Made in Italy, che bel momento

Il Made in Italy dei videogiochi probabilmente non fatturerà (ancora) tantissimo rispetto ad altri settori più “blasonati” o con più storia del nostro Paese. O non sarà ancora al top in Europa dove Regno Unito, Francia, Polonia, Germania ed altri ci superano, ma sta producendo sempre con più frequenza titoli interessanti, anche di buona ed ottima fattura. Non solo buone idee solo abbozzate ma giochi di livello anche internazionale.

Sono lontani, infatti, i tempi in cui Simulmondo, Genias ed Idea Software, rappresentavano tra fine anni Ottanta ed inizio anni Novanta la summa dell’industria del Belpaese. Tre software house che tenevano alta la bandiera.  Negli ultimi anni, infatti, si è assistita ad una crescita degli ambienti dei “developers”. Questo grazie anche a costanti e sempre più importanti eventi che sono anche un momento di confronto e di crescita. Insomma, è un bel momento per gli studi e gli sviluppatori italiani.

I team italiani sono cresciuti di numero: attualmente operano oltre 125 studi di sviluppo che offrono lavoro a più di 1.100 persone. Più dettagli li trovate a questo link. Ma in sostanza si producono giochi sempre più belli e con maggior frequenza.

In questo nostro speciale dedicato al Made in Italy raccogliamo alcuni giochi che sono usciti di recente (anche nel 2018) o che devono essere ancora pubblicati. Tra i primi, il recentissimo Assetto Corsa Competizione è senza dubbio uno dei prodotti di maggior risalto a livello globale. Tra i giochi in arrivo, invece, segnaliamo subito Baldo di Naps Team che in questo periodo ha fatto letteralmente faville sui social e che arriverà su Pc e console in data ancora da stabilire.

Indicheremo i titoli da noi recensiti ed annunciati dalle software house italiane, spesso e volentieri indie sperando di far risaltare l’ingegno e la maestria che stanno cominciando, finalmente, ad ottenere consensi anche fuori dalla Penisola.

Siete pronti per la carrellata sui prodotti Made in Italy? Buona lettura.

I GIOCHI PUBBLICATI IN QUESTO 2019

ASSETTO CORSA COMPETIZIONE (KUNOS SIMULAZIONI)

A lui va la “pole positition”. Non potevamo non aprire con Assetto Corsa Competizione, ultima fatica di Kunos Simulazioni. La software house capitolina ha realizzato sotto il marchio 505 Games quello che è l’evoluzione di Assetto Corsa. Si tratta anche del videogioco che ha la licenza del prestigioso Blancpain GT Series. Meteo dinamico (con enormi conseguenze sul gameplay “in corsa”), livello simulativo che ridefinisce lo standard e tanta passione caratterizzano questo titolo. Ma oltre alla semplice e smisurata passione c’è senza dubbio molto talento disciplinato dalla dedizione.

Lo abbiamo premiato con un 9,5 ma se ci fossero state più vetture ed una carriera non slegata al marchio Blancpain GT Series e più simile a Gran Turismo, avremmo probabilmente dato il primo dieci e lode della nostra storia quasi decennale. Il gioco è come sempre in evoluzione ma il mix tra tecnica, realismo e beltà tecnica è impressionante e può solo migliorare. Uno di quei titoli Made in Italy che il mondo ci invidia.

SUPER CANE MAGIC ZERO (STUDIO EVIL & SIO)

Dopo alcuni anni di attesa, Super Cane Magic Zero ha fatto il suo esordio qualche settimana fa in versione “definitiva”. Caratterizzato dall’aspetto grafico realizzato dal fumettista e youtuber Simone Albrigi in arte SIO e da un ottimo lavoro da parte di Studio Evil, questo action RPG è insospettabilmente profondo. Scanzonato e ricco di nonsense, Super Cane Magic Zero si lascia giocare con spensieratezza ed è in grado di offrire ore ed ore di divertimento. Parecchie ore.

La storia è ricchissima, il gioco offre tanta varietà ed oggettivamente fa bene moltissime cose. Inoltre la modalità PvP ne aumenta la longevità. E siamo sicuri che le novità non sono ancora finite.

MOTOGP 19 (MILESTONE)

Milestone punta forte, ovviamente, sulla serie MotoGp, fiore all’occhiello della software house milanese. MotoGp 19, il nuovo capitolo della serie dedicata al tanto amato motomondiale, non fa grossissimi passi in avanti ma riesce comunque ad offrire delle novità interessanti. Una di queste è la nuova intelligenza artificiale A.N.N.A., basata su reti neurali, realizzata da Orobix. A.N.N.A., fa in modo che i piloti gestiti dalla CPU non siano regolamentati da una serie di parametri predefiniti. Gli altri centauri sviluppano le loro abilità gara dopo gara imparando anche ad agire più rapidamente e più efficacemente.

Per il resto, i tanti contenuti ed il buon aspetto fanno il resto.

BLACK PARADOX (FANTASTICO STUDIO)

Gli shoot’em up sono tra i generi che hanno fatto la storia dei videogiochi. Fantastico Studio ha ripreso questo filone per offrirci Black Paradox, uno sparatutto a scorrimento orizzontale dove lo stile grafico e le tante citazioni la fanno da padrona. Una navetta che sembra la DeLorean de Ritorno al Futuro, una veste grafica al neon ed in pixel art, armi futuristiche ed aggiornabili, nemici vari e sempre tosti fanno di questo titolo un bel tuffo nel passato con mezzi moderni.

Fantastico Studio ha fatto un piccolo capolavoro dando il pizzico di roguelike a questo shoot’em up. Il team è stato in grado anche di unire grandi doti artistiche a contenuti adeguati e congrui. Insomma, un bel lavoro concreto che sarà apprezzato da chi ama il genere.

ACTIVE SOCCER 2019 (THE FOX SOFTWARE, GIANLUCA TROIANO)

Il calcio moderno nei videogiochi è da tempo un affare a due tra i canadesi di EA Sports con Fifa ed i giapponesi di Konami con PES… e gli italiani? Cosa fanno gli italiani che notoriamente sono un popolo di Santi, Poeti, Navigatori e Commissari Tecnici della Nazionale? A rispondere a questa domanda ci pensa Active Soccer 2019 uscito a fine aprile su Switch griffato The Fox Software.

Si tratta di una versione migliorata di Active Soccer 2DX uscito qualche anno prima. Un gioco di calcio indie, che rievoca abbondantemente ed anche in ottimo stile due classici dell’epopea 16 bit quali Kick Off 2 e Sensible World of Soccer. Il titolo firmato da Gianluca Troiano prende, infatti, il meglio da questi capisaldi del passato e li mixa sapientemente mettendoci anche del proprio. Il gameplay è veloce, frenetico, divertente, dai toni arcade ma non per questo meno profondo di quello che ci si possa aspettare. Le parole d’ordine sono tre: ritmo, ritmo, ritmo.
Inoltre, le diverse modalità tra cui la carriera che è identica ma più ampia di quella di Sensible World of Soccer è il fiore all’occhiello.
Graficamente carino e con opzioni più approfondite rispetto alla versione precedente. Chiaramente non stiamo parlando del nuovo Fifa o del nuovo PES, ma se volete un gioco vecchio stile molto interessante, divertente e longevo, allora Active Soccer è da avere anche perché su Switch non ci sono tantissimi titoli calcistici al momento.

KATANA SOUL (SEEP PRODUCTION)

Come detto ad inizio di questo speciale, gli studi indie sono la locomotiva del movimento dei developer italiani. Seep Production è un micro-studio formato principalmente dai fratelli Sergio ed Enrico Giansoldati. Una delle loro ultime fatiche è Katana Soul un omaggio agli action platform degli anni ’80 che spopolavano sul Commodore 64.

Il titolo è piccolo in termini di estensione del mondo di gioco ma davvero tosto, difficile e probante. Se le prime fasi possono essere quasi accomodanti, Katana Soul mette a dura prova l’abilità degli appassionati. Il tutto è accompagnato da uno stile grafico che ricostruisce perfettamente le tipiche produzioni per C64 dell’epoca. Stesso dicasi per il comparto sonoro. Una bella ricostruzione. Una lettera d’amore ai bei tempi che furono.

XENON RACER (3D CLOUDS)

I racing games sono un genere sempre più diffuso anche dalle software house italiane. Xenon Racer di 3D Clouds conferma questa vocazione nonché le attitudini della software house che in precedenza aveva sfornato l’allegro e coloratissimo All-Star Fruit Race incentrato sui  kart.

Questa volta andiamo nel futuro prossimo, nel 2031 assisteremo a gare con monoposto a levitazione magnetica ma nel frattempo c’è un periodo di transizione dove una sorta di Formula E estremizzata catalizza l’attenzione del pubblico.

Il gioco ci offre la possibilità di guidare bolidi ad oltre 400 km orari in diversi circuiti sparsi per il mondo. Ne nasce un gameplay gradevole, divertente (non perfetto), fatto di derapate e duelli all’ultimo sangue con altri piloti in una modalità carriera lunga ed estenuante. Ci sono sempre veicoli e gare da sbloccare sempre più difficili. Ottima colonna sonora e buonissima grafica. Forse non troppo varia ma ben fatta.

THE BALLAD SINGER (CURTEL GAMES)

Lo abbiamo descritto come un imponente libro game fantasy di grande pregio. The Ballad Singer, titolo uscito a febbraio a firma di Curtel Games è senza dubbio questo.

I numeri, inoltre, sono imponenti: 40 finali, oltre 400.000 parole di testo, centinaia di snodi narrativi e molto altro. Il gioco, inoltre, propone un buon doppiaggio ed un lato artistico veramente di prim’ordine. Certo, manca l’azione, manca forse il vero e proprio grado di sfida ma chi ama leggere e riflettere per trovare scelte e decisioni adeguate, può non curarsi di queste caratteristiche mancanti.

La vera sfida in The Ballad Singer è non farsi rapire dalle pagine fantasy di questo enorme racconto.

