The Elder Scrolls Online: Elsweyr debutta oggi

Elsweyr, una delle terre più antiche e misteriose di Tamriel, è sotto assedio nel nuovo capitolo di The Elder Scrolls Online presentato da ZeniMax Online Studios. I giocatori possono usare la forza del Negromante contro l’invasione di Elsweyr da parte dei draghi e degli eserciti imperiali con The Elder Scrolls Online: Elsweyr, disponibile da oggi su PlayStation 4, Xbox One, Pc e Mac.

Ecco il trailer di lancio

I CONTENUTI

Un rapido riassunto delle novità che porta questa nuova espansione del mmorpg ambientato nel mondo fantasy di THe Elder Scrolls.

Una nuova classe – Negromante



Con il Negromante, la morte stessa diventerà un’arma. Questa nuova classe, oscura e misteriosa, la prima dal capitolo Morrowind del 2017, permette ai giocatori di manovrare i non-morti e di scagliare potenti incantesimi per sconfiggere nemici e rinforzare le difese. Con le arti oscure nelle vostre mani, potrete piegare al tuo volere la carne di anime inconsapevoli per affrontare chi si mette sulla tua strada.

I draghi seminano distruzione su Elsweyr con la Stagione del Drago

I draghi sono tornati a Tamriel… con la Stagione del Drago, un’avventura annuale interconnessa. Liberati dall’inconsapevole Abnur Tharn, il grande Kaalgrontiid e i suoi seguaci vanno a caccia nei cieli, minacciando di radere al suolo la patria dei khajiiti.

Avventuratevi nelle ambientazioni variegate di Elsweyr





In Elsweyr, i giocatori viaggeranno attraverso le pianure della savana, gli aridi deserti e le grandi città. Tutti dovranno fare i conti con l’invasione delle forze imperiali e con la minaccia dei draghi. La patria dei khajiiti è ricca di vita, cultura, storia e mitologia e offre ore di missioni e sfide per giocatori vecchi e nuovi.

Chi possiede già il gioco può acquistare l’aggiornamento The Elder Scrolls Online: Elsweyr Digital Upgrade (l’aggiornamento digitale) per 39,99 euro mentre i nuovi giocatori possono acquistare la Standard Edition, che include il gioco base e i capitoli Morrowind e Summerset, a 59,99 euro.

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L’avventura di Warhammer: Chaosbane inizia ora

L’attesa è finita per gli amanti del fantasy: Warhammer: Chaosbane è disponibile da oggi per Pc (su Steam ed Utomik), PS4 ed Xbox One. Lo rendono noto Bigben ed EKO Software, publisher e sviluppatore del primo action RPG ambientato nell’universo di Warhammer.

Il soldato Konrad Vollen, il mago Elontir, Il nano Slayer Bragi Axebiter, oppure Elessa l’arciere. Questi i quattro protagonisti da scegliere per giocare da soli o in compagnia per aiutare l’Impero a respingere gli attacchi del Chaos.

Warhammer: Chaosbane invita gli appassionati ad immergersi nel Vecchio Mondo, ancora segnato dalla Grande Guerra contro il Chaos, un sanguinoso conflitto svoltosi parecchi anni prima. I giocatori vestiranno i panni di umani, alti elfi, elfi silvani oppure dei nani, e scopriranno diverse iconiche località come la città di Praag, oppure ancora Nuln, capitale dell’Impero al tempo in cui Chaosbane è ambientato.

Ecco il trailer di lancio. Buona visione.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

  • Il primo hack-and-slash ambientato nell’universo Fantasy di Warhammer.
  • 4 classi di personaggi, ognuno con uniche meccaniche di gameplay, skill ed equipaggiamento.
  • Un enorme bestiario con oltre 70 mostri, tutti collegati agli Dei del Chaos, ed epiche boss fight.
  • Un gioco progettato per la co-op: da solo o con gli amici (fino a 4 giocatori), in locale oppure online, l’interfaccia e la sinergia tra le classi sono create specificatamente per la cooperazione ed il lavoro di squadra.
  • Estrema rigiocabilità: oltre alla storia principale, la modalità boss rush, dungeon infiniti, e aggiornamenti regolari garantiranno una ricchissima esperienza di gioco.

Qui, infine, dettagli sull’endgame e sui contenuti post-lancio gratuiti ed a pagamento. Quest’ultimi includeranno quattro dlc. Come facile intuire, invece, gli aggiornamenti saranno gratuiti.

Per l’endgame, invece, è previsto che una volta terminata la quest principale, i giocatori potranno avviare una nuova partita con un nuovo personaggio mantenendo tutto quello che avevano precedentemente sbloccato: crafting, frammenti, monete, e così via.

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Aperta la campagna Kickstarter di R-Type Final 2

R-Type ha fatto la storia degli shoot’em up. Pubblicato nel 1987, il titolo fece faville su console con ottime versioni per il mercato casalingo. Ne è nata una serie iconica.  Il team giapponese Granzella ha lanciato la campagna Kickstarter per R-Type Final 2, un nuovo capitolo della serie. La software house punta a raccogliere 372.046 euro per realizzare il gioco e portarlo su Pc e console nel dicembre del 2020.

Granzella ha la licenza ufficiale ottenuta da Irem Software, storico sviluppatore dei titoli storici. L’obiettivo dello sviluppatore è quello di riportare in auge le caratteristiche che resero grande R-Type. Sulla pagina del progetto su Kickstarter sarà possibile personalizzare le navette sia visivamente (con skin uniche) che con armi diverse. Si pensa a più livelli di difficoltà, onde evitare che il titolo sia eccessivamente complicato.

Su Kickstarter il progetto ha già raccolto quasi 90.000 euro in poche ore mentre la durata di questa campagna è insolita: 7 giorni. Ma non è escluso che entro oggi, come comunicato dallo stesso team sul proprio sito ufficiale, che in giornata venga ufficializzata anche la durata effettiva della raccolta crowdfunding. Ad ora hanno donato già 715 persone ed il dato si aggiorna di attimo in attimo.

Vediamo il nuovo trailer d’annuncio sulla campagna Kickstarter.

Sono già presenti anche gli eventuali stretch goals, ossia gli obiettivi secondari che aggiungeranno, se raggiunti, ulteriori contenuti e caratteristiche ad R-Type Final 2.

  • A quota 500.000 dollari saranno aggiunte le classifiche cross-platform e cross-region (in pratica tutti i giocatori indipendentemente da quale piattaforma utilizzeranno e da dove saranno, verranno messi in competizione in una classifica globale).
  • Raggiungendo i 600.000 dollari sarà aggiunta la sessione Ghost
  • Con 700.000 dollari ci saranno i sottotitoli nelle lingue occidentali, italiano incluso.
  • Ad 800.000, invece, saranno aggiunti i sottotitoli in cinese.
  • Il bello, a nostro avviso, parte da quota 900.000. Sarà aggiunto ed incorporato uno stage (ovviamente rifatto per l’occasione) di R-Type Final.
  • Raggiungendo il milione di dollari sarà aggiunto uno stage di R-Type Delta
  • Ad 1.250.000 dollari ci sarà un livello di R-Type III
  • A quota 1.500.000 dollari troveremo anche uno stage di R-Type Leo
  • Ad 1.750.000 dollari ci sarà un livello di R-Type II
  • Con i 2.000.000 di dollari sarà aggiunto un livello dell’R-Type “originale”.
  • Giunti a 2.250.000 dollari gli sviluppatori includeranno anche lo stage III di R-Type.
  • A 2.500.000 saranno realizzati i modelli della navetta 102 R.
  • Ci sono altri obiettivi secondari accennati ma ancora segreti.

