror e thriller. Se avete vissuto gli anni ’90 (come chi vi scrive) nel pieno del vostro percorso di vita, in più di un’occasione il gioco vi porterà a fare affermazioni del tipo “Diamine ma è la porta rossa di Twin Peaks” o “Dai, è il mostro di Poltergeist”. L’effetto nostalgia è uno dei punti di forza del lavoro svolto da Camel 101. Attenti però a non perdervi nei ricordi …

those who remain immagini screenshot

Le immagini di Those Who Remain parlano chiaro. Gli elementi del classico gioco (o film) di paura ci sono tutti. Stanze poco illuminate, bajour e lumini che servono solo a non farvi urtare su spigoli di mobili e letti, quadri e immagini decisamente inquietanti e, ovviamente, un temporale con tuoni da far venir giù le pareti. Il fattore immersivo è assicurato non solo dalla storia e dal nostro coinvolgimento, ma anche da un level design che attinge alle nostre più remote paure. Sospiri nel buio e porte che si chiudono improvvisamente davanti ai nostri occhi sono solo l’antipasto per il menù del terrore…

those who remain immagini screenshot

Wendyyyyy, mia cara, dove sei?! Sarebbe stato perfetto se verso di noi si avvicinava, adagio e molto lentamente, un triciclo senza conducente. In quel caso, sarebbero partiti i “fantozziani” 15 minuti di applausi. Come vi abbiamo detto prima, e non ci stancheremo di ribadirlo, troverete molto del vostro passato di cinefili

those who remain immagini screenshot

Poltergeist? Ai confini della realtà? Ghostbuster? Stranger things? Tranquilli, ci fermiamo qui, anche se potremmo continuare fino ad arrivare ai giorni nostri. Vi sveliamo un dettaglio, senza però spoilerare troppo sul gioco. Prestate molta attenzione ai colori e all’intensità degli stessi. C’è un senso per tutto, questo è indubbio, ma non fermatevi mai alle apparenze. La ricerca dei motivi e dei perché è ala base del gameplay, ma ha un prezzo caro da pagare …

those who remain immagini screenshot

Benvenuti al Raccoon Police Department. Scherziamo, ovviamente, ma il primo pensiero, quando in Those Who Remain siamo entrati nel dipartimento di polizia, era rivolto a Resident Evil. Non solo, quindi, film ma anche altri videogiochi hanno ispirato gli autori di questa avventura grafica narrativa. D’altronde, quando si parla di terrore e paura, è difficile non bussare alla porta dei maestri del survival horror

those who remain immagini screenshot

Vi capiterà, in più di un’occasione, che la storia e il gameplay di Those Who Remain vi trascinino in una realtà parallela. A metà tra il “sogno o son desto” finirete in una sorta di terra di mezzo dove vivrete in una versione distorta del gioco. Questa “zona grigia” è una reinterpretazione dell’ultima ambientazione giocata, con un level design drasticamente modificato. E ricordatevi, sempre, dove si nasconde il diavolo …

those who remain immagini screenshot

Dove mi trovo? Come sono arrivato qui? Queste sono le due domande a cui dovrete trovare una risposta nell’arco di tutta la vostra esperienza di gioco con Those Who Remain. Storia e gameplay sono disegnati per complicarvi il vostro lavoro, ma alla fine la verità riemerge sempre. Sarete voi a scegliere il vostro destino, nella buona e nella cattiva sorte. Spetta voi capire cosa vi aspetta in fondo al tunnel. Il vostro viaggio inizia solo adesso, anche se la destinazione potrebbe non piacervi molto.

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Guerrilla Collective cresce sempre di più

Tra i tanti eventi digitali in programma quest’estate, spicca come sappiamo Guerrilla Collective in onda dal 6 al’8 giugno su Twitch. Alle aziende partecipanti, si sono aggiunte altre evento organizzato da editori e sviluppatori indie, altre si sono aggiunte, che andranno ad arricchire il già folto programma. Ecco una lista di alcune aziende che prenderanno parte a questa tre giorni di Guerrilla Collective.