TITOLI MENO RECENTI

Ma questo trend positivo esiste già da tempo. Lo scorso anno abbiamo avuto alcuni titoli da menzionare. Impossibile non ricordare l’eccellente Ride 3 che ricordiamo sia per un buonissimo impatto grafico, ma anche per la grande giocabilità e varietà di piste, moto, nonché ricambi estetici e non solo per personalizzare al massimo la propria moto dei sogni. Il tutto suggellato da una modalità carriera veramente ispirata. Uno dei migliori giochi italiani dello scorso anno capaci anche di esportare più che degnamente il Made in Italy all’estero.

Ma ecco un’altra rapida carrellata.

GHOSTLY MATTER (SMALL BROS, IVAN PORRINI)

Small Bros, un micro-team composto da Ivan Porrini, ha sfornato nell’estate scorsa l’ottimo Ghostly Matter, un metroidvania in pixel art basato sulle cupe atmosfere dei fantasmi, zombie ed altre creature mostruose e spettrali.

A volte sembra di rievocare Ghostbusters. Il titolo propone un gameplay di livello con una sfida impegnativa e piuttosto profondo se si considera la natura indie e rievocazione retro di Ghostly Matter. La produzione oltre ad una longevità e grado di sfida non male, pone sul piatto un aspetto grafico vintage ben fatto e non privo di effetti interessanti e di brani in chiptune niente male.

GROOD (CLAUDIO CATALANO)

Prendete Unity, datelo ad un appassionato di shoot’em up classici ed aspettate. Il risultato potrebbe essere Grood, titolo firmato da Claudio Catalano che da qualche tempo è su Steam. Uno sparatutto a scorrimento orizzontale all’antica ma visto in chiave moderna grazie ad una veste grafica splendida e ad effetti particellari di livello compresi giorno-notte, luci ed ombre.

La grafica low poly è intrigante mentre il sonoro è adeguato. C’è ovviamente un grado di sfida non indifferente visto che si tratta di un gioco arduo.

MILANIOR (ITALO GAMES)

I film poliziotteschi degli anni ’70 che vedevano Milano enorme palcoscenico del crimine organizzato sono diventate pellicole di culto. Uno dei vanti del Made in Italy. Amatissimi per dinamiche, trama, inseguimenti, scene epiche in grado di rappresentare luoghi del capoluogo meneghino come miti e consacrarli al grande pubblico.

Così come alcune vetture storiche ed anche armi. Detto questo, Milanoir, primo titolo di Italo Games è un action game sparatutto in pixel art piuttosto riuscito, ben confezionato ed interessante. Difficoltà a parte e sistema di combattimento un po’ così anche col joypad, il titolo ha il grandissimo pregio di ricostruire scene ed azione tipiche e decisamente paragonabili ai film d’azione come Milano Calibro 9 o Milano trema: la polizia vuole giustizia. E ci fermiamo qui perché la lista è più lunga.

DETECTIVE GALLO (FOOTPRINTS GAMES)

Le avventure punta e clicca sono un campo abbastanza apprezzato nel panorama videoludico. Gli italiani non mancano di farsi notare. Lo scorso anno, ma anche più di recente con l’arrivo su console, Detective Gallo si è fatto apprezzare.

L’avventura firmata da Footprints Games dei fratelli Francesco e Maurizio De Angelis ci porta in un giallo-noir molto disneyano made in Italy. A tratti, infatti, sembra di essere a Paperopoli con un protagonista dalle mille regole, dalla forte fibra morale ma ogni tanto un po’ impacciato. Della trama non parliamo, c’è la recensione per questo, ma qui vogliamo ricordare anche il buon doppiaggio dei personaggi principali ed alcune trovate divertenti oltre ad un design ispirato, rotondo e bello da vedere.

GEKIDO KINTARO’S REVENGE (NAPS TEAM)

Un remake fatto col cuore e dopo tantissimi anni. Gekido Kintaro’s Revenge è uno degli ultimi titoli pubblicati da Naps Team, software house indie messinese che ha in Domenico Barba e Fabio Capone i suoi due unici componenti. Dopo il buon Iron Wings è arrivato il remake del picchiaduro a scorrimento (beat’em up per intenderci) uscito 16 anni prima su GameBoy Advance. Il risultato è un porting quasi “fatto a mano” col codice riscritto qualche modalità aggiuntiva per aumentare la longevità ed una splendida pixel art. Una lettera d’amore per un gioco che è tornato a farsi apprezzare su Switch, PS4, Xbox One e Pc.

SLAPS AND BEANS (TRINITY TEAM)

Bud Spencer e Terence Hill insieme in un videogioco che ripercorre la loro cinematografia attraverso diversi stage misti tra beat’em up, racing, intermezzi che rievocano le scene più iconiche. Basterebbe solo questo per esaltarsi. Slaps and Beans, conosciuto ad inizio sviluppo come Schiaffi e Fagioli (del resto il titolo finale del gioco è la traduzione in inglese), per farci esaltare. Trinity Team ha realizzato grazie ad una campagna Kickstarter riuscita questo titolo arrivato ad aprile dello scorso anno su Pc e successivamente su console.

Pixel art di grande impatto e musiche originali (molte degli Oliver Onions) a far da sfondo all’azione. Cosa chiedere di più quando si carica il gioco ed oltre al menu iniziale si può ascoltare la colonna sonora di Bulldozer? Un sogno per molti bambini degli anni ’80 che sono cresciuti coccolati da questi film e da queste canzoni… made in Italy (anche gli Oliver Onions, per chi non lo sapesse, sono italiani).

NANTUCKET (PICARESQUE STUDIO)

C’è una sorta di poesia quando i videogiochi abbracciano i grandi classici della letteratura. Immaginate un’atmosfera costantemente cupa, marinaresca dove il pericolo è dietro l’angolo e dove la navigazione ha le sue difficoltà oggettive. Unitela ai racconti di Moby Dick e miscelate il tutto in un gameplay strategico-gestionale vecchio stile e dannatamente profondo.
Nantucket, che noi abbiamo eletto miglior gioco italiano dello scorso anno, è un’avventura marinaresca con i fiocchi contornata da un lato artistico sapientemente realizzato da Picaresque Studio. Una piccola gemma che offre una grande sfida e tanti scorci narrativi accompagnati da un bel lato artistico e da un commento sonoro “piratesco” d’eccezione. A tratti ci è sembrato di rigiocare a Sid Meier’s Pirates!, uno dei classici di ogni tempo. Complimento migliore non potevamo fare a questo talentuoso team indie. Un affresco made in Italy fatto di pixel, sfida, narrativa ed atmosfera.

ALTRI TITOLI DA MENZIONARE

Giusto quanto meno menzionare alcuni altri giochi. Tra questi Remothered: Tormented Fathers un action adventure firmato dai siciliani di Stormind Games. Il titolo a base horror ha recentemente vinto il titolo di miglior gioco italiano agli Italian Video Game Awards dello scorso aprile.

I GIOCHI MADE IN ITALY DEL FUTURO, C’E’ LA BALDO MANIA

Ma il futuro del Made in Italy si presenta altrettanto roseo. A guidare la ciurma dei giochi più attesi ci pensa Baldo. Naps Team ha pubblicato un mesetto fa il primo video con gameplay ed ha fatto il boom di visualizzazioni. Il progetto del team siciliano è stato adocchiato nientepopodimeno che da Studio Ghibli mentre valanghe di visualizzazioni sono state raggiunte in breve tempo sui canali YouTube di IGN, Microsoft, Sony e Nintendo.

Baldo è ancora un gioco piuttosto misterioso ma il suo stile che rievoca e rende omaggio alle produzioni dei maestri d’animazione giapponese (proprio Studio Ghibli, ndr) lo sta facendo apprezzare il tutto il mondo. Va da sé che questo action adventure sia uno dei giochi italiani più attesi non solo nel nostro stivale ma anche in tutto il resto del mondo.

In questo 2019 dovrebbe arrivare anche Pride Run, un gioco che vuole sensibilizzare il mondo sull’esistenza ed i diritti della comunità LGBTQ. Le parate del Gay Pride ma non solo. E’ produzione indie di IV Productions e Steam Factory.

Ivan Porrini, autore di Ghostly Matter, ha annunciato a fine anno The White Horse. Sarà un platform con combattimenti all’arma bianca non lineari, la possibilità di scelta del personaggio senza inflessioni RPG. Ma si sa ancora pochino.

OutOftheBit ha presentato all’EGX 19 di Londra Super Arcade Race. Secondo i piani degli autori dovrebbe arrivare entro fine anno su Pc, Mac, console e dispositivi mobile. La versione finale dovrebbe proporre 100 vetture, oltre 60 livelli con ambientazioni che riportano agli anni ’90 e disegnate a mano.

Lo stesso team sta lavorando – anche se il progetto è al momento messo in ghiaccio – Super Arcade Football. Il titolo calcistico stava venendo su bene ma gli autori hanno dato una frenata allo sviluppo per rivedere il progetto e le dinamiche. Fino ad ora abbiamo visto un gran potenziale ma gli sviluppatori vogliono avere le idee chiare e probabilmente tornare alla strada originale abbandonando il 3d.

Non possiamo non dedicare un po’ di spazio a PsychoDev che sta realizzando Chronicle of Innsmouth: Mountains of Madness. Con una grafica più definita, un lato artistico più marcato e l’atmosfera che rievoca i classici in pixel art delle avventure grafiche punta e clicca, il nuovo capitolo della serie ad ambientazione lovecraftiana è in lavorazione.

Abbiamo provato le breve, ma intensa, demo.  E promette molto bene. Giusto, inoltre, ricordare come il titolo, sequel del buon Chronicle of Innsmouth, sia stato protagonista di una fruttuosa campagna Kickstarter che ha permesso agli autori di raccogliere oltre 11.000 euro.

Tra i titoli indie particolari segnaliamo anche Nauticrawl. Gioco (qui la nostra anteprima) firmato da Andrea Interguglielmi che ci porta nelle profondità marine all’interno di uno scafandro. Atmosfera cupa, claustrofobica accentuata dal fatto che non vederemo il paesaggio sottomarino che ci circonda ma dovremo capire come far funzionare questo apparecchio per risalire in superficie ed uscire dal pericolo.