La nuova sfida contro l’impero Bydo, quindi, è stata lanciata.




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Super Cane Magic Zero, Recensione

Audacia, pazienza, olio di gomito e tanta follia. Occorrono queste qualità per poter portare avanti un progetto indipendente come quello di Super Cane Magic Zero.

L’audacia perché ci vuole coraggio unita all’intuizione per realizzare un action RPG con un’ambientazione nonsense spiccata. Pazienza perché dall’annuncio (ottobre 2014) ci sono voluti quasi cinque anni per arrivare alla fatidica versione 1.0 e quasi quattro anni per uscire dall’early access. Olio di gomito perché il lavoro è stato senza dubbio certosino e dalla prima versione possiamo dire di aver trovato (giustamente) un prodotto stravolto. Follia perché unire un team indie di talento come Studio Evil (conosciuto grazie allo shoot’em up vecchia scuola Syder Arcade ed al titolo gratuito Relive) e Simone Albrigi, in arte SIO, ha sicuramente una componente che ha poco di ordinario.

Ne nasce, e lo avrete capito fin da subito, Super Cane Magic Zero, un action RPG che si rifà ai classici ma che trasporta e fonda una formula ben consolidata nel folle mondo di Scottecs.

Il titolo in questione è frutto di una collaborazione tra le due parti nata nell’ormai – videoludicamente parlando – lontano 2014. E possiamo dire che oltre all’apparenza c’è molto di più:  si vede la solidità del lungo e duro lavoro.

Dopo diversi anni di gestazione, quasi quattro di accesso anticipato ed una campagna di raccolta fondi su Eppela capace di totalizzare quasi 40.000 euro, Super Cane Magic Zero ha fatto il suo debutto questa settimana per Pc, PS4 e Switch. Ed in molti avranno detto, sicuramente, “era ora”. Così come quando il publisher Intragrames svelò la data di lancio ad inizio maggio. A chi aspettava questa produzione made in Italy sono spuntati i cuoricini negli occhi.

La domanda più ovvia è la seguente: è valsa la pena attendere tutto questo tempo per poter giocare a quest’opera?

La risposta la trovate leggendo la nostra recensione. Eccoci, quindi, parlare della versione Pc. Buona lettura.

CANE AAAAH! DIVENTA POTENTISSIMO: TUTTO È IN PERICOLO

C’è una terra lontana e sconosciuta. Anche mitologica. No, non è l’Australia. È “Il Molise” che tutti sanno (non ce ne vogliano gli amici di Cambopasso ed Isernia, si scherza ovviamente) essere una leggenda metropolitana assieme, appunto, all’Australia.

E quindi, tanto tempo fa, ne “Il Molise” viveva un commercialista di Bergamo. Il racconto iniziale ci porta però a parlare del cane AHHHH!, che vive nel mondo di WOFT e che purtroppo perde il suo padrone, il potentissimo e gettonatissimo… Mago Torta. Il caso volle che nei momenti immediatamente successivi alla dipartita del suo fedele padrone (forse sarebbe il contrario…) il quadrupede – in un momento di tristezza – acquistò improvvisamente fenomenali poteri cosmici. In un minuscolo spazio di materia grigia diventando, suo malgrado, un pericoloso mago.  O stregone. Insomma, uno potente con i poteri incontrollati. Ma qui si concretizzano i problemi. Ogni volta che il simpatico cane abbaia si scatenano cataclismi. Il cammino inizia sapendo che la Luna è stata ricoperta da uno strato di cioccolato, è stato congelato un vulcano e sono precipitati dei meteoriti. E ci sono anche gli alieni che ci hanno invaso in modo garbato.








Sarà nostro compito, quindi, guidare Coso, Giancoso e soci, nel tentativo di salvare capra e cavoli. E possibilmente il mondo di WOFT. Andando nelle pericolose colline di Minestronya, ad esempio, con Coso, il Fornaio col potere del bacon. Ma bisognerà affrontare la rabbia degli uomini-fiamma come Cosa, inarrestabile Idraulico o scongelare il vulcano laser come Giancoso, il Mago Guaritore a Dolcetti. Ma possono scegliere i panni di Annacosa, l’influencer. Inoltre si possono sbloccare 15 personaggi giocabili e 7 alberi delle abilità.

Ci fermiamo qui per quanto riguarda la trama e contenuti che, come avrete certamente intuito, sono quanto meno folli. Come è fuori di testa tutto il resto della narrativa. Molto divertente ad onor del vero e che riprende in toto lo stile di SIO che vediamo nel suo Scottecs.

Anche il gameplay, ci cui parleremo a breve, ne è influenzato.

GAMEPLAY CLASSICO, SOLIDO, FOLLE E CON QUALCHE NOVITA’

La direzione artistica voluta da Studio Evil e da Simone Albrigi (sempre SIO) si ripercuote (positivamente) sul gameplay. Alcuni puzzle ambientali sono totalmente nonsense ma anche gli oggetti che troveremo e la gestione del personaggio. Oltre alle caratteristiche ed alle classi, che tutto sommato sono (quasi) standard, troveremo un sistema di abilità passive chiamato Credenze.

Si, perché Coso e tutti gli altri eroi che decideremo di utilizzare, sono dei creduloni. Basterà credere di essere una cometa o una stella per avere i relativi bonus. Dovessimo optare per una cometa saremo immuni al ghiaccio; diversamente lo saremo alla lava. Che ci vuole? Basta crederci. O che qualcuno di “importante” ed esimio lo dica, come un vecchio albero parlante, ad esempio…

Potremo superare distese di lava solo perché Coso credere di non avere conseguenze. A tal proposito, chi vi scrive questa recensione crede di esser ricco nella speranza che funzioni. Sbloccheremo nel nostro periglioso viaggio sette Credenze e relative abilità passive da sbloccare. Questa è probabilmente la novità più interessante e profonda. Uno sforzo per offrire qualche cosa di fresco. Apprezzabile.

Il sistema di progressione del personaggio per il resto è abbastanza classico: si trae esperienza dall’eliminazione dei nemici, dalla risoluzione delle quest. Saliti di livello si avrà un punto da spendere nell’abilità passiva che aggiungere qualità alle nostre caratteristiche: Attacco, Ego, Lancio. Poi abbiamo le classiche vitalità e mana (i punti vita e quelli energetici per attivare gli attacchi speciali). Nondimeno ci sono le varie resistenze: fisica ed agli elementi oltre che all’acido ed alla magia.

Ovviamente anche l’equipaggiamento raccolto sarà importante ed avrà le sue influenze. E man mano si andrà avanti si avranno equipaggiamenti di pregio, armi migliori e così via.