  • Batterystaple Games (20XX, 30XX).
  • Beyond Fun Studio (Aeolis Tournament).
  • Interabang Entertainment (Super Combo Man, Jay and Silent Bob Mall Brawl).
  • Kitfox Games (Boyfriend Dungeon, Dwarf Fortress).
  • MidBoss (Read Only Memories: NEURODIVER, 2064: Read Only Memories).
  • New Blood Interactive (DUSK, AMID EVIL).
  • Nightdive Studios (System Shock, Turok).
  • Ninja Garage.
  • Nito Souji (Pull Stay).
  • Sam Eng (Skate Story, Thousand Ant).
  • SEGA of America.
  • Serenity Forge (Neversong, Cyanide & Happiness – Freakpocalypse).
  • Team Coreupt.
  • The Molasses Flood (The Flame in the Flood, Drake Hollow).

LE SOFTWARE HOUSE ANNNUNCIATE IN PRECEDENZA

  • 11 bit studios (credits include FrostpunkThis War of Mine).
  • Another Indie (SIMULACRA 2Yuppie Psycho).
  • Coffee Stain Studios (SatisfactoryDeep Rock Galactic).
  • Fellow Traveller (In Other WatersNeo Cab).
  • Funcom (Mutant Year Zero: Road to EdenConan Exiles).
  • Good Shepherd Entertainment (John Wick HexThe Eternal Cylinder).
  • Headup (Bridge Constructor PortalPumpkin Jack).
  • Humble Publishing (Temtem, Forager).
  • Larian Studios (Baldur’s Gate IIIDivinity: Original Sin II).
  • Modern Wolf (Necronator: Dead Wrong, Out There: Oceans of Time).
  • Paradox Interactive (Cities: SkylinesStellaris).
  • Raw Fury (Kingdom Two CrownsAtomicrops).
  • Rebellion (Sniper Elite 4Zombie Army 4: Dead War).
  • Those Awesome Guys (Monster PromMove or Die, Floppy Knights).
  • Thunderful (SteamWorld Quest: Hand of GilgamechLonely Mountains: Downhill).
  • United Label (Eldest SoulsRöki).
  • Versus Evil (The Banner SagaPillars of Eternity II: Deadfire).
  • Whitethorn Games (AgroundStarCrossed).
  • WINGS Interactive (Later Daters, Lord Winklebottom Investigates).
  • Ysbryd Games (WORLD OF HORRORVA-11 HALL-A: Cyberpunk Bartender Action).
  • ZA/UM (Disco Elysium).

Guerrilla Collective

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Poly Bridge 2, disponibile su Pc

Il simulatore di costruzione di ponti Poly Bridge 2, è tornato e migliore che mai con una nuova estensione che consente a streamer e spettatori di collaborare facilmente per costruire i loro ponti migliori e peggiori.  Il titolo arriva contemporaneamente su Steam e su Epic Games Store per Pc, Mac e Linux. Introdotti nuovi livelli, nuove meccaniche, un motore fisico personalizzato, campagne di officina e molto altro.

Ecco il trailer di lancio, buona visione.

INFORMAZIONI SUL GIOCO

Con una rilassante colonna sonora, i giocatori possono costruire i loro ponti in una varietà infinita di livelli in Sandbox o Workshop. Possono sfidare loro stessi e gli amici e se rimangono bloccati su un puzzle durante lo streaming, l’estensione Twitch di Poly Bridge 2 consente agli spettatori e agli streamer di lavorare insieme per risolverlo. Gli spettatori possono progettare e inviare ponti direttamente al loro streamer preferito affinché possano testare nel gioco.