Ultimo ma non ultimo, Alaloth, RPG firmato da Gamera Interactive, guidata da Alberto Belli. Si caratterizza per le sue atmosfere fantasy e per la collaborazione con uno dei maestri dei giochi di ruolo, Chris Avellone.

Alaloth – Champions of The Four Kingdoms, questo il titolo completo del gioco, includerà quattro razze giocabili (Umani, Elfi, Nani ed Orchi), una visuale isometrica con azione istantanea e combattimenti profondi, multiplayer locale e cooperativo fino a quattro giocatori, oltre 40 tra casati e clan con cui lottare e dalle quali trarre spunti per il proprio background. Ed altro.

Insomma, c’è da essere contenti per quanto uscito e fiduciosi per il futuro. La schiera di team indie si infoltisce sempre più. Il Made in Italy può sicuramente continuare a dire la sua e le premesse per ulteriori soddisfazioni grazie a più decisi passi in avanti ci sono tutte.

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Slaps and Beans, Recensione Switch

Schiaffi, fagioli, musiche memorabili, scazzottate impossibili e le atmosfere “calde e rassicuranti” dei film con Bud Spencer e Terence Hill. Chi da bambino non si è divertito guardandoli e chi non ha legato qualche ricordo spensierato? Slaps and Beans ci fa rivivere il mito di questa “strana coppia ben assortita” grazie ad un videogioco tutto italiano.

Il titolo è arrivato, ufficialmente, il 20 aprile scorso su Steam ed ha raggiunto Nintendo Switch (e le altre console quali PS4 ed Xbox One) lo scorso 24 luglio andando a rimpinguare il novero degli “spaghetti-beat’em up” portato avanti da Gekido: Kintaro’s Revenge di Naps Team.

Lungi da noi andare a ricalcare quanto espresso egregiamente in sede di recensione della versione Pc, qui ci limitiamo ad una disanima della versione Nintendo Switch del gioco di Trinity Team e Bud Productions.

LO CHIAMAVANO TRINITA’

Slaps and Beans è un omaggio al dinamico duo formato da Bud Spencer e Terence Hill, che per trent’anni ha intrattenuto il pubblico con produzioni a basso budget ma dall’alto tasso di divertimento, battute, ironia e denuncia sociale. Tra una scazzottata e una gag, infatti, i nostri eroi difendevano i più deboli da angherie, spacconerie, malavitosi e schiavisti.

Slaps and Beans non fa altro che porre il giocatore (o i giocatori, visto che uno può impersonare Bud Spencer e l’altro Terence Hill) nei panni di questi anti-eroi tutti italiani alla (ri)scoperta delle pellicole che li hanno resi famosi in tutto il mondo. Dall’ambientazione western di Lo Chiamavano Trinità a quella più recente, come Altrimenti ci arrabbiamo, l’attività prevalente sarà quella di andare avanti a prendere schiaffoni, pugni, padellate i cattivi che ci sbarrano la strada.

Non manca lo spazio per dei mini-giochi di guida o di tempismo, come il gioco di birra e salsiccia, che risultano gradevoli per abbassare il ritmo, di tanto in tanto e far tirare il fiato su un gioco che risulterebbe, alla lunga, troppo monotono e ridondante.

NATI CON LA CAMICIA

Slaps and Beans si presenta in piena Pixel Art, realizzata a regola d’arte e che offre ben pochi difetti per essere bocciata. Anche le animazioni sono state realizzate molto bene e l’accompagnamento musicale, preso di peso da quello delle pellicole più famose che vedono protagonisti i due attori è di sicuro impatto emotivo.

Ci sono ben poche da rimarcare e criticare, in Slaps and Beans e una di queste è certamente la durata, decisamente breve, del tutto. Una questione spinosa, perché il rischio di risultare troppo lungo e ridondante è sempre dietro l’angolo e i mini-giochi non possono certo fare miracoli in tal senso. A nostro modo di vedere, il gioco è semplicemente ben orchestrato e tarato, dura il giusto ma al confronto con altre produzioni, inevitabilmente, bisogna ammettere che la sua durata, unita ad una rigiocabilità che risiede tutta nel tornare ad emulare le gesta degli attori, è estremamente soggettiva.

La versione Nintendo Switch è, né più né meno, identica alle controparti Pc e console, con il solito valore aggiunto della portabilità che permette di godere del gioco anche lontano dallo schermo del salotto o della zona di gioco.
Dato lo stile grafico, non si segnalano peggioramenti di risoluzione o di fluidità dell’azione. L’unica cosa da menzionare è la curiosa corrispondenza di posizione dei comandi, che va in controtendenza con l’usanza di affidare al tasto A del pad della console Nintendo il comando per proseguire e al tasto B il comando per tornare indietro sulle proprie decisioni.
Qui, in sostanza, funziona tutto al contrario e non è cosa da poco per chi è abituato alla normalità.

COMMENTO FINALE

Bud Spencer and Terence Hill Slaps and Beans è un videogioco picchiaduro di scorrimento che si rifà alle pietre miliari del genere, molto in voga negli anni ‘90. Ispirandosi a titoli quali Double Dragon, Metal Slug, Batman The Movie e tanti altri, offre al giocatore una breve ma intensa carrellata di omaggi alle pellicole di Bud Spencer e Terence Hill, accompagnati dalle più iconiche colonne sonore che hanno segnato almeno quattro generazioni di spettatori.

Visivamente stiamo parlando di una gestione della pixel art ai limiti della perfezione e sono molto buone anche le animazioni di protagonisti e comparse. Nemmeno i fondali sembrano essere realizzati con poca cura e questo alza l’asticella della qualità a livelli di eccellenza.

Joypad alla mano si parla di controlli semplicissimi e di facile utilizzo. Giocando in due giocatori sullo stesso schermo, tutta la magia degli anni ‘90 di scazzottare in compagnia riprende vita e si può far meglio in quanto a mosse speciali e situazioni degne dei film dei due famosi attori omaggiati in questa produzione.

La versione Switch, come sempre, si distingue dalle altre per l’eccellente gestione del gioco in portabilità, sul piccolo schermo, sia che si giochi da soli oppure in compagnia. Merito anche della pixel art, il passaggio da grande a piccola schermata non è deludente ma sempre all’altezza. L’unica piccolezza che ci ha messo un po’ in crisi è stata quella di constatare che, su piattaforma Nintendo, contrariamente alla norma di tutti i giochi, si conferma con il tasto B e si ritorna indietro con quello A: segno che i comandi sono stati importati di peso dalle versioni Pc e console da salotto, senza badare al nome del pulsante.

 

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Slaps and Beans, trailer di lancio per la versione console

Tutto pronto per il debutto su console di Slaps and Beans. Già uscito su Pc, il beat’em up in pixel art dedicato a Bud Spencer e Terence Hill sarà disponibile da domani, 24 luglio, su PS4, Xbox One e Switch.

Per l’occasione, Trinity Team – il team indie che sviluppa e supporta il titolo – ha pubblicato il trailer di lancio. Qui, invece, c’è la nostra recensione del gioco su Pc. La versione per computer ci colpì positivamente per l’ottimo aspetto e la buonissima varietà di azione nonché per la colonna sonora che include diversi brani dei numerosi film che hanno visto i due attori protagonisti. Tutte caratteristiche che ritroveremo anche su console.

Vi lasciamo al video. Buona visione.

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Slaps and Beans, Recensione Pc

La mancanza di un gioco su Bud Spencer e Terence Hill è forse stata di quelle grandi pecche degli anni ’80 e ’90. Riflettendo è stata una mancanza passata sostanzialmente inosservata per parecchio tempo. Scommettiamo, però, che in tanti si sarebbero divertiti a cimentarsi in un titolo con i due attori protagonisti.
Probabilmente all’epoca di Amiga e console a 16 e 32 bit si pensava ad altro e non venne realizzato una cosa simile al progetto portato avanti da tempo Trinity Team.

Questo gruppo di sviluppatori italiani indipendenti amanti dei film della longeva coppia di attori ha finalmente concluso – sulla carta ma sappiamo che in quest’epoca non è così – lo sviluppo al proprio gioco-omaggio Slaps and Beans.

Nato inizialmente come Schiaffi e Fagioli (e quindi con titolo italiano), questo progetto ha fatto capolino su Kickstarter a fine 2016 raccogliendo qualcosa come 212mila e passa euro grazie a quasi 7.000 appassionati che hanno donato il loro contributo.
Grazie ad un’intervista agli stessi autori, avremmo successivamente scoperto che moltissimi affezionati provenivano dall’estero (con i tedeschi in grado di essere tre volte tanto i sostenitori italiani), un segno di internazionalità per un gioco che, nel corso del tempo è diventato molto più che un tributo.
E’ anche diventato un modo divertente per fare una carrellata di quanto visto e rivisto nei film girati in tanti anni ed anche per ricordare con tanto affetto Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli, campione di nuoto negli anni ’50 oltre ad essere un artista a tutto tondo, venuto a mancare a fine giugno del 2016, che ha formato con Terence Hill (Mario Girotti) un duo dinamico molto apprezzato, come abbiamo visto, non solo in Italia. Una coppia mai sopra le righe e soprattutto amatissima dai grandi e piccini.

Con l’arrivo della versione “finale” su Steam uscita nelle scorse ore (esattamente il 20 aprile, ndr) per Pc Windows, Mac e Linux dopo quattro mesi pieni di Early Access e dopo le nostre Prime Impressioni in cui elogiavamo quanto fatto fino ad allora, siamo pronti a dirvi cosa ne pensiamo. Buona lettura.

BEAT’EM UP CLASSICO DAL CUORE MODERNO

Basterebbe già il titolo di questo paragrafo per descrivere perfettamente lo spirito del gioco. Bud Spencer & Terence Hill – Slaps and Beans è un beat’em up dallo stile classico. Questo calza a pennello per descrivere in un videogioco le gesta dei nostri due eroi. Un vestito di foggia sartoriale per raccontare le scazzottate furenti ma (incredibilmente) mai violente o cattive con tanti nemici che vengono sbeffeggiati a furia di calci, schiaffoni e mosse speciali tanto potenti quanto rozze e divertenti.