Le classi sono più o meno quelle che si possono incontrare in altri titoli simili anche se hanno nomi inconsueti come la classe Fornaio di Coso o la influencer di Anna Cosa.

Il gioco è abbastanza classico, anche se ha qualche novità. È un action RPG a tutti gli effetti: si esplora, si risolvono enigmi ambientali (folli ma non impossibili, basterà pensare in modo poco logico e non avrete problemi), e combattimenti.

Tutto (salvo i dialoghi) si svolge in tempo reale. Importante è il loot, ossia gli oggetti raccolti ottenuti sia esplorando l’ambiente che eliminando i cattivi. Beh, è sempre importante negli RPG ma in Super Cane Magic Zero ha contorni ancora più marcati ed inaspettatamente profondi.

Coso e company, infatti, possono raccogliere e tirare tutto quello che non sia equipaggiamento o arma che va dritto nell’inventario (a patto che questo non sia pieno). Il resto lo possiamo prendere e fare sostanzialmente tre cose: tirarlo anche addosso ai nemici, poggiarlo o mangiarlo. In quest’ultimo caso dovremo fare attenzione a cosa ingurgitiamo. Caramelle? Va benissimo per l’energia e per recuperare qualche punto vita. Frutta? Beh, i dottori sono sempre d’accordo nel mangiarla a volontà. Polli? Carne? Si, ma se può capitare anche di ingurgitare oggetti contundenti che ci tolgono, ovviamente, punti vita. Basta anche un intruglio sconosciuto.
Può capitare nell’enfasi di sbagliare ed anziché tirare una roccia, potrà succedere di mangiarla. Non è una scelta saggia come facile intuire.

Ma finché si tratti solo di punti vita con danni (stupidamente) autoinflitti, c’è sempre il tempo di recuperare. Nei casi più assurdi, però, può capitare di mandare giù risorse rare anche nel tentativo di capire come si attiva un oggetto o un’arma.

Il problema, se così dire, è che interagiremo con un quantitativo enorme di oggetti e non sempre si potrà intuire quale sia utile o meno. Chi comunque è abituato a Scottecs non dovrebbe avere sorprese. Gli altri, invece, potrebbero avere problemi a gestire i vari effetti collaterali ma, aggiungiamo noi che tutto sommato va bene così: aggiunge sfida alla sfida ed una certa profondità nel gameplay dando davvero tantissima libertà d’azione.

La visuale ricorda i primi Zelda. È a volo di uccello ed è utile soprattutto per orientarsi e studiare al meglio l’ambiente circostanze e chi lo popola. Ad aiutarci anche una comoda mappa.

In Super Cane Magic Zero sarà molto importante anche l’esplorazione. Il motivo è presto detto: le mappe sono grandi e ricche di elementi con i quali interagire. La loro varietà è sorprendente.

Possiamo certamente dire che, nonostante qualche difficoltà iniziale, il titolo si lascia giocare ed è divertente. Parlare con i PNG e leggere alcuni testi regala spesso e volentieri una risata. I combattimenti in tempo reale sono la vera sfida anche se a volte il tutto è confusionario sia nel corpo a corpo sia a distanza. È però possibile fare molte cose come, ad esempio, utilizzare il nemico che ha perso i sensi e scagliarlo contro l’ambiente o contro altri nemici per infliggere più danni. A tal proposito, se spingeremo i nemici in ambienti a loro ostili li elimineremo istantaneamente. Contrariamente potremmo avere problemi con tali nemici e potrebbero addirittura essere curati seconda l’ambiente circostante.

Ottimo il sistema di mira e di movimento anche con mouse e tastiera ma col joypad è probabilmente più comodo. Queste però sono sensazioni personali. Ci siamo trovati bene con entrambi, forse più immediato l’utilizzo dal joypad Xbox 360. Inoltre, ogni tanto, le collisioni non sono sembrate precise ed abbiamo continuato a menare a vuoto pur essendo convinti di avere sotto tiro il nostro nemico di turno che, però, puntualmente si è fatto sentire. Piccole ingenuità che non mirano di certo l’esperienza.

Insomma, il gameplay ci è sembrato piuttosto equilibrato e molto articolato anche in termini di enigmi. Sicuramente divertente e raramente complicato. Giusto menzionare anche i quattro livelli di difficoltà che potremo scegliere ad inizio delle nostre avventure. Dal più semplice al più complicato ma con una maggiore sfida avremo anche ricompense e bottini migliori.

C’è da aggiungere che però il titolo ha forse un effetto grinding eccessivo assieme al bisogno di farming per tentare di ottenere quanti più croccantini per cani che, non lo abbiamo detto ancora, rappresentano le monete d’oro. Questi sono la moneta di gioco. Grazie a questi potremo utilizzare i negozi per comprare l’equipaggiamento utile ma anche per sbloccare delle sorte di teletrasporti. Queste strutture saranno utili per tornare senza troppa fatica in zone già esplorate per trovare le strade utili al salvataggio dei maghi da liberare. Il tutto dà un lieve effetto metroidvania.

Giusto menzionare il fatto che esista, oltre alla insospettabilmente lunga e longeva modalità Storia (che può occupare anche più delle 20 ore indicative per portare al termine l’avventura), anche una modalità Rissa fino a quattro giocatori. Gli appassionati se le daranno di santa ragione in diverse arene. La rigiocabilità del titolo può essere giustificata dalla volontà di scoprire ulteriori segreti ed aree nascoste (spruzzo di metroidvania, appunto) in una nuova run.

GRAFICA E SONORO…












Super Cane Magic Zero ha avuto fin dai primi vagiti una chiara direzione artistica. Disegni sono ad opera di SIO che non ha certo bisogno di presentazione in questa sede. Il tutto è animato molto bene ed offre un mondo sorprendentemente vasto e molto colorato.

Non mancano, nonostante le linee nette del design, dei colpi di classe ed un ottimo utilizzo di colori e delle luci oltre che delle ombre. Nei dungeon sarà importante vedere dove si mettono i piedi e saremo noi a portare la lampada. Questa sarà fondamentale per scovare dettagli utili. Le ambientazioni ci piacciono anche per la loro varietà: fiumi di lava, distese di ghiaccio o spiagge e foreste rigogliose. Anche i nemici sono stravaganti. Creature e creaturine. Notevoli anche le reazioni fisiche negli ambienti diversi. La camminata varia di intensità a secondo la superficie o alle sostanze che sono a terra. Se pestiamo delle sostanza viscose rallenteremo il nostro incedere ad esempio.

Ad ogni modo, questa veste grafica non ci dispiace ed anche i relativi dettagli ed animazioni sono di buon livello. Non finisce qui: anche il sonoro è molto vispo ed accompagna con musiche davvero interessanti ed orecchiabili le nostre peripezie nel mondo di WOFT.