CARATTERISTICHE

Poly Bridge 2

  • Nuova colonna sonora: Adrian Talens ritorna con una nuova colonna sonora a tutta lunghezza. Una musica rilassante con 13 brani completamente nuovi e 18 brani originali. Oltre un’ora e mezza di ritmi familiari e delicati della chitarra acustica.
  • Nuova fisica: un motore fisico personalizzato ottimizzato e messo a punto appositamente per le simulazioni del ponte. Accurato e prevedibile, garantisce lo stesso risultato di simulazione, mantenendo vivo l’aspetto competitivo del gioco.
  • Classifiche verificate: i giocatori possono competere contro altri giocatori nelle nuove classifiche generali. Le iscrizioni alle classifiche vengono verificate al momento della presentazione per garantire un’esperienza equa a tutti i giocatori.
  • Sandbox migliorato: livelli unici da creare da zero e presentarli al Workshop di gioco con un designer di livelli sandbox migliorato con nuovi oggetti, rampe personalizzabili e oltre venti veicoli tra cui scegliere.
  • Campagne d’officina: interi mondi da progettare tra cui più livelli con un tema comune e progressione di difficoltà. Inclusi oltre 100 livelli Poly Bridge originali da riprodurre nella sezione Campagne Workshop del Workshop in-game.
  • Indicatore del problema: quando il ponte cade, può essere difficile vedere dove tutto va storto.
  • Giunti divisi a 3 vie: adesso è possibile migliorare ponti levatoi e agganci idraulici con giunti divisi a 3 vie.
  • Registrazioni video ad alta risoluzione: replay video da registrare ad alta risoluzione per mostrare i propri fallimenti divertenti e folli o incredibili successi con gli amici o sui social media.

Poly Bridge 2

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Stronghold: Warlords, Firefly Studios lancia un sondaggio

E’ passato quasi un anno dall‘annuncio ufficiale di Stronghold: Warlords, il cui rilascio è previsto entro l’anno su Pc, via Steam. Nel frattempo gli sviluppatori sono ancora al lavoro, e oggi hanno lanciato un sondaggio all’interno della community.

Firefly Studios infatti chiede ai fan di votare uno dei quattro animali sfortunati da utilizzare come quarto tipo di munizioni per i trabucchi all’interno del gioco. Esprimendo la propria scelta attraverso il canale Discord ufficiale del team (nella sezione #announcements), i giocatori saranno in grado di decidere quale delle quattro creature decedute potrà essere usata per diffondere malattie nei castelli nemici. La scelta è tra un vecchio bufalo d’acqua, un cavallo con mal di gola, una tigre recentemente deceduta e un grande cammello battriano.

Stronghold: Warlords

GLI ANIMALI DA LANCIO

A volte muri alti, cibo e acqua pulita non sono sufficienti per sopravvivere ad un assedio. Nel corso della storia molti lord hanno peccato di arroganza, credendo di avere scorte a sufficienza per sopravvivere. Sia dai soldati nemici che dalla loro pazienza. Questo ovviamente finché non sentono il suono distante di un trabucco che carica e lancia un diverso tipo di munizioni. Una tipologia che sarà decisa dagli utenti di Stronghold: Warlords.

I veri assedi medievali potevano richiedere mesi, con gli assedianti che lanciavano ogni sorta di oggetti sopra le mura nemiche. L’obiettivo era quello di diffondere il panico, e magari anche qualche malattia. La rotazione in-game di Firefly Studios su questa strategia di assedio comporterà il lancio di uno dei quattro animali defunti oltre le mura nemiche, nel loro castello. Creando una nuvola temporanea di malattia al momento dell’impatto, il tipo di animale scelto influenzerà le dimensioni e la diffusione della malattia all’interno del castello nemico. I giocatori dovranno tenere i loro soldati e contadini ben lontani dalla zona colpita. Le malattie infatti saranno in grado di danneggiare le unità e persino di bloccare alcuni meccanismi dell’economia del castello.

Stronghold: Warlords

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