La struttura beat’em up rappresenta il grosso dell’ossatura del gameplay che permette di utilizzare uno a scelta tra Bud e Terence. C’è una grossa peculiarità (già evidenziata nella versione di accesso anticipato): anche in single player ed indifferentemente della scelta del personaggio, l’azione si svolgerà sempre in coppia.
I due nostri eroi, proprio come sul set dei vari film, cammineranno inseparabili con uno dei due personaggi guidato da una discreta intelligenza artificiale. C’è anche la possibilità di alternare il controllo dei personaggi e “switchare” in tempo reale tra Terence e Bud. La differenza tra i due personaggi è ovvia: Bud è possente e potente, un gigante buono; l’altro è più agile ed ha mosse più “fantasiose”. E c’è anche una marcata differenza caratteriale che viene evidenziata dagli ottimi dialoghi ricchi di citazioni.

Ma non ci sarà soltanto da menare premendo i pulsanti del nostro joypad nel modo più veloce e preciso possibile soprattutto in alcuni mini-game. In alcuni scorci di stage cavalcheremo cavalli, ma andando avanti guideremo mezzi più contemporanei. Dopo i primi tre stage ci sarà la corsa con la mitica dune buggy mentre in altri ci si dovrà destreggiare per le strade di Miami per raggiungere un camion pieno di cattivoni ed altro.

Ci è piaciuta la varietà del gameplay che prevede anche diversi minigames mentre le ambientazioni, ovviamente, si rifanno ai vari film nei quali Bud Spencer e Terence Hill sono stati amati protagonisti. Si va dalle atmosfere Western de “Lo chiamavano Trinità” a quelle più anni ’70-’80 di “Altrimenti ci arrabbiamo”, ma ci sono molti altri richiami ai classici del duo italiano che per ovvi motivi non anticipiamo perché siamo restii agli spoiler.

Il filo conduttore è ovviamente lieve, quasi invisibile, ma lega tutti gli stage e mini-giochi presenti. Tante le citazioni anche ad altri film cult ed in generale una bellissima atmosfera. Ma perché è un beat’em up classico dal cuore moderno?

Semplice: il classico è dato dal gameplay e dalle atmosfere, il moderno dall’ottima realizzazione tecnica di cui parleremo a breve.

Lo stile prettamente arcade ci ricorda molto Double Dragon ma in alcuni casi anche Metal Slug. Durante le lunghe fasi beat’em up avremo anche l’opportunità di raccogliere boccali di birra o pentole di fagioli per recuperare energia vitale ed è possibile tenere questi oggetti in mano per utilizzarli contro i malcapitati sgherri che ci vengono incontro. Ci sono attacchi speciali che consumano energia (la barra blu posta sotto quella gialla della vita) che viene ricaricata in automatico. Si respira Arcade.

In altri stage dovremo anche utilizzare pulsanti e leve per sbloccare porte o cancelli. Rispetto alla versione Early Access è stata migliorata notevolmente la sessione della dune buggy che prima era davvero problematica e che ora è stata limata e che offre varie alternative “strategiche” visto che memorizzando il tracciato si possono sfruttare alcune scorciatoie (se non potete batterli con la forza…). Inoltre, sono stati aggiunti ulteriori contenuti (il mini-gioco birra e salsicce, in tipico stile quick-time event ne vogliamo parlare?).

Le altre fasi di guida ci hanno ricordato quelle di Batman The Movie su C64 (ma solo per il tipo di gameplay). Insomma, tutto è molto intuitivo ed anche divertente, a patto che il genere piaccia e che questo genere poco impegnato ma più incentrato sui riflessi venga apprezzato.
Gli sviluppatori hanno provato, riuscendoci anche piuttosto bene, a diversificare le varie fasi di gameplay alternando anche boss-fight, mini-giochi e brevissime fasi stealth. I tre livelli di difficoltà ci permettono di rigiocare i vari stage più volte con gradi di sfida sempre più elevati. In “facile” veramente sarà una passeggiata di una manciata di ore. Giusto menzionare come per materializzarsi il Game Over tutti e due i personaggi dovranno essere accorto di energia. Se uno sarà senza energia vita, l’altro lo aiuterà.

A livello medio la sfida è più interessante mentre la longevità è standard per questo genere action.

PIXEL ART DA APPLAUSI, ANIMAZIONI FINISSIME E MUSICA DA FAVOLA

Il commento tecnico su Slaps and Beans è senza dubbio positivo. Se fin dalle prime fasi dello sviluppo avevamo apprezzato lo stile in pixel art, nella versione finale lo abbiamo trovato ancora più carico di dettagli, animazioni e finezze. Ci sono tanti spunti sui cui parlare.

Ogni stage è perfettamente stilizzato e rievoca a tratti in modo spettacolare i vari set che i giocatori andranno ad esplorare. Ci è piaciuto moltissimo il vecchio West al punto che se fosse stato ambientato esclusivamente li avremmo comunque applaudito. Chiaramente gli autori hanno voluto diversificare il tutto, passare dai cavalli alle moto, alla dune buggy alla classica auto di lusso con le corna da toro di immane “tamarraggine” (ma in pieno stile Texas?) ed ovviamente hanno avuto ragione. Si respira letteralmente aria e pixel di anni ’80. Un’atmosfera irripetibile.

Stupisce come anche in pixel art la dovizia dei particolari non manchino tante finezze soprattutto nelle animazioni. Spesso e volentieri vedremo i nostri due eroi impegnati in attacchi fantasiosi, come spesso accadeva nelle scene dei loro film. Fa sorridere, ad esempio, vedere Terence tirare in alto il boccale di birra per distrarre il nemico di turno e sorprenderlo con un pugno facendogli frantumare il bicchiere in testa. Per non parlare della doppia sberla in faccia (che in siciliano ha un nome ben specifico: “lampiata”, ndr) di Bud al poveretto di turno.

I saloon, ma anche l’infinito super mercato dove ci si può prendere anche a colpi di frutta, una spiaggia da sogno, un villaggio immerso in un’isola remota, polverose strade e tante altre location si alternano e ci offrono un dolce turbinio di ricordi e malinconia.

Oltre alle animazioni ed alla bella grafica in stile 16 bit dove praticamente tutto è al suo posto comprese luci ed ombre e qualche effettino extra (nello stage dune buggy sono apprezzabili le nuvole di polvere alzate dalle nostre sterzate) per non dimenticare qualche chicca ed easter egg (perché troveremo qua e la tanti omaggi ad altre produzioni nazionali ed internazionali anche a livello di menzione), c’è da sottolineare una grandissima colonna sonora composta da 16 brani su licenza degli Oliver Onions, di Franco Micalizzi e di altri artisti. La raccolta Kickstarter è stata sfruttata bene in questo senso con i diritti per poter utilizzare questi brani che hanno contribuito a fare storia ed epica.

Queste possono essere ascoltate separatamente grazie alla funzione jukebox che si trova nel menu principale del gioco che apre con la colonna sonora di Bulldozer. E scusate se è poco. Non manca il “Coro dei Pompieri”, la divertentissima “Whistle and Bell” (usata anche in un paio di documentari di fine anni ’70 che parlavano di Formula 1, ndr), “Dune Buggy”,  “Miami Supercops” ed altri classici.

Tutto perfetto? Quasi. Alcuni piccoli comportamenti dei due personaggi, soprattutto quando si passa da un protagonista all’altro, non convincono. È un po’ come se gli zuccheri dell’intelligenza artificiale calassero di brutto. Nulla di particolare, per carità e la fortuna è che dalla versione Early Access diverse limature sono state effettuate. Ci piace anche menzionare alla fine uno scrolling è molto fluido e privo di incertezze.

COMMENTO FINALE

Bud Spencer & Terence Hill – Slaps and Beans (questo il titolo completo) è il gioco che se fosse stato pubblicato 20 anni fa avrebbe messo tutti d’accordo e siamo certi che sarebbero fioccati i 9,5 ed 10. Anche i 10 e lode volendo.

Ciò non toglie nulla al valore della produzione. Trinity Team ha svolto un lavoro a regola d’arte. Un piccolo gioiellino. Ben fatto a livello tecnico con un’ottima pixel art ricca di dettagli e fluida, una colonna sonora da favola visto che sono presenti 16 brani su licenza dei classici film del duo artistico formato dagli amatissimi Bud Spencer e Terence Hill che tanto hanno fatto ridere con spensieratezza grandi e piccini per anni ed anni.

Chi voleva un omaggio sicuramente è stato accontentato. Ma questo omaggio ha anche un buonissimo carattere perché artisticamente e tecnicamente si fa apprezzare in tutta la sua durata. Buono anche il gameplay che offre un buon grado di sfida, una discreta varietà ed una buona longevità. Avremmo preferito qualche stage e situazione in più ma probabilmente è altrettanto vero che con questo tipo di gameplay gli sviluppatori avrebbero rischiato di diventare un tantino ripetitivi. Ad onor del vero, però, i “completisti” ed i collezionisti di Achievements Steam potrebbero rigiocare più volte Slaps and Beans per conquistare tutti e 34 “trofei”.

Questo omaggio a Bud Spencer e Terence Hill ci ha convinti sotto praticamente tutti i punti di vista. Un omaggio fatto con cuore, meticoloso e divertente soprattutto per gli amanti del gameplay vecchio stile. A conferma che le produzioni indie italiane sono spesso e volentieri di grande spessore. A questo punto, speriamo anche che il titolo sbarchi su console. Vedremo.

 

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Slaps and Beans esce dall’Early Access

Dopo qualche mese dall’arrivo su Steam in Early Access, Bud Spencer & Terence Hill: Slaps and Beans arriva alla versione 1.0. Trinity Team ha ufficializzato il nuovo aggiornamento che di fatto fa uscire il titolo dall’accesso anticipato per la versione “definitiva” per Pc Windows, Mac e Linux.

Per chi non lo sapesse, o ricordasse, Slaps and Beans è un mix tra un beat’em up ed action condito da tanti mini-games che rievocano diverse scene e situazioni dei film con protagonisti Bud Spencer e Terence Hill. Ne abbiamo parlato molto nelle nostre Prime Impressioni realizzate a fine anno scorso Nato da una ottima campagna Kickstarter, il titolo si è subito fatto apprezzare per la sua qualità grafica in eccellente pixel art con alcuni brani tratti dai film.