COMMENTO FINALE

Non è mai facile parlare di un gioco come Super Cane Magic Zero. Soprattutto perché è uscito molto dopo il suo annuncio e nel corso del tempo è stato (giustamente) rivoluzionato e raffinato. Si nota fin da subito la direzione artistica di Simone “SIO” Albrigi che è unita alla solidità del lavoro di Studio Evil. Ne nasce un action RPG (o gioco di ruolo d’azione se preferite), che non ti aspetti. Ricco, vario, divertente (se amate la demenzialità ed il nonsense), in grado comunque di non prendersi mai sul serio e di provare ad offrire qualche cosa di nuovo. Forse è questa la vera forza intrinseca della produzione. Comprendiamo anche il lunghissimo periodo di early access per portare avanti un gioco di questo genere e soprattutto di farlo imporre come un prodotto serio e concreto sarà stato complicato. Gli sforzi ci sono e si vedono.

Super Cane Magic Zero offre una buonissima modalità Storia e le Arene da giocare con gli amici in locale. I contenuti ci sono e siamo certi che aumenteranno ulteriormente. Il grado di sfida è equilibrato ed accontenta tutti: dal casual al giocatore più smaliziato e non solo per i quattro livelli di difficoltà. La natura molto libera del gameplay può creare anche problemi in alcune scelte non oculate. Nondimeno il sistema di movimento e l’interazione degli ambienti costringe gli appassionati a riflettere bene sul come agire, sul quale arma utilizzare, su quale equipaggiamento indossare e molto altro.

La grafica è molto colorata ed è gradevole anche se i gusti sono gusti e mai come in questo gioco l’impatto può entusiasmare o lasciare indifferenti. Stesso discorso per il comparto sonoro, che abbiamo apprezzato in toto.

Consigliato agli amanti degli action RPG. Da quelli più smaliziati a chi vuole affacciarsi al genere.

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Paradox all’Xbox Game Pass per Pc

Paradox Interactive ha annunciato oggi la sua partecipazione ad Xbox Game Pass per Pc, il prossimo programma mensile di abbonamento ai giochi di Microsoft. Questo offrirà accesso illimitato a nuove versioni e titoli classici su Pc per gli iscritti, inclusa una selezione di giochi da Paradox Interactive.

Xbox Game Pass per Pc verrà lanciato in mercati selezionati con titoli della software house svedese inclusi sin dall’inizio.

Ulteriori dettagli sull’iniziativa saranno svelati su Xbox Wire mentre il briefing di Xbox all’E3 2019 si terrà domenica 9 giugno alle 13 PDT. Sul sito ufficiale di Paradox altri dettagli.

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Gato Roboto debutta sinuosamente su Switch e Steam

Amate i gatti? Vi piacciono i metroidvania? Bene, Gato Roboto è disponibile da oggi per Pc (Steam) e Switch. Lo rendono noto lo sviluppatore Doinksoft ed il publisher Devolver Digital. C’è, inoltre, da segnalare uno sconto promozionale del 15% durante la settimana di lancio.

Da questa collaborazione è nato il primo “meowtroidvania”. I giocatori sono invitati a guidare un gattino e ad immergersi nel proprio ed accogliente mech corazzato e partire per un pericoloso viaggio attraverso un mondo sotterraneo alieno pieno di creature irritabili ed ostacoli insidiosi. Ci vorrà uno sforzo coraggioso per salvare il capitano arenato e la sua astronave precipitata. In punta di piedi fuori dai confini amichevoli della vostra meraviglia tecnologica e seguite i vostri istinti felini attraverso tunnel stretti e corsi d’acqua misteriosi per cercare nuove armi, equipaggiamenti… e la via di fuga.

Ecco il trailer di lancio, buona visione.

Fork Parker, CFO di Devolver Digital, ha detto:

Il nostro team ha sempre sostenuto la scienza di mettere animali domestici all’interno di portanti corazzati di livello militare a beneficio di tutta l’umanità.

CARATTERISTICHE

  • Esplorate il sottosuolo sotterraneo di un pianeta nello spazio profondo e scoprite le vili azioni che si sono svolte prima del vostro arrivo.
  • Fate esplodere i nemici e gli ostacoli in un agile mech vestito per affrontare i guardiani disposti in modo precario in tutta la base.
  • Avventuratevi cautamente fuori dal mech e rischiate tutte le nove vite per esplorare aree inaccessibili alla vostra ingombrante armatura meccanica.
  • Scoprite i segreti abbondano e raccogliete nuove armi e oggetti per aiutare ad aprire nuove aree nel vostro viaggio attraverso dozzine di ambienti realizzati in modo artigianale.










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Spellforce 3: Soul Harvest, Recensione

Pubblicato a dicembre 2017, Spellforce 3 ha soddisfatto critica e pubblico grazie ad un gameplay ibrido tutto sommato ben riuscito. Tra gioco di ruolo, e strategico in tempo reale, il prodotto sviluppato da Grimlore Games in collaborazione con THQ Nordic, proponeva una porzione RPG sfaccettata pur se non troppo approfondita, ed un’anima da RTS dinamica ed avvincente, anche se non priva di alcune sbavature. Spellforce 3: Soul Harvest, prima espansione totalmente stand alone, ma strettamente collegata al primo capitolo, ci porterà a vivere un’avventura dai toni più “dark”, e con diverse novità, introdotte proprio in questo capitolo. Il nostro DannyDSC ci racconta la sua esperienza in questa recensione.

DI RPG FERISCI, DI RTS PERISCI

Dobbiamo fare un passo indietro di ben sedici anni, per darvi un’infarinatura sulla saga di Spellforce. Tutto inizia nel 2003, quando Phenomic e JoWooD portano sui nostri schermi un gioco tanto particolare quanto bello da vedere. All’epoca, la distinzione tra gioco di ruolo e strategico era ancora piuttosto netta, ma qualche sviluppatore che voleva percorrere questa difficile strada c’era.

Stiamo parlando di Nival Interactive, che con il suo Evil Islands, arrivato nel febbraio del 2001, propose un titolo che mescolava meccaniche da gioco di ruolo, stealth, e strategia in tempo reale. Il gioco, riscontrò una buona critica, ed è un peccato che Nival (passata poi a progetti quali Etherlords, Blitzkrieg e persino Heroes of Might and Magic V) non abbia continuato su questo cammino.

Con Spellforce, Phenomic propose un’avventura decisamente interessante, ancorata ad un gameplay strategico di stampo classico. Il primo capitolo venne ampliato con ben due espansioni, prima di passare alla sua seconda iterazione.

In Spellforce 2, le meccaniche vennero in parte riviste, anche se la componente ruolistica subì alcuni tagli decisamente poco apprezzati dal pubblico. Uno su tutti fu la gestione dell’inventario, condivisa dai vari eroi del party ma che non aveva più un limite di peso come nel capitolo precedente. La bella storia, un gameplay fresco e ben congeniato, zittirono in poco tempo le critiche, portando nuovamente la serie al successo. Il secondo capitolo di Spellforce fu protagonista di ben tre espansioni, l’ultima uscita nel 2014, a distanza di ben otto anni.








E poi c’è Spellforce 3 (qui recensito). Con una grafica all’avanguardia, un level design ispirato, e alcune scelte azzeccate, l’ultimo esponente di questa serie si è guadagnato ancora una volta il plauso della critica, fatta eccezione per l’alto numero di bug, alcune problematiche sulle inquadrature e il pathfinding, croce e delizia di una gran quantità di produzioni.

La doppia anima da rpg/rts era ben marcata, ma ibridi di questo genere, sono i classici buoni in tutto che però non eccellono. In realtà, secondo noi Spellforce 3 dice la sua ancora oggi, perché sono molti i titoli che propongono roboanti avventure, meccaniche incredibili, ma che cadono inesorabilmente su velleità quantomeno discutibili. Di questa schiera, potremmo citare l’ottimo Torment: Tides of Numenera, che ad un’ambientazione praticamente fantastica (Numenera è una delle ambientazioni migliori mai create degli ultimi anni, tanto per uno strategico, quanto per un gioco di ruolo, praticamente perfetta per un open world. È inammissibile che nessuno sviluppatore voglia sfruttarla, e poi ci si chiede perché manca la varietà) associò una trama interessante ma una scrittura eccessivamente prolissa. Ma adesso, parliamo di Spellforce 3: Soul Harvest

FALL & RISE








Sono passati solo 3 anni dalla fine delle Guerre della Purezza. Queste battaglie, che hanno portato distruzione in tutto il continente, sono finite, e dinanzi a noi si staglia una nuova età dell’oro, o forse no? Soul Harvest ci propone un interessante antefatto di quello che sta per accadere con un bel filmato introduttivo.

Il nostro protagonista, è un generale caduto in disgrazia dopo aver annientato un villaggio per motivi all’inizio non chiari. Richiamato a Palazzo dalla Regina in persona, suo compito sarà quello di guidare una compagnia per pacificare una disputa con i Nani. E da lì, partirà un’avventura che lo vedrà protagonista di una storia fatta di intrighi, incredibili minacce, e fantasy come se piovesse.

Non vogliamo spoilerare nulla della storia che fa da base a questa espansione, vi basti sapere che è decisamente più profonda ed interessante di quella base, e si armonizza ancor più con il gameplay. Non è necessario aver giocato a Spellforce 3 per comprendere le vicende di Soul Harvest, in quanto il sequel non è direttamente collegato alla campagna iniziale. Chi ha giocato il capitolo precedente però, troverà diversi rimandi, quindi se avete la possibilità di recuperarlo, magari in sconto, vi suggeriamo di tenerlo seriamente in considerazione.

DECIDI IL TUO DESTINO

La prima scelta che dovremo compiere, sarà quella relativa al tipo di partita. La campagna, permette di essere giocata in singolo, o in co-op insieme ad un amico, e una modalità definita “Mercenari”, dove potremo creare eroi da importare nelle partite multiplayer o nelle schermaglie in singolo. Il multiplayer non cooperativo è supportato grazie alle classiche mappe in skirmish. Optato per la campagna, verrà poi la scelta relativa alla difficoltà.

Ce ne sono quattro, e vanno da una modalità storia, con una difficoltà decisamente semplificata, alla “Mago del Cerchio”, dove la sopravvivenza sarà messa a dura prova. Si passa poi al momento che tutti gli appassionati di gioco di ruolo aspettano, la creazione del proprio personaggio. L’editor proposto non è molto approfondito, ma offre una discreta varietà di personalizzazioni per sbizzarrirsi nella scelta estetica del nostro personaggio.

Oltre alla razza, tra Umani, Nani ed Elfi Oscuri, verrà poi il momento di scegliere la propria classe. Le razze non hanno limitazioni per quel che concerne la professione del nostro eroe, mentre per quel che riguarda le abilità, Grimlore Games ha optato per una scelta dinamica. Ogni personaggio porrà le basi della sua classe su due delle nove abilità principali:

  • Maestria del combattimento
  • Arti difensive
  • Caccia
  • Evocazione
  • Negromanzia
  • Magia della luce
  • Demonologia
  • Druidismo
  • Inganno

Potremo optare per una serie di archetipi già impostati, ad esempio il Cavaliere Sanguigno, il Ranger, il Mago. Se fossimo già pratici di giochi di ruolo, o volessimo semplicemente optare per una scelta più radicale, potremo creare una classe di partenza personalizzata, in base ai nostri gusti.

UN LUNGO CAMMINO








L’inizio della nostra avventura, seguirà una robusta fase di tutorial. Le meccaniche che fanno da base al gioco sono in realtà piuttosto semplici. L’interfaccia pone in alto a sinistra i ritratti dei vari personaggi che comporranno il nostro party, mentre la barra delle abilità sarà ben distinguibile in alto. Tramite i tasti F1-F12 potremo sfruttare le varie abilità, mentre in basso a destra avremo i comandi relativi ai movimenti e alla modalità “in combattimento”. In basso a sinistra, una pratica mini mappa ci informerà sul territorio da noi esplorato, e in basso, l’HUD dove sono riepilogate le statistiche sui danni e le varie resistenze del personaggio che è attualmente selezionato.

La scheda di ogni membro del party, va più in profondità, offrendoci anche i dati relativi ai valori di Forza, Destrezza, Intelletto, Costituzione, Volontà. Questi punti potranno essere migliorati al passaggio di livello, dopo aver guadagnato un determinato quantitativo di esperienza grazie alle varie quest che il gioco offrirà. Sempre rimanendo nella scheda del personaggio, oltre ad un riepilogo approfondito dei danni e delle resistenze, troveremo l’albero delle abilità, che ci permetterà di sbloccare skill attive o passive nel corso della nostra avventura.

COSTRUIRE LA PROPRIA FORTUNA




Per quel che riguarda la componente rts del gioco, è ancorata ai dettami classici del genere. Arrivati ad un determinato punto dell’avventura, potremo conquistare un avamposto, che fungerà da punto di partenza per la costruzione di un impero in miniatura. Per citare un titolo come esempio, potremo optare per Warcraft 2.

Preso il primo l’avamposto, non recluteremo i lavoratori tramite la struttura di base ma acquisiremo nuovi aiutanti grazie alla conquista di altri punti d’interesse sparsi nella mappa. La raccolta delle varie risorse è totalmente automatica, basterà costruire l’edificio preposto (capanna del tagliaboschi per la legna per capirci), mentre le altre costruzioni verteranno sul reclutamento delle varie unità per il nostro esercito. La componente strategica non raggiunge i livelli di un Settler 4, ma tutto sommato è in linea con l’anima ibrida del prodotto.

In combattimento, le unità verranno guidate tramite il tasto sinistro del mouse, e attaccheranno il nemico non appena rientrerà nel raggio d’azione. Nelle fasi più concitate ed impegnative degli scontri però, il gioco mostra il fianco. Mentre gli eserciti vengono comandati in modo semplice e piuttosto intuitivo, se nello scontro saranno presenti anche gli eroi, dovremo sfruttare una barra delle abilità dove trovano posto TUTTE le skill dei vari personaggi. Oltre alla barra principale, tramite la pressione del tasto apposito, avremo accesso ad una seconda barra, che ci permetterà di sfruttare le skill che non trovavano posto nella principale. A parole sembra semplice, e in effetti lo è, il problema sono i fatti. Mentre la battaglia incombe, switchare e selezionare uno o più nemici per colpirli con una magia ad esempio, può rivelarsi una piccola sfida.