Bud Spencer e Terence Hill si ritrovano nella loro prima avventura virtuale. Una storia completamente nuova: dal vecchio Western a Miami passando per un’isola tropicale tra conversazioni divertenti, gare di dunebuggy, e naturalmente, tantissime scazzottate.

Ricordiamo, infine, gli ingredienti base di Slaps and Beans:

  • grafica pixel art anni ‘80
  • sistema di combattimento alla Bud e Terence
  • modalità cooperativa
  • mini-games
  • una Dune Buggy rossa con cappottina gialla
  • tanti schiaffi e tanti fagioli (ovviamente!).

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I giochi italiani del 2017 da ricordare

Il 2017 si è chiuso da tre giorni ed in attesa dei nostri GOTY, vi proponiamo una rapida carrellata di titoli made in Italy che vale la pena ricordare.

Anche l’anno appena passato ha fatto registrare l’uscita di ottimi giochi nuovi nonché l’arrivo su console delle versioni Pc di alcune uscite del 2016. Questi dati, certamente fanno crescere le speranze di vedere nostri prodotti invadere il mercato estero.

Eccoli in ordine sparso. La top 5 con il primo GOTY sarà pubblicata nei prossimi giorni e sarà dedicato proprio ai migliori giochi italiani.

Siete pronti per questo giro in ordine sparso? Buona lettura ricordandovi che sui titoli dei giochi menzionati (laddove disponibile) è inserito il link della recensione o dell’anteprima se si parla di titoli in accesso anticipato.

IRON WINGS

Iron Wings 080517S

Cominciamo il nostro tour del 2017 italiano con un giro in aereo. Iron Wings di Naps Team si è fatto apprezzare su Steam. Si tratta di un gioco incentrato sui combattimenti aerei ambientato nella Seconda Guerra Mondiale. Gli sviluppatori messinesi hanno realizzato un prodotto godibile che offre una buona sfida ed è divertente.

È il risultato di uno sforzo finanziario senza grandi publisher alle spalle, una produzione nostrana del tutto indipendente e per questo ancora più impressionante. Graficamente ci è apparso solido e piacevolmente fluido. Il titolo si lascia giocare benissimo tramite controller (nel nostro caso di Xbox 360) e la sensazione è quella di trascorrere il tempo con una versione storica dei più blasonati Ace Combat. Tra le tante caratteristiche segnaliamo la possibilità di fare zoom con la visuale per focalizzare attenzione e fuoco delle mitragliatrici ci ha ricordato da vicino Ace Combat: Assault Horizon.

Iron Wings ha una discreta storia da raccontare, a tratti avvincente e non limita a gettarci sulle nuvole per abbattere tutto quello che ci capita a tiro. A volte dobbiamo fare lavoro di intelligence, altre volte invece di cacciare dobbiamo bombardare, per fare un esempio. Il titolo è uscito su Xbox One lo scorso 31 ottobre.

ZHEROS ED IL DLC FORGOTTEN LANDS

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Restiamo in Sicilia per parlare di Zheros. Il gioco, uscito lo scorso anno su Pc a firma di Rimlight Studios è approdato su PS4 ad aprile assieme al dlc Forgotten Lands. Questo ha portato alcune novità al prodotto con un nuovo mondo da esplorare ed un nuovo personaggio (Thione) con relative mosse speciali in grado di far danni con le sue arti marziali.

La versione PS4 migliora quella vista su Pc l’anno precedente e rende più pulito e fluido il gameplay che nel frattempo è progredito anche su Windows. Ne esce fuori un titolo gradevole e sicuramente godibile dagli amanti dei giochi vecchia scuola col Dottor Vendetta, il cattivone di turno, tornato per fare ancora più male in un beat’em up in 2,5d gradevolissimo. Grazie a The Forgotten Lands, infatti, si ha la possibilità di giocare con un nuovo personaggio ed in altri 8 livelli che fanno aumentare la longevità (e rigiocabilità). Una run adesso è completabile anche in 12-13 ore. Da tenere d’occhio.

FORMA.8

Forma.8 Nintendo Switch B

MixedBag ha fatto centro col suo misterioso forma.8. La software house torinese ha, infatti, realizzato un titolo in grado di stuzzicare la fantasia dei giocatori in tutto il mondo.

Dall’aspetto minimale che ci ricorda un po’ le linee aggressive del classico Another World, ma non per questo meno affascinante di altri giochi, questo metroidvania fantascientifico si è affermato grazie ad un’ambientazione splendida e ad un gameplay che unisce al tempo stesso l’esplorazione alla riflessione ma anche all’uso della forza.

I giocatori devono guidare un drone alla ricerca di una fonte di energia indispensabile per la sopravvivenza del pianeta Terra. Il pianeta da esplorare è vastissimo e non è per niente tranquillo come sembra a prima vista.

Il tutto diventa inospitale ed aggressivo ed ogni contrasto può essere fatale per la nostra sonda che man mano andrà avanti potrà scoprire nuove vie, ma anche avere nuovi armamenti per avere ragione dei nemici.

Sicuramente interessante, il titolo è uscito su Pc, PS4 e Switch.

MOTOGP 17

MotoGP 17 F

Milestone si conferma solida nella realizzazione di titoli motociclistici e con MotoGP 17 ha certamente soddisfatto buona parte degli amanti del motociclismo.

L’edizione di quest’anno dovrebbe essere l’ultima col motore proprietario che, seppur garantisca prestazioni discrete, frena la serie a livello visivo. Siamo piuttosto certi di questa affermazione perché MXGP3 uscito nello stesso periodo ha utilizzato l’Unreal Engine 4 che è muoverà Gravel, tra l’altro.

Le qualità di MotoGp 17 sono però altre: joypad alla mano il gioco si difende piuttosto bene grazie ad un sistema di controllo della moto, del peso del pilota e del mezzo sono estremamente rodati. Non si perde molto tempo prima di “domare” la cavalcatura a due ruote e sfrecciare in pista emulando i nostri campioni preferiti. Gara veloce, Campionato, Carriera pilota e Manager di scuderia, senza dimenticare l’ormai onnipresente modalità online chiudono il cerchio di un’offerta motoristica che fa felici tutti gli appassionati delle due ruote.

Quello che dispiace, però, è la mancanza di volontà di stupire: la sensazione è quella di rigiocare qualcosa che abbiamo già sperimentato (e spolpato a suo tempo) già dalla scorsa generazione. E qui ritorna il discorso fatto per il motore grafico. A parte questo, tuttavia, tra quantità di modalità di gioco e un gameplay che definire rodato e a prova di bomba è eufemistico, MotoGP 17 risulta essere il solito, imperdibile “must” per tutti gli appassionati.

CHRONICLE OF INNSMOUTH

Chronicles of Innsmouth G

Le avventure grafiche sono certamente uno dei generi più amati di sempre. I punta e clicca alla Monkey Island sono ancora in grado di attirare un certo numero di appassionati. Così ha fatto Chronicle of Innsmouth, titolo firmato da PsychoDev, una micro software house formata da due appassionati, Umberto Parisi ed Amedeo Vasaturo che si sono avvalsi della collaborazione di Ross Moffat che ha scritto ed adattato i dialoghi inglesi e fatto i test.

Il gioco, nato come un progetto amatoriale, ed a tratti ancora oggi si nota nonostante le numerose migliorie apportate, ci porta in una Inghilterra oscura ed al tempo stesso affascinante. Un ragazzo, appena diciottenne, si sta godendo il suo regalo per la maggiore età: un viaggio nell’entroterra inglese dove però sarà attratto da un mistero che ben presto si rivelerà scottante e pericolosissimo.

I sorrisi delle battute iniziali lasceranno spazio all’ansia ed a qualche fase action convulsa per tentare di salvare la pelle.

Chronicle of Innsmouth nasce dal connubio tra i racconti del maestro dell’horror Howard Phillips Lovecraft e lo stile delle avventure grafiche anni ‘90 della Lucas. Gradevole la pixel art che, appunto, ci riporta ai primi anni ’90, anzi, a quelli di fine anni ’80 ed un ottimo commento sonoro, il titolo si è fatto apprezzare anche per un buon mix tra ironia (alcune citazioni e situazioni sono riconducibili ad alcuni classici del passato, ndr) e trama.

MXGP3

MXGP3 A

Se siete appassionati di Motocross, il titolo sportivo di Milestone fa certamente al caso vostro. Grazie all’Unreal Engine 4, il gioco ufficiale del Mondiale delle due ruote scoperte, permette di affrontare la stagione 2016 in ogni sua sfaccettatura.

Anche qui non manca la possibilità di far carriera facendosi largo nelle gare di contorno e poi in campionati e stagioni intere.

Tecnicamente, infine, le prodezze permesse con l’Unreal Engine sono tante (effetti atmosferici, particellari, luci ed ombre davvero di rilievo, ndr) e sono tangibili grazie ad un gameplay interessante e scalabile adatto a tutte le esigenze: da chi inizia a chi ama una sfida più ardua. Da notare come ogni passaggio delle moto deformi il terreno e come questo poi si faccia sentire nel gameplay. Si può fare di più, certo, ma il nuovo inizio con questo blasonato engine sicuramente è positivo e fa ben sperare per il futuro.

UNIT 4

Unit 4 B

Gamera Interactive, guidata da Alberto Belli, ha sfornato nel 2017 l’interessante Unit 4. Un action platform vecchio stile ma con l’ambizione di potenziare tutti quelli che sono i canoni antichi del genere.

Unit 4 si contraddistingue per la presenza di quattro protagonisti, quattro eroi che possono agire da soli ma anche in combo. La natura stessa del gameplay lo imporrebbe in certi passaggi. Ogni personaggio ha infatti una caratteristica unica che gli permette di superare un determinato ostacolo o di eliminare un nemico. Caratterizzati da colori e stazze diverse, le loro capacità speciali possono essere comunque utilizzate in contemporanea grazie al multiplayer locale. I nostri moschettieri dello spazio hanno nomi non certo blasonati, trattasi di: Blue, Red, Yellow e Green.