INFINE, PARLATE

Il gioco è doppiato in inglese, ma porta con se un’intera traduzione della nostra lingua per quel che concerne i sottotitoli, i menu, e tutti i dialoghi presenti nel gioco. Considerando l’alta mole di testo, è un vero toccasana per chi non è avvezzo alla lingua della Regina.
In alcuni frangenti abbiamo notato alcune piccole porzioni non ancora localizzate, principalmente piccole descrizioni. Si tratta di una sbavatura che verrà certamente risolta con una delle future patch, ma che in alcun caso impedirà di godersi appieno questa avventura.

GRAFICA E SONORO CON STILE




Graficamente,  Spellforce 3: Soul Harvest fa un bel passo avanti rispetto alla prima iterazione di questa nuova serie. Il level design è nettamente più ispirato, e quello nanico è davvero fantastico. Le texture sono di ottimo livello e gli effetti di acqua e luce ben dosati. Anche i modelli dei personaggi hanno subito un importante miglioramento, e ora sono ben distinguibili anche quando lo zoom è al massimo. Le costruzioni sono tutte molto diverse e ben caratterizzate.

L’interfaccia, nonostante il problema delle abilità durante le battaglie, è ben costruita, fornendo tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno senza dover passare attraverso vari menu. I requisiti minimi parlano di un Intel Core i5 3570/AMD FX-6350, 6 GB di RAM e una scheda video Gtx 660 o AMD Radeon 7850 2GB. Con il nostro fedele Asus Rog G752VS e tutte le impostazioni al massimo, il framerate si è rivelato stabile.

Ci ha sorpreso in positivo la colonna sonora, ispirata e ricca di tracce molto diverse che accompagneranno le nostre avventure senza mai stancare. Soprattutto il tema principale, davvero stimolante.

COMMENTO FINALE

E siamo giunti alla fine. Spellforce 3: Soul Harvest è il degno erede del primo capitolo, capace di ampliare la formula e migliorarla, grazie ad una storia profonda, marcata e matura. La modalità ibrida del gioco si rifà a quella del capostipite, ma con una serie di migliorie e rivisitazioni che migliorano non poco l’esperienza.

La controparte rts è sempre la stessa, pur con qualche novità, e si armonizza perfettamente con il gameplay ibrido della serie. Peccato per la gestione delle abilità nel mezzo della battaglia, che nei casi più concitati creerà un po’ di confusione. Consigliamo vivamente l’acquisto a tutti i fan della serie, ma anche a chi si avvicina per la prima volta al genere, che accontenterà sia i fan di giochi di ruolo un poco più “leggeri” in statistiche e modificatori, che gli affezionati degli rts vecchio stampo.

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Un milione di copie vendute per Total War: Three Kingdoms

Total War: Three Kingdoms è diventato il titolo più venduto della serie di Creative Assembly e SEGA, superando un milione di copie vendute nella prima settimana. Questo traguardo è la conferma di un debutto da record, in cui il gioco ha superato qualsiasi titolo strategico concorrente su Steam registrando così il più grande lancio del 2019 sulla piattaforma fino ad oggi.

Rob Bartholomew, chief product officer del titolo uscito lo scorso 23 maggio, ha sottolineato:

Sapevamo di avere qualcosa di speciale con Three Kingdoms, ma la risposta dei giocatori, vecchi e nuovi, ha superato ogni aspettativa. Stiamo leggendo alcuni dei migliori commenti dedicati a Total War. Siamo molto orgogliosi.

Total War: Three Kingdoms immerge i giocatori nell’Antica Cina dove vestiranno i panni di potenti signori della guerra, banditi e diplomatici in lotta per il titolo di imperatore. Il gioco è stato acclamato per i nuovi e rivoluzionari diplomacy e social system, portando nuova profondità e narrazione in Total War, in un modo che i giocatori non hanno mai visto prima.

Total War è ambientato per la prima volta in Cina e ha dato vita all’arte vibrante, ai paesaggi lussureggianti e ad un dinamico accompagnamento sonoro. Con diverse modalità di gioco basate su eventi storici dell’epoca e alle leggende romantiche che hanno affascinato il pubblico per secoli, Total War: Three Kingdoms è la miglior ricreazione di uno dei periodi più avvincenti della storia globale.

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Warhammer: Chaosbane, dettagli su endgame e dlc

Bigben ed Eko Software svelano i dettagli sull’endgame, sui contenuti gratuiti ed a pagamento che saranno disponibili dopo il lancio di Warhammer: Chaosbane. Ricordiamo che l’action rpg debutterà a breve, su Pc, PS4 ed Xbox One.

Più precisamente il 4 giugno mentre chi ha acquistato la Magnus Edition potrà iniziare a giocare da dopodomani, 31 maggio.

Ecco, dunque, le novità rammentando che nelle scorse ore è stato pubblicato il trailer sulla storia. Buona lettura.

ENDGAME

Una volta che la quest principale sarà completata, i giocatori potranno avviare una nuova partita con un nuovo personaggio mantenendo tutto quello che avevano precedentemente sbloccato: crafting, frammenti, monete, e così via.

Inoltre, finire il gioco permetterà di sbloccare nuove modalità endgame:

  • Modalità Spedizioni: Il modo migliore per una partita veloce, da soli o con gli amici, in livelli generati randomicamente.
  • Ricerca di reliquie: Il giocatore potrà ottenere una mappa dalla Gilda dei Collezionisti per poter accedere ad un dungeon che offre differenti livelli di difficoltà, oltre alla possibilità di ottenere gear eroico.
  • Boss Rush: Modalità che permette di confrontarsi contro i principali boss del gioco in maniera molto rapida per testare build e gear.

POST LANCIO

Aggiornamenti regolari disponibili per tutti:

  • Il primo aggiungerà un livello di difficoltà e un nuovo gear.
  • In seguito, verrà aggiunta la modalità permanent death (morte permanente, ndr).
  • Un nuovo set eroico per ogni eroe e un livello extra di difficoltà.
  • Incremento del livello massimo del personaggio.

AGGIORNAMENTI A PAGAMENTO (INCLUSI NEL SEASON PASS)

Saranno quattro le espansioni incluse nel season pass di Warhammer: Chaosbane. Ecco la breve descrizione.

  • Il primo dlc offrirà nuove emote e una skill passiva che aumenterà la possibilità di trovare oggetti eroici.
  • Quello seguente aggiungerà una abilità passiva che permetterà di trovare più facilmente i frammenti di Dio, così come un alternativo albero delle skill Divino per ogni personaggio.
  • Il terzo dlc metterà a disposizione nuovi compagni per ogni personaggio giocabile.
  • L’ultimo conterrà una nuova storia, raccontata in un nuovo atto, separata dalla campagna principale, che si svolgerà in un ambiente mai visto prima. Questa volta, al posto delle forze del Chaos, gli avversari saranno parte di un antico male mai sopito, ovvero i Re dei Sepolcri.

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Journey, la versione Pc debutta il 6 giugno

La data di uscita per la versione Pc di Journey è stata ufficializzata dal publisher Annapurna Interactive. Il particolare gioco, ampiamente conosciuto dagli appassionati PS3 e PS4, approderà sull’Epic Games Store (dove al momento è in esclusiva), debutterà il 6 giugno. Giovedì prossimo.

Lo scrive Gematsu. L’edizione Pc di Journey supporterà il 4K.

 

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Layers of Fear 2 fa il suo debutto su Pc e console

Oggi è il gran giorno di Layers of Fear 2. L’horror cyberpunk di Blooper Team pubblicato sotto etichetta Gun Media, fa il suo debutto oggi su Pc, PS4 ed Xbox One.

È il seguito dell’horror psicologico Layers of Fear, con doppiatori capitanati dalla premiata icona horror Tony Todd. Vediamo il trailer di lancio.

Rafał Basaj, brand manager di Bloober Team, ha sottolineato:

“L’attesa ci sta uccidendo ora che stiamo per mostrarvi il sequel del nostro gioco di maggior successo – Layers of Fear 2. Sarà un’esperienza sensazionale per i giocatori e stiamo contando seriamente le ore per leggere e vedere cosa ne pensano. È il risultato del duro lavoro, la visione e la passione del team di sviluppo di Bloober, ma anche del sudore e del sangue (si tratta pur sempre di un horror, no?!!) di Gun, che ha dimostrato di essere il migliore dei migliori nel sostenerci. Spero che tutti voi possiate apprezzare questo folle viaggio fatto di arte, scoperta di voi stessi e paura. Divertitevi al massimo!”.

Ismael Vicens, produttore senior di Gun Media, ha detto:

“Quando abbiamo iniziato a collaborare con Bloober Team più di un anno fa, sapevamo che Layers of Fear 2 aveva qualcosa di speciale. Il nostro amore condiviso per l’horror, unito alla loro sapienza, ha dato a tutti noi la passione, la fiducia e la spinta necessaria per rendere quest’esperienza davvero terrificante e suggestiva, proprio come doveva essere. È stato un onore collaborare con Bloober Team per aiutarlo a presentare ai fan dell’horror il suo prossimo capolavoro”.







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A.O.T. 2: Final Battle, nuovi dettagli

Manca sempre meno al 5 luglio, giorno del debutto su Pc, PS4, Xbox One e Switch, e Koei Tecmo Europe ha svelato nuovi dettagli su A. O. T. 2: Final Battle.

I giocatori potranno immergersi nell’azione della serie indossando il loro equipaggiamento ODM e volando in battaglia per sconfiggere i devastanti Titani.

A.O.T. 2: Final Battle include la Stagione 3, parte 1 e 2, dell’anime nella nuova “Character Episode Mode”. Mentre la lotta dello Scout Regiment contro i Titani imperversa e la squadra cerca di svelare i misteri dietro i loro colossali nemici, un nuovo elemento si aggiunge all’azione: i Titani non sono gli unici nemici. L’Anti-Personnel Control Squad, guidata dal famigerato Kenny Ackerman, è pronta a catturare Eren e Historia, a qualunque costo. Lo Scout Regiment ha deciso di salvare i propri compagni di squadra, ma hanno imparato rapidamente che non possono fidarsi di nessuno all’interno delle mura che chiamano casa.











I fan potranno immergersi in questa epica storia attraverso tre diversi punti di vista: lo Scout Regiment, i 104th Cadets e i Warriors, concentrandosi su Reiner, Bertholdt e Zeke. A.O.T. 2: Final Battle non solo permetterà ai giocatori di rivivere le emozionanti battaglie dell’anime, ma anche di vivere elementi extra della trama, non inclusi nell’anime originale. Questi episodi offrono una prospettiva più ampia, svelando ciò che succede nel dietro le quinte dell’azione principale.

Koei Tecmo Europe ha pubblicato un trailer nuovo di zecca e una serie di screenshot dedicati alle meccaniche di gameplay e alla narrazione delle Stagioni 1-3. Ecco la clip.

Inoltre, gli Scout desiderosi di unirsi all’azione possono effettuare ora il pre-order per ottenere contenuti bonus utili per migliorare la loro esperienza di ‘Attack on Titan’. Coloro che acquisteranno A.O.T. 2: Final Battle, in edizione fisica o digitale, per PlayStation 4 e Xbox One durante il primo mese di lancio riceveranno il costume “Queen of Historia” per Christa, “Young Male Coat” per Kenny, “Plain Clothes (Underground City)” per Levi e il costume “One-piece Dress” per Mikasa. I giocatori PlayStation 4 riceveranno anche l’accesso anticipato ai personaggi giocabili ‘Kenny’ e ‘Zeke’ al momento dell’acquisto, entro il primo mese, mentre i giocatori di Xbox One che effettueranno il pre-order del gioco prima del lancio saranno in grado di sbloccare questi due personaggi in anticipo per il loro roster. Il pre-order su Nintendo Switch sarà disponibile nelle prossime settimane.











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Tennis World Tour Roland-Garros Edition è disponibile

Il periodo non poteva essere più indicato: Tennis World Tour Roland-Garros fa il suo debutto odierno su Pc, PS4, Xbox One e Switch. Il gioco è disponibile sia in versione digitale e fisica.

Quest’anno torna la simulazione tennistica di Bigben con tantissimi nuovi contenuti e tutti gli aggiornamenti degli ultimi mesi: ora è possibile prender parte ai match più importanti con i migliori giocatori del mondo nei leggendari campi ristrutturati del Roland-Garros, i famosi internazionali di Francia.

Rafael Nadal, plurivincitore del Roland-Garros, Kristina Mladenovic, una delle giocatrici più forti a livello mondiale, e Caroline Garcia, No.1 di Francia nel 2016, sono stati aggiunti alla già nutrita lista di giocatori disponibili nel gioco.

Ecco il trailer di lancio di Tennis World Tour Roland-Garros. Buona visione.

TENNIS WORLD CUP TOUR ROLAND-GARROS EDITION INCLUDE

  • 33 dei migliori giocatori del mondo, inclusi Roger Federer, Rafael Nadal, Stan Wawrinka, Kristina Mladenovic e le leggende Andre Agassi e John McEnroe.
  • Oltre 21 campi su ogni superficie, inclusi i nuovi campi principali del Roland-Garros: Philippe-Chatrier, Suzanne-Lenglen e Simonne-Mathieu. Il titolo dà ai giocatori l’opportunità di essere i primi a cimentarsi su questi campi nel loro stato finale, dopo cioè le ultime ristrutturazioni.
  • Il campo centrale del Mutua Madrid Open: “La Caja Magica”.
  • Modalità carriera che simula realisticamente la carriera dei giocatori, con allenamenti, partite, qualificazioni e altro ancora.
  • Un nuovo tool di personalizzazione per creare il proprio giocatore partendo da zero.
  • Modalità online con classifiche e match privati.

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Warhammer: Chaosbane, trailer sulla storia

L’esordio di Warhammer: Chaosbane è dietro l’angolo. Bigben ci mostra il trailer sulla storia oscura dell’action RPG in arrivo il 4 giugno su Pc, PS4 ed Xbox One. Chi, però, ha la Magnus Edition potrà giocarlo dal 31 maggio.

Conosciamo la storia del mondo di gioco. Il mese scorso, ricordiamo, è stato protagonista di una nuova closed beta.