Generalmente, questo platform offre una grafica in pixel art interessante e varia con buone animazioni mentre le musiche in chiptune sono orecchiabili e gradevoli. Il gameplay è bello tosto ed offre un interessante grado di sfida.

Maledettamente all’antica e forse per questo in alcuni punti davvero problematica ma offre tanti spunti visto che i quattro personaggi possono essere utilizzati in modo intelligente per riuscire a superare determinati punti. È anche vero che è possibile utilizzare un solo personaggio per chiudere l’avventura ma non tutta perché alcuni personaggi possono andare in zone impossibili da raggiungere. Chi vuole fare un bel salto indietro nel tempo è accontentato.

LAST DAY OF JUNE

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È probabilmente uno dei titoli italiani più attesi. Sviluppata da Ovo Sonico, team indie italiano guidato dall’eclettico ed esperto Massimo Guarini, e pubblicata da 505 Games, questa avventura punta fortemente sullo stile grafico e sonoro grazie ad una direzione artistica di livello eccelso e sulle emozioni dovute ad una storia toccante.

Non vi diremo nulla sulla trama ma accenniamo al film “Al di là dei Sogni” per darvi una traccia importante senza anticiparvi nulla. Il gioco, grazie ad un’ottima realizzazione tecnica, è commovente ed emozionante. Last day of June è una lettera d’amore digitale sotto forma di videogioco.

THE WARDROBE

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Altra avventura grafica punta e clicca che strizza l’occhio ai classici del passato, The Wardrobe porta la firma di C.I.N.I.C. Games. Skinny è il protagonista di questo gioco. È uno scheletro che è rimasto in vita per vegliare sull’amico che cinque anni prima era stato l’inconsapevole colpevole della sua dipartita. Colpa di un’allergia.

Da quel giorno, il protagonista ha deciso di vegliare sull’amico che si sentiva in colpa per l’accaduto. Ovviamente all’insaputa anche perché vedere uno scheletro che parla e cammina non sarebbe salutare per nessuno.

Ma ad un certo punto, la routine quotidiana viene stravolta dal trasloco della famiglia del suo amico. Proprio nel giorno in cui lui aveva deciso di palesarsi all’amico per non fargli più pesare l’accaduto.

Ne nasce una serie di puzzle e dialoghi divertenti. Una bella avventura grafica in grado di offrire una bella sfida. Tecnicamente valido, il titolo merita di essere ricordato.

ARENA AN AGE OF BARBARIANS STORY

Arena an Age of Barbarians Story

Ambientato in un misto fritto tra Conan il Barbaro, Rastan, Golden Axe e tutto quello che riguarda il truculento mondo dei barbari visti in salsa fantasy e portati in un calderone degno dei film di serie B che diventano cult, Arena An Age of Barbarians Story è il nuovo titolo firmato da Crian Soft. Non abbiamo avuto il tempo di recensirlo ma ne parliamo proprio qui approfittando dello speciale.

Il gioco propone una storia dalle tantissime sfaccettature con quattro personaggi giocabili (recentemente si è aggiunto il quinto disponibile tramite dlc, ndr) e diversi finali differenti. È un misto tra beat’em up, picchiaduro ed azione. Non possono mancare anche la sensualità, le nudità, il gore (ci sono squartamenti alla Mortal Kombat) e l’heavy metal della colonna sonora.

Dal punto di vista artistico, l’effetto anni ’80 da cult movie è ben fatto ed è possibile, inoltre, accentuare il tutto applicando diversi filtri. Il grado di sfida è arduo visto che i nemici e le prove da affrontare sono davvero insidiosi. Se vi piacciono il trash ed un gameplay all’antica, certamente Arena An Age of Barbarians Story (che continua la tradizione della software house dopo Age of Barbarian Extended Cut che ha anche un’anima ruolistica) fa al caso vostro. Ad ogni modo è un buon titolo da consigliare a chi ama l’azione ed i beat’em up. Un titolo che complessivamente offre tanto gameplay, possibilità di essere rigiocato ed un buon livello tecnico anche se i comandi non sono troppo reattivi. Merita comunque un voto sicuramente positivo che indicheremo prossimamente perché vogliamo dedicare una recensione più accurata.

GIOCHI IN EARLY ACCESS

ALL-STAR FRUIT RACING

All-Star Fruit Racing (1)

Un po’ a sorpresa, a fine estate è stato annunciato e presentato All-Star Fruit Racing. Un titolo sui kart dall’ambientazione coloratissima e fruttata visto che i nostri piloti ed i go kart sono ispirati proprio alla frutta.

Una spremuta ben riuscita con un comparto tecnico di grande livello. Graficamente il gioco offre varietà e piste piene di dettagli e di passaggi notevoli. Buoni fin da ora gli effetti particellari con un gameplay discreto ma ancora da bilanciare sebbene con buone idee di base. Gli sviluppatori di 3DClouds hanno al momento svolto un lavoro mirabile anche dal punto di vista contenutistico senza dimenticare che chi ama la personalizzazione può sbizzarrirsi con la conquista di numerose parti per rendere il proprio mezzo unico. Ci sono ben 26.000 combinazioni. Sono presenti 22 piloti ed è supportato il multiplay in locale con schermo condiviso fino a quattro giocatori ed online fino ad otto appassionati.

Ci aspettiamo, in questo 2018, ulteriori novità. Magari non sarà la risposta definitiva a Mario Kart ma senza dubbio può esserne una validissima alternativa. Riaffermiamo il concetto che se ben sfruttato, il gioco potrebbe essere tra i protagonisti in assoluto di questo 2018 e non solo sul mercato italiano.

STEEL ALIVE

SteelAlive_Shot_05

Sylphe Labs, già autrice di Occultus Cabala Mediterranea che l’anno scorso abbiamo anche recensito e menzionato, ha cambiato orizzonte. Non più la calda e misteriosa Palermo di inizio secolo scorso ma un freddo e meno esoterico futuro (magari prossimo) con Steel Alive.

Si tratta di un action in prima persona per visore Samsung Gear e destinato quindi ai dispositivi mobile che supportano questa periferica. Il risultato è incoraggiante sia a livello tecnico con luci ed ombre al proprio posto e con un buon dettaglio.

Una sfida interessante che già trasuda ottima qualità per essere un titolo mobile. Il gameplay appare già a buon punto con ambientazioni claustrofobiche che sembrano attingere (e gli sviluppatori lo hanno confermato in questa nostra intervista) a The Cube ed Alien. Vedremo se nel 2018 questo progetto, che dovrebbe essere episodico, decollerà definitivamente.

SLAPS AND BEANS

Slaps and Beans A

Trinity Team ha pubblicato su Steam poche settimane fa, a metà dicembre, la versione Early Access di Slaps and Beans. Si tratta di una versione molto simile a quella che dovrebbe essere quella finale in arrivo prossimamente su Steam.

Quello che abbiamo provato è un beat’em up a scorrimento vecchio stile che vede protagonisti Bud Spencer e Terence Hill in vari stage che ripercorrono alcune ambientazioni e scene dei loro (tanti) film. Il tutto intervallato da mini-games e sessioni di guida: poteva mancare la dune buggy con cappottina gialla? Tante citazioni, le canzoni degli Oliver Onions e Franco Micalizzi nonché una finissima e dettagliatissima grafica in pixel art da applausi.

Il tutto condito da un gameplay già maturo e ben bilanciato anche se nelle fasi di guida, ameno nel nostro provato, abbiamo avuto diverse difficoltà. Il titolo promette molto bene e può essere tra i protagonisti di questo 2018.

SEMPRE IN AUGE

Assetto Corsa 1305C

Sempre in auge Assetto Corsa che quest’anno ha portato alcuni dlc di peso, uno dedicato al settantesimo anniversario della Ferrari ed un aggiornamento gratuito di fine anno che ha aggiunto sette vetture ed il tracciato di Laguna Seca facendo lievitare ulteriormente i numeri sui contenuti. Ad oggi il titolo di Kunos Simulazioni include 177 vetture (suddivise in 20 classi e generi), 19 circuiti in 35 configurazioni, una carriera offline, campionati personalizzati, esperienza multiplayer e supporto alle modd.

The Town of Light 070617 D

Non poteva mancare una menzione per The Town of Light che quest’anno, dopo il debutto su Pc dello scorso anno, è approdato in estate su PS4 ed Xbox One. L’avventura in prima persona che racconta le vicissitudini della giovane Reneé, una giovane affetta da disturbi mentali, porta alla luce anche gli orrori di chi in passato e prima della chiusura dei manicomi, era costretto a vivere in queste strutture.

Un tema importante ma anche un incoraggiamento. Vale la pena ricordare come il team ed il publisher per l’edizione console Wired Productions abbiano lanciato un’iniziativa benefica intitolata “You not are alone” (Non sei solo) che fruttato 10.000 dollari donati a Take This.

SAF 240716

Super Arcade Football. Il gioco calcistico indie di OutOfTheBit è sempre in fase di sviluppo e con tanti aggiustamenti. Allo stato attuale il gameplay è divertentissimo (complice anche la possibilità di modificare alcune regole) ma l’intelligenza artificiale è da rivedere soprattutto nei portieri troppo facili da battere dalla distanza ed anche nelle marcature da rivedere.

DA PROVARE

Riot C

Riot – Civil Unreast. Purtroppo non abbiamo avuto tempo di provare questo titolo uscito in early access lo scorso 6 dicembre. Colpa nostra ma presto lo faremo. C’è stato un gran parlare di questo titolo strategico in tempo reale con tanta azione a condire il gameplay che punta a ricreare alcuni disordini che hanno infarcito la cronaca (anche nera, purtroppo) nel corso di questi anni. Il titolo sviluppato da Leonard Menchiari ed IV Productions edito da Merge Games ci offre 16 livelli da affrontare sia come riottosi, sia come poliziotti, con molteplici opzioni sia per il single player che per il multiplayer.

Sine Requie Snake Eyes A

Sine Requie – Snake Eyes. Unreal Vision, il team di sviluppo che sta portando avanti questo progetto non è riuscito nell’impresa di raccogliere i fondi necessari su Kickstarter. La campagna poco fortunata non è andata a buon fine. Tuttavia, a quanto, pare, i lavori su questo gdr basato sul quasi omonimo gioco cartaceo di Leonardo Moretti e Matteo Cortini, distribuito da Asmodee Italia, continua. Per quel poco che si è visto, c’è un bel lavoro artistico dietro ed un’ambientazione, con setting in Italia nel corso della Seconda Guerra Mondiale, interessante.

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Slaps and Beans, Prime Impressioni sul gioco dedicato a Bud Spencer e Terence Hill

Dopo una lunga gestazione ed un’evoluzione importante, il progetto inizialmente denominato Schiaffi e Fagioli di Trinity Team si è concretizzato in una versione stabile su Steam sia pure in Early Access.

Slaps and Beans, pubblicato venerdì 15 dicembre sulla piattaforma di Valve, è un beat’em up infarcito di mini-giochi ed in pixel art che omaggia Bud Spencer (al secolo Carlo Pedersoli, scomparso a fine giugno dello scorso anno) e Terence Hill (Mario Girotti). Un titolo che è nato come un semplice omaggio ma che è poi si evoluto nel corso di questi mesi grazie ad un’importate campagna Kickstarter che ha permesso un’accelerazione decisa nello sviluppo ed ampliamento del gioco. Progetto che è anche diventato, nell’arco del tempo, non un semplice omaggio ma un gioco ufficiale.

Ed ora è finalmente giunto il momento di provare con il joypad alla mano quanto realizzato da Trinity Team. Un gioco atteso dai moltissimi affezionati delle gesta cinematografiche della coppia Bud Spencer e Terence Hill. Lo si aspettava probabilmente dai tempi dell’Amiga. Il perché è presto detto: questo duo è amatissimo non solo in Italia ma anche in tutto il resto del mondo. Non a caso, su quasi 7.000 donatori della campagna di crowdfunding, il numero degli utenti tedeschi che ha fatto una donazione è stato quasi il triplo di quelli italiani così come detto dagli sviluppatori in questa nostra intervista l’anno scorso (esattamente 365 giorni fa).

UN BEAT’EM UP VECCHIO STILE MA CON TANTI MINI-GIOCHI

L’idea di un beat’em up per raccontare le scazzottate dei nostri due eroi è certamente stata la prima e probabilmente la più azzeccata. Una scelta “naturale” oseremmo dire. Tanti nemici, quasi vittime sacrificali, che vengono prese a calci, pugni, schiaffoni e presi in giro dai nostri beniamini in giro per diversi stage legati da alcuni mini-giochi ed una trama leggera che comunque ci fa distinguere indistintamente i buoni ed i cattivi.

Ogni stage ci riporta a determinate scene e personaggi della vasta filmografia di Bud Spencer e Terence Hill. Dalle atmosfere Western di “Lo chiamavano Trinità” a quelle più anni ’70 di “Altrimenti ci arrabiamo” per continuare lungo altri set di cui però non parleremo per evitare di darvi ulteriori anticipazioni e non rovinarvi il gusto della scoperta.

No, non sono pellicole che hanno fatto la storia del cinema mondiale (anche se in Italia e non solo hanno avuto tantissimo successo al botteghino, ndr) ma hanno accompagnato tantissimo la storia di moltissimi di noi. Quella personale, che ad ogni scena ci fa affiorare un ricordo (quasi sempre allegro e spensierato).

Ed è li che l’effetto nostalgia si fa largo. Ed anche prepotentemente. Sarà anche che il gameplay piuttosto diretto e di stile arcade ci riporta alla mente alcuni classici come Double Dragon ed in alcuni casi Metal Slug. Uniteli assieme e vedrete una cosa molto simile a Slaps and Beans, un beat’em up cooperativo che si gioca anche in compagnia di un amico. Anche da soli, comunque, l’altro protagonista sarà preso in controllo dalla CPU.

Slaps and Beans F

Nelle fasi beat’em up, potremo menare duramente gli sgherri che ci vengono addosso grazie a calci e pugni attivati da diversi pulsanti del nostro joypad. Si potranno anche raccogliere e lanciare i nemici ma anche – quando indicato – utilizzare parti dello scenario per utilizzarlo contro i disgraziati di turno. Possiamo anche effettuare un attacco speciale che nel caso di Bud Spencer si materializza nel classico pugno sopra la testa ed altro.

Queste mosse sciuperanno una delle tre tacche della barra d’energia posta sotto la barra che evidenzia la salute. L’energia si ricaricherà in automatico mentre per la salute bisognerà raccogliere delle padelle con cibarie che ripristineranno un po’ di salute (ed una volta vuote queste padelle potranno essere usate contro i nostri nemici) o da boccali di birra che di tanto in tanto vedremo lungo il nostro cammino. Anche i boccali vuoti potranno essere presi per essere simpaticamente sbattuti in faccia ai malcapitati che ci verranno contro. Ci sono anche le parate ed attacchi in corsa a dare più profondità (e varietà) alle mosse.

Ma non finisce qui: ci sono tanti mini-giochi che offrono un po’ di varietà alla monotonia del picchia e vai avanti. In alcuni frangenti, ad esempio, dovremo utilizzare la pistola e col mirino premere il grilletto al momento opportuno in un determinato lasso di tempo. Scaduto il tempo si vedranno i risultati delle nostre azioni (dove la tempistica sarà fondamentale) e se tutto andrà bene, gli sgherri saranno disarmati e scapperanno via… con i pantaloni abbassati.

Ci sono tanti altri intermezzi e puzzle game interessanti in Slaps and Beans che ricordano sempre diverse scene della vasta cinematografia dei due protagonisti. Tra questi minigames non poteva mancare quello incentrato sulla pressione di due tasti per far volare un certo numero di malcapitati da porte e finestre. Sgherri molto facili da superare ai quali basterà uno schiaffo o un pugno per essere mandati fuori gioco.

C’è anche la famosa gara a bordo della dune buggy rossa… con la cappottina gialla. A tal proposito, le fasi di guida meritano due parole: sono divertenti ma i comandi dovrebbero essere leggermente più reattivi ed alcune volte il comportamento della nostra fiammante dune buggy è un po’ altalenante.

Ah, il tutto è ovviamente accompagnato anche da alcuni dialoghi con alcune celebri battute. E li troveremo anche parte dello spirito della coppia con i dialoghi dei due protagonisti che si pungolano e che comunque fanno emergere le differenze dei nostri beniamini.

Il gameplay di Slaps and Beans complessivamente offre una gradevole sfida nelle fasi beat’em up con una buona varietà di cose da fare. La longevità per un titolo del genere è nella media.

PIXEL ART CONVINCENTE E COLONNA SONORA DA SOGNO

Slaps and Beans C

Ma cosa dire dal punto di vista tecnico di Slaps and Beans? Innanzitutto che la grafica in pixel art è davvero convincente. Splendida in ogni suo aspetto e ricca di dettagli e finezze.

I due personaggi principali sono davvero ben realizzati e con ottime animazioni. Stesso dicasi per gli sgherri mentre le varie location offrono un viaggio visivo lungo i tanti stage che visiteremo. La varietà non manca, dal western, alla dune buggy ed a tante altre che non mancheranno di strappare anche sorrisi.

Sono tante le finezze presenti. Ad esempio nello stage di guida possiamo vedere come i detriti di terra e fango vengano spostati dalle vetture in gara e che le superfici abbiamo diverse ripercussioni sulla prestazione della nostra vettura.

Se l’occhio può ritenersi soddisfatto, anche l’orecchio può gioire. Sono presenti le colonne sonore dei film. Basti pensare che all’avvio c’è il tema principale di Bomber. Sentiremo anche altri classici come Whistle & Bells e molti altri brani composti dagli Oliver Onions e da Franco Micalizzi ad aggiungere epicità al tutto.

LA VERSIONE EARLY ACCESS E’ COMPLETA

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Slaps and Beans E
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È giusto ricordare che Slaps and Beans sia un gioco praticamente completo. Trinity Team lo ha voluto precisare aggiungendo che tale versione offre tutti i contenuti che troveremo nell’edizione finale. L’unico motivo per cui il titolo è in Accesso Anticipato per avere ulteriori opinioni da parte del pubblico ed avere la possibilità di limare ulteriormente il titolo. Del resto, non era prevista fino a qualche settimana fa una demo né tanto meno un’Early Access.

Da quanto giocato possiamo confermare che non ci sono bug eclatanti e che la giocabilità non è per nulla minata da glitch o altri difetti.

Certo, qualche piccolezza da sistemare c’è ma non sono cose così gravi. Mentre ci aspettiamo che gli autori possano piazzare ancora qualche modifica e nuovi contenuti supplementari.

COMMENTO FINALE

La versione in accesso anticipato di Slaps and Beans è piuttosto soddisfacente ed offre un quadro molto vicino a quello che dovremmo trovare nell’edizione finale.

Trinity Team ha lavorato molto bene sul lato artistico con una bella pixel art ed offrendoci i brani classici dei film con protagonisti Bud Spencer e Terence Hill.

Sotto questo aspetto, chi voleva un omaggio alla celebre coppia che tanto ha fatto divertire grandi e piccini, è stato accontentato con un buonissimo gioco che è ormai prossimo alla conclusione del suo sviluppo anche se potrebbero esserci ulteriori novità con l’uscita dall’early access.

Il gameplay è piuttosto vario anche se si basa, ovviamente, sul menare chi si para davanti al nostro cammino. Ricco di citazioni (inevitabili ed anzi ben gradite), Slaps and Beans è perfetto per farci fare un bellissimo viaggio con noi protagonisti nel guidare Bud Spencer e Terence Hill attraverso i vari stage che omaggiano la loro filmografia. Chi è appassionato può cimentarsi nei tre livelli di difficoltà del titolo che offre una buona sfida ed una longevità media grazie a meccaniche di gameplay semplici e riprese dai grandi classici, legate da una sottile trama che racchiude la summa dell’omaggio a Bud Spencer e Terence Hill.