In partnership con Ankama, compagnia di animazione del Nord della Francia conosciuta specialmente per Dofus e Wakfu, Bigben ed Eko Software hanno creato questo story-trailer per Warhammer: Chaosbane. È arrivato il momento di unirsi alle forze dell’Impero e respingere le avanzate del Chaos in un mondo sull’orlo del baratro.

Ecco la clip, lunga quasi due minuti.

LA STORIA

In un’era senza legge e piena di disperazione l’Impero dell’Uomo giace in rovina, fatto a pezzi dalla guerra civile e dilaniato da carestie e pestilenze. E fu così che, nell’anno 2301, un signore della guerra Kurgan di nome Asavar Kul unì le tribù del Chaos per partire in guerra contro i regni degli uomini. Gli invasori entrarono nelle lontane terre di Koslev saccheggiando la più grande città della zona, Praag. Ma nell’ora più buia dell’Impero, un nobiluomo del sud chiamato Magnus spinse i popoli dell’Impero a resistere agli invasori.

L’armata Imperiale marciò alla volta della capitale di Kislev per salvare il suo popolo in una furiosa battaglia contro l’esercito di Kul fuori dalle mura della città. Aiutato da potenti eroi accorsi da ogni latitudine, Magnus sconfisse Kul in combattimento, e le orde del Chaos si dispersero nel vento. Benedetto dagli dei e proclamato come vero Imperatore, Magnus torno a Nuln in trionfo. Ma mentre il Vecchio Mondo celebrava la vittoria di Magnus, gli Dei Oscuri pianificavano la loro vendetta.

Primo action RPG a svolgersi nel mondo di Warhammer, Warhammer: Chaosbane invita i giocatori ad immergersi nel Vecchio Mondo, ancora segnato dalla Grande Guerra contro il Chaos – sanguinoso conflitto svoltosi parecchi anni prima. I giocatori vestiranno i panni di umani, alti elfi, elfi silvani oppure dei nani, e scopriranno diverse iconiche località come la città di Praag, oppure ancora Nuln, capitale dell’Impero al tempo in cui Chaosbane è ambientato.

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They came from the Sky, (mini) Recensione

La fantascienza è sempre stato un argomento molto interessante. Fin da tempi remoti. Un esempio storico fu la trasmissione radiofonica del 1938 intitolata “War of the Worlds” interpretata così bene da Orson Welles che molte persone che ascoltarono la radio credettero effettivamente ad una invasione aliena. Non mancano esempi anche negli anni successivi. Ma non è questa la sede per andare avanti. Abbiamo voluto iniziare così la (mini) recensione di They came from the Sky, nuovo titolo di Fobti Interactive che dopo averci portato nel West con Gunman Tales e fatto esplorare dungeon con eroi nell’interessante RPG “numerico” Numgeon, ci fa vestire i panni degli alieni invasori.

Proprio così. E lo fa facendoci tornare indietro, in un’atmosfera anni ’50. Il gioco è uscito su Steam pochi giorni fa e propone una grafica in pixel art ed un design interessante. Oltre a dinamiche estremamente semplici ed immediate che lo rendono adatto a chi vuole divertirsi per qualche minuto.

Ecco la nostra recensione.

GAMEPLAY SNELLISSIMO MA DIVERTENTE

Diciamocelo subito: They came from the Sky è un passatempo semplice. Potremmo definirlo una sorta di “Space Invaders al contrario”. In questo caso, infatti, saremo noi a guidare l’invasione aliena a bordo di un classico disco volante del tutto simile a quello che si ritiene sia caduto a Roswel, negli Usa, avvenuto nel 1947.

Il nostro compito? Semplicissimo: rapire (o come simpaticamente viene descritto su Steam: “salvare”) il maggior numero di esseri umani e/o animali evitando anche le rappresaglie della polizia o altri tipi di controffensiva terrestre. Al tempo stesso sarà importante evitare di rimanere senza energia (del resto è sempre un ufo degli anni ’40-’50) e conquistare bonus che aumentino il tempo a nostra disposizione che è limitato. La missione è nobile: assicurare un numero di esseri umani per poter preparare un delizioso frullato rinfrescante…

Grazie al raggio traente quindi potremo attirare nel nostro disco volante persone ed animali. Raccoglieremo anche dei bonus che serviranno a renderci invisibili per un breve periodo di tempo, a fermare le persone e renderci più facile il nostro compito o, ancora, a trasformare le persone in polli, o attivare scudi o il warp che serve per la ricarica.

Potremo anche raccogliere, sempre col nostro raggio, alcune monete che accumulate saranno utili a sbloccare altri tipi di ufo. Ve ne sono in tutto sei. Questi si differiscono non solo per l’aspetto (sempre retro) ma anche per tre caratteristiche: velocità di movimento, energia e resistenza ai colpi.





Non possiamo, inoltre, il nostro movimento laterale sarà automatico ma grazie all’utilizzo del nostro raggio potremo cambiare direzione.

Nel gioco sono presenti le statistiche. Ad esempio leggeremo quante volte siamo stati abbattuti, quanti round abbiamo fatto, quanti umani abbiamo rapito, quanti animali sono stati prelevati e così via. Nonché il nostro rango mentre il numero di monete raccolte tra ogni partita è cumulativo e, come detto, serve a sbloccare le navette con le quali effettuare le nostre scorribande.

Ah, ovviamente bisogna fare il maggior numero di punti e se centreremo tanti obiettivi rapidamente attiveremo un sistema di combo che aumenterà a il punteggio.

PIXEL, BUONA MUSICA E QUALCHE EFFETTO









Dal punto di vista tecnico, They came from the Sky è il classico lavoro in pixel art da parte di Fobti Interactive. Tutto molto semplice ma ben fatto ed in grado di offrire la giusta atmosfera. Buoni anche alcuni piccoli effetti ed un omaggio a Godzilla che ogni tanto fa capolino sulla scena.

Ed a questo punto, facendo un passo indietro, ci viene un dubbio: ma noi li rapiamo o li salviamo questi esseri umani, gatti, gabbiani, poliziotti, polli e così via?… In effetti se gli umani potessero scegliere, cosa farebbero: essere spiaccicati da Godzilla o essere l’ingrediente principale di un succo rinfrescante per alieni?

Ci sono alcune opzioni grafiche per gli effetti (togliere lo “sporco” ad esempio) o per giocare in bianco e nero o a colori. Buoni gli effetti sonori e buonissime anche le due musiche. Entrambe evocative e di atmosfera che fanno perfettamente il loro dovere. Offrono, infatti, quel po’ di suspense che ci aspetteremmo anche da un tipo di film del genere. Ci accompagnano molto bene nella nostra missione di terrore… o di salvataggio… beh, nel nostro compito.

COMMENTO FINALE

They came from the Sky è un bel passatempo. Nulla di impegnativo ma è molto simpatico. E siamo convinti che effettivamente nove alieni su dieci (come ironicamente appare nella pagina Steam del gioco) abbiano ragione consigliando questo giochino firmato da Fobti (al secolo Tibor Fobel). Divertente, scanzonato, immediato e per piccino che sia, funzionale.

Ottimo prezzo (non supera i tre euro, ndr), peccato per la poca varietà complessiva. Capiamo, tuttavia, che vada bene così visto il tipo di produzione strettamente individuale ed indipendente.

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