PREGI: Pixel art splendida. Buonissimo gameplay. Tante citazioni. Colonna sonora originale. Buona sfida.

DIFETTI: Qualche piccolo bug. Alcune volte le collisioni non sono precise.

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Slaps and Beans è su Steam in Early Access

Chi lo aspettava da tanto tempo sicuramente lo avrà notato nelle scorse ore. Slaps and Beans, il gioco ufficiale su Bud Spencer e Terence Hill, è infatti su Steam in Early Access. Puntuale, del resto, come da annuncio di qualche giorno fa.

Trinity Team, che sta sviluppando il gioco per Pc Windows, Mac e Linux, ha così portato questo attesissimo titolo sul grande palcoscenico di Steam e sarà a stretto contatto con i giocatori che in questa fase – che dovrebbe essere comunque breve – potranno dare suggerimenti sulla realizzazione di quello che è un beat’em up a scorrimento ma condito con tanti mini-giochi, in pixel art. Slaps and Beans avrà anche meccaniche platform e si potrà giocare assieme ad un amico in cooperativa.

Ecco qualche immagine del gioco che è stato finanziato con enorme successo su Kickstarter con oltre 215.000 dollari grazie a più di 6.000 sostenitori.

Slaps and Beans A
Slaps and Beans B
Slaps and Beans C
Slaps and Beans D
Slaps and Beans E
Slaps and Beans F
Slaps and Beans G
Slaps and Beans H

Gli ingredienti chiave di Slaps and Beans sono:

  • grafica pixel art anni ‘80
  • sistema di combattimento alla Bud e Terence
  • modalità cooperativa
  • minigames
  • una Dune Buggy rossa con cappottina gialla
  • tanti schiaffi e tanti fagioli (ovviamente!).

Sulla pagina Steam del gioco anche i requisiti di sistema che sono abbastanza abbordabili. Basterà sostanzialmente avere un computer con CPU Interl Core2 Duo E4500 (o equivalente) con due gb di ram ed una GeForce GT 640M (o equivalente) e 2 GB di spazio libero su hard disk.

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Slaps and Beans in Early Access dal 15 dicembre

Un po’ a sorpresa arriva una data (ufficiosa) su Slaps and Beans. Il beat’em up di Trinity Team che omaggia Bud Spencer e Terence Hill arriverà il 15 dicembre su Steam in Early Access. Salvo ripensamenti dell’ultimo minuto, ovviamente.

Un piccolo cambio di programma per gli sviluppatori che avevano in mente di fare uscire il gioco direttamente e senza fase di accesso anticipato o demo.

Poco male perché tra meno di due settimane potremo cimentarsi in questo picchiaduro a scorrimento che avrà anche influenze platform e sarà infarcito di mini-games in cui si interpreteranno i personaggi resi famosi dai due attori italiani nei film anni ’70 ed ’80 che tanto hanno appassionato (e che tanto appassionano) il pubblico di tutto il mondo. A proposito, un piccolo inciso, in Ungheria è stata inaugurata qualche giorno fa la statua in onore di Carlo Pedrersoli (Bud Spencer), scomparso il 27 giugno dello scorso anno.

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Tornando a Slaps and Beans, gli ingredienti principali sono:

  • grafica pixel art anni ‘80
  • sistema di combattimento alla Bud e Terence
  • modalità cooperativa
  • minigames
  • una Dune Buggy rossa con cappottina gialla
  • tanti schiaffi e tanti fagioli (ovviamente!)

Il titolo è atteso per Pc, Mac e Linux e la versione che uscirà sarà molti vicina a quella finale. I contenuti sono sostanzialmente pronti ed a quanto pare sarebbero già in fase di pulizia (polishing) e di bilanciamento. L’early access permetterà agli sviluppatori di avere una finestra temporale per raccogliere i consigli e le proposte dei fan di Bud Spencer e Terence Hill.

“Più che un capolavoro dal punto di vista ludico – ci ha spiegato Fabrizio Zagaglia di Trinity Team – il gioco vuole essere un omaggio alla coppia ed offrire un po’ di sano divertimento “ignorante””.

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Intervista a Trinity Team per Slaps and Beans, il gioco su Bud Spencer e Terence Hill che ha sbancato Kickstarter

La loro campagna Kickstarter per Slaps and Beans (Schiaffi e fagioli in italiano, ndr) è stata molto seguita e si è conclusa qualche giorno fa con la raccolta di 212.557 euro grazie al supporto di 6.808 sostenitori.

Un risultato che ha confermato quanto il pubbblico (vedremo non solo italiano) sia legato ed affezionato ad una delle coppie artistiche italiane, quella formata da Bud Spencer (al secolo Carlo Pedersoli) e Terence Hill, più amate di sempre anche in Europa ed America.

Il gioco, che, nel frattempo, è stato anche approvato piuttosto velocemente su Steam Greenlight, arriverà su Pc Windows, Mac e Linux l’anno prossimo ma potrebbe anche arrivare su console.

Sale dunque la curiosità per conoscere un po’ più nel dettaglio il videogioco su Bud Spencer e Terence Hill. Noi abbiamo sentito Trinity Team che si sta occupando dello sviluppo del titolo. Abbiamo parlato con loro della campagna Kickstarter ma anche sui primi dettagli che, esperienza ci insegna, potrebbero cambiare in corso d’opera, come ad esempio ambientazione, trama e musiche che, grazie ad una accelerazione nelle ultime battute su Kickstarter, saranno quelle degli Oliver Onions. Ed ovviamente non mancheranno, essendo il titolo un beat’em up, gli schiaffi… ed i fagioli, ovviamente in pixel art.

Campagna Kickstarter fantastica con un finale in crescendo. Ve lo aspettavate?

Non ci aspettavamo un boost di questa portata francamente: nelle campagne che non hanno ancora raggiunto il goal principale, un trend di questo tipo è tutto sommato prevedibile o quanto meno auspicabile, ed è in parte riscontrabile in molte altre case history… ma nel nostro caso ( il goal principale era già stato superato da tempo ) un incremento così improvviso e marcato (l’ultimo giorno é stato secondo solo al day one come donazioni) è stata un po’ una (graditissima) sorpresa. Probabilmente ha pesato molto il fatto che la necessitá di avere le musiche originali era molto sentita, anzi… era d’obbligo.

I backers sono stati quasi 7.000. Un numero enorme ma che interesse ha suscitato fuori dai confini italiani?

I Fan di Bud e Terence hanno ormai conquistato tutto il mondo! In realtà però lo zoccolo duro rimane l’Europa, specialmente la Germania: infatti il numero di donatori Tedeschi è stato addirittura quasi 3 volte quello dei donatori Italiani.

Parlateci del gioco. Sarà un picchiaduro a scorrimento ma che fasi con la Dune Buggy, la sfida a birra e salsicce ed il canto dei pompieri come saranno integrate?

Il gioco sarà un beat em up un po’ atipico: Oltre ad un sistema di combattimento che renderà possibile portare su schermo le “coreografie” e le interazioni e scambi caratteristici tra i protagonisti ed i nemici, sarà pieno zeppo di minigame: da quelli con meccaniche più semplici come la gara di birra e salsicce a quelli più complessi come le gare con la Dune Buggy. Saranno inseriti all’interno del gioco, tipicamente tra uno stage e l’altro, in funzione della trama. Questo, da una parte aumenterà la varietà dell’esperienza di gioco e dall’altra ci darà uno strumento in più per veicolare la trama stessa… cosa non semplice in un picchiaduro a scorrimento più classico. E poi, a prescindere da tutto… potrebbe mai mancare la Dune Buggy?

Quanti stage avete in mente?

La trama del gioco è costruita in modo da giustificare senza troppe forzature la presenza di tutte le ambientazioni principali ben impresse nell’immaginario dei fan di Bud e Terence. Il gioco sarà quindi diviso in blocchi, uno per ogni ambientazione. Stiamo ancora valutando il numero preciso di livelli contenuti in ogni singolo blocco.

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Come sarà strutturato il gameplay?

Uno degli aspetti sul quale vogliamo focalizzarci maggiormente è il particolare il sistema di combattimento: ad affiancare le mosse ed i colpi caratteristici (il pugno a martello ad esempio) sarà presente una sorta di “coreografo” in grado di identificare dinamicamente, in base alla disposizione dei giocatori, dei nemici e degli elementi della scena circostante, se e quale sequenza “scriptata” tipica di Bud e Terence attivare. Ovviamente tale sistema dovrà essere il meno invasivo possibile, in grado di garantire un’esperienza di gioco fluida, dinamica e mai ripetitiva.

Quali brani degli Oliver Onions avete in mente di inserire?

Ne abbiamo selezionate diverse, ma la lista non è definitiva… tra queste troviamo “Dune buggy”, “I due superpiedi quasi piatti”, “L’ultimo valzer”, “Flying through the air” ed ovviamente “il Coro dei pompieri”.

Ci sarà spazio per brani inediti?

Saranno presenti variazioni sul tema in grado di adattarsi alle situazioni dinamiche del gameplay ( quindi ad esempio in grado di seguire il passaggio tra le fasi di gioco più tranquille a quelle più concitate e viceversa ). Non escludiamo comunque anche composizioni ad hoc.

La versione Pc è sicura, farete porting per Mac e Linux?

Si, la release su Steam è prevista sia per Windows che per Mac OS X e Linux.

Non siete riusciti a raggiungere lo stretch goal per le versioni PS4 ed Xbox One, le farete ugualmente?

Dipende da molti fattori: Noi faremo comunque tutto il possibile per riuscire ad arrivare ad Xbox One e PS4… in quest’ottica durante lo sviluppo Pc cercheremo di predisporre il tutto in modo tale che l’eventuale conversione sia il più indolore possibile.

Parlateci, se potete, della roadmap per la pubblicazione del gioco. Quali sono le vostre previsioni?

Puntiamo a completare la pre-produzione prima della fine dell’anno ed iniziare la produzione vera e propria ad inizio anno. Produzione che avrà tempi relativamente stretti: la release su Steam è prevista infatti per fine 2017.

Grazie per il vostro supporto.

Grazie a te!